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L’ATENEO<br />

34|<br />

For English text see page 78<br />

È un alimento fondamentale e un versatile<br />

ingrediente nelle ricette dei cuochi o come nelle<br />

piéce artistiche di queste pagine<br />

Frutta: bella,<br />

buona e salutare<br />

di Michele D’Agostino<br />

maestro di cucina ed executive chef, coordinatore didattico<br />

e gastronomico Ateneo della Cucina <strong>Italiana</strong> della Fic<br />

La frutta, per i suoi principi nutritivi,<br />

completi, armonici e bilanciati è il cibo<br />

elettivo per l’uomo; il più puro e il più<br />

adatto al sostentamento della mente e<br />

del corpo. Il cibo che, secondo la legge<br />

del minimo dispendio energetico e digestivo,<br />

risulta essere il più appropriato<br />

alla specie umana, strutturata morfologicamente,<br />

anatomicamente e biologicamente<br />

per raccogliere e mangiare la<br />

frutta.<br />

L’anatomia comparata conferma che<br />

la dentatura umana, lo stomaco, i succhi<br />

gastrici digestivi e il canale intestinale<br />

sono strutturati perché l’uomo<br />

possa nutrirsi quasi esclusivamente di<br />

frutta.<br />

Anticamente la frutta è stata ritenuta<br />

un cibo quasi sacrale, specialmente le<br />

scritture religiose sono piene di racconti<br />

e parabole nei quali la frutta è considerata<br />

simbolo di ricchezza, abbondanza,<br />

salute e buona sorte: le cornucopie<br />

traboccavano di frutta. Stando<br />

alla Bibbia, l’uomo era destinato a essere<br />

giardiniere, coltivatore non allevatore<br />

e quando dimenticò la sua missione<br />

si svilupparono le malattie e la morte<br />

precoce. La frutta è stata considerata<br />

il cibo più ambito dall'uomo al punto<br />

da essere simbolicamente la causa della<br />

cacciata dal paradiso terrestre. Maometto<br />

amava talmente mangiare i fichi<br />

da desiderare di portarli con sé in paradiso.<br />

Anche nell’antico Egitto, specialmente<br />

l’uva, era tenuta in grande<br />

considerazione. I pagani consacravano<br />

l'ulivo a Minerva, il dattero alle Muse, il<br />

fico e l'uva a Bacco, per ottenere la loro<br />

protezione.<br />

LE QUATTRO CATEGORIE<br />

La frutta può essere suddivisa in 4<br />

gruppi fondamentali: A (frutta sugosa);<br />

B (noci, mandorle, ecc.); C (cereali); D<br />

(legumi). Il gruppo A costituisce la parte<br />

carnosa che avvolge il seme della parte<br />

B. Questi due gruppi costituiscono il nostro<br />

vero nutrimento perché possono essere<br />

consumati direttamente, allo stato<br />

naturale, cioè crudi, mentre gli alimenti<br />

che costituiscono il gruppo C e D devono<br />

essere in qualche modo preparati.<br />

Questi ultimi due gruppi in realtà sono<br />

dei sostituti utilizzati dall'uomo fin dall'antichità<br />

principalmente quando la<br />

frutta fresca non era più disponibile per<br />

fattori climatici. In realtà è più per un<br />

bisogno di varietà che di vere necessità<br />

nutrizionali che gli umani ricorrono al<br />

consumo dei gruppi C e D. Nella frutta<br />

del gruppo A è contenuto tutto ciò di<br />

cui ha bisogno il nostro organismo per<br />

riparare e mantenere i propri tessuti e le<br />

funzioni vitali in ottimo stato perché fornisce<br />

all'organismo energia sotto forma<br />

di zuccheri e nel contempo lo ripulisce<br />

dai rifiuti accumulati. I frutti del gruppo<br />

B, anche se non necessari, sono utili perché<br />

aiutano il corpo a incamerare energia<br />

sotto forma di grassi.<br />

Gli enzimi sono sinonimo di vita ed<br />

essi nella frutta fresca e matura sono<br />

nella loro massimo espressione. Ogni<br />

alimento allo stato crudo contiene enzimi<br />

che si associano a quelli già presenti

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