Aseret Hadibberot - Le dieci parole tradotto da Giacomo ... - E-brei.net
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ASERET HADIBBEROT<br />
vendere l'articolo. Similmente, se una persona rispettata desidera qualcosa e<br />
sa che poiché la gente lo rispetta non gliela rifiuterà, egli non potrà chiedere<br />
al proprietario dell'oggetto di venderglielo o <strong>da</strong>rglielo a meno che non sappia<br />
che colui che vende lo fa volontariamente (Shaaré Teshuva 3:43).<br />
Chi usa la forza per portare via un oggetto al suo proprietario e poi lo<br />
rimborsa, é chiamato chamsan, ladro violento (Bava Kama 62a). Rambam<br />
(Gezela 1:11) avverte che il desiderio conduce alla bramosia che a sua volta<br />
porta al furto, in quanto se il proprietario dell'oggetto desiderato resta<br />
irremovibile e rifiuta di venderlo, colui che lo desidera, se perde<br />
completamente il controllo su se stesso, può rubarlo.<br />
Questo é ciò che i profeti (Micha 2:2) hanno detto, Essi desidereranno le<br />
case e poi le ruberanno. Se il proprietario sta di fronte alla persona bramosa<br />
per proteggere la sua proprietà, questo potrebbe addirittura ucciderlo per<br />
realizzare il suo desiderio, come Achab fece con Navot. Achab re di Israele<br />
desiderava la vigna di Navot che rifiutò di venderla e di accettarne un'altra in<br />
cambio. Jezebel, la moglie malvagia di Achab, assunse due persone per fare<br />
falsa testimonianza contro Navot, accusandolo di aver bestemmiato D-o.<br />
Come risultato Navot fu messo a morte, permettendo ad Achab di prendersi i<br />
campi (Re cap. 21).<br />
Questo Coman<strong>da</strong>mento, il quinto nella secon<strong>da</strong> tavola, corrisponde al<br />
quinto Coman<strong>da</strong>mento della prima tavola: Onora tuo padre e tua madre,<br />
perché la persona che desidera ciò che appartiene ad altri sopporterà un<br />
figlio che lo disonorerà (Mekhiltà).<br />
Poiché é nella natura umana desiderare cose attraenti, si potrebbe<br />
ragionevolmente chiedere come sia possibile evitare di trasgredire questo<br />
precetto. Ibn Ezra spiega che la chiave per controllarsi sta nel raggiungere<br />
una giusta prospettiva sul concetto di proprietà e acquisizione.<br />
Egli illustra il punto con una parabola di un povero contadino che vede<br />
per la prima volta una bella principessa. Nonostante sia così bella, il<br />
contadino non sognerà mai di sposarla. La sua posizione é così lontana <strong>da</strong><br />
quella della principessa che tale pensiero non gli passerebbe mai in mente;<br />
ella é infatti assolutamente inavvicinabile.<br />
L'uomo di fede dovrebbe allenare la sua mente a pensare all'acquisizione<br />
negli stessi termini. Si deve credere che qualunque possesso dell'uomo é un<br />
dono diretto di D-o che determina tutti i bisogni di una persona e li soddisfa.<br />
Nessuno può interferire con questa decisione divina, né può deviare ciò che é<br />
stato deciso per un altro (Yoma 38b). Quando un uomo capisce che le<br />
fortune del vicino sono completamente divise <strong>da</strong> quelle di tutti gli altri uomini,<br />
non gli verrà mai in mente di desiderarle.<br />
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