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RiceRche di meRcato e bacini d 'utenza - B2B24 - Il Sole 24 Ore

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- Novembre 2009<br />

i RepoRt <strong>di</strong><br />

<strong>Il</strong> <strong>Sole</strong> <strong>24</strong> ORE Business Me<strong>di</strong>a Srl - via G. Patecchio 2 - 20141 Milano Anno XVI - Supplemento a MARK UP 183 - novembre_2009<br />

i RepoRt <strong>di</strong><br />

<strong>RiceRche</strong> <strong>di</strong> <strong>meRcato</strong><br />

e <strong>bacini</strong> d’utenza<br />

Urbanistica ❖ Real Estate ❖ Centri Commerciali<br />

Novembre 2009<br />

<strong>RiceRche</strong> <strong>di</strong> <strong>meRcato</strong> e <strong>bacini</strong> d’utenza<br />

Urbanistica ❖ Real Estate ❖ Centri Commerciali © riproduzione riservata


2 - Novembre 2009<br />

i RepoRt <strong>di</strong><br />

Sommario<br />

n.4 - Novembre 2009 www.markup.it<br />

E<strong>di</strong>toriale<br />

La perfezione non compensa<br />

errori <strong>di</strong> location 4<br />

Approccio innovativo all’analisi<br />

<strong>di</strong> territorio, player e mercato 5<br />

Visitors, un modello<br />

gravitazionale alternativo 7<br />

Le posizioni giuste,<br />

veri asset <strong>di</strong> Me<strong>di</strong>amarket 14<br />

La ricerca seria meriterebbe<br />

maggiori riconoscimenti 15<br />

Modelli matematico-statistici<br />

e analisi empirica 16<br />

I modelli gravitazionali aiutano 17<br />

a ottimizzare gli investimenti<br />

Simula in<strong>di</strong>vidua le performance<br />

reali dei mercati 18<br />

Link utili<br />

www.markup.it<br />

www.b2b<strong>24</strong>.ilsole<strong>24</strong>ore.com<br />

www.ilsole<strong>24</strong>ore.com<br />

<strong>RiceRche</strong> <strong>di</strong> <strong>meRcato</strong> e <strong>bacini</strong> d’utenza<br />

Urbanistica ❖ Real Estate ❖ Centri Commerciali © riproduzione riservata


- Novembre 2009<br />

i RepoRt <strong>di</strong><br />

La perfezione non compensa<br />

errori <strong>di</strong> location<br />

Ipotizziamo <strong>di</strong> aver sviluppato il più bel centro commerciale<br />

d’Italia: riuscitissimo in tutti gli aspetti, da<br />

quelli concettuali e progettuali fino ai dettagli tecnicocostruttivi,<br />

e per soprammercato aderente ai canoni più<br />

aggiornati della sostenibilità, con servizi all’avanguar<strong>di</strong>a,<br />

da quelli basici fino alle più innovative dotazioni tecnologiche<br />

e strutturali. L’ipotetico promotore contemplerebbe<br />

questa iniziativa con legittima ammirazione e un tantino<br />

<strong>di</strong> stupore, come un genitore sgranerebbe gli occhi<br />

<strong>di</strong> fronte a un figlio sano e perfetto. Saremmo allora così<br />

spietati da fargli notare che tutto questo ben <strong>di</strong> Dio non è<br />

valso a nulla, perché il bellissimo centro commerciale-fi-<br />

glio è stato concepito e creato<br />

in una posizione o location<br />

sbagliata?<br />

L’errore nella scelta della location<br />

comprometterà il destino<br />

del centro commerciale,<br />

dai primi vagiti alla maturità.<br />

E qui tocchiamo il punto<br />

dolente: un centro commerciale<br />

(ma il <strong>di</strong>scorso vale<br />

anche per qualunque punto<br />

<strong>di</strong> ven<strong>di</strong>ta) può essere una<br />

metafora dell’esistenza umana.<br />

Una precisa analisi preliminare<br />

del bacino d’utenza<br />

rappresenta uno strumento<br />

in<strong>di</strong>spensabile per valutare<br />

il successo <strong>di</strong> uno shopping<br />

center, soprattutto se con-<br />

dotta ex ante. Far nascere un complesso immobiliare/commerciale<br />

in un ambito che non prevede i flussi <strong>di</strong> clientela<br />

necessari al suo sostentamento e all’eventuale, anzi sperato,<br />

successo, è come - e qui permetteteci il ritorno al <strong>di</strong>scorso<br />

figurato - concepire un figlio eventualmente dotato<br />

<strong>di</strong> attitu<strong>di</strong>ni artistiche e/o letterarie in un ambito sociale<br />

e culturale <strong>di</strong>ametralmente opposto alle aspirazioni<br />

dei genitori o agli eventuali “penchant” del pargolo stesso.<br />

Sviluppare un centro commerciale in una posizione sbagliata<br />

(che non vuol <strong>di</strong>re necessariamente in un’area sbagliata)<br />

può sortire lo stesso errore commesso da un’ipotetica<br />

famiglia <strong>di</strong> citta<strong>di</strong>ni onesti ma poveri, che abitano in<br />

Swot ANALySIS dI UN CENtRo CommERCIALE<br />

S(trenghts)<br />

• Ottima realizzazione<br />

• Mix merceologico calibrato<br />

• Servizi mainstream e<br />

innovativi<br />

• Area<br />

o(pportunities)<br />

• Marketing <strong>di</strong>fferenziante<br />

• Promozioni<br />

• Innovazioni <strong>di</strong> mix<br />

merceologico<br />

un quartiere <strong>di</strong>fficile e mettono al mondo un figlio genio<br />

e bravo a scuola: questo figlio, a meno che non intervengano<br />

fattori casuali o provvidenziali, è destinato al flop<br />

in partenza, a causa della totale asimmetria tra bacino<br />

d’utenza (rappresentabile metaforicamente nel quartiere<br />

<strong>di</strong>fficile) e indole del prodotto (il ragazzo in questione). In<br />

altre parole, la più bella creatura (leggi “centro commerciale”)<br />

non varrà nulla perché posizionato (la famigerata<br />

“location”) in un contesto sociale, economico e competitivo<br />

che non permetterà la piena implementazione del progetto<br />

originario. In un mondo ideale, i genitori dovrebbero<br />

applicare gli stessi algoritmi usati da una società lea-<br />

w(eaknesses)<br />

• Location (scarsi flussi,<br />

eccesso d’offerta e pressione<br />

competitiva, scarsa<br />

accessibilità, ecc.)<br />

t(hreats)<br />

• Erosione quote <strong>di</strong> mercato<br />

• Diminuzione <strong>di</strong> valore<br />

Un’errata location può eclissare i numerosi punti SO <strong>di</strong> un centro<br />

commerciale Fonte: elaborazione dell’autore © MARK UP<br />

der in ricerche <strong>di</strong> mercato<br />

per la grande <strong>di</strong>stribuzione<br />

e l’industria dei centri commerciali,<br />

quale Sincron Inova,<br />

per far sì che il progetto<br />

(metafora per figlio) venga<br />

concepito in una location<br />

che garantisca, in virtù<br />

dei giusti flussi <strong>di</strong> opportunità<br />

e occasioni (leggi “bacino<br />

d’utenza”) la piena realizzazione<br />

dei target aspirazionali.<br />

Sembra una constatazione<br />

banale, ma all’errato<br />

calcolo dei <strong>bacini</strong><br />

esistenziali è attribuibile il<br />

90% delle ragioni che motivano<br />

l’insuccesso, o la non<br />

adeguata performance, <strong>di</strong><br />

un in<strong>di</strong>viduo. Donde l’equivalenza centro commercialeessere<br />

umano. Insomma, e scusateci la franchezza, quanti<br />

Montale, Picasso o Strawinski vengono concepiti “in sterquilino<br />

vel in fornicibus, numquam in ae<strong>di</strong>bus aoniis”, come<br />

<strong>di</strong>rebbero gli antichi romani? Stiamo camminando sul<br />

filo del paradosso, ma l’analogia bacino d’utenza-milieu<br />

esistenziale è quanto mai aderente, nonché attuale.<br />

Dunque, in sintesi: analizzare il contesto e poi creare. Non<br />

viceversa, come facciamo noi, seguendo un processo ex<br />

post, per cui siamo portati a concepire e creare per poi<br />

renderci conto delle avverse con<strong>di</strong>zioni della location nella<br />

quale abbiamo realizzato il progetto. Roberto Pacifico<br />

<strong>RiceRche</strong> <strong>di</strong> <strong>meRcato</strong> e <strong>bacini</strong> d’utenza<br />

Urbanistica ❖ Real Estate ❖ Centri Commerciali © riproduzione riservata


- Novembre 2009<br />

i RepoRt <strong>di</strong><br />

Approccio innovativo all’analisi<br />

<strong>di</strong> territorio, player e mercato<br />

La posizione (intesa come somma<br />

<strong>di</strong> due fattori strategici: location<br />

e quota <strong>di</strong> mercato) e i<br />

risultati propri <strong>di</strong> un’attività commerciale<br />

<strong>di</strong>pendono dal comportamento<br />

dei consumatori, influenzato dalla<br />

domanda e dall’offerta <strong>di</strong> uno specifico<br />

mercato locale.<br />

Domanda e offerta possono essere<br />

misurate nella loro evidenza quantitativa<br />

e qualitativa, espresse in forma<br />

matematica e localizzate nello spazio<br />

geografico.<br />

Le loro interazioni si possono stu<strong>di</strong>are<br />

attraverso modelli <strong>di</strong> <strong>di</strong>versa natura e<br />

tipologia per ottenere risultati <strong>di</strong> rilievo<br />

strategico. Sincron Inova crea modelli<br />

statistici, econometrici, probabilistici<br />

e gravitazionali, per analizzare<br />

il mercato, simulare scenari, prevedere<br />

le performance <strong>di</strong> nuove attività<br />

attraverso le risposte alle domande<br />

più frequenti <strong>di</strong> riven<strong>di</strong>tori, promotori<br />

e investitori.<br />

I dati <strong>di</strong> base inseriti nei modelli sono<br />

raccolti dalle fonti esistenti (per<br />

esempio, popolazione, red<strong>di</strong>to/consumo,<br />

protagonisti) e aggiornati regolarmente;<br />

oppure prodotti <strong>di</strong>rettamente<br />

da Sincron Inova: per esempio,<br />

potere d’acquisto per specifiche<br />

categorie, quote <strong>di</strong> mercato alimentari,<br />

anchor store food e non alimentari,<br />

in<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> densità e innovazione<br />

del settore retail, indagini su clienti e<br />

consumatori.<br />

<strong>Il</strong> ventaglio delle attività svolte da<br />

Sincron Inova è molto ampio, e si<br />

estende dalle analisi su specifiche localizzazioni<br />

territoriali alle simulazioni<br />

e stime (per esempio: a quanto ammonta<br />

la quota <strong>di</strong> mercato della Gda<br />

alimentare nell’isocrona dei 20’ da<br />

una determinata via?<br />

E come si <strong>di</strong>stribuisce detta quota fra<br />

Stefano Barbieri<br />

<strong>di</strong>rettore scientifico Sincron Inova<br />

le varie tipologie <strong>di</strong>stributive presenti<br />

sul territorio?), agli stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> fattibilità,<br />

per includere le analisi macro e quelle<br />

campionarie.<br />

Stefano Barbieri, 37 anni, ha stu<strong>di</strong>ato<br />

scienze statistiche ed economiche all’università<br />

<strong>di</strong> Bologna, dove ha lavorato<br />

due anni nel <strong>di</strong>partimento <strong>di</strong>scipline<br />

economiche e aziendali della facoltà<br />

<strong>di</strong> economia e commercio.<br />

Poco prima del dottorato <strong>di</strong> ricerca<br />

ha lasciato il mondo accademico: “ho<br />

interrotto l’esperienza universitaria<br />

perché avevo bisogno <strong>di</strong> concretezza<br />

e <strong>di</strong> esperienze nuove, due esigenze<br />

che mi hanno spinto a scegliere il<br />

mondo aziendale”.<br />

Barbieri lavora da anni in Sincron<br />

Inova, società nata quasi 0 anni fa,<br />

nel 970 (allora si chiamava Sincron),<br />

già con una evidente vocazione alle<br />

ricerche <strong>di</strong> mercato per la grande <strong>di</strong>stribuzione.<br />

Nel 99 è stata rinominata<br />

Sincron Inova per evidenziare,<br />

appunto, l’aspetto innovativo nell’approccio<br />

e nell’elaborazione degli strumenti<br />

d’analisi.<br />

“I prodotti rimangono sostanzialmen-<br />

te gli stessi - precisa Barbieri - e cioè<br />

stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> fattibilità, previsioni e stime,<br />

simulazioni, analisi delle aree d’attrazione,<br />

dei target <strong>di</strong> consumatori e degli<br />

effetti della competizione.<br />

Molto invece è cambiato in termini <strong>di</strong><br />

approccio, oggi più sofisticato, per rispondere<br />

alla complessità del mondo<br />

impren<strong>di</strong>toriale <strong>di</strong> riferimento e alle<br />

esigenze che ne derivano”.<br />

È dunque la crescente competizione<br />

a rendere necessari approcci più<br />

complessi all’analisi dei mercati?<br />

Indubbiamente.<br />

Fino a tempi molto recenti, persino<br />

gran<strong>di</strong> imprese della <strong>di</strong>stribuzione<br />

sceglievano le posizioni, su cui sviluppare<br />

le loro iniziative, in base a criteri<br />

molto empirici per non <strong>di</strong>re semplicistici:<br />

c’è qualcuno in quell’area?<br />

No. Allora va bene: apriamo. Quali<br />

sono i concorrenti principali nelle<br />

classiche fasce isocrone (da 0 a 90’)?<br />

Sulla base delle risposte si calcolavano<br />

con <strong>di</strong>sinvolta elasticità le quote <strong>di</strong><br />

mercato.<br />

Fine del ragionamento.<br />

Oggi siamo <strong>di</strong> fronte ad ambienti <strong>di</strong>stributivi<br />

caratterizzati da un livello<br />

ben più elevato <strong>di</strong> affollamento<br />

e competizione: quando si apre un<br />

punto <strong>di</strong> ven<strong>di</strong>ta, ma anche un centro<br />

commerciale, ci si trova, nel raggio<br />

<strong>di</strong> <strong>di</strong>eci minuti d’auto, a confrontarsi<br />

con 20-2 esercizi o inse<strong>di</strong>amenti<br />

che presentano non <strong>di</strong> rado la medesima<br />

offerta. Allora, l’overlapping<br />

(l’effetto sovrapposizione) <strong>di</strong>venta un<br />

rischio impren<strong>di</strong>toriale ben più sensibile<br />

della concorrenza tra insegne e<br />

formati <strong>di</strong> ven<strong>di</strong>ta.<br />

Immagini <strong>di</strong> calcolare la copertura degli<br />

oltre .000 centri commerciali esistenti<br />

in Italia: bisognerebbe conside-<br />

<strong>RiceRche</strong> <strong>di</strong> <strong>meRcato</strong> e <strong>bacini</strong> d’utenza<br />

