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Vision n. 42.pdf - Unindustria Reggio Emilia

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Articolo di copertina<br />

di restituzione dell’attività svolta. Scelte condivise sulle competenze<br />

distintive della città, in cui l’apporto del sistema<br />

delle imprese, dei più rilevanti organismi nell’ambito dei servizi,<br />

del mondo delle professioni e dell’economia è protagonista,<br />

affiancato e supportato dalle istituzioni in una consultazione<br />

a rete in cui <strong>Reggio</strong> sa eccellere. Un ringraziamento<br />

va a tutti i protagonisti di questo lavoro.<br />

L’Area Nord al servizio del nuovo modello <strong>Reggio</strong><br />

Con gli Stati Generali già dal 2009 abbiamo messo al centro<br />

di questo processo di innovazione l’Area Nord, l’ampia porzione<br />

di città che va dalla via <strong>Emilia</strong> fino a oltre l’autostrada,<br />

zona urbana specializzata, da sempre dedicata al lavoro, protagonista<br />

nel Novecento dei cambiamenti economici.<br />

Un’area in cui si concentrano le principali infrastrutture per<br />

la mobilità, le più grandi e importanti aree produttive, per<br />

i servizi e per il terziario, che deve essere ripensata per lo<br />

sviluppo del lavoro, delle competenze reggiane, della qualità<br />

di vita, della sostenibilità.<br />

Dominante nell’Area Nord è il tema della stazione Mediopadana,<br />

collocata in un territorio economicamente rilevante<br />

e costituito da circa 2 milioni di abitanti, rispetto alla quale<br />

si sta lavorando per la realizzazione di un nodo di interscambio<br />

con l’autostrada che potenzi ulteriormente la porta<br />

di accesso a <strong>Reggio</strong> <strong>Emilia</strong>. D’altro canto proprio alle<br />

Reggiane, si sta configurando come realtà un Parco della<br />

Conoscenza, dell’Innovazione, della Creatività di alto livello<br />

di ricerca e la cui forza sia la connessione con il territorio,<br />

con le piccole e medie imprese, le aziende artigiane,<br />

le start up di giovani imprenditori della conoscenza e<br />

della creatività.<br />

Il Polo della Meccatronica, il Tecnopolo e il Malaguzzi,<br />

ecco il Parco della conoscenza alle Reggiane<br />

Il gruppo di progetto condotto dal Club Meccatronica ha<br />

elaborato la proposta di creare un Polo dell’Hi-Tech, dell’alta<br />

tecnologia, un Polo di valenza nazionale che concentri<br />

i laboratori di ricerca e di trasferimento teconologico alle<br />

Reggiane.<br />

E’ una scommessa importantissima per cui va un ringraziamento<br />

particolare al Presidente Stefano Landi, al Club<br />

Meccatronica e a tutti i protagonisti del lavoro del Gruppo<br />

di progetto Meccatronica condotto da Aimone Storchi.<br />

Dalla fine del 2004, nell’ambito delle trattative per la salvaguardia<br />

di posti di lavoro in presenza della chiusura degli<br />

stabilimenti Reggiane, dicemmo con i sindacati e le associazioni<br />

di imprese che bisognava dare vita a investimenti<br />

in ricerca e conoscenza nell’Area Reggiane. Ritrovare alle<br />

Reggiane le Officine di una nuova industrializzazione e del<br />

futuro dell’economia di <strong>Reggio</strong> è la possibilità che oggi si<br />

presenta grazie ad una sinergia in cui l’apporto della Meccatronica<br />

è sostanziale, forte di 300 imprese, di cui 30 leader<br />

nel mondo, e consapevole che l’economia della conoscenza<br />

è la strada.<br />

I progetti del Centro internazionale per l’infanzia e del Tecnopolo<br />

rappresentano già un nucleo forte di quel Parco della<br />

conoscenza, dell’Innovazione e della Creatività che abbiamo<br />

ipotizzato come fulcro dello sviluppo dell’economia<br />

della conoscenza a <strong>Reggio</strong> <strong>Emilia</strong>. Dopo il lavoro di questi<br />

mesi, il Polo della Meccatronica, insieme al Centro di<br />

ricerca per l’efficienza energetica di Iren e al Centro nazionale<br />

per il Biometano proposto da Crpa, vanno a dare<br />

ulteriore sostanza a questo progetto.<br />

La volontà di unità di fare rete tra Amministrazioni pubbliche,<br />

imprenditori, centri di ricerca e università può rendere<br />

il futuro di <strong>Reggio</strong> più ottimistico rispetto a quello che<br />

viene dipinto in questi giorni un po’ cupi. Oggi la città ci<br />

crede, sa che è la scelta giusta. Con il Tecnopolo, realizzato<br />

grazie all’investimento di Regione <strong>Emilia</strong>-Romagna e<br />

Comune di <strong>Reggio</strong>, e l’investimento sull’infrastrutturazione<br />

