12 - B2B24 - Il Sole 24 Ore
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PCB Magazine n.<strong>12</strong> - DICEMBRE 20<strong>12</strong><br />
SPECIALE: Software di progettazione<br />
IL SOLE <strong>24</strong> ORE S.p.A. - Sede operativa - Via Carlo Pisacane 1, ang. SS Sempione - 20016 PERO (Milano) - Rivista mensile, una copia € 5,00<br />
LA PRIMA RIVISTA ITALIANA SUI CIRCUITI STAMPATI<br />
<br />
LEGGI PCB SFOGLIABILE<br />
E SEGUICI SU<br />
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n.<strong>12</strong><br />
DICEMBRE 20<strong>12</strong>
La stanza<br />
delle meraviglie<br />
Vi sono momenti che, nel corso dell’anno,<br />
scandiscono la vita di ognuno con regolarità e<br />
incessante monotonia. Compleanni, anniversari,<br />
feste comandate, sono tutti in un modo o nell’altro<br />
piccoli traguardi con cui organizziamo la nostra<br />
vita. Uno dei mesi di maggiore significato nella<br />
vita di chi si occupa di elettronica è certamente<br />
novembre, mese freddo e uggioso, certo, che<br />
però conosce un suo momento di vitalità in<br />
occasione delle grandi fiere tedesche, electronica o<br />
Productronica a seconda dell’anno.<br />
Quest’anno è stata la volta di electronica. Non<br />
un’edizione qualunque, ma la 25 a della kermesse<br />
tedesca, un traguardo importante, che tutti gli<br />
operatori del settore hanno vissuto nell’attesa di<br />
capire cosa stia succedendo nel complicato mondo che<br />
li riguarda.<br />
E le prime impressioni sembra che abbiano<br />
premiato gli ottimisti: folle impenetrabili nei<br />
padiglioni dei semiconduttori, manifestazioni<br />
pirotecniche di giubilo (oltre che di promozione<br />
aziendale), sorrisi di soddisfazione, mille e più voci<br />
in lingue diverse a segnalare lo smaccato carattere<br />
sempre più internazionale della manifestazione,<br />
con una presenza italiana di spicco, come mai si era<br />
sperimentato in occasione delle precedenti edizioni.<br />
E proprio il carattere internazionale è quello che<br />
ha colpito di più, soprattutto nelle aree dedicate<br />
al lighting e ai circuiti stampati. Lo spostamento<br />
verso mondi (ormai non più) lontani - i Paesi<br />
del nordafrica, l’est europeo, l’India e l’Estremo<br />
Oriente - è stato evidente nei giorni di electronica.<br />
Associazioni di produttori e terzisti di diversa<br />
provenienza punteggiavano infatti le sale di<br />
Messe München, tanto da farci pensare di dedicare<br />
loro uno spazio editoriale specifico (si vedano gli<br />
riccardo.busetto@ilsole<strong>24</strong>ore.com<br />
▶ EDITORIALE<br />
articoli sulla Cina e sulla Tunisia presenti in<br />
questo numero). La curiosità di scoprire chi si<br />
stia affacciando su un mondo che è in continuo<br />
cambiamento, dove le strategie e i campi geografici<br />
d’intervento si dilatano e si modificano con una<br />
velocità straordinaria, è stata certamente appagata<br />
nei giorni di fiera, con un’iniezione di ottimismo<br />
che sicuramente non immaginavamo, visto il<br />
momento. Un momento difficile che, nonostante<br />
tutto, si è avvertito in modo distinto nei giorni di<br />
fiera.<br />
<strong>Il</strong> latente senso di preoccupazione per il futuro,<br />
condiviso un po’ da tutte le realtà storiche presenti a<br />
Monaco, le voci spesso preoccupate per una stabilità<br />
che non si riesce a intravedere, l’apprensione per<br />
una situazione internazionale che sembra non<br />
volersi sbloccare sono stati temi consueti in occasione<br />
dei tanti incontri con espositori e visitatori.<br />
La crisi, che quest’anno colpisce duro la stessa<br />
Germania (con una produzione industriale al<br />
-1,8% su base mensile a settembre e con un vero e<br />
proprio tonfo per il mercato dei pcb che, nello stesso<br />
mese, è crollato del 18%) è riuscita a penetrare<br />
l’atmosfera di euforia della fiera, presentando spesso<br />
la cruda realtà sotto un velo di malcelato ottimismo.<br />
È stata certamente un’edizione brillante electronica<br />
20<strong>12</strong>, con grandi potenzialità tecnologiche e<br />
grandi entusiasmi commerciali, che tuttavia non è<br />
riuscita a convincere fino in fondo: la 25 a edizione<br />
di electronica è stata una sorta di camera delle<br />
meraviglie, una vera e propria Wunderkammer,<br />
per dirla alla tedesca, che tra i trionfi pirotecnici e<br />
la festa di luci e colori non è riuscita a nascondere<br />
le difficoltà e le inquietudini che condizionano il<br />
mondo dell’elettronica a chiusura di quest’anno<br />
difficile e complicato.<br />
PCB dicembre 20<strong>12</strong><br />
5
6 PCB dicembre 20<strong>12</strong><br />
▶ SOMMARIO - DICEMBRE 20<strong>12</strong><br />
IN COPERTINA<br />
ASM Assembly Systems leader<br />
nell’assemblaggio dei componenti<br />
elettronici.<br />
Dall’inizio del 2011 il team<br />
SIPLACE opera con il nome di<br />
ASM Assembly Systems, costituendo<br />
un importante divisione della ASM<br />
Pacific Technology Ltd con sede a<br />
Hong Kong.<br />
<strong>Il</strong> team SIPLACE è l’unico fornitore<br />
nell’industria elettronica in grado<br />
di offrire non solo macchine di<br />
assemblaggio performanti, affidabili<br />
e robuste, ma anche un solido know-<br />
how dato dall’esperienza accumulata<br />
in decine d’anni di presenza nel<br />
mercato dell’SMT.<br />
ASM Assembly Systems S.r.l.<br />
Via Firenze, 11<br />
20063 Cernusco sul Naviglio (MI)<br />
Tel. 02 92904600<br />
www.siplace.com<br />
agenda<br />
Eventi/Piano Editoriale __________________ 10<br />
a cura della Redazione<br />
ultimissime<br />
C.S. e dintorni __________________________ <strong>12</strong><br />
a cura della Redazione<br />
attualità<br />
electronica 20<strong>12</strong> conferma la fiducia<br />
dell’industria ___________________________ 18<br />
a cura di Massimiliano Luce<br />
Au-delà de la mer _______________________ 19<br />
di Riccardo Busetto<br />
La forza del gruppo ______________________ 22<br />
di Massimiliano Luce<br />
Una donna al timone _____________________ 25<br />
di Massimiliano Luce e Riccardo Busetto<br />
speciale<br />
software di progettazione<br />
Design e sviluppo dei pcb _________________ 28<br />
di Piero Bianchi<br />
La progettazione cresce in affidabilità<br />
ed efficienza ___________________________ 32<br />
di Davide Oltolina<br />
Progettazione meccatronica _______________ 36<br />
di Dario Gozzi e Riccardo Busetto<br />
CAD per elettronica _____________________ 40<br />
di Davide Oltolina
Problemi fisici nella progettazione di interfacce<br />
ad alta velocità (seconda parte) _____________ 44<br />
di Randall Meyers<br />
Dallo strumento al know-how _____________ 48<br />
di Ivan Ramoni<br />
Lo sbroglio dei circuiti stampati ____________ 51<br />
di Maurizio di Paolo Emilio<br />
speciale prodotti<br />
Approccio “social” all’insegna<br />
della sostenibilità ________________________ 54<br />
a cura della Redazione<br />
tecnologie<br />
Ottimizzare il processo di serigrafia _________ 58<br />
di Serena Bassi<br />
progettazione<br />
<strong>Il</strong> layout dei pcb per alimentatori<br />
switching non isolati _____________________ 64<br />
di Henry J. Zhang<br />
aziende e prodotti<br />
Ricondizionato: da risorsa a opportunità _____ 70<br />
di Dario Gozzi<br />
Sempre al passo dei tempi _________________ 72<br />
di Massimiliano Luce<br />
Tradizione e innovazione _________________ 76<br />
di Massimiliano Luce<br />
azienda informa<br />
Trovare i difetti non basta.<br />
Evitali con SPEA QSoft! _________________ 78<br />
di Umberto Zola<br />
fabbricanti<br />
Produttori di circuiti stampati in base<br />
al logo di fabbricazione ___________________ 81<br />
a cura della Redazione<br />
PCB dicembre 20<strong>12</strong><br />
7<br />
Anno 26 - Numero <strong>12</strong> - Dicembre 20<strong>12</strong><br />
www.elettronicanews.it<br />
DIRETTORE RESPONSABILE: Pierantonio Palerma<br />
REDAZIONE: Riccardo Busetto (Responsabile di Redazione), Massimiliano Luce<br />
CONSULENTE TECNICO: Dario Gozzi<br />
COLLABORATORI: Serena Bassi, Piero Bianchi,<br />
Maurizio di Paolo Emilio, Randall Meyers, Davide Oltolina, Ivan Ramoni, Henry J.<br />
Zhang, Umberto Zola<br />
UFFICIO GRAFICO: Elisabetta Delfini (coordinatore),<br />
Walter Tinelli, Elisabetta Buda, Patrizia Cavallotti, Elena Fusari,<br />
Laura Itolli, Cristina Negri, Diego Poletti, Luca Rovelli<br />
SEGRETERIA DI REDAZIONE BUSINESS MEDIA: Anna Alberti, Donatella Cavallo,<br />
Gabriella Crotti, Rita Galimberti, Laura Marinoni Marabelli, Paola Melis<br />
redazione.pcb@ilsole<strong>24</strong>ore.com<br />
DIRETTORE EDITORIALE BUSINESS MEDIA: Mattia Losi<br />
PROPRIETARIO ED EDITORE: <strong>Il</strong> <strong>Sole</strong> <strong>24</strong> ORE S.p.A.<br />
SEDE LEGALE: Via Monte Rosa, 91 - 20149 Milano<br />
PRESIDENTE: Giancarlo Cerutti<br />
AMMINISTRATORE DELEGATO: Donatella Treu<br />
SEDE OPERATIVA: Via Carlo Pisacane, 1 - 20016 PERO (Milano) - Tel. 02 3022.1<br />
UFFICIO TRAFFICO: Tel. 02 3022.6060<br />
STAMPA: Faenza Industrie Grafiche S.r.l. - Faenza (RA)<br />
Prezzo di una copia 5 euro (arretrati 7 euro).<br />
Registrazione Tribunale di Milano n. 148 del 19/3/1994<br />
ROC n. 6553 del 10 dicembre 2001<br />
Associato a:<br />
Informativa ex D. Lgs 196/3 (tutela della privacy).<br />
<strong>Il</strong> <strong>Sole</strong> <strong>24</strong> ORE S.p.A., Titolare del trattamento, tratta, con modalità connesse ai fini, i Suoi dati personali,<br />
liberamente conferiti al momento della sottoscrizione dell’abbonamento od acquisiti da elenchi contenenti<br />
dati personali relativi allo svolgimento di attività economiche ed equiparate per i quali si applica<br />
l’art. <strong>24</strong>, comma 1, lett. d del D.Lgs n. 196/03, per inviarLe la rivista in abbonamento od in omaggio.<br />
Potrà esercitare i diritti dell’art. 7 del D.Lgs n. 196/03 (accesso, cancellazione, correzione, ecc.) rivolgendosi<br />
al Responsabile del trattamento, che è il Direttore Generale dell’Area Professionale, presso<br />
<strong>Il</strong> <strong>Sole</strong> <strong>24</strong> ORE S.p.A., l’Ufficio Diffusione c/o la sede di via Carlo Pisacane, 1 - 20016 PERO (Milano).<br />
Gli articoli e le fotografie, anche se non pubblicati, non si restituiscono. Tutti i diritti sono riservati; nessuna<br />
parte di questa pubblicazione può essere riprodotta, memorizzata o trasmessa in nessun modo<br />
o forma, sia essa elettronica, elettrostatica, fotocopia ciclostile, senza il permesso scritto dall’editore.<br />
L’elenco completo ed aggiornato di tutti i Responsabili del trattamento è disponibile presso l’Ufficio<br />
Privacy, Via Monte Rosa 91, 20149 Milano. I Suoi dati potranno essere trattati da incaricati preposti<br />
agli ordini, al marketing, al servizio clienti e all’amministrazione e potranno essere comunicati alle società<br />
di Gruppo <strong>24</strong> ORE per il perseguimento delle medesime finalità della raccolta, a società esterne<br />
per la spedizione della Rivista e per l’invio di nostro materiale promozionale.<br />
Annuncio ai sensi dell’art 2 comma 2 del “Codice di deontologia relativo al trattamento dei dati<br />
personali nell’esercizio della attività giornalistica”.<br />
La società <strong>Il</strong> <strong>Sole</strong> <strong>24</strong> ORE S.p.A., editore della rivista PCB Magazine rende noto al pubblico che esistono<br />
banche dati ad uso redazionale nelle quali sono raccolti dati personali. <strong>Il</strong> luogo dove è possibile<br />
esercitare i diritti previsti dal D.Lg 196/3 è l’ufficio del responsabile del trattamento dei dati personali,<br />
presso il coordinamento delle segreterie redazionali (fax 02 3022.60951).
8 PCB dicembre 20<strong>12</strong><br />
▶ SI PARLA DI - LE AZIENDE CITATE<br />
Azienda pag. Azienda pag. Inserzionisti pag.<br />
A A.T. Kearney ____________ 14<br />
AfriVision ______________ 20<br />
Allegro _________________ 49<br />
Alstom France ___________ 20<br />
Altrics _________________ 20<br />
ANIE ____________20, 25-27<br />
Aramis Sourcing _________ 20<br />
ASM Assembly Systems<br />
(SIPLACE) _____________ 14<br />
B burster _________________ 13<br />
C CIPEM _____________ 23-<strong>24</strong><br />
Comitato Piccola Industria<br />
di Confindustria Monza ___ 27<br />
Consorzio CEMB ________ 27<br />
D Daimler ________________ 20<br />
Dassault<br />
Systèmes ___29, 36-39, 54, 56<br />
DEK _______________ 60-63<br />
DNV __________________ 74<br />
E EADS _________________ 20<br />
electronica 20<strong>12</strong> ______ 19, 21<br />
ELENTICA _________ 20-21<br />
Elmotek _____________ 70-71<br />
ELVOX ________________ <strong>12</strong><br />
enovaTunisie ____________ 21<br />
ES Electronics Solution ___ <strong>12</strong><br />
Excelitas _______________ 13<br />
F FEDELEC _____________ 20<br />
Fima _______________ 72-74<br />
H Honeywell Pospisil _______ <strong>12</strong><br />
I IBL Electronics __________ 20<br />
ICAPE Group _______ 22-<strong>24</strong><br />
Instinctive ______________ 61<br />
i-tronik ________________ <strong>12</strong><br />
IUT ___________________ 32<br />
L La Pratique Electronique __ 20<br />
Linear Technology ____ 64, 69<br />
Lorj ________________ 76-77<br />
M Microsoft _______________ 34<br />
Mentor Graphics _____ 44, 47<br />
Messe München _________ 18<br />
MLP Service Partner _____ 70<br />
mo-ra __________________ 50<br />
O OMR Italia __________ 25-27<br />
OrCad ______ 41-42, 48-49, 53<br />
P Prodelec _____________ 58, 63<br />
R RS Components ______ 40-41<br />
S Schindler _______________ <strong>12</strong><br />
Schneider Electric ________ 20<br />
Siemens ________________ 20<br />
Sony Corporation ________ 20<br />
SPEA ______________ 78-79<br />
T TRI ___________________ <strong>12</strong><br />
TTI ___________________ 20<br />
U UTICA ________________ 20<br />
V VALEO ________________ 20<br />
Z ZVEI __________________ 18<br />
A<br />
APEX TOOL .................................17<br />
AREL ............................................81<br />
ASM ASSEMBLY ........ I cop, IV cop.<br />
C<br />
CABIOTEC ......................................4<br />
COOKSON ..................................57<br />
CORONA .....................................81<br />
E<br />
E.O.I. TECNE ................................31<br />
F<br />
F.P.E. ...................................... 47-55<br />
I<br />
ISTITUTO ITALIANO<br />
DELLA SALDATURA ............ inserto<br />
I TRONIK ......................................11<br />
INVENTEC PERFORMANCE<br />
CHEMICALS ITALIA ..............III cop.<br />
O<br />
OSAI A.S. ......................................9<br />
P<br />
PACKTRONIC ...............................15<br />
S<br />
SPEA ..............................................3<br />
T<br />
TECNOMETAL .............................82<br />
V<br />
VALCHIAN ...................................16<br />
W<br />
WIN TEK ................................II cop.<br />
Z<br />
ZUKEN .........................................35
marcatura Laser<br />
Sistema di marcatura<br />
ideale per EMS (terzisti)<br />
che devono eseguire<br />
marcature YAG e/o CO2 di lotti di produzione<br />
medio-alti.<br />
La presenza delle sorgenti<br />
YAG e/o CO , configurabile<br />
2<br />
o all’atto dell’installazione o<br />
successivamente on-field,<br />
non richiede alcuna scelta<br />
definitiva.<br />
Inoltre l’architettura TWIN<br />
permette di eseguire<br />
contemporaneamente<br />
sullo stesso prodotto<br />
marcature CO e YAG.<br />
2<br />
Video<br />
Innovative Solutions for Electronic Manufacturing<br />
YAG & Co 2<br />
Magazzino<br />
di Carico<br />
Ribaltatore<br />
Magazzino<br />
di Scarico<br />
www.osai-as.it
10 PCB dicembre 20<strong>12</strong><br />
▶ AGENDA - FIERE E CONVEGNI<br />
Data e luogo Evento Segreteria<br />
4-5 dicembre<br />
Costa Mesa, CA<br />
USA<br />
4-6 dicembre<br />
Bangalore<br />
India<br />
5-6 dicembre<br />
Santa Clara, CA<br />
USA<br />
6 dicembre<br />
Raleigh, NC<br />
USA<br />
<strong>12</strong>-14 dicembre<br />
San Francisco, CA<br />
USA<br />
Piano editoriale 2013<br />
IPC Symposium on Lean for<br />
the Electronics Assembly<br />
Industry: Putting Theory to<br />
Practice<br />
NCEDAR 20<strong>12</strong><br />
National Conference<br />
on Electronics Design,<br />
Assembly and Reliability<br />
IPC - Association Connecting Electronics Industries<br />
3000 Lakeside Drive, 309 S,<br />
60015 Bannockburn, IL - USA<br />
Tel. +1 847 61.57.100<br />
Fax +1 847 61.57.105<br />
IPC - Association Connecting Electronics Industries<br />
3000 Lakeside Drive, 309 S,<br />
60015 Bannockburn, IL - USA<br />
Tel. +1 847 61.57.100<br />
Fax +1 847 61.57.105<br />
Printed Electronics USA IDTechEx Ltd<br />
Downing Park, Swaffham Bulbeck, Cambridge CB25<br />
0NW, Regno Unito<br />
www.IDTechEx.com<br />
Tel:+44 (0) <strong>12</strong>23 81.37.03<br />
Fax:+44 (0) <strong>12</strong>23 81.<strong>24</strong>.00<br />
PCB Carolina 20<strong>12</strong> IPC Designers Council-RTP Chapter<br />
103 Landsdowne Court<br />
27519 Cary, NC - USA<br />
Tel.: +1 919 34.20.810<br />
3-D Architectures for<br />
Semiconductor Integration<br />
and Packaging<br />
Gen.-Feb. Sistemi di saldatura<br />
Marzo <strong>Il</strong> test funzionale<br />
Aprile L’ispezione in elettronica: AOI, AXI e SPI<br />
Maggio L’allestimento di impianti di produzione e di laboratori<br />
elettronici<br />
Giugno Problematiche ESD<br />
Lug.-Ago. Pcb embedded<br />
Settembre <strong>Il</strong> test elettrico<br />
Ottobre <strong>Il</strong> software di progettazione e produzione<br />
Novembre Speciale Productronica<br />
Dicembre Circuiti stampati: materiali e tecnologie<br />
Speciali<br />
Guida all’acquisto 2013-2014<br />
La pratica pubblicazione annuale di PCB Magazine che raccoglie in<br />
un unico prodotto tutti i dati delle aziende che, in Italia, operano nel<br />
settore della produzione, della distribuzione elettronica e dei circuiti<br />
stampati.<br />
Focus<br />
Sistemi di lavaggio: lo stato dell’arte; sistemi di rework: tecnologie e<br />
prodotti; normative e standard; il punto sulle Pick & Place; minacce<br />
nascoste: umidità e temperatura; la strumentazione di laboratorio.<br />
Karen Dobkin<br />
2520 Independence Blvd., Suite 201<br />
284<strong>12</strong> Wilmington, NC - USA<br />
Tel: +1 910 45.20.006<br />
Fax: +1 910 52.35.504<br />
E-mail: karen@teamycc.com<br />
Editorial plan 2013<br />
Jan.-Feb. Soldering Systems<br />
March Functional Test<br />
April Inspection: AOI, AXI, SPI<br />
May Manufacturing Plants and Laboratory<br />
Organization<br />
June ESD Issues<br />
Jul.-Aug. PCB Embedded<br />
September Electrical test<br />
October Design and Manufacturing Software<br />
November Productronica: Special Issue<br />
December PCB: Materials and Technologies<br />
Special<br />
Buyers’ Directory 2013-2014<br />
The PCB Magazine special guide that provide essential information<br />
on companies that operate in Italy in electronics field and pcb<br />
manufacturing.<br />
Focus<br />
The Cleaning State of the Art; Rework: Products and Technologies;<br />
Standards and Norms; Pick & Place; The Hidden Thrests: Moisture<br />
and Temperature; Laboratory Instruments.
