Prefazione - i 2 Colli

Nel tempo che si placa... Alberto Cerbone
Casoria (NA)
E dovrà pur trovare questa rabbia,
che ribolle rovente come lava
nei recessi dell’anima,
la pace sospirata del silenzio,
e solo allora, quasi per incanto,
al soffio di una brezza che ristora,
si scio glierà
nella dolce carezza del perdono.
In luci che avvolgono e destano serenità,
in quelle ore sgorgo sagome e aria,
simboli eterni d’un lieve passato.
Ed ora, più nessuna voce
mi parla di pensieri sublimi
che s’innalzano nell’immensità‘.
Dove piangere la mia pena segreta?
Ho l’acqua alla gola e tendo la mano.
Ed imploro un barlume di speranza
che allenti il nodo delle mie inquietudini,
e ne tramuti il soffocato rantolo
nel languido respiro della calma.
Alla salubre sponda
del Lete m’appresserò,
m’immergerò nella sorgiva onda
che conduce all’oblio.
Rigenerarmi alla fonte per la rinascita,
rugiada di pietà per la mia mente quiete e feconda,
l’acqua dentro di me sarà lenimento dalla fiamma
di questo dolore che mi squassa l’anima.
Comè difficile madre vivere senza di te,
Il tuo ricordo riesce a placare i battiti del mio cuore
dall’indifferenza e dai tormenti,
mentre le mie lacrime sono cristalli di umanità.
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