Urbanistica ❖ Real Estate ❖ Centri Commerciali © riproduzione riservata


are un numero equivalente <strong>di</strong> <strong>bacini</strong><br />

d’utenza, sovrapporli tutti e stimare<br />

le incidenze dei singoli concorrenti<br />

all’interno dei quartieri. Sincron Inova<br />

sintetizza i punti sensibili del territorio<br />

in 2 milioni.<br />

Moltiplichi per .000 centri: ne deriva<br />

un primo ciclo <strong>di</strong> 2 miliar<strong>di</strong> <strong>di</strong> interazioni.<br />

Un processo che richiederebbe<br />

un’elaborazione off line <strong>di</strong> almeno<br />

una giornata.<br />

Questo è un esempio <strong>di</strong> complessità<br />

in termini informativi, analitici e <strong>di</strong><br />

proce<strong>di</strong>mento, intellettuale e tecnologico.<br />

Ma, a prescindere da come un gruppo<br />

<strong>di</strong>stributivo o un promotore <strong>di</strong> centri<br />

commerciali vogliano affrontare operativamente<br />

il problema, resta il fatto<br />

irrefragabile che oggi sbagliare la location<br />

può rivelarsi un errore esiziale,<br />

anche nel caso <strong>di</strong> iniziative sostenibili<br />

e sensate sul piano economico,<br />

tecnico e ambientale.<br />

È quin<strong>di</strong> opportuno dotarsi <strong>di</strong> più<br />

raffinati strumenti <strong>di</strong> osservazione<br />

dei <strong>bacini</strong> d’utenza.<br />

Esatto.<br />

"Sbagliare la location può rivelarsi un grave<br />

errore anche nel caso <strong>di</strong> iniziative sostenibili"<br />

- Novembre 2009<br />

i RepoRt <strong>di</strong><br />

Per esempio, cambia molto, anche sul<br />

piano delle strategie post apertura,<br />

sapere che all’interno <strong>di</strong> una determinata<br />

fascia isocrona, la popolazione<br />

si <strong>di</strong>stribuisce - statisticamente e <strong>di</strong>namicamente<br />

- in un certo modo, secondo,<br />

cioè, concentrazioni locali che<br />

impattano <strong>di</strong>rettamente sulla fruizione<br />

potenziale ed effettiva del nuovo<br />

punto <strong>di</strong> ven<strong>di</strong>ta.<br />

In questo senso la classica fascia isocrona<br />

- costituita dal dato relativo alla<br />

popolazione complessiva residente,<br />

per esempio, nei 0’ - <strong>di</strong>venta un’informazione<br />

statisticamente importante,<br />

ma non sufficientemente esaustiva,<br />

soprattutto per gli operatori <strong>di</strong><br />

mercato.<br />

È corretto parlare <strong>di</strong> geomarketing?<br />

Non proprio.<br />

Quello alla base del geomarketing è<br />

un approccio più statico. <strong>Il</strong> geomarketing<br />

rappresenta, anzi visualizza informazioni:<br />

ti <strong>di</strong>ce “qui ci sono i tuoi<br />

clienti”, “i tuoi concorrenti sono qui e<br />

qui, si chiamano x, y, z”.<br />

<strong>Il</strong> nostro è un sistema modulare: mette<br />

insieme una serie <strong>di</strong> modelli che<br />

permettono <strong>di</strong> interagire e creare simulazioni.<br />

<strong>Il</strong> geomarketing puro non arriva a generare<br />

simulazioni, perché non parte<br />

da un modello.<br />

Se io parto dal presupposto matematico<br />

che le quote <strong>di</strong> mercato sono decrescenti<br />

all’aumentare della <strong>di</strong>stanza<br />

e <strong>di</strong>rettamente proporzionali al<br />

peso che un’insegna detiene in quel<br />

dato mercato, pongo già le premesse<br />

per un approccio basato sul calcolo e<br />

quin<strong>di</strong> sulla simulazione. Che implica<br />

anche l’interattività.<br />

A proposito d’interattività, qual è<br />

l’approccio verso i clienti? In altre<br />

parole, come declinate l’offerta in<br />

termini commerciali?<br />

I clienti più esperti, in grado <strong>di</strong> lavorare<br />

in autonomia, possono svolgere<br />

le loro elaborazioni utilizzando il<br />

software specifico, <strong>di</strong>rettamente online:<br />

basta accedere alla piattaforma, e<br />

quin<strong>di</strong> alle cartografie, ai moduli specifici,<br />

applicarli e ottenere una serie<br />

<strong>di</strong> risultati.<br />

Per esempio, Virtual Market online<br />

permette <strong>di</strong> ottenere autonomamente<br />

e in tempo reale, 2 ore su 2 , <strong>di</strong>rettamente<br />

via internet, senza nessuna<br />

applicazione hardware o software,<br />

una gamma articolata <strong>di</strong> informazioni,<br />

mappe, stime e simulazioni.<br />

Ciò non toglie che Sincron Inova prevede<br />

l’assistenza specifica ai clienti<br />

che non hanno particolare <strong>di</strong>mestichezza<br />

con questi prodotti.<br />

È confortante saperlo, visto che<br />

espressioni quali grafo vettoriale<br />

possono creare qualche imbarazzo.<br />

Forse per questo voi tendete a lavorare<br />

meglio con i leader <strong>di</strong> mercato.<br />

Dal punto <strong>di</strong> vista culturale (mi riferisco<br />

naturalmente allo specifico professionale)<br />

il leader presenta le migliori<br />

con<strong>di</strong>zioni.<br />

Devo <strong>di</strong>re che i prodotti e le soluzioni<br />

<strong>di</strong> Sincron Inova sono cresciute<br />

anche grazie alla collaborazione<br />

con catene leader come Me<strong>di</strong>a World<br />

che ha contribuito a generare Virtual<br />

Market, uno dei nostri prodotti<br />

<strong>di</strong> punta e fra i più innovativi.<br />

Ciò non toglie che ancora oggi si<br />

utilizzano strumenti <strong>di</strong> basso profilo<br />

qualitativo e limitate funzioni<br />

analitiche.<br />

Indubbiamente.<br />

È un problema solo in parte <strong>di</strong> costi.<br />

Gioca molto la mentalità.<br />

Oggi mi pare vi sia (stavo per <strong>di</strong>re<br />

prevalga) una tendenza a privilegiare<br />

la logica dello sviluppo immobiliare<br />

tout-court trainata da principi più<br />

finanziari che commerciali.<br />

Non si spiega altrimenti il senso pratico<br />

<strong>di</strong> non poche aperture in palese<br />

sovrapposizione con altre strutture<br />

analoghe.<br />

Si riferisce ai centri commerciali,<br />

I suppose…<br />

Of course…<br />

Roberto Pacifico<br />

<strong>RiceRche</strong> <strong>di</strong> <strong>meRcato</strong> e <strong>bacini</strong> d’utenza<br />

Urbanistica ❖ Real Estate ❖ Centri Commerciali © riproduzione riservata


È<br />

possibile stimare il numero <strong>di</strong><br />

visitatori annui <strong>di</strong> un centro<br />

commerciale? La prima risposta,<br />

imme<strong>di</strong>ata e spontanea, potrebbe<br />

essere: no. No, perché la definizione<br />

centro commerciale è troppo generica<br />

ed è usata per connotare strutture<br />

tra loro molto <strong>di</strong>verse: basterà ricordare<br />

che il Cncc (Consiglio nazionale<br />

dei centri commerciali) per classificare<br />

gli shopping centre italiani utilizza<br />

ben definizioni. La seconda<br />

risposta, più riflessiva, può essere: sì,<br />

a una con<strong>di</strong>zione: che si parli <strong>di</strong> centri<br />

<strong>di</strong> tipologia simile; e questo perché<br />

non v’è dubbio che un factory outlet<br />

centre e un parco commerciale sono<br />

ben <strong>di</strong>versi agli occhi dei consumatori<br />

e questa <strong>di</strong>fferenza con<strong>di</strong>ziona il comportamento<br />

e, quin<strong>di</strong>, anche i livelli <strong>di</strong><br />

frequentazione. Concentriamoci allora<br />

sulla tipologia più largamente <strong>di</strong>ffusa<br />

su tutto il territorio nazionale: il<br />

centro commerciale che ha come àncora<br />

principale un esercizio prevalentemente<br />

food (ipermercato o superstore).<br />

Le numerose indagini campionarie<br />

svolte sui frequentatori <strong>di</strong> questi<br />

centri hanno mostrato l’esistenza<br />

<strong>di</strong> comportamenti ricorrenti da parte<br />

dei visitatori, in<strong>di</strong>pendentemente dalle<br />

<strong>di</strong>mensioni dei centri stessi. Questa<br />

constatazione ha stimolato la curiosità<br />

<strong>di</strong> verificare se, partendo da questi<br />

comportamenti misurabili, fosse possibile<br />

costruire un modello <strong>di</strong> analisi<br />

attraverso il quale stimare il potenziale<br />

<strong>di</strong> un centro, espresso in numero <strong>di</strong><br />

frequentatori annui.<br />

Così è nato Visitors, un modello gravitazionale<br />

che parte dai seguenti assunti<br />

<strong>di</strong> base:<br />

- l’ampiezza dell’area d’attrazione ha<br />

sempre un limite superiore oltre il<br />

quale la frequentazione deve consi-<br />

7 - Novembre 2009<br />

i RepoRt <strong>di</strong><br />

Visitors, un modello<br />

gravitazionale alternativo<br />

Stefano Barbieri<br />

<strong>di</strong>rettore scientifico Sincron Inova<br />

derarsi casuale e assume un peso del<br />

tutto marginale;<br />

- i livelli <strong>di</strong> frequentazione <strong>di</strong>minuiscono<br />

per le aree/zone del bacino <strong>di</strong><br />

utenza più lontane;<br />

- la frequentazione è influenzata dalla<br />

presenza <strong>di</strong> concorrenti <strong>di</strong> tipologia<br />

similare, qualunque sia la loro <strong>di</strong>mensione.<br />

È evidente che le variabili esplicative<br />

del modello gravitazionale sono imprescin<strong>di</strong>bilmente<br />

legate al territorio<br />

e agli attori che vi operano.<br />

Per capire meglio il concetto <strong>di</strong> gravitazione<br />

proviamo a porci una domanda<br />

semplice: se in un quartiere risiedono<br />

.000 persone che possono accedere,<br />

in un massimo <strong>di</strong> 20 minuti auto,<br />

a 3 centri commerciali, quante si<br />

rivolgono a quello più lontano e con<br />

quale frequenza? Se <strong>di</strong>amo cre<strong>di</strong>to a<br />

un assunto tipico della microeconomia<br />

secondo il quale il comportamento<br />

dei consumatori tende a massimizzare<br />

i benefici, minimizzando i costi,<br />

allora il consumatore me<strong>di</strong>o residente<br />

nel quartiere adotterà i seguenti due<br />

comportamenti:<br />

- si rivolgerà a un centro vicino per gli<br />

acquisti banali, soprattutto per limitare<br />

al minimo la fatica dello spostamento;<br />

- si rivolgerà a una struttura più lontana<br />

solo se in essa è possibile effettuare<br />

un acquisto impossibile in un<br />

centro più vicino, o un acquisto più<br />

interessante (inteso come il contrario<br />

<strong>di</strong> banale), nel qual caso la fatica<br />

supplementare necessaria <strong>di</strong>venta<br />

accettabile (cioè il gioco vale la<br />

candela).<br />

In quest’ottica l’assegnazione dei<br />

.000 abitanti alle 3 <strong>di</strong>verse alternative<br />

commerciali deriverà dall’equilibrio<br />

fra <strong>di</strong>stanza dai centri e attrattività<br />

(interessante vs banale). Possiamo<br />

misurare l’attrattività <strong>di</strong> un centro<br />

e scoprire come essa, fatta interagire<br />

con la <strong>di</strong>stanza, influenza la propensione<br />

del nostro consumatore me<strong>di</strong>o<br />

alla frequentazione dello stesso<br />

centro? Sì, attraverso un modello matematico,<br />

vale a <strong>di</strong>re una rappresentazione<br />

semplificata della realtà, un<br />

costrutto matematico che attraverso<br />

una serie <strong>di</strong> equazioni, algoritmi e relazioni<br />

messe a sistema spiega un fenomeno<br />

(nel nostro caso la quantità<br />

<strong>di</strong> frequentatori). Un modello, come<br />

detto, è una rappresentazione semplificata<br />

della realtà, semplificata in<br />

quanto si limita a considerare solo gli<br />

aspetti rilevanti per il conseguimento<br />

dell’obiettivo specifico.<br />

<strong>Il</strong> processo <strong>di</strong> semplificazione - nel<br />

senso <strong>di</strong> una rappresentazione virtuale<br />

sintetizzata e descritta da numeri -<br />

richiede la formulazione <strong>di</strong> ipotesi <strong>di</strong><br />

lavoro che costituiscono la piattaforma<br />

teorico-concettuale su cui poggia<br />

l’intero modello.<br />

IPotESI dI LAVoRo<br />

Nel caso <strong>di</strong> Visitors le ipotesi <strong>di</strong> lavo-<br />

<strong>RiceRche</strong> <strong>di</strong> <strong>meRcato</strong> e <strong>bacini</strong> d’utenza<br />

Urbanistica ❖ Real Estate ❖ Centri Commerciali © riproduzione riservata


o (Hp) sono:<br />

Hp1 > frequentatori = ƒ (V, P, L, mC, B),<br />

dove:<br />

V = viabilità dell’area analizzata,<br />

P = popolazione residente sul territorio<br />

dell’area sud<strong>di</strong>visa in micro zone (poli),<br />

L = localizzazione dei centri concorrenti,<br />

mC = (attrattività) dei centri,<br />

B = ampiezza del bacino d’utenza dei centri.<br />

V, P ed L sono dati <strong>di</strong> fatto e, pertanto, non<br />

richiedono particolari commenti.<br />

mC e B richiedono, invece, <strong>di</strong> essere definite<br />

da specifiche altre ipotesi <strong>di</strong> lavoro.<br />

Hp2 > mC (attrattività) = ƒ (S),<br />

dove, riferito a ciascuno dei centri nell’area<br />

analizzata:<br />

S = caratteristiche strutturali (Gla)<br />

del centro.<br />

La MC iniziale <strong>di</strong> un centro della tipologia<br />

analizzata (ricor<strong>di</strong>amo: un centro<br />

con magnete prevalentemente alimentare<br />

tipo ipermercato o superstore)<br />

è significativamente correlata con<br />

la Gla complessiva e con la superficie<br />

<strong>di</strong> ven<strong>di</strong>ta (SV) della struttura alimentare.<br />