<strong>12</strong> PCB dicembre 20<strong>12</strong><br />
▶ ULTIMISSIME - C.S. E DINTORNI a cura della Redazione<br />
Onepass day<br />
Giornata internazionale<br />
quella organizzata<br />
da ES Electronics<br />
Solution giusto prima<br />
dell’appuntamento tedesco<br />
con electronica. Presso<br />
i locali dell’Euro Hotel<br />
Residence di Concorezzo,<br />
il 9 novembre scorso,<br />
ha avuto infatti luogo la<br />
seconda edizione della<br />
giornata d’incontro<br />
dell’azienda lombarda con<br />
i clienti e i rappresentanti<br />
della stampa, una<br />
giornata finalizzata alla<br />
presentazione diretta<br />
dei tecnici dell’azienda,<br />
all’aggiornamento su<br />
nozioni tecniche delle<br />
apparecchiature e alla<br />
creazione di un gruppo<br />
di lavoro specializzato.<br />
dei due nuovi partner<br />
aziendali dell’azienda<br />
lombarda: i-tronik (la<br />
notizia dell’accordo<br />
è stata pubblicata nel<br />
numero di ottobre scorso)<br />
e Preventlab, realtà<br />
specializzata in consulenze<br />
tecniche.<br />
Dall’Italia alla<br />
Repubblica Ceca<br />
Centro d’interesse<br />
della giornata è stato<br />
naturalmente il sistema<br />
Onepass di ES, sistema<br />
aperto che permette di<br />
sviluppare applicazioni di<br />
collaudo avanzate per la<br />
produzione elettronica. In<br />
occasione della giornata,<br />
era presente in sala una<br />
Gabriele Groppuzzo di i-tronik durante la presentazione del<br />
sistema TRI in occasione dell’Onepass day di ES<br />
Presenti all’appuntamento<br />
– inaugurato e condotto<br />
dai vertici aziendali di ES,<br />
Ivan di Tullio e Lorenzo<br />
Berselli – oltre a una serie<br />
di utilizzatori del sistema<br />
Onepass prodotto da ES,<br />
sono stati i rappresentanti<br />
macchina utilizzata per il<br />
test di videocitofoni. Una<br />
case history specifica è<br />
stata presentata da Alberto<br />
Giacon di ELVOX, azienda<br />
che da tempo utilizza i<br />
sistemi Onepass di ES per<br />
il controllo dei prodotti di<br />
videocitofonia.<br />
Altra azienda coinvolta<br />
durante la giornata è stata<br />
Honeywell Pospisil della<br />
Repubblica ceca, che<br />
dispone di una linea di<br />
test basata su Onepass,<br />
installata originalmente<br />
nell’impianto lombardo<br />
di Morbegno e trasferito,<br />
dopo il 2009, presso<br />
l’impianto di Brno nella<br />
Repubblica Ceca.<br />
Ulteriore testimonianza<br />
della versatilità del<br />
sistema di test è stato poi<br />
sottolineato dall’intervento<br />
di Jonathan Rey della<br />
Schindler di Locarno,<br />
azienda nota nel settore<br />
degli elevatori.<br />
<strong>Il</strong> sistema Onepass,<br />
installato circa sei mesi fa,<br />
è stata una scelta mirata<br />
perché l’azienda svizzera<br />
necessitava di un unico<br />
sistema in cui fossero<br />
riuniti il test in-Circuit e il<br />
test funzionale.<br />
Secondo l’’analisi dei<br />
risultati Rey ha sottolineato<br />
una riduzione importante<br />
dei costi delle attività di test<br />
con un risparmio del 25%<br />
a livello economico oltre a<br />
un consistente risparmio in<br />
ordine di tempo.<br />
Integrazioni<br />
e nuovi accordi<br />
Partecipazione importante<br />
in occasione dell’evento<br />
è stata poi quella di<br />
i-tronik, che ha portato<br />
direttamente a Concorezzo<br />
una serie di macchine per<br />
il test AOI di TRI, azienda<br />
taiwanese di cui abbiamo<br />
parlato spesso negli ultimi<br />
tempi nelle pagine di<br />
PCB Magazine e che era<br />
rappresentata in sala dal<br />
Max Lin il suo senior<br />
manager. La presentazione<br />
delle macchine di TRI<br />
è stata promossa dai<br />
due responsabili di<br />
i-tronik, Michele Mattei<br />
e Stefano Germani che,<br />
in collaborazione con,<br />
Gabriele Groppuzzo,<br />
tecnico di grande<br />
esperienza dell’azienda<br />
padovana, hanno suggerito<br />
l’importanza dell’analisi<br />
ottica in affiancamento al<br />
test elettrico del sistema<br />
Onepass. La collaborazione<br />
fra i-tronik ed ES<br />
rappresenta dunque una<br />
collaborazione finalizzata<br />
a una soluzione di test<br />
a 360º, che permetta di<br />
abbassare ulteriormente i<br />
rischi di errori o i difetti<br />
nelle linee produttive.<br />
A questo proposito i vertici<br />
di i-tronik hanno già<br />
comunicato le prossime<br />
date dell’evento<br />
(20-21 marzo 2013), che<br />
annualmente viene tenuto<br />
presso la sede di Peraga di<br />
Vigonza (PD), workshop in<br />
cui verranno ulteriormente<br />
sottolineate le potenzialità<br />
di una visione di test<br />
integrata inaugurata<br />
durante l’Onepass day.<br />
ES Electronic Solution<br />
www.electronicsolution.com<br />
i-tronik<br />
www.itronik.it
<strong>Il</strong> senso della misura<br />
Nel mondo delle<br />
misure di resistenza,<br />
Milli-ohmetro e<br />
RESISTOMAT (marchio<br />
registrato di burster)<br />
sono divenuti ormai<br />
sinonimi. burster con il<br />
suo RESISTOMAT 2316<br />
a elevate prestazioni off re<br />
uno strumento robusto,<br />
universale e compatto<br />
per misure di resistenza,<br />
adatto ad applicazioni<br />
in condizioni industriali<br />
diffi cili così come in<br />
laboratorio. Quaranta<br />
anni di know-how ed<br />
esperienza nel campo delle<br />
misure di resistenza sono<br />
confl uite nello sviluppo<br />
di questo strumento di<br />
misura che combina<br />
quasi perfettamente la<br />
precisione, la facilità di<br />
impiego e la capacità di<br />
integrazione in un sistema.<br />
Lo strumento misura<br />
resistenze in range da<br />
2,0000 mohm fi no a<br />
200,00 kohm con una<br />
precisione dello 0,03%<br />
della lettura e una<br />
risoluzione nei range più<br />
piccoli di 0.1 μohm. Una<br />
innovativa protezione<br />
d’ingresso della misura,<br />
consente di lavorare<br />
in sicurezza anche su<br />
componenti induttivi, ad<br />
esempio motori elettrici<br />
e trasformatori così come<br />
bobine con nucleo di ferro.<br />
La misura su elementi<br />
riscaldanti, fusibili,<br />
interruttori, contatti relay,<br />
cavi e fi li sono solo alcuni<br />
dei numerosi campi di<br />
applicazione.<br />
Autorange, compensazione<br />
di temperatura del<br />
campione da testare,<br />
rilevamento su un<br />
campione di cavo e<br />
compensazione dell’eff etto<br />
termocoppia sono<br />
tutte caratteristiche<br />
grazie alle quali sono<br />
completamente esauditi<br />
i desideri di misura dei<br />
clienti. Per l’integrazione<br />
in stazioni automatizzate,<br />
lo strumento possiede<br />
interfacce per PLC,<br />
RS232/USB.<br />
Grazie al suo ampio e<br />
retroilluminato display<br />
LCD, il valore di misura<br />
può essere facilmente letto<br />
anche da una distanza<br />
maggiore, in ambienti<br />
poco illuminati o con raggi<br />
solari diretti. La semplice<br />
scelta dei diff erenti<br />
parametri di misura è<br />
eff ettuabile attraverso un<br />
menu operativo accurato<br />
disponibile in 5 lingue:<br />
italiano, inglese, francese,<br />
spagnolo e tedesco.<br />
burster<br />
www.burster.com<br />
Debutto in fi era<br />
Excelitas ha preso<br />
parte a electronica<br />
20<strong>12</strong> presentando al<br />
numeroso pubblico della<br />
fi era una dimostrazione<br />
demo della propria<br />
soluzione Th ermal<br />
Infrared Imager che<br />
fornisce in tempo<br />
reale immagini a bassa<br />
risoluzione per un’ampia<br />
varietà di applicazioni<br />
dal piccolo fattore di<br />
forma per il mondo<br />
commerciale, sicurezza e<br />
medicale. La soluzione<br />
ha fatto il proprio<br />
debutto in fi era sotto il<br />
nome di CoolEye<br />
(nell’immagine sopra).<br />
“Con CoolEye IR<br />
Imager 10<strong>24</strong>, stiamo<br />
aprendo le porte a una<br />
gamma di termocamere<br />
ad alte prestazioni e<br />
bassa risoluzione al<br />
mondo delle applicazioni<br />
ad alto volume”, ha<br />
spiegato Michael Ersoni,<br />
senior vice president e<br />
general manager for the<br />
global detection business<br />
di Excelitas.<br />
Oltre a CoolEye IR<br />
Imager 10<strong>24</strong>, Excelitas<br />
ha presentato in fi era<br />
una gamma completa<br />
di innovazioni nel<br />
campo dell’IR Sensing<br />
e Photon Detection.<br />
DigiPyro e DigiPile<br />
sono ora disponibili<br />
in SMD. I rilevatori<br />
a infrarossi SMD<br />
di Excelitas sono<br />
progettati per consentire<br />
la produzione<br />
automatizzata per<br />
applicazioni ad<br />
alto volume e per<br />
le applicazioni di<br />
elettronica di consumo<br />
come il controllo del<br />
display e l’illuminazione<br />
intelligente.<br />
Excelitas ha inoltre<br />
presentato la gamma<br />
LynX, il nuovo<br />
modulo SiPM (Silicon<br />
Photomultiplier),<br />
espressamente<br />
progettato per i<br />
settori Analytical<br />
Instrumentation e Life<br />
Sciences.<br />
Excelitas<br />
www.excelitas.com<br />
PCB dicembre 20<strong>12</strong><br />
13
14 PCB dicembre 20<strong>12</strong><br />
AT Kearney assegna al Team SIPLACE<br />
il GEO Award<br />
<strong>Il</strong> team SIPLACE della società ASM Assembly Systems, grazie ai sistemi di<br />
montaggio SMT, ha ricevuto il Global Excellence Award in Operations.<br />
ASM si aggiudica il premio per i risultati ottenuti nello stabilimento della<br />
sede centrale di Monaco di Baviera.<br />
<strong>Il</strong> GEO Award<br />
è un importante<br />
riconoscimento assegnato<br />
annualmente alle aziende<br />
tedesche in competizione<br />
che si distinguono nello<br />
sviluppo di soluzioni<br />
innovative. La selettiva<br />
valutazione degli esperti<br />
si è basata su criteri<br />
che si riferiscono a<br />
soluzioni progettuali e<br />
costruttive, allo sviluppo e<br />
applicazione dei materiali<br />
e all’efficienza produttiva<br />
e vantaggi ottenuti.<br />
La giuria ha apprezzato<br />
la particolare flessibilità<br />
della linea SMT<br />
SIPLACE con cui<br />
l’azienda è stata in grado di<br />
raddoppiare la produzione<br />
di macchine e il fatturato<br />
tra 2008 e il 2011, grazie<br />
all’applicazione di una<br />
strategia “pull”, in cui<br />
diventa fondamentale<br />
analizzare <strong>Il</strong> flusso di<br />
valore dei prodotti, delle<br />
scorte e della domanda<br />
del cliente.<br />
Durante la cerimonia<br />
di premiazione il Dott.<br />
Bernd Schmidt, vice<br />
presidente di A.T. Kearney<br />
e responsabile della<br />
gestione del concorso, ha<br />
ritenuto che l’acquisizione<br />
di un leader di tecnologia<br />
tedesca da un leader<br />
del mercato asiatico,<br />
si è rivelata un grande<br />
successo: il matrimonio<br />
perfetto che può costituire<br />
un modello da seguire.<br />
<strong>Il</strong> riconoscimento è stato<br />
accolto con soddisfazione<br />
da Joerg Cwojdzinski,<br />
responsabile Supply<br />
Chain SIPLACE: “Siamo<br />
molto entusiasti di<br />
questo premio, <strong>Il</strong> nostro<br />
stabilimento di macchine<br />
SIPLACE è un progetto<br />
comune in cui ognuno<br />
agisce in concerto. <strong>Il</strong><br />
premio “GEO Award”<br />
rappresenta per noi un<br />
incentivo a progredire”.<br />
Lo stabilimento di<br />
Monaco di Baviera, si<br />
avvale di un concetto<br />
di produzione snella<br />
“Lean production”, che<br />
mira ad aumentare il<br />
valore percepito dal<br />
cliente finale e a ridurre<br />
sistematicamente i tempi<br />
di lavorazione e gli spazi<br />
operativi.<br />
È una vera e propria<br />
rivoluzione che ha<br />
portato allo sviluppo<br />
di una nuova cultura<br />
d’impresa in grado di<br />
migliorare l’efficienza<br />
e di trasformare gli<br />
sprechi in qualità sui<br />
prodotti. Gli ottimi<br />
fatturati dimostrano che<br />
è stata adottata la giusta<br />
strategia.<br />
Le macchine di<br />
piazzamento SIPLACE<br />
si adattano rapidamente a<br />
diversi processi produttivi<br />
tramite semplici<br />
impostazioni software,<br />
garantendo in ogni<br />
caso bilanciamento ed<br />
efficienza.<br />
Lo stesso concetto<br />
produttivo viene<br />
applicato anche sui<br />
caricatori componenti o<br />
teste di piazzamento.<br />
ASM Pacific Technology<br />
apprezza l’operato della<br />
sua consociata ASM<br />
AS. La società vuole<br />
espandere e migliorare la<br />
produzione sia nella sede<br />
di Monaco di Baviera che<br />
nelle altre per affermarsi<br />
leader globale nel<br />
campo della produzione<br />
elettronica.<br />
ASM Assembly Systems<br />
www.siplace.com
Largo alla<br />
produttività<br />
Elevata velocità di<br />
montaggio ed estrema versatilità,<br />
<br />
max Pcb 750x550 mm, range<br />
componenti da 01005 a<br />
150x152 mm.<br />
2 teste di montaggio<br />
e doppio controllo, sostituzione<br />
teste in meno di 5 minuti,<br />
7 teste disponibili per montare,<br />
ispezionare, dispensare. Fino a<br />
<strong>12</strong>0 feeder da 8 mm a bordo.<br />
2 teste di montaggio e<br />
doppio controllo, che permettono<br />
l’assemblaggio in contemporanea<br />
di 2 differenti Pcb.<br />
Con sarà come avere<br />
due macchine in una: un grande<br />
risparmio di tempo e di costi di<br />
gestione.<br />
get<br />
WIDE<br />
nuova Panasonic NPM-W<br />
1<br />
2<br />
3<br />
.La<br />
i vantaggi di NPM-W:<br />
. Ispezione<br />
Pasta - Piazzamento - Ispezione Ottica -<br />
Dispensazione: 4 tecnologie in un’unica piattaforma<br />
dotata di teste intercambiabili in meno di 5 minuti.<br />
Fino a 100.000 comp./ora<br />
per singolo modulo, in soli 3 mq.<br />
piattaforma NPM sintetizza l’esperienza e la<br />
tecnologia maturate grazie alla leadership nel<br />
settore SMD di Panasonic Factory Automation.<br />
Teste per ISPEZIONE<br />
3D post paste - 2D post place<br />
Teste per MONTAGGIO<br />
Da 2 a 16 ugelli<br />
Teste per DISPENSAZIONE<br />
Testa volumetrica per creme e colle<br />
Tel: +39 039 928 1194
Progettare il futuro<br />
<strong>Il</strong> 6 novembre scorso, a<br />
Cinisello Balsamo, alle<br />
per il test, il monitoring<br />
ed il debugging presenti<br />
porte di Milano, si è svolto all’interno dei blocchi di IP<br />
l’atteso Mentor Forum Italy. (Intellectual Property).<br />
Ancora una volta l’evento Grazie al supporto dello<br />
si è rivelato un’occasione standard IEEE P1687<br />
importante per riunire (IJTAG), questa soluzione<br />
ingegneri ed esperti di riconfigura in modo<br />
elettronica da tutta Italia. automatico i comandi<br />
Nel corso del Forum di test e di debug verso<br />
sono stati trattati diversi sistemi target differenti,<br />
argomenti come Digital generando inoltre una rete<br />
Design & Verification, gerarchica integrata sia<br />
progettazione di circuiti per i segnali di controllo<br />
integrati, la modellazione che per i dati di un intero<br />
di sistemi e software sistema SoC, mediante<br />
embedded.<br />
una singola interfaccia top-<br />
Inoltre, Mentor Graphics ha level. Tale soluzione, che<br />
annunciato la propria nuova supporta qualsiasi tipo di<br />
soluzione IJTAG Tessent, strumentazione embedded<br />
che consente ai progettisti conforme allo standard<br />
un agevole riutilizzo P1687, si presta a essere<br />
delle logiche embedded utilizzata nelle situazioni<br />
con pin-count limitato o<br />
con accesso difficoltoso,<br />
come ad esempio nelle<br />
configurazioni di tipo<br />
stacked die.<br />
“L’incessante crescita,<br />
di tipo esponenziale, sia<br />
delle funzionalità che<br />
delle prestazioni dei<br />
chips è resa possibile non<br />
solo dalla progressiva<br />
miniaturizzazione dei<br />
transistors, in base alla<br />
Legge di Moore, ma anche<br />
dal crescente impiego di<br />
blocchi riutilizzabili di<br />
IP, che costituiscono un<br />
insieme funzionalmente<br />
differenziato e in rapida<br />
espansione”, sostiene Steve<br />
Pateras, Product Marketing<br />
Director di Mentor<br />
Graphics. “Questo trend sta<br />
determinando una crescente<br />
necessità di standard per<br />
l’integrazione del testing<br />
e della strumentazione,<br />
nonché di soluzioni più<br />
efficienti a supporto<br />
dell’automazione, al fine<br />
di garantire il rispetto sia<br />
delle tempistiche che dei<br />
costi dei progetti. Stiamo<br />
rilevando un crescente<br />
interesse da parte dei clienti<br />
verso l’adozione di flussi di<br />
integrazione basati su IEEE<br />
P1687, per la gestione del<br />
testing e del debugging<br />
della crescente quantità di IP<br />
presenti nei loro progetti”.<br />
“Lo standard IEEE<br />
P1687 svolgerà un ruolo<br />
chiave nell’aiutare i team<br />
di debugging e di testing<br />
a gestire efficacemente la<br />
crescente quantità di IP<br />
utilizzate all’interno dei<br />
complessi progetti odierni”,<br />
ha affermato Jeff Rearick,<br />
Senior Fellow di AMD ed<br />
Editor del IEEE P1687<br />
Working Group. “La corretta<br />
applicazione dello standard<br />
può essere enormemente<br />
agevolata dall’utilizzo<br />
di strumenti completi a<br />
supporto dell’automazione.<br />
Sono entusiasta di sapere<br />
che Mentor abbia integrato<br />
questa funzionalità chiave<br />
all’interno della propria linea<br />
di prodotti Tessent”.<br />
<strong>Il</strong> nuovo standard IEEE<br />
P1687 realizza un ambiente<br />
per l’integrazione plugand-play<br />
nei blocchi IP<br />
delle caratteristiche di<br />
strumentazione relative all’IP,<br />
ivi inclusi il controllo di<br />
boundary scan, BIST (Built-<br />
In Self-Test), delle scan chain<br />
interne, e le funzionalità per<br />
il debugging e il monitoring.<br />
Mentor Graphics<br />
www.mentor.com
Progettare il futuro<br />
<strong>Il</strong> 6 novembre scorso, a<br />
Cinisello Balsamo, alle<br />
per il test, il monitoring<br />
ed il debugging presenti<br />
porte di Milano, si è svolto all’interno dei blocchi di IP<br />
l’atteso Mentor Forum Italy. (Intellectual Property).<br />
Ancora una volta l’evento Grazie al supporto dello<br />
si è rivelato un’occasione standard IEEE P1687<br />
importante per riunire (IJTAG), questa soluzione<br />
ingegneri ed esperti di riconfigura in modo<br />
elettronica da tutta Italia. automatico i comandi<br />
Nel corso del Forum di test e di debug verso<br />
sono stati trattati diversi sistemi target differenti,<br />
argomenti come Digital generando inoltre una rete<br />
Design & Verification, gerarchica integrata sia<br />
progettazione di circuiti per i segnali di controllo<br />
integrati, la modellazione che per i dati di un intero<br />
di sistemi e software sistema SoC, mediante<br />
embedded.<br />
una singola interfaccia top-<br />
Inoltre, Mentor Graphics ha level. Tale soluzione, che<br />
annunciato la propria nuova supporta qualsiasi tipo di<br />
soluzione IJTAG Tessent, strumentazione embedded<br />
che consente ai progettisti conforme allo standard<br />
un agevole riutilizzo P1687, si presta a essere<br />
delle logiche embedded utilizzata nelle situazioni<br />
con pin-count limitato o<br />
con accesso difficoltoso,<br />
come ad esempio nelle<br />
configurazioni di tipo<br />
stacked die.<br />
“L’incessante crescita,<br />
di tipo esponenziale, sia<br />
delle funzionalità che<br />
delle prestazioni dei<br />
chips è resa possibile non<br />
solo dalla progressiva<br />
miniaturizzazione dei<br />
transistors, in base alla<br />
Legge di Moore, ma anche<br />
dal crescente impiego di<br />
blocchi riutilizzabili di<br />
IP, che costituiscono un<br />
insieme funzionalmente<br />
differenziato e in rapida<br />
espansione”, sostiene Steve<br />
Pateras, Product Marketing<br />
Director di Mentor<br />
Graphics. “Questo trend sta<br />
determinando una crescente<br />
necessità di standard per<br />
l’integrazione del testing<br />
e della strumentazione,<br />
nonché di soluzioni più<br />
efficienti a supporto<br />
dell’automazione, al fine<br />
di garantire il rispetto sia<br />
delle tempistiche che dei<br />
costi dei progetti. Stiamo<br />
rilevando un crescente<br />
interesse da parte dei clienti<br />
verso l’adozione di flussi di<br />
integrazione basati su IEEE<br />
P1687, per la gestione del<br />
testing e del debugging<br />
della crescente quantità di IP<br />
presenti nei loro progetti”.<br />
“Lo standard IEEE<br />
P1687 svolgerà un ruolo<br />
chiave nell’aiutare i team<br />
di debugging e di testing<br />
a gestire efficacemente la<br />
crescente quantità di IP<br />
utilizzate all’interno dei<br />
complessi progetti odierni”,<br />
ha affermato Jeff Rearick,<br />
Senior Fellow di AMD ed<br />
Editor del IEEE P1687<br />
Working Group. “La corretta<br />
applicazione dello standard<br />
può essere enormemente<br />
agevolata dall’utilizzo<br />
di strumenti completi a<br />
supporto dell’automazione.<br />
Sono entusiasta di sapere<br />
che Mentor abbia integrato<br />
questa funzionalità chiave<br />
all’interno della propria linea<br />
di prodotti Tessent”.<br />
<strong>Il</strong> nuovo standard IEEE<br />
P1687 realizza un ambiente<br />
per l’integrazione plugand-play<br />
nei blocchi IP<br />
delle caratteristiche di<br />
strumentazione relative all’IP,<br />
ivi inclusi il controllo di<br />
boundary scan, BIST (Built-<br />
In Self-Test), delle scan chain<br />
interne, e le funzionalità per<br />
il debugging e il monitoring.<br />
Mentor Graphics<br />
www.mentor.com
18 PCB dicembre 20<strong>12</strong><br />
▶ ATTUALITÀ - EVENTI<br />
electronica 20<strong>12</strong> conferma<br />
la fiducia dell’industria<br />
Con oltre 72.000 visitatori e con la presenza<br />
di 2.669 espositori si è chiusa il 16 novembre<br />
la 25 a edizione di electronica, il salone<br />
internazionale di componenti, sistemi e<br />
applicazioni per l’elettronica<br />
a cura di Massimiliano Luce<br />
Al centro dell’attenzione, a<br />
electronica 20<strong>12</strong>, ci sono state<br />
le tecnologie intelligenti ad<br />
alta efficienza energetica nelle aree di<br />
Energy Storage, LED e Smart Grid.<br />
A quest’ultimo tema è stata dedicata la<br />
CEO Round Table, uno dei momenti<br />
salienti del programma collaterale.<br />
Norbert Bargmann, Vicepresidente<br />
del Consiglio di Amministrazione di<br />
Messe München GmbH, si dichiara<br />
più che soddisfatto dell’andamento<br />
della fiera: “<strong>Il</strong> risultato conferma il<br />
valore dell’industria elettronica come<br />
comparto economico fondamentale in<br />
tutto il mondo. C’erano proprio tutti.”<br />
<strong>Il</strong> mercato si trova a fronteggiare nuo-<br />
ve sfide alle quali le aziende produttrici<br />
rispondono con soluzioni intelligenti.<br />
Quest’anno i temi centrali sono stati<br />
soprattutto le tecnologie ad alta efficienza<br />
energetica e gli ultimi sviluppi<br />
nell’elettronica medicale. In tutte le<br />
aree espositive spiccavano le soluzioni<br />
per l’industria dell’auto, dove l’elettronica<br />
vanta una crescente pervasività in<br />
tutti i veicoli, dai sistemi di controllo per<br />
il recupero di energia e la gestione della<br />
batteria, alle nuove tecniche di ricarica<br />
per i veicoli elettrici.<br />
<strong>Il</strong> settore guarda con moderato ottimismo<br />
al 2013, come ha dichiarato<br />
anche Christoph Stoppok, Direttore<br />
Generale delle associazioni di compo-<br />
nentistica, sistemi elettronici e circuiti<br />
stampati all’interno della ZVEI (associazione<br />
nazionale tedesca dell’industria<br />
elettrotecnica ed elettronica): “Dopo<br />
una leggera contrazione, per il mercato<br />
mondiale dei componenti elettronici ci<br />
aspettiamo una crescita del quattro percento<br />
circa, che porterà il giro d’affari a<br />
480 miliardi di dollari. E le previsioni<br />
indicano un aumento del fatturato anche<br />
per l’industria dei semiconduttori”.<br />
Gli operatori sono stati molto soddisfatti<br />
dello svolgimento del salone (49<br />
sono nel complesso i Paesi espositori),<br />
come conferma il sondaggio dell’istituto<br />
di ricerche di mercato TNS Infratest:<br />
il 95% ha assegnato alla manifestazione<br />
un giudizio da ottimo a buono.<br />
I primi Paesi per numero di visitatori,<br />
oltre alla Germania, sono stati nell’ordine<br />
Italia, Austria, Gran Bretagna e<br />
Irlanda del Nord, Svizzera, Francia,<br />
Federazione Russa e Stati Uniti. Con<br />
oltre 200 partecipanti, alcuni dei quali<br />
provenienti da Danimarca, Finlandia,<br />
Taiwan e Stati Uniti, si è svolta inoltre<br />
la prima edizione della “Embedded<br />
Platforms Conference”.<br />
La electronica automotive conference<br />
ha inoltre raccolto circa 300 operatori<br />
da 19 Paesi, trattando temi come Cost<br />
to Design e comunicazione Car-to-Car.<br />
Per fare un esempio, in futuro, grazie a<br />
tecnologie basate su reti WLAN, i veicoli<br />
potranno comunicare fra loro anche<br />
mentre viaggiano ad alta velocità.<br />
La prossima edizione di electronica<br />
si svolgerà dall’11 al 14 novembre 2014<br />
sempre a Monaco di Baviera.<br />
electronica<br />
www.electronica.de
Au-delà de la mer<br />
A due passi dall’Italia, con un passato (e un presente) che la lega<br />
strettamente al nostro Paese, la Tunisia batte alle porte dell’Europa<br />
con idee, entusiasmo e potenzialità straordinarie, soprattutto per<br />
quello che riguarda il mondo dell’elettronica<br />
di Riccardo Busetto<br />
electronica 20<strong>12</strong>, l’evento<br />
internazionale che si è appena<br />
concluso a Monaco di Baviera<br />
(13-16 novembre), non è stata solo<br />
la grande fi era dell’elettronica capace<br />
di attrarre più di 72.000 visitatori<br />
per l’innovazione e i prodotti pre-<br />
sentati, ma è stata anche una vetrina<br />
importante per capire come procedono<br />
mondi in crescita fi no a qualche<br />
tempo fa considerati come marginali<br />
o come semplice opportunità di<br />
sfruttamento di manodopera a basso<br />
costo.<br />
▶ ATTUALITÀ - MONDI (NON) LONTANI<br />
<strong>Il</strong> bacino del Mediterraneo è<br />
un’area da tenere d’occhio, soprattutto<br />
quei Paesi che - usciti di recente<br />
dal periodo confuso e turbolento<br />
delle primavere arabe - hanno<br />
saputo ripartire in modo deciso<br />
e con entusiasmo dopo i momen-<br />
PCB dicembre 20<strong>12</strong><br />
19
20 PCB dicembre 20<strong>12</strong><br />
Cinque fra tutte<br />
Sono una ventina le aziende che al momento<br />
fanno parte di ELENTICA, cinque delle<br />
quali erano presenti alla fiera di Monaco riunite<br />
in un unico, grande stand espositivo:<br />
AfriVision<br />
Azienda partner di Sony Corporation dal 1991, AfriVision vanta una lunga esperienza<br />
nel settore dell’assemblaggio dei circuiti stampati, nelle tecnologie SMT e<br />
through hole, nel test funzionale e nell’assemblaggio di dispostivi complessi (Tv<br />
CRT, a LED e LCD). AfriVision impiega uno staff di 200 persone e, nel 2011, ha<br />
fatto segnare un fatturato di circa 75 M€. L’azienda dispone di una linea SMT installata<br />
in una camera bianca di classe 5. Provvista di macchine d’inserimento<br />
assiale e radiale e di due saldatrici a onda per processi con lega si stagno-piombo<br />
e lead-free, AfriVision ha la possibilità di assemblare qualsiasi tipo di scheda<br />
elettronica in conto terzi, per settori d’applicazione che vanno dall’aerospaziale<br />
all’automotive, dall’elettromedicale al settore delle telecom.<br />
www.afrivisionems.com<br />
Altrics<br />
Attiva nell’ elettronica di potenza, nell’energia, nell’illuminazione LED e nei prodotti<br />
per il settore industriale, elettromedicale, telecom e per la sicurezza, Altrics<br />
è un’azienda francese che opera in Tunisia dal 1994 e che dispone nel paese<br />
africano di circa 450 addetti. Operante come subcontractor (EMS) offre servizi<br />
mediante impianti avanzati principalmente basati su dispositivi Panasonic, offrendo<br />
un servizio logistico accurato che si basa su un sistema di trasferimento<br />
bisettimanale dei prodotti e che si basa su un avanzato sistema di tracciabilità.<br />
www.altrics.com<br />
Aramis Sourcing<br />
Si tratta di un’azienda di consulenza che garantisce servizi commerciali e industriali<br />
a imprese che operano in settori dell’high-tech: dall’elettronica al settore<br />
aerospaziale, dall’automotive all’ITC. Azienda fondata nel 2003, Aramis Sourcing<br />
vanta una importante esperienza per una serie di collaborazioni industriali e per<br />
attività di outsourcing con il mercato europeo, con aziende del calibro di Siemens,<br />
EADS e TTI.<br />
www.aramis.com.tn<br />
IBL Electronics<br />
Fondata nel 1994, IBL Electronics è un’azienda specializzata in sviluppo di hardware<br />
e software, in assemblaggio schede con tecnologie SMD o tradizionali<br />
(SnPb e RoHS), in produzioni di cavi e iniezione di materiali plastici. IBL opera<br />
con una serie di importanti clienti da Daimler a Schneider Electric, da VALEO<br />
a ALSTOM France.<br />
www.ibl-tunisie.com<br />
La Pratique Electronique<br />
Azienda dal 2001 specializzata in produzioni per conto terzi, in particolare per<br />
produzioni di micro elettronica e miniaturizzazioni di vario tipo, LPE ha la possibilità<br />
di progettare internamente circuiti stampati a singola e doppia faccia e<br />
multistrati.<br />
www.lapratique-electronique.com<br />
ti difficili e che iniziano ora a fare<br />
sentire la propria voce al di là del<br />
mare.<br />
Un’area di grande interesse, non<br />
solo per continuare con operazioni<br />
di collaborazione o di semplici<br />
delocalizzazioni produttive già da<br />
tempo instaurate da tante aziende<br />
europee, ma anche come potenziale<br />
area di sbocco per i mercati del futuro,<br />
in un momento in cui la tendenza<br />
alla contrazione dei mercati<br />
nel vecchio continente si sta facendo<br />
sentire con sempre maggiore<br />
insistenza.<br />
La Tunisia è certamente il cuore<br />
pulsante di quest’area. Con una<br />
crescita stabile e abbastanza sostenuta,<br />
con un tasso di crescita del<br />
PIL del 5%, un tasso di inflazione<br />
attorno al 6% e un deficit pubblico<br />
modesto, la Tunisia rappresenta<br />
un’opportunità molto interessante<br />
per le aziende europee, soprattutto<br />
per la relativa stabilità politica<br />
che il governo di Hamadi Jebali,<br />
primo ministro dal dicembre 2011,<br />
ha saputo garantire negli ultimi dodici<br />
mesi.<br />
Una copertura<br />
importante<br />
L’elettronica tunisina, partner da<br />
anni di aziende italiane, era presente<br />
in forze all’evento tedesco, coordinata<br />
e organizzata da ELENTICA,<br />
una delle associazioni in cui si articola<br />
FEDELEC Tunisia, la federazione<br />
nazionale dell’elettricità e<br />
dell’elettronica, che a sua volta fa<br />
parte di UTICA (Union Tunisienne<br />
de l’Industrie, du Commerce et de<br />
l’Artisanat), la camera di commercio<br />
del Paese nordafricano.<br />
Come per la nostra ANIE,<br />
ELENTICA ha lo scopo di potenziare<br />
e agevolare la crescita del<br />
settore elettronico ed elettrotecnico<br />
tunisino, offrendo possibi-
lità di sviluppo e di crescita a un<br />
mondo che ha conosciuto nell’ultimo<br />
anno un notevole sviluppo: sono<br />
circa 90.000 gli addetti del settore<br />
che operano in Tunisia, in ambiti<br />
che vanno dalla produzione di<br />
pcb all’assemblaggio elettronico,<br />
dal software embedded alla meccatronica,<br />
dalla progettazione avanzata<br />
al test.<br />
I vantaggi prosposti da<br />
ELENTICA non possono che essere<br />
interessanti: vicinanza geografi ca<br />
con i principali centri europei, una<br />
zona di libero scambio con l’Europa<br />
forte di una serie di procedure doganali<br />
fortemente semplifi cate, uno<br />
sbocco indubbio verso il continente<br />
africano e, soprattutto, una crescita<br />
costante delle competenze del personale<br />
locale.<br />
