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Lezione 22.pdf - Scienze della Formazione

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Corso di laurea in <strong>Scienze</strong> dell’Educazione<br />

A. A. 2011 / 2012<br />

Istituzioni di Linguistica (M-Z)<br />

Dr. Giorgio Francesco Arcodia<br />

(giorgio.arcodia@unimib.it)<br />

1. Ordini 'marcati' dei costituenti <strong>della</strong> frase<br />

Disposizione canonica dei costituenti (predicato transitivo):<br />

Luca ha rotto il telefono<br />

SOGGETTO VERBO / PREDICATO VERBALE OGGETTO<br />

AGENTE AZIONE PAZIENTE<br />

TEMA REMA<br />

(DATO) (NUOVO)


Associazioni 'prototipiche':<br />

Istituzioni di Linguistica (M-Z) – A.A. 2011 / 2012 – giorgio.arcodia@unimib.it<br />

Tema: posizione iniziale <strong>della</strong> frase, funzione di soggetto<br />

Rema: collocato dopo il tema, realizzato da verbo e oggetto<br />

→ ordini SVO e SOV (tema-rema) più diffusi tra le lingue del mondo (circa 87% del<br />

totale)<br />

N.B.: l'ordine 'naturale', non marcato è quello <strong>della</strong> frase principale dichiarativa attiva<br />

→ cfr. che cosa mangia Luisa?<br />

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Le frasi che presentano un ordine dei costituenti alternativo sono dette segmentate:<br />

Es.: Il telefono, lo ha rotto Luca<br />

OGGETTO VERBO / PREDICATO VERBALE SOGGETTO<br />

PAZIENTE AZIONE AGENTE<br />

TEMA REMA<br />

Lo ha rotto Luca, il telefono<br />

VERBO / PREDICATO VERBALE SOGGETTO OGGETTO<br />

AZIONE AGENTE PAZIENTE<br />

REMA TEMA<br />

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Tipi di frasi segmentate<br />

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(1) Dislocazione a sinistra: movimento di un costituente in posizione di tema,<br />

normalmente con un pronome clitico di ripresa<br />

Giovanna prepara la cena → la cena, la prepara Giovanna<br />

Non vado al cinema → al cinema, non ci vado<br />

Posso parlare con lui → con lui, ci posso parlare<br />

→ dislocazione di una clausola:<br />

non possiamo prevedere chi vincerà le elezioni →<br />

→ chi vincerà le elezioni, non possiamo saperlo<br />

→ dislocazione del soggetto:<br />

francese Jean, il chante<br />

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(2) Tema sospeso (o anacoluto): dislocazione a sinistra di un costituente senza l'aggiunta<br />

di marche funzionali, con pronome di ripresa facoltativo<br />

La folla invocava solo Messi → Messi, la folla invocava solo lui<br />

A Gianni ho regalato un portafortuna → Gianni, gli ho regalato un portafortuna<br />

(Graffi, G., 1994, Sintassi, Bologna, Il Mulino)<br />

→ Quelli che muoiono, bisogna pregare Iddio per loro (A. Manzoni)<br />

→ Monti il PDL lo vuole breve e debole (http://tinyurl.com/bucd52n)<br />

(3) Dislocazione a destra: collocazione di un costituente verso la periferia destra <strong>della</strong><br />

frase, con funzione tematica → ordine marcato rema-tema<br />

Susanna non vuole il caffè → Susanna non lo vuole, il caffè<br />

Scriverò a Claudia stasera → Le scriverò domani, a Claudia<br />

→ come per la dislocazione a sinistra, necessario un clitico di ripresa<br />

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(4) Frasi scisse: promozione a focus di un costituente, incluso in una clausola in prima<br />

posizione con il verbo essere, mentre la seconda clausola è introdotta da che<br />

La polizia si occupa di questi problemi → È la polizia che si occupa di questi problemi<br />

Devo loro una spiegazione → È a loro che devo una spiegazione<br />

Ci dobbiamo difendere dai nemici → Siamo noi che ci dobbiamo difendere dai nemici<br />

→ cfr. inglese: it's you that I am talking to<br />

(5) Rematizzazione a sinistra (o frasi focalizzate): spostamento di un costituente<br />

