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05.08.2011 n° 31<br />
CineMa estiVo san roCCo<br />
iniziO prOieziOni: agOstO alle Ore 21,15<br />
Tenera è la notte...<br />
5 agOstO<br />
Source Code<br />
di duncan JOnes<br />
<strong>il</strong> capitano Colter Stevens, p<strong>il</strong>ota<br />
di elicotteri e veterano della guerra<br />
in Afghanistan, si risveglia su<br />
un treno di pendolari senza avere la<br />
minima idea di dove si trovi. Di fronte<br />
a lui Christina, una ragazza che<br />
lo conosce ma che lui non riconosce<br />
affatto. In tasca (e nello specchio)<br />
l’identità di un insegnante di nome<br />
Sean Fentress. Poi l’esplosione, che<br />
11 agOstO<br />
Vallanzasca<br />
Gli angeli del male<br />
di michele placidO<br />
squarcia <strong>il</strong> convoglio. Ma Colter non<br />
è morto, da un monitor un ufficiale<br />
donna lo informa che dovrà tornare<br />
sul treno per identificare l’attentatore<br />
e prevenire un successivo, più micidiale<br />
attacco. Ogni volta che farà<br />
ritorno sul treno avrà solo 8 minuti<br />
a disposizione. Di più non gli è dato<br />
sapere, la missione è top-secret, <strong>il</strong><br />
suo nome: Source Code.<br />
1985. renato Vallanzasca, 35 anni, è detenuto in isolamento nel carcere di<br />
Ariano Irpino. E’ lui stesso a raccontarci le sue prime imprese adolescenziali<br />
che gli frutteranno la prima reclusione nel carcere minor<strong>il</strong>e. E’ l’inizio di una<br />
carriera che, con <strong>il</strong> supporto di alcuni amici d’infanzia, lo condurrà a divenire “<strong>il</strong><br />
boss della Comasina”. All’inizio degli Anni ‘70 inizia a insidiare <strong>il</strong> dominio, fino<br />
allora incontrastato di Francis turatello ma la rapina a un portavalori gli procura<br />
un arresto con conseguente evasione dopo<br />
quattro anni e mezzo. La battaglia con <strong>il</strong> clan<br />
Turatello si fa sempre più dura così come sempre<br />
più sanguinose divengono le rapine ascritte alla<br />
Banda Vallanzasca. Vallanzasca sta scontando una<br />
condanna complessiva a quattro ergastoli e 260<br />
anni di reclusione con l’accusa di sette omicidi di<br />
cui quattro direttamente compiuti, una settantina<br />
di rapine e quattro sequestri di persona nonché<br />
numerosi tentativi di evasione. E’ detenuto da 38<br />
anni. Superlativa l’interpretazione di Kim rossi<br />
stuart nel f<strong>il</strong>m targato michele placido.<br />
17 agOstO - di christOpher nOlan<br />
Inception<br />
Ciò che più stupisce nel f<strong>il</strong>m di Duncan<br />
Jones, è che dentro un’idea<br />
tanto cerebrale, dentro una messa in<br />
forma calcolata al secondo, batta un<br />
cuore davvero caldo; e non è (solo)<br />
bravura attoriale o suggestione spetattoriale:<br />
è <strong>il</strong> cuore del f<strong>il</strong>m, l’anelito<br />
alla vita di ciò che resta del capitano<br />
Colter Stevens. Vita è conoscenza,<br />
conoscenza di sé. Al capitano serve<br />
molto più di una chance, molto<br />
più di una replica per arrivarci, ed<br />
è proprio questa fallib<strong>il</strong>ità, questa<br />
necessità di ricominciare da capo a<br />
fare della sua vicenda straordinaria<br />
e fantascientifica una metafora<br />
della vicenda terrena di ogni essere<br />
umano.<br />
7 agOstO<br />
tHe tree oF liFe<br />
di terrence malick<br />
texas, Anni ‘50. Jack cresce tra un<br />
padre autoritario e una madre<br />
protettiva. Stretto tra due modi<br />
dell’amore<br />
forti e<br />
diversi è<br />
costretto a<br />
condividerli<br />
con i due<br />