<strong>Il</strong> mondo scolastico e universitario<br />
tunisino prepara infatti annualmente<br />
più di 600 ingegneri elettronici<br />
e 1600 tecnici specializzati, numero<br />
questo che è in decisa crescita,<br />
soprattutto per le opportunità che il<br />
settore sembra off rire nel prossimo<br />
futuro.<br />
La grande fi era tunisina<br />
Le attività di ELENTICA, che<br />
nel 20<strong>12</strong> ha investito con particolare<br />
attenzione nel settore degli eventi<br />
fi eristici, non si sono naturalmente<br />
limitate alla partecipazione a electronica<br />
20<strong>12</strong>.<br />
Un ruolo attivo da parte dell’associazione<br />
è stata l’organizzatore della<br />
prima manifestazione dedicata<br />
all’elettronica dal Paese nordafricano<br />
dopo i cambiamenti politici del gennaio<br />
2011. enovaTunisie, avviata nel<br />
quadro del Salon International du<br />
Partenariat Industriel et de l’Innovation<br />
«Tunis-Medindustrie» e della<br />
Camera di Commercio e dell’Industria<br />
di Tunisi, ha riunito fra 13 e<br />
il 15 giugno scorsi una serie di espositori<br />
rappresentativi della intera fi -<br />
liera elettronica tunisina o operanti<br />
in Tunisia dalla progettazione alla<br />
produzione, dall’assemblaggio al test,<br />
dalla distribuzione dei componenti<br />
alle attività di subfornitura.<br />
In considerazione del successo della<br />
manifestazione, ELENTICA sta organizzando<br />
ora una seconda edizione<br />
dell’evento, che si terrà sempre a<br />
Tunisi fra il <strong>12</strong> e il 15 giugno 2013.<br />
Sarà senz’altro un momento che<br />
permetterà di valutare direttamente<br />
le potenzialità del Paese come fornitore<br />
di servizi e/o di sbocchi commerciali<br />
interessanti per il futuro<br />
dell’elettronica europea.<br />
PCB dicembre 20<strong>12</strong><br />
21
22 PCB dicembre 20<strong>12</strong><br />
▶ ATTUALITÀ - MONDI (NON) LONTANI<br />
La forza del gruppo<br />
Due modelli di business in base alle esigenze dei clienti, un’ampia rete<br />
di stabilimenti in Asia per una produzione di pcb competitiva<br />
ed evenutalmente su misura, infi ne un’offerta completa di servizi.<br />
Ecco come ICAPE Group è riuscita a conquistare clienti in tutto il mondo<br />
di Massimiliano Luce<br />
dalla sua nascita nel<br />
1999, ICAPE Group è<br />
“Fin<br />
cresciuto regolarmente<br />
tra il 15% e il 30% anno su anno. Nel<br />
corso di tutti questi anni, abbiamo<br />
inoltre aumentato con successo i servizi<br />
ai nostri clienti e al tempo stesso<br />
siamo riusciti a ridurre enormemente<br />
i costi operativi”. Sono queste le parole<br />
scelte da Th ierry Ballenghien, presidente<br />
e fondatore di ICAPE Group,<br />
per illustrare i successi del gruppo.<br />
Numeri di per sé sensazionali, che<br />
appaiono ancora più strabilianti considerata<br />
l’attuale situazione economica<br />
internazionale.<br />
La domanda nasce spontanea: qual<br />
è il segreto del successo di ICAPE<br />
Group?<br />
Produzione asiatica,<br />
standard occidentali<br />
Grazie alla sua esperienza pluriennale,<br />
ICAPE Group spicca oggi sul<br />
mercato come uno dei punti di riferimento<br />
europei nella realizzazione<br />
sia di pcb sia di parti tecniche su misura<br />
prodotte in Asia: Taiwan, India,<br />
Vietnam e in modo particolare Cina<br />
sono i Paesi scelti come luoghi strategici<br />
a livello manifatturiero. “Oggi,<br />
molti clienti lavorano con noi, semplicemente<br />
perché comprendono che<br />
con noi i loro investimenti sono al sicuro”,<br />
prosegue Ballenghien.<br />
Per riuscire in tale opera di convincimento,<br />
chiaramente, ci vogliono<br />
i fatti. ICAPE Group ha dimostrato<br />
negli anni di avere numerose frecce<br />
nella faretra: la società si avvale della<br />
collaborazione di più di 200 dipendenti,<br />
ha partner in tutto il mondo<br />
e una rete di ben 25 stabilimenti in<br />
Asia, dieci dei quali situati nel Paese<br />
del Dragone. In questo modo, i costi<br />
di produzione risultano molto competitivi,<br />
senza tuttavia andare a compromettere<br />
gli standard di qualità. “<strong>Il</strong><br />
nostro mestiere”, spiega Ballenghien,<br />
“è fornire prodotti di qualità nel pieno<br />
rispetto delle tempistiche dei<br />
clienti e al prezzo giusto”. Anzi, c’è<br />
di più. Non c’è prodotto competitivo<br />
senza la sua ampia gamma di servizi<br />
correlati.<br />
In questo senso, risulta fondamentale<br />
l’ampio uffi cio costituito proprio<br />
in Cina, con cento dipendenti<br />
altamente qualifi cati e padroni della<br />
lingua inglese. Con questa struttura<br />
ICAPE Group è nelle condizioni<br />
di fornire servizi locali fondamentali.<br />
Particolarmente importanti e apprezzati<br />
risultano quelli relativi al control-
Esempi di circuiti a doppia faccia<br />
lo della qualità e all’ottimizzazione<br />
della logistica.<br />
“In questa fase stiamo sviluppando<br />
anche un nuovo modello di business<br />
molto attento ai grandi volumi”, chiarisce<br />
Ballenghien. “Ciò è fondamentale<br />
per poter seguire il segmento delle<br />
grandi aziende attive nel settore”.<br />
ICAPE è anche certifi cata ISO 9001<br />
e si avvale di un forte e centralizzato<br />
sistema ERP multi-valute e multi-linguaggio.<br />
Due modelli di business<br />
ICAPE Group si avvale di due modelli<br />
di business complementari. <strong>Il</strong><br />
primo, Technical Trading Services, è<br />
stato studiato per i bassi volumi e la<br />
richiesta da parte dei clienti di un’alta<br />
varietà di prodotti. In questo caso,<br />
in pratica, il cliente invia i propri ordini<br />
a ICAPE, da cui riceverà servizi e<br />
prodotti. Nel secondo modello, Ultra<br />
Low Cost Services, pensato per gli<br />
alti volumi, si salta un passaggio per<br />
rendere più rapidi i tempi: il cliente<br />
invia gli ordini direttamente al fornitore<br />
cinese e i servizi saranno garantiti<br />
dall’uffi cio cinese di ICAPE.<br />
ICAPE Group conta circa 500<br />
clienti attivi nei diversi Paesi del<br />
mondo, quantità in costante crescita,<br />
ed ha una forte presenza in tutti<br />
i mercati. Anno dopo anno, ICAPE<br />
ha costruito delle collaborazioni con<br />
tutti i maggiori player attivi nel settore<br />
dell’automotive (20%), consumer<br />
(20%), industry (14%), multimedia<br />
(<strong>12</strong>%), metering (10%), energia (8%),<br />
medicale, (5%) illuminazione (4%),<br />
ferrovie (3%) e altri ancora (4%).<br />
Produzione, prezzi competitivi,<br />
qualità, servizi: per ICAPE Group<br />
tutto ciò è molto ma non tutto. La società<br />
guidata da Ballenghien, infatti,<br />
non soltanto controlla da vicino la<br />
qualità dei beni forniti dai suoi fornitori<br />
eseguendo audit di qualità; la società<br />
è anche molto sensibile a parametri<br />
etici, prestando grande attenzione<br />
all’ambiente, alle leggi sul lavoro<br />
e al rispetto delle tutele dei lavora-<br />
Esempi di circuiti a singola faccia<br />
tori. “Chiaramente, anche negli anni a<br />
venire porremo gli aspetti etici del nostro<br />
lavoro sempre in piano”, assicura<br />
Ballenghien.<br />
Prodotti su misura<br />
Da quando l’ha pronunciata quello<br />
che solitamente si defi nisce l’uomo<br />
più potente del mondo, l’appena<br />
rieletto presidente degli Stati Uniti<br />
Obama, nelle ultime settimane è tornata<br />
di moda come un refrain l’espressione<br />
“il meglio deve ancora venire”.<br />
Possiamo dire che tale espressione<br />
può calzare a pennello anche per la<br />
presentazione di ICAPE Group. Lo<br />
si comprende immediatamente quando<br />
si passa a parlare di CIPEM. Chi<br />
è CIPEM? Ebbene, è la struttura specializzata<br />
nella produzione di parti<br />
tecniche su misura del cliente, a<br />
cui abbiamo rapidamente accennato<br />
qualche riga sopra.<br />
Ciò è reso possibile, in questo caso,<br />
da una rete di 50 stabilimenti specializzati,<br />
capaci di supportare ogni tipo<br />
di richiesta ed esigenza: parti plastiche<br />
e metalliche, scatole di metallo,<br />
dissipatori, cavi, connettori, keyboards<br />
e keypads, alimentazione, caricabatteria,<br />
bobine, display LED, LCD, parti<br />
speciali, sotto-sistemi, moduli e molto<br />
altro ancora.<br />
PCB dicembre 20<strong>12</strong><br />
23
<strong>24</strong> PCB dicembre 20<strong>12</strong><br />
Tutte queste fabbriche e le tecnologie<br />
corrispondenti sono seguite da vicino<br />
da un team di specialisti tecnici<br />
localizzati in Cina. Ogni stabilimento<br />
si occupa di un’area particolare e si<br />
diff erenzia all’interno del Gruppo per<br />
una sua funzione specifi ca.<br />
ICAPE e CIPEM hanno attività<br />
complementari e team separati.<br />
Questa scelta strategica si è rivelata<br />
fi nora vincente, aumentando costantemente<br />
le opportunità di business.<br />
Per il mondo consumer, ICAPE<br />
propone pcb monostrato o a doppia<br />
faccia con fori polimeri conduttivi,<br />
per il mondo professionale pcb<br />
doppia faccia PTH e multistrato.<br />
ICAPE fornisce anche pcb fl essibili<br />
e speciali.<br />
La struttura del Gruppo<br />
Tutte le società del Gruppo sono<br />
controllate da ICAPE Holding, la<br />
struttura fi nanziaria guidata dal management<br />
di ICAPE, con Th ierry<br />
Ballenghien Presidente. L’uffi cio in<br />
Cina è nato nel 2004 e si occupa di<br />
vendite, qualità, logistica, questioni<br />
ingegneristiche, amministrazione,<br />
controllo dei fornitori. Agli europei<br />
resta in capo il management, gli standard<br />
organizzativi e le policy etiche.<br />
Esempi di circuiti fl essibili<br />
Esempi di circuiti multilayer<br />
ICAPE Honk Kong è la Business<br />
Unit che si occupa delle vendite e<br />
del supporto tecnico per tutti i clienti<br />
non europei, in modo particolare<br />
dell’area dell’Asia Pacifi ca. ICAPE<br />
Honk Kong è focalizzata soprattutto<br />
sui pcb. Allo stesso modo, ICAPE<br />
France è la Business Unit che fornisce<br />
vendite e supporto tecnico sui pcb ai<br />
clienti europei. CIPEM Honk Kong<br />
e CIPEM France si dividono le aree<br />
di mercato e sono organizzate allo<br />
stesso modo di ICAPE Hong Kong<br />
e ICAPE France, soltanto il loro focus<br />
è sulla realizzazione di parti tecniche<br />
su misura complementari ai pcb.<br />
Completano la realtà del Gruppo<br />
ICAPE Usa e ICAPE Brazil: si tratta<br />
di fi liali più piccole delle strutture<br />
precedenti e supportano i clienti nelle<br />
rispettive aree geografi che.<br />
ICAPE Group, infi ne, ha una<br />
grande quantità di partner in mol-<br />
ti Paesi: Germania, Francia, Spagna,<br />
Italia, India, Canada e così via. Queste<br />
realtà hanno la responsabilità di fornire<br />
a livello locale supporto tecnico<br />
e seguire le vendite, giovandosi della<br />
forza dell’intero Gruppo proveniente<br />
dalla Cina.<br />
Servizi professionali<br />
ICAPE Group fornisce ai clienti<br />
una completa gamma di servizi e<br />
li aiuta a ridurre al minimo i costi<br />
d’acquisto per le parti provenienti<br />
dalla Cina, grazie a un’organizzazione<br />
fortemente centralizzata.<br />
Questo discorso vale chiaramente<br />
per i servizi di logistica, ma non solo.<br />
Lo stesso vale, infatti, anche per<br />
i controlli qualità, con i controllori<br />
inviati nelle diverse fabbriche in caso<br />
di necessità.<br />
Tra i servizi forniti da ICAPE<br />
Group, si segnala in modo particolare<br />
il supporto ingegneristico: tutti<br />
i fi le, i dati e le specifi che dei clienti,<br />
prima di inoltrarli agli stabilimenti<br />
di fabbricazione, sono controllati<br />
dagli ingegneri di ICAPE che risiedono<br />
in Cina.<br />
Proprio per questa ragione, il personale<br />
tecnico di ICAPE group è formato<br />
con grande attenzione.<br />
<strong>Il</strong> Gruppo riserva, infi ne, un’attenzione<br />
particolare ai servizi fi nanziari e<br />
assicurativi off erti ai clienti per coprire<br />
qualsiasi danno potenziale.<br />
ICAPE Group<br />
www.icape.fr
Una donna al timone<br />
Gabriella Meroni, consigliere delegato di Omr, è stata recentemente eletta<br />
alla presidenza dell’Associazione Componenti Elettronici di Confindustria<br />
ANIE. Una scelta importante, che apre a una donna un ruolo chiave<br />
in un mondo da sempre dominato dalla presenza maschile<br />
di Massimiliano Luce e Riccardo Busetto<br />
Arriva in un momento delicato<br />
per l’intero comparto<br />
industriale la notizia della<br />
nomina a Presidente dell’Associazione<br />
componenti elettronici di<br />
Confindustria ANIE di Gabriella<br />
Meroni, persona di grande esperienza,<br />
ben conosciuta nel settore dei<br />
circuiti stampati. <strong>Il</strong> nuovo presidente<br />
dell’associazione è infatti direttore<br />
amministrativo e finanziario di<br />
Omr Italia Spa, azienda di famiglia<br />
che opera da anni nella produzione<br />
di pcb.<br />
Un incontro con Gabriella Meroni<br />
è stato dunque inevitabile sia per il<br />
▶ ATTUALITÀ – CONFINDUSTRIA ANIE<br />
momento non dei più facili in cui vive<br />
il comparto elettronico nella sua<br />
globalità, sia soprattutto per la “vicinanza”<br />
di interessi che la lega alla nostra<br />
testata. Ne emerso un quadro interessante<br />
in cui la prima impressione<br />
che ne consegue è di grande forza<br />
e solida determinazione.<br />
PCB dicembre 20<strong>12</strong><br />
25
26 PCB dicembre 20<strong>12</strong><br />
A causa della crisi, il comparto dei<br />
componenti elettronici sta attraversando<br />
un passaggio difficile. Com’è assumere<br />
proprio in un momento delicato<br />
come questo la presidenza dell’Associazione<br />
Componenti Elettronici di<br />
ANIE? Cosa porterà delle sue esperienze<br />
passate nel nuovo incarico?<br />
È certamente un impegno importante<br />
in uno dei tanti momenti difficili<br />
degli ultimi anni. Cercherò<br />
di mettere a disposizione di ANIE<br />
l’esperienza maturata nel corso di<br />
questo periodo di lavoro in OMR. Si<br />
tratta di un’azienda con una grande<br />
propensione all’export (OMR esporta<br />
circa il 98% del suo fatturato) e<br />
quindi posso dire di avere una buona<br />
conoscenza dei mercati internazionali.<br />
<strong>Il</strong> concetto sul quale mi piace<br />
comunque insistere è soprattutto<br />
quello della necessità, per le piccole<br />
e medie imprese, di fare sistema.<br />
È l’unico modo di sfidare il mercato<br />
globale e le crisi che siamo costretti<br />
ad affrontare sempre più spesso vista<br />
la frequenza sempre più elevata dei<br />
cicli economici.<br />
Un altro aspetto strategico è legato<br />
alla propensione all’investimento<br />
dell’azienda. Bisogna investire in ricerca<br />
e sviluppo e in nuovi macchinari<br />
per essere sempre più innovativi<br />
e competitivi.<br />
Nello specifico, quali sono attualmente<br />
le maggiori problematiche che<br />
il comparto dei componenti elettronici<br />
vive in Italia?<br />
<strong>Il</strong> settore dell’elettronica, in Italia<br />
come in Europa, soffre da ormai oltre<br />
un decennio di una crisi strutturale<br />
avviata dopo la bolla speculativa<br />
delle telecomunicazioni di fine anni<br />
novanta. Da allora moltissime realtà<br />
industriali, si pensi per esempio alle<br />
aziende italiane e straniere che producevano<br />
in Italia apparati per telecomunicazioni,<br />
computer ed elettronica<br />
di consumo, si sono ridimensionate<br />
o hanno dismesso la produzione.<br />
Questo processo di deindustrializzazione<br />
di alcuni settori tecnologici<br />
ha ovviamente avuto una ricaduta<br />
sui produttori di componenti elettronici,<br />
venendo a mancare una parte<br />
consistente della domanda interna.<br />
Nel frattempo si è fatta più forte<br />
la concorrenza del Far-East e quindi<br />
anche nei settori, dove la domanda<br />
interna sarebbe ancora interessante,<br />
come ad esempio l’automotive o<br />
recentemente, il fotovoltaico, si fatica<br />
a vendere poiché prevale la logica<br />
del ribasso dei prezzi fine a se stessa<br />
e, soprattutto, non vi sono adeguate<br />
misure per proteggere la fornitura locale,<br />
anzi si introducono regole sempre<br />
più stringenti: si pensi alle normative<br />
ambientali, senza però assicurarsi<br />
che vengano rispettate anche<br />
da chi non produce localmente. A<br />
Gabriella Meroni, neo Presidente<br />
dell’Associazione componenti<br />
elettronici di Confindustria ANIE<br />
questo si aggiungono le crisi recenti,<br />
quella di natura finanziaria del 2009<br />
e quella attuale, più legata ai consumi<br />
interni.<br />
È quindi sempre più “avventuroso”<br />
produrre in Italia poiché anche le<br />
condizioni al contorno sono difficili,<br />
a partire dal regime fiscale, per arrivare<br />
al costo dell’energia e del lavoro.<br />
<strong>Il</strong> nostro Paese non è assolutamente<br />
accogliente per l’imprenditore<br />
che voglia investire in una produzione<br />
locale così com’è poco accogliente<br />
per il giovane e brillante ricercatore<br />
che porterebbe l’innovazione ed è<br />
invece costretto a esportarla.<br />
Costi dell’energia, fuga dei cervelli,<br />
assoluta mancanza di una difesa della<br />
fornitura locale: sono solo alcuni dei<br />
limiti da lei citati del sistema Italia.<br />
Secondo la sua opinione, come potrebbero<br />
essere effettivamente superati?<br />
Quali provvedimenti potrebbe o dovrebbe<br />
prendere il Governo per sostenere<br />
il settore?<br />
Innanzi tutto vedo il problema su<br />
scala europea e non solo italiana. È<br />
ovvio che non si possono e vogliono<br />
erigere barriere all’ingresso come<br />
si faceva un tempo, ma è altrettanto<br />
evidente che se non si interviene<br />
a livello comunitario, chi si approvvigiona<br />
di componenti sarà “costretto”<br />
a farlo solo al di fuori dell’Europa.<br />
Questo è poco conveniente per tutti.<br />
Si possono comunque fare delle attività<br />
anche locali, per esempio nella<br />
nuova strategia energetica nazionale<br />
(SEN) uno degli obiettivi principali<br />
è la riduzione del costo dell’energia:<br />
cioè tagliare in modo sensibile la nostra<br />
dipendenza energetica dall’estero<br />
e puntare sulle rinnovabili, sul gas<br />
e sulla riqualificazione degli impianti<br />
nazionali.<br />
È importante che le aziende produttrici<br />
di componenti elettronici<br />
facciano sistema mettendo a fattor<br />
comune le competenze, magari
Una vita nei circuiti stampati<br />
Nata a Milano, dal 1976 Gabriella Meroni ha svolto e svolge tuttora la sua attività<br />
lavorativa presso l’azienda di famiglia, OMR Italia Spa, dapprima cercando<br />
di conoscere il ciclo produttivo aziendale a fianco di maestranze ancora oggi occupate,<br />
successivamente inserendosi nel mondo contabile e finanziario della società.<br />
Oggi è responsabile amministrativo e finanziario con delega da parte del<br />
Consiglio per tutte le operazioni sociali e societarie.<br />
Già membro del Gruppo Giovani Imprenditori di Confindustria, ha rappresentato<br />
l’Associazione Industriali di Monza e della Brianza come Presidente del Consorzio<br />
Energia Teodolinda acquistando energia elettrica al mercato libero e come Vice<br />
Presidente del Consorzio CEMB per lo sviluppo dell’esportazione del territorio.<br />
Gabriella Meroni è Vice Presidente del Comitato Piccola Industria di Confindustria<br />
Monza oltre ad essere membro di Giunta.<br />
con il sostegno del mondo creditizio<br />
per le attività di ricerca e di sviluppo,<br />
una soluzione per diventare più competitivi<br />
e ridurre il gap di costi che<br />
ci divide dalla Cina. Dobbiamo poi<br />
comunicare a chi ci governa l’importanza<br />
del ruolo strategico delle tecnologie<br />
pervasive dell’elettronica per<br />
l’Europa. Lo scopo è quello di adottare<br />
misure incentivanti nei Paesi europei<br />
per l’impiego di componentistica<br />
prodotta localmente. Per questo<br />
stiamo pensando di trovare alleanze<br />
nelle altre associazioni europee che si<br />
occupano di elettronica e di portare a<br />
quel livello la discussione incontrando<br />
anche i responsabili in seno alla<br />
Commissione.<br />
Per quanto riguarda la domanda di<br />
componenti, quali sono i settori che più<br />
stanno tenendo? E, se ci sono, quali sono<br />
quelli in cui la crisi si rifl ette più negativamente?<br />
Lei viene dal mondo dei<br />
circuiti stampati. Qual è lo stato di salute<br />
di questo settore nel nostro Paese?<br />
La domanda nazionale è in netto<br />
calo per tutti i settori. Come dicevo<br />
ciò che ci permette di sopravvivere<br />
è l’export diretto o indiretto che sia.<br />
Uno dei comparti più signifi cativi in<br />
termini di volume di fatturato è quello<br />
dei semiconduttori che dopo due<br />
anni di crescita abbastanza sostenuta<br />
è nuovamente in diffi coltà in Italia:<br />
nel 20<strong>12</strong> chiuderà abbastanza negativamente<br />
con un calo sul 2011 intor-<br />
no al 20%. Anche la componentistica<br />
passiva sta vivendo un anno complicato<br />
e nei circuiti stampati, ormai in<br />
Italia la penetrazione dell’import è la<br />
maggiore d’Europa; vendere qui, per<br />
le poche imprese rimaste a produrre<br />
localmente, è diventato quasi impossibile.<br />
Sono poche le aziende di questo<br />
tipo in Italia, ne ricordo al massimo<br />
cinque, per il resto si tratta di importatori.<br />
È sopravvissuto chi ha investito<br />
sull’innovazione e ha puntato<br />
molto sui mercati esteri internazionalizzando<br />
l’azienda.<br />
<strong>Il</strong> 2013 è alle porte. Cosa si deve attendere<br />
il comparto dei componenti<br />
elettronici dal nuovo anno? Si comincerà<br />
a intravedere la famosa luce<br />
in fondo al tunnel o sarà un altro anno<br />
di passione?<br />
Attenendosi alle principali analisi<br />
macroeconomiche il 2013 sarà un anno<br />
fl at rispetto al 20<strong>12</strong>. Probabilmente<br />
anche per i componenti elettronici è<br />
prevedibile un andamento simile, anche<br />
se alcuni forecast parlano di un<br />
buon recupero, per esempio, nel mondo<br />
dei semiconduttori. Queste previsioni<br />
sono però su scala mondiale e<br />
per l’Italia restano valide tutte le considerazioni<br />
appena fatte circa la mancanza<br />
di un corretto approccio industriale<br />
di sistema che mi rendono meno<br />
ottimista. Con ANIE-Componenti<br />
Elettronici lavoreremo per creare dei<br />
presupposti migliori nel nostro Paese<br />
per la ripartenza del settore, sia per<br />
quanto riguarda i temi già espressi sia<br />
nella ricerca di nuovi stimoli alla domanda<br />
nazionale. Penso in particolare<br />
al fenomeno della smart community,<br />
reti, città e fabbriche intelligenti dove<br />
le tecnologie elettroniche svolgono<br />
un ruolo primario. Su questi temi l’associazione<br />
è molto attiva e continuerà<br />
a operare affi nché vi siano presto delle<br />
ricadute positive anche sul sistema delle<br />
imprese dei fornitori di componenti<br />
elettronici.<br />
PCB dicembre 20<strong>12</strong><br />
27
28 PCB dicembre 20<strong>12</strong><br />
▶ SPECIALE - SOFTWARE DI PROGETTAZIONE<br />
Design e sviluppo<br />
dei pcb<br />
Progettare al meglio e con rapidità aiuta la competitività. Le nuove suite<br />
software, nel rispetto del DFM e del DFT, contribuiscono enormemente<br />
nel razionalizzare tutti i processi che vanno dalla creazione del prototipo<br />
alla successiva fase di ingegnerizzazione e di produzione<br />
di Piero Bianchi<br />
Nell’odierno scenario delle<br />
realizzazioni elettroniche lo<br />
sviluppo di nuove tecnologie<br />
si traduce velocemente in nuovi<br />
applicativi.<br />
Nell’ultimo decennio il trend del ciclo<br />
di vita dei prodotti tende ad accorciarsi,<br />
mentre la concorrenza si è internazionalizzata<br />
perché le comunicazioni<br />
e i trasporti sempre più veloci consentono<br />
a concorrenti d’oltreoceano<br />
di superare facilmente le barriere spazio/tempo<br />
e di entrare prepotentemente<br />
sul mercato come un tempo<br />
era impensabile. A questa invasione<br />
sopravvivono solo alcune nicchie di<br />
mercato da sempre privilegiate.<br />
Nel riconsiderare con una nuova<br />
visione la gestione del progetto in<br />
azienda, l’integrazione tra l’ambiente<br />
di design e quello di produzione è<br />
oggi molto più accentuata che non in<br />
I sistemi di sviluppo permettono di virtualizzare tutti i passi del progetto<br />
passato. Concetti di DFV (design for<br />
verification), DFM (design for manufacturability)<br />
e DFT (design for testability)<br />
sono più sentiti e più seguiti<br />
di quanto non lo fossero in passato.<br />
<strong>Il</strong> costante aumento dei costi delle<br />
materie prime e dell’energia, così<br />
come la stretta sui budget effettuata<br />
dalle aziende, indice il mondo della<br />
progettazione a dedicare una forte<br />
attenzione ai temi relativi al contenimento<br />
dei consumi, alla riduzione dei<br />
costi di fabbricazione e alla velocizzazione<br />
della progettazione stessa. La<br />
soluzione di queste sfide prende avvio<br />
dalla fase di progettazione del dispositivo<br />
elettronico, durante la quale<br />
il team di ingegneri elettronici studia<br />
i vari aspetti che correttamente correlati<br />
portano al risultato finale<br />
<strong>Il</strong> ricorso all’utilizzo di software di<br />
progettazione 3D permette al team di<br />
elettronici e meccanici di collaborare<br />
già durante la fase di prototipazione<br />
virtuale, per garantire la massima integrazione<br />
prima ancora di sviluppare<br />
il prototipo tangibile. Lungo lo sviluppo<br />
del progetto l’integrità dei segnali<br />
è costantemente controllata per
garantire la produzione di pcb altamente<br />
affidabili. Prima si attivano test<br />
software per poi passare direttamente<br />
a test fisici sul prototipo. In queste<br />
fasi si studiano e si sperimentano<br />
le appropriate soluzioni per ridurre<br />
quanto più possibile il consumo energetico<br />
del dispositivo.<br />
I dettagli di progettono dipendono<br />
dal tipo di sistema che si deve realizzare.<br />
Le linee guida generali del flusso<br />
progettuale possono essere riassunte<br />
dai seguenti passaggi:<br />
1. inquadrare l’obiettivo;<br />
2. concepire le idee per raggiungere<br />
l’obiettivo;<br />
3. analizzare le idee in un’ottica di<br />
miglioramento;<br />
4. analizzare tutte le possibili soluzioni;<br />
5. pianificare le azioni;<br />
6. attuare decisioni e azioni.<br />
La sequenza può essere ripetuta<br />
fintantoché le specifiche desiderate<br />
sono state chiaramente focalizzate<br />
e soddisfatte. Ogni singolo passo<br />
può essere ulteriormente suddiviso<br />
in azioni più elementari, ma ciò che<br />
emerge è che un progetto usualmente<br />
coinvolge molte discipline e che ogni<br />
progettista del team dovrebbe essere<br />
in grado di operare in un gruppo multidisciplinare.<br />
La progettazione<br />
Progettare significa trasformare le<br />
specifiche di prodotto in circuiti capaci<br />
di soddisfarle. Progettare un sistema<br />
è quindi una sfida complessa<br />
che coinvolge numerose variabili<br />
dal momento che si possono ottenere<br />
soluzioni diverse, percorrendo strade<br />
diverse, ma in grado di soddisfare<br />
le medesime specifiche. Da questo<br />
deriva che la progettazione è anche un<br />
processo decisionale.<br />
Nell’affrontare operativamente un<br />
progetto si parte considerando i problemi<br />
più impegnativi, relegando in<br />
Esempio di sw per l’elettronica (Cortesia Dassault Systèmes)<br />
PCB dicembre 20<strong>12</strong><br />
29
30 PCB dicembre 20<strong>12</strong><br />
Dalla domanda alla realizzazione del prodotto fi nale. Tutto può essere simulato mediante software dedicati<br />
ultima analisi quelli più semplici. In<br />
questo modo non trovando una soluzione<br />
accessibile ai problemi più diffi -<br />
cili si evita di sprecare tempo e denaro<br />
nel risolvere quelli più facili.<br />
<strong>Il</strong> processo di progettazione è di<br />
conseguenza anche un processo gerarchico.<br />
Doppiamente gerarchico,<br />
dal complesso al semplice, dall’insieme<br />
al particolare; il sistema si progetta<br />
in prima battuta attraverso diagrammi<br />
funzionali e diagrammi a blocchi,<br />
si prosegue quindi dettagliando i singoli<br />
dispositivi che lo compongono<br />
per poi arrivare ai circuiti.<br />
I principali passi del processo di<br />
progettazione si possono riassumere<br />
in:<br />
- descrizione del sistema e analisi<br />
delle sue specifi che;<br />
- stesura dei diagrammi e dei blocchi<br />
funzionali;<br />
- studio di fattibilità;<br />
- defi nizione delle specifi che dei<br />
blocchi funzionali;<br />
- progettazione logico-funzionale;<br />
- dimensionamento, modellazione e<br />
simulazione;<br />
- test e collaudo.<br />
Le piattaforme per la progettazione<br />
sono pacchetti di software CAD<br />
che forniscono ai progettisti una sui-<br />
te di strumenti necessari per realizzare<br />
le schede, dal concetto alla realizzazione,<br />
mediante output di fi le gerber.<br />
Sono usualmente costituiti da un<br />
editor di schemi elettrici, da una libreria<br />
di componenti, da un editor<br />
di simboli grafi ci, da un part manager<br />
di entità logiche e fi siche, da un<br />
pcb editor, e da una serie di strumenti<br />
per la progettazione analogica. In risposta<br />
alle richieste dei clienti di poter<br />
realizzare pcb con design avanzati,<br />
l’obiettivo primario degli sviluppatori<br />
di software CAD è stato di renderli<br />
sempre più facili da utilizzare, con<br />
rappresentazioni grafi che delle varie<br />
funzioni di assegnazione. Questo<br />
a reso gli strumenti di più facile approccio<br />
sia per gli utenti, permettendo<br />
loro di sviluppare al meglio le proprie<br />
competenze, sia per aumentare la loro<br />
effi cienza nella progettazione CAD.<br />
Le soluzioni CAD sono oggi veramente<br />
complete, permettendo una<br />
progettazione dei pcb mediante un<br />
workfl ow intuitivo e in grado di guidare<br />
i progettisti attraverso tutte le<br />
operazioni di disegno. I vari pacchetti<br />
CAD integrano in un unico ambiente<br />
tutte le tecnologie necessarie<br />
ai processi di sviluppo elettronico. La<br />
gamma di soluzioni off erte compren-<br />
de schemi elettrici, disegno di sistemi<br />
a livello di scheda e di FPGA, layout<br />
del pcb, trasmissione dei segnali high-speed,<br />
controllo sull’integrità dei<br />
segnali, analisi circuitali, modellazione<br />
3D, creazione dei formati di produzione,<br />
funzionalità estese di gestione<br />
dei dati e vaste librerie.<br />
Le librerie, oltre ad essere residenti,<br />
sono anche accessibili via internet.<br />
<strong>Il</strong> ricorso all’integrazione della tecnologia<br />
FPGA -fi eld-programmable<br />
gate arrays- consente di ridurre al minimo<br />
lo spazio e di creare un’integrazione<br />
che consente la scalabilità della<br />
singola scheda, la fl essibilità per fornire<br />
più funzioni nel tempo, con risparmio<br />
economico e di tempo sullo<br />
sviluppo di una nuova scheda.<br />
Disporre inoltre di set condivisi di<br />
principi di progettazione per dar vita<br />
alle funzionalità dei pcb, come ad<br />
esempio stack-up di strati, larghezze<br />
delle piste e degli isolamenti, dimensioni<br />
di fori passanti e fori cechi, aumenta<br />
lo standard del disegno pcb.<br />
Implementandoli come modelli nei<br />
CAD durante il processo di layout, si<br />
possono raggiungere vantaggi signifi -<br />
cativi in termini di affi dabilità e di effi<br />
cienza tanto per i progettisti quanto<br />
per i produttori.
