Tesi di Laurea di Costanza Brevini - SELP
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Una metafisica alla prova: la teoria dei tropi applicata alla teoria degli insiemi<br />
<strong>Tesi</strong> <strong>di</strong> <strong>Laurea</strong> <strong>di</strong> <strong>Costanza</strong> <strong>Brevini</strong><br />
proprio le componenti astratte a svolgere il ruolo <strong>di</strong> elementi primari<br />
nella costituzione della realtà. La ragione è che queste parti non si<br />
compongono <strong>di</strong> null’altro, sono prime, mentre gli oggetti concreti<br />
hanno parti proprie, ovvero le proprietà.<br />
Detto ciò, Williams si accinge a spiegare i processi attraverso i<br />
quali i tropi si combinano per formare oggetti particolari, universali,<br />
astratti e concreti. Egli sostiene che i tropi intrecciano tra loro rapporti<br />
in due mo<strong>di</strong>. Il primo è la localizzazione, o meglio la compresenza. La<br />
localizzazione <strong>di</strong> un tropo, ovvero la porzione <strong>di</strong> spazio-tempo che<br />
occupa, non è rilevante <strong>di</strong> per sé né lo è in rapporto ad altri tropi. La<br />
compresenza invece determina l’appartenenza <strong>di</strong> due o più tropi allo<br />
stesso particolare concreto. I tropi infatti, in quanto particolari astratti,<br />
possono occupare la stessa porzione <strong>di</strong> spazio-tempo e così arricchire,<br />
con un numero <strong>di</strong> proprietà potenzialmente infinito, l’unico oggetto<br />
concreto con il quale con<strong>di</strong>vidono una porzione <strong>di</strong> spazio-tempo. Gli<br />
oggetti concreti ovviamente non possono con<strong>di</strong>videre porzioni <strong>di</strong><br />
spazio-tempo, per cui a ogni porzione <strong>di</strong> spazio-tempo corrisponde<br />
uno e un solo in<strong>di</strong>viduo concreto. Gli in<strong>di</strong>vidui astratti invece possono<br />
essere innumerevoli. Gli oggetti concreti dunque sono semplicemente<br />
fasci <strong>di</strong> tropi compresenti, ognuno corrispondente a una delle proprietà<br />
che caratterizzano l’oggetto stesso.<br />
Il secondo tipo <strong>di</strong> rapporti tra tropi è la somiglianza. Una qualsiasi<br />
coppia <strong>di</strong> tropi, logicamente, intreccia o non intreccia una relazione <strong>di</strong><br />
somiglianza. Le relazioni <strong>di</strong> somiglianza possono essere <strong>di</strong> <strong>di</strong>versi tipi,<br />
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