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Quaderni tematici COVIP

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occasione della audizione svoltasi il 6 febbraio 2002 innanzi al Committee on Education and<br />

the Workforce del Congresso degli Stati Uniti. In tale circostanza, il Ministro Chao ha tenuto in<br />

particolare a sottolineare l’interazione esistente tra i piani 401(k) e quelli a beneficio definito,<br />

ricordando che “la maggior parte dei lavoratori i cui piani 401(k) investono in azioni<br />

dell’azienda sponsor aderisce anche ad un piano a prestazione definita offerto dall’azienda per<br />

cui lavorano”. Dai dati citati dalla stessa Chao si evince, inoltre, che del totale delle azioni<br />

della azienda sponsor investite nei piani 401(k), con più di cento partecipanti, soltanto il 10 per<br />

cento è riconducibile a stand alone plan, mentre il restante 90 per cento a piani 401(k) che<br />

coesistono con piani a beneficio definito. Interessante è notare che la Chao ha fornito tali dati<br />

con lo scopo dichiarato di rassicurare il Congresso sulla esistenza di un “cuscinetto” (i piani a<br />

beneficio definito) che attenuerebbe il rischio corso dai lavoratori aderenti ai piani 401(k); a tal<br />

riguardo, si ritiene utile citare un passaggio della dichiarazione del Ministro: “sebbene negli<br />

ultimi anni si sia verificato un aumento sensibile dei piani a contribuzione definita, i piani a<br />

beneficio definito rimangono una componente cruciale (“cornerstone”) del nostro sistema<br />

pensionistico”.<br />

Le considerazioni svolte dal Ministro del Lavoro davanti al Congresso testimoniano della<br />

crescita negli Stati Uniti di una forte preoccupazione per la dipendenza di una parte del sistema<br />

pensionistico dagli interessi delle società sponsor, in un contesto in cui molti piani<br />

previdenziali risultano eccessivamente esposti al rischio di mercato. Per ammissione della<br />

stessa Chao, solo in parte tale preoccupazione risulta attenuata dalla circostanza che la maggior<br />

parte dei piani 401(k) vede la partecipazione di lavoratori appartenenti alle fasce medio-alte di<br />

reddito: secondo una indagine condotta dall’Investment Company Institute nel 1997, ben l’85<br />

per cento degli aderenti ai piani 401(k) aveva un reddito superiore a 30 mila dollari, cifra al di<br />

sotto della quale si colloca negli Stati Uniti il reddito delle famiglie meno agiate (Scholz,<br />

2001).<br />

3 Le misure proposte dalla Amministrazione Bush<br />

La riforma del sistema previdenziale e, in particolare, dei piani 401(k) è divenuta negli<br />

ultimi mesi una priorità dell’amministrazione repubblicana. Nel febbraio 2002 il Presidente<br />

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