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Dosi da 0,05 a 1000 cc e oltre.<br />
Dosatura precisa nel rapporto<br />
predetrminato.<br />
Miscelatura perfetta<br />
e costante.<br />
Azionamento<br />
pneumatico o con<br />
motori passo passo.<br />
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delle resine<br />
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Saldatura<br />
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lavorazioni in linea<br />
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BICOMPONENTI
32 PCB dicembre 20<strong>12</strong><br />
▶ SPECIALE - SOFTWARE DI PROGETTAZIONE<br />
La progettazione<br />
cresce in affidabilità<br />
ed efficienza<br />
Creare una dimensione culturale capace di tenere conto delle nuove<br />
tecnologie è un problema di vitale importanza, prova ne è che in questi<br />
ultimi anni si è assistito a un’impennata nell’evoluzione dei software di<br />
progettazione. Questo significa che i progettisti di pcb possono aspettarsi<br />
anche per il futuro ulteriori e più marcati miglioramenti nel DFM<br />
di Davide Oltolina<br />
La tecnologia elettronica non ha<br />
mai cessato il suo trend di crescita,<br />
dall’aumento della potenza<br />
di elaborazione alla crescita del<br />
numero di funzioni, dalla complessità<br />
dei circuiti alla miniaturizzazione.<br />
Package di tipo area array e componenti<br />
discreti 0402 (0,6x0,3 mm)<br />
sono ormai di utilizzo quotidiano;<br />
aumentano di complessità anche i<br />
circuiti stampati, dove la tecnologia<br />
HDI cresce di pari passo con quella<br />
embedded.<br />
In Europa le produzioni di alti<br />
volumi si è dissolta come l’oro nello<br />
stagno, lasciando spazio a uno stile<br />
produttivo che da lontano si potrebbe<br />
definire “just in time”, ma che<br />
visto da vicino è in realtà un caotico<br />
“subito, bene e a basso costo”.<br />
La caduta delle frontiere e il ridimensionamento<br />
delle distanze avvenuto<br />
grazie alla tecnologia, ha ac-<br />
centuato la pressione competitiva<br />
dimostrando così che l’arrivare sul<br />
mercato in ritardo porta a subire pesanti<br />
perdite.<br />
La necessità di automazione, nella<br />
sua accezione più ampia, spinge i<br />
costruttori all’utilizzo di strumenti<br />
CAD/CAE/CAM.<br />
Strumenti sempre più potenti,<br />
utilizzati tanto per accorciare i tempi<br />
di progetto quanto per ridisegnare<br />
i processi di fabbricazione, nella<br />
ricerca di soluzioni che consentano<br />
di ritagliare quei margini che la concezione<br />
tradizionale di produzione<br />
non consente più.<br />
In presenza di progetti complessi<br />
di pcb e di fronte alla necessità<br />
di riduzione dei costi di produzio-<br />
ne, è sempre più importante il dialogo<br />
tra progettisti e fornitori di<br />
circuiti stampati già dagli stadi<br />
iniziali.<br />
Gli effetti negativi che derivano<br />
da progetti sbilanciati, i cui dati sono<br />
inaccurati o non ben definiti sulla<br />
base di precise regole iniziali, porta<br />
ad avere prodotti con maggiori costi<br />
e affidabilità ridotta.<br />
<strong>Il</strong> mercato del software miratamente<br />
concepito per assolvere a queste<br />
funzioni è andato arricchendosi<br />
negli anni, generando soluzioni parziali<br />
o a più ampio respiro, totalmente<br />
a pagamento o scaricabili dal web.<br />
KiCad<br />
KiCad è un più che conosciuto<br />
CAD per la progettazione di pcb.<br />
È un software open source (GPL)<br />
per la creazione di diagrammi<br />
schematici elettronici e di schede di<br />
circuito stampato. Concepito e scritto<br />
da Jean-Pierre Charras (ricercatore<br />
ai Laboratoire des Images et
des Signaux e insegnante all’IUT<br />
de Saint Martin d’Hères) è una<br />
suite software di Electronic Design<br />
Automation (EDA) che ha un ambiente<br />
di sviluppo integrato (IDE)<br />
con editor di schematici, generazione<br />
della distinta base, sbroglio circuitale<br />
del pcb e visualizzatore di file Gerber.<br />
<strong>Il</strong> software multipiattaforma è scritto<br />
con wxWidgets per essere eseguito su<br />
FreeBSD, Linux, Microsoft Windows<br />
e Mac OS X, ma rispetto ad altre alternative<br />
open source KiCad permette<br />
la gestione di tutte le fasi di lavoro<br />
con la stessa interfaccia.<br />
KiCad è suddiviso in cinque parti:<br />
kicad - il project manager;<br />
eeschema - l’editor di schematici;<br />
cvpcb - gestione della libreria di footprints;<br />
pcbnew - il programma per lo sbroglio<br />
pcb con visualizzatore 3D;<br />
gerbview - il visualizzatore Gerber<br />
(layout per fotoplotter).<br />
Disponibile nella versione in italiano,<br />
include librerie di componenti dai<br />
vari costruttori tipicamente tra i più<br />
utilizzati, ma lavorando con l’editor di<br />
libreria integrato, è possibile crearne<br />
di nuovi. Nel caso di librerie provenienti<br />
da altri software EDA, dispone<br />
poi di strumenti di conversione. I<br />
file sono in formato testo, il che ne facilita<br />
la manutenzione tramite la creazione<br />
di script per la generazione automatica<br />
dei componenti. La visualizzazione<br />
3D dei pcb è realizzata tramite<br />
Wings3D, un software di modellazione<br />
tridimensionale libero ed egualmente<br />
open-source.<br />
La piattaforma include alcuni strumenti<br />
di base per effettuare l’autorouting.<br />
Come alternativa è possibile migrare<br />
su altri strumenti software (sempre<br />
a uso gratuito) come FreeRouting,<br />
avendo cura di esportare lo schematico<br />
in formato Specctra DSN; al termine<br />
dell’elaborazione il risultato dovrà essere<br />
ricaricato in pcbnew (programma<br />
di sbroglio di KiCad).<br />
Visione tridimensionale di KiCad<br />
FidoCAD per Windows<br />
FidoCAD è uno standard aperto e<br />
portabile per il disegno di schemi di<br />
qualsiasi tipo. Le versioni 0.9x sono caratterizzate<br />
dalla possibilità di disegnare<br />
e stampare pcb, anche su più layer<br />
e alle loro dimensioni naturali. La sua<br />
peculiarità principale è quella di utilizzare<br />
il formato testo per il salvataggio<br />
dei documenti, che risulta quindi<br />
particolarmente utile per l’integrazione<br />
dei messaggi di posta elettronica<br />
con disegni e schemi. Si possono creare<br />
e scambiare librerie di simboli con la<br />
stessa semplicità dei documenti.<br />
Con LiCad si possono realizzare circuiti con un buon grado di complessità<br />
PCB dicembre 20<strong>12</strong><br />
33
34 PCB dicembre 20<strong>12</strong><br />
Questo software dispone di tutte<br />
le primitive grafiche di cui si può<br />
avere bisogno e un livello di dettaglio<br />
soddisfacente per la maggior<br />
parte degli utilizzi, senza possedere<br />
particolari sofisticazioni possiede<br />
editor immediatamente utilizzabili a<br />
livello produttivo. Consente di memorizzare<br />
disegni anche molto complessi<br />
in pochi kB senza il bisogno<br />
di comprimerli. <strong>Il</strong> formato, così come<br />
gli editor sono gratuiti, e compatibili<br />
con tutte le piattaforme, in<br />
particolare la compatibilità verso il<br />
basso non presenta nessuna penalizzazione.<br />
FreePcb<br />
FreePcb è un editor gratuito per<br />
Microsoft Windows, un open-source<br />
rilasciato attraverso la GNU General<br />
Public License (i codici sorgenti sono<br />
sottoposti a copy right). È stato<br />
progettato con l’obiettivo di essere<br />
facile sia da imparare sia da utilizzare,<br />
pur mantenendo le caratteristiche<br />
di uno strumento capace di operare<br />
con una qualità professionale.<br />
Scritto per Microsoft Windows,<br />
può essere utilizzato anche con Linux<br />
by usando Wine, o con Macintosh<br />
usando VirtualPC. Anche questo tool<br />
software non possiede al suo interno<br />
un autorouter, ma può utilizzare<br />
FreeRoute (www.freerouting.net).<br />
Tra le sue caratteristiche quella<br />
di poter arrivare fino a 16 layer<br />
con inclusa la funzione copper fill<br />
area o generare pcb con dimensione<br />
1500x1500 mm. Sono selezionabili<br />
le unità di misura (per esempio mils<br />
o mm) o l’attivazione della funzione<br />
di verifica (design rule checker).<br />
Le librerie sono originate da Ivex<br />
Design International, pcb Matrix<br />
e IPC; la creazione di nuovi componenti<br />
avviene tramite le funzioni<br />
Footprint Wizard e Footprint Editor.<br />
È possibile effettuare l’importazione<br />
I diversi layer di una videata DipTrace<br />
o l’esportazione delle netlist (PADS-<br />
PCB), così come è prevista l’esportazione<br />
dei Gerber file (RS274X) e dei<br />
file di foratura Excellon.<br />
DipTrace<br />
DipTrace è un completo e potente<br />
CAD elettrico finalizzato alla realizzazione<br />
di schemi elettrici e di circuiti<br />
stampati. È un prodotto scalabile<br />
che può soddisfare tanto il progettista<br />
professionale in tutte le fasi<br />
del suo lavoro, quanto lo studente.<br />
Si può svolgere ogni fase dell’attività<br />
di progettazione, dalla creazione<br />
dello schema elettrico, alla definizione<br />
del circuito stampato con la<br />
correzione degli errori, fino alla generazione<br />
dei file per la produzione:<br />
Gerber (RS-274X), foratura, piazzamento<br />
etc.<br />
Da Pcb Layout parte la creazione<br />
di circuiti stampati multistrato,<br />
con sbrogliatore automatico; il posizionamento<br />
dei componenti è sia<br />
automatico che assistito. I file generati<br />
sono Gerber e per il piano di<br />
foratura NC Drill.<br />
Schematic consente la progettazione<br />
di schemi elettrici di ogni<br />
complessità, che sono poi esportabili<br />
Pcb Layout. La creazione di footprint<br />
di nuovi componenti o la modifica<br />
di quelli presenti nelle librerie<br />
è demandata a Pattern Editor mentre<br />
Component Editor è utilizzato<br />
per disegnare nuovi componenti,<br />
modificare quelli presenti nelle librerie<br />
o definire il modello Spice associato<br />
al componente.<br />
L’interfaccia utente è facile da imparare<br />
e da utilizzare, basta scegliere<br />
dalle ricche librerie in dotazione i<br />
componenti desiderati e legarli elettricamente.<br />
Nei circuiti complessi è<br />
possibile definire schemi a più fogli,<br />
blocchi gerarchici, bus e tutto quanto<br />
è necessario alla definizione del<br />
circuito. A schematico completo lo<br />
si esporta in Pcb Layout per iniziare<br />
la creazione del circuito stampato.<br />
Capita a volte di dover apportare<br />
modifiche allo schema, in questo<br />
caso basta aggiornare i componenti<br />
sul circuito stampato. Una funzione<br />
apposita di Pcb Layout permette<br />
di collocare i componenti
chiave (di solito connettori e integrati)<br />
e di posizionare automaticamente<br />
gli altri.<br />
Anche la definizione delle<br />
tracce avviene in modo manuale,<br />
assistito e totalmente automatico.<br />
DipTrace dispone di uno sbrogliatore<br />
automatico basato su algoritmi a<br />
griglia, in grado di lavorare dal monofaccia<br />
a qualsiasi numero di strati.<br />
Con Pcb Layout è possibile definire<br />
le tracce sia in modo manuale che<br />
assistito, calcolare la loro lunghezza<br />
o verificarne l’isolamento. Inoltre<br />
è possibile attivare funzioni per la<br />
creazione di tracce curve, o la gestione<br />
automatica e manuale di fori di<br />
via passanti o di fori ciechi.<br />
Definendo i contorni dell’area di<br />
riempimento in rame, abilita Pcb<br />
Layout a disegnarla con precisione,<br />
nel rispetto delle distanze richieste<br />
tanto dal bordo quanto dalle tracce,<br />
creando sia piani di massa che aree<br />
deputate alla dissipazione.<br />
Schematic e Pcb Layout offrono<br />
inoltre funzioni evolute di verifica<br />
che aiutano a ridurre gli errori<br />
nei vari stadi della progettazione.<br />
La funzione ERC (electrical rules<br />
check) mostra errori nello schema<br />
elettrico in base a regole personalizzabili<br />
e DRC (design rules check)<br />
controlla invece le distanze di sicurezza<br />
tra elementi del circuito stampato,<br />
spessori minimi e massimi,<br />
diametri di foratura e così via. Infine<br />
NCC (net connectivity check) controlla<br />
se nel circuito ci sono net<br />
interrotte o se due o più net siano<br />
state unite per errore. Tramite una<br />
ulteriore funzione è possibile comparare<br />
il circuito stampato con lo<br />
schema elettrico di partenza per assicurarsi<br />
che siano state introdotte<br />
modifiche accidentali e non previste.<br />
A supporto dei sistemi a fresatura<br />
DipTrace permette la conversione<br />
delle tracce in DXF, a sua volta<br />
esportabile in G-code tramite l’utili-<br />
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questo caso la funzione DRC, prima<br />
dell’esportazione in DXF, verifica<br />
eventuali problemi e li segnala al<br />
progettista.<br />
Le librerie di componenti standard<br />
includono quasi 100.000 componenti<br />
(inclusi simboli per schemi<br />
elettrici e pattern per stampati)<br />
di tutti i principali produttori.<br />
Attraverso Component Editor e<br />
Pattern Editor, il progettista è comunque<br />
totalmente autonomo nella<br />
creazione di nuovi simboli e pattern.<br />
Tramite le funzioni di importazione<br />
e di esportazione è possibile<br />
scambiare schemi elettrici, circuiti<br />
stampati e librerie con altri applicativi<br />
EDA e CAD. Inoltre Schematic<br />
e Pcb Layout supportano i formati<br />
netlist di tipo Allegro, Mentor,<br />
PADS, P-CAD, Protel e Tango.<br />
DipTrace può inoltre esportare font<br />
TrueType e immagini raster convertendoli<br />
in formato vettoriale.
36 PCB dicembre 20<strong>12</strong><br />
▶ SPECIALE - SOFTWARE DI PROGETTAZIONE<br />
Progettazione<br />
meccatronica<br />
Andando oltre il PLM (Product Lifecycle<br />
Management), Dassault Systèmes mette a<br />
disposizione di aziende e persone universi virtuali<br />
per la progettazione e la creazione d’innovazioni<br />
sostenibili, bilanciando produttività, qualità<br />
e sicurezza. Un mondo di cui si è parlato a<br />
lungo in occasione del 3DExperience Forum, la<br />
kermesse che a Bruxelles ha concluso un lungo<br />
iter europeo iniziato a maggio in Svezia<br />
di Dario Gozzi e Riccardo Busetto<br />
<strong>Il</strong> centro congressi The Square di Bruxelles è stato scelto come sede conclusiva<br />
del lungo percorso del 3DExperience Forum<br />
Presso i grandi locali di The<br />
Square a Bruxelles, sede congressuale<br />
privilegiata per eventi<br />
di grande respiro internazionale, si è<br />
conclusa il 21 novembre 20<strong>12</strong>, la lunga<br />
roadmap 3DExperience Forum di<br />
Dassault Systèmes di incontri internazionali,<br />
che – a partire dal 10 maggio<br />
– ha toccato venti Paesi in tutto<br />
il mondo. Con un’affluenza importante<br />
(<strong>12</strong>00 fra visitatori, operatori<br />
del settore e responsabili dei media<br />
internazionali) la due giorni europea<br />
di Bruxelles è stata occasione per un<br />
contatto diretto con i vertici aziendali<br />
(dal presidente e AD Bernard<br />
Charlès alla EVP per il settore industry<br />
& marketing, Monica Menghini,<br />
dall’EVP per gli sviluppi strategici e<br />
di mercato Pascal Daloz a Dominique<br />
Florak, EVP per la ricerca e sviluppo<br />
aziendale), ma anche per approfittare<br />
della presentazione della la<br />
nuova release (V6) della piattaforma<br />
3DEXPERIENCE, che introduce<br />
miglioramenti per tutti gli applicativi<br />
di social innovation e collaborazione,<br />
information intelligence, contenuti,<br />
simulazione e modellazione in 3D.<br />
L’ingegneria meccatronica<br />
La presenza di prodotti con complessità<br />
e densità crescenti fa parte<br />
dell’evoluzione tecnologica sempre<br />
più rapida. Diventa allora fondamentale<br />
garantire lo scambio di dati<br />
fra diversi strumenti di sviluppo e soprattutto<br />
l’abbattimento delle barriere<br />
culturali fra le diverse discipline d’ingegneria.<br />
La soluzione di meccatro-
Fig. 1 - L’ambiente virtuale tridimensionale aiuta a vivere la progettazione<br />
dal suo interno<br />
nica proposta da Dassault Systèmes<br />
consente una comunicazione effi cace<br />
e un’effi ciente collaborazione fra<br />
le diverse aree d’ingegneria meccanica,<br />
elettronica e di sviluppo software,<br />
per assicurare il pieno controllo su<br />
ogni complessità insita nello sviluppo<br />
del prodotto, migliorando al contempo<br />
l’incisività della progettazione.<br />
Coordinare le attività d’ingegneria<br />
meccatronica che coinvolgono diverse<br />
fi gure professionali è sempre una<br />
sfi da, in particolare se si opera in un<br />
contesto di forti pressioni di mercato,<br />
in cui dover rispettare requisiti di progetto<br />
sempre più stretti e complessi.<br />
A causa delle continue modifi che<br />
(soprattutto quando esistono numerose<br />
confi gurazioni) è diffi cile mantenere<br />
le distinte base (BOM) e altri<br />
dati di prodotto precisi e sincronizzati<br />
lungo tutta la supply chain. La soluzione<br />
Collaborative Mechatronics<br />
Engineering aiuta le aziende elettroniche<br />
high-tech /a gestire tutte le attività<br />
d’ingegneria meccatronica, partendo<br />
dalle specifi che di progetto per<br />
arrivare fi no alla pianifi cazione iniziale<br />
del prodotto. La soluzione mette a<br />
disposizione un’unica piattaforma per<br />
tutti i dati di sviluppo, dalle specifi che<br />
di prodotto ai modelli 3D, dai risultati<br />
delle analisi ai requisiti di produzione,<br />
in modo che i dati meccatronici siano<br />
accessibili in tempo reale in modo<br />
sicuro e per tutti gli addetti ai lavori.<br />
Collaborative Mechatronics<br />
Engineering<br />
I dati meccanici, elettrici e il<br />
software, che spesso hanno cicli di<br />
vita diff erenti, vengono acquisiti<br />
all’interno di una defi nizione di prodotto<br />
unifi cata per consentire a progettisti<br />
e ingegneri di adottare fi n<br />
dall’inizio del progetto un approccio<br />
omnicomprensivo al prodotto. La soluzione<br />
Collaborative Mechatronics<br />
Engineering comprende:<br />
- ingegnerizzazione di software embedded;<br />
- ingegnerizzazione di pcb fl essibili<br />
e rigidi;<br />
- ingegnerizzazione elettrica ed<br />
elettronica;<br />
- ingegnerizzazione elettromeccanica;<br />
- documentazione tecnica di ingegnerizzazione.<br />
L’insieme favorisce l’adozione di<br />
processi di progettazione effi cienti<br />
che permettono di valutare con cura<br />
fi n dall’inizio del ciclo di sviluppo come<br />
i componenti meccanici ed elettronici<br />
si inseriscono nei relativi alloggiamenti,<br />
riducendo al minimo<br />
i costi derivanti di problemi e difetti<br />
di progettazione individuati in fase<br />
avanzata. Le aziende sono così agevolate<br />
nella gestione del processo di collaborazione<br />
fra i diversi reparti e della<br />
complessità della progettazione meccatronica.<br />
Ingegneria di housing<br />
e packaging<br />
Una domanda del mercato estremamente<br />
mutevole e sottoposta alla<br />
continua pressione dello stile richiede<br />
un’accelerazione del processo<br />
di sviluppo delle parti<br />
che compongono la<br />
custodia dei dispositivi.<br />
Questo percorso<br />
deve inoltre tener<br />
Fig. 2 - La possibilità di verifi care la<br />
soluzione studiata prima della sua<br />
realizzazione costituisce un risparmio<br />
economico e di tempo<br />
PCB dicembre 20<strong>12</strong><br />
37
38 PCB dicembre 20<strong>12</strong><br />
conto di come ottimizzare al meglio<br />
il rapporto qualità/prezzo. Per questo<br />
scopo serve intervenire sui processi di<br />
sviluppo del prodotto ottimizzando le<br />
fasi a partire dalla progettazione per<br />
terminare con la fabbricazione.<br />
Le soluzioni proposte da Dassault<br />
Systèmes per l’ingegneria del packaging<br />
e dell’housing di prodotto<br />
offrono agli ingegneri uno strumento<br />
completo, adatto a velocizzare la definizione<br />
delle parti che compongono<br />
la custodia del prodotto, non solo per<br />
la progettazione delle parti stesse, ma<br />
anche per le attrezzature di produzione<br />
fino alla simulazione della fabbricazione.<br />
La soluzione Product Housing<br />
Engineering comprende:<br />
- ingegnerizzazione delle parti plastiche<br />
stampate;<br />
- progettazione di lamiere;<br />
- progettazione di parti composite;<br />
- progettazione relazionale parallela;<br />
- progettazione di stampi;<br />
- simulazione della produzione<br />
(stampaggio a iniezione plastica);<br />
- programmazione CNC e simulazione<br />
delle lavorazioni;<br />
- documentazione tecnica.<br />
Fig. 3 - L’ambiente di sviluppo delle suite di Dassault Systèmes offre sempre<br />
una panoramica completa delle varie fasi<br />
La piattaforma consente di gestire<br />
l’intero processo, accelerando la definizione<br />
delle singole parti di alloggiamenti<br />
e custodie. Le funzionalità avanzate<br />
per la gestione della conoscenza<br />
permettono di catturare le specifiche di<br />
produzione, inserirle in modelli intelli-<br />
genti per poi rimetterle a disposizione<br />
dei progettisti già nelle primissime fasi<br />
del processo di progettazione. Con il<br />
supporto di prodotti CATIA dedicati<br />
è possibile generare automaticamente<br />
gli stampi di produzione dal progetto,<br />
risparmiando centinaia di ore di lavo-<br />
Fig. 4 e 5 – La manifestazione di Bruxelles, che ha chiuso la roadmap del 3DExperience Forum, è stata l’occasione migliore<br />
per provare praticamente le applicazioni della meccatronica virtuale offerte da Dassault Systèmes
Fig. 6 - Con i sistemi proposti da Dassault è possibile avviare attività di<br />
collaborazione durante le fasi di progettazione elettronica<br />
ro manuale agli ingegneri. Funzioni facili<br />
e innovative per la programmazione<br />
dei controlli numerici (CNC) e la<br />
simulazione delle lavorazioni consentono<br />
di ridurre i tempi di produzione.<br />
Con la soluzione Concurrent Product<br />
Housing Engineering, le aziende<br />
OEM del settore dell’elettronica hightech<br />
e i costruttori di stampi possono<br />
ottimizzare l’intero processo di sviluppo<br />
delle parti a partire dell’offerta, alla<br />
progettazione, alla produzione.<br />
Conformità normativa<br />
e sviluppo sostenibile<br />
È sotto gli occhi di tutti la crescente<br />
attenzione alle problematiche ambientali<br />
e della salute, con maggior frequenza<br />
tutelate da normative sempre<br />
più severe. Per garantire la conformità<br />
dei prodotti alle normative e monitorarne<br />
la conformità lungo l’intera supply<br />
chain Dassault Systèmes introduce<br />
la soluzione Compliance & Sustainable<br />
Development che fornisce le funzionalità<br />
per raccogliere, integrare, analizza-<br />
re e generare report sulla conformità del<br />
prodotto lungo tutto il ciclo di sviluppo,<br />
inclusa la gestione della composizione<br />
dei materiali e la conformità normativa.<br />
Di fronte alle crescenti preoccupazioni<br />
dell’opinione pubblica per l’ambiente<br />
e la salute, aumenteranno le pressioni<br />
dei governi sulle aziende manifatturiere<br />
per l’adozione di pratiche di<br />
Eco-Design. Eco-Design significa che<br />
le aziende devono tenere conto degli<br />
aspetti ambientali nelle attività di sviluppo,<br />
manutenzione e smaltimento dei<br />
prodotti. Per questo le aziende che operano<br />
nel settore high tech devono rispettare<br />
direttive come RoHS, WEEE/<br />
RAEE e REACH adottate in Europa,<br />
e altre iniziative simili riguardanti l’Asia<br />
e il Nord America.<br />
La soluzione Compliance and<br />
Sustainable Development permette alle<br />
aziende elettroniche high-tech di adottare<br />
funzioni di Design for Compliance<br />
nell’ambito dei loro processi di sviluppo<br />
dei prodotti, in modo che il team preposto<br />
possa verificare le informazioni<br />
sui contenuti dei materiali fin dalle pri-<br />
me fasi e lungo tutto il ciclo di vita del<br />
prodotto. Con questa soluzione, la composizione<br />
dei componenti da produrre/<br />
acquistare viene gestita senza interferire<br />
con i programmi di produzione, in<br />
quanto le aziende possono valutare facilmente<br />
la conformità con le normative<br />
e con le altre disposizioni di legge<br />
vigenti nei mercati di loro competenza.<br />
Inoltre, questa soluzione basata sulla V6<br />
può essere facilmente ampliata per gestire<br />
esigenze di conformità speciali legate<br />
alla promulgazione di disposizioni<br />
nuove o modificate.<br />
V6 è la nuova release della piattaforma<br />
3DEXPERIENCE che introduce<br />
miglioramenti per tutti gli applicativi<br />
di Social Innovation e Collaborazione,<br />
Information Intelligence, Contenuti,<br />
Simulazione e Modellazione in 3D. La<br />
soluzione Compliance & Sustainable<br />
Development comprende:<br />
- dichiarazioni dei materiali;<br />
- valutazione della conformità dei<br />
materiali;<br />
- gestione della conformità RoHS;<br />
- gestione della conformità RAEE;<br />
- gestione della conformità FDA<br />
(Food and Drug Administration<br />
per gli USA);<br />
- conformità alla direttiva EuP<br />
(Energy-using Products)*.<br />
Avendo a disposizione le informazioni<br />
già nella fase di pre-produzione,<br />
tutte le figure coinvolte possono contribuire<br />
allo sviluppo del prodotto con<br />
la propria competenza. Questo elimina<br />
costosi interventi di riprogettazione<br />
e agevola l’adozione della soluzione più<br />
economica, mantenendo al tempo stesso<br />
il livello di qualità più elevato.<br />
* Direttiva EuP (Energy-using Products) è una Direttiva<br />
dell’Unione Europea che riguarda l’elaborazione di<br />
specifiche per la progettazione ecocompatibile dei<br />
prodotti che consumano energia. È stata pubblicata il 6<br />
luglio 2005 ed è entrata in vigore nell’agosto 2007.<br />
Dassault Systèmes<br />
www.3ds.com<br />
PCB dicembre 20<strong>12</strong><br />
39
40 PCB dicembre 20<strong>12</strong><br />
▶ SPECIALE - SOFTWARE DI PROGETTAZIONE<br />
CAD per elettronica<br />
