GIOIELLI, OROLOGI E ARGENTI - Bloomsbury Auctions
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Colour - Colore<br />
Il colore, dal punto di vista scientifico, può essere definito come il risultato dell’assorbimento selettivo della luce<br />
bianca (composta da tutti i colori) da parte di un oggetto.<br />
Nel caso del diamante, più esso si avvicina all’assenza di colore, cioè all’incolore, maggiore è il suo valore. Il colore di<br />
un diamante viene determinato per confronto con quello di diamanti precedentemente classificati (master stones). La<br />
scala di colore attualmente più utilizzata dai laboratori di analisi gemmologica è quella proposta dal GIA (Gemological<br />
Institute of America) che utilizza le lettere dell’alfabeto anglosassone dalla D alla Z. Il colore D corrisponde all’incolore<br />
mentre procedendo verso il colore Z aumenta la saturazione di giallo. Alcuni laboratori di analisi utilizzano un’altra<br />
scala del colore, approvata dalla C.I.B.J.O (Confederation Internazionale de la Bijouterie, Joaillerie, Orfevrerie, des<br />
Diamants, Perles et Pierres).<br />
La maggior parte dei diamanti estratti è incolore con più o meno marcata sfumatura gialla valutata in base alle scale<br />
precedentemente citate. Molto più rari sono i diamanti con colorazioni diverse: rosa, arancione, verde, blu e anche<br />
rosso. Vengono chiamati “fancy colour” e il loro valore commerciale è notevolmente più elevato.<br />
Carat - Carato<br />
L’unità di misura della massa per i diamanti è il carato. Carato deriva dal vocabolo greco che indicava il seme di<br />
carrubo, il cui peso era abbastanza omogeneo, intorno a 0,2 grammi, e che nella antichità era utilizzato per pesare<br />
le gemme. Il carato è pari a 1/5 di grammo. In commercio si utilizza anche un sottomultiplo del carato: il ”punto” che<br />
è un centesimo di carato (1 carato = 100 punti). La rarità e conseguentemente il valore di un diamante aumentano<br />
in modo non lineare rispetto alla sua dimensione quindi, a parità di altre caratteristiche, un diamante di due carati<br />
costerà notevolmente più del doppio rispetto a un diamante di un carato. I diamanti estratti e utilizzati in gioielleria<br />
aventi peso superiore ad un carato rappresentano meno del 5% del totale.<br />
Cut - Taglio<br />
La natura è responsabile delle dimensioni del cristallo di diamante, della presenza di inclusioni e del suo colore, ma il<br />
taglio dipende dall’abilità dell’uomo. Il taglio è l’insieme di tutte quelle operazioni che trasformano il diamante grezzo<br />
in una gemma sfaccettata che ne esalta le caratteristiche. Esistono numerosi tipi di taglio e forme, anche se la forma<br />
più apprezzata è quella rotonda e il taglio è quello “a brillante”. Più che il nome del taglio è importante la sua perfetta<br />
esecuzione, il rispetto rigoroso delle corrette proporzioni di taglio, la simmetria tra le faccette e la politura, cioè<br />
l’accurata lucidatura finale. Soltanto se il taglio è eseguito a regola d’arte le caratteristiche del diamante vengono<br />
valorizzate ed esso può esprimere le sue qualità ottiche: la sua lucentezza, la sua brillantezza e la sua dispersione.<br />
La certificazione<br />
Le caratteristiche qualitative di un diamante vengono riportate, a richiesta, in un documento di analisi gemmologica.<br />
Questo documento, chiamato più semplicemente Certificato, garantisce la qualità del diamante in tutte le transazioni<br />
commerciali: dal grossista al produttore di gioielli, dal gioielliere al cliente finale. In un buon Certificato devono<br />
essere riportate tutte le caratteristiche qualitative del diamante e deve essere presente il disegno accurato sia delle<br />
caratteristiche interne sia delle caratteristiche esterne, così da costituire una specie di carta di identità del diamante<br />
analizzato.<br />
L’ISTITUTO GEMMOLOGICO ITALIANO (I.G.I.) è un’Associazione senza fini di lucro fondata nel 1 973 a Milano da<br />
1 8 Soci Fondatori e riconosciuta con Decreto del Presidente della Repubblica n° 767 l’1 1 Agosto 1 979.<br />
Oggi l’Istituto Gemmologico Italiano conta numerosissimi soci distribuiti su tutto il territorio nazionale ed ha inoltre<br />
formato migliaia di operatori e diplomato centinaia di gemmologi.<br />
La sede principale è a Milano, dove si svolgono corsi ed è presente il laboratorio di analisi gemmologiche. A Roma ed<br />
a Valenza sono dislocati due ulteriori uffici formativi.<br />
Le linee guida che caratterizzano tutte le attività dell’Istituto Gemmologico Italiano sono:<br />
- diffondere la ricerca e la conoscenza della gemmologia, studiarne i problemi tecnici, pratici e teorici, unificarne il<br />
linguaggio tecnico;<br />
- organizzare corsi di specializzazione, promuovere mostre, conferenze, dibattiti, seminari, tavole rotonde, convegni,<br />
ricerche e rilasciare attestati di competenza e di merito;<br />
- promuovere accordi con organismi nazionali, internazionali, con Enti pubblici e privati, con organizzazioni ed<br />
associazioni interessate alla gemmologia.<br />
IGI Centro Studi e Laboratorio<br />
Piazza San Sepolcro 1 Milano<br />
tel 02.80504992 - fax 02.80505765<br />
info@igi.it - laboratorio@igi.it<br />
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