Nel modello Visitors la MC iniziale dei<br />

<strong>di</strong>versi centri è identificata con la seguente<br />

equazione:<br />

Gla tot – Gla alim<br />

+SValim<br />

3<br />

MC = ——————————————<br />

100<br />

Questa MC iniziale, definita attraverso<br />

un presupposto eminentemente<br />

quantitativo, verrà mo<strong>di</strong>ficata attraverso<br />

il processo <strong>di</strong> calibratura del<br />

modello (ve<strong>di</strong> più avanti), che consentirà<br />

<strong>di</strong> misurare anche la attrattività<br />

riferibile alle componenti qualitative<br />

del centro.<br />

Hp3 > B (ampiezza del bacino d’utenza) = ƒ<br />

(mC)<br />

L’ampiezza del bacino d’utenza aumenta<br />

all’aumentare della MC, secondo<br />

una funzione <strong>di</strong> tipo logaritmico<br />

così rappresentabile:<br />

- Novembre 2009<br />

Ampiezza<br />

del bacino<br />

<strong>di</strong> utenza<br />

i RepoRt <strong>di</strong><br />

0<br />

MC (capacità competitiva)<br />

Hp4 > QG (quote <strong>di</strong> gravitazione) = ƒ<br />

(mC, d), dove:<br />

mC Ampiezza = massa critica (attrattività),<br />

d del = bacino <strong>di</strong>stanza QG dei consumatori dal centro.<br />

<strong>di</strong> utenza<br />

Le QG dalle varie zone/aree del territorio<br />

verso il centro commerciale sono<br />

<strong>di</strong>rettamente proporzionali alla<br />

sua MC e inversamente proporzionali<br />

alla <strong>di</strong>stanza tra zona <strong>di</strong> provenienza<br />

dei consumatori e centro commer-<br />

0<br />

ciale. 0 MC (capacità competitiva)<br />

La funzione, <strong>di</strong> tipo esponenziale, t (<strong>di</strong>stanza) uti-<br />

lizzata e la sua rappresentazione sono:<br />

QG<br />

43 abit.<br />

Polo<br />

100 abitanti<br />

QG = a 1<br />

MC<br />

57 abit.<br />

CC1<br />

0<br />

CC1<br />

t <strong>di</strong>st (<strong>di</strong>stanza) = 15’<br />

MC = 200<br />

<strong>di</strong>st = 10’<br />

Hp5: MC = > 100 comportamento <strong>di</strong> scelta dei<br />

consumatori tra le <strong>di</strong>verse alternative<br />

L’ipotesi è che i consumatori residenti<br />

nelle aree <strong>di</strong> sovrapposizione <strong>di</strong> più<br />

centri commerciali:<br />

• si rivolgano Polo a tutte le alternative<br />

commerciali 100 abitanti raggiungibili con un ragionevole<br />

tempo <strong>di</strong> accesso; 57 abit.<br />

43 abit.<br />

• con modalità e frequenze <strong>di</strong>verse;<br />

• in funzione delle capacità attrattive CC1<br />

dei CC1 <strong>di</strong>versi centri (MC) e della <strong>di</strong>stan-<br />

<strong>di</strong>st = 15’<br />

za dagli stessi.<br />

MC = 200<br />

L’equazione <strong>di</strong>st = 10’ utilizzata è la seguente:<br />

MC = 100<br />

Ampiezza<br />

del bacino<br />

<strong>di</strong> utenza<br />

Pj<br />

MCx<br />

PA xj = ——————— x ————<br />

n MCi ∑<br />

t xj<br />

i=1 t ij<br />

0<br />

MC (capacità competitiva)<br />

dove:<br />

PAxj = popolazione del polo j assegnata al<br />

centro X,<br />

Pj = popolazione totale del polo j<br />

QG<br />

mCi = capacità attrattiva del centro i (con<br />

i che va da 1 al numero <strong>di</strong> centri messi a<br />

sistema)<br />

tij = <strong>di</strong>stanza (minuti in auto) del centro i dal<br />

polo j<br />

Per essere meno ermetici conviene<br />

formulare un esempio semplificato:<br />

ripartizione 0 <strong>di</strong> 00 abitanti residen-<br />

t (<strong>di</strong>stanza)<br />

ti in un punto del territorio (polo) su<br />

2 centri, il primo <strong>di</strong>sta 0 minuti e ha<br />

capacità attrattiva (MC) pari a 00, il<br />

secondo <strong>di</strong>sta minuti e ha capacità<br />

attrattiva pari a 200:<br />

43 abit.<br />

Polo<br />

100 abitanti<br />

VISItoRS, LA CALIBRAtURA<br />

dEL modELLo<br />

<strong>Il</strong> proce<strong>di</strong>mento <strong>di</strong> calibratura è l’anima<br />

del modello e consiste in un processo<br />

iterativo a seguito del quale si<br />

scoprono, attraverso la ridefinizione<br />

della MC dei vari centri, i valori delle<br />

variabili delle equazioni e degli algoritmi<br />

sopra illustrati. Da un punto<br />

<strong>di</strong> vista matematico questi valori sono<br />

infiniti e quin<strong>di</strong> occorre circoscrivere<br />

il campo delle possibilità, cosa<br />

che Visitors fa imponendo una con<strong>di</strong>zione<br />

precisa: il numero dei frequentatori<br />

stimato dal modello deve essere<br />

<strong>RiceRche</strong> <strong>di</strong> <strong>meRcato</strong> e <strong>bacini</strong> d’utenza<br />

Urbanistica ❖ Real Estate ❖ Centri Commerciali © riproduzione riservata<br />

CC1<br />

<strong>di</strong>st = 10’<br />

MC = 100<br />

57 abit.<br />

CC1<br />

<strong>di</strong>st = 15’<br />

MC = 200


uguale al valore reale (conosciuto) dei<br />

visitatori e questo per ciascun centro<br />

commerciale.<br />

Per la verità il termine uguale è forse<br />

eccessivo, sicchè, pragmaticamente<br />

- e anche per ridurre il numero delle<br />

iterazioni - sembra accettabile che il<br />

numero dei frequentatori stimato dal<br />

modello deve essere compreso all’interno<br />

<strong>di</strong> uno scostamento prefissato<br />

(per es. es +/- 0%) rispetto al valore<br />

reale (conosciuto) dei visitatori.<br />

Poiché attraverso il processo iterativo<br />

si ridefiniscono i valori della MC<br />

dei centri (la loro capacità attrattiva),<br />

allora è sensato ritenere che la <strong>di</strong>fferenza<br />

tra valore della MC iniziale, definito<br />

con un criterio essenzialmente<br />

quantitativo, e quello finale, scoperto<br />

attraverso il processo <strong>di</strong> calibratura,<br />

esprima/misuri la parte <strong>di</strong> attrattività<br />

imputabile alla qualità del centro.<br />

In altre parole: se a due centri commerciali<br />

(A e B) fosse stato attribuito<br />

inizialmente lo stesso valore <strong>di</strong> MC<br />

(poniamo = 00) e ciò perché le loro<br />

<strong>di</strong>mensioni e il loro mix <strong>di</strong>mensionale<br />

sono simili (ve<strong>di</strong> sopra Hp2), e, quin<strong>di</strong>,<br />

si possono giu<strong>di</strong>care quantitativamente<br />

uguali; e se dopo la calibratura<br />

assumessero valori <strong>di</strong>versi, poniamo<br />

A = 0 e B = 30, allora si può concludere<br />

che essi, sebbene quantitativamente<br />

uguali sono qualitativamente<br />

<strong>di</strong>versi tanto che i consumatori percepiscono<br />

questa <strong>di</strong>versa qualità premiando<br />

il centro B.<br />

Visitors ci <strong>di</strong>mostra che un centro è<br />

qualitativamente superiore (o inferiore)<br />

ad altri, ma non può, ovviamente,<br />

<strong>di</strong>rci il perché.<br />

D’altronde le variabili della qualità<br />

sono tante e sicuramente percepite<br />

in modo <strong>di</strong>verso dai consumatori:<br />

dall’appeal e capacità competitiva dei<br />

tenant alla gradevolezza dell’ambiente,<br />

dalla como<strong>di</strong>tà del parcheggio al<br />

marketing, e così via.<br />

Da un modello matematico, per <strong>di</strong>rla<br />

con John von Neumann (matematico<br />

e informatico ungherese naturalizzato<br />

americano. Budapest 903/Washington<br />

9 7), “… ci si aspetta semplicemente<br />

che funzioni”; se funziona, nel<br />

9 - Novembre 2009<br />

i RepoRt <strong>di</strong><br />

senso che se i risultati che produce<br />

corrispondono alla realtà conosciuta,<br />

allora si può considerare valido.<br />

Quin<strong>di</strong> ogni modello necessita <strong>di</strong> essere<br />

testato su realtà consolidate e conosciute<br />

per verificarne il grado <strong>di</strong> affidabilità<br />

e misurare la variabilità dei<br />

risultati.<br />

Visitors è stato verificato su numerosi<br />

casi <strong>di</strong> centri commerciali esistenti,<br />

della stessa tipologia, significativamente<br />

<strong>di</strong>ssimili tra loro per <strong>di</strong>mensioni<br />

e operanti in contesti territoriali<br />

<strong>di</strong>versi, <strong>di</strong> cui si conoscono le performance<br />

in termini <strong>di</strong> numero <strong>di</strong> visitatori/anno.<br />

VISItoRS, APPLICABILItà<br />

dEL modELLo A CENtRI<br />

CommERCIALI NUoVI<br />

Avendo verificato che il modello funziona,<br />

nel senso che descrive, misurandone<br />

gli effetti, una specifica situazione<br />

territoriale, la domanda che ci si<br />

può porre è la seguente: si può applicarlo<br />

per prevedere le performance <strong>di</strong><br />

un nuovo centro?<br />

L’applicazione <strong>di</strong> un modello interpretativo<br />

<strong>di</strong> una realtà a una ipotesi<br />

nuova che cambia lo scenario esistente<br />

(nel caso specifico per stimare i visitatori<br />

<strong>di</strong> un centro che non c’è) è, naturalmente,<br />

non verificabile se non a<br />

posteriori, quin<strong>di</strong> i risultati vanno presi<br />

con cautela e utilizzati a fianco <strong>di</strong> altri<br />

tipi <strong>di</strong> analisi e valutazioni. Pragmaticamente,<br />

tuttavia, si può concludere<br />

che l’idea non sembra scorretta,<br />

tanto più se applicata a casi <strong>di</strong> nuove<br />

iniziative retail che vengono decise in<br />

gran parte sulla base dell’analogia.<br />

Quin<strong>di</strong>, non è così ar<strong>di</strong>to supporre che<br />

i consumatori utilizzeranno, nei confronti<br />

del nuovo centro, il comportamento<br />

consolidato con cui si rivolgono<br />

agli altri centri, cioè sulla base <strong>di</strong><br />

quanto in precedenza descritto al paragrafo<br />

“Ipotesi <strong>di</strong> lavoro”.<br />

VISItoRS, APPLICAZIoNE<br />

Su questa base abbiamo applicato il<br />

modello al caso ipotetico <strong>di</strong> un nuovo<br />

centro commerciale, ubicato nel<br />

comune <strong>di</strong> Modena in via Balbo, che<br />

ipotizziamo avere le seguenti caratteristiche<br />

<strong>di</strong>mensionali: Gla = 2 .000<br />

mq; superficie <strong>di</strong> ven<strong>di</strong>ta dell’ipermercato<br />

= . 00 mq. Gli elementi co-<br />

Fig. 1 - Bacino d<strong>'utenza</strong> del nuovo centro commerciale definito dall'isocrona massima dei 30 minuti d'auto<br />

<strong>RiceRche</strong> <strong>di</strong> <strong>meRcato</strong> e <strong>bacini</strong> d’utenza<br />

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noscitivi essenziali <strong>di</strong> cui si <strong>di</strong>spone,<br />

oltre ovviamente a quelli elementari<br />

(viabilità, popolazione e sua <strong>di</strong>stribuzione,<br />

localizzazione dei centri esistenti),<br />

sono:<br />

- caratteristiche <strong>di</strong>mensionali e mix<br />

<strong>di</strong>mensionale dei centri esistenti<br />

0 - Novembre 2009<br />

i RepoRt <strong>di</strong><br />

- frequentatori annui dei centri esistenti<br />

Gli step dello stu<strong>di</strong>o sono stati:<br />

Step 1<br />

Costruzione del bacino <strong>di</strong> utenza del<br />

nuovo centro commerciale (definito<br />

tab. 1 - Centri commerciali presenti nei 40’<br />

Fasce Co<strong>di</strong>ce<br />

isocrone mappa<br />

Insegna Provincia Comune In<strong>di</strong>rizzo Superficie<br />

(mq)<br />

dall’isocrona massima dei 30 minuti<br />

auto - fig. ) e identificazione dei concorrenti<br />

nel bacino dei 0 minuti <strong>di</strong><br />

percorrenza con autovettura (tab. ).<br />

Step 2<br />

Definizione delle aree <strong>di</strong> sovrapposi-<br />

Ipermercato Superficie<br />

Iper (mq)<br />

Negozi<br />

(n.)<br />

<strong>di</strong>stanza<br />

(minuti)<br />

00’-10’ 1 I Portali Modena Modena Via dello Sport 50 22.309 Ipercoop 8.250 50 8,6<br />

2 I Gelsi Modena Modena Via Vignolese 815 6.620 Coop 1.600 - 9,4<br />

10’-20’ 3 Grandemilia Modena Modena Via Emilia Ovest 1.480 -<br />

Loc. Cittanova<br />

4 La Rotonda Modena Modena Strada Morane 500 18.295 E.Leclerc-<br />

Conad<br />

5 Baggiovara<br />

Center<br />

Modena Modena Via Luigi Settembrini 201<br />

ang. Via Giar<strong>di</strong>ni<br />

40.000 Ipercoop 11.800 85 10,3<br />

6.850 50 13,2<br />

3.431 Conad 1.500 19 13,5<br />

6 I Giar<strong>di</strong>ni Modena Formigine Via Giar<strong>di</strong>ni Nord 77 5.965 Coop 2.500 6 17,5<br />

7 <strong>Il</strong> <strong>Sole</strong> Reggio Emilia Rubiera Via Togliatti 1 12.875 Coop 1.300 19 18<br />

20’-30’ 8 Le Magnolie Modena Castelfranco<br />

Emilia<br />

Via Loda 6 6.800 Coop 2.450 14 20,5<br />

9 <strong>Il</strong> Borgogioioso Modena Carpi Via dell’Industria 32 26.901 Ipercoop 9.500 27 22,4<br />

10 Panorama Modena Sassuolo Via Archimede 9 11.000 Panorama 5.000 14 22,5<br />

11 L’Ariosto Reggio Emilia Reggio Emilia Viale Rodolfo Moran<strong>di</strong> 16 17.650 Ipercoop 6.500 28 <strong>24</strong>,4<br />

12 I Petali Reggio Emilia Reggio Emilia P.le Atleti Azzurri d’Italia 28.500 - - 54 25,6<br />

13 Meri<strong>di</strong>ana Reggio Emilia Reggio Emilia Via Kennedy 31/H 21.500 Ipersi 3.800 32 29,5<br />

14 <strong>Il</strong> Correggio Reggio Emilia Correggio Piazzale Finzi 12.000 Coop 2.400 13 29,5<br />

30’-40’ 15 Porta Marcolfa Bologna San Giovanni<br />

In Persiceto<br />

16 Reggio Sud Reggio Emilia Reggio Emilia Via Maiella 59 ang. Via<br />

Che Guevara<br />

V.le della Repubblica 3/7 10.492 Coop 3.400 18 30,8<br />

3.650 Conad 1.000 15 31<br />

17 Quinzio Reggio Emilia Reggio Emilia Via Ferioli 18 9.000 Ipersi’ 1.500 15 31,4<br />

18 Vittoria Reggio Emilia Castellarano Via Ra<strong>di</strong>ci Nord 31 11.460 Sigma 1.100 11 33,2<br />

19 I Ciliegi Modena Vignola Via <strong>di</strong> Mezzo 142 6.153 Coop 2.500 10 33,2<br />

20 Futura Reggio Emilia Scan<strong>di</strong>ano Via Statale <strong>24</strong> 7.000 Coop 2.400 13 34,9<br />

21 Centroborgo Bologna Bologna Via Marco E. Lepido 184 21.887 Ipercoop 7.150 34 36,3<br />

22 Crevalcore 2 Bologna Crevalcore Via Amendola 330 5.380 Coop 1.200 18 37<br />

23 Centro<br />

Meri<strong>di</strong>ana<br />

Bologna Casalecchio<br />

Di Reno<br />

Piazza degli Etruschi -<br />

Via Aldo Moro<br />

33.085 Esselunga 4.000 48 37,2<br />

<strong>24</strong> <strong>Il</strong> Melograno Bologna Bazzano Via Gor<strong>di</strong>ni <strong>24</strong> 5.662 Carrefour 2.600 21 37,7<br />

