TESI def.12.pdf - OpenstarTs - Università degli Studi di Trieste
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Un’interessante serie <strong>di</strong> esperimenti volti a svelare le abilità <strong>di</strong> sottrarre piccole quantità nelle<br />
scimmie è stata condotta da Sulkowski e Hauser (2001). I test ai quali i macachi rhesus<br />
venivano sottoposti coinvolgevano sottrazioni singole e sottrazioni doppie, inoltre in alcuni<br />
test veniva richiesto <strong>di</strong> realizzare un’ad<strong>di</strong>zione e una sottrazione allo stesso tempo e <strong>di</strong> porre a<br />
confronto i risultati ottenuti al fine <strong>di</strong> scegliere la quantità maggiore <strong>di</strong> cibo, con una procedura<br />
simile a quella osservata nei pulcini.<br />
Più nello specifico, il para<strong>di</strong>gma sperimentale prevedeva l’utilizzo <strong>di</strong> due partizioni opache che<br />
celavano, ciascuna, un numero <strong>di</strong> elementi noto ai soggetti (ad esempio, una noce e tre noci).<br />
Da una partizione o da entrambe veniva quin<strong>di</strong> rimosso un certo numero <strong>di</strong> oggetti (ad<br />
esempio, una noce dal gruppo <strong>di</strong> tre noci) e <strong>di</strong> conseguenza veniva registrata la scelta delle<br />
scimmie (ad esempio, tra la partizione che ora cela una noce e quella che ne cela due). Risultati<br />
significativi sono stati ottenuti per i confronti 1 vs. 1-1 e 1 vs. 3-1 (sottrazioni singole) e 2-1 vs.<br />
1-1 (sottrazioni doppie). Inoltre, le scimmie hanno <strong>di</strong>mostrato <strong>di</strong> essere in grado <strong>di</strong> selezionare<br />
la quantità maggiore <strong>di</strong> noci anche quando l’azione eseguita in corrispondenza <strong>di</strong> uno dei due<br />
gruppi non sottraeva alcun elemento (cioè la mano dello sperimentatore era vuota), caso<br />
questo descritto nel confronto 2-0 vs. 2-1. Il fatto che scimmie prestassero attenzione alla<br />
natura <strong>degli</strong> oggetti che venivano ad<strong>di</strong>zionati o sottratti ai gruppi, e non solo alle azioni<br />
eseguite dallo sperimentatore, è ulteriormente avvalorata dai risultati ottenuti nel confronto<br />
2-1 vs. 2-1, realizzato in questo caso utilizzando come stimoli iniziali una noce vera e una <strong>di</strong><br />
metallo (“food” e “non-food”) in ciascuno dei due gruppi ma asportando una noce vera da un<br />
gruppo e una noce <strong>di</strong> metallo dall’altro gruppo. Nonostante l’operazione desse come sito un<br />
elemento <strong>di</strong>etro ciascuna delle due partizioni, le scimmie sceglievano quella <strong>di</strong>etro alla quale<br />
era rimasta la noce vera.<br />
Il confronto 3-1 vs. 1+1 sottoponeva a test la capacità <strong>di</strong> eseguire un’operazione <strong>di</strong> ad<strong>di</strong>zione e<br />
una <strong>di</strong> sottrazione che portavano ad uguaglianza, con la previsione (verificata) che i soggetti<br />
non presentassero alcuna preferenza (8 soggetti sceglievano il primo gruppo, 7 il secondo);<br />
infine, il confronto 0+1 vs. 1-1 vedeva i soggetti coinvolti in una operazione <strong>di</strong> ad<strong>di</strong>zione e una<br />
<strong>di</strong> sottrazione che prevedevano la rappresentazione dello “zero”. Anche in questo caso le<br />
scimmie non hanno espresso alcuna preferenza significativa.<br />
In conclusione, <strong>di</strong>verse specie <strong>di</strong> Vertebrati sembrano possedere non solo la capacità <strong>di</strong><br />
<strong>di</strong>scriminare tra quantità <strong>di</strong>verse <strong>di</strong> oggetti o <strong>di</strong> eventi, ma anche <strong>di</strong> manipolare le<br />
rappresentazioni così create al fine <strong>di</strong> realizzare semplici operazioni <strong>di</strong> confronto o aritmetiche<br />
<strong>di</strong> ad<strong>di</strong>zione o <strong>di</strong> sottrazione, il tutto in assenza <strong>di</strong> capacità linguistiche.<br />
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