La linea dei prodotti CAD comprende un’ampia gamma di offerte per la<br />
progettazione di pcb che va dai software offerti gratuitamente in rete,<br />
alle suite commerciali ad alte prestazioni. In ogni caso sono strumenti<br />
che aumentano la produttività sia per i piccoli che per i grandi team di<br />
progettazione dei pcb, incluse le realtà dei singoli progettisti<br />
di Davide Oltolina<br />
<strong>Il</strong> ridimensionamento di cui soffrono<br />
le aziende colpisce anche le<br />
unità di progettazione, con pesanti<br />
ripercussioni sull’intera catena di produzione<br />
dei dispositivi, dove il tempo<br />
è sempre un fattore chiave per il<br />
lancio di un nuovo prodotto. Sebbene<br />
il classico flusso di progettazione<br />
rimanga sostanzialmente invariato, i<br />
bisogni dei progettisti crescono con la<br />
continua evoluzione tecnologica del<br />
settore.<br />
Questo spinge i progettisti alla ricerca<br />
di strumenti software sempre di<br />
più potenti e completi nelle prestazio-<br />
ni, capaci di semplificare e velocizzare<br />
il loro lavoro.<br />
Molti si rivolgono alla rete per ottenere<br />
risposte in tempi rapidi e a<br />
poco prezzo, altri percorrono vie tradizionali<br />
investendo in brand istituzionali.<br />
Internet offre una vasta gamma di<br />
informazioni on-line, ma il problema<br />
è dato dal tempo richiesto per cercare,<br />
confrontare e selezionare un gran numero<br />
di componenti e soluzioni, per<br />
via della vastità di articoli proposti. La<br />
domanda di risorse online è in ogni<br />
caso in aumento.<br />
DesignSpark<br />
RS Components ha da subito colto<br />
l’opportunità offerta della centralità di<br />
internet nel lavoro dei progettisti, creando<br />
un innovativo ambiente di sviluppo<br />
online, in cui sia possibile trovare<br />
strumenti e informazioni capaci<br />
di assicurare affidabilità in qualsiasi<br />
fase di progettazione, per abbatterne i<br />
costi e velocizzare il time to market.<br />
L’approccio a questa innovativa visione<br />
è iniziato con l’introduzione<br />
di Component Chooser, lo strumento<br />
di ricerca parametrico più potente<br />
del settore, capace di effettuare ricerche<br />
tra centinaia di migliaia di componenti<br />
elettronici di varie marche.<br />
Integrato nel motore di ricerca principale,<br />
permette di accedere in modo<br />
immediato all’intera gamma di prodotti,<br />
che oltretutto sono in continua<br />
espansione, consentendone anche un<br />
confronto visivo.<br />
Un ulteriore passo in avanti è stato<br />
compiuto introducendo un programma<br />
di CAD 3D, creando una libreria<br />
completa di modelli tridimensionali<br />
di componenti elettromeccanici<br />
che può contare su diverse decine di<br />
migliaia di modelli scaricabili gratuitamente.<br />
La scelta spazia tra più di
Fig. 1 – Esempio di sbroglio di un interruttore crepuscolare per mezzo<br />
del software CAD<br />
<strong>24</strong> formati di file nativi utilizzabili nei<br />
principali pacchetti CAD, con notevole<br />
risparmio di tempo nella verifica<br />
del modello. Per poter riutilizzare<br />
e modificare i modelli da ogni sistema<br />
CAD, il tutto è disponibile anche<br />
nel formato SpaceClaim che consente<br />
in tempi veloci di semplificarli<br />
e trasformarli in funzione delle proprie<br />
esigenze. Questa soluzione permette<br />
un discreto risparmio di tempo<br />
rispetto ai tradizionali CAD basati su<br />
una modellazione parametrica complessa.<br />
Ovviamente a tutti i modelli<br />
è abbinato il codice prodotto RS che<br />
aiuta il progettista ad includere automaticamente<br />
il componente nella lista<br />
completa di materiali creata dai sistemi<br />
CAD.<br />
Per andare incontro alle esigenze<br />
dei progettisti, RS ha lanciato anche<br />
DesignSpark pcb il software di progettazione<br />
scaricabile gratuitamente<br />
da Spark Store. Lo strumento, integralmente<br />
professionale, ha registrato<br />
un elevato numero di consensi essendo<br />
stato scaricato da oltre centomila<br />
utenti; per accelerare e facilitare<br />
l’intero processo di conoscenza, consente<br />
l’accesso a una completa sezione<br />
di video tutorial, di dimostrazioni<br />
e ovviamente di una libreria di componenti<br />
gratuiti. Per ampliarne le potenzialità<br />
RS ha introdotto lo strumento<br />
pcb Converter per SketchUp,<br />
l’interfaccia per gestire i file IDF<br />
(Intermediate Data Format) e consentire<br />
così il dialogo tra DesignSpark<br />
pcb e SketchUp, un conosciuto strumento<br />
di Google per la modellazione<br />
3D, disponibile anche in versione gratuita<br />
(www.sketchup.com).<br />
Eagle<br />
Per chi volesse rimanere su suite<br />
software tradizionali, sono disponibili<br />
Eagle e OrCAD, il primo proposto<br />
in tre diverse versioni. EAGLE<br />
Layout Editor è un potente strumento<br />
per la progettazione di circuiti<br />
stampati. <strong>Il</strong> nome EAGLE è un acronimo<br />
che sta per: Easily Applicable<br />
Graphical Layout Editor. <strong>Il</strong> programma<br />
EAGLE è disponibile nella versione<br />
professional a pagamento, nella<br />
versione standard a pagamento e nella<br />
versione light a titolo gratuito.<br />
Quest’ultima è uguale alla versione<br />
professional, ma con la limitazione<br />
(Layout Editor) sulla dimensione<br />
massima della scheda che è di 100<br />
mm x 80 mm, sono consentiti al massimo<br />
2 strati e lo schematico elettrico<br />
può essere composto da una sola pagina.<br />
Eagle esiste in numerose lingue<br />
e per diversi sistemi operativi. La versione<br />
Light puo’ comunque visualizzare,<br />
stampare e generare files gerber<br />
di schede già sbrogliate con le versioni<br />
standard o professional. Le aziende<br />
che per esempio producono circuiti<br />
stampati, possono quindi generare<br />
file gerber direttamente dai progetti<br />
EAGLE dei loro clienti senza dover<br />
acquistare alcuna licenza.<br />
La versione professional arriva a<br />
gestire fino a 255 layer logici, con colori<br />
definibili dall’utente, e un’area di<br />
sbroglio di 1600 x 1600 mm. La risoluzione<br />
disponibile è di 0,1 micron.<br />
<strong>Il</strong> programma non solo offre la possibilità<br />
di interagire mediante file di<br />
script, ma anche di scrivere programmi<br />
personalizzati per importazione ed<br />
esportazione dei dati in qualsiasi formato.<br />
La personalizzazione delle librerie,<br />
così come la funzione di ricerca,<br />
è molto semplice e può usufruire della<br />
funzione copia-e-incolla (funzione<br />
residente sul control panel) per l’importazione<br />
da quelle esistenti. Anche<br />
la generazione di varianti dei package<br />
può essere fatta attingendo, da qualunque<br />
libreria, col medesimo processo.<br />
La rotazione dei package dei componenti<br />
avviene a step di 0,1°. La generazione<br />
dell’elenco dei componenti<br />
(BOM) è automatica e supportata<br />
dal database.<br />
La generazione degli output grafici<br />
è indirizzabile sia alla stampante<br />
che al plotter, gli output per la produzione<br />
sono in formato Gerber,<br />
ma la piattaforma dispone anche<br />
PCB dicembre 20<strong>12</strong><br />
41
42 PCB dicembre 20<strong>12</strong><br />
del CAM Processor integrato per<br />
l’uscita verso il testing.<br />
Nel Layout Editor è incluso il<br />
Design Rule Check (controllo delle<br />
regole di progetto) per le schede elettroniche<br />
(per esempio controllo di sovrapposizioni<br />
di piste, misura dei pad<br />
o dei percorsi delle piste) e la possibilità<br />
di inserire i piani di massa. <strong>Il</strong> calcolo<br />
delle linee di segnale durante lo<br />
sbroglio del layout è dinamico. La rotazione<br />
degli elementi ad angoli arbitrari<br />
avviene a passi di 0,1° e le piste<br />
sono tracciabili con angoli arrotondati<br />
di qualsiasi raggio; anche i testi sono<br />
piazzabili con qualsiasi orientamento.<br />
Lo schematico prevede fino a 999<br />
fogli per schema, con l’aggiornamento<br />
automatico immediato dei componenti<br />
tra schema e scheda elettronica.<br />
La generazione dei segnali di alimentazione<br />
è automatica ed è attivo<br />
l’Electrical Rule Check per il controllo<br />
di eventuali errori nello schema e<br />
per il controllo di corrispondenza tra<br />
schema e scheda elettronica.<br />
L’Autorouter Module è integrato<br />
nel programma, utilizza le regole di<br />
progetto (Design Rules) del Layout<br />
Editor con la possibilità di cambia-<br />
re tra sbroglio automatico e manuale<br />
in qualsiasi momento.<br />
Lo sbroglio automatico è assoggettato<br />
alle classi assegnate ai segnali con<br />
supporto alla gestione dei passaggi di<br />
pista sia ciechi che interrati. La strategia<br />
di sbroglio è comunque personalizzabile<br />
in funzione dei fattori di costo<br />
e senza nessuna restrizione di posizionamento.<br />
Si possono ottenere fino<br />
a 14 strati di alimentazione e fino<br />
a 16 strati, con direzioni di pista preferenziali<br />
definibili dall’utente.<br />
La versione standard differisce per<br />
avere alcune limitazioni nel Layout<br />
Editor quali l’area di sbroglio limitata<br />
a un massimo di 160 x 100 mm, un<br />
massimo di 6 strati consentiti e il limite<br />
di 99 fogli per schema.<br />
OrCAD<br />
Fig. 2 – Schermata del sistema sw OrCAD per modellazione 3D<br />
OrCAD non si può definire come<br />
prodotto unico, monolitico, ma piuttosto<br />
un insieme di pacchetti software<br />
che lavorano in stretta sinergia e cooperazione.<br />
Questo permette all’’utente<br />
di acquistare il pacchetto base con<br />
gli add-on più adatti al tipo di lavoro<br />
da svolgere.<br />
Le funzionalità della suite OrCAD<br />
si potrebbero sommariamente suddividerne<br />
in tre insiemi.<br />
<strong>Il</strong> primo insieme è costituito da<br />
OrCAD Capture, è la parte deputata<br />
alla stesura degli schemi elettrici<br />
veri e propri, ha raggiunto una complessità<br />
e una potenza più che notevole,<br />
tali da soddisfare anche gli utilizzatori<br />
più esperti, malgrado a volte<br />
abbiano alcune difficoltà nel muoversi<br />
fra gli innumerevoli comandi e opzioni.<br />
Possiede una nutrita libreria di<br />
componenti elettronici, ciononostante<br />
è sempre possibile crearne di nuove<br />
per componenti particolari o rari,<br />
e accedere alle librerie messe a disposizione<br />
dai principali produttori di<br />
componenti elettronici. Tra le sue potenzialità<br />
sono incluse la gestione di<br />
insiemi gerarchici di schemi e sottoschemi<br />
complessi e la generazione di<br />
distinte base.<br />
OrCAD Capture è predisposto per<br />
dialogare con altri due fondamentali<br />
strumenti che costituiscono la piattaforma,<br />
OrCAD PCB Designer e<br />
OrCAD PSpice. <strong>Il</strong> primo è deputato<br />
alla realizzazione dei circuiti stampati<br />
mentre OrCAD PSpice alla simulazione<br />
dei circuiti elettronici misti,<br />
in cui intervengono sia quelli di tipo<br />
analogico che quelli digitali.<br />
L’insieme di queste funzionalità<br />
conferisce al progettista tutto l’occorrente<br />
per realizzare il suo progetto<br />
elettronico, comunque sia complesso,<br />
a partire dallo schema elettrico.<br />
Con OrCAD PSpice ne può simulare<br />
il corretto funzionamento, per poi<br />
eventualmente modificarne le parti<br />
che non rispondano appieno alle specifiche<br />
di progetto.<br />
Acquisita una sufficiente sicurezza<br />
che quanto ideato sia correttamente<br />
funzionante, il progettista può concretizzare<br />
fisicamente il primo prototipo<br />
(o più d’uno se serve). La fase<br />
realizzativa passa dalla preparazione<br />
dei circuiti stampati realizzati trami-
te OrCAD pcb Designer. Dopo l’assemblaggio<br />
del pcb lo si testa per confrontarne<br />
le misure rilevate fi sicamente<br />
sulla scheda in laboratorio per essere<br />
sicuri che coincidano con quelle ottenute<br />
dalla simulazione.<br />
Dal progetto<br />
all’assemblaggio<br />
Pur capendone la necessità, la maggior<br />
parte degli operatori del settore<br />
dell’assemblaggio elettronico, in particolare<br />
gli EMS si sono sempre tenuti<br />
a debita distanza dagli strumenti<br />
software sviluppati per agevolare<br />
la programmazione dei sistemi<br />
di montaggio e di<br />
collaudo, reputandoli<br />
adatti solamente per<br />
le grosse aziende. In<br />
particolare questa avversione<br />
si è manifestata in passato<br />
presso realtà di piccola<br />
e media dimensione,<br />
dove in parte il costo,<br />
ma spesso la disponibilità dei<br />
tool nella sola lingua inglese,<br />
hanno contribuito<br />
a limitarne la diff usione.<br />
Dal CAD al CAM<br />
Terminata la progettazione<br />
e la prototipazione, le<br />
piattaforme permettono attraverso<br />
moduli CAM il collegamento<br />
alla fase di produzione,<br />
sfruttando principalmente<br />
interfacce grafi che.<br />
I dati provenienti dai vari CAD<br />
vengono convertiti in formato neutro<br />
mediante dei traduttori, disponibili<br />
anche grafi camente, su cui il tecnico<br />
di produzione vi può eseguire una<br />
moltitudine di operazioni che terminano<br />
con la selezione e l’utilizzo dei<br />
dati per la programmazione di pick &<br />
place, sistemi di inserzione e macchine<br />
di collaudo.<br />
Le interfacce sono progettate per<br />
off rire una soluzione realmente effi<br />
ciente sia nella generazione automatica<br />
dei programmi di montaggio<br />
che di quelli di test, nella preparazione<br />
delle lamine per serigrafi a, dei letti<br />
d’aghi o della documentazione tecnica<br />
di produzione, partendo dalle informazioni<br />
normalmente disponibili.<br />
La sequenza operativa si snoda<br />
attraverso poche e semplici operazioni.<br />
Si parte importando le liste<br />
di componenti (part list, bill of material)<br />
generate dal sistema CAD e<br />
prodotti nel formato ascii o tradotti<br />
nel formato neutro. Nei dati sono<br />
presenti innumerevoli informazioni,<br />
relative ai segnali e alle alimentazioni,<br />
ai piani di foratura e ai layout, alle<br />
dimensioni dei pad e dei componenti,<br />
etc.<br />
È possibile selezionare ogni parte o<br />
ogni particolare che si desidera cambiare<br />
o modifi care o per cui si vuo-<br />
le attuare un controllo o produrre un<br />
documento. Un ampio numero di comandi<br />
grafi ci è messo a disposizione<br />
dell’utilizzatore per ruotare le schede,<br />
cambiare o aggiungere riferimenti, dividere<br />
o accorpare.<br />
Qualora per motivi contingenti<br />
non fossero disponibili le fonti<br />
dei dati, diverse piattaforme presenti<br />
sul mercato prevedono la possibilità<br />
di ricorrere a un normale scanner<br />
per acquisire l’immagine del circuito<br />
stampato. Dall’immagine importata<br />
si ricostruisce il database della<br />
scheda con tutti i dati<br />
disponibili e, attraverso<br />
un immediato<br />
editor grafi co, si<br />
verifi ca la correttezza<br />
delle informazioni<br />
ed eventualmente<br />
si interviene<br />
per conformarle<br />
agli standard di<br />
produzione.<br />
Una volta consolidato<br />
il database si<br />
può procedere alla<br />
generazione della documentazionetecnica<br />
e dei programmi per<br />
i sistemi di assemblaggio,<br />
che sono poi verifi<br />
cati direttamente in<br />
macchina dove la procedura<br />
di debug richiede<br />
un ridotto dispendio<br />
di tempo.<br />
<strong>Il</strong> database generato si<br />
può utilizzare per la programmazione<br />
di sistemi di produzione diversi<br />
tra loro, senza quei vincoli che<br />
precedentemente legavano un codice<br />
prodotto al sistema specifi co utilizzato<br />
per la programmazione in autoapprendimento.<br />
Oltre all’aumentata<br />
all’interoperabilità, l’ulteriore vantaggio<br />
è costituito dal liberare la macchina<br />
dal carico improduttivo della programmazione.<br />
PCB dicembre 20<strong>12</strong><br />
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44 PCB dicembre 20<strong>12</strong><br />
▶ SPECIALE - SOFTWARE DI PROGETTAZIONE<br />
Problemi fisici nella<br />
progettazione di<br />
interfacce ad alta velocità<br />
La legge di Moore, applicata alla velocità di trasferimento dati, ha spinto<br />
le schede circuitali a tali velocità che il layout è diventato parte del circuito<br />
stesso. In progetti dove vengono usate memorie DDR3 o bus PCI express,<br />
le memorie più veloci e le prestazioni dei bus seriali ad alta velocità si<br />
raggiungono con requisiti di layout fisico che non sempre risultano ovvi<br />
di Randall Meyers, Mentor Graphics<br />
A<br />
meno che non ragioni<br />
come un progettista di<br />
RF, chi tenti di progettare<br />
un layout ad alta velocità sperando<br />
in un buon risultato finale<br />
deve affrontare diverse sfide non<br />
sempre prevedibili fin dall’inizio.<br />
Una coppia differenziale puntopunto<br />
non sta a significare che il<br />
layout sia estremamente sempli-<br />
ficato, ma piuttosto che le sfide<br />
progettuali da affrontare sono cambiate.<br />
Tenendo a mente il fatto che<br />
il progetto di una scheda fa parte di<br />
un più generale progetto elettrico,<br />
sottolineeremo importanti considerazioni<br />
sull’alta velocità e il modo<br />
più efficace affinché queste vengano<br />
rispettate nella progettazione del<br />
layout fisico.<br />
L’approccio alla progettazione di<br />
una scheda deve partire con la pianificazione<br />
dell’alimentazione e dello<br />
stackup dei layers, deve comprendere<br />
le regole specifiche dell’alta<br />
velocità e considerare un paio<br />
di discipline specifiche nel campo<br />
high-speed, quali le caratteristiche<br />
dell’automazione e la simulazione<br />
della signal integrity (SI).
Dettagli di memoria – è il<br />
momento della DDR3 ad alta<br />
velocità<br />
Resistendo alla tentazione di rendere<br />
tutti i dati d’interfaccia seriali,<br />
la memoria DDR3 ad alta velocità<br />
mantiene i vantaggi di una topologia<br />
a bus allargato abbattendo i limiti<br />
della velocità di clock con una nuova<br />
definizione di temporizzazione clockto-data.<br />
Per quello che riguarda il layout,<br />
ciò porta a una combinazione di<br />
sbroglio di bus lane e a un controllo<br />
condiviso dei bus mediante terminazione<br />
fly-by.<br />
La memoria e i processori risultano<br />
avere package estremamente<br />
più ridotti in termini di dimensioni,<br />
che richiedono naturalmente<br />
fori di via di diametro inferiore.<br />
Combinati con un montaggio di memorie<br />
a doppia faccia, la produzione<br />
di pcb dotati di interconnessione ad<br />
alta densità (HDI) è diventata sempre<br />
più comune per applicazioni che<br />
usano una memoria ad alta velocità.<br />
Ciò permette una maggiore flessibilità<br />
dal momento che l’interfaccia<br />
della memoria viene tracciata nel secondo<br />
e terzo strato, lasciando il resto<br />
della scheda circuitale libero per i<br />
piani e le attività di sbroglio degli altri<br />
segnali.<br />
La prima metà di questo progetto<br />
sta nella pianificazione dello stackup<br />
e nella preparazione dei canali di<br />
bus per lo sbroglio. <strong>Il</strong> partire con i<br />
vincoli imposti dalle attività di sbro-<br />
Fig. 2 – Fanout di BGA con canali di sbroglio<br />
Fig. 1 – Layout di un DDR sugli strati 2 e 3<br />
glio dello strato e con l’abbozzo dei<br />
canali di bus permette di semplificare<br />
tutte le attività strategiche del routing,<br />
mentre le tecniche HDI consentono<br />
di aprire i canali di sbroglio.<br />
La combinazione dell’HDI con l’automazione<br />
dei fanout dei BGA finepitch<br />
offre nello stesso tempo l’opportunità<br />
di liberare larghi canali di<br />
sbroglio al di sotto della griglia delle<br />
connessioni.<br />
Le limitazioni topologiche specifiche<br />
per le terminazioni fly-by possono<br />
essere definite per mezzo di pin<br />
virtuali al fine di controllare le lunghezze<br />
degli stub verso i pin di carico<br />
del segnale. In questi casi, la corretta<br />
definizione delle regole, permette<br />
di ottenere un risultato equivalente,<br />
sia che si esegua uno sbroglio manuale,<br />
sia che si preferisca lo sbroglio<br />
automatico.<br />
High Speed Serial - Coppie<br />
differenziali fatte in modo<br />
corretto<br />
Dopo avere per anni disdegnato<br />
AMD, Intel ha ammesso che è possibile<br />
ottenere maggiori dati di throughput<br />
passando a un approccio seriale<br />
ad alta velocità. C’è da dire che l’alta<br />
velocità seriale si trova in un intervallo<br />
compreso fra 1 e 10 Gbps per<br />
traccia e l’uso del PCI Express ne è un<br />
chiaro esempio.<br />
Questo è un punto in cui i vantaggi<br />
diventano straordinari e il comportamento<br />
si fa imprevedibile in relazione<br />
alle precedenti regole del progetto del<br />
layout. La specifica PCI Express aiuta<br />
a definire le diverse parti di una soluzione<br />
generale ad alta velocità, nel<br />
momento in cui l’interfaccia viene divisa<br />
in trasmettitore, ricevitore e canale.<br />
Molti dei vantaggi dell’alta velocità<br />
seriale provengono dalla preenfasi<br />
del trasmettitore, dall’equalizzazione<br />
del ricevitore e dalla gestione del<br />
pacchetto. Ma nel momento in cui ci<br />
si trova a livello del layout tutte le sfide<br />
della progettazione si trovano a livello<br />
del canale.<br />
Le tracce in rame e le strutture fisiche<br />
circostanti contribuiscono tutte<br />
a determinare la propagazione dei se-<br />
PCB dicembre 20<strong>12</strong><br />
45
46 PCB dicembre 20<strong>12</strong><br />
Fig. 3 – Canale di sbroglio common bus di una DD3<br />
gnali ad alta velocità. Per molte ragioni<br />
questo somiglia a un progetto RF:<br />
con l’aumento della velocità, la conformazione<br />
delle piste e i materiali<br />
circostanti contribuiscono a determinare<br />
le caratteristiche del canale come<br />
se questi fossero componenti discreti<br />
e come se tali componenti non mostrassero<br />
i comportamenti reattivi che<br />
ci si aspetta da essi. Nello schematico<br />
si definirà il comportamento desiderato.<br />
Solo dopo che il layout sarà realizzato<br />
sarà visibile il comportamento<br />
elettrico reale.<br />
Una volta indossati i panni del progettista<br />
RF e considerato il layout come<br />
parte dell’intero progetto, la disciplina<br />
progettuale che ne risulta inizia<br />
ad avere senso. La prima parte della<br />
soluzione progettuale è quella di organizzare<br />
lo sbroglio dell’ambiente fisico.<br />
Si tratta della progettazione 3D<br />
di tutti i materiali e la predisposizione<br />
dei piani di riferimento intorno ai canali<br />
di sboglio dei segnali ad alta velocità.<br />
Le performance e la modellazione<br />
delle coppie differenziali ad al-<br />
Fig. 4 – Fanout di coppia differenziale e breakout<br />
ta velocità sono basate su una corretta<br />
definizione dell’ambiente di sbroglio<br />
correttamente definito: scelta dei<br />
materiali, piani di riferimento e geometrie.<br />
Di solito si definisce la struttura<br />
della scheda (layup) in funzione del<br />
bus usato e questo giustifica l’ipotesi<br />
di adottare una topologia classica<br />
di tipo strip-line. Ciò significa che<br />
si hanno già a disposizione i connettori<br />
della scheda, l’uso degli strati di<br />
rame e la disposizione fisica generale.<br />
Assicurarsi la corretta predisposizione<br />
dei canali di sbroglio è un’operazione<br />
che deve essere effettuata prima<br />
di tutte le altre, mentre il loro collocamento<br />
fisico deve essere stabilito<br />
prima della fase di sbroglio.<br />
Un’altra comune ipotesi negativa<br />
è che l’alimentazione e la massa<br />
rappresentino elementi di capitale<br />
importanza. Nel momento in cui<br />
la massima frequenza di lavoro raggiunta<br />
dal progetto supera quella tipica<br />
dei componenti discreti tradizionali,<br />
l’ipotesi di un’alimentazione<br />
Soluzione migliore<br />
fanout di lunghezza coordinata;<br />
breakout OK<br />
Buona soluzione<br />
fanout di lunghezza coordinata;<br />
buon breakout<br />
stabile viene meno e la rete di distribuzione<br />
dell’alimentazione (PDN)<br />
diventa parte della progettazione dove<br />
occorre curare l’integrità di segnale.<br />
<strong>Il</strong> modello del buffer di output di<br />
trasmissione assume un discreto valore<br />
di potenza lungo tutto lo spettro<br />
di frequenza di lavoro. Così, prima<br />
ancora di sottoporre a sbroglio<br />
una coppia differenziale ad alta velocità,<br />
occorre prevedere una solida rete<br />
di alimentazione per i buffer. Due<br />
sono i modi che garantiscono di soddisfare<br />
tale prerequisito: una progettazione<br />
particolarmente imponente,<br />
oppure una simulazione di tipo PI<br />
(power integrity). Devo confessare di<br />
avere provato entrambi i metodi, anche<br />
se consiglio vivamente la simulazione.<br />
Organizzazione di base<br />
e impedenza<br />
Ora che è stato organizzato l’ambiente<br />
di sbroglio, la topologia punto-punto<br />
di una coppia ad alta velocità<br />
potrebbe dare l’idea che l’attività<br />
di routing non sia particolarmente<br />
interessante, ciò finché non si affronti<br />
la fase di sbroglio high-speed,<br />
che rende tale attività molto più coinvolgente<br />
con la creazione di una linea<br />
di trasmissione ad alta qualità. La cosa<br />
principale da tenere a mente è però<br />
quella di coordinare fra loro sia le fasi<br />
sia le caratteristiche di impedenza.<br />
La differenza in fase di ogni ramo<br />
della coppia differenziale deriva<br />
dai fanout dei pin, da una differente<br />
propagazione della velocità nei diversi<br />
strati e nelle diverse strutture presenti,<br />
quali ad esempio i vias.<br />
Lo strumento di sbroglio può mantenere<br />
sintonizzate le lunghezze lungo<br />
il percorso, ma dipende da voi garantire<br />
che la transizione dal canale<br />
agli integrati mantenga le lunghezze<br />
dei segnali sintonizzate fra loro e le<br />
strutture in rame bilanciate.
