Prefazione - i 2 Colli

Mulino Daniele Chiarello
Pordenone (PN)
Cammino a fatica in questo prato verde di speranza e penso
a tutto quello che può aver visto.
Accaldato, stanco ed assetato giungo inaspettatamente a te;
giungo a te, mio vecchio amico, che ora non più energia vitale
offri ma ancora sai risollevare l’animo ed il corpo.
Acqua fresca e frizzante doni alla mia bocca per ristorare il corpo
ma comprendo la tua infelicità e me ne rattristo.
Penso quindi a quante persone hai offerto le tue gocce di sudore,
una dopo l’altra instancabilmente per continuare a far girare la
ruota
della vita.
Sono sicuro che se potessi parlarmi ne avresti cose da raccontare,
come quel prato a te da sempre e per sempre vicino.
Una pala un sorriso, una pala un pianto o un chissà cosa
da te tenuto segreto; ogni altra pala un susseguirsi instancabile delle
stagioni, delle umane fatiche.
Ora, pur non lasciandoti andare, sei triste e solo, abbandonato
proprio da quelle persone in cui tu hai creduto, creduto per loro.
Il mio cuore ora batte vigoroso nuovamente grazie a te,
o mio mulino, e forza voglio darti con un mio dolce pensiero
di buon ricordo per far si che tu possa continuare a credere,
sperare e vivere ancora od almeno a sopravvivere
fino al prossimo avventore.
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