Villaggio della Speranza - Gruppo Missionario Muratello
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Venerdì 17 giugno 2005 - VALTROMPIA E LUMEZZANE<br />
MURATELLO DI NAVE<br />
QUI, NELL’OSPEDALE DELLA TANZANIA,<br />
HANNO LAVORATO I NAVENSI<br />
Un reparto di maternità costruito in Tanzania dai volontari di <strong>Muratello</strong><br />
SONO TORNATI I 23 PARTECIPANTI AL CAMPO DI SOLIDARIETA’<br />
MURATELLO - Sono rientrati dalla Tanzania i 23 volontari del <strong>Gruppo</strong><br />
<strong>Missionario</strong> di <strong>Muratello</strong> volati laggiù, a Dodoma, per prestare aiuto nel<br />
completamento di un «<strong>Villaggio</strong> <strong>della</strong> speranza» che ospita, ad oggi, 111<br />
bambini nati da mamme che, nella quasi totalità dei casi, sono infette da Hiv. Il<br />
gruppo navense, coordinato da Ilario Fanelli, avrebbe dovuto lavorare alla<br />
costruzione <strong>della</strong> scuola destinata a questi piccoli, ma l’urgente necessità di<br />
costruire una sezione “maternità sicura” ha scombinato i piani e, di buon grado, i<br />
volontari muratellesi hanno accettato il cambiamento volante predisposto con il<br />
consenso dei religiosi e dell’amico Gigi Marini, responsabile del <strong>Gruppo</strong><br />
Missioni di Bagnolo con il quale <strong>Muratello</strong> era gemellata. Era infatti urgente<br />
ultimare la zona maternità poiché le mamme <strong>della</strong> Tanzania premono ai cancelli<br />
<strong>della</strong> struttura, retta da suor Rosaria, e portano in grembo bimbi che possono<br />
salvarsi solo se viene attuata una rigorosa opera di prevenzione. Nel centro<br />
completato il bambino appena nato verrà curato per tre mesi, impedendo alla<br />
mamma di allattarlo: eviterà così di essere contagiato dall’Aids e potrà iniziare<br />
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