dichiarazione sostitutiva delle condizioni ... - Città di Torino
dichiarazione sostitutiva delle condizioni ... - Città di Torino
dichiarazione sostitutiva delle condizioni ... - Città di Torino
You also want an ePaper? Increase the reach of your titles
YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.
ESEMPIO 1: Il <strong>di</strong>chiarante ha presentato la <strong><strong>di</strong>chiarazione</strong> il 15/09/2010. La Dichiarazione dura<br />
12 mesi ed è pertanto valida fino al 14/09/2011. Al Rigo K1 il <strong>di</strong>chiarante ha <strong>di</strong>chiarato che il valore<br />
imponibile ICI della casa <strong>di</strong> abitazione in <strong>Torino</strong> <strong>di</strong> cui è proprietaria la persona del Quadro A<br />
è <strong>di</strong> Euro 15.000,00; al Rigo K3.1 ha <strong>di</strong>chiarato il valore imponibile ICI <strong>di</strong> Euro 5.000,00 della quota<br />
<strong>di</strong> una casa fuori <strong>Torino</strong> <strong>di</strong> cui la persona del Quadro A è proprietaria, per un importo totale <strong>di</strong><br />
Euro 20.000,00 <strong>di</strong>chiarato nel Quadro K. Il 15/11/2010 la persona del Quadro A acquista un’altra<br />
casa a <strong>Torino</strong> che ha un valore imponibile ICI <strong>di</strong> Euro 10.000,00. In questo caso il <strong>di</strong>chiarante deve<br />
variare la Dichiarazione perché il valore <strong>di</strong>chiarato al Quadro K è variato <strong>di</strong> più del 20%. CALCOLO:<br />
Euro 20.000,00 moltiplicato 20 <strong>di</strong>viso 100 = Euro 4.000,00. 4000 è il 20% <strong>di</strong> quanto <strong>di</strong>chiarato<br />
il 15/09/2010. Se la variazione fosse inferiore al 20% del valore del Quadro K, ossia inferiore<br />
ad Euro 4.000,00, il <strong>di</strong>chiarante non dovrebbe variare la Dichiarazione. Invece la variazione<br />
è stata <strong>di</strong> Euro 10.000,00: quin<strong>di</strong> deve <strong>di</strong>chiarare la variazione.<br />
ESEMPIO 2: Il <strong>di</strong>chiarante ha presentato la <strong><strong>di</strong>chiarazione</strong> il 15/07/2010. La Dichiarazione dura 12<br />
mesi ed è pertanto valida fino al 14/07/2011. Al Rigo F1 il <strong>di</strong>chiarante ha <strong>di</strong>chiarato che la persona<br />
del Quadro A il 15/07/2010 ha versato lo stipen<strong>di</strong>o (o lo verserà nel mese <strong>di</strong> luglio) <strong>di</strong> Euro 2.000,00<br />
ad un lavoratore domestico per l’assistenza al figlio <strong>di</strong>sabile. A <strong>di</strong>cembre 2010 la persona del Quadro<br />
A termina <strong>di</strong> sostenere questa spesa. Il <strong>di</strong>chiarante deve variare la Dichiarazione poiché il valore<br />
<strong>di</strong>chiarato alla riga F1 è cambiato più del 20%. CALCOLO: Euro 2.000,00 moltiplicato 20 <strong>di</strong>viso 100<br />
= Euro 400,00. Perciò 400 è il 20% <strong>di</strong> quanto era stato <strong>di</strong>chiarato. Se la variazione fosse inferiore<br />
al 20% del valore della riga F1, ossia inferiore ad Euro 400,00, il <strong>di</strong>chiarante non dovrebbe variare<br />
la Dichiarazione. Invece la variazione è stata <strong>di</strong> Euro 2.000,00: quin<strong>di</strong> deve <strong>di</strong>chiarare la variazione.<br />
Se invece durante il periodo <strong>di</strong> vali<strong>di</strong>tà della Dichiarazione, la con<strong>di</strong>zione economica della persona<br />
del Quadro A <strong>di</strong>chiarata ai Quadri C/D/E/G/H/K ed ai Righi F1 ed F4 è variata in misura inferiore<br />
al 20% il <strong>di</strong>chiarante non deve <strong>di</strong>chiarare tale variazione.<br />