fratelli che<br />
vengono<br />
dopo di lui. Poi la tragedia, che moltiplica<br />
le domande di ciascuno. La vita, la<br />
morte, l’origine, la destinazione, la grazia<br />
di contro alla natura. L’albero della<br />
vita è tutto questo, l’albero che si può<br />
piantare e che sovrasta, che è simbolo e<br />
creatura, schema dell’universo e genealogia<br />
di una piccola famiglia degli Stati<br />
Uniti d’America, immagine e realtà.<br />
L’attesa della nuova opera di uno degli<br />
sguardi più dotati e personali dell’arte<br />
cinematografica è ricompensata da un<br />
f<strong>il</strong>m tanto esteso, per la natura dei temi<br />
indagati, quanto essenziale. Popolato<br />
persino da frasi quasi fatte, che la genialità<br />
del regista riesce a spogliare di<br />
ogni banalità e a resuscitare al senso.<br />
terrence malick parla la sua lingua<br />
inimitab<strong>il</strong>e, le cui frasi sono composte<br />
di immagini e parole.<br />
16 agOstO<br />
I baci mai dati<br />
di rOberta tOrre<br />
Dom Cobb possiede una qualifica speciale: è in grado di inserirsi<br />
nei sogni altrui per prelevare i segreti nascosti nel più profondo del subconscio. Viene contattato da Saito, un<br />
potentissimo industriale di origine giapponese, che gli chiede di tentare l’operazione opposta. Non deve prelevare<br />
pensieri celati ma inserire un’idea che si radichi nella mente di una persona. Costui è Robert Fischer Jr. che, alla morte<br />
dell’anziano e dittatoriale genitore, dovrà convincersi che l’unica cosa che può fare è distruggere l’impero ereditato. Saito<br />
avrà allora campo libero. In cambio offrirà a Cobb la possib<strong>il</strong>ità di rientrare negli Stati Uniti dove è ricercato per omicidio.<br />
christopher nolan affronta le dinamiche della psiche nello stato di sonno con la competenza di un esploratore dotato<br />
di mappe sconosciute ai più ma anche con la consapevolezza di chi è altrettanto a conoscenza delle alchimie più segrete<br />
della macchina-cinema i cui elementi sa dist<strong>il</strong>lare con sapienza, cercando anche di evitare <strong>il</strong> più possib<strong>il</strong>e <strong>il</strong> ricorso agli effetti<br />
speciali. Inception è al contempo una detection, una riflessione sul funzionamento della psiche, un melodramma, un f<strong>il</strong>m<br />
d’azione. <strong>Il</strong> tutto inserito nell’ambigua cornice di quella incapacità di distinguere tra apparenza e realtà che è propria di<br />
ogni essere umano quando, nel sonno, crea mondi tanto inesistenti quanto assolutamente reali.<br />
estate. Catania. Librino, quartiere satellite. Manuela ha tredici anni, una<br />
sorella maggiore che si sta inf<strong>il</strong>ando in giri pericolosi, una madre che non<br />
sa bene che fare della propria vita e un padre che c’è e non c’è. E’ un’esistenza<br />
come tante la sua fino a che un giorno la statua della Madonna che è<br />
stata eretta nello spiazzo antistante la sua abitazione diventa qualcosa di più di<br />
un monumento. Le parla o, almeno, così sembra. Da quel momento la vita di<br />
Manuela e di chi la circonda si trasforma radicalmente. La voce si diffonde e la<br />
sua abitazione diviene meta di persone che chiedono di ricevere una grazia. Diviene<br />
anche occasione di arricchimento per sua madre e di stress per lei. Finché<br />
un giorno…<br />
roberta torre è tornata insieme a un’umanità alla disperata ricerca di qualcuno<br />
che sia disposto ad ascoltare le sue lacerazioni, i suoi bisogni, talvolta le sue<br />
pretese che sfiorano l’assurdo involontario. E’ un’umanità disposta a credere a<br />
