Fondazione Pavone Patriciello show in aula
Fondazione Pavone Patriciello show in aula
Fondazione Pavone Patriciello show in aula
Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
16 VENAFRO-AREA VOLTURNO<br />
LA NOVITA’<br />
NUOVO oggi MOLISE<br />
Domenica 6 Dicembre 2009<br />
Fornelli - L’orig<strong>in</strong>ale <strong>in</strong>iziativa porta la firma della Cooperativa «Sette Torri»<br />
FORNELLI - A scuola <strong>in</strong><br />
frantoio. Va avanti il progetto<br />
portato avanti dalla<br />
cooperativa agricola «Sette<br />
Torri» di Fornelli. La<br />
seconda tappa dell’<strong>in</strong>iziativa<br />
a Castel San V<strong>in</strong>cenzo.<br />
Gli studenti hanno scoperto<br />
la fase di realizzazione<br />
del prodotto f<strong>in</strong>ito.<br />
«La storia, la nostra cultura<br />
raccontata attraverso<br />
l’extraverg<strong>in</strong>e delle coll<strong>in</strong>e<br />
del Volturno». E’ questo il<br />
titolo del progetto che da<br />
anni ormai, la cooperativa<br />
agricola «Sette Torri» di<br />
Fornelli, presieduta da<br />
Ugo Centracchio, porta<br />
avanti sul territorio e rivolge<br />
ai bamb<strong>in</strong>i e qu<strong>in</strong>di<br />
alle future generazioni.<br />
Quest’anno, il progetto ha<br />
<strong>in</strong>teressato l’istituto comprensivo<br />
di Colli a Volturno,<br />
Scapoli e Fornelli. La<br />
seconda tappa dell’<strong>in</strong>iziativa<br />
si è svolta all’<strong>in</strong>terno<br />
Maestri<br />
d’eccezione<br />
Ugo Centracchio<br />
e Mario Stasi<br />
del Co.Re.Di.Mo<br />
regionale<br />
degli accoglienti locali del<br />
frantoio oleario «Di Matteo»<br />
a Castel San V<strong>in</strong>cenzo.<br />
Qui, nella matt<strong>in</strong>ata di<br />
venerdì 4 dicembre 2009,<br />
la classe qu<strong>in</strong>ta elementare<br />
e ben due sezioni della<br />
prima media dell’istituto<br />
comprensivo, hanno partecipato<br />
ad una matt<strong>in</strong>ata di<br />
studio-apprendimento davvero<br />
particolare. In primis,<br />
i piccoli esperti della cultura<br />
olearia, hanno visitato il<br />
frantoio e la sua parte operativa,<br />
grazie alla disponibilità<br />
dei gestori della<br />
struttura di produzione<br />
dell’extraverg<strong>in</strong>e della Valle<br />
del Volturno. Subito<br />
dopo si è passati alla fase<br />
di studio condotta dal noto<br />
agronomo e responsabile<br />
del Co.Re.Di.Mo regionale,<br />
dottor Mario Stasi, che<br />
collabora con la cooperativa<br />
«Sette Torri» di Fornelli<br />
e per questo è stato nom<strong>in</strong>ato<br />
anche responsabile<br />
del progetto che vede co<strong>in</strong>volti<br />
numerosi alunni. La<br />
prima tappa di questa <strong>in</strong>iziativa<br />
si è svolta nel territorio<br />
comunale di Fornelli,<br />
dove i bamb<strong>in</strong>i hanno partecipato<br />
alla raccolta delle<br />
olive, muniti di rastrelli e<br />
di reti e hanno acquisito la<br />
parte basilare della tecnica<br />
di raccolta. La seconda<br />
giornata si è concentrata<br />
per lo più sulla lavorazione<br />
all’<strong>in</strong>terno del frantoio,<br />
sulle tecniche utilizzate e<br />
soprattutto sull’assaggio.<br />
Grande attenzione è<br />
stata mostrata dagli alunni<br />
e dalle <strong>in</strong>segnanti presenti,<br />
che <strong>in</strong> seguito prenderanno<br />
parte ad altre tappe<br />
dell’<strong>in</strong>iziativa che li porteranno<br />
a V<strong>in</strong>chiaturo,<br />