Tenendo in considerazione tutti questi aspetti, la preparazione<br />
delle operazioni di routing sta tutta nelle caratteristiche<br />
d’impedenza. Uso di anti-pads, eliminazione di<br />
pad non funzionali, teardrops e arrotondamenti sono tutte<br />
azioni in favore di una gestione corretta dei vincoli highspeed<br />
verso il raggiungimento del medesimo scopo: quello<br />
di coordinare e mantenere inalterata l’impedenza. Dato<br />
che tutto il rame nelle tre dimensioni contribuisce a caratterizzare<br />
l’impedenza, ogni dettaglio del rame diventa parte<br />
del progetto elettrico.<br />
Questi dettagli, che si mostrano essenziali per il successo<br />
del progetto, diventano vincoli elettrici quando si passa<br />
a livello di progettazione fisica. Per ottenere risultati è necessario<br />
inserire questi vincoli nelle regole del layout e permetterne<br />
un ricalcolo dinamico mentre procedono le attività<br />
di progettazione fisica.<br />
<strong>Il</strong> fatto che si stia operando in modo corretto viene confermato<br />
dalla simulazione. Finché non si dispone di anni<br />
di esperienza sulle spalle per quanto attiene alla progettazione<br />
RF, alcuni degli aspetti che riguardano l’impedenza<br />
caratteristica non risultano evidenti, pertanto una simulazione<br />
di Signal Integrity assume un’importanza tale da<br />
poter essere paragonata alla simulazione SPICE in un filtro<br />
analogico.<br />
Soluzione comune: automazione utile,<br />
simulazione necessaria<br />
Per entrambi i tipi di esempi di circuiti dati ad alto<br />
throughput le scelte fatte in fase di layout non risiedono<br />
tanto in quale topologia utilizzare, ma nel tenere in conto i<br />
giusti dettagli a livello di rame basati sulla topologia che si<br />
è scelta. Organizzare i piani e i vincoli del layout costituisce<br />
il primo passo da compiere per giungere a una specifica<br />
attività di routing, naturalmente sempre affiancando tutto<br />
ciò a una corretta mentalità 3D.<br />
Per entrambi i tipi di progettazione, l’automatismo in layout<br />
mantiene dinamicamente i punti precisi della topologia<br />
entro le specifiche richieste. Alla fine la simulazione, sia essa<br />
a livello di Power Integrity o di post-layout Signal Integrity,<br />
è necessaria per mantenere la focalizzazione sui giusti problemi<br />
progettuali, quali ad esempio la migliore terminazione<br />
per mantenere inalterati i valori d’impedenza. La simulazione<br />
garantisce inoltre l’aspettativa ragionevole che i circuiti<br />
funzioneranno in modo affidabile. Bisogna pianificare un<br />
terzo degli sforzi di progettazione per il set up iniziale e un<br />
altro terzo per la simulazione finale.<br />
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sistema semplice ma efficace per una perfetta e duratura<br />
identificazione di fili e cavi elettrici.<br />
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termico:<br />
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48 PCB dicembre 20<strong>12</strong><br />
▶ SPECIALE - SOFTWARE DI PROGETTAZIONE<br />
Dallo strumento<br />
al know how<br />
L’evoluzione tecnologica di questi ultimi anni<br />
ha coinvolto l’elettronica a tutti i livelli e in<br />
molteplici aspetti, di conseguenza anche la fase<br />
di progettazione dei circuiti stampati ha dovuto<br />
evolversi di pari passo sviluppando tool sempre<br />
più potenti e ambienti sempre più intuitivi<br />
di Ivan Ramoni<br />
Nell’ambito della progettazione<br />
elettronica si è passati<br />
in un paio di decenni da<br />
un’attività di sviluppo completamente<br />
manuale e senza alcun tipo di controllo,<br />
a ingegnerizzazioni completamente<br />
supportate da CAD (Computer<br />
Aided Design), caratterizzate dalla<br />
completa assistenza allo sviluppo e<br />
dalla possibilità di caratterizzare ogni<br />
singola traccia in tutti i suoi aspetti;<br />
isolamenti, larghezze, tipologia del via<br />
da utilizzare e layer di tracciatura.<br />
A questo punto si sono aperti scenari<br />
tra i più disparati tra i quali poter scegliere<br />
il proprio strumento di lavoro, tra<br />
soluzioni semplici o complesse, in ogni<br />
caso estremamente personalizzabili.<br />
Ogni CAD, infatti, cerca di offrire<br />
quelle soluzioni che nella diversificazione<br />
lo rendono unico e soprattutto<br />
adeguato al raggiungimento<br />
dell’obiettivo desiderato. Bisogna<br />
quindi capire per prima cosa in che tipologia<br />
di prodotti e in che grado di<br />
complessità rientra il proprio cliente e<br />
di conseguenza che ambito di sviluppo<br />
si vuole e si deve affrontare. Solo in<br />
funzione di questa considerazione di<br />
base si riesce poi a indirizzare correttamente<br />
la scelta.<br />
Mo-ra per la sua attività ha scelto<br />
di operare con Orcad Pcb Editor per<br />
l’ambiente di layout in abbinamento<br />
con Orcad Capture per quanto riguarda<br />
l’ambiente di schematico.<br />
Orcad Pcb Editor è uno strumento<br />
in grado di poter supportare il<br />
progettista dallo sviluppo del circuito<br />
più semplice a quello delle schede<br />
più complesse, sia per quanto riguarda<br />
il numero di layer che per quello<br />
delle connessioni, non avendo in<br />
queste direzioni alcun tipo di limitazione.<br />
Ci sono vari aspetti che caratterizzano<br />
questo ambiente di sviluppo<br />
e che lo rendono molto performante<br />
quali:<br />
Personalizzazione delle constraint,<br />
ovvero di tutti i parametri riferiti a<br />
isolamenti e larghezze delle tracce, in<br />
tutti i suoi aspetti sia come gruppi di<br />
segnali tipo BUS o Power, sia come<br />
net singole.<br />
La possibilità di inserire delle constraint<br />
region, anche in questo caso<br />
relativi a tutti i parametri riferiti a<br />
isolamenti e larghezze tracce, ma circoscritti<br />
a zone ben delimitate.
La funzione place e replicate, che<br />
permette di sviluppare una parte di<br />
circuito per poi poterla riutilizzare<br />
all’interno dello stesso su blocchi<br />
uguali o per poterla trasportare su altri<br />
sviluppi circuitali<br />
L’ausilio di SPECTRA come strumento<br />
di supporto per la sbrogliatura<br />
automatica, uno strumento dedicato<br />
considerato uno dei più potenti e<br />
diffusi al mondo<br />
Orcad Capture è lo schematico di<br />
riferimento essendo uno dei più diffusi<br />
sul mercato. La sua facilità di utilizzo<br />
e la sua potenzialità lo rendono<br />
il tool scelto di preferenza già dalle<br />
scuole superiori. Orcad Pcb Editor,<br />
essendo lo sbrogliatore dedicato a<br />
questa parte di schematico, è basato<br />
su una piattaforma scalabile che può<br />
evolvere fino ad Allegro Pcb Designer<br />
che, grazie alle sue diverse configurazioni<br />
e funzionalità, risulta essere uno<br />
dei CAD più utilizzati a tutti i livelli<br />
industriali, incluse le aziende HiTech.<br />
Questi due pacchetti, perfettamente<br />
interattivi in quanto sviluppati<br />
dalla stessa casa, possono inoltre<br />
essere integrati ulteriormente con<br />
Allegro AMS Simulator che fornisce<br />
un’analisi analisi pre e post layout, con<br />
Allegro PCB SI, che effettua un’analisi<br />
per definire le constraint, con<br />
CAM350 per l’analisi e la gestione file<br />
GBR e BluePrint per la produzione<br />
di documentazione e la generazione<br />
dei piani di montaggio delle diverse<br />
configurazioni.<br />
La perfetta interazione tra ambien-<br />
te di schematico e ambiente di layout<br />
permette di poter impostare le constraint,<br />
i gruppi di net, le room, e altro<br />
ancora in modo rapido e intuitivo<br />
dando modo di ottimizzare le tempistiche<br />
dedicate al settaggio iniziale<br />
(Fig. 1).<br />
<strong>Il</strong> work-flow<br />
nella progettazione<br />
Con l’attività di engineering, supportata<br />
dall’ausilio di CAD, si identifica<br />
tutta quella fase, riguardante un<br />
progetto elettronico, che permette di<br />
passare dall’idea iniziale, al prodotto<br />
finito e producibile sia in scala prototipale<br />
che in grandi serie.<br />
L’analisi a priori della componentistica,<br />
oltre che per una corretta pianificazione,<br />
evita di sviluppare un prodotto<br />
che risulti in seguito non assemblabile<br />
a causa dell’irreperibilità o<br />
dell’obsolescenza dei componenti.<br />
La fase iniziale dell’attività di sviluppo<br />
parte con la stesura dello schematico,<br />
fondamento delle fasi progettuali<br />
successive. Ogni problema o errore<br />
inserito in questa fase si ripercuoterà<br />
sul prodotto finale e a seconda<br />
della sua entità ci si potrebbe ritrovare<br />
con degli errori divisibili fondamentalmente<br />
in due categorie; riparabili<br />
o irreparabili.<br />
Per esemplificare il concetto, si possono<br />
considerare, nel primo caso, un<br />
cambio di valore rispetto a quello desiderato,<br />
e quindi facilmente modificabile,<br />
mentre per il secondo un Pcb<br />
Footprint completamente errato o un<br />
Fig. 1 - Nell’immagine è riportato lo sviluppo a posizionamento ultimato<br />
corto circuito non desiderato tra due<br />
segnali oltretutto se tracciati su layer<br />
interni. Bisogna infatti considerare<br />
come il pcb sia il componente fondamentale<br />
del progetto, in quanto oltre<br />
ad avere le connessioni tra tutti i punti<br />
circuitali, costituisce anche il supporto<br />
meccanico su cui tutta la componentistica<br />
verrà ancorata.<br />
Segue la fase del layout in cui la<br />
componentistica viene posizionata<br />
sul circuito stampato. In questo stadio<br />
si possono generare delle librerie<br />
custom che rispecchino le esigenze<br />
del prodotto e le richieste dell’assemblatore.<br />
In base alle richieste del<br />
cliente sono considerate nel loro insieme<br />
la componentistica, i parametri<br />
di lavoro del circuito, la meccanica,<br />
l’assemblaggio e il testing. Ogni progetto<br />
viene valutato e ottimizzato di<br />
volta in volta in base alle proprie caratteristiche<br />
quali tipologia di segnali<br />
(analogici, RF, digitali, potenza, ecc.),<br />
ambiente di utilizzo e mercato a cui<br />
si rivolge, numero di lotti che si presume<br />
di realizzare, aspetti critici connessi<br />
alla componentistica scelta e altro<br />
ancora.<br />
La scelta del lay-up relativo alle<br />
schede multistrato, dovrà tenere conto<br />
oltre che delle caratteristiche dei vari<br />
segnali, anche delle interazioni che<br />
potranno avere tra di loro; al riguardo<br />
si dovranno eventualmente analizzare<br />
la possibile presenza di capacità parassite<br />
su segnali critici o le potenziali<br />
interferenze presenti su segnali veloci<br />
o da loro provenienti.<br />
PCB dicembre 20<strong>12</strong><br />
49
50 PCB dicembre 20<strong>12</strong><br />
Fig. 2 - Nello sviluppo ultimato è presentato solo il layer TOP<br />
attivo<br />
Non ultima va attentamente valutata<br />
la presenza della componentistica.<br />
In caso di utilizzo di un BGA, è ragionevole<br />
supporre che sarà proprio la sua<br />
presenza a darci le indicazioni sul numero<br />
di layer necessari. Questa parte<br />
di progetto deve essere gestita in stretta<br />
collaborazione con chi si occuperà<br />
della realizzazione dello stampato, andando<br />
a verificarne i limiti quali spessori<br />
gestiti, foratura minima, tolleranze<br />
e numero massimo di layer (Fig. 2).<br />
Anche lo sbroglio dovrà considerare,<br />
durante la preparazione delle Design<br />
Rules, le specifiche del fornitore di pcb<br />
quali: dimensioni minime della pista,<br />
l’isolamento minimo e minimo diametro<br />
di foratura realizzabile (Fig. 3).<br />
Un’errata analisi iniziale può portare<br />
a un incremento di prezzo nella realizzazione<br />
del pcb che non sempre può essere<br />
accettabile o giustificabile. Un buon<br />
progetto richiede infatti che non si sviluppi<br />
mai spingendosi al limite della realizzazione<br />
se il prodotto non lo richiede,<br />
ma si cerca sempre un allineamento<br />
alla classe di appartenenza, indicazione<br />
secondo una classificazione tesa a identificare<br />
la tipologia del prodotto considerandone<br />
le sue specificità fisiche.<br />
<strong>Il</strong> CAD, infatti, potrebbe essere impostato<br />
anche con parametri che possono<br />
rilevarsi difficilmente producibili;<br />
si pensi per esempio a un isolamento<br />
pista/pista di 1mils con larghezza traccia<br />
di 1 mils. <strong>Il</strong> CAD non avrà nessuna<br />
difficoltà a gestire questa situazione,<br />
ma difficilmente si troverà un fornitore<br />
classico capace di realizzare uno stampato<br />
con queste caratteristiche.<br />
Essendo possibile generare layout<br />
con oltre 40 layer con forature laser,<br />
cieche e interrate, su materiali quali<br />
supporto rigido e rigido-flessibile,<br />
FR4, roger, capton o alluminio, un<br />
altro parametro fondamentale da non<br />
sottovalutare è dato dalle dimensioni<br />
della board che, anche in questo caso,<br />
non sempre si potrebbero presentare<br />
gestibili sia come misure massime che<br />
come spessore finale.<br />
Con la generazione dei file GBR, a<br />
layout completato, si effettua la realizzazione<br />
di tutti i file necessari alla creazione,<br />
da parte del fornitore di circuiti<br />
stampati, delle pellicole e dei piani<br />
di foratura necessari alla realizzazione<br />
del pcb, inserendo la documentazione<br />
che per un’ottimizzazione dei costi<br />
di attrezzatura e di assemblaggio potrà<br />
eventualmente essere in formato multiplato<br />
(o quadrottato).<br />
Al termine delle fasi di engineering<br />
verrà realizzata la documentazione del<br />
prodotto in base alle indicazioni del<br />
cliente. La documentazione conterrà<br />
tutte le informazioni necessarie all’assemblaggio<br />
del prodotto quali part li-<br />
Fig. 3 - La stessa immagine precedente con i suoi 28 layer<br />
attivi<br />
st e piani di assemblaggio, oltre a tutti<br />
i file del lavoro svolto a garanzia della<br />
massima trasparenza.<br />
Non solo CAD<br />
<strong>Il</strong> processo di engineering all’interno<br />
di mo-ra non prevede solo il routing<br />
della board, ma uno studio di fattibilità<br />
lungo tutta la filiera del processo.<br />
Dalla reperibilità della componentistica<br />
prevista, allo studio della meccanica<br />
entro la quale il prodotto andrà<br />
alloggiato. Non ultimo lo studio del<br />
posizionamento della componentistica,<br />
per raggiungere il corretto compromesso<br />
tra le richieste del cliente e le effettive<br />
possibilità di ingombro, passando<br />
per l’analisi del processo di assemblaggio<br />
(DFM) e di testing (DFT).<br />
Solo un’attenta valutazione di tutto ciò<br />
che è coinvolto in tutte le fasi dell’attività<br />
è in grado di fornire un prodotto<br />
di alta affidabilità e ripetibilità. Nella<br />
riuscita del raggiungimento di questo<br />
obiettivo e nel rispetto delle tempistiche<br />
richieste, mo-ra gioca tutta la sua<br />
decennale esperienza fatta di know<br />
how e competenza, con l’obiettivo dichiarato,<br />
così da non smentire le aspettative,<br />
di essere un partner che nel progetto<br />
inserisce valore aggiunto.<br />
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▶ SPECIALE - SOFTWARE DI PROGETTAZIONE<br />
Lo sbroglio<br />
dei circuiti stampati<br />
Lo sbroglio del pcb è un’operazione molto<br />
importante per definire il dispositivo elettronico.<br />
In questo articolo illustreremo i passi più<br />
importanti per eseguire un corretto sbroglio,<br />
senza dimenticare un accenno ai principali<br />
software in commercio utilizzati dai professionisti<br />
a cura di Maurizio di Paolo Emilio<br />
La prima parte operativa per la<br />
realizzazione dello sbroglio è<br />
la disposizione dei componenti<br />
su un circuito stampato che rappresenterà<br />
il progetto (Fig.1). In questo<br />
passo viene decisa la posizione e<br />
l’orientamento che ogni componente<br />
elettronico assumerà sulla scheda;<br />
inoltre, vengono decise le dimensioni<br />
della base ramata. Durante lo studio del<br />
layout elettronico vanno rispettate alcune<br />
regole che possono essere elencate in<br />
sei differenti punti:<br />
1) i componenti elettronici vanno disposti<br />
secondo un ordine logico rispetto<br />
al flusso dei segnali che può<br />
essere ricavato dallo schema elettrico;<br />
2) accanto ad ogni circuito integrato<br />
bisogna raggruppare i relativi<br />
componenti, in particolare quelli<br />
relativi agli ingressi;<br />
3) bisogna cercare di posizionare i<br />
componenti con una densità uniforme<br />
nel circuito;<br />
4) è essenziale individuare nello<br />
schema i segnali che devono essere<br />
tenuti corti in termini di lunghezza<br />
delle piste e quindi predisporre<br />
il posizionamento degli stessi<br />
nel layout. Ciò perché è possibile<br />
che vengano captati dei disturbi<br />
(letture analogiche) sia perché<br />
dei disturbi possono essere generati<br />
(clock veloci);<br />
5) è necessario tenere i componenti<br />
sensibili alla temperatura lontani<br />
da quelli che producono calore;<br />
6) i componenti che producono disturbi<br />
(induttanze, trasformatori)<br />
devono essere tenuti lontani dalle<br />
parti del circuito con segnali deboli<br />
che possono creare interferenze.<br />
PCB dicembre 20<strong>12</strong><br />
51
52 PCB dicembre 20<strong>12</strong><br />
Fig.1 - Esempio di disposizione di componenti<br />
La Fig. 1 mostra una possibile disposizione<br />
dei componenti disposti<br />
nella scheda. Al centro vi è un integrato<br />
attorniato da una rete di resistenze<br />
e condensatori Per semplicità i collegamenti<br />
non sono stati evidenziati. CF<br />
è un condensatore di filtro: si noti la<br />
corretta disposizione accanto al pin di<br />
alimentazione dell’integrato (in colore<br />
rosso).<br />
Per disporre i componenti sulla<br />
scheda si parte dallo schema elettrico.<br />
S’individua una parte del circuito,<br />
ad esempio la zona di alimentazione,<br />
e si comincia a disporre i componenti<br />
nell’area di lavoro cercando di trovare<br />
la disposizione più semplice.<br />
La parte del circuito sottoposta ad<br />
alta tensione (ad esempio la tensione<br />
di rete) deve distare almeno 3 mm<br />
dalla zona a bassa tensione (
Fig. 3 - Dimensionamento delle piste<br />
I software<br />
In commercio sono presenti vari<br />
software per la gestione dello sbroglio.<br />
Tutti i pacchetti presenti nel mercato<br />
elettronici si dividono in moduli<br />
ognuno con funzioni specifi che.<br />
La prima parte è dedicata allo<br />
schematic, ovvero all’attività di disegno<br />
dello schema elettrico che si<br />
vuole realizzare sulla scheda: di solito<br />
è possibile inserire un componente<br />
selezionandolo dalla libreria.<br />
Successivamente la funzione di<br />
Electrical Rule Check (ERC) controlla<br />
automaticamente lo schema e la<br />
generazione di un report in cui ven-<br />
gono elencati i problemi circuitali,<br />
quali ad esempio ingressi fl ottanti<br />
o uscite connesse insieme che creano<br />
un corto circuito. In commercio ci sono<br />
tanti software che aiutano il progettista<br />
nella fase di sbroglio. I principali<br />
sono:<br />
Orcad Pcb - si tratta di strumenti<br />
ad alte prestazioni dedicati a piccoli<br />
team o a singoli progettisti;<br />
DipTrace - è questo un software<br />
professionale assai facile da usare;<br />
Eagle - potente strumento di progettazione.<br />
L’acronimo sta per Easily<br />
Applicable Graphical. Tale software<br />
verrà nel futuro analizzato nelle pagine<br />
di questo giornale.<br />
Disposizione serigrafi ca<br />
Per completare il progetto, manca la<br />
disposizione serigrafi ca, ovvero le scritte<br />
che identifi cheranno i componenti sulla<br />
scheda.<br />
Non solo le scritte sono rappresentate<br />
mediante serigrafi a, ma tramite<br />
questo sistema vengono anche<br />
evidenziate la forma e la posizione<br />
del componente che deve essere<br />
montato sulla scheda e – nel caso in<br />
cui quest’ultimo sia polarizzato – dei<br />
simboli + o -, oppure A e K (anodo<br />
e catodo). Per gli integrati, la serigrafi<br />
a è necessaria per riconoscere il corretto<br />
posizionamento degli stessi; solitamente<br />
viene indicato con un punto<br />
o con un angolo smussato il pin numero<br />
1.<br />
La disposizione delle scritte serigrafi<br />
che segue alcune regole pratiche:<br />
- il posizionamento delle scritte non<br />
deve avvenire nelle zona sottostanti;<br />
- la posizione della scritta dovrebbe essere<br />
per quanto possibile molto vicino<br />
al componente a cui fa riferimento;<br />
- le scritte dovrebbero essere disposte<br />
in maniera piuttosto omogenea<br />
(ad esempio tutte in orizzontale o<br />
in verticale).<br />
Una volta sbrogliate tutte le piste<br />
si procede all’espansione di massa. Si<br />
disegna un piano sul layer (normalmente<br />
sia top che bottom layer) distante<br />
dal bordo della scheda almeno<br />
0,5 mm, ciò a causa della lavorazione<br />
di tipo meccanico. Questa operazione<br />
è chiamata “fl ood” e consiste<br />
dell’espandere la massa in ogni punto<br />
della scheda fi no alla distanza d’isolamento<br />
dalle altre piste.<br />
Normalmente in questa fase i vias di<br />
massa vengono completamente annegati<br />
dall’espansione di massa. Inoltre,<br />
dal momento che tale operazione viene<br />
realizzata con una griglia di piste di<br />
rame, è necessario scegliere la larghezza<br />
di tali piste.<br />
PCB dicembre 20<strong>12</strong><br />
53
54 PCB dicembre 20<strong>12</strong><br />
▶ SPECIALE PRODOTTI - SOFTWARE DI PROGETTAZIONE<br />
Approccio “social”<br />
all’insegna<br />
della sostenibilità<br />
<strong>Il</strong> settore dell’elettronica e delle alte tecnologie<br />
in generale è il motore dello sviluppo di prodotti<br />
innovativi, ecologici e intelligenti.<br />
Le aziende devono affrontare numerose sfide,<br />
come la gestione di una domanda in rapida<br />
evoluzione, la produzione su larga scala e la<br />
crescente complessità dei prodotti<br />
a cura della Redazione<br />
Sempre più aziende adottano<br />
strategie di “Design, Manufacture<br />
and Service Anywhere” e<br />
devono rispettare normative di tutela<br />
ambientale molto severe operando<br />
nell’ambito di un’organizzazione globale.<br />
Lo sviluppo di prodotti innovativi<br />
e sostenibili con processi aziendali<br />
flessibili, grazie all’adozione di tecnologie<br />
di simulazione avanzate come<br />
quelle proposte da Dassault Systèmes,<br />
è la chiave per restare competitivi.<br />
Per costruire una nuova “economia<br />
sostenibile” su scala globale, è<br />
necessario cambiare radicalmente il<br />
modo in cui viviamo e lavoriamo. In<br />
questo contesto, le aziende di elettronica<br />
e alte tecnologie sono soggette<br />
a pressioni senza precedenti<br />
per creare una nuova generazione di<br />
prodotti che siano al tempo stesso<br />
innovativi e sostenibili, intelligenti<br />
ed ecologici. Per fare questo, mantenendo<br />
e possibilmente ampliando<br />
i margini di competitività e di profitto,<br />
le aziende dell’industria elettronica<br />
e high-tech sono chiamate<br />
a una profonda revisione e trasformazione<br />
dei propri processi e modelli<br />
di business globali, trasversalmente<br />
a diverse comunità e culture.<br />
Questo significa reagire velocemente<br />
all’evoluzione della domanda<br />
di clienti e consumatori, gestire la<br />
crescente complessità dei prodotti e<br />
implementare strategie di progettazione,<br />
produzione e servizio “senza
confini” (Design, Manufacture and Service Anywhere).<br />
Le aziende del settore devono inoltre prestare grande attenzione<br />
a normative ambientali sempre più stringenti,<br />
alle esigenze di gestione dei fornitori e all’implementazione<br />
di una piattaforma flessibile che consenta, su scala<br />
globale, la collaborazione fra le aree interne di ingegneria<br />
e produzione e, all’esterno, l’intera supply chain.<br />
Questo se vogliono assicurarsi il controllo dei costi, il<br />
monitoraggio delle prestazioni e la tracciabilità di tutte<br />
le loro attività.<br />
Questa trasformazione radicale coinvolge tutti i segmenti<br />
del settore high-tech, dalle case costruttrici ai<br />
loro fornitori:<br />
- le aziende di elettronica di consumo, i cui clienti/<br />
consumatori si aspettano prodotti sempre più innovativi<br />
e unici, devono sfruttare la cosiddetta “convergenza<br />
3C” (computer, comunicazioni, contenuti) per<br />
sviluppare prodotti che siano più piccoli, più leggeri,<br />
più economici e più ecologici, con maggiore autonomia<br />
e connettività;<br />
- società di computer e telecomunicazioni che hanno<br />
implementato la nuova generazione di infrastrutture<br />
di informatica e telecomunicazione devono mettere<br />
in campo nuove soluzioni adeguate alla trasformazione<br />
dei loro processi operativi e modelli di<br />
business;<br />
- le aziende specializzate in alta tecnologia devono<br />
continuare a sviluppare sistemi embedded che rappresentano<br />
il cuore e il cervello di una nuova generazione<br />
di sistemi realizzati in diversi settori, dall’automobilistico<br />
all’aerospaziale, dal medicale all’edilizia,<br />
dai macchinari agli impianti industriali;<br />
- le aziende di microelettronica devono continuare a<br />
investire pesantemente nella progettazione e nella<br />
fabbricazione di chip;<br />
- i fornitori di tecnologie devono guidare l’innovazione<br />
in campo tecnologico e sviluppare componenti conformi<br />
alle normative;<br />
- gli EMS (i terzisti dell’industria elettronica), che acquisiscono<br />
sempre maggiori competenze nella progettazione<br />
e nella produzione di circuiti stampati e<br />
di prodotti elettronici di largo consumo, hanno l’esigenza<br />
di collaborare con i loro committenti attraverso<br />
nuovi processi e modelli di business.<br />
Catalizzatore di innovazione<br />
Per rispondere a tutte queste sfide, le aziende di elettronica<br />
e high-tech stanno adottando soluzioni e infrastrutture<br />
in grado di trasformare i loro processi opera-
56 PCB dicembre 20<strong>12</strong><br />
tivi, in maniera molto più ampia e<br />
profonda di quanto non abbiano<br />
fatto finora. In questo modo realizzano<br />
il grado più alto di innovazione<br />
e la massima creazione di valore,<br />
progettando prodotti e sistemi in<br />
un contesto estremamente realistico.<br />
Da ormai 25 anni, Dassault<br />
Systèmes, la multinazionale francese<br />
leader nelle tecnologie di simulazione<br />
e realtà virtuale in 3D, affianca<br />
centinaia di aziende di tutte<br />
le dimensioni in diversi comparti<br />
dell’industria high-tech ed elettronica<br />
(dai semiconduttori all’elettronica<br />
di consumo, dai computer alle<br />
telecomunicazioni, dalla microelettronica<br />
ai servizi di produzione<br />
elettronica EMS, fino ai fornitori di<br />
elettronica specializzata), sostenendo<br />
le loro attività strategiche di trasformazione<br />
dei processi di sviluppo<br />
dei prodotti, produzione e collaborazione<br />
aziendale. Nel 20<strong>12</strong>,<br />
Dassault Systèmes ha lanciato una<br />
vera e propria rivoluzione per le modalità<br />
di innovazione delle aziende<br />
di elettronica, mettendo a loro disposizione<br />
una “Social Industry<br />
Experience” completa “dall’idea del<br />
consumatore al supporto post-vendita”.<br />
La multinazionale collabora da<br />
tempo con le principali aziende<br />
dell’industria elettronica e high-<br />
tech per realizzare soluzioni specifiche<br />
che favoriscano la trasformazione<br />
della loro governance aziendale<br />
e dei processi di ingegnerizzazione,<br />
produzione e supply-chain.<br />
Tutte queste nuove soluzioni sono<br />
concepite per “girare su Internet”<br />
grazie a un’infrastruttura collaborativa<br />
PLM 2.0/Web2.0, che abbraccia<br />
tutte le risorse e le comunità interne<br />
ed esterne all’organizzazione.<br />
La proposta tecnologica mirata<br />
all’industria elettronica comprende<br />
applicativi di ricerca e consultazione<br />
delle informazioni (Search Based<br />
Application) e tecnologie per la creazione<br />
di esperienze realistiche, la<br />
modellazione dinamica e la simulazione<br />
3D in tempo reale, tutti “catalizzatori”<br />
di innovazione sostenibile.<br />
L’obiettivo di queste tecnologie<br />
e soluzioni è potenziare l’innovazione<br />
e la collaborazione attraverso<br />
un approccio di tipo “social” che<br />
coinvolga tutte le reti e le relazioni<br />
dell’organizzazione. Aumenteranno<br />
anche la flessibilità e l’adattabilità<br />
dei processi e delle attività operative<br />
dell’azienda e si verrà a creare<br />
un ambiente aperto ed esteso che<br />
supporterà nuovi modi di fare innovazione,<br />
innescando una trasformazione<br />
dei processi che garantirà<br />
il minor impatto possibile sull’ambiente.<br />
Schema grafico e simbolo del sistema 3DEXPERIENCE di Dassault Systèmes<br />
Convalida del prodotto<br />
virtuale<br />
Con progetti di circuiti integrati<br />
che superano i due miliardi di transistor<br />
e prodotti che trovano impiego<br />
in diversi settori, la simulazione<br />
è essenziale per mantenere la qualità<br />
e la sostenibilità dei prodotti. La<br />
progettazione di circuiti integrati<br />
comporta simulazioni logiche, comportamentali<br />
e fisiche a livello sia<br />
di chip sia di sistema. La piattaforma<br />
3DEXPERIENCE di Dassault<br />
Systèmes crea un ambiente in grado<br />
di allineare i risultati di diverse<br />
simulazioni in un flusso di controllo<br />
del processo automatizzato che<br />
consente agli ingegneri elettronici<br />
di ottimizzare i cicli di verifica e individuare<br />
i problemi prima di produrre<br />
qualsiasi prototipo o prodotto<br />
fisico. Poiché i semiconduttori hanno<br />
un’ampia gamma di applicazioni,<br />
è fondamentale poter simulare condizioni<br />
termiche, umidità, radiazioni,<br />
cadute e altre situazioni.<br />
La suite di applicativi Abaqus<br />
Unified FEA di SIMULIA, il brand<br />
di Dassault Systèmes specializzato<br />
in tecnologie avanzate per analisi<br />
a elementi finiti, ottimizzazione dei<br />
progetti e gestione dei dati di simulazione,<br />
offre simulazioni estremamente<br />
realistiche, precise e affidabili<br />
per una progettazione impeccabile.<br />
Le soluzioni spaziano dai modelli<br />
avanzati di materiali per saldature<br />
con e senza piombo alle funzionalità<br />
per l’analisi dei fenomeni progressivi<br />
di cedimento e rottura dovuti<br />
a delaminazione termo-meccanica,<br />
dai solutori più evoluti alle<br />
procedure interattive più avanzate<br />
per aumentare l’efficienza nella fase<br />
di generazione e preparazione del<br />
modello destinato all’analisi.<br />
Dassault Systèmes<br />
www.3ds.com
alpha ® Fluitin XL-825V<br />
La nuova generazione di<br />
fili per saldatura :<br />
no-clean, senza alogeni,<br />
senza Piombo<br />
Bagnabilità molto rapida - ideale per l’assemblaggio<br />
manuale e tecnica “Solder Drag”, ad alta produttività<br />
Ridotto livello di spruzzi - utilizzabile in tutta sicurezza<br />
dagli operatori, minore quantità di residui sulle schede<br />
Buone caratteristiche di bagnanbilità - ottimi risultati al<br />
primo colpo che consentono una elevata produttività. JIS<br />
spread ≥ 80%<br />
Livelli molto bassi di fumi - ambiente di lavoro pulito,<br />
minore manutenzione per i dispositivi di aspirazione fumi<br />
Aroma di vaniglia - maggiore comfort per gli operatori<br />
Residui chiari e non appiccicosi - ideale per tutte le<br />
applicazioni No-clean<br />
Ottimo aspetto dei giunti di saldatura - facilita<br />
ispezioni visive<br />
Per maggiori informazioni sul filo Alpha Fluitin XL825V Cored Solder Wire<br />
visita il sito www.alphacpmd.com<br />
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Conforme ai requisiti JIS<br />
Classe AA, <br />
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305 e 307 SACX <br />
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Elevata affidabilità elettrica :<br />
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Elevata affidabilità chimica :
58 PCB dicembre 20<strong>12</strong><br />
▶ TECNOLOGIE - SISTEMI DI SERIGRAFIA<br />
Ottimizzare il processo<br />
di serigrafia<br />
L’industria elettronica è da anni alla ricerca<br />
del processo di serigrafia ideale, che include<br />
un’estrema automatizzazione nella quale<br />
gli input, i processi, i parametri della pasta,<br />
l’ispezione e tutte le fasi intermedie sono<br />
controllate e verificate dalla serigrafica stessa<br />
di Serena Bassi, Prodelec<br />
Si può certamente dire che la<br />
tecnologia ha fatto passi da<br />
gigante in questi ultimi anni,<br />
e oggi più che in passato è possibile<br />
sperimentare un’accresciuta accuratezza<br />
nella serigrafia, una maggiore<br />
velocità, flessibilità dei sistemi e qualità<br />
dei risultati.<br />
Uno degli aspetti più critici di un<br />
processo automatizzato è la possibilità<br />
di ispezionare il 100% delle schede<br />
in real-time, isolando ogni scheda<br />
difettosa senza impattare sulla velocità<br />
di linea, anzi, migliorando il risultato<br />
produttivo nel suo insieme.<br />
Sul mercato sono disponibili sistemi<br />
di verifica post-saldatura in grado<br />
di offrire risultati eccellenti ma<br />
che influenzano comunque, anche<br />
se talvolta in misura minima, i tempi<br />
di produzione. Per esempio, se un sistema<br />
di ispezione impiega 10, 15 o<br />
anche 20 secondi per la scansione di<br />
una scheda, e l’obiettivo produttivo è<br />
di serigrafare una scheda ogni 15 secondi,<br />
è evidente che il ciclo di stampa<br />
risulta penalizzato.<br />
Recentemente sono state realizzate<br />
tecnologie innovative che incorporano<br />
una serie di sensori per raggiungere<br />
un risultato di ispezione delle schede<br />
al pari di molti sistemi AOI, senza<br />
rallentare i tempi di produzione.<br />
I sensori catturano immagini separate<br />
della singola scheda, le uniscono<br />
in un’unica immagine e comparano<br />
poi la scheda con i dati Gerber (input).<br />
I sensori non sono mobili, non<br />
ci sono rallentamenti nei tempi-ciclo<br />
ed è possibile ottenere un’ispezione<br />
real-time.
