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Gli istituti femminili di educazione e di istruzione - Direzione ...

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Introduzione<br />

commissione fu improntata a un deciso rifiuto delle censure ministeriali 1 .<br />

Per quanto riguarda Firenze, per il prestigioso educatorio delle Signore<br />

Montalve a S. Jacopo <strong>di</strong> Ripoli, nel marzo 1875 venne emanato un regolamento<br />

interno che costituiva il frutto <strong>di</strong> una attenta opera <strong>di</strong> me<strong>di</strong>azione condotta da<br />

Buonazia nelle trattative con l’Operaio per ridurre, rispetto al regolamento<br />

approvato nel 1868, gli spazi <strong>di</strong> autogoverno delle Montalve 2 . A uno scontro<br />

aperto, ben documentato nei suoi riflessi politici da un altro importante fondo<br />

archivistico, le Carte Galeotti, si giunse ancora una volta nel 1882-83. Costantini,<br />

da una parte cercando, d’accordo col prefetto Clemente Corte, <strong>di</strong> rior<strong>di</strong>nare una<br />

volta per tutte i conservatori fiorentini sotto il profilo amministrativo e, dall’altra,<br />

<strong>di</strong> imprimere una spinta vigorosa al processo <strong>di</strong> laicizzazione e alla riorganizzazione<br />

<strong>di</strong>dattica, intervenne anche sugli <strong>istituti</strong> <strong>di</strong> élite che costituivano una sorta<br />

<strong>di</strong> fiore all’occhiello dei moderati toscani e delle loro tra<strong>di</strong>zioni educative. Fu<br />

allora che, andando al <strong>di</strong> là delle prerogative che gli erano concesse dal regolamento<br />

del 1875, il ministero impose imprudentemente alle Montalve <strong>di</strong> Ripoli<br />

una <strong>di</strong>rettrice laica, suscitando una reazione esasperata, ma organizzata e ben<br />

coor<strong>di</strong>nata, <strong>di</strong> tutti i sostenitori dell’istituto in nome dei principi del liberalismo,<br />

del gruppo parlamentare toscano e dell’unico patrimonio che, <strong>di</strong>cevano i moderati,<br />

fosse rimasto alla città <strong>di</strong> Firenze per affermare la sua supremazia, quello<br />

della lingua. In primo piano, naturalmente, in quella contesa, i conservatori, che<br />

impartivano alle donne una formazione morale fondata soprattutto sulla religione<br />

e sull’ampia delega dei moderati toscani a suore e oblate, supportata da una<br />

malcelata <strong>di</strong>ffidenza verso le maestre uscite dalle normali, portatrici, al contrario,<br />

<strong>di</strong> morale e stili comportamentali laici. Il ministero ne riportò, nell’imme<strong>di</strong>ato,<br />

una cocente sconfitta 3 .<br />

presidente del Consiglio provinciale scolastico, e comunicati alla commissione del<br />

Conservatorio <strong>di</strong> S. Niccolò in data 16 giugno 1882.<br />

1 Ibid., cc. 30-32, risposta al ministero della commissione del conservatorio, datata 30 giugno<br />

1882.<br />

2 Cfr. ACS, MPI, Div. scuole primarie e normali, 1860-1896, b. 65, fasc. «Tit. 16. Firenze<br />

(città). M», dove, tra la corrispondenza relativa all’elaborazione del nuovo regolamento, si<br />

vedano, in particolare, le lettere del 12 febbraio e 2 marzo 1875 in<strong>di</strong>rizzate da Buonazia, in<br />

qualità <strong>di</strong> provve<strong>di</strong>tore centrale per l’<strong>istruzione</strong> primaria e popolare, al marchese Matteo Ricci,<br />

Operaio del Conservatorio delle Montalve a Ripoli, e quelle del 22 febbraio e 11 marzo 1875 <strong>di</strong><br />

Ricci a Buonazia. Per il regolamento interno dell’istituto, approvato dal ministero il 22 marzo<br />

1875, cfr. Regolamento interno per il R. Conservatorio femminile Montalvo in Ripoli <strong>di</strong><br />

Firenze, Firenze, Tip. della Pia Casa <strong>di</strong> patronato pei minorenni, 1883.<br />

3 Cfr. BIBLIOTECA RICCARDIANA, Firenze, Carte Galeotti, cass. 7 e 9, dove, per «l’affare <strong>di</strong> Ripoli»,<br />

si vedano in particolare le lettere <strong>di</strong> Ubal<strong>di</strong>no Peruzzi e <strong>di</strong> Giuseppe Mantellini a Leopoldo<br />

Galeotti, e la corrispondenza tra Mantellini e Clemente Corte (novembre 1882 - luglio 1883).<br />

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