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Gli istituti femminili di educazione e di istruzione - Direzione ...

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Introduzione<br />

sostituite da maestre laiche o sottoporsi ad esame per ottenere la patente 1 .<br />

Urgenti e ra<strong>di</strong>cali riforme invocava anche lo stato dei locali, spesso sporchi e<br />

cadenti, e privi <strong>di</strong> arre<strong>di</strong> e <strong>di</strong> sussi<strong>di</strong> <strong>di</strong>dattici. Un rior<strong>di</strong>namento <strong>di</strong> questi <strong>istituti</strong>,<br />

avviato con il regio decreto del 20 giugno 1871, venne tuttavia bloccato quando<br />

molti <strong>di</strong> essi, dopo essersi sottratti alla legge sulla soppressione delle corporazioni<br />

religiose riven<strong>di</strong>cando – come già avevano fatto in passato – un carattere «laicale»,<br />

intentarono causa al Ministero della pubblica <strong>istruzione</strong> per sfuggire alla<br />

sua <strong>di</strong>retta <strong>di</strong>pendenza (e quin<strong>di</strong> al controllo dei Consigli provinciali scolastici)<br />

sostenendo <strong>di</strong> essere, giuri<strong>di</strong>camente, Opere pie, poste sotto la tutela delle<br />

Deputazioni provinciali, e non <strong>istituti</strong> educativi.<br />

Già nel settembre 1871, cioè non appena cominciarono a delinearsi le reazioni<br />

al r.d. approvato il 20 giugno, Luigi Mercantini – allora reggente il provve<strong>di</strong>torato<br />

agli stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> Palermo – tracciava un quadro ben poco rassicurante della<br />

situazione dei Collegi <strong>di</strong> Maria della provincia 2 . Nel gennaio 1873 poi, quando<br />

ormai erano chiare le misure adottate dalle collegine per sottrarsi alla <strong>di</strong>pendenza<br />

dal ministero, Salvatore Calvino, patriota ed ex garibal<strong>di</strong>no, succeduto a<br />

Mercantini, sentì il dovere <strong>di</strong> lanciare più volte grida <strong>di</strong> allarme, osando anzi<br />

avanzare esplicitamente l’ipotesi che il ministero potesse essere «non esattamente<br />

informato da chi si fa[ceva] protettore <strong>di</strong> siffatti <strong>istituti</strong>» 3 e sottovalutasse il pericolo<br />

in cui versava l’<strong>educazione</strong> femminile nella provincia e in particolare nella<br />

città <strong>di</strong> Palermo, dove i Collegi <strong>di</strong> Maria erano dei «veri monasteri», <strong>di</strong> fatto sotto<br />

il controllo dell’arcivescovo, «a capo <strong>di</strong> una latente ma decisa reazione contro il<br />

governo» 4 . Certo è che i rapporti al ministero lasciati da Calvino, più <strong>di</strong> tanti altri<br />

1 Lo stesso Girolamo Buonazia, inviato in Sicilia come delegato straor<strong>di</strong>nario del governo<br />

per il rior<strong>di</strong>namento dei ginnasi e delle scuole tecniche, si premurò <strong>di</strong> appoggiare presso il<br />

ministero una deliberazione adottata dal Consiglio provinciale scolastico <strong>di</strong> Catania nella seduta<br />

del 24 novembre 1863, cui era intervenuto, per sottolineare la gravità della situazione dei<br />

Collegi <strong>di</strong> Maria in tutta l’isola e la necessità <strong>di</strong> destinare valenti maestre a rior<strong>di</strong>narne l’<strong>istruzione</strong>;<br />

cfr. ACS, MPI, Div. scuole primarie e normali, 1860-1896, b. 56, fasc. «Tit. 16. Pratica generale.<br />

Anno 1867 e precedenti. Collegi <strong>di</strong> Maria in Sicilia. Notizie ed elenchi», G. Buonazia al<br />

ministro, 10 gennaio 1864. Si veda anche il rapporto al ministro sul «rior<strong>di</strong>namento dei Collegi<br />

<strong>di</strong> Maria della provincia <strong>di</strong> Palermo», a firma del provve<strong>di</strong>tore agli stu<strong>di</strong> Girolamo Nisio, datato<br />

23 gennaio 1870 (ACS, MPI, Div. scuole primarie e normali, 1860-1896, b. 78, fasc. «Tit. 16.<br />

Pratica generale e Palermo città. Collegi <strong>di</strong> Maria. 52»).<br />

2 V. doc. 16.<br />

3 La citazione è tratta dalla risposta <strong>di</strong> Salvatore Calvino del 24 gennaio 1873 al <strong>di</strong>spaccio<br />

ministeriale del 14 <strong>di</strong>cembre 1872, riportata in V. CALVINO MANACORDA, Testimonianze <strong>di</strong> un provve<strong>di</strong>tore<br />

agli stu<strong>di</strong> sull’<strong>educazione</strong> femminile nel Mezzogiorno, in L’<strong>educazione</strong> delle donne...<br />

cit., p. 262. Al saggio <strong>di</strong> Valeria Calvino Manacorda rimando per una ricostruzione – ricca <strong>di</strong> preziose<br />

testimonianze – della figura, nonché dell’esperienza siciliana <strong>di</strong> questo provve<strong>di</strong>tore.<br />

4 Cfr. ACS, MPI, Div. scuole primarie e normali, 1860-1896, b. 78, fasc. «Tit. 16, Pratica<br />

generale e Palermo città. Collegi <strong>di</strong> Maria. 52», il provve<strong>di</strong>tore agli stu<strong>di</strong> della provincia <strong>di</strong><br />

Palermo Salvatore Calvino al Ministero della pubblica <strong>istruzione</strong>, 21 febbraio 1873.<br />

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