25 Pianella Reggio Emilia Cavriago Via Brodolini 8 7.000 Coop 2.000 14 38,6<br />

Fonte: Sincron Inova<br />

<strong>RiceRche</strong> <strong>di</strong> <strong>meRcato</strong> e <strong>bacini</strong> d’utenza<br />

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zione dei <strong>bacini</strong> e calcolo della popolazione<br />

referente a ogni centro commerciale<br />

esistente (ve<strong>di</strong> pagine precedenti<br />

paragrafo Hp “Ipotesi <strong>di</strong> lavoro”,<br />

tab. 2 e mappa in fig. 2)<br />

Step 3<br />

Calcolo dell’in<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> potenziale dei<br />

centri esistenti (fig. 3): i suddetti in<strong>di</strong>ci,<br />

come espresso in precedenza, derivano<br />

da un processo <strong>di</strong> calibratura per<br />

il quale è stato fissato un margine <strong>di</strong><br />

tolleranza del %.<br />

Step 4<br />

Localizzazione del nuovo centro cui è<br />

stato assegnato un valore <strong>di</strong> MC pari a<br />

quello derivante dalla formula <strong>di</strong> cui<br />

all’ipotesi Hp2 (ve<strong>di</strong> paragrafo “Ipotesi<br />

<strong>di</strong> lavoro”) vale a <strong>di</strong>re . Sarà<br />

opportuno, al riguardo, far presente<br />

che detto valore <strong>di</strong> MC esprime solo la<br />

parte <strong>di</strong> potenziale attrattivo del nuovo<br />

centro legata agli elementi strutturali<br />

quantitativi e non anche la parte<br />

<strong>di</strong> potenziale attrattivo legata agli elementi<br />

qualitativi (ignoti al momento<br />

in cui scriviamo).<br />

Step 5<br />

Applicazione del modello Visitors che<br />

stima:<br />

a) numero <strong>di</strong> visitatori/anno del nuo-<br />

- Novembre 2009<br />

i RepoRt <strong>di</strong><br />

tab. 2 - Popolazione referente a ogni centro<br />

Centri Comm. 00’ - 05’ 05’ - 10’ 10’ - 15’ 15’ - 20’ 20’ - 25’ 25’ - 30’ totale<br />

I Portali 9.655 19.141 11.372 7.817 14.478 19.146 81.609<br />

I Gelsi 6.198 5.456 2.454 3.320 3.326 6.854 27.608<br />

Grandemilia 987 18.943 23.252 14.<strong>24</strong>8 40.138 35.790 133.358<br />

La Rotonda 9.900 17.020 9.654 10.294 10.458 17.464 74.790<br />

Baggiovara Center 1.556 3.562 4.162 2.856 1.831 3.315 17.282<br />

I Giar<strong>di</strong>ni 6.547 1.814 7.<strong>24</strong>1 4.290 2.543 3.821 26.256<br />

<strong>Il</strong> <strong>Sole</strong> 4.652 949 2.767 8.761 8.059 7.473 32.661<br />

Le magnolie 10.464 1.902 2.387 4.202 5.921 3.541 28.417<br />

<strong>Il</strong> Borgogioioso 17.827 12.860 7.802 17.097 27.238 39.086 121.910<br />

Panorama 8.422 6.782 3.494 3.784 3.565 3.115 29.162<br />

L’Ariosto 5.962 22.386 9.899 8.336 22.983 62.542 132.108<br />

I Petali 3.578 18.962 10.205 6.116 17.445 32.131 88.437<br />

meri<strong>di</strong>ana 13.491 13.856 7.136 7.215 9.992 20.959 72.649<br />

<strong>Il</strong> Correggio 5.929 1.776 3.309 5.872 6.754 8.392 32.032<br />

Porta marcolfa 11.439 2.658 7.101 5.261 27.182 19.7<strong>24</strong> 73.365<br />

Reggio Sud 5.498 2.816 1.277 1.875 1.<strong>24</strong>2 3.296 16.004<br />

Quinzio 4.811 5.568 3.218 3.9<strong>24</strong> 3.128 5.163 25.812<br />

Vittoria 6.032 5.947 3.994 3.698 4.432 5.499 29.602<br />

I Ciliegi 16.893 4.682 1.835 4.212 4.139 4.027 35.788<br />

Futura 6.857 2.339 3.594 6.466 4.073 3.046 26.375<br />

Centroborgo 15.845 54.774 103.203 68.307 26.891 35.169 304.189<br />

Crevalcore 2 7.668 2.553 4.449 2.740 15.340 14.502 47.252<br />

Centro meri<strong>di</strong>ana 34.816 50.044 84.404 83.643 30.117 30.499 313.523<br />

<strong>Il</strong> melograno 5.461 3.345 3.686 5.201 5.237 6.340 29.270<br />

Pianella 5.297 2.440 6.341 8.470 12.296 32.492 67.336<br />

Fonte: Sincron Inova<br />

vo centro: risultati nell’or<strong>di</strong>ne <strong>di</strong><br />

3, - , milioni (<strong>di</strong> cui l’ % sottratto<br />

ai centri commerciali concorrenti)<br />

b) provenienza <strong>di</strong> tali visitatori, così<br />

composta: , % dal comune <strong>di</strong><br />

Modena, 23, % dai restanti comuni<br />

della provincia, 7, % dalla provincia<br />

<strong>di</strong> Reggio Emilia e 0,3% dalla<br />

provincia <strong>di</strong> Bologna (fig. - la<br />

mappa nella pagina successiva rappresenta<br />

le quote <strong>di</strong> penetrazione<br />

del nuovo centro sui vari comuni<br />

interessati).<br />

Fig. 2 - Definizione delle aree <strong>di</strong> sovrapposizione<br />

dei <strong>bacini</strong><br />

<strong>RiceRche</strong> <strong>di</strong> <strong>meRcato</strong> e <strong>bacini</strong> d’utenza<br />

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300<br />

250<br />

200<br />

150<br />

100<br />

50<br />

0<br />

209<br />

39<br />

307<br />

2 - Novembre 2009<br />

189<br />

49 48<br />

39<br />

<strong>24</strong><br />

i RepoRt <strong>di</strong><br />

Calcolo dell’in<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> potenziale dei centri esistenti<br />

Fonte: Sincron Inova<br />

184<br />

72<br />

179<br />

141141<br />

67 70<br />

37 49<br />

I Portali<br />

I Gelsi<br />

Grandemilia<br />

La Rotonda<br />

Baggiovara Center<br />

I Giar<strong>di</strong>ni<br />

<strong>Il</strong> <strong>Sole</strong><br />

Le Magnolie<br />

<strong>Il</strong> Borgogioioso<br />

Panorama<br />

L'Ariosto<br />

I Petali<br />

Meri<strong>di</strong>ana (Re)<br />

<strong>Il</strong> Correggio<br />

Porta Marcolfa<br />

Reggio Sud<br />

Quinzio<br />

Vittoria<br />

I Ciliegi<br />

Futura<br />

Centroborgo<br />

Crevalcore 2<br />

Centro Meri<strong>di</strong>ana (Bo)<br />

<strong>Il</strong> Melograno<br />

Pianella<br />

26<br />

48 59<br />

183<br />

53<br />

206<br />

42 39<br />

Fig. 3 - Grandemilia e I Portali sono i due centri<br />

commerciali con il più alto in<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> potenziale<br />

Fig. 4 - La mappa qui a fianco rappresenta le<br />

quote <strong>di</strong> penetrazione del nuovo centro nei vari<br />

comuni interessati<br />

<strong>RiceRche</strong> <strong>di</strong> <strong>meRcato</strong> e <strong>bacini</strong> d’utenza<br />

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Fig. 5 - Gli effetti negativi sui centri<br />

commerciali esistenti potrebbero essere mitigati<br />

da un aumento della propensione all'utilizzo<br />

dei centri nel loro complesso<br />

c) gli in<strong>di</strong>ci <strong>di</strong> potenziale dei <strong>di</strong>versi<br />

centri a seguito dell’apertura del<br />

nuovo centro (fig. );<br />

d) gli effetti dell’aumentata competizione<br />

sui principali concorrenti, effetti<br />

che si possono leggere nella tabella<br />

qui sotto (tab. 3).<br />

Gli effetti negativi sui centri commerciali<br />

esistenti potrebbero/dovrebbero<br />

essere mitigati da un aumento della<br />

propensione all’utilizzo dei centri nel<br />

loro complesso, dovuta alla loro maggior<br />

presenza sul territorio, quin<strong>di</strong> a<br />

un aumento della quota <strong>di</strong> mercato<br />

della tipologia centri commerciali, a<br />

scapito <strong>di</strong> altre tipologie <strong>di</strong>stributive<br />

(per esempio, commercio non strutturato<br />

lungo gli assi stradali, commercio<br />

in piccole aggregazioni <strong>di</strong> quartiere,<br />

commercio nelle zone centrali - specie<br />

dei comuni <strong>di</strong> minori <strong>di</strong>mensioni).<br />

L’aumento della quota <strong>di</strong> mercato <strong>di</strong><br />

una tipologia non è un fatto nuovo: è<br />

influenzata dalle mo<strong>di</strong>ficazioni delle<br />

abitu<strong>di</strong>ni <strong>di</strong> vita e, ovviamente, dal<br />

successo della tipologia.<br />

<strong>Il</strong> caso più illustre? I supermercati, la<br />

cui quota <strong>di</strong> mercato è letteralmente<br />

esplosa negli ultimi decenni.<br />

Esploderà anche la quota <strong>di</strong> mercato<br />

dei centri commerciali? Chissà. Sarebbe<br />

stato interessante chiederlo a<br />

von Neumann che, avendo lavorato al<br />

progetto Manhattan (ndr. quello della<br />

bomba atomica), con le esplosioni<br />

aveva una certa <strong>di</strong>mestichezza.<br />

3 - Novembre 2009<br />

Stefano Barbieri<br />

I Portali e Grandemilia sembrano i due centri<br />

che subiscono il maggior impatto, ma sono<br />

anche quelli che avevano il più elevato<br />

potenziale e quin<strong>di</strong> lo mantengono<br />

i RepoRt <strong>di</strong><br />

In<strong>di</strong>ci <strong>di</strong> potenziale dei centri in seguito all'apertura<br />

250<br />

200<br />

150<br />

100<br />

50<br />

0<br />

173<br />

33<br />

Fonte: Sincron Inova<br />

263<br />

164<br />

21<br />

46 46<br />

35<br />

167<br />

66<br />

I Portali<br />

I Gelsi<br />

Grandemilia<br />

La Rotonda<br />

Baggiovara Center<br />

I Giar<strong>di</strong>ni<br />

<strong>Il</strong> <strong>Sole</strong><br />

Le Magnolie<br />

<strong>Il</strong> Borgogioioso<br />

Panorama<br />

L'ariosto<br />

I Petali<br />

Meri<strong>di</strong>ana (Re)<br />

<strong>Il</strong> Correggio<br />

Porta Marcolfa<br />

Reggio Sud<br />

Quinzio<br />

Vittoria<br />

I Ciliegi<br />

Futura<br />

Centroborgo<br />

Crevalcore 2<br />

Centro Meri<strong>di</strong>ana (Bo)<br />

<strong>Il</strong> Melograno<br />

Pianella<br />

Nuovo C.C.<br />

<strong>RiceRche</strong> <strong>di</strong> <strong>meRcato</strong> e <strong>bacini</strong> d’utenza<br />

Urbanistica ❖ Real Estate ❖ Centri Commerciali © riproduzione riservata<br />

174<br />

137 138<br />

62 69<br />

37 48<br />

tab. 3 - Impatto sui principali competitor<br />

26<br />

48 58<br />

183<br />

53<br />

206<br />

42 39<br />

Centro commerciale Per<strong>di</strong>te stimate (%)<br />

I Portali 15,5 - 18,9<br />

Grandemilia 13,0 - 15,8<br />

I Gelsi 12,6 - 15,4<br />

La Rotonda 12,3 - 15,0<br />

Baggiovara Center 10,5 - 12,8<br />

I Giar<strong>di</strong>ni 8,8 - 10,8<br />

<strong>Il</strong> Borgogioioso 8,3 - 10,2<br />

Panorama 8,1 - 10,0<br />

<strong>Il</strong> <strong>Sole</strong> 6,0 - 7,3<br />

<strong>Il</strong> Correggio 5,5 - 6,8<br />

Le Magnolie 4,6 - 5,7<br />

L’Ariosto 2,8 - 3,4<br />

I Petali 2,7 - 3,3<br />

Vittoria 2,6 - 3,2<br />

Meri<strong>di</strong>ana 1,7 - 2,1<br />

Quinzio 1,6 - 2,0<br />

Porta Marcolfa 1,5 - 1,9<br />

Reggio Sud 1,2 - 1,4<br />

Crevalcore 2 1,0 - 1,2<br />

Futura 0,9 - 1,1<br />

I Ciliegi 0,4 - 0,5<br />

<strong>Il</strong> Melograno 0,3 - 0,4<br />

Pianella 0,2 - 0,3<br />

Centroborgo 0,1 - 0,2<br />

Centro Meri<strong>di</strong>ana -<br />

Fonte: Sincron Inova<br />

192


- Novembre 2009<br />

i RepoRt <strong>di</strong><br />

Le posizioni giuste,<br />

veri asset <strong>di</strong> Me<strong>di</strong>amarket<br />

Nell’ottobre del 99 , quando<br />

Me<strong>di</strong>amarket aprì il suo primo<br />

punto <strong>di</strong> ven<strong>di</strong>ta a insegna<br />

Me<strong>di</strong>a World nel centro commerciale<br />

<strong>di</strong> Curno, le ambizioni <strong>di</strong> espansione<br />

in Italia erano limitate a poco più <strong>di</strong><br />

una decina <strong>di</strong> unità.<br />

Oggi, nonostante i 97 punti <strong>di</strong> ven<strong>di</strong>ta,<br />

fra Me<strong>di</strong>a World e Saturn, già aperti<br />

(saliranno a 00 entro la fine dell’anno),<br />

l’espansione continua a ritmi sostenuti<br />

a integrazione <strong>di</strong> una rete <strong>di</strong><br />

qualità, con punti <strong>di</strong> ven<strong>di</strong>ta ottimamente<br />

