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Ricordiamoli<br />
ontagna<br />
Nostra<br />
Ferrari Attilio<br />
n. A02.08.1926 - m. 28.09.2010<br />
ttilio si è spento all’ospedale di Piacenza il 29<br />
settembre dopo una breve malattia.<br />
Nato a Cassimorenga da genitori contadini, persona<br />
semplice e amante dei suoi campi si è<br />
adattato a fare diversi lavori. Negli anni sessanta,<br />
come tanti, si è trasferito in Lombardia, prima<br />
vendendo sementi e poi altra merce.<br />
Non essendosi sposato, amava la sua indipendenza,<br />
Dopo la scomparsa della sorella Maria di<br />
29 anni, viveva con il fratello Emilio e la cognata<br />
Giuditta. Ha fatto anche diverse campagne a<br />
trebbiare il frumento con Andrea Palmieri, poi ha<br />
continuato la vita da contadino. Come tutti quei<br />
di Cassimorenga, se poteva non mancava mai alla<br />
S. Messa e al pomeriggio della domenica amava scendere all’Albergo Grondana<br />
per incontrare qualche amico e per fare una partita a carte.<br />
Grande gioia per lui quando il pronipote Alessio di due anni gli diceva: “nonno<br />
Tillio tieni il bastone”.<br />
Assistito dai suoi nipoti Armando e Dorina, ha lasciato un vuoto in questa terra,<br />
ma avrà incontrato i suoi cari familiari e quanti anche lui aveva accompagnato<br />
alla vita eterna. I funerali si sono svolti nella Chiesa di Cerreto.<br />
Caro zio, infiniti ricordi affollano la nostra mente da quando, piccoli, ci presentavi<br />
orgoglioso agli amici e quando partecipavi contento, sia pur affrontando<br />
tanti chilometri, alle nostre cerimonie di Cresima, Prima Comunione o Matrimonio.<br />
Con il tuo fare apparentemente burbero, in realtà eri ben felice quando<br />
trascorrevi le feste importanti insieme a noi. Eri ancora più contento del nostro<br />
arrivo quando ci accoglievi con qualche rimprovero per il ritardo e ci vedevi<br />
diventare adulti con soddisfazione.<br />
Negli ultimi anni la tua vita è stata allietata dalla presenza di Alessio che ti chiamava<br />
“Tillio” e ti era molto affezionato quando correva a prenderti il bastone<br />
appena ti alzavi. Caro zio noi potremmo riempire pagine di ricordi, ma ci limitiamo<br />
a chiederti di guidarci ulteriormente dall’alto e da lassù di essere foriero<br />
di insegnamenti come in vita. Sarai sempre nei nostri cuori.<br />
I tuoi pronipoti Davide, Lorena e Alessio.<br />
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