Con tutti i dati a disposizione,<br />
è più facile valutare se la pressione<br />
vada aumentata o ridotta, se la frequenza<br />
di pulizia sia da adattare, o<br />
se sia necessario aggiungere pasta<br />
saldante.<br />
L’ideale sarebbe che il sistema di<br />
serigrafia analizzasse i trend di processo<br />
e si auto-regolasse utilizzando<br />
i dati a disposizione. Per esempio, il<br />
sistema potrebbe rilevare una carenza<br />
di pasta, e rifornirsi in modo automatico.<br />
Se i dati dovessero evidenziare una<br />
quantità eccessiva di pasta, la serigrafica<br />
potrebbe ritenere necessario<br />
adattare la pressione, e questo avverrebbe<br />
in modo automatico, e così<br />
via…<br />
Quando un sistema di serigrafia<br />
tecnologicamente avanzato viene<br />
abbinato ad una verifica completa in<br />
entrata e in uscita dei materiali coinvolti<br />
nel processo, il processo stesso<br />
diventa qualitativamente superiore,<br />
ciò è possibile se tutti gli input (pasta,<br />
schede, ecc..) sono marchiati con<br />
un barcode.<br />
L’altro vantaggio che deriva da una<br />
produzione automatizzata è la sensibile<br />
riduzione dei costi. Innanzitutto,<br />
se il sistema di ispezione post-paste è<br />
integrato nella serigrafica, i costi derivanti<br />
dall’acquisto di un sistema di<br />
ispezione stand-alone sono eliminati.<br />
Secondariamente, poter scartare le<br />
schede difettose a monte del processo<br />
produttivo permette di risparmiare<br />
sulle spese successive di rework<br />
per PCB già assemblate e rifuse.<br />
Infine, ridurre l’impatto di possibili<br />
errori umani, automatizzando il<br />
processo produttivo, gioca un ruolo<br />
chiave nella riduzione dei costi complessivi.<br />
Quando la situazione economica<br />
globale diventa più difficile, gli sforzi<br />
per ottimizzare i processi produttivi<br />
e minimizzare i costi diventano ancora<br />
più evidenti e necessari.<br />
Questo atteggiamento, benché<br />
comprensibile, dovrebbe essere tenuto<br />
non solo in momenti di crisi, ma<br />
come prassi quotidiana.<br />
Negli anni passati, prima che<br />
la crisi economica mondiale desse<br />
le prime avvisaglie, i produttori<br />
di elettronica hanno investito diffusamente<br />
nell’acquisto di nuove linee<br />
per raggiungere i volumi richiesti.<br />
Nello sforzo di ottenere tali volumi<br />
la quantità è diventato l’elemento<br />
trainante, e la qualità al first-pass è<br />
risultata talvolta penalizzata.<br />
In questo modo avviene un enorme<br />
spreco di denaro, ed è a partire<br />
dal processo di serigrafia che si deve<br />
agire per ripagare l’investimento effettuato.<br />
Come già detto, il costo di produzione<br />
di una scheda aumenta in modo<br />
esponenziale a mano a mano che<br />
essa passa attraverso le varie fasi della<br />
lavorazione.<br />
L’investimento a livello della serigrafica<br />
consiste nel costo della scheda<br />
nuda, della pasta saldante e dello<br />
stencil, quindi, se si riescono a rilevare<br />
i difetti già in questa fase, è possibile<br />
risparmiare molto, rispetto alla<br />
possibilità di scoprire errori in fasi<br />
successive, dove, nella migliore del-<br />
PCB dicembre 20<strong>12</strong><br />
59
60 PCB dicembre 20<strong>12</strong><br />
La serie Horizon di DEK<br />
Le serigrafiche della nuova serie Horizon iX rappresentano la<br />
soluzione ideale sia per volumi produttivi medio-bassi che per<br />
processi veloci e volumi elevati.<br />
<strong>Il</strong> robusto telaio di Horizon contribuisce a garantire lo standard<br />
di allineamento a 6 Sigma di 2 cpk a +/- <strong>12</strong>.5 micron.<br />
Flessibilità e tempi rapidi di cambio-lavorazione sono fondamentali<br />
per affrontare qualsiasi sfida di assemblaggio, dalla<br />
prototipazione agli alti volumi, e permettono la gestione di una<br />
vasta gamma di materiali tra i quali PCB, vetro, ceramica e<br />
flessibili. Tra le tecnologie di assemblaggio, Horizon iX è in grado<br />
di depositare ultra-fine pitch 0201 e CSP o pin-in-paste per<br />
processi reflow di elevata complessità.<br />
Horizon iX offre cycle time che vanno dai <strong>12</strong> ai 7 secondi, con<br />
una programmazione iniziale di meno di 10 minuti. I tempi di<br />
cambio-lavorazione sono ancora più ridotti: meno di 2 minuti<br />
per fermare una produzione, caricare un nuovo programma,<br />
cambiare lo stencil, rifornire i materiali di consumo e iniziare la<br />
produzione di un diverso prodotto. Perfetto per ambienti produttivi<br />
ad elevato mix.<br />
Una serigrafica Horizon iX nella sua configurazione base offre<br />
un core cycle time minimo di meno di <strong>12</strong> secondi.<br />
ProActiv<br />
ProActiv è una tecnologia innovativa concepita da DEK per migliorare<br />
in modo significativo l’efficienza di trasferimento della<br />
pasta saldante nel processo di serigrafia.<br />
ProActiv aiuta i produttori di elettronica ad affrontare la sfida di<br />
le ipotesi, verranno rilevati dai test di<br />
fi ne processo, e nella peggiore delle<br />
ipotesi dall’utilizzatore fi nale.<br />
Sul mercato esistono diversi strumenti<br />
per migliorare la produttività<br />
a livello della serigrafi a. Uno di questi<br />
è la tecnologia di ispezione 2D<br />
applicata alla pasta, che ha due risvolti<br />
interessanti: la possibilità di<br />
utilizzo come un tool di test delle<br />
schede prodotte, che è la funzione<br />
più comune, oppure come un utile<br />
aiuto per l’ottimizzazione del processo<br />
per mezzo del DOE (Design<br />
Of Experiment), ossia mediante<br />
l’analisi 2D dei risultati dati da diverse<br />
combinazioni di paste e tipi di<br />
stencil, fi no a trovare l’abbinamento<br />
migliore.<br />
<strong>Il</strong> test 2D può inoltre far luce su altri<br />
parametri determinanti, tra i quali<br />
la frequenza di pulizia, la velocità<br />
di stampa e la pressione. Pulire troppo<br />
presto e troppo spesso gli stencil è<br />
un inutile spreco di tempo e materiali,<br />
pulirli troppo di rado può portare<br />
alla difettosità delle schede: la tecnologia<br />
2D è in grado di indicare se<br />
ci sono aree di stampa fuori controllo,<br />
al fi ne di determinare se si dispone<br />
della giusta strumentazione e dei<br />
materiali adeguati, se la pressione di<br />
stampa è troppo ridotta o troppo elevata,<br />
e così via.<br />
una costante miniaturizzazione delle schede.<br />
Proactiv è l’unico strumento in grado di consentire la stampa<br />
dei pad piccoli per i componenti emergenti quali CSP da<br />
0.3mm e componenti passivi 01005. Esso inoltre offre una<br />
soluzione ideale per le schede eterogenee, dove i componenti<br />
più piccoli si trovano vicino a componenti più grossi come i<br />
connettori, su schede densamente popolate.<br />
ProActiv utilizza un sottosistema di controllo all’interno della<br />
serigrafica, con un set di racle dotate di un’elettronica<br />
embedded.<br />
Se attivato, ProActiv energizza la pasta saldante mediante un<br />
trasduttore nella racla che emette vibrazioni.<br />
In questo modo la pasta diventa più liquida e e consente alla<br />
racla di scorrere meglio e riempire le aperture dello stencil<br />
in modo più efficace. Questo migliora il risultato produttivo,<br />
la qualità complessiva, estende il tempo di vita di stencil e racle<br />
perchè facilita lo scorrimento e riduce il numero di cicli di<br />
pulizia necessari.<br />
Le racle standard possono essere utilizzate anche con l’introduzione<br />
dell’opzione ProActiv, ed è sufficiente utilizzare i normali<br />
stencil conformi allo standard IPC.<br />
ProActiv utilizza un supporto racla singolo da 300 mm che alloggia<br />
racle di dimensioni pari a 170 mm, 200 mm, 250 mm<br />
o 300 mm.<br />
ProActiv è stato testato sul oltre il 95% dei tipi di pasta saldante<br />
presenti in commercio, e su tutti ha dato ottime performance<br />
e un miglioramento di processo istantaneo.<br />
Gli upgrade sul campo<br />
I produttori di elettronica di oggi<br />
vogliono poter scegliere. Vogliono<br />
avere la possibilità di acquistare sistemi<br />
per i bisogni produttivi di oggi, con<br />
la possibilità di adattarli alle richieste<br />
del mercato di domani.<br />
I clienti vogliono valore, e la<br />
flessibilità è una caratteristica base<br />
nella creazione di valore.<br />
Una tra le richieste più diffuse è<br />
la possibilità di aggiungere opzioni<br />
ai sistemi in una fase successiva<br />
all’acquisto, quando e se necessario.<br />
<strong>Il</strong> design e l’ingegnerizzazione<br />
di una serigrafica, al fine di ren-
Hawkeye<br />
Horizon offre diverse opzioni di visione per l’allineamento,<br />
l’ispezione e la verifica post-serigrafia.<br />
Un sistema avanzato di illuminazione consente un ampio field<br />
of view e la visione di più dettagli in una sola operazione.<br />
Perfettamente integrato nel software INSTINCTIV della serigrafica<br />
DEK, Hawkeye offre un’interfaccia di programmazione<br />
rapida ed intuitiva ed offre all’operatore le informazioni necessarie<br />
a valutare l’andamento del processo serigrafico con<br />
un un semplice colpo d’occhio.<br />
L’interfaccia grafica ed il sistema di scansione automatico delle<br />
schede consentono una selezione rapidissima dell’area da<br />
ispezionare.<br />
La schermata attiva mostra in maniera dinamica i risultati del<br />
test durante la produzione.<br />
HawkEye racchiude diversi strumenti di verifica post-serigrafia<br />
per ispezionare ogni scheda alla velocità di linea: ispezione<br />
di paste-on-pad per schede con aree critiche, per ottenere ingrandimenti<br />
del campo visivo fino a 4 volte.<br />
<strong>Il</strong> sistema può essere configurato per verificare il 100% delle<br />
schede e dare un rapido responso “go / no go” per ciascuna,<br />
in modo che le schede difettose siano isolate automaticamente<br />
in tempo reale.<br />
Questo strumento è stato concepito da DEK per rispondere<br />
all’esigenza produttiva di una verifica ad alta velocità del deposito<br />
pasta (Paste on Pad) senza le complessità normalmente<br />
associate alla tradizionale ispezione full 2D.<br />
derla upgradabile sul campo, non è<br />
un procedimento semplice. Infatti,<br />
dal punto di vista del design, significa<br />
aggiungere limitazioni al progetto<br />
iniziale che elevano la complessità<br />
e i tempi di realizzazione<br />
del sistema.<br />
Nel concetto di piattaforma è<br />
implicito che ogni singola opzione<br />
deve essere concepita per essere<br />
compatibile con un’intera gamma<br />
di attrezzature pre-esistenti,<br />
deve comunicare con il software,<br />
con i cablaggi, e deve poter essere<br />
inclusa all’interno di uno chassis<br />
già esistente.<br />
Con le evoluzioni tecnologiche<br />
dei software e con le moderne tecniche<br />
di design, i fornitori stanno<br />
facendo passi da gigante nella produzione<br />
di piattaforme che siano<br />
davvero definibili “on-demand”.<br />
<strong>Il</strong> sistema di serigrafia è scelto<br />
innanzitutto sulla base delle capacità<br />
di allineamento al processo<br />
e in base ai risultati produttivi<br />
che garantisce. A partire da questo<br />
punto, gli accessori possono essere<br />
aggiunti per rispondere ad esigenze<br />
produttive particolareggiate.<br />
Se il problema principale è la velocità<br />
di processo, ovviamente la<br />
scelta cadrà sul sistema più veloce<br />
in commercio, ma può essere utile<br />
OTS per il clamping delle schede<br />
L’opzione Over Top Snuggers (OTS) è un innovativo sistema<br />
concepito da DEK per il clamping delle schede,<br />
che assicura un posizionamento fermo e sicuro in fase<br />
di processo.<br />
L’OTS è stato concepito per rispondere alle odierne esigenze<br />
dei produttori di elettronica, che hanno a che fare con schede<br />
via via più complesse.<br />
L’OTS permette di serigrafare una scheda a ridosso dei suoi<br />
bordi, ottimizza il deposito pasta e aumenta in modo consistente<br />
la qualità finale.<br />
L’OTS si adatta automaticamente in caso di variazioni di spessore<br />
della scheda e in caso di schede non perfettamente<br />
rettangolari.<br />
<strong>Il</strong> sistema spinge verso l’alto la scheda, la blocca saldamente<br />
in posizione e successivamente ritrae le lame di<br />
allineamento.<br />
L’OTS è un singolo blocco che integra 16 cilindri pneumatici<br />
e 6 guide di precisione che assicurano grande affidabilità<br />
È possibile impostare la pressione del clamp e del sistema di<br />
allineamento mediante delle valvole comandate via software.<br />
Queste valvole sono facilmente accessibili, si trovano nella<br />
stessa posizione del Board Clamp Regulator.<br />
La pressione più adeguata potrà essere impostata ad ogni<br />
cambio di prodotto.<br />
I clienti che hanno provato l’OTS hanno riportato un miglioramento<br />
del 20% nel deposito della pasta.<br />
aggiungere anche un sistema di pulizia<br />
under-stencil che renda la serigrafia<br />
ancora più rapida.<br />
Se invece la necessità primaria è<br />
la flessibilità, a molti degli attuali<br />
sistemi è possibile aggiungere diverse<br />
telecamere per l’allineamento<br />
o un maggiore field of view. Anche<br />
combinare le due diverse necessità<br />
sopra citate in molti casi è già possibile.<br />
Dal supporto schede, alla pulizia<br />
sotto-stencil, all’ispezione, alla verifica<br />
della stesura pasta, all’opzione<br />
di dispensazione… tutto questo<br />
ora è possibile anche in un momento<br />
successivo all’acquisto.<br />
PCB dicembre 20<strong>12</strong><br />
61
62 PCB dicembre 20<strong>12</strong><br />
L’importanza dei materiali<br />
di consumo<br />
Un processo di qualità è dato da<br />
diversi fattori, come abbiamo avuto<br />
modo di vedere. Un elemento da non<br />
trascurare è la combinazione ottimale<br />
dei materiali utilizzati nel processo.<br />
L’evoluzione delle tecnologie<br />
nell’ambito dei materiali di consumo<br />
ha dato un contributo non indifferente<br />
a livello di qualità e di performance<br />
ottenibili ad un costo complessivo<br />
minore che in passato.<br />
L’interdipendenza tra i materiali e<br />
le impostazioni di stampa è un fattore<br />
strategico per ottenere benefici<br />
nel processo.<br />
L’obiettivo che si vuole raggiungere<br />
è il miglioramento del processo<br />
di stampa attraverso la riduzione dei<br />
tempi ciclo per mezzo di una pulizia<br />
under-stencil più efficace.<br />
L’obiettivo principale della pulizia<br />
under-stencil è di ridurre il rischio<br />
di difetti di stampa quali sbavature e<br />
bridging.<br />
Troppa enfasi sulla pulizia e la<br />
produttività rischia di essere penalizzata;<br />
una pulizia troppo scarsa e la<br />
qualità ne risentirà.<br />
<strong>Il</strong> processo di pulizia under-stencil<br />
consiste nella programmazione delle<br />
varie fasi della pulizia, che possono<br />
essere effettuate sia singolarmente<br />
che una dopo l’altra: con solvente,<br />
mediante aspirazione e a secco.<br />
I fattori determinanti per la scelta<br />
del tipo di processo sono: una corretta<br />
sequenza dei cicli, il set-up del<br />
sistema di pulizia under-stencil e<br />
l’azione combinata dei materiali utilizzati,<br />
ovvero i detergenti di pulizia<br />
e la carta assorbente.<br />
La scelta dei materiali è una fase<br />
da non sottovalutare, perché può impattare<br />
sul processo in modo positivo<br />
o negativo.<br />
<strong>Il</strong> tessuto, o carta di pulizia, è un<br />
mix di poliestere e fibre di polpa di<br />
legno lavorate come carta. Quello<br />
dalle performance migliori è il cosiddetto<br />
tessuto-non-tessuto, o “Fabric”,<br />
ma non tutti i modelli sono uguali.<br />
Talvolta, invece che eliminare il rischio<br />
di contaminazione, molti tessuti<br />
ne sono una fonte, perché realizzati<br />
con materie prime di scarsa qualità<br />
e possono rilasciare fibre e pelucchi.<br />
Inoltre, essi possono impattare<br />
negativamente sui tempi-ciclo perché,<br />
se troppo spessi, la lunghezza<br />
complessiva del rotolo sarà minore, e<br />
i cambi saranno più frequenti.<br />
Infine, se l’assorbenza è ridotta, sarà<br />
necessario utilizzare una maggior<br />
quantità di soluzione, con conseguente<br />
scarsa pulizia del lato inferiore<br />
dello stencil a costi più elevati per<br />
il maggior utilizzo di materiale. La<br />
scelta del tessuto di pulizia è quindi<br />
un fattore chiave per l’efficienza del<br />
processo e per le performance che si<br />
vogliono ottenere.<br />
<strong>Il</strong> tipo di detergente più frequentemente<br />
utilizzato è l’IPA, anche se<br />
si tratta di un materiale tossico e infiammabile,<br />
che aggredisce la pasta<br />
causando talvolta erosione dei depositi,<br />
grumi e fenomeni di bridging.<br />
Alcuni produttori di consumabili<br />
hanno studiato prodotti eco-compatibili<br />
in grado di elevare le performance<br />
del processo di pulizia in termini<br />
di risultati, qualità e costo per scheda.<br />
In commercio esistono già delle<br />
alternative agli IPA, ma sono comunque<br />
a base di solvente (altrettanto<br />
tossico e con alti livelli di VOC<br />
come gli IPA), oppure sono a base<br />
acquosa, formulati per l’utilizzo<br />
all’interno di sistemi di lavaggiostencil<br />
piuttosto che per i processi di<br />
serigrafia.<br />
DEK, il marchio leader nella serigrafia<br />
e nei materiali di consumo,<br />
ha studiato e sviluppato una nuova<br />
soluzione di pulizia in grado di aumentare<br />
le performance del processo,<br />
di ridurre i costi per singola scheda<br />
ed essere compatibile dal punto di<br />
vista ambientale: Pro XF Cleaning<br />
Solution.<br />
Gli attributi chiave che un detergente<br />
efficace deve avere sono sicuramente<br />
la compatibilità con le principali<br />
paste saldanti in commercio, la<br />
capacità di scorrere in modo fluido<br />
sotto e attraverso la carta, la capacità<br />
di non formare uno strato sulla scheda,<br />
di evaporare senza lasciare residui,<br />
di non interferire o influenzare i processi<br />
di saldatura, di essere compatibile<br />
dal punto di vista ambientale.
DEK ha condotto dei test al<br />
Fraunhofer ISIT per valutare, in un<br />
ambiente produttivo simulato, la<br />
compatibilità del nuovo solvente realizzato<br />
con tutta una serie di paste<br />
saldanti attualmente sul mercato. I<br />
risultati di pulizia sono stati poi paragonati<br />
agli attuali solventi di pulizia<br />
della gamma DEK.<br />
<strong>Il</strong> test è stato effettuato con i seguenti<br />
obiettivi: evitare la dispensazione<br />
di una quantità eccessiva di<br />
prodotto sulla carta per evitare sbavature<br />
e l’eccessivo irroramento della<br />
scheda, perché la carta se troppo imbevuta<br />
non è in grado di rimuovere i<br />
residui di pasta; minimizzare i consumi<br />
per ridurre i costi del prodotto<br />
stesso e della carta necessaria ad<br />
assorbirlo.<br />
Nella fase successiva, l’obiettivo è<br />
stato quello di definire una finestra<br />
di parametri di riferimento per ogni<br />
step di pulizia, in modo da ottimizzare<br />
l’intero ciclo.<br />
Per raggiungere questo obiettivo<br />
il ciclo di pulizia in ciascuna delle<br />
tre fasi (con solvente, aspirazione e a<br />
secco) è stato progressivamente elevato,<br />
e i risultati sono stati verificati<br />
mediante un sistema di ispezione<br />
ottica 3D.<br />
Nella terza fase di sperimentazione<br />
è stata verificata la presenza di<br />
sbavature come misura di riferimento<br />
dell’efficacia dei parametri. A questo<br />
scopo, 25 schede sono state stampate<br />
ciascuna 3 volte. Dopodichè<br />
ogni singola scheda è stata pulita utilizzando<br />
i parametri pre-determinati,<br />
per un totale di 25 cicli di pulizia.<br />
Dopo il passaggio, il lato inferiore<br />
di ciascuna scheda è stato esaminato<br />
alla ricerca di sbavature e di residui di<br />
pasta. Lo stesso procedimento è stato<br />
effettuato nuovamente, utilizzando<br />
però altri tre tipi di pasta.<br />
Sono stati utilizzati due metodi<br />
diversi per valutare i risultati di pulizia:<br />
l’esame visuale per mezzo di un<br />
microscopio e l’ispezione 3D dei depositi<br />
di pasta.<br />
Compatibilmente con una percentuale<br />
di errore minima dell’ispezione<br />
2D e 3D, è stata definita accettabile<br />
un’ostruzione delle aperture<br />
degli stencil del 5-10%. In altre<br />
parole, se le aperture sono rimaste<br />
libere al 90% da residui di pasta<br />
dopo la pulizia, il risultato è stato ritenuto<br />
ammissibile; allo stesso tempo,<br />
però, il lato inferiore dello stencil<br />
doveva risultare privo di sbavature<br />
e residui.<br />
A seguito del test, due osservazioni<br />
sono risultate cruciali per un processo<br />
stabile: durante la fase di pulizia<br />
la soluzione deve sempre essere<br />
applicata lungo tutta la scheda sul<br />
lato inferiore dello stencil, ma un sovradosaggio<br />
può penalizzare i risultati<br />
di pulizia.<br />
Con l’opzione Ciclone di DEK, la<br />
corretta dispensazione del del prodotto<br />
di pulizia è garantita dalla modalità<br />
di oscillazione della barra dispensatrice,<br />
che permette la distribuzione di<br />
piccole quantità sull’intera superficie<br />
sotto-stencil, anche nel caso in cui il<br />
tessuto non sia stato bagnato sull’intera<br />
superficie. In questo modo, la<br />
quantità impiegata può essere ridotta<br />
del 50% senza che le performance di<br />
pulizia siano penalizzate.<br />
<strong>Il</strong> test si è concentrato sull’aumento<br />
dei tempi-ciclo, controllando costantemente<br />
la qualità dei risultati.<br />
La quantità di soluzione è stata mantenuta<br />
costante.<br />
Dopo 25 cicli di pulizia, utilizzando<br />
in ognuno parametri ottimizzati,<br />
è stato esaminato il lato inferiore<br />
dello stencil alla ricerca di sbavature<br />
e residui di pasta saldante.<br />
I risultati di pulizia si sono rivelati<br />
stabili e riproducibili per tutti i<br />
diversi tipi di pasta sottoposti a test,<br />
senza il verificarsi di irregolarità.<br />
I test effettuati sulla soluzione di<br />
pulizia DEK Pro XF hanno dimostrato<br />
che è possibile aumentare le<br />
performance di processo, la qualità e<br />
i risultati riducendo i costi di produzione.<br />
La soluzione si asciuga rapidamente,<br />
non lascia residui, consente<br />
un’elevata efficienza anche con quantità<br />
minime, e se abbinata al sistema<br />
di pulizia Ciclone garantisce cicli di<br />
pulizia ancora più rapidi.<br />
Prodelec<br />
www.prodelecgroup.com<br />
PCB dicembre 20<strong>12</strong><br />
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64 PCB dicembre 20<strong>12</strong><br />
▶ PROGETTAZIONE - ALIMENTAZIONE<br />
<strong>Il</strong> layout dei pcb<br />
per alimentatori<br />
switching non isolati<br />
Le soluzioni ai tanti problemi che si riscontrano nel funzionamento del<br />
prototipo di una scheda di alimentazione sono facilmente raggiungibili<br />
se la progettazione si avvale di una metodologia chiara e precisa<br />
di Henry J. Zhang, Linear Technology Corp. seconda e ultima parte<br />
Separazione dei percorsi di corrente in<br />
ingresso tra alimentatori<br />
La Fig. 9 mostra un’applicazione<br />
con diversi alimentatori switching<br />
on-board che condividono lo stesso<br />
rail di tensione in ingresso. Quando<br />
gli alimentatori non sono sincronizzati<br />
tra loro, occorre separare le tracce<br />
di corrente in ingresso per evitare<br />
il noise coupling tra diverse alimentazioni.<br />
È meno problematico avere<br />
un condensatore di disaccoppiamento<br />
in ingresso locale per ciascun alimentatore.<br />
Convertitore a singola uscita<br />
PolyPhase<br />
Per un convertitore a singola uscita<br />
PolyPhase si deve cercare di realizzare<br />
un layout simmetrico per ogni fase<br />
in modo da bilanciare le sollecitazioni<br />
termiche.<br />
Fig. 9 - Separare i percorsi della corrente in ingresso tra alimentatori<br />
Esempio di progettazione<br />
di layout – Convertitore buck a due<br />
fasi da 1,2 V/40 A<br />
Nell’esempio della Fig. 10 si vede<br />
il progetto di un convertitore<br />
buck sincrono a due fasi, con tensioni<br />
in ingresso tra 4,5 V e 14 VIN<br />
e un’uscita 1,2 V/40 A max, che utilizza<br />
l’LTC3855, un controller stepdown<br />
PolyPhase in modalità “corrent<br />
mode”. Prima di iniziare il layout<br />
del pcb, è consigliabile evidenziare<br />
con diversi colori le tracce a corrente<br />
elevata, le tracce rumorose a elevata<br />
dv/dt e le tracce sensibili di piccolo<br />
segnale, in modo da consentire al progettista<br />
del pcb di capire le differenze<br />
esistenti. La Fig. 11 mostra un esempio<br />
di layout del layer dei componenti<br />
di potenza di questo alimentatore a<br />
1,5 V/40 A.<br />
Nella figura, QT è il MOSFET di<br />
controllo del lato superiore e QB è il<br />
FET sincrono del lato inferiore. Per<br />
una corrente in uscita maggiore si aggiunge<br />
un altro footprint QB.