posizionati rispetto a ciascun<br />

bacino <strong>di</strong> riferimento.<br />

Agli inizi della storia <strong>di</strong> Me<strong>di</strong>amarket<br />

nel nostro paese la qualità delle posizioni<br />

(location) e delle relative aree<br />

<strong>di</strong> gravitazione, variabili determinanti<br />

del successo dell’azienda in Italia,<br />

poneva pochi interrogativi. L’obiettivo<br />

era molto chiaro: occorreva presi<strong>di</strong>are<br />

le città italiane più importanti<br />

con punti <strong>di</strong> ven<strong>di</strong>ta ubicati all’interno<br />

dei principali centri commerciali,<br />

intesi come punti focali del mercato<br />

da presi<strong>di</strong>are, la cui espressione geografica<br />

era definita dall’area <strong>di</strong> gravitazione<br />

degli stessi.<br />

La rilevanza strategica delle decisioni<br />

<strong>di</strong> sviluppo, i gran<strong>di</strong> investimenti che<br />

comportano, e la <strong>di</strong>versificazione delle<br />

location, resero evidente, fin dopo<br />

le primissime aperture, la necessità<br />

per Me<strong>di</strong>amarket <strong>di</strong> dotarsi <strong>di</strong> meto<strong>di</strong><br />

e <strong>di</strong> strumenti <strong>di</strong> analisi volti a realizzare<br />

puntuali ricerche <strong>di</strong> mercato. Si<br />

avvertì l’esigenza <strong>di</strong> identificare, per<br />

ciascun nuovo sito oggetto <strong>di</strong> analisi,<br />

le caratteristiche socio-economiche e<br />

competitive <strong>di</strong> ciascun territorio che<br />

si intendeva presi<strong>di</strong>are per determinarne<br />

puntualmente il potenziale <strong>di</strong><br />

mercato.<br />

A tal fine, fin dai primi anni Novan-<br />

Nicola Conti<br />

responsabile sviluppo Me<strong>di</strong>amarket<br />

ta, Me<strong>di</strong>amarket si è dotata <strong>di</strong> Virtual-<br />

Market <strong>di</strong> Sincron Inova, adattato alle<br />

nostre specifiche necessità <strong>di</strong> analisi.<br />

In estrema sintesi, uno strumento informatico<br />

interattivo capace <strong>di</strong> fornire,<br />

per ciascun sito in esame, informazioni<br />

qualitative e quantitative (abitanti,<br />

spese procapite, concorrenza,<br />

ecc.) relative alle sue potenziali aree<br />

<strong>di</strong> gravitazione, definite dallo stesso<br />

strumento attraverso il calcolo delle<br />

fasce isocrone.<br />

RUoLo StRAtEGICo<br />

dEL GEomARKEtING<br />

Nel corso degli anni, grazie a investimenti<br />

contenuti ma costanti, si sono<br />

affiancati a Virtual Market sofisticati<br />

sistemi <strong>di</strong> geomarketing che hanno<br />

permesso <strong>di</strong> valorizzare la <strong>di</strong>mensione<br />

geografica delle preziose e numerose<br />

informazioni prodotte dal sistema<br />

informativo aziendale, grazie al<br />

successo dei nostri programmi <strong>di</strong> fidelizzazione<br />

e del conseguente utilizzo<br />

da parte dei nostri clienti delle carte<br />

fedeltà.<br />

La georeferenziazione <strong>di</strong> queste informazioni<br />

e la loro relazione con i dati<br />

esterni, anch’essi geoco<strong>di</strong>ficati, hanno<br />

reso la variabile geografica un driver<br />

<strong>di</strong> analisi fondamentale, in coerenza<br />

con la rilevanza della <strong>di</strong>mensione territoriale<br />

nei processi commerciali dei<br />

punti <strong>di</strong> ven<strong>di</strong>ta, in<strong>di</strong>ssolubilmente<br />

legati ai territori in cui operano.<br />

Con il geomarketing il territorio è <strong>di</strong>ventato<br />

per Me<strong>di</strong>amarket non soltanto<br />

uno strumento <strong>di</strong> conoscenza dell’ambito<br />

competitivo <strong>di</strong> ciascun punto<br />

<strong>di</strong> ven<strong>di</strong>ta (potenziale ovvero già esistente),<br />

ma anche un mezzo <strong>di</strong> controllo<br />

delle performance dei punti <strong>di</strong><br />

ven<strong>di</strong>ta già aperti: la provenienza del<br />

fatturato e dunque il reale bacino <strong>di</strong><br />

utenza, la quota <strong>di</strong> mercato e il potenziale<br />

residuo. Due <strong>di</strong>mensioni <strong>di</strong> analisi<br />

entrambe fondamentali per il processo<br />

decisionale relativo alle nuove<br />

aperture, specie in considerazione<br />

dell’attuale scenario caratterizzato da<br />

un progressivo infittimento della nostra<br />

rete <strong>di</strong> ven<strong>di</strong>ta e dai conseguenti<br />

fenomeni <strong>di</strong> overlapping e <strong>di</strong> cannibalizzazione.<br />

Fenomeni che non riguardano<br />

soltanto i negozi <strong>di</strong> Me<strong>di</strong>amarket,<br />

ma anche e soprattutto i format<br />

<strong>di</strong>stribuitivi più ampi che spesso<br />

li ospitano (centri e parchi commmerciali).<br />

La qualità complessiva delle location<br />

rappresenta per Me<strong>di</strong>amarket uno dei<br />

vantaggi competitivi più importanti e<br />

meglio <strong>di</strong>fen<strong>di</strong>bili. Mai come oggi, nel<br />

clima <strong>di</strong> crescente competizione e <strong>di</strong><br />

crisi dei consumi, la location si è rivelata<br />

fondamentale per il successo<br />

delle insegne. Affermazione che può<br />

suonare banale se non fosse che nel<br />

passato, anche molto recente, tale variabile<br />

è stata a volte clamorosamente<br />

trascurata da alcuni player dell’immobiliare<br />

commerciale.<br />

Nicola Conti<br />

<strong>RiceRche</strong> <strong>di</strong> <strong>meRcato</strong> e <strong>bacini</strong> d’utenza<br />

Urbanistica ❖ Real Estate ❖ Centri Commerciali © riproduzione riservata


- Novembre 2009<br />

i RepoRt <strong>di</strong><br />

La ricerca seria meriterebbe<br />

maggiori riconoscimenti<br />

<strong>di</strong> consulenza immobiliare<br />

si rivolge a una platea pro-<br />

L’attività<br />

fessionale piuttosto eterogenea,<br />

non solo per la <strong>di</strong>versità dei ruoli, ma<br />

anche per le <strong>di</strong>fferenze degli obiettivi: i<br />

promotori, che si concentrano sui preve<strong>di</strong>bili<br />

ritorni <strong>di</strong> uno sviluppo, gli investitori<br />

istituzionali che valutano l’acquisto<br />

<strong>di</strong> un immobile a red<strong>di</strong>to, fino<br />

alle banche che, forse (il dubbio è d’obbligo,<br />

visti i tempi), lo finanzierà. Una<br />

considerazione accomuna, però, tutti<br />

i soggetti coinvolti nella filiera: e cioè<br />

che proprio nell’ambito retail l’utilizzo<br />

<strong>di</strong> adeguati strumenti <strong>di</strong> analisi assume<br />

un’importanza maggiore <strong>di</strong> quella, già<br />

<strong>di</strong> per sé non lieve, che può rivestire<br />

in altre tipologie d’immobili: un’importanza<br />

che deriva, fra l’altro, dalla maggiore<br />

complessità del settore che comporta<br />

un numero più elevato <strong>di</strong> in<strong>di</strong>catori<br />

e variabili da considerare.<br />

Un bravo consulente deve avvalersi<br />

<strong>di</strong> migliori strumenti <strong>di</strong> analisi per dare<br />

risposte valide ai clienti. Sia lo stu<strong>di</strong>o<br />

della fattibilità relativo a un progetto<br />

retail, sia la valutazione dell’acquisto<br />

dell’immobile a red<strong>di</strong>to devono necessariamente<br />

basarsi sull’analisi della<br />

location, del bacino gravitazionale (inteso<br />

come numero <strong>di</strong> residenti, flussi<br />

stagionali e <strong>di</strong> passaggio), dei consumi<br />

e della competizione. La possibilità <strong>di</strong><br />

effettuare simulazioni in tempo reale<br />

calcolando il mercato potenziale, la capacità<br />

<strong>di</strong> penetrazione delle singole categorie<br />

merceologiche, la quota <strong>di</strong> mercato<br />

necessaria a raggiungere un determinato<br />

livello <strong>di</strong> fatturato, costituiscono<br />

strumenti in<strong>di</strong>spensabili per definire<br />

correttamente il mix merceologico e<br />

fissare canoni <strong>di</strong> affitto sostenibili.<br />

Troppo spesso, in passato, alcuni operatori<br />

hanno basato le loro analisi su<br />

in<strong>di</strong>catori più semplici da verificare,<br />

Mirko Bal<strong>di</strong>ni<br />

responsabile advisory Italia CB Richard Ellis<br />

quali per esempio valori <strong>di</strong> affitto comparabili<br />

rilevati in altre strutture, come<br />

se fosse scontato che due centri commerciali<br />

nella stessa regione debbano<br />

avere gli stessi canoni, quando invece<br />

il livello dei consumi pro capite è solo<br />

una delle tante variabili, spesso una<br />

delle meno rilevanti: lo <strong>di</strong>mostrano le<br />

prestazioni entusiasmanti <strong>di</strong> alcune<br />

strutture in aree geografiche al sud o<br />

nelle isole, <strong>di</strong>fficilmente riscontrabili<br />

al nord.<br />

NECESSItà dI StRUmENtI<br />

d’ANALISI PIù SoFIStICAtI<br />

La continua evoluzione del mercato<br />

sotto il duplice profilo qualitativo<br />

e quantitativo impone uno stu<strong>di</strong>o approfon<strong>di</strong>to<br />

della domanda e dell’offerta.<br />

La corretta stima dell’impatto derivante<br />

dall’apertura <strong>di</strong> un concorrente<br />

o delle performance potenziali della<br />

struttura che si vuole sviluppare, <strong>di</strong>pende<br />

anche dall’abilità nel simulare<br />

(in senso tecnico-scientifico) la sovrapposizione<br />

dei rispettivi <strong>bacini</strong> gravitazionali:<br />

quanto più precisa è la segmentazione<br />

delle isocrone (vie, numeri<br />

civici), tanto più esatta sarà l’entità<br />

della stima. La definizione stessa del<br />

format e del posizionamento commerciale<br />

della struttura da sviluppare necessita<br />

l’approfon<strong>di</strong>mento del bacino<br />

d’utenza e della concorrenza: la conoscenza<br />

degli spazi che offre il mercato<br />

riduce il rischio locativo e permette<br />

d’ipotizzare red<strong>di</strong>tività più stabile.<br />

<strong>Il</strong> ritorno dell’investimento non si basa<br />

necessariamente sulla leva degli affitti<br />

(come se, alzando questi, s’incrementasse<br />

magicamente la red<strong>di</strong>tività), ma<br />

dalla corretta stima del canone sostenibile<br />

per i retailer. <strong>Il</strong> valore stesso dell’area<br />

<strong>di</strong>pende dalla capacità <strong>di</strong> red<strong>di</strong>to<br />

che quell’area sarà in grado <strong>di</strong> generare,<br />

e non dalle transazioni comparabili<br />

registrate a pochi chilometri <strong>di</strong> <strong>di</strong>stanza,<br />

e l’elaborazione <strong>di</strong> un business plan<br />

serio necessita <strong>di</strong> strumenti utili ad effettuare<br />

assunzioni realistiche.<br />

Ritengo che la ricerca meriterebbe più<br />

riconoscimento, soprattutto nella fase<br />

preliminare dello sviluppo: il successo<br />

<strong>di</strong> una struttura <strong>di</strong>pende, in larga misura,<br />

dalla precisione delle analisi, ma<br />

il risparmio generato da una buona<br />

consulenza in questa fase è un plus <strong>di</strong>fficilmente<br />

percepito, per esempio, dagli<br />

sviluppatori, e in particolare da coloro<br />

che ritengono sufficiente <strong>di</strong>sporre<br />

<strong>di</strong> un’area a destinazione commerciale<br />

per produrre ricchezza.<br />

A volte si dovrebbe avere più coraggio<br />

nel sostenere che un determinato luogo<br />

non è adatto a ospitare qualsiasi forma<br />

<strong>di</strong> commercio. Ovviamente le performance<br />

future <strong>di</strong>penderanno anche<br />

da tanti altri fattori, ma sicuramente<br />

un centro commerciale sviluppato nel<br />

posto sbagliato non potrà funzionare,<br />

anche se esistono strutture nel posto<br />

giusto, ma che non funzionano… Ma<br />

questa è un’altra storia.<br />

mirko Bal<strong>di</strong>ni<br />

<strong>RiceRche</strong> <strong>di</strong> <strong>meRcato</strong> e <strong>bacini</strong> d’utenza<br />

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- Novembre 2009<br />

i RepoRt <strong>di</strong><br />

Modelli matematico­statistici<br />

e analisi empirica<br />

Molte delle infinite teorie sviluppate<br />

dagli scienziati hanno<br />

portato a schemi teorici o modelli<br />

matematici che possono essere definiti,<br />

in maniera sicuramente non rigorosa,<br />

esatti, nel senso che sotto determinate<br />

con<strong>di</strong>zioni portano a un risultato<br />

unico e inequivocabile. Una mela, con<br />

un determinato peso e massa, cade da<br />

un albero a una velocità teorica che<br />

possiamo calcolare grazie agli stu<strong>di</strong><br />

sulla meccanica razionale <strong>di</strong> Newton.<br />

Molte altre leggi, invece, non sono così<br />

esatte e, sebbene molto collaudate,<br />

non possono fornire risultati precisi.<br />

Si pensi ai fenomeni sociali. Nei comportamenti<br />

umani il risultato presenta<br />

aspetti d’incertezza che non possono<br />

essere previsti a priori. La matematica<br />

da scienza del certo <strong>di</strong>venta scienza<br />

del probabile. A ogni risultato <strong>di</strong> un<br />

esperimento deve essere associato un<br />

determinato livello <strong>di</strong> probabilità. Si<br />

passa da un mondo deterministico a<br />

un mondo stocastico. Gli schemi teorici<br />

associati a quest’ultimo hanno come<br />

obiettivo principale quello <strong>di</strong> ridurre<br />

la componente <strong>di</strong> incertezza, in modo<br />

tale da dare una spiegazione la più<br />

precisa possibile al fenomeno oggetto<br />

<strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o. La variabilità <strong>di</strong> un fenomeno,<br />

che da un lato spaventa perché<br />

non ne conosciamo con esattezza le<br />

conseguenze, dall’altro è fondamentale<br />

perché grazie a essa è possibile collegare<br />

<strong>di</strong>versi fenomeni e, in alcuni casi,<br />

fornire anche una relazione <strong>di</strong> causalità.<br />

Ovviamente, quando si parla <strong>di</strong><br />

variabilità, il ruolo dominante è quello<br />

svolto dalla statistica, che potrebbe essere<br />

vista come l’anello <strong>di</strong> congiunzione<br />

nell’analisi empirica, dovendo unire<br />

il rigore matematico-probabilistico<br />

dei modelli teorici con i fenomeni na-<br />

Emanuele Bacchiocchi<br />

ricercatore Università degli stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> Milano<br />

turali e sociali stu<strong>di</strong>ati dagli scienziati.<br />

La <strong>di</strong>ffusione capillare <strong>di</strong> Internet, almeno<br />