ESEMPIO: Il <strong>di</strong>chiarante ha presentato la <strong><strong>di</strong>chiarazione</strong> il 10/12/2010. La Dichiarazione dura<br />
12 mesi ed è pertanto valida fino al 9/12/2011. Al Rigo H.2 il <strong>di</strong>chiarante ha <strong>di</strong>chiarato che la<br />
persona del Quadro A è titolare <strong>di</strong> un deposito bancario <strong>di</strong> Euro 5.000,00. Il 03/03/2011 la persona<br />
del Quadro A riceve una ere<strong>di</strong>tà per un valore <strong>di</strong> Euro 900,00. Il <strong>di</strong>chiarante non deve variare la<br />
Dichiarazione poiché il valore che aveva <strong>di</strong>chiarato al Quadro H è variato meno del 20%. CALCOLO:<br />
Euro 5.000,00 moltiplicato 20 <strong>di</strong>viso 100 = Euro 1.000,00. 1.000 è il 20% <strong>di</strong> quanto <strong>di</strong>chiarato.<br />
Se la variazione fosse superiore al 20% del valore del Quadro H, ossia superiore ad Euro 1.000,00,<br />
il <strong>di</strong>chiarante dovrebbe cambiare la Dichiarazione del 10/12/2010. Invece la variazione<br />
è <strong>di</strong> Euro 900,00:quin<strong>di</strong> egli non deve <strong>di</strong>chiarare tale variazione e permane valida la Dichiarazione<br />
del 10/12/2010.<br />
Nel Quadro J il <strong>di</strong>chiarante deve scrivere la data in cui presenta la Dichiarazione: questa è infatti<br />
la data del mese <strong>di</strong> riferimento ai fini della compilazione <strong>di</strong> tutti i Quadri della Dichiarazione.<br />
Il <strong>di</strong>chiarante deve firmare la <strong><strong>di</strong>chiarazione</strong>, dopo avere: a) letto con attenzione la <strong><strong>di</strong>chiarazione</strong><br />
<strong>di</strong> consapevolezza relativa alle proprie responsabilità sulle conseguenze anche penali per omissioni,<br />
o incomplete o intempestive comunicazioni; b) essersi impegnato a comunicare al Servizio Sociale<br />
ogni variazione relativa a quanto <strong>di</strong>chiarato nella Dichiarazione, entro 30 giorni dalla data della<br />
relativa conoscenza; c) essere venuto a conoscenza circa la necessità <strong>di</strong> comunicate al Servizio<br />
Sociale le variazioni dei valori dei Quadri C, D, E, G,H, K, e dei Righi F1 ed F4, e che tali variazioni<br />
saranno considerate solo se i relativi valori saranno cambiati <strong>di</strong> almeno il 20% (in più o in meno);<br />
d) avere assunto la consapevolezza sulla vali<strong>di</strong>tà temporale della Dichiarazione e sul fatto che<br />
i <strong>di</strong>pendenti del Comune <strong>di</strong> <strong>Torino</strong> non sono responsabili nei casi in cui il <strong>di</strong>chiarante ha sottoscritto<br />
la Dichiarazione rilasciando <strong>di</strong>chiarazioni non veritiere. Il <strong>di</strong>chiarante può presentare la Dichiarazione<br />
al Servizio Sociale nei seguenti mo<strong>di</strong>:<br />
• portandola al Servizio Sociale e firmandola <strong>di</strong> fronte all’operatore del Servizio che riceve la<br />
Dichiarazione;<br />
• portandola al Servizio Sociale (anche tramite altra persona) dopo che la Dichiarazione è stata<br />
firmata, ed allegando la fotocopia <strong>di</strong> un proprio documento <strong>di</strong> identità in corso <strong>di</strong> vali<strong>di</strong>tà.<br />
A chi presenta la <strong><strong>di</strong>chiarazione</strong> il Servizio Sociale richiede l’esibizione del documento <strong>di</strong> identità;<br />
• spedendola per posta o inviando un fax, dopo averla firmata, allegando la fotocopia <strong>di</strong> un<br />
proprio documento <strong>di</strong> identità in corso <strong>di</strong> vali<strong>di</strong>tà.<br />
43