Prefazione - i 2 Colli

Un altro spazio Giulio Rocco Castello
Salerno
Nel giorno del tonnento aspro e vivo
il codice del vivere prende fonna nei miei pensieri,
riflessi vagabondi vicino alla follia,
di un uomo che sceglie la via dell’esilio
e fugge dalle folle sulla bocca dei sentieri.
Fra rose di spine e aculei velenosi,
fra alberi parlanti di sinfonie tragiche
cerchi l’illusione tracciata dal delirio
in mezzo a steccati di colore rosso
lo spazio prende fonna di un cerchio senza raggio.
Le mie mani accarezzano il vento della solitudine
su lastre levigate scivolano i ricordi della sera
ma io non vedo, l’ombra avvolge l’orizzonte col mantello
tanti balzi per fuggire alla rete dell’insonnia
siamo ospiti dell’illusione
proprietari di beni confinati nella fuga del momento.
Eppure deve esserci un altro spazio
dove il corpo termina i suoi lamenti
dove i desideri si coprono di luce
e i sogni quelli veri diventano realtà.
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