(tipicamente, l'oggetto) in posizione preverbale con valore di focus (senza clitico di<br />

ripresa)<br />

cercavo te → te cercavo<br />

volevo dirti solo questo → solo questo volevo dirti<br />

→ costrutto con valore contrastivo<br />

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(6) Enunciati tetici: enunciati senza tema, costituiti solamente del rema (che veicola<br />

informazione nuova)<br />

→ annunci, aperture di discorsi o sequenze narrative, introduzione di elementi nuovi<br />

che succede? È arrivata Lucia<br />

È successa una disgrazia<br />

C'è stato un incidente<br />

→ strutture con 'c'è presentativo'<br />

c'è una ragazza che ti cerca<br />

c'è la cucina che deve essere imbiancata<br />

c'è un ragazzo che non è ancora arrivato<br />

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2. Sintassi del periodo<br />

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Frase semplice: frase che non contiene altre frasi / clausole<br />

Periodi: frasi complesse, costituite di più frasi semplici<br />

"Un attimo prima di toccare la porta, facce rugose si alzarono dal gioco, una tazzina di<br />

caffè rimase a mezz'aria, lo strofinaccio si bloccò nel bicchiere."<br />

(Wu Ming, 2002, 54, Torino, Einaudi )<br />

(Luther Blissett, 1998, Q, Torino, Einaudi )<br />

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2.1 Relazioni tra frasi (clausole)<br />

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Coordinazione: clausole accostate l'una all'altra, senza rapporti gerarchici tra di esse<br />

Es.: facce rugose si alzarono dal gioco, una tazzina di caffè rimase a mezz'aria, lo<br />

strofinaccio si bloccò nel bicchiere<br />

Subordinazione: rapporto di dipendenza tra clausole, le frasi 'dipendenti' sono<br />

gerarchicamente subordinate alla principale<br />

Es.: Dice che gli studenti che hanno affollato le aule di Wittenberg nutrendo simpatie per<br />

Carlostadio più che per Lutero e Melantone, sono passati da questa città dell'Alsazia<br />

Dice: clausola principale<br />

gli studenti (...) sono passati da questa città dell'Alsazia: clausola dipendente<br />

che hanno affollato le aule di Wittenberg (....): clausola dipendente<br />

nutrendo simpatie per Carlostadio più che per Lutero e Melantone: clausola dipendente<br />

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N.B.: le frasi subordinate sono dipendenti, ma la frase principale non è necessariamente<br />

indipendente<br />

sembra che Gianni sia partito<br />

sembra: principale<br />

che Gianni sia partito: subordinata<br />

→ sembra non è una frase che può stare (normalmente) da sola; la differenza di statuto<br />

tra sembra e che Gianni sia partito sta nel fatto che la subordinata soddisfa la valenza di<br />

sembra (sembrare, verbo monovalente)<br />

(Graffi, G., 1994, Sintassi, Bologna, Il Mulino)<br />

Paolo sostiene che la situazione può migliorare<br />

→ Paolo sostiene, frase principale, non viene usata in isolamento perché sostenere (verbo<br />

bivalente) richiede due argomenti (soggetto e oggetto); che la situazione può migliorare è<br />

l'oggetto di sostiene<br />

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2.2 Tipi di frasi subordinate<br />

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Distinzione essenziale tra subordinate argomentali, circostanziali (o avverbiali) e relative:<br />

Luigi mi ha detto che Carlo non verrà<br />

→ che Carlo non verrà è l'argomento oggetto del verbo dire; frase argomentale<br />

N.B.: dato che gli argomenti devono essere obbligatoriamente presenti, l'omissione di che<br />

Carlo non verrà causa agrammaticalità (*Luigi mi ha detto)<br />

Dato che non ha nemmeno telefonato, io me ne vado<br />

→ Dato che non ha nemmeno telefonato non è necessaria per soddisfare la valenza del<br />

verbo <strong>della</strong> principale, può essere facilmente eliminata (io me ne vado) e si comporta<br />

pertanto come un circostanziale; frase circostanziale<br />

Gli studenti che arrivano in ritardo non sono ammessi a sostenere la prova<br />

→ che arrivano in ritardo ha la funzione di modificare un costituente nominale di<br />

un'altra frase (gli studenti); frase relativa<br />

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Frasi argomentali<br />

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Che la Terra giri intorno al Sole è noto da molto tempo<br />

