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6<br />

Javed Iqbal<br />

05.08.2011 n° 31<br />

l’uniOne delle terre d’argine ha accOrdatO al centrO culturale turcO-islamicO, cOn sede<br />

in via uniOne sOvietica, di riunirsi per tuttO <strong>il</strong> periOdO di ramadan, dalle 21 alle 24, nella<br />

palestra della scuOla primaria g. rOdari di carpi per cOmpiere le preghiere di ritO<br />

Ramadan: la Lega torna all’attacco<br />

La Giunta dell’Unione delle<br />

Terre d’Argine ha accolto<br />

favorevolmente la richiesta<br />

del Centro Culturale turcoislamico,<br />

con sede in via Unione<br />

Sovietica, al civico 13, di ut<strong>il</strong>izzare<br />

gratuitamente nel periodo di<br />

Ramadan la palestra della Scuola<br />

primaria G. Rodari. Dopo <strong>il</strong><br />

parere positivo espresso dal<br />

Comprensivo Carpi 2 infatti,<br />

la Giunta ha concesso lo spazio<br />

all’associazione che potrà così<br />

accedere ai locali per compiere<br />

le preghiere di rito legate al mese<br />

santo dell’Islam, dalle 21 alle<br />

24 fino al 29 agosto e <strong>il</strong> giorno<br />

30 agosto dalle 6,30 alle 8 per<br />

festeggiare la fine del Ramadan.<br />

All’interno del locale di via Cuneo,<br />

i fedeli reciteranno la quinta<br />

preghiera rituale e l’orazione di<br />

Ramadan. Immediata la reazione<br />

della Lega Nord. “L’associazione<br />

- ha commentato Argio Alboresi,<br />

rappresentante carpigiano del<br />

Carroccio - non soddisfatta della<br />

“stiamO aspettandO di pOter accedere alla cOnsulta da due anni. nel 2009 <strong>il</strong> tema era<br />

mOltO caldO. nOn sOlO carpi, ma anche sOliera e campOgallianO si eranO detti prOnti.<br />

pOi tuttO è statO blOccatO. Ora però siamO FiduciOsi”, cOmmenta <strong>il</strong> pakistanO Javed iqbal<br />

