Quaderni tematici COVIP
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Introduzione<br />
La crisi finanziaria che ha colpito negli Stati Uniti, nel corso dell’anno 2001, la società<br />
Enron (all’undicesimo posto per capitalizzazione nel listino della borsa americana e settimo<br />
gruppo industriale del paese per fatturato) e i piani previdenziali da essa promossi apre<br />
molteplici motivi di riflessione, estendibili, in parte, anche alla realtà dei fondi pensione in<br />
Italia.<br />
Come è stato ampiamente sottolineato nei resoconti giornalistici dedicati alla vicenda,<br />
le dimensioni del crac dei piani pensionistici della Enron sono state amplificate dagli alti<br />
dirigenti dell’azienda che, avvalendosi impropriamente del potere di imporre a tutti gli iscritti il<br />
divieto di cessione delle azioni Enron contenute nei portafogli individuali, hanno in tal modo<br />
contenuto il crollo del titolo, provvedendo al contempo ad incassare le stock option in loro<br />
possesso.<br />
Tuttavia, il comportamento del top management della Enron non sarebbe stato di per sé<br />
sufficiente a provocare il dissesto patrimoniale di cui hanno sofferto i piani a contribuzione<br />
definita del colosso energetico statunitense qualora tali portafogli, in contrasto con un banale<br />
principio di diversificazione del rischio, non fossero stati prevalentemente composti da titoli<br />
della stessa Enron, il cui valore era destinato ad azzerarsi a seguito della crisi del gruppo e dei<br />
mercati finanziari 31 .<br />
Il governo e il Congresso degli Stati Uniti, al fine di prevenire ulteriori dissesti dei piani<br />
previdenziali, stanno discutendo l’opportunità di introdurre misure volte a prevenire e<br />
reprimere attività fraudolente del management delle aziende sponsor e responsabilizzare in<br />
modo più incisivo dette aziende nella gestione dei piani. Sono state invece respinte proposte<br />
che miravano a fissare limiti quantitativi al possesso di titoli delle aziende sponsor da parte dei<br />
piani.<br />
31 Nel corso del 2002 il piano 401(k) sponsorizzato dalla società telefonica WorldCom è stato a sua<br />
volta travolto dalla crisi finanziaria che ha coinvolto il gruppo. Tale piano conteneva azioni della<br />
società sponsor fino al 55 per cento del valore del portafoglio.<br />
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