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ontagna<br />
Nostra<br />
delle più giovani discendenti della famiglia Zanelli. A ricordarci queste tappe<br />
fondamentali di vita di Giovanni è la nipote Sabina Zanelli, che per difficoltà<br />
fisiche non ha potuto intervenire alla cerimonia commemorativa nel capoluogo.<br />
Era rappresentata dai figli Giulio e Gianni. Per la cronaca Sabina ha perso in<br />
guerra anche un altro parente, Giuseppe Zanelli, disperso in mare.<br />
A celebrare il rito religioso don Ezio Molinari, parroco di Brugneto, che ha sostituito<br />
don Giuseppe Calamari, impegnato nel tour festivo di servizio alle numerose<br />
parrocchie del territorio.<br />
“La parola di Dio non capita mai a caso: in questa giornata in cui commemoriamo<br />
un caduto, ha detto don Ezio, sette sono le morti nella prima lettura e sette<br />
nel Vangelo. Quelli della prima lettura, ha proseguito, sono giovani, fatti prigionieri<br />
come è accaduto ad altri giovani, come forse anche al nostro Giovanni<br />
in terra di Russia. La loro fede nella risurrezione circonda, illumina e conforta<br />
questi poverissimi resti del nostro concittadino, poverissimi resti, ha sottolineato<br />
il celebrante, perché di lui non è rimasto nulla. Non una bara, né una cassetta<br />
da ossario, non una data né un luogo preciso. Nessuno sa con sicurezza come<br />
e perché sia morto: forse condannato per fucilazione, forse morto di stenti, forse<br />
ucciso dal freddo. Solo una targhetta, la sua piastrina militare, ha continuato,<br />
riemersa dopo decenni dagli archivi della storia. E per noi, questo pezzetto di<br />
metallo, oggi diventa il simbolo che racchiude tutto quello che è stato Giovanni.<br />
Siamo grati a coloro, ha concluso, che si sono prodigati perché almeno un ricordo<br />
tornasse a casa”.<br />
Con la presenza di una folta rappresentanza di Alpini in congedo, con il capogruppo<br />
sezionale Luigi Malchiodi di Brugneto, con il gonfalone comunale, con<br />
il Sindaco Antonio Agogliati, con il comandante la stazione carabinieri Giuseppe<br />
Pisani, accompagnati<br />
dal<br />
“Silenzio” di Luca<br />
De Antoni, il corteo<br />
per deporre un<br />
mazzo di fiori ai<br />
piedi del campanile<br />
e una corona<br />
di alloro al Monumento<br />
ai Caduti.<br />
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