Aseret Hadibberot - Le dieci parole tradotto da Giacomo ... - E-brei.net
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ASERET HADIBBEROT<br />
rifiutato; si tratta infatti di una invito non sincero, fatto solo per cercare di<br />
attirare il favore altrui (Chullin 94a).<br />
Lo Shulchan Arukh ci avverte che é proibito anche comprare beni rubati,<br />
poiché se i ladri sapessero di non poter vendere la refurtiva, non ruberebbero<br />
più. Similmente é proibito aiutare qualcuno a rubare (Choshen Mishpat<br />
356:71). Il Talmud Yerushalmi (Sanedrin 1:5) aggiunge: il complice di un<br />
ladro é anch'esso ladro!<br />
9° coman<strong>da</strong>mento<br />
"Non fare falsa testimonianza contro il tuo prossimo<br />
D-o disse ad Israele: "Mia nazione, non fare falsa testimonianza contro il<br />
tuo vicino. Non associarti né trattare con coloro che fanno falsa<br />
testimonianza. Tieni i tuoi figli lontano <strong>da</strong>lla loro compagnia per paura che<br />
possano imparare <strong>da</strong>lle loro azioni malvagie. Come punizione per il crimine<br />
della falsa testimonianza, il cielo sarà oscurato <strong>da</strong>lle nubi, ma non ci sarà<br />
pioggia per i raccolti. La carestia inseguirà la terra" (Targum Yonatan).<br />
E’ possibile trasgredire questo coman<strong>da</strong>mento solo se qualcuno che<br />
testimonia crede di essere nel giusto. Rambam (Eidus 17:13) insegna che<br />
anche se uno ascolta <strong>da</strong> uomini grandi e pii che qualcuno ha commesso un<br />
crimine o ha preso in prestito delle mo<strong>net</strong>e, egli non potrà testimoniare<br />
sull'evento. La prova per sentito dire é inaccettabile, non importa quanto<br />
sicura sia la fonte.<br />
Il Talmud (Shavuot 31a) elabora questa idea e descrive il seguente<br />
scenario: un discepolo devoto é avvicinato <strong>da</strong>l suo maestro che dice: "sai che<br />
non mentirei anche se fossi pagato cento denari. Qualcuno mi deve cento<br />
denari, ma nega il suo debito ed io ho soltanto un testimone. Io ti chiedo<br />
soltanto di accompagnare il mio testimone in tribunale e di stare in piedi<br />
insieme a lui. Quando il mio debitore arriverà in giudizio e vedrà due persone,<br />
potrebbe aver paura che voi due testimoniate contro di lui ed ammetterà la<br />
sua bugia". Il Talmud insegna che il discepolo che partecipa a questo inganno<br />
trasgredisce al coman<strong>da</strong>mento Non fare falsa testimonianza.<br />
L'esempio precedente spiega perché il nostro verso si legge lo ta'ane,<br />
letteralmente non rispondere o non ripetere, invece che più direttamente lo<br />
ta'id, non testimoniare. <strong>Le</strong> <strong>parole</strong> alludono alla proibizione contro la<br />
ripetizione di cose sentite dire, anche se vere, <strong>da</strong> qualcuno che non ha<br />
assistito all'evento (Haamek Davar). Mésech Chokhma usa lo stesso principio<br />
per risolvere una difficoltà posta <strong>da</strong> Ibn Ezra. Perché il verso non parla di<br />
edut sheqer, falsa testimonianza, ma menziona soltanto ed, testimone,<br />
ovvero colui che testimonia? La risposta é che la "testimonianza" potrebbe<br />
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