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Villaggio della Speranza - Gruppo Missionario Muratello

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sulle rocce; la pioggia raffredda il granito e produce fratture<br />

creando grossi pietroni in equilibrio (scopi).<br />

Questa è la zona più povera <strong>della</strong> Tanzania perché le persone<br />

vivono di agricoltura. Se ci fosse acqua, potrebbero produrre tre<br />

raccolti di grano in un anno; però la continua siccità crea spesso<br />

forti carestie (una è prevista per il prossimo anno) perché nell’anno<br />

in corso, il sole ha creato l’ insecchimento del grano prima che la<br />

pannocchia si formasse e il riso non è stato raccolto perchè le<br />

numerose risaie si sono prosciugate in attesa che piova. I<br />

missionari hanno già chiesto aiuto alla loro casa madre sperando<br />

che provveda a spedire viveri per sfamare queste povere<br />

persone…<br />

“Oggi – scrive Luigi – siamo stati in un villaggio sul “lago del sale” o<br />

“deserto del sale”, abbiamo visitato una delle case, è molto bassa;<br />

tronchi di legno al centro sorreggono il tetto di fango, per<br />

pavimento la nuda terra; le pareti sono rivestite di escrementi di<br />

mucche, la sera, quando viene buio, portano in casa gli animali più<br />

piccoli (galline, capre, pecore, maiali, ecc.) e loro (le persone) si<br />

sdraiano assieme agli animali e dormono in loro compagnia in<br />

barba al caro gas o al caro petrolio per il riscaldamento e all’igiene<br />

maniacale che c’è da noi. Qui le case sono molto basse, perché le<br />

piante che danno il legname per la costruzione non crescono molto<br />

in altezza a causa del terreno salato; allora scavano abbassando il<br />

livello del pavimento di un gradino per starci sotto e arrivare così<br />

ad un’altezza minima di un metro e settanta…”<br />

23 maggio 2005 – Lunedì<br />

Inizia la terza settimana; ci sono, purtroppo, piccole<br />

incomprensioni, succede anche in famiglia: figuriamoci tra persone<br />

di vari livelli e condizioni sociali… (mentalità europee e africane):<br />

loro hanno ragione, noi.. non abbiamo torto… è così: i missionari<br />

sono parte ormai africana e sono costretti a comportarsi come gli<br />

indigeni; noi dobbiamo entrare in punta di piedi senza interferire,<br />

cercando di capire. L’amore dei missionari/e verso i loro fedeli è<br />

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