Ma gli stranieri vogliono<br />

entrare nella Consulta?<br />

s orride,<br />

mentre mi invita a<br />

entrare. Un divano marrone,<br />

alcune sedie, un televisore.<br />

Qualche foto e un poster alle<br />

pareti. Questi e pochi altri oggetti,<br />

racchiusi in una stanza ricavata<br />

sul retro della sua piccola impresa<br />

- una lavanderia che gestisce<br />

insieme a una socia italiana –<br />

costituiscono la modesta sede<br />

dell’associazione che resta <strong>il</strong>luminata<br />

ogni sera fino alle 22, per<br />

permettere a chi avesse bisogno di<br />

recarvisi anche dopo l’uscita dal<br />

lavoro di trovare le porte aperte.<br />

Prima, però, ci tiene a offrirmi<br />

un caffè al bar di fianco. Insiste,<br />

tanto che capisco che un rifiuto lo<br />

offenderebbe. <strong>Il</strong> suo nome è Javed<br />

Iqbal: pakistano, è <strong>il</strong> presidente di<br />

MLNW, una delle 20 e più associazioni<br />

di immigrati che <strong>il</strong> Comune<br />

di Carpi ha contattato in vista<br />

della costituzione della Consulta<br />

degli stranieri dell’Unione Terre<br />

d’Argine. All’appello dell’Amministrazione<br />

gli immigrati rispondono<br />

positivamente, e già questa è<br />

una buona notizia. Hanno voglia di<br />

partecipare, di farsi sentire, di dire<br />

la loro sulla città. “Quando ci sarà<br />

la Consulta, tanti stranieri capiranno<br />

che <strong>il</strong> Comune chiede anche <strong>il</strong><br />

loro contributo, che li considera<br />

importanti. Sarà una spinta fortissima<br />

per farli partecipare maggiormente”.<br />

I suoi connazionali,<br />

insieme a tutti gli altri gruppi di<br />

stranieri, non vogliono solo poter<br />

accedere a un luogo nel quale<br />

confrontarsi: “vogliamo aiutare,<br />

per esempio dando una mano alla<br />

Croce Blu e alle altre associazio-<br />

sala d’attesa della stazione delle<br />

corriere, concessa in uso dalla<br />

Giunta Comunale negli anni passati,<br />

ha chiesto e ottenuto molto<br />

di più, ovvero una confortevole<br />

palestra recintata e in uso completamente<br />

gratuito. Riteniamo<br />

che, se i Testimoni di Geova che<br />

sono italiani si pagano i loro lo-<br />

ni: non ci interessa soltanto avere<br />

i nomi delle nostre associazioni<br />

scritti su qualche registro ufficiale.<br />

Desideriamo fare cose concrete,<br />

per <strong>il</strong> bene di quella che sentiamo<br />

anche la nostra casa”. Viene da<br />

chiedersi quanti, come lui, aspettino<br />

soltanto una buona occasione<br />

per intervenire più attivamente.<br />

“Sono qui da 21 anni, e l’Italia è<br />

diventata <strong>il</strong> mio Paese. La sento<br />

come la mia terra e non credo che<br />

tornerò in Pakistan. E’ qui che i<br />

nostri figli sono nati e qui avranno<br />

un futuro. Per questo vorremmo<br />

poter contribuire al benessere della<br />

comunità”. Sul fatto che molti<br />

Argio Alboresi<br />

cali di preghiera -<br />

aggiunge Alboresi<br />

- lo stesso dovrebbe<br />

valere per gli islamici<br />

che, in buona parte, non<br />

lo sono e, addirittura, parlano<br />

nella loro lingua e praticano<br />

una religione che ci vuole sotto-<br />

immigrati vogliano integrarsi,<br />

Javed non ha dubbi: “prenda tutti<br />

i piccoli imprenditori stranieri.<br />

Condividono con i loro colleghi<br />

carpigiani i momenti belli e quelli<br />

più diffic<strong>il</strong>i. Come ad esempio la<br />

crisi economica, che tocca tutti noi<br />

da vicino”. Anche a lui, quando ha<br />

aperto la sua attività in viale De<br />

Amicis è toccato scontrarsi con<br />

pregiudizi e diffidenze. “All’inizio<br />

molti mi guardavano con sospetto.<br />

Poi, col tempo, abbiamo imparato<br />

a conoscerci e ora ho tanti amici<br />

italiani. Se resto assente dal lavoro<br />

anche solo un giorno, si informano<br />

per sapere se va tutto bene”.<br />

Secondo Iqbal la vera integrazione<br />

può venire soltanto dal lavorare insieme,<br />

da progetti condivisi e dalla<br />

frequentazione costante. Mentre è<br />

nell’emarginazione che degrado e<br />

pregiudizio trovano terreno fert<strong>il</strong>e.<br />

Le associazioni coinvolte del Comune<br />

spaziano da quelle che rappresentano<br />

le donne dell’Europa<br />

dell’Est, passando per <strong>il</strong> Maghreb<br />

e l’Africa Centrale, al Pakistan.<br />

Va però detto che questa è l’ultima<br />

possib<strong>il</strong>ità per <strong>il</strong> Comune. Per<br />

troppo tempo, infatti, quella della<br />

Consulta degli stranieri è rimasta<br />

soltanto un’idea. Se anche stavolta<br />

<strong>il</strong> progetto dovesse concludersi<br />

con un nulla di fatto, <strong>il</strong> dazio da pagare<br />

sarà, per <strong>il</strong> Comune, la definitiva<br />

perdita di credib<strong>il</strong>ità. “Stiamo<br />

aspettando di poter accedere alla<br />

consulta da due anni. Nel 2009 <strong>il</strong><br />

tema era molto caldo. Non solo<br />

Carpi, ma anche Soliera e Campogalliano<br />

si erano detti pronti, tanto<br />

che avevamo avuto degli incontri<br />

messi. Inoltre, tra<br />

i fedeli, ci saranno<br />

sicuramente anche<br />