→ Che la terra giri intorno al Sole: subordinata soggettiva; costituisce l'argomento<br />

soggetto <strong>della</strong> frase giri intorno al Sole<br />

Gianni crede che Paolo abbia mentito<br />

→ che Paolo abbia mentito: subordinata oggettiva; costituisce l'argomento oggetto<br />

<strong>della</strong> frase Gianni crede<br />

Gianni non sa chi partirà domani<br />

→ chi partirà domani: subordinata interrogativa indiretta; costituisce l'argomento<br />

oggetto <strong>della</strong> frase Gianni non sa<br />

(Graffi, G., Scalise, S., 2002, Le lingue e il linguaggio, Bologna, Il Mulino)<br />

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Frasi circostanziali (o avverbiali)<br />

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Quando hai telefonato, ero già uscito da più di un'ora<br />

→ Quando hai telefonato: subordinata temporale; dà informazioni sulla collocazione<br />

temporale dell'evento designato dalla frase principale<br />

Dato che piove a dirotto, io resto a casa<br />

→ Dato che piove a dirotto: subordinata causale; dà informazioni sulla motivazione<br />

dell'evento designato dalla frase principale<br />

Ho telefonato a Ernesto e Nadia per invitarli alla festa di sabato<br />

→ per invitarli alla festa di sabato: subordinata finale; dà informazioni sullo scopo<br />

dell'evento designato dalla frase principale<br />

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Se avessi chiamato con il dovuto anticipo, avresti trovato posto<br />

→ Se avessi chiamato con il dovuto anticipo: subordinata ipotetica (o condizionale);<br />

descrive una condizione che rilevante rispetto all'evento designato dalla frase principale<br />

Nonostante abbia chiamato con due mesi di anticipo, non ho trovato posto<br />

→ Nonostante abbia chiamato con due mesi di anticipo: subordinata concessiva;<br />

descrive una condizione che, pur essendo rilevante rispetto all'evento designato dalla<br />

frase principale, non lo ha influenzato<br />

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Frasi relative<br />

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Gli studenti che hanno superato la prova scritta possono sostenere l'esame orale<br />

→ che hanno superato la prova scritta: subordinata relativa; frase che modifica (=<br />

aggiunge informazioni su) un costituente nominale o pronominale <strong>della</strong> principale<br />

→ frasi relative appositive vs. frasi relative restrittive:<br />

Silvia, che di solito non arriva mai in ritardo, oggi si è presentata alle dieci passate<br />

I clienti che non sono raggiunti dal servizio possono chiamare l'800-105-978<br />

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3. Il testo<br />

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"Gli studi di linguistica testuale si concentrano su un oggetto linguistico che è sì<br />

costituito da frasi, ma che si colloca su un livello superiore alle stesse frasi, ossia il testo.<br />

Il termine testo (dal latino textus 'intessuto') fa riferimento proprio al fatto, già<br />

sottolineato dalla retorica antica, che le frasi che compongono un testo sono legate,<br />

"intessute" l'una con l'altra, Un testo per essere tale deve dunque, in primo luogo, "parlare<br />

delle stesse cose", di argomenti che hanno a che fare l'uno con l'altro e, in secondo luogo,<br />

deve avere dei mezzi linguistici che assicurino la compattezza di tutto l'insieme"<br />

(Basile, G. et al., 2010, Linguistica generale, Roma, Carocci)<br />

→ coerenza (livello logico-semantico) e coesione (livello linguistico formale)<br />

Testo: combinazione di frasi inserita che funzioni da unità comunicativa in un contesto<br />