chiunque sembri credere in lei.<br />
26 agosto - ore 21.30<br />
<strong>Il</strong> meglio di Nonantola F<strong>il</strong>m<br />
Festival<br />
Piazza Garibaldi<br />
26 agosto - 4 settembre<br />
Sagra della Madonna<br />
dei Ponticelli<br />
Parrocchia di San Marino<br />
29 agosto - ore 21.30<br />
La città nel tempo<br />
Carpi nelle immagini<br />
di Giuseppe Lodi<br />
Conduce Federico Baracchi<br />
Cort<strong>il</strong>e Biblioteca<br />
31 agosto - ore 21.30<br />
Storie in Movimento <strong>il</strong> F<strong>il</strong>m<br />
Proiezione del documentario<br />
realizzato in occasione di Un<br />
Treno per Auschwitz 2011<br />
Piazza Garibaldi<br />
13 agOstO<br />
la Fine e’ <strong>il</strong><br />
Mio iniZio<br />
di JO baier<br />
20 e 21 agOstO - di darren arOnOFsky<br />
<strong>Il</strong> cigno nero<br />
nina è una ballerina del New York City Ballet che<br />
sogna <strong>il</strong> ruolo della vita e un amore che spezzi l’incantesimo<br />
di un’adolescenza mai finita. Incalzata<br />
da una madre frustrata, si sottopone a un allenamento<br />
estenuante sotto lo sguardo esigente di Thomas Leroy che<br />
le assegna la parte della protagonista nella sua versione<br />
rinnovata del Lago dei cigni. Eterea e piena di grazia Nina<br />
incarna alla perfezione <strong>il</strong> candore del cigno bianco e con<br />
difficoltà <strong>il</strong> suo doppio nero e tenebroso, che in una superba variazione ingannerà<br />
<strong>il</strong> suo principe e la voterà al suicidio. La ricerca ossessiva del suo lato oscuro e<br />
della consapevolezza della propria sessualità la condurranno verso una tempesta<br />
emozionale e all’incontro con L<strong>il</strong>y, insidiosa rivale in nero...<br />
19<br />
1° settembre - ore 21.30<br />
Appunti per una discografia.<br />
Consigli per gli audionauti<br />
Cort<strong>il</strong>e Biblioteca<br />
mancano poche settimane<br />
alla fine. tiziano terzani,<br />
da tempo malato di cancro,<br />
sta per morire. Mentre raccoglie<br />
i suoi ultimi pensieri, tra salutari risate<br />
e umane preoccupazioni, decide<br />
di richiamare <strong>il</strong> figlio Folco da New<br />
York per trascorrere con lui, nella sua<br />
casa di<br />
campagna,<br />
un<br />
momento<br />
di confrontoconfessionale.<br />
Quei<br />
dialoghi,<br />
registrati<br />
con<br />
devoto<br />
impegno dal figlio, diventeranno <strong>il</strong><br />
libro La fine è <strong>il</strong> mio inizio.<br />
<strong>Il</strong> f<strong>il</strong>m di Jo Baier è un atto di coraggio<br />
che sfida le dure leggi dell’intrattenimento<br />
perché è un’opera fatta<br />
di parole, s<strong>il</strong>enzi e sguardi, pochi<br />
movimenti agitati e tante inquadrature<br />
delicate. Chiusi, e allo stesso<br />
tempo liberi, nella casa di campagna<br />
del giornalista, i protagonisti sono in<br />
burrasca, attendono con controllata<br />
pacatezza un dolore annunciato. Ma<br />
<strong>il</strong> desiderio di ribellarsi a un programma<br />
stab<strong>il</strong>ito di sofferenza viene<br />
incanalato in un senso più ampio di<br />
pace. La confessione arguta di un<br />
uomo che ripercorre, episodio dopo<br />
episodio (l’incontro con la moglie<br />
angela, gli aneddoti sui due figli),<br />
paese dopo paese (Cina, Vietnam,<br />
Singapore), tutte le più grandi<br />
esperienze della sua vita, investe <strong>il</strong><br />
figlio della responsab<strong>il</strong>ità di registrare<br />
tutto perché, mentre <strong>il</strong> corpo se<br />
ne va, l’animo continui a vivere nella<br />
memoria di chi rimane.