clandestini, fatto<br />

certamente non<br />

trascurab<strong>il</strong>e”. Una<br />

proposta, quella<br />

leghista, diffic<strong>il</strong>mente<br />

praticab<strong>il</strong>e<br />

dal momento che<br />

a Carpi non esiste<br />

una moschea.<br />

La questione<br />

- annosa e<br />

complessa<br />

- esce<br />

dalla<br />

contingenza<br />

del<br />

momento,<br />

(Ramadan)<br />

per assumere<br />

piuttosto i<br />

tratti dell’ordinaria<br />

amministrazione. Gli stranieri,<br />

a Carpi, hanno raggiunto quota<br />

con una professoressa di Bologna,<br />

che ci aveva insegnato come<br />

gestire al meglio tale impegno”.<br />

Sembrava, insomma, <strong>il</strong> momento<br />

giusto: “<strong>il</strong> Comune ci aveva<br />

assicurato che si sarebbe presto<br />

creato questo organo. Non so cosa<br />

sia successo in seguito. Abbiamo<br />

aspettato tanto, ma le cose si sono<br />

completamente bloccate”. Sono<br />

i tempi lunghi ad aver generato<br />

qualche comprensib<strong>il</strong>e diffidenza<br />

tra gli stranieri: “gli immigrati di<br />

Carpi ci sono rimasti male, perché<br />

in contesti come Bologna, Novi,<br />

Modena e Suzzara queste cose<br />

sono già realtà”. La maggior parte<br />

di loro è comunque intenzionata<br />

a concedere al Comune un’altra<br />

occasione, perché la questione<br />

è troppo importante. “Ora, nel<br />

2011, attendiamo la decisione<br />

definitiva, che dovrebbe arrivare<br />

presto. Quindi sono fiducioso”<br />

chiosa Javed, tranqu<strong>il</strong>lo e sorridente.<br />

Gli extracomunitari non<br />

sono però gli unici ad aspettare la<br />

nascita della Consulta. Con loro<br />

anche le associazioni di volontariato<br />

carpigiane. “<strong>Il</strong> nostro parere<br />

è positivo, all’unanimità. Insieme<br />

si possono trovare le soluzioni<br />

migliori per i problemi esistenti”<br />

dichiara <strong>il</strong> presidente della Consulta<br />

‘C’ Carlo Alberto Fontanesi.<br />

La proposta è considerata positiva<br />

dalle 47 associazioni che a Carpi<br />

operano in ambito socio - assistenziale.<br />

Anche perché quest’organo<br />

sarà misto, formato non solo dai<br />

rappresentanti degli immigrati,<br />

ma anche da quelli di varie realtà:<br />

consulte del volontariato, Comuni<br />

9.237 (dati al 31 dicembre 2010),<br />

di cui 4.170 – considerando<br />

soltanto marocchini, tunisini e<br />

pachistani - provengono da aree<br />

di religione islamica. A differenza<br />

di cattolici, evangelici e<br />

Testimoni di Geova che hanno<br />

luoghi di culto nei quali pregare e<br />

riunirsi regolarmente, i musulmani<br />

residenti trovano delle soluzioni<br />

fai da te per dedicarsi alle loro<br />

cinque preghiere quotidiane. Affittano<br />

o acquistano appartamenti<br />

da adibire al culto, col risultato<br />

che numerosi vicini ne lamentano<br />

l’invasione. La Giunta però resta<br />

in s<strong>il</strong>enzio e la moschea rimane<br />

un miraggio. Un tema spinoso,<br />

che divide l’opinione pubblica,<br />

sul quale la squadra Campedelli<br />

- rispetto ad altre realtà a noi<br />

limitrofe - è però in grave ritardo,<br />

forse per <strong>il</strong> timore di perdere<br />

consensi. Starsene con le mani in<br />

mano comunque, non ne favorisce<br />

di certo la popolarità.<br />

J.B.<br />

dell’Unione Terre d’Argine, Usl,<br />

mondo produttivo e sindacati: “ne<br />

faranno parte tutti i portatori di<br />

interessi diffusi. L’immigrazione<br />

è una realtà: esiste da decenni. Essendo<br />

un dato di fatto, lo riteniamo<br />

un ambito sul quale lavorare per<br />

fare progressi”. L’opinione di Fontanesi<br />

è che l’integrazione andrà<br />

a beneficio dell’intera comunità:<br />

“se si escludesse una frangia di<br />

popolazione che adesso vive qui,<br />

si correrebbe <strong>il</strong> rischio di tagliarla<br />

fuori dai processi di convivenza,<br />

creando dei problemi con le nostre<br />

stesse mani”. I migranti potranno,<br />

se coinvolti, diventare cittadini e<br />

contribuire al benessere generale<br />

di tutto <strong>il</strong> territorio, è questa l’idea<br />

di fondo sottesa all’operazione.<br />

Tra i primi impegni della nuova<br />

Consulta ci saranno la questione<br />

femmin<strong>il</strong>e e quella delle seconde<br />

generazioni: “affrontare questi<br />

due nodi significa confrontarsi con<br />

i principali ostacoli all’integrazione.<br />

La Consulta non toglierà<br />

lavoro al mondo del volontariato,<br />

dando anzi nuove possib<strong>il</strong>ità di<br />

impegno: cercheremo di dare una<br />

mano per realizzare insieme delle<br />

iniziative che favoriscano l’incontro<br />

tra le varie etnie presenti<br />

sul territorio”. Sia gli immigrati<br />

che le associazioni di volontariato<br />

hanno espresso un parere positivo.<br />

Portare a buon fine questo progetto<br />

potrebbe rappresentare un importante<br />

risultato per <strong>il</strong> team dell’assessore<br />

alle Politiche Sociali<br />

Alberto Bellelli, e soprattutto per<br />

la città di Carpi.<br />

Marcello Marchesini

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