Contesto: contesto linguistico, ciò che viene prima del (e, eventualmente, dopo il) testo e<br />

la situazione in cui esso è prodotto<br />

→ il termine tecnico per indicare il solo contesto linguistico è cotesto<br />

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Il ferro è il metallo più abbondante all'interno <strong>della</strong> Terra (costituisce il 34,6% <strong>della</strong><br />

massa del nostro pianeta) e si stima che sia il decimo elemento per abbondanza nell'intero<br />

universo. Antichissima città universitaria, ospita numerosissimi studenti che animano la<br />

sua vita culturale e sociale. Mentre studia per conseguire il diploma di geometra<br />

all'Istituto Tecnico Commerciale e per Geometri "Eugenio Pantaleo" di Torre del Greco,<br />

scrive alcune poesie in dialetto ispirate a Pasolini, il suo autore preferito, e inizia a<br />

recitare, dal 1969, nel teatro parrocchiale <strong>della</strong> Chiesa di Sant'Anna insieme ad alcuni<br />

amici d'infanzia (tra cui Lello Arena, Nico Mucci, Valeria Pezza).<br />

→ insieme di frasi che parlano di argomenti diversi: mancanza di coerenza, non è<br />

propriamente un testo<br />

Utilizzare questo apparecchio solo per scopi privati e conformemente al tipo di<br />

applicazione previsto. Per proteggere i bambini dai rischi derivanti dalle apparecchiature<br />

elettriche, accertarsi che il cavo non penda dall’apparecchio e che esso non sia a portata<br />

di bambino. Utilizzare solo accessori originali.<br />

→ insieme di frasi coerenti, ma prive di coesione; non ci sono segnali linguistici del<br />

collegamento tra le frasi<br />

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3.1 Anafora e catafora<br />

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La chiamo più tardi. → chi?<br />

vs.<br />

Oggi Paolo mi ha chiesto di Federica, allora ho pensato di farle uno squillo per sentire<br />

come sta. Stamattina però non ho avuto tempo. La chiamo più tardi.<br />

→ meccanismo dell'anafora (< gr. aná 'indietro' + phéro 'porto'); per interpretare un<br />

pronome usato anaforicamente (qui la), è necessario fare riferimento al contesto<br />

linguistico precedente<br />

Non lo incontro spesso, Mario<br />

→ meccanismo <strong>della</strong> catafora (< gr. katá 'avanti' + phéro 'porto'); per interpretare un<br />

pronome usato anaforicamente (qui lo), è necessario fare riferimento al contesto<br />

linguistico successivo<br />

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3.2 La deissi<br />

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Dell'esame voglio parlare prima con voi<br />

Domani non esco<br />

Andate subito là<br />

Preferisco questo<br />

→ gli elementi deittici (< gr. deíknymi 'indicare, mostrare') possono essere interpretati<br />

correttamente solo facendo riferimento al constesto situazionale (extralinguistico)<br />

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Deissi personale: riferimento ai partecipanti allo scambio comunicativo (emittente/i,<br />

ricevente/i) e alle terze persone<br />

io, tu, noi, voi, loro, lei; mio, nostro, suo, loro...<br />

Deissi spaziale: codifica <strong>della</strong> posizione delle entità nominate nello scambio<br />

comunicativo rispetto ai partecipanti<br />

questo, quello, qui, là, a sinistra, sopra, in basso...<br />

→ deissi spaziale in giapponese:<br />

kore 'questo' (vicino a parlante e ascoltatore)<br />

sore 'codesto' (lontano dal parlante, ma vicino all'ascoltatore)<br />

are 'quello' (lontano dal parlante e dall'ascoltatore)<br />

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Deissi temporale: codifica <strong>della</strong> localizzazione degli eventi nel tempo rispetto al<br />

momento in cui avviene l'interazione comunicativa (momento dell'enunciazione)<br />

oggi, ieri, domani, l'anno scorso, tra due mesi, settimana prossima, un'ora fa...<br />

→ ≠ il 10 maggio 1978: indicazione indipendente dal contesto<br />

Deissi sociale: codifica del rapporto tra gli interlocutori<br />

tu vs. lei, fr. tu vs. vous, ted. du vs. Sie 'loro', etc.<br />

→ cfr. linguaggio 'di umiltà' vs. linguaggio 'onorifico' in giapponese:<br />

forma umile forma piana forma onorifica<br />

Verbo 'fare' itasu suru nasaru<br />

Verbo 'mangiare' itadaku taberu meshiagaru<br />

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