Quaderni tematici COVIP

previdenziale, non essendo configurabile un maggior danno da risarcire all’iscritto, oltre ai
contributi non versati.
Si rileva, invece, che per effetto del meccanismo di costruzione della posizione
individuale nella previdenza complementare, composta oltre che dai contributi versati nel
corso della vita lavorativa, anche dai rendimenti conseguiti in sede di gestione finanziaria
degli stessi, è necessario garantire al lavoratore, in tale sistema, oltre al recupero della sorte
capitale, anche il ristoro dell’eventuale danno connesso al mancato conseguimento dei
rendimenti realizzati in sede di gestione.
Ciò premesso, nella diversa ipotesi in cui l’obbligo di conferire il Tfr maturando
dovesse rimanere, come già nel sistema attuale per i lavoratori di prima occupazione
successiva al d. lgs. n.124/1993, conseguenza di una scelta individuale dell’aderente,
l’attribuzione al fondo pensione della titolarità del diritto alla contribuzione si profilerebbe,
comunque, opportuna, ove si consideri che la tutela dalle omissioni contributive può meglio
essere esercitata da un soggetto organizzato, dotato di apposite strutture e in grado di
sostenerne l’onere economico, piuttosto che dal singolo lavoratore iscritto, al quale resterebbe,
comunque, il compito di vigilare sul regolare e corretto versamento dei contributi e di
segnalare al fondo le eventuali anomalie riscontrate.
Sotto il profilo della legittimazione ad agire per il recupero dei contributi non sembra,
infatti, che l’iscritto possa avvalersi degli Istituti di Patronato e di assistenza sociale, dei quali,
pure, la l. n.152/2001, nel rivisitarne recentemente le funzioni, valorizza le attribuzioni anche
nei confronti degli iscritti ai fondi di previdenza complementare.
La citata legge, infatti, attribuisce agli Istituti di patronato il compito di esercitare
l’attività di informazione, di assistenza, ivi compresa l’informazione e la consulenza circa
l’adempimento da parte del datore di lavoro degli obblighi contributivi, nonché l’attività di
tutela, anche con poteri di rappresentanza, per il conseguimento delle prestazioni.
La funzione d’intervento nei confronti dei fondi pensione con poteri di rappresentanza è
riconosciuta espressamente per quanto riguarda il conseguimento delle prestazioni corrisposte
dai fondi direttamente o per il mediante le imprese assicurative convenzionate. Solo in tale
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