Prefazione - i 2 Colli

Come se fosse ieri Luigi Leo
Jesolo (VE)
Padre, alla tua casa fu arduo ritornare.
Ne fui scacciato allora dal rancore,
dal demone muto dell’incomprensione,
dal silenzio di pietra tra noi due.
T’ho lasciato
col corpo e con il cuore
tradito nell’attesa dell’affetto,
che non mi fu mai dato.
Già,
non ricordo volta
che tenessi per mano il tuo bambino,
che lo stringessi al petto con dolcezza.
Tra noi la terra, l’aria,
il mare ed il creato,
l’arte dei grandi, il mito dell’azione,
l’onestà morale, la dignità, il dovere,
tutto il vocabolario di famiglia,
cui mancava una parola sola:
tenerezza.
Ne è passato di tempo Non c’è più casa e non ci sei più tu.
Irrisolto l’enigma, la storia è lì, sospesa,
mai chiarita tra noi:
la grigia pietra a chiudere il sepolcro,
la fine tua a sigillo,
ahimé tardivo,
d’una crudele pace frettolosa.
Malgrado tutto, padre mio, mi manchi.
Anche alla mamma:
persa tra le macerie dei pensieri
e le ombre vuote della sua memoria,
pare scorgerti, a volte.
Mai rassegnata, ella ti chiama ancora,
come se fossi qui.
Come se fosse ieri.
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