tecnologica, ad esempio la banda larga e ultralarga nell’Area<br />

Nord, con piste di lavoro concrete, credo che la nostra<br />

città potrà offrire nuove opportunità a giovani e imprese,<br />

quindi nuova occupazione e speranza.<br />

Il progetto di riqualificazione dell’Area Reggiane<br />

Come Amministrazione Comunale, oltre ad aver accompagnato<br />

il processo di governance, continueremo a lavorare<br />

sulle leve necessarie per la competitività e l’occupazione<br />

che sono tangibili – cioè qualità urbana, infrastrutture<br />

e aree produttive, infrastrutture digitali – e intangibili<br />

come i servizi e l’attrattività culturale.<br />

Il prossimo passaggio dell’azione del Comune di <strong>Reggio</strong><br />

è la riqualificazione di piazzale Europa, oggi soltanto un parcheggio<br />

ma che sarà una piazza a servizio del Parco dell’innovazione<br />

e luogo di ricucitura urbana con la stazione<br />

ferroviaria e la città storica. Per la concreta fattibilità del<br />

progetto, è a disposizione un finanziamento regionale di<br />

circa 2,5 milioni di euro. A questo, si aggiunge una manifestazione<br />

di interesse formulata da un gruppo di imprese,<br />

pronte a investire nell’area ex Officine Gallinari e a realizzare,<br />

in coerenza con il disegno dell’Amministrazione comunale,<br />

importanti opere pubbliche.<br />

La competizione fra le città sfida locale e globale<br />

Dalla prima crisi delle Reggiane, dal modello “un’impresa,<br />

una città” era nato un nuovo modello “tante imprese, una<br />

città” oggi la tenuta nella competitività dipende da “una città<br />

e una rete di imprese, al centro di una più ampia rete di<br />

persone e di idee”.<br />

Essere quindi un polo per flussi di idee, flussi di persone,<br />

flussi di dati, crescere come flussi, possibilità di lavoro e<br />

di scambio, senza che cresca la dimensione fisica della città.<br />

Le ricette per la crescita non sono magiche e non vi è una<br />

sola ricetta. Come sistema dei sindaci italiani abbiamo detto<br />

che non bastano solo i grandi progetti infrastrutturali nazionali,<br />

ma è dai territori che può nascere la crescita vera.<br />

La competizione si fa tra le città: oggi 100 città producono<br />

il 30 per cento del Pil mondiale e almeno il 70 per cento<br />

dell’innovazione viene prodotto nelle città. D’altra par-<br />

Gli appuntamenti e i protagonisti<br />

te, tra i primi 50 Hub tecnologici (i grandi centri tecnologici)<br />

che fanno innovazione e ricerca non ve n’è neanche<br />

uno italiano. Il nostro Paese è indietro. Tutta la ricerca e<br />

l’innovazione, i nuovi prodotti, la nuova industrializzazione,<br />

il nuovo lavoro possono essere costruiti soltanto investendo<br />

molto nelle città. E’ una cornice che dobbiamo tenere<br />

presente per dire che a <strong>Reggio</strong> siamo sulla strada giusta<br />

e che dobbiamo correre, ma possiamo farcela. E’ tempo<br />

di un progetto condiviso, coerente con il contesto economico<br />

del XXI Secolo. Infrastrutture, conoscenza, tecnologia<br />

diventano tre aree la cui sinergia permetterà a <strong>Reggio</strong><br />

<strong>Emilia</strong> di avere un respiro davvero internazionale.<br />

Il rendiconto del lavoro sul Masterplan per il futuro dell’Area Nord è iniziato il 17 aprile con “<strong>Reggio</strong> Hi-Tech”, il Polo della<br />

Meccatronica in collaborazione con il Club Meccatronica di <strong>Reggio</strong> <strong>Emilia</strong>, il 14 maggio con “<strong>Reggio</strong> Green”, il Distretto del<br />

Metano e dell’Efficienza energetica, in collaborazione con Iren Rinnovabili e Crpa Lab, il 6 giugno con “<strong>Reggio</strong> Approach”,<br />

il Laboratorio internazionale dell’Educazione, in collaborazione con <strong>Reggio</strong> Children e il 19 giugno “<strong>Reggio</strong> <strong>Emilia</strong>”, le Infrastrutture<br />

per l’Innovazione coordinato dall’ Area Pianificazione strategica del Comune di <strong>Reggio</strong> <strong>Emilia</strong>.<br />

Ampia la rete di soggetti che hanno partecipato ai lavori di questi mesi, professionisti, imprenditori, amministratori pubblici.<br />

Solo per citare alcune personalità e organizzazioni: Industriali <strong>Reggio</strong> <strong>Emilia</strong> con il presidente Stefano Landi e con il presidente<br />

di Rei Aimone Storchi, Iren con l’amministratore delegato Andrea Viero e il presidente di Iren Rinnovabili Ettore Rocchi,<br />

il presidente del Crpa Giuseppe Veneri, la presidente della Fondazione <strong>Reggio</strong> Children Carla Rinaldi, il prorettore dell’Università<br />

di Modena e <strong>Reggio</strong> <strong>Emilia</strong> Luigi Grasselli, gli ordini professionali degli Architetti, con Gianni Boeri, degli Ingegneri,<br />

con Pierantonio Gasparini, dei Geometri con Francesco Spallanzani, la Regione, la Provincia con Anna Campeol, la Camera<br />

di Commercio con Ugo Baldini e Giampiero Lupatelli; per l’Amministrazione comunale, area di pianificazione strategica<br />

con gli assessori Ugo Ferrari, Paolo Gandolfi, Uberto Spadoni, il direttore generale Mauro Bonaretti; gli ingegneri Lauro<br />

Sacchetti e Giovanni Manfredini, gli architetti Mauro Severi, Norberto Vaccari e Marcella Mastropietro e moltissimi altri…<br />

23<br />

Articolo di copertina

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