nei paesi sviluppati, permette a<br />

molte più persone e ricercatori <strong>di</strong> avere<br />

accesso a tali informazioni. In molte<br />

situazioni, ad<strong>di</strong>rittura, ci si trova <strong>di</strong><br />

fronte a così tante informazioni che si<br />

ricorre a tecniche statistiche, quali per<br />

esempio il data mining, che esplorano<br />

senza preconcetti se nei dati si presentano<br />

regolarità che meritano un particolare<br />

approfon<strong>di</strong>mento. Si pensi all’ammontare<br />

d’informazioni ricavabili<br />

tramite e-commerce o fidelity card,<br />

che da un lato può essere utile nel fornire<br />

servizi migliori e personalizzati<br />

per un segmento della clientela, mentre<br />

dall’altro può in<strong>di</strong>rizzare il ven<strong>di</strong>tore<br />

verso alcune tipologie <strong>di</strong> prodotti<br />

piuttosto che altri. Se non vi fossero<br />

metodologie <strong>di</strong> data mining, però, tali<br />

informazioni potrebbero non emergere.<br />

In molte altre analisi, invece,<br />

pur avendo a <strong>di</strong>sposizione un’enorme<br />

quantità <strong>di</strong> informazioni, si preferisce<br />

sempre partire da uno schema teorico<br />

<strong>di</strong> riferimento e utilizzare metodologie<br />

matematico-statistiche per fornire<br />

una verifica empirica della teoria <strong>di</strong> ri-<br />

ferimento. Questo approccio è quello<br />

seguito da economisti ed econometrici<br />

per verificare la vali<strong>di</strong>tà <strong>di</strong> spiegazioni<br />

teoriche <strong>di</strong> comportamenti in<strong>di</strong>viduali<br />

o collettivi. In questo caso vengono<br />

generalmente utilizzati modelli <strong>di</strong> regressione,<br />

con <strong>di</strong>verse caratteristiche<br />

<strong>di</strong> complessità, spesso legate alla tipologia<br />

del fenomeno che viene stu<strong>di</strong>ato,<br />

la cui stima e inferenza nei parametri<br />

permette al ricercatore <strong>di</strong> confutare<br />

o meno le caratteristiche salienti della<br />

teoria economica <strong>di</strong> riferimento. Vi<br />

sono inoltre situazioni in cui, anche se<br />

si è in presenza <strong>di</strong> numerose informazioni,<br />

queste non sono sufficienti per<br />

formalizzare o confutare una legge generale.<br />

In questi casi si ricorre sempre<br />

più a tecniche <strong>di</strong> simulazione. Le informazioni<br />

a <strong>di</strong>sposizione, per esempio,<br />

potrebbero essere il punto <strong>di</strong> partenza<br />

per la selezione <strong>di</strong> numerosi sottocampioni<br />

<strong>di</strong> <strong>di</strong>versa numerosità, sui<br />

quali poi effettuare le analisi, verificando<br />

se i risultati ottenuti convergono<br />

verso uno schema unico a cui viene<br />

attribuito il significato <strong>di</strong> legge generale.<br />

In sintesi, <strong>di</strong> fronte a situazioni <strong>di</strong> scelta<br />

in con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> incertezza, può essere<br />

utile affidarsi ad analisi quantitative<br />

che cerchino <strong>di</strong> riprodurre, seppur<br />

in maniera molto semplificata,<br />

la realtà del fenomeno, in modo tale<br />

da poter fare simulazioni o previsioni<br />

sotto <strong>di</strong>versi scenari a <strong>di</strong>versi livelli <strong>di</strong><br />

plausibilità e facilitare le scelte. Questo<br />

non è in contrasto con analisi descrittive,<br />

più o meno soggettive, fornite<br />

da esperti della materia, ma rappresenta<br />

uno strumento aggiuntivo per<br />

poter prendere delle decisioni e limitare<br />

i rischi <strong>di</strong> errori strategici a volte<br />

non più recuperabili.<br />

Emanuele Bacchiocchi<br />

<strong>RiceRche</strong> <strong>di</strong> <strong>meRcato</strong> e <strong>bacini</strong> d’utenza<br />

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7 - Novembre 2009<br />

i RepoRt <strong>di</strong><br />

I modelli gravitazionali aiutano<br />

a ottimizzare gli investimenti<br />

La ridefinizione dei parametri<br />

economici nei prossimi anni e<br />

il loro impatto sul potere d’acquisto<br />

reale delle famiglie e delle persone,<br />

influirà notevolmente sul comportamento<br />

dei consumatori, già in<br />

costante e veloce evoluzione. Consumatori<br />

sempre più attenti a quello<br />

che i tecnici definiscono ottimizzazione<br />

della propria spesa, più laicamente<br />

detta “ricerca della qualità al minimo<br />

prezzo (possibile)”.<br />

Multicanalità e multiformato rappresentano<br />

vantaggi competitivi dai quali<br />

<strong>di</strong>scende un costante aggiornamento<br />

dei concetti <strong>di</strong>stributivi e dei loro contenuti.<br />

Ma per in<strong>di</strong>viduare e costruire<br />

i relativi modelli <strong>di</strong> sviluppo, inteso<br />

sia come attivazione <strong>di</strong> nuovi esercizi<br />

sia come trasformazione <strong>di</strong> negozi<br />

esistenti, sono necessarie analisi in<strong>di</strong>spensabili<br />

per monitorare l’impatto<br />

della rete.<br />

Nei progetti <strong>di</strong> sviluppo, per ogni nuova<br />

localizzazione presa in considerazione<br />

si elabora una ricerca <strong>di</strong> mercato<br />

con conseguente stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> fattibilità<br />

in<strong>di</strong>viduando innanzitutto il bacino<br />

d’utenza, l’estensione dell’area gravitazionale<br />

articolata in tre <strong>di</strong>verse fasce<br />

isocrone:<br />

a) area primaria: comprende centri<br />

abitativi che <strong>di</strong>stano 2-3 minuti<br />

dalla location;<br />

b) area secondaria: include centri che<br />

<strong>di</strong>stano meno <strong>di</strong> minuti <strong>di</strong> auto;<br />

c) area terziaria: località a meno <strong>di</strong> 30<br />

minuti.<br />

Nell’ambito <strong>di</strong> queste tre fasce, e previa<br />

puntuale analisi della viabilità per<br />

raggiungere il punto <strong>di</strong> ven<strong>di</strong>ta, e verifica<br />

della concorrenza esistente, con<br />

relativa mappatura, si procede a due<br />

tipi <strong>di</strong> analisi:<br />

Massimo Grassi<br />

<strong>di</strong>rettore servizi tecnici e sviluppo <strong>di</strong><br />

Nor<strong>di</strong>conad<br />

- in<strong>di</strong>viduazione del mercato <strong>di</strong> riferimento<br />

in termini <strong>di</strong> trend demografico,<br />

domanda potenziale e ambito<br />

competitivo;<br />

- definizione delle caratteristiche del<br />

punto <strong>di</strong> ven<strong>di</strong>ta in funzione delle <strong>di</strong>mensioni,<br />

della tipologia, del formato<br />

e del suo posizionamento <strong>di</strong> mercato,<br />

sulla base anche dell’eventuale sinergia<br />

indotta da servizi aggregati o da altre<br />

attività commerciali.<br />

LA mAPPA dELLE oPPoRtUNItà<br />

Punto <strong>di</strong> partenza per in<strong>di</strong>viduare<br />

nuove localizzazioni è la redazione <strong>di</strong><br />

uno strumento (la “mappa delle opportunità”)<br />

che permette, in via preliminare,<br />

<strong>di</strong> definire le tipologie <strong>di</strong>stributive<br />

da ipotizzare e gli ambiti territoriali<br />

circostanti <strong>di</strong> riferimento, fornendo<br />

la base <strong>di</strong> ricerca delle posizioni<br />

e <strong>di</strong> elaborazione dei piani <strong>di</strong> sviluppo.<br />

Per le <strong>di</strong>verse aree <strong>di</strong> possibile<br />

interesse in<strong>di</strong>viduate e verificate nella<br />

loro congruità con le potenzialità<br />

urbanistiche, si procede a una prima<br />

analisi <strong>di</strong> mercato sviluppata al nostro<br />

interno, utilizzando un program-<br />

ma denominato Virtual Market, che ci<br />

permette <strong>di</strong> esprimere una prima valutazione<br />

<strong>di</strong> mercato. <strong>Il</strong> programma<br />

abbina tutte le potenzialità del geomarketing<br />

ad alcune funzioni <strong>di</strong> calcolo<br />

che ci permettono <strong>di</strong> applicare<br />

<strong>di</strong>versi modelli gravitazionali me<strong>di</strong>ante<br />

i quali stimare il potenziale fatturato<br />

in funzione del contesto <strong>di</strong> mercato<br />

e delle nostre tipologie <strong>di</strong>stributive.<br />

Queste funzioni <strong>di</strong> calcolo si rivelano<br />

essenziali per selezionare e <strong>di</strong>scriminare<br />

le localizzazioni da valutare (teoriche<br />

o frutto <strong>di</strong> segnalazioni), ottimizzando<br />

il successivo lavoro.<br />

Sulle localizzazioni selezionate gli approfon<strong>di</strong>menti<br />

restano sospesi fino al<br />

maturare dei fatti. Solo quando le opportunità<br />

prendono corpo si riavvia il<br />

lavoro <strong>di</strong> analisi, questa volta su ipotesi<br />

concrete.<br />

Nella fase <strong>di</strong> verifica e <strong>di</strong> aggiornamento<br />

della rete esistente è utile analizzare,<br />

attraverso le carte fedeltà, la<br />

mobilità della clientela: dalla provenienza<br />

alla <strong>di</strong>stribuzione sul territorio.<br />

Ricaviamo empiricamente modelli<br />

gravitazionali che giustificano l’impatto<br />

dei <strong>di</strong>versi esercizi, e da questi<br />

modelli desumiamo le quote <strong>di</strong> mercato,<br />

nostre e dei concorrenti.<br />

Una simile analisi è stata da poco conclusa<br />

con l’ausilio della società ideatrice<br />

del programma, proprio nei giorni<br />

scorsi per l’ipermercato E. Leclerc-Conad<br />

a Modena. L’analisi, oltre a confermare<br />

empiricamente dati e aspetti<br />

già <strong>di</strong> per sé palesi, è stata un’ottima<br />

base <strong>di</strong> lavoro che spazia dalla definizione<br />

del ruolo dei concorrenti alla<br />

puntualizzazione del piano promozionale,<br />

fino a un aggiustamento della<br />

<strong>di</strong>stribuzione del piano promo-pubblicitario.<br />

massimo Grassi<br />

<strong>RiceRche</strong> <strong>di</strong> <strong>meRcato</strong> e <strong>bacini</strong> d’utenza<br />

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- Novembre 2009<br />

i RepoRt <strong>di</strong><br />

Simula in<strong>di</strong>vidua<br />

le performance reali dei mercati<br />

Simula, modello economico-gravitazionale,<br />

è uno strumento<br />

che permette <strong>di</strong> raggiungere sostanzialmente<br />

due obiettivi: misurare<br />

le propensioni/abitu<strong>di</strong>ni d’acquisto<br />

dei consumatori e stimare il fatturato<br />

<strong>di</strong> un nuovo esercizio. Partiamo descrivendo<br />

una situazione abituale: un<br />

territorio nel quale risiedono, variamente<br />

<strong>di</strong>stribuite, tante persone che<br />

devono acquistare prodotti alimentari,<br />

e <strong>di</strong>spongono, dunque, <strong>di</strong> un certo<br />

potenziale <strong>di</strong> spesa. Per acquistare<br />

i prodotti <strong>di</strong> cui hanno bisogno possono<br />

rivolgersi a numerosi e <strong>di</strong>versi canali/tipologie<br />

<strong>di</strong> ven<strong>di</strong>ta, anch’essi variamente<br />

<strong>di</strong>stribuiti sul territorio: supermercati,<br />

ipermercati, <strong>di</strong>scount, negozi<br />

specializzati, mercati, ambulanti,<br />

produttori. Fra le molteplici domande<br />

che molte imprese della <strong>di</strong>stribuzione,<br />

obbligate a crescere continuamente,<br />

possono porsi riguardo a questo<br />

territorio, spiccano due interrogativi<br />

ricorrenti:<br />

. ha senso aprire un nuovo esercizio<br />

(per esempio, un supermercato <strong>di</strong><br />

2. 00 mq <strong>di</strong> superficie <strong>di</strong> ven<strong>di</strong>ta)<br />

in un punto esatto <strong>di</strong> quel territorio?<br />

2. È possibile stimarne il fatturato potenziale?<br />

Riguardo questo ipotetico, ma reale,<br />

territorio possiamo trovare molte informazioni,<br />

quantitative e qualitative,<br />

che riconducono a tre ambiti:<br />

• Domanda, nelle sue molteplici segmentazioni:<br />

abitanti e loro <strong>di</strong>stribuzione<br />

sul territorio, classi d’età,<br />

sesso, professione, abitazioni e autovetture<br />

possedute, red<strong>di</strong>to e consumo<br />

complessivi, potenziale <strong>di</strong><br />

spesa per la categoria merceologica,<br />

numero dei componenti la famiglia,<br />

livello <strong>di</strong> istruzione, e al-<br />

Alberto Magelli<br />

amministratore delegato Sincron Inova<br />

tro ancora. Volendo, e <strong>di</strong>sponendo<br />

<strong>di</strong> tempo e risorse economiche,<br />

si può incrementare la conoscenza<br />

della domanda con indagini finalizzate<br />

a evidenziare a quali canali/tipologie<br />

gli abitanti si rivolgono<br />

per i loro acquisti, cosa pensano <strong>di</strong><br />

queste fonti <strong>di</strong> approvvigionamento,<br />

e presso quali <strong>di</strong> esse trovano la<br />

più adeguata soluzione in materia<br />

<strong>di</strong> prezzo o servizio, o <strong>di</strong> rapporto<br />

qualità/prezzo.<br />

• Offerta. È il secondo ambito d’indagine<br />

che limiteremo a supermercati,<br />

superstore, ipermercati e <strong>di</strong>scount,<br />

dei quali si analizzerà il<br />

profilo <strong>di</strong>mensionale, numerico ed<br />

economico (chi sono, dove sono,<br />

quanto sono gran<strong>di</strong>, quanto fatturano).<br />

Anche in questo caso è possibile<br />

approfon<strong>di</strong>re il dettaglio con rilevazioni<br />

finalizzate a conoscere, fra<br />

l’altro, ampiezza e profon<strong>di</strong>tà degli<br />

assortimenti, <strong>di</strong>sponibilità <strong>di</strong> un<br />

parcheggio adeguato, variabili del<br />

marketing più enfatizzate, politica<br />

<strong>di</strong> fidelizzazione.<br />

• Territorio. È il terzo ambito <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o,<br />

nelle sue variabili anche <strong>di</strong> natura<br />

logistica, come assetto urbano,<br />

sistema viario, <strong>di</strong>stanze, caratteristica<br />

delle strade. Anche in questo<br />

caso il livello <strong>di</strong> analisi può scendere<br />

molto nel dettaglio: per esempio,<br />

con la misurazione dei passaggi auto<br />

in un dato momento della giornata,<br />

o della velocità me<strong>di</strong>a necessaria<br />

per percorrere una determinata<br />

strada la mattina <strong>di</strong> un dato<br />

giorno (mettiamo lunedì) piuttosto<br />

che il pomeriggio <strong>di</strong> un altro (per<br />

esempio, venerdì).<br />

UtILIZZo dELLE INFoRmAZIoNI<br />

Come può essere utilizzata questa nutrita<br />

e complessa serie d’informazioni?<br />

Qual è la funzione strategica insita<br />

nel sapere che gli abitanti <strong>di</strong> una<br />

delle micro-aree in cui possiamo sud<strong>di</strong>videre<br />

quel territorio (per esempio,<br />

un dato quartiere) sono per il 3, %<br />

single, per il 9, % laureati, per il<br />

9, % casalinghe/i, e che per raggiungere<br />

con l’auto il supermercato A impiegano<br />

da a 9 minuti, a seconda<br />

del traffico e del luogo esatto nel quale<br />

risiedono all’interno del quartiere?<br />

Per rispondere a queste due domande,<br />

le informazioni interessanti sono<br />

perché e quanto spendono nel supermercato<br />

A, e anche negli altri supermercati<br />

circonvicini.<br />

Malauguratamente <strong>di</strong> supermercati<br />

A, B e C, collocati a una <strong>di</strong>stanza<br />

massima <strong>di</strong> 20’ d’auto dal quartiere<br />

ipoteticamente scelto, se ne contano<br />

, cui si aggiungono ipermercati<br />

e <strong>di</strong>scount. Si potrebbe commissionare<br />

una ricerca sui consumatori residenti<br />

nel quartiere, intervistandoli<br />

e chiedendo loro perché e quanto<br />

spendono nei supermercati A, B, C ed<br />

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eventualmente presso gli altri punti<br />