all’<strong>in</strong>terno di una attrezzata<br />
«sala panel» dove verranno<br />
assaggiati diversi<br />
tipi di olio molisano.<br />
Davvero tanto l’entusiasmo<br />
degli studenti presenti<br />
che, ormai, sono diventati<br />
abili conoscitori delle tipicità<br />
dell’olio extraverg<strong>in</strong>e<br />
La scuola apre<br />
alla produzione<br />
dell’oro verde<br />
Raccolta e mac<strong>in</strong>atura delle olive<br />
diventano materia di studio<br />
molisano e delle varie tipologie<br />
presenti sul territorio.<br />
Tanta anche l’attenzione<br />
mostrata dall’agronomo<br />
L’enigma irrisolto. Forse no<br />
Metodo moderno<br />
o tradizionale?<br />
Questo il quesito<br />
DALLA "drupa" all’olio, le<br />
tecniche di lavorazione per<br />
la realizzazione dell’olio<br />
extraverg<strong>in</strong>e d’oliva. Metodo<br />
tradizionale o cont<strong>in</strong>uo?<br />
Come spiegato dall’agronomo<br />
Mario Stasi agli<br />
alunni presenti, per la produzione<br />
f<strong>in</strong>ale dell’olio si<br />
seguono due metodologie<br />
ormai collaudate che sono<br />
quella tradizionale e quella<br />
cont<strong>in</strong>ua. In prov<strong>in</strong>cia di<br />
Isernia, la tradizionale<br />
conserva ancora maggiori<br />
percentuali rispetto alle altre<br />
zone del territorio regionale,<br />
ma ormai tutti i<br />
frantoi utilizzano la seconda,<br />
che permette una lavorazione<br />
più veloce e agevole.<br />
Durante la lezione sono<br />
stati spiegati tutti i passaggi<br />
che portano alla lavorazione<br />
del frutto e al<br />
nostro olio, tanto apprezzato<br />
e ricco di proprietà organolettiche.<br />
Nel metodo<br />
tradizionale, le olive, dopo<br />
Mario Stasi e da Ugo Centracchio,<br />
che cercano di <strong>in</strong>culcare<br />
nelle nuove generazioni<br />
il rispetto per l’ambiente,<br />
per le biodiversità<br />
la lavatura, vengono mac<strong>in</strong>ate<br />
dalle "molazze" <strong>in</strong> pietra<br />
che rompono la drupa e<br />
la riducono <strong>in</strong> una sorta di<br />
poltiglia. Subito dopo, questa<br />
pasta viene mescolata<br />
dalla gramolatrice. Si possono<br />
seguire poi strade diverse,<br />
una di questa è<br />
quella che porta a cont<strong>in</strong>uare<br />
con la tecnica tradizionale<br />
per la produzione,<br />
l’altra <strong>in</strong>vece, prevede il<br />
passaggio al metodo cont<strong>in</strong>uo.<br />
Le lavorazioni, comunque,<br />
conducono al tem<strong>in</strong>e<br />
del processo alla separazione<br />
dell’olio dalle acque<br />
di vegetazione.<br />
presenti al suo <strong>in</strong>terno e<br />
soprattutto per le tecniche<br />
di realizzazione e produzione<br />
f<strong>in</strong>ale dell’olio.<br />
Michele Visco<br />
Mario Stasi e Ugo<br />
Centracchio mentre<br />
spiegano agli alunni<br />
tecniche e metodi<br />
per produrre un olio<br />
extraverg<strong>in</strong>e di oliva<br />
di alta qualità<br />
Come spiegato da Mario<br />
Stasi, l’olio extraverg<strong>in</strong>e<br />
d’oliva può essere D.O.P.,<br />
I.T.G., D.O.C., biologico e<br />
soprattutto <strong>in</strong> Molise si<br />
produce dal lecc<strong>in</strong>o, dalla<br />
paesana bianca e nera,<br />
cultivar autoctone rivalorizzate<br />
dalla cooperativa<br />
«Sete Torri» di Fornelli.<br />
Il messaggio più forte<br />
lanciato durante la lezione<br />
è sempre quello della trasmissione<br />
ai futuri abitanti<br />
dei nostri territorio, della<br />
