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MONTAGNA NOSTRA - Torrio

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Frate Zaccaria<br />

La comunità di Gambaro a<br />

trenta anni dalla morte ha<br />

voluto ricordare un suo emerito<br />

compaesano: frate Zaccaria.<br />

Nato a Gambaro il 4<br />

ottobre 1894, con il nome di<br />

Ferdinando. Allo scoppio della<br />

grande guerra fu arruolato il<br />

1 giugno 1915 e assegnato al<br />

38° reggimento fanteria. Inviato<br />

in zona operazioni, venne<br />

ferito, ricoverato in ospedale<br />

e appena ristabilito, di nuovo<br />

al fronte fino al termine dela<br />

guerra - 18 settembre 1919. Si<br />

guadagnò ben due decorazioni<br />

e quindi la nomina a Cavaliere<br />

di Vittorio Veneto. Nel<br />

mese di dicembre dello stesso<br />

anno si consacrò al Signore<br />

nel convento dei frati minori Cappuccini<br />

a Fidenza. Lo troviamo poi a Modena, in<br />

Turchia, a Parma, in Etiopia, dove a causa<br />

di guerre viene deportato prigioniero<br />

unitamente a migliaia di connazionali<br />

nel Tanganica. Potè rimpatriare dopo alcuni<br />

anni nell’agosto del 1943 a Piacenza<br />

dove continuò la sua missione di frate<br />

cercone e cuciniere.<br />

Assunto dalla provincia parmense l’impegno<br />

di missionario in Australia, nel<br />

dicembre 1949 partì per il nuovissimo<br />

continente nella periferia di Sydney e<br />

soprattutto a Hawthorn, addetto al lavoro<br />

di cucina e fedele collaboratore dei<br />

missionari. Rimase in Australia 15 anni<br />

e nel 1964 potè far ritorno in provincia.<br />

Possiamo ben dire che ha realizzato nella<br />

sua vita la figura del frate cappuccino<br />

sull’esempio di San Francesco, con un<br />

atteggiamento di vita umile, di pazienza,<br />

ontagna<br />

Nostra<br />

di grande penitenza, grande devoto di<br />

Maria e dell’Eucarestia e soprattutto dei<br />

poveri. Lui era nato povero.<br />

La questua è stato il suo campo di lavoro,<br />

certamente il più faticoso, ma anche<br />

ricco di contatti umani con la partecipazione<br />

alle vicende lieti e tristi delle<br />

famiglie, costantemente preoccupato del<br />

buon esempio di frate poverello di fronte<br />

al mondo.<br />

Ciò nonostante veniva spesso denominato<br />

il “missionario dei tre mondi”, cioè<br />

Asia, Africa e Australia. Morì a Piacenza<br />

il 24 settembre 1980, all’età di 86 anni.<br />

Così lo ricorda la cugina carissima Cesarina<br />

Draghi ved. Quagliaroli, anche<br />

lei sofferente ed immobile da anni, dopo<br />

aver fatto un meraviglioso servizio a<br />

tanta gente delle nostre montagne nella<br />

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