<strong>di</strong> ven<strong>di</strong>ta: si scoprirebbero sicuramente<br />

aspetti molto interessanti: fra i<br />

quali, che il single acculturato, più attratto<br />

dalla letteratura che dalla buona<br />

cucina, fa il 0% della sua spesa<br />

alimentare nel vicino <strong>di</strong>scount, perché<br />

ha prezzi molto convenienti, il<br />

32% nell’ipermercato K, per l’ampiezza<br />

del suo assortimento, e il restante<br />

% nel supermercato Y, scelto come<br />

fonte <strong>di</strong> acquisti solo quando la sua<br />

nuova ragazza va a cena da lui (questo<br />

supermercato ha un’ottima offerta:<br />

i prodotti costano un po’ <strong>di</strong> più, ma<br />

lui vuole fare bella figura).<br />

Si scoprirebbe poi che la casalinga,<br />

molto occupata dai due figli piccoli<br />

spende l’ 0% del suo budget nell’ipermercato<br />

G, dove trova anche<br />

quello yogurt particolare, con il marchio<br />

dell’insegna, che piace tanto ai<br />

piccoli; inoltre, l’ipermercato G è sulla<br />

strada per portare il figlio a scuola<br />

e a quell’ora si trova sempre posto<br />

nel parcheggio. Ma durante l’estate,<br />

quando le scuole sono chiuse, lei va<br />

anche al supermercato F, con i bambini,<br />

e ci spende il % del budget.<br />

Sabato va invece dall’ambulante pugliese<br />

che proprio in quel giorno parcheggia<br />

il suo camion attrezzato a negozio<br />

in via Pacinotti: dall’ambulante<br />

spende il % per mozzarelle straor<strong>di</strong>narie<br />

e squisite verdure per il pinzimonio.<br />

E poi emergerebbe che l’insegnante<br />

<strong>di</strong> musica…, che l’operaio in cassa integrazione…,<br />

che il <strong>di</strong>soccupato..., che<br />

la cameriera della famiglia del ricco<br />

manager…, che…, che…, che. Ma<br />

quante interviste si dovrebbero fare<br />

per capire come si comporta, me<strong>di</strong>amente,<br />

la gente che vive in un dato<br />

quartiere? E quanti sono questi ipotetici<br />

quartieri?<br />

Un collega, che insegna statistica al<br />

politecnico, e con il quale spesso <strong>di</strong>scorriamo<br />

<strong>di</strong> questi argomenti terrorizzanti<br />

(infarciti <strong>di</strong> significatività del<br />

campione, intervalli <strong>di</strong> confidenza,<br />

scarti quadratici me<strong>di</strong>), ha fatto un<br />

calcolo sul numero d’interviste necessarie<br />

per il quartiere che abbiamo<br />

9 - Novembre 2009<br />

i RepoRt <strong>di</strong><br />

immaginato (tralasciando la metodologia,<br />

altro tema che mette a rischio<br />

le coronarie).<br />

Da questo calcolo scaturisce un numero<br />

che, sulla base dei preventivi <strong>di</strong><br />

tre società specializzate, e supponendo<br />

che le indagini vadano allargate ad<br />

almeno altri 0 quartieri, si mangerebbe<br />

il % del budget <strong>di</strong> quest’anno<br />

destinato a stu<strong>di</strong> e ricerche, budget<br />

che, tra l’altro, è stato pesantemente<br />

falci<strong>di</strong>ato rispetto a quello dello<br />

scorso anno in omaggio alla prassi<br />

del cost cutting, non aggirabile in<br />

quanto riferibile alla strategia.<br />

Proporre indagini che comportano<br />

costi <strong>di</strong> tale entità è improponibile,<br />

visto che l’obiettivo aziendale è quello<br />

<strong>di</strong> aprire almeno nuovi punti <strong>di</strong><br />

ven<strong>di</strong>ta nell’anno in corso. Possibile<br />

che, con le dotazioni tecnologiche attuali,<br />

non vi sia un’altra via, più veloce<br />

ed economica, per analizzare il<br />

perché e il quanto spendono gli abitanti<br />

del quartiere nel supermercato<br />

A e in tutti gli altri supermercati raggiungibili<br />

in un tempo ragionevole?<br />

A ben riflettere non ci interessa neanche<br />

il perché spendono lì; importa,<br />

invece, quanto spendono. I perché saranno<br />

probabilmente tanti quanti sono<br />

i consumatori.<br />

Se quantificassimo la spesa <strong>di</strong> questi<br />

abitanti, allora sapremmo come<br />

si comportano nei confronti dei vari<br />

canali/tipologie <strong>di</strong> ven<strong>di</strong>ta, misurando<br />

tutte le variabili in campo (consumatori,<br />

punti <strong>di</strong> ven<strong>di</strong>ta e <strong>di</strong> acquisto,<br />

e territorio in cui sono localizzati) e<br />

la loro interazione. Ma è possibile misurare<br />

l’effetto simultaneo <strong>di</strong> tutte le<br />

variabili in gioco?<br />

I tRE CARdINI dI SImULA<br />

Secondo il modello Simula la risposta<br />

è sì. A patto che si conoscano i fatturati<br />

degli esercizi presenti in quel territorio:<br />

è un tipo d’informazione reperibile,<br />

perché fa parte della normale<br />

attività <strong>di</strong> intelligence (cioè spionaggio)<br />

che ogni insegna sviluppa<br />

continuamente.<br />

Al <strong>di</strong> là della complessità <strong>di</strong> calcoli<br />

che solo pochi anni fa non sareb-<br />

bero stati economicamente fattibili<br />

e che impongono l’uso <strong>di</strong> computer,<br />

meglio se potenti, i tre assunti concettuali<br />

del modello Simula (che presuppongono<br />

un comportamento razionale<br />

del consumatore) sono quasi banali<br />

nella loro semplicità:<br />

. <strong>Il</strong> consumatore premia il punto<br />

<strong>di</strong> ven<strong>di</strong>ta A rispetto a B (che per<br />

semplicità supporremo ubicati alla<br />

stessa <strong>di</strong>stanza dalla sua residenza)<br />

perché è convinto che A sia migliore<br />

<strong>di</strong> B (migliore nel senso <strong>di</strong> più<br />

giusto per lui). L’effetto <strong>di</strong> questa<br />

scoperta dell’acqua calda è che il<br />

consumatore spenderà <strong>di</strong> più in A<br />

che in B (maggiori acquisti unitari<br />

o più elevata frequenza <strong>di</strong> acquisto<br />

o entrambi). La prova è che sul<br />

mercato operano esercizi <strong>di</strong> <strong>di</strong>verse<br />

insegne che a parità <strong>di</strong> formati<br />

e <strong>di</strong> superficie esprimono valori<br />

<strong>di</strong> produttività (fatturato per mq)<br />

molto <strong>di</strong>versi.<br />

2. <strong>Il</strong> consumatore si rivolge al punto<br />

<strong>di</strong> ven<strong>di</strong>ta A, o a quello B, o a entrambi,<br />

perché influenzato dalla<br />

<strong>di</strong>stanza, o meglio, dal tempo <strong>di</strong> accesso.<br />

Anche questa scoperta dell’acqua calda,<br />

tanto più vera quanto maggiore<br />

è la <strong>di</strong>ffusione <strong>di</strong> esercizi tra loro<br />

piuttosto simili e quin<strong>di</strong> in gran parte<br />

fungibili, è verificata dalle analisi<br />

statistiche sui clienti. La tendenza <strong>di</strong><br />

questo comportamento è rappresentabile<br />

con una curva (grafico A).<br />

tempo <strong>di</strong> accesso (minuti)<br />

La leggibilità <strong>di</strong> questa curva è imme<strong>di</strong>ata:<br />

l’esercizio (A o B o Z) raccoglie<br />

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quote <strong>di</strong> mercato (%)<br />

Grafico A


20 - Novembre 2009<br />

Grafico B<br />

Grafico C<br />

il 30% della spesa dei consumatori residenti<br />

a 3’ <strong>di</strong> <strong>di</strong>stanza, il 0% della<br />

spesa dei residenti a 9’ e così via.<br />

Per la precisione, le curve gravitazionali<br />

che descrivono questo comportamento<br />

saranno più d’una, <strong>di</strong>verse,<br />

seppure dello stesso tipo, in relazione<br />

al ruolo che l’esercizio gioca sul mercato;<br />

esse saranno cumulate a seconda<br />

del ruolo effettivamente espresso<br />

(grafico B).<br />

3. <strong>Il</strong> consumatore è infedele. Non ricorre<br />

a un solo fornitore, ma ne utilizza<br />

<strong>di</strong>versi, teoricamente anche<br />

tutti quelli che può raggiungere in<br />

un tempo accettabile. E si rivolgerà<br />

a loro secondo modalità e quantità<br />

i RepoRt <strong>di</strong><br />

variabili in funzione sia della percezione/opinione<br />

che ha <strong>di</strong> loro (migliore/peggiore),<br />

sia della <strong>di</strong>stanza.<br />

Possiamo sintetizzare matematicamente<br />

quanto espresso nei tre assunti<br />

<strong>di</strong> base appena spiegati sopra, me<strong>di</strong>ante<br />

la seguente relazione:<br />

QA = a . bt in cui:<br />

• QA = quota <strong>di</strong> mercato che da una<br />

delle micro-zone in cui possiamo<br />

sud<strong>di</strong>videre il territorio (definite<br />

poli e in cui si presume concentrata<br />

la domanda) gravita sull’esercizio<br />

A<br />

• a = componente della quota Q de-<br />

terminata dalla propensione dei<br />

consumatori residenti nel polo a<br />

servirsi dell’esercizio A rispetto agli<br />

altri esercizi<br />

• b = componente della quota Q determinata<br />

dalla <strong>di</strong>stanza del polo<br />

dall’esercizio A<br />

• t = tempo <strong>di</strong> accesso all’esercizio A<br />

I valori della quota <strong>di</strong> mercato Q definiti<br />

dai valori <strong>di</strong> a e <strong>di</strong> b risulteranno<br />

<strong>di</strong>versi per ogni polo e potranno essere<br />

rappresentati con una linea spezzata<br />

<strong>di</strong> questo tipo (grafico C).<br />

Se conoscessimo i valori della relazione<br />

QA = a • bt per ciascun polo potremmo<br />

stimare il fatturato teorico<br />

del supermercato A con due operazioni<br />

banali: la trasformazione della<br />

quota <strong>di</strong> mercato Q, <strong>di</strong> ciascun polo,<br />

in fatturato e la ∑ dei fatturati provenienti<br />

da tutti i poli.<br />

Poi potremmo confrontare il fatturato<br />

teorico (derivante dall’applicazione<br />

delle relazioni Q A = a . b t ) con quello<br />

reale, cioè quello effettivamente realizzato<br />

dal supermercato A.<br />

Se il fatturato teorico fosse uguale, o<br />

ragionevolmente simile, a quello reale,<br />

allora potremmo concludere che la<br />

relazione Q A = a . b t funziona, nel senso<br />

che fotografa il comportamento dei<br />

consumatori nei confronti del supermercato<br />

A.<br />

Se invece il fatturato teorico fosse <strong>di</strong>verso<br />

da quello reale allora la relazione<br />

non funziona e occorrerebbe in<strong>di</strong>viduarne<br />

un’altra, dello stesso tipo ma<br />

con valori <strong>di</strong>versi.<br />

Se poi fossimo in grado<br />

• <strong>di</strong> calcolare le relazioni Q = a . b t per<br />

tutti gli esercizi esistenti nel territorio<br />

(non solo, quin<strong>di</strong> per l’esercizio<br />

A)<br />

• e se i loro fatturati teorici fossero<br />

uguali (o ragionevolmente simili) a<br />

quelli reali allora avremmo fotografato<br />

il comportamento d’acquisto<br />

dei consumatori residenti nel territorio<br />

nei confronti <strong>di</strong> tutti gli esercizi<br />

operanti nello stesso.<br />

Sarebbe fantastico, ma è possibile? Sì,<br />

e c’è un solo modo, concettualmente<br />

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semplice, per farlo: per tentativi.<br />

Ed è esattamente quello che il modello<br />

Simula fa, grazie ai moderni computer<br />

(stupi<strong>di</strong>, almeno per ora, ma<br />

gran<strong>di</strong> e veloci lavoratori) attraverso:<br />

a) identificazione del territorio <strong>di</strong> riferimento,<br />

uno spazio geografico attorno<br />

al pivot (ricor<strong>di</strong>amo che il pivot<br />

è il luogo in cui si pensa <strong>di</strong> realizzare<br />

il nuovo supermercato).<br />

b) costruzione <strong>di</strong> un grafo del territorio,<br />

cioè un insieme <strong>di</strong> punti (poli)<br />

collegati da linee (le strade).<br />

c) georeferenziazione sul grafo <strong>di</strong> tutte<br />

le variabili che definiscono la domanda<br />

(mercato teorico della popolazione)<br />

e l’offerta (gli esercizi).<br />

d) attribuzione a ciascuno degli esercizi<br />

<strong>di</strong> un valore numerico, definito<br />

peso, che ha una funzione essenziale:<br />

influenza i valori a delle relazioni<br />

Q A = a . b t .<br />

Concettualmente il peso rappresenta<br />

la sintesi <strong>di</strong> tutte le variabili<br />

che contribuiscono a fare <strong>di</strong> un<br />

esercizio un vincitore, ovvero un<br />

me<strong>di</strong>ocre, ovvero un perdente agli<br />

occhi del consumatore: ampiezza e<br />

profon<strong>di</strong>tà dell’assortimento, esposizione,<br />

prezzi, pubblicità, servizio,<br />

parcheggio, promozioni, sorriso degli<br />

addetti, e via <strong>di</strong>scorrendo.<br />

In altre parole, il peso <strong>di</strong> un esercizio<br />

ne esprime la capacità competitiva<br />

nello scenario territoriale e<br />

concorrenziale analizzato.<br />

<strong>Il</strong> valore del peso, che risulterà <strong>di</strong>verso<br />

per ognuno dei concorrenti<br />

(anche se esiste la teorica possibilità<br />

<strong>di</strong> esercizi concorrenti con peso<br />

uguale) può influire notevolmente<br />

sul fatturato teorico.<br />

e) attivazione <strong>di</strong> un processo iterativo<br />

(ecco l’utilità del nostro cervellone<br />

elettronico che fa calcoli alla<br />

velocità della luce) che scopre, per<br />

approssimazioni successive, il valore<br />

del peso degli esercizi calibrandolo<br />

fino a quando gli scostamenti<br />

tra fatturati teorici (derivanti dal<br />

modello) e reali (conosciuti) <strong>di</strong> tutti<br />

gli esercizi risulteranno compresi<br />

entro scostamenti i cui limiti <strong>di</strong> variazione<br />

possono essere predefiniti.<br />

2 - Novembre 2009<br />

i RepoRt <strong>di</strong><br />

Più ridotta è la variazione accettata<br />

più numerose saranno le iterazioni.<br />

Arrivati a questo punto il modello<br />

ha identificato il valore delle quote<br />

<strong>di</strong> mercato gravitanti da ogni polo su<br />

tutti i supermercati secondo relazioni<br />

che si presumono esatte in quanto i<br />

fatturati teorici che esse hanno calcolato<br />

risultano uguali ai fatturati reali.<br />

Ma sarà vero che il supermercato G<br />

ottiene il 3, % del mercato teorico<br />

del quartiere che abbiamo ipotizzato<br />

all’inizio? Forse no, tanto che se allargassimo<br />

o riducessimo le <strong>di</strong>mensioni<br />

dell’area esaminata, quel 3, % cambierebbe<br />

(forse in 2, % o in ,3%).<br />

Questo, però, anziché essere un minus<br />

deve considerarsi un punto <strong>di</strong> forza:<br />

la verifica della vali<strong>di</strong>tà del modello.<br />

Perché anche se i valori delle relazioni<br />

e del peso che contribuisce a<br />

definirli cambiassero per effetto dell’ampliamento<br />

o della riduzione del<br />

territorio <strong>di</strong> riferimento (alla sola con<strong>di</strong>zione<br />