sensibilità ambientale che<br />
f<strong>in</strong>o ad ora è mancata, soprattutto<br />
per quel che riguarda<br />
queste tematiche.<br />
m.visco<br />
L’oro giallo diventa materia di studio nella Valle del Volturno<br />
I segreti illustrati da Francesco Iannotta<br />
Fondamentale<br />
la fase<br />
dell’assaggio<br />
TECNICHE di assaggio<br />
dell’olio e obiettivi pr<strong>in</strong>cipali<br />
dell’<strong>in</strong>iziativa portata<br />
avanti dalla cooperativa<br />
«Sette Torri».<br />
La particolare giornata<br />
organizzata dalla cooperativa<br />
«Sette Torri» di Fornelli<br />
si è conclusa con l’assaggio<br />
dell’olio. Gli alunni<br />
hanno sviluppato all’istante<br />
le loro percezioni<br />
sensoriali e per un momento<br />
si sono immersi<br />
nell’atmosfera raccolta di<br />
una «sala panel» immag<strong>in</strong>aria<br />
all’<strong>in</strong>terno della<br />
quale hanno espresso i<br />
loro giudizi sul prodotto f<strong>in</strong>ale.<br />
L’agronomo Stasi, il<br />
presidente della cooperativa<br />
Centracchio e un giovane<br />
assaggiatore di Castel<br />
San V<strong>in</strong>cenzo, Francesco<br />
Iannotta, hanno illustrato<br />
le modalità di assaggio<br />
ai giovani studenti. Il primo<br />
passo è quello di riconoscere<br />
a naso la fragranze<br />
e le espressioni sensoriali<br />
che l’olio fornisce.<br />
Naturalmente poi si è passati<br />
all’assaggio vero e<br />
proprio. Gli esperti presenti<br />
<strong>in</strong> sala che conoscono<br />
ed adoperano la tecnica<br />
da anni, si sono espressi<br />
sull’amaro e sul piccante<br />
rilasciato dall’olio prodotto<br />
dal frantoio «Di Matteo»<br />
di Castel San V<strong>in</strong>cenzo.<br />
Anche gli alunni non hanno<br />
tralasciato nulla al<br />
caso e hanno espresso alcune<br />
considerazioni sull’olio<br />
assaporato. Per molti<br />
l’olio di Castel San V<strong>in</strong>cenzo<br />
ha passato l’esame<br />
f<strong>in</strong>ale e anche Stasi e<br />
Centracchio hanno ribadito<br />
che il prodotto potrebbe<br />
superare con estrema faci-<br />
Alunni <strong>in</strong>cantati<br />
per la tematica<br />
L’olio nella Valle<br />
del Volturno<br />
è una vera cultura<br />
lità l’esame per diventare<br />
extraverg<strong>in</strong>e. Una giornata<br />
formativa nel vero senso<br />
della parola che è term<strong>in</strong>ata<br />
con un riepilogo<br />
generale dell’attività svolta.<br />
Gli alunni poi, si sono<br />
recati nella parte produttiva<br />
del frantoio dove i gestori<br />
della struttura e la<br />
cooperativa «Sette Torri»<br />
hanno offerto loro una fetta<br />
di pane fresco con l’oro<br />
giallo della Valle del Volturno,<br />
tanto apprezzato e<br />
amato per la sua bontà.<br />
Gli obiettivi pr<strong>in</strong>cipali di<br />
questa <strong>in</strong>iziativa riguardano<br />
la promozione e la<br />
conoscenza dell’agricoltura<br />
come attività pr<strong>in</strong>cipale<br />
per la salvaguardia delle<br />
risorse naturali (biodiversità,<br />
l’importanza della catena<br />
alimentare, ecosistemi<br />
ed agrosistemi); la conoscenza<br />
delle pr<strong>in</strong>cipali<br />
tecniche di coltivazione<br />
tra l’agricoltura convenzionale<br />
e quelle sostenibili<br />
e la promozione di una<br />
"cultura della qualità"<br />
delle produzioni agricole<br />
per una alimentazione<br />
sana e certificata a tutela<br />
della salute dei consumatori.<br />
m.v.