<strong>di</strong> non cambiare la localizzazione<br />

del pivot), il modello troverebbe<br />

comunque fatturati teorici uguali<br />

a quelli reali. Miracolo? Sì, della matematica.<br />

La conclusione pratica è che il modello<br />

Simula ricostruisce una situazione<br />

virtuale che interpreta correttamente<br />

il comportamento d’acquisto dei<br />

consumatori (anche se probabilmente<br />

non vero), in quanto fornisce risultati<br />

esatti.<br />

E potremo apprezzare il suggerimento<br />

<strong>di</strong> Einstein, uno che <strong>di</strong> modelli se<br />

ne intendeva: “non chiedetevi perché,<br />

chiedetevi e se?”.<br />

Bene, abbiamo trovato risposta alla<br />

prima delle domande iniziali, ricor<strong>di</strong>amola:<br />

a) misurare le propensioni/<br />

abitu<strong>di</strong>ni d’acquisto dei consumatori.<br />

Ma cosa rispon<strong>di</strong>amo alla seconda<br />

domanda (legata all’esigenza <strong>di</strong> stimare<br />

il fatturato <strong>di</strong> un nuovo esercizio)?<br />

Basterà inserire un nuovo esercizio,<br />

<strong>di</strong> peso conveniente, nel punto<br />

in cui è collocato il pivot (il luogo in<br />

cui si pensa <strong>di</strong> realizzare il nuovo supermercato)<br />

e far rigirare il modello<br />

che ricalcolerà le relazioni <strong>di</strong> tutti gli<br />

esercizi e i fatturati, compreso quello<br />

nuovo.<br />

E il risultato (fatturato) del nuovo<br />

esercizio sarà influenzato dal comportamento<br />

<strong>di</strong> acquisto dei consumatori<br />

<strong>di</strong> quel territorio che il modello ha in<br />

precedenza fotografato.<br />

Scontato <strong>di</strong>re che l’ingresso <strong>di</strong> un nuovo<br />

player mo<strong>di</strong>ficherà questo comportamento<br />

d’acquisto e farà risentire<br />

i suoi effetti sugli operatori esistenti;<br />

effetti che, tra l’altro, il modello Simula<br />

calcolerà fornendo altre interessanti<br />

informazioni (per esempio: quanto<br />

perderanno i concorrenti in termini<br />

<strong>di</strong> fatturato, oppure quanto perderà<br />

il nostro esercizio - se ce ne è uno -<br />

se aprisse un concorrente, oppure <strong>di</strong><br />

quanto si innalzerà la quota <strong>di</strong> mercato<br />

complessiva degli esercizi della<br />

tipologia supermercati sul territorio<br />

considerato).<br />

È evidente che la definizione del peso<br />

del nuovo esercizio è cruciale e i mo<strong>di</strong><br />

per definirlo costituiscono un tema<br />

<strong>di</strong> grande interesse che, tuttavia, non<br />

vogliamo trattare in questa sede, limitandoci<br />

a <strong>di</strong>re che per identificarlo si<br />

possono utilizzare anche altri modelli.<br />

Ricordando che concettualmente il<br />

peso esprime la capacità competitiva<br />

<strong>di</strong> un esercizio, possiamo supporre<br />

che un’insegna sappia come si posiziona<br />

nei confronti dei concorrenti e<br />

poiché il modello fornisce il valore del<br />

peso dei vari concorrenti allora l’identificazione<br />

del peso del nuovo esercizio<br />

non appare troppo problematica.<br />

Naturalmente l’applicazione del modello<br />

Simula richiede la conoscenza<br />

del format del nuovo esercizio. Ma se<br />

il format fosse completamente nuovo?<br />

Allora tanti complimenti, il mercato<br />

italiano ne ha un gran bisogno.<br />

Ma quanto potrebbe fatturare?<br />

Spiacenti, ma a questa domanda nessun<br />

modello potrà mai rispondere, alla<br />

faccia della tecnologia e <strong>di</strong> Albert<br />

Einstein.<br />

UN CASo REALE<br />

1 - Scegliamo un punto sul territorio,<br />

quello in cui vorremmo inse<strong>di</strong>are il<br />

nostro nuovo supermercato (il pivot<br />

<strong>RiceRche</strong> <strong>di</strong> <strong>meRcato</strong> e <strong>bacini</strong> d’utenza<br />

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nel modello) e costruiamo l’isocrona<br />

dei 20’.<br />

2 - Identifichiamo quali supermercati,<br />

ipermercati e <strong>di</strong>scount (che definiremo<br />

player) ci sono nei 20’.<br />

3 - Per ciascuno <strong>di</strong> essi calcoliamo l’isocrona<br />

(max) dei 30’, in cui presumiamo<br />

si esaurisca la capacità attrattiva<br />

dell’esercizio (si potrebbe anche considerare<br />

un limite <strong>di</strong>verso per le <strong>di</strong>verse<br />

tipologie: per esempio, 0’ per gli<br />

ipermercati, 0’ per i <strong>di</strong>scount)<br />

<strong>Il</strong> limite estremo delle isocrone massime<br />

<strong>di</strong> tutti i player sarà il territorio su<br />

cui applicheremo il modello.<br />

4 - Di questo territorio costruiamo il<br />

grafo: nel caso svolto esso risulta costituito<br />

da oltre 20.000 poli appartenenti<br />

a 33 comuni, in cui risiedono<br />

più <strong>di</strong> ,3 milioni <strong>di</strong> abitanti, e da oltre<br />

30.000 rami per circa 3.700 km, con<br />

una velocità me<strong>di</strong>a <strong>di</strong> 2 ,9 km/h.<br />

Ai <strong>di</strong>versi poli dello stesso riferiamo,<br />

georeferenziandole, le informazioni<br />

sulla domanda e sui player (mappa1).<br />

22 - Novembre 2009<br />

i RepoRt <strong>di</strong><br />

mAPPA 1<br />

Dei player conosciamo superficie, tipologia,<br />

fatturato e <strong>di</strong>stanza dal pivot<br />

(espressa in minuti <strong>di</strong> tempo <strong>di</strong> accesso);<br />

nonostante il caso sia reale non li<br />

identificheremo per nome e cognome<br />

semplicemente perché qui non serve.<br />

È <strong>di</strong> seguito riportata la consistenza<br />

degli esercizi esistenti nel territorio<br />

(tabella 1) e considerati nell’esempio<br />

successivamente circostanziato.<br />

5 - A questo punto il modello Simula<br />

calcolerà, attraverso l’in<strong>di</strong>viduazione<br />

dei pesi, i valori delle relazioni<br />

Q i = a . b t<br />

<strong>di</strong> tutti i player e, da esse, i fatturati<br />

teorici che confronteremo con quelli<br />

reali. Questi i risultati, riportati per tipologie<br />

aggregate, ottenuti arrestando<br />

il processo <strong>di</strong> calibratura quando il<br />

fatturato reale <strong>di</strong> ogni esercizio risultava<br />

<strong>di</strong>verso da quello teorico per un<br />

+/- % (tabella 2).<br />

Inseriamo ora un nuovo esercizio<br />

(un grande supermercato), nel punto<br />

identificato come pivot e visualizzato<br />

sul grafo che, ridotto rispetto a quello<br />

precedente, è <strong>di</strong> seguito riportato<br />

(mappa 2).<br />

Consistenza degli esercizi esistenti - tabella 1<br />

tipologia n. esercizi sup. ven<strong>di</strong>ta (mq) fatturato alim. (mio euro)<br />

ipermercati 19 117.300 949,0<br />

supermercati 36 48.750 346,8<br />

<strong>di</strong>scount (gran<strong>di</strong>) 9 7.300 37,0<br />

totale 64 173.350 1.332,8<br />

Fatturati teorici e reali dei player - tabella 2<br />

tipologia<br />

n.<br />

eser.<br />

peso<br />

me<strong>di</strong>o<br />

fatturato reale<br />

(mio euro)<br />

fatturato teorico<br />

(mio euro)<br />

var% fatt.<br />

teorico/reale<br />

ipermercati 19 78,8 949,0 973,8 2,6<br />

supermercati 36 22,0 346,8 349,0 0,6<br />

<strong>di</strong>scount (gran<strong>di</strong>) 9 11,4 37,0 36,4 -1,6<br />

totale 64 37,4 1.332,8 1.359,2 2,0<br />

<strong>RiceRche</strong> <strong>di</strong> <strong>meRcato</strong> e <strong>bacini</strong> d’utenza<br />

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23 - Novembre 2009<br />

i RepoRt <strong>di</strong><br />

mAPPA 2 - ESERCIZI ESIStENtI NEL ComUNE<br />

dEL PIVot GRAFICo d<br />

Correlazione tra la superficie degli esercizi della tipologia<br />

grande supermercato e il peso da essi assunto in fase <strong>di</strong><br />

calibratura del modello gravitazionale teorico<br />

L’assegnazione del peso al nuovo esercizio<br />

può essere agevolata dalla lettura<br />

del grafico che rappresenta la situazione<br />

in essere in termini <strong>di</strong> peso<br />

assunto dai vari concorrenti all’interno<br />

della tipologia e riportato nel grafico<br />

D:<br />

Assegniamo al nuovo supermercato,<br />

<strong>di</strong> . 00 mq, un peso uguale a 9 e<br />

facciamo rigirare il modello.<br />

Simula identificherà:<br />

• fatturato teorico del nuovo esercizio,<br />

che risulta pari a ,2 milioni <strong>di</strong><br />

euro<br />

• i nuovi valori delle relazioni<br />

Q i = f(t) = a . b t <strong>di</strong> ogni competitor<br />

• il nuovo fatturato teorico <strong>di</strong> ogni<br />

competitor<br />

• lo scostamento % tra fatturato teorico<br />

dopo l’apertura del nuovo supermercato<br />

e quello reale (calibrato)<br />

dei competitor (ve<strong>di</strong> tabella 3) n<br />

Effetti indotti dal nuovo supermercato - tabella 3<br />

Esercizio tipologia S.V. (mq)<br />

variazione %<br />

fatt. alimentare<br />

A ipermercato 5.800 -1.88<br />

B ipermercato 4.800 -0.72<br />

C supermercato 2.000 -0,52<br />

D <strong>di</strong>scount 950 -20,08<br />

E <strong>di</strong>scount 550 -19,91<br />

F supermercato 500 -8,39<br />

G supermercato 450 -<br />

totale esercizi comune del pivot 15.050 -2.83<br />

totale esercizi comune del pivot<br />

+ nuovo supermercato<br />

16.550 7,72<br />

totale esercizi altri comuni 158.300 -1,27<br />

totale esercizi 173.350 -0,47<br />

totale esercizi + nuovo supermercato 174.850 0,37<br />

<strong>RiceRche</strong> <strong>di</strong> <strong>meRcato</strong> e <strong>bacini</strong> d’utenza<br />

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Ve<strong>di</strong> a pagina<br />

Baggiovara center 10-13<br />

Centroborgo 10-13<br />

Centro Meri<strong>di</strong>ana 10-13<br />

Crevalcore 2 10-13<br />

E. Leclerc-Conad 17<br />

Einstein Albert 21<br />

Futura 10-13<br />

Grandemilia 10-13<br />

I Ciliegi 10-13<br />

I Gelsi 10-13<br />

I Giar<strong>di</strong>ni 10-13<br />

I Petali 10-13<br />

I Portali 10-13<br />

<strong>Il</strong> Borgogioioso 10-13<br />

<strong>Il</strong> Correggio 10-13<br />

<strong>Il</strong> Melograno 10-13<br />

<strong>Il</strong> <strong>Sole</strong> 10-13<br />

L’Ariosto 10-13<br />

La Rotonda 10-13<br />

Le Magnolie 10-13<br />

Me<strong>di</strong>amarket 14<br />

Me<strong>di</strong>a World 6, 14<br />

Meri<strong>di</strong>ana 10-13<br />

Nor<strong>di</strong>conad 17<br />

Panorama 10-13<br />

Pianella 10-13<br />

Porta Marcolfa 10-13<br />

Quinzio 10-13<br />

Reggio Sud 10-13<br />

2 - Novembre 2009<br />

i RepoRt <strong>di</strong><br />

supplem. a mARK UP 183 - novembre 2009 - Anno xVI<br />

Sincron Inova 5-6, 14<br />

VirtualMarket 6, 14, 17<br />

Vittoria 10-13<br />

Von Neumann John 9<br />

<strong>di</strong>rettore Responsabile<br />

Luigi Rubinelli (02 39646.705)<br />

luigi.rubinelli@businessme<strong>di</strong>a<strong>24</strong>.com<br />

Redazione<br />

Vicecaporedattore:<br />

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Vicecaposervizio:<br />

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UFFICIo GRAFICo<br />

Art <strong>di</strong>rector: Luciano Franza (02 39646.901)<br />

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Elisabetta Buda (02 39646.101)<br />

elisabetta.buda@businessme<strong>di</strong>a<strong>24</strong>.com<br />

CHIEF SALES ExECUtIVE<br />

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SEGREtERIA CommERCIALE<br />

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UFFICIo tRAFFICo<br />

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donatella.cavallo@businessme<strong>di</strong>a<strong>24</strong>.com<br />

Hanno collaborato:<br />

Emanuele Bacchiocchi, Mirko Bal<strong>di</strong>ni, Stefano Barbieri,<br />

Nicola Conti, Massimo Grassi, Alberto Magelli<br />

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online: www.shopping<strong>24</strong>.it<br />

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