Fig. 10 - Convertitore buck LTC3855 a due fasi, 1,2V/40A max<br />
Subito sotto il layer dei componenti<br />
di potenza viene posizionato un<br />
layer ‘ground plane’.<br />
Layout dei circuiti<br />
di controllo<br />
Posizione dei circuiti di controllo<br />
I circuiti di controllo vanno posizionati<br />
lontano dalla zone di rame<br />
switching rumorose. È meglio che il<br />
circuito di controllo si trovi accanto<br />
al lato V OUT + per il convertitore<br />
buck e accanto al lato V IN + per<br />
il convertitore boost, dove le tracce<br />
di potenza conducono corrente continua.<br />
Se lo spazio è sufficiente, l’IC di<br />
controllo va collocato poco distante<br />
(1-2 cm) dai MOSFET di potenza<br />
e dagli induttori che sono molto<br />
rumorosi e caldi. In caso contrario<br />
è necessario isolare il circuito di<br />
controllo dai componenti di potenza<br />
con piani o tracce di massa.<br />
Separazione tra massa dei segnali e<br />
massa dell’alimentazione<br />
Nel circuito di controllo la massa<br />
(analogica) del segnale deve essere<br />
separata dalla massa dell’alimentazione.<br />
Se il controller è dotato di pin<br />
separati per la massa del segnale<br />
(SGND) e la massa dell’alimentazione<br />
(PGND), il relativo routing<br />
deve essere effettuato separatamente.<br />
Per i controller dotati di driver<br />
per MOSFET integrati, la sezione<br />
di piccolo segnale dei pin dell’IC<br />
deve usare SGND (v. Fig. <strong>12</strong>). Serve<br />
solo un punto di connessione tra<br />
SGND e PGND. È meglio riportare<br />
SGND in un punto preciso del<br />
piano PGND. Le due masse possono<br />
essere eseguite collegando le due<br />
tracce di massa subito sotto il controller.<br />
La Fig. <strong>12</strong> mostra la separazione<br />
tra masse consigliabile dell’alimentatore<br />
LTC3855. In questo esempio<br />
l’IC è dotato di un pad GND esposto<br />
sotto il dispositivo. Andrebbe<br />
saldato sul pcb per ridurre al minimo<br />
l’impedenza elettrica e termica.<br />
In questa zona del pad GND vanno<br />
inseriti più via.<br />
Condensatori di disaccoppiamento per<br />
l’IC controller<br />
I condensatori di disaccoppiamento<br />
del controller devono essere fisicamente<br />
vicini ai rispettivi pin. È meglio collegare<br />
tali condensatori direttamente ai<br />
pin senza usare via, in modo da ridurre<br />
l’impedenza di connessione. Nella<br />
Fig. <strong>12</strong> i condensatori di disaccoppiamento<br />
dei seguenti pin dell’LTC3855<br />
devono essere posizionati uno accanto<br />
all’altro: pin rilevamento della corrente,<br />
SENSE+/SENSE–, pin di compensazione,<br />
ITH, pin massa del segnale,<br />
SGND, pin partitore di tensione di<br />
feedback, FB, pin tensione V CC dell’IC,<br />
INTV CC , e pin massa dell’alimentazione,<br />
PGND.<br />
PCB dicembre 20<strong>12</strong><br />
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66 PCB dicembre 20<strong>12</strong><br />
Riduzione dell’area del loop<br />
e del crosstalk<br />
Separazione tra tracce rumorose<br />
e sensibili<br />
È possibile eseguire un accoppiamento<br />
capacitivo tra due o più conduttori<br />
adiacenti.<br />
La variazione di corrente ad alta<br />
dv/dt su un conduttore accoppia le<br />
correnti tra loro mediante un condensatore<br />
parassita.<br />
Per ridurre il noise coupling dallo<br />
stadio di alimentazione al circuito<br />
di controllo è necessario tenere<br />
le tracce switching rumorose lontano<br />
dalle tracce sensibili di piccolo<br />
segnale. Se possibile, le tracce rumorose<br />
e quelle sensibili vanno instradate<br />
su layer diversi, con un layer<br />
di massa interno per schermare<br />
il rumore.<br />
I seguenti pin del controller<br />
LTC3855 hanno tensioni di commutazione<br />
con elevata dv/dt: FET<br />
driver TG, BG, SW e BOOST. I<br />
seguenti pin sono collegati ai nodi<br />
di piccolo segnale più sensibi-<br />
Fig. <strong>12</strong> - Condensatori di disaccoppiamento del controller e<br />
separazione delle masse<br />
Fig. 11 - Esempio di layout dello stadio<br />
di potenza del convertitore buck a V OUT<br />
singola e due fasi<br />
li: SENSE+/SENSE–, FB, ITH e<br />
SGND. Se queste tracce di segnale<br />
sensibili vengono collocate vicino<br />
a nodi con dv/dt elevata, le tracce di<br />
massa o un layer di massa vanno inseriti<br />
tra tali tracce di segnale e le<br />
tracce con dv/dt elevata in modo da<br />
schermare il rumore.<br />
Tracce del gate driver<br />
Si consiglia di utilizzare tracce corte<br />
e larghe per assegnare segnali del<br />
gate driver in modo da ridurre al minimo<br />
l’impedenza nel percorsi del gate<br />
driver.<br />
Nella Fig. 13 le tracce del FET driver<br />
superiore TG e SW vanno assegnate<br />
con un’area del loop minima<br />
per ridurre l’induttanza e il rumore<br />
con dv/dt elevata. E la traccia del<br />
FET driver inferiore BG va posizionata<br />
accanto alla traccia PGND. Se<br />
si posiziona un layer PGND sotto la<br />
traccia BG, la corrente di ritorno del<br />
FET inferiore viene automaticamente<br />
accoppiata in un percorso vicino alla<br />
traccia BG.<br />
La corrente AC scorre dove trova<br />
il loop/l’impedenza minimi. In questo<br />
caso non occorre una traccia di ritorno<br />
PGND separata per il gate driver<br />
inferiore.<br />
È meglio ridurre al minimo il numero<br />
di layer sui quali posizionare le<br />
tracce del gate driver. In questo modo<br />
si evita che il rumore del gate si diffonda<br />
negli altri layer.<br />
Fig. 13 - Routing delle tracce del gate driver<br />
dei MOSFET
PCB dicembre 20<strong>12</strong><br />
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68 PCB dicembre 20<strong>12</strong>
Traccia di rilevamento della corrente<br />
e traccia di rilevamento della tensione<br />
Tra tutte le tracce di piccolo segnale,<br />
quelle di rilevamento della<br />
corrente sono le più sensibili al rumore.<br />
Di solito l’ampiezza del segnale<br />
di rilevamento della corrente<br />
è inferiore a 100 mV, che è paragonabile<br />
all’ampiezza del rumore.<br />
Nell’esempio dell’LTC3855, le<br />
tracce SENSE+/SENSE– vanno<br />
posizionate in parallelo con una distanza<br />
minima (‘Kelvin sense’) per<br />
ridurre al minimo l’eventualità di rilevare<br />
rumore associato a di/dt (v.<br />
Fig. 14).<br />
Inoltre i resistori del filtro e il<br />
condensatore per le tracce di rilevamento<br />
della corrente vanno posizionati<br />
il più possibile vicino ai pin<br />
dell’IC in modo da garantire un filtraggio<br />
efficace nel caso in cui il rumore<br />
venga inserito nelle linee di rilevamento<br />
lunghe. Se il rilevamento<br />
della corrente DCR dell’induttore<br />
viene usato con una rete R/C, il resistore<br />
di rilevamento DCR, R, deve<br />
essere vicino all’induttore, mentre il<br />
condensatore di rilevamento DCR,<br />
C, deve essere vicino all’IC.<br />
<strong>Il</strong> via eventualmente utilizzato<br />
nel percorso di ritorno della traccia<br />
verso SENSE– non deve entrare<br />
in contatto con un altro layer V OUT +<br />
interno, altrimenti può condurre<br />
una corrente V OUT + elevata e la conseguente<br />
caduta di tensione può falsare<br />
il segnale di rilevamento della<br />
corrente.<br />
Si cerchi di evitare il routing delle<br />
tracce di rilevamento della corrente<br />
vicino ai nodi switching rumorosi<br />
(tracce TG, BG, SW, BOOST).<br />
Se possibile, si posizioni il layer di<br />
massa tra le tracce di rilevamento<br />
della corrente e il layer con le tracce<br />
dell’alimentazione.<br />
Se il controller è dotato di pin di<br />
rilevamento remoto della tensione<br />
differenziale, si utilizzino tracce se-<br />
parate per le tracce di rilevamento<br />
remoto positive e negative con collegamento<br />
‘Kelvin sense’.<br />
Selezione della larghezza delle tracce<br />
<strong>Il</strong> livello della corrente e la sensibilità<br />
al rumore sono caratteristici di alcuni<br />
pin del controller. Occorre quindi<br />
selezionare tracce di larghezze specifiche<br />
per segnali diversi. In genere<br />
le reti di piccolo segnale possono essere<br />
strette e dotate di tracce da 10-<br />
15 mils. Le reti ad alta corrente (gate<br />
driving, V CC e PGND) devono essere<br />
dotate di tracce corte e larghe. Per<br />
queste reti si consiglia una larghezza<br />
di almeno 20.<br />
(a)<br />
(b)<br />
Fig. 14 - ‘Kelvin sense’ per rilevamento della corrente (a) RSENSE<br />
e (b) rilevamento DCR sull’induttore mils<br />
Conclusioni<br />
Checklist per la progettazione del<br />
layout<br />
Per riassumere quanto descritto<br />
nel presente articolo, la Tabella 1<br />
(pubblicata qui a lato e nella pa-<br />
gina precedente) fornisce un<br />
esempio di checklist relativa<br />
all’LTC3855 a due fasi illustrato<br />
in Fig. 10.<br />
La checklist consente al progettista<br />
di realizzare un buon layout dell’alimentatore.<br />
Linear<br />
www.linear.com<br />
PCB dicembre 20<strong>12</strong><br />
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70 PCB dicembre 20<strong>12</strong><br />
▶ AZIENDE E PRODOTTI - STRATEGIE<br />
Ricondizionato:<br />
da risorsa a opportunità<br />
L’usato è da sempre e in tutti i settori una<br />
risorsa, a volte addirittura una soluzione<br />
strategica. In momenti di flessione del mercato<br />
rappresenta un’opportunità da sfruttare. C’è<br />
chi ha fatto di questa filosofia un vero e proprio<br />
core business<br />
di Dario Gozzi<br />
La rapida crescita del mercato<br />
della produzione elettronica ha<br />
inevitabilmente trascinato al<br />
rialzo anche i costi dei sistemi utilizzati<br />
per la produzione e il test dei<br />
pcb, fattore accentuato anche dalla<br />
presunta obsolescenza delle macchine<br />
di montaggio e saldatura.<br />
È inevitabile che i produttori di<br />
macchine rinnovino la loro offerta,<br />
vuoi per stare al passo con la tecnologia<br />
dei circuiti stampati e dei componenti,<br />
vuoi perché la legge di mercato<br />
impone il continuo ringiovanimento<br />
dell’offerta.<br />
Le macchine dismesse non sempre<br />
sono arrivate a fine vita della loro capacità<br />
produttiva, frequentemente sono<br />
semplicemente state ammortizzate.<br />
Altre volte sono realmente sottodimensionate<br />
in relazione ai nuovi<br />
compiti che l’azienda è chiamata<br />
a svolgere. Spesso sono macchine<br />
che ancora possono dare sia in termini<br />
produttivi che in termini qualitativi,<br />
in particolare se passano attraverso<br />
la cura di tecnici qualificati che sanno<br />
ricondizionarle adeguatamente.<br />
E’ questa la storia di Elmotek,<br />
azienda bresciana che a fatto del ricondizionamento<br />
la propria missione.<br />
Una presenza ventennale<br />
Elmotek è presente sul mercato dal<br />
1992, anno di fondazione da parte dei<br />
soci ancora operativamente presenti<br />
all’interno dell’azienda. Lavorando sia<br />
in ambito nazionale che internazionale<br />
l’azienda si è creata una reputazione<br />
di tutto rispetto all’interno della<br />
filiera elettronica, che la vede protagonista<br />
nell’acquisto e nel ricondizionamento<br />
dei sistemi che poi vende<br />
e installa.<br />
Opera sia in ambito delle macchine<br />
per montaggio superficiale che con<br />
macchine per l’assemblaggio di componenti<br />
PTH, corredandole al temine<br />
della revisione con tutte le certificazioni<br />
necessarie ad ottemperare alle<br />
normative di legge.<br />
“Grazie alla propria esperienza –<br />
spiega Luciani Pier Tomaso, diretto-<br />
re commerciale e socio – Elmotek si<br />
propone sempre più spesso nella veste<br />
di azienda di collegamento tra il<br />
cliente venditore ed il cliente acquirente,<br />
garantendo ad entrambe la<br />
massima riservatezza, serietà e correttezza”.<br />
Caratterizzata da una grande dinamicità<br />
riesce spesso a proporre soluzioni<br />
chiavi in mano, ritagliate su misura<br />
per il cliente, grazie anche alla<br />
sua completa autonomia sia commerciale<br />
che finanziaria.<br />
“Attraverso la consociata e controllata<br />
MLP Service Partner s.r.l. – prosegue<br />
Luciani – abbiamo raggiunto<br />
dall’inizio dall’anno 2002 la completa<br />
autonomia nel servizio. Questo traguardo<br />
non solo ci permette di affermare<br />
di essere in grado di ricondizionare,<br />
di installare e di manutenere autonomamente<br />
tutte le apparecchiature<br />
vendute, ma ci concede la possibilità<br />
di verificare e provare presso la nostra<br />
sede le macchine prima dell’acquisto,<br />
opportunità che a nostra volta<br />
diamo poi ai nostri clienti. Oggi<br />
in Italia siamo probabilmente l’unica<br />
azienda che disponga di un fornitissimo<br />
stock di parti di ricambio per un<br />
parco macchine estremamente eterogeneo”.<br />
Le richieste del mercato<br />
Le richieste che arrivano in azienda<br />
dal mercato sono sostanzialmente<br />
di tre tipi.<br />
Le attrezzature di recente produzione,<br />
in grado di soddisfare le necessità<br />
imposte dal continuo svilup-
po della tecnologia, come per esempio<br />
i sistemi di ispezione automatica<br />
AOI, i forni vapor phase o le serigrafiche<br />
automatiche con ispezione<br />
dei depositi.<br />
La seconda categoria di richieste<br />
proviene da aziende dove ci sono<br />
ancora volumi produttivi moderatamente<br />
elevati e riguarda le attrezzature<br />
capaci di ridurre i costi di produzione<br />
come ad esempio le chip shooter<br />
o le inseritrici. Si tratta sovente<br />
di macchine datate caratterizzate però<br />
dall’avere un basso costo, che in parallelo<br />
all’elevata produttività consente<br />
di ammortizzare l’investimento in<br />
pochi mesi.<br />
La terza fascia di richieste è relativa<br />
ai sistemi necessari all’automazione<br />
del parco macchine esistenti; è questo<br />
il caso dei moduli di carico/scarico<br />
automatico, dei convogliatori lineari e<br />
di ogni altro tipo di handling da aggiungere<br />
a completamento di una linea<br />
esistente o da inserire nel impianto<br />
ex novo.<br />
Per capire meglio le dinamiche con<br />
cui si muove questo mercato abbiamo<br />
chiesto nello specifico da che tipo di<br />
aziende proviene la richiesta di offerta<br />
per sistemi usati e ricondizionati.<br />
“Ci sono diversi tipi di aziende che<br />
sono interessate all’acquisto dell’usato<br />
– ci spiega Luciani – ci sono aziende<br />
che già possiedono un’attrezzatura<br />
uguale (quindi sono in grado di valutare<br />
bene l’usato) che in seguito ad<br />
incrementi produttivi decidono di ridurre<br />
sensibilmente il costo di un<br />
nuovo investimento.<br />
Ci sono poi aziende che portano<br />
o riportano al loro interno la produzione,<br />
ma che stanziano un budget<br />
di spesa limitato perché l’operazione<br />
è indotta dal momento economico<br />
non particolarmente florido. Ci sono<br />
anche aziende che decidono di entrare<br />
per la prima volta nel mondo del<br />
montaggio e di conseguenza con linee<br />
ricondizionate limitano il capitale<br />
di rischio. Ci sono poi aziende che<br />
utilizzano sistemi usati per dedicarli<br />
a una produzione specifica che sanno<br />
già avere un termine; termine oltre<br />
il quale l’investimento cesserà la sua<br />
funzione”.<br />
Da sapere<br />
per un acquisto<br />
ragionato<br />
Ci sono dei parametri di giudizio<br />
da rispettare anche per chi acquista<br />
una macchina da ricondizionare e da<br />
proporre poi al mercato.<br />
“Quando si acquista una macchina<br />
si guarda innanzi tutto alla sua provenienza<br />
– chiarisce Luciani – si valuta<br />
se è ancora in uso, possibilmente<br />
si cerca di capire come e quanto è<br />
stata usata e in questo è utile conoscerne<br />
la data di costruzione. Si cerca<br />
insomma di ricostruire lo storico non<br />
solo della specifica macchina, ma più<br />
in generale del modello, per capire se<br />
sia possibile garantire all’utente finale<br />
un normale utilizzo per almeno altri<br />
5 anni”.<br />
In particolare le informazioni assunte<br />
da parte di Elmotek prima di<br />
acquistare un usato mirano a capire<br />
se e quale mercato potrà avere. Del<br />
sistema ne viene verificato il funzionamento<br />
e si indaga sulla possibilità<br />
di poterlo manutenere, inclusa<br />
la verifica sulla disponibilità<br />
e sulla futura reperibilità di parti di<br />
ricambio.<br />
Un parametro sempre utile è relativo<br />
all’ammontare del parco macchine<br />
installato in Italia<br />
Detto questo va da sé che in questa<br />
attività un nodo strategico è costituito<br />
dal magazzino ricambi, che<br />
deve includere parti sensibili come<br />
schede elettroniche e motori, ma<br />
anche parti soggette ad usura come<br />
elettrovalvole, filtri, ventole, guarnizioni<br />
e così via.<br />
Per assicurare continuità operativa<br />
ai clienti è poi necessario disporre di<br />
parti complementari quali i caricatori<br />
e i nozzle, i telai e i carrelli.<br />
Elmotek<br />
www.elmotek.it<br />
PCB dicembre 20<strong>12</strong><br />
71
72 PCB dicembre 20<strong>12</strong><br />
▶ AZIENDE E PRODOTTI - SCELTE HI-TECH<br />
Sempre al passo<br />
dei tempi<br />
Fima ha raggiunto il mezzo del cammino della<br />
propria vita in modo brillante. <strong>Il</strong> merito va alla<br />
scelta di puntare da sempre su macchinari ad alta<br />
tecnologia e su un elevato standard qualitativo.<br />
Molto apprezzati anche i servizi on line per lo<br />
scambio di file e informazioni in tempo reale<br />
di Massimiliano Luce<br />
Fima opera nel settore dei circuiti<br />
stampati da più di 35 anni. Fondata<br />
nel 1974, è stata tra le prime<br />
aziende, del Nordest italiano, a iniziare<br />
la produzione di circuiti stampati per<br />
l’elettronica. Nel 1985, dopo un notevole<br />
sviluppo, l’azienda si è trasferita in<br />
nuove e più ampie strutture a Vicenza.<br />
Grazie alla continua e costante crescita,<br />
l’azienda opera ora in una rinnovata<br />
e ampliata struttura di circa 5.000 mq.<br />
Gli impianti industriali sono completamente<br />
automatizzati e aggiornati<br />
alle più recenti tecnologie. Con più di<br />
30 anni d’esperienza, Fima si conferma<br />
perciò costantemente al passo con<br />
l’evoluzione dei circuiti stampati professionali.<br />
Costantemente aggiornata<br />
ai cambiamenti del settore, l’azienda<br />
veneta è certa d’essere in grado di<br />
La Fima, a Vicenza, azienda italiana specializzata nella produzione di c.s.<br />
soddisfare le richieste dei suoi clienti<br />
più esigenti. Infatti, l’identità di<br />
Fima, coltivata lungo tutti questi anni,<br />
è molto ben definita: sapere coniugare<br />
l’alta tecnologia e la qualità della<br />
produzione con un’elevata e costante<br />
efficienza del servizio.<br />
Oggi, Fima è diventata così una delle<br />
poche realtà europee in grado di fornire<br />
un servizio ultra rapido, dai prototipi<br />
entro <strong>24</strong> ore, alle grosse serie. Tale<br />
servizio si estende anche a quei prodotti<br />
speciali iper-sofisticati che sono seguiti<br />
da un team interno costituito ad hoc.<br />
Entrando più nel dettaglio, attualmente<br />
Fima è in grado di produrre circuiti<br />
stampati di ogni tecnologia, multistrato<br />
fino a 40 layers, con microvias, fori ciechi<br />
e interrati, SBU, a impedenza controllata,<br />
con piste e isolamenti da 50 micron<br />
e con ogni tipo di finitura e dimensioni<br />
anche oltre a 800 mm di lunghezza.<br />
Le esportazioni hanno raggiunto un<br />
livello pari al 70%.
I laboratori Fima producono c.s. a doppia faccia e multistrato<br />
Un’azienda<br />
in evoluzione<br />
Fima investe da sempre in macchinari<br />
ad alta tecnologia, consapevole<br />
che questo sia l’unico modo per<br />
mantenere un elevato standard qualitativo<br />
in un settore sempre più esigente<br />
come quello della produzione<br />
di circuiti stampati professionali<br />
e ad alta qualità. Alcuni esempi<br />
di questa continua innovazione<br />
sono rappresentati dalle macchine<br />
LDI per la stampa del dry film e del<br />
Solder-mask, dalle macchine ink-jet<br />
per la stampa digitale, della serigrafia<br />
e dalle macchine a sonde mobili<br />
per il test.<br />
Fima, inoltre, offre una qualifica-<br />
ta consulenza tecnica e commerciale.<br />
Inoltre, l’azienda garantisce una flessibile<br />
schedulazione della produzione<br />
in funzione delle tipologie di prodotto<br />
e dei bisogni del cliente. Tra gli altri<br />
servizi, si segnalano anche la fornitura<br />
di campionature e pre-produzioni<br />
in breve tempo.<br />
L’azienda ha anche sviluppato il<br />
servizio internet per lo scambio di<br />
files e informazioni online in tempo<br />
reale sullo stato degli ordini. Di conseguenza,<br />
per i clienti è possibile attivare<br />
un servizio che consente di conoscere<br />
lo stato di avanzamento degli<br />
ordini aggiornato in tempo reale,<br />
nonché di accedere alle specifiche tecniche<br />
relative alla produzione dei propri<br />
circuiti.<br />
I macchinari ad alta tecnologia esaudiscono le richieste della clientela hi-tech<br />
Prodotti speciali<br />
Da più di qualche anno, Fima investe<br />
concretamente nella ricerca e<br />
sviluppo di circuiti stampati speciali.<br />
Scelta, questa, irrinunciabile per ogni<br />
azienda che aspira a recitare un ruolo<br />
di punta nel proprio mercato di riferimento.<br />
La produzione di circuiti<br />
stampati speciali, di peso sempre più<br />
crescente, ha infatti il compito di promuovere<br />
la crescita tecnologica interna<br />
e di farne ricadere i benefici sulla<br />
produzione tradizionale.<br />
La produzione è focalizzata sulle<br />
tecnologie hi-tech per multistrato<br />
e doppia faccia, con lotti che vanno<br />
dalle campionature, alle pre-serie,<br />
fino alle medie serie. La certificazione<br />
ISO 9001 per il sistema qualità è<br />
stata conseguita attraverso DNV Italia<br />
in accordo con gli standard UNI EN<br />
ISO 9001:2008 (ISO 9001:2008) per<br />
PCB dicembre 20<strong>12</strong><br />
73
74 PCB dicembre 20<strong>12</strong><br />
la produzione di circuiti stampati multistrato,<br />
doppia faccia e monofaccia.<br />
DNV è stata fondata a Oslo, nel<br />
1864, con la finalità di ispezionare e<br />
valutare le condizioni tecniche delle<br />
navi mercantili norvegesi. Da allora,<br />
la principale competenza è valutare<br />
e indirizzare la gestione del rischio.<br />
Che si tratti di classificare una<br />
nave, certificare il sistema di gestione<br />
di un’azienda automobilistica o progettare<br />
il mantenimento di una vecchia<br />
stazione petrolifera, DNV aiuta<br />
le aziende a migliorare la loro performance<br />
in modo responsabile. DNV è<br />
presente in Italia dal 1962, con 10 sedi<br />
operative su tutto il territorio nazionale<br />
e oltre 290 dipendenti.<br />
<strong>Il</strong> profilo tecnologico<br />
A questo punto, entriamo nel laboratorio<br />
di Fima e osserviamo da vicino<br />
il cuore tecnologico dell’azienda.<br />
La foratura viene effettuata utilizzando<br />
macchine che controllano continuamente<br />
il diametro degli utensili. La<br />
pulitura e la metallizzazione elettrolitica<br />
dei fori avviene mediante un sistema<br />
automatico orizzontale. <strong>Il</strong> processo<br />
di laminazione, esposizione e sviluppo<br />
del dry film è realizzato in am-<br />
Controllo<br />
computerizzato<br />
per la gestione<br />
automatica e<br />
simultanea di più<br />
cicli di lavoro<br />
biente completamente libero da polveri,<br />
usando dispositivi laser ad immagine<br />
diretta. <strong>Il</strong> concetto di automazione<br />
raggiunge, però, la massima espressione<br />
nel processo galvanico, dove un dispositivo<br />
di controllo computerizzato<br />
consente la gestione automatica e simultanea<br />
di più cicli di lavoro.<br />
<strong>Il</strong> processo di stesura, esposizione<br />
e sviluppo del solder viene effettuato<br />
mediante espositore automatico<br />
con centraggio ottico. Le finiture meccaniche<br />
sono realizzate da dispositivi<br />
a controllo numerico coerentemente<br />
con le specifiche provenienti dai sistemi<br />
CAD/CAM. <strong>Il</strong> test elettrico finale<br />
è realizzato mediante l’uso di apparecchiature<br />
in grado di verificare simultaneamente<br />
entrambi i lati dei circuiti<br />
mediante speciali adattatori o sonde<br />
mobili. Entrambi i sistemi utilizzano<br />
programmi di test generati direttamenti<br />
dai sistemi CAD/CAM.<br />
Grazie al sistema CAD/CAM, gestito<br />
da tecnici specializzati, Fima è in<br />
grado di controllare e analizzare l’ordine<br />
per la pre-produzione. I file ricevuti<br />
vengono controllati al fine di garantirne<br />
la perfetta producibilità. I reparti<br />
di produzione sono tesi alla ricerca della<br />
massima automazione e integrazione<br />
delle operazioni.<br />
L’obiettivo di Fima è quello di evitare<br />
il deterioramento del materiale durante<br />
le fasi di lavoro. La fase di pressatura<br />
degli strati interni è effettuata utilizzando<br />
una pressa a vuoto che automaticamente<br />
garantisce alimentazione,<br />
movimentazione e scarico dei pacchetti.<br />
I fori di riferimento, per le successive<br />
fasi di lavorazione, vengono effettuati<br />
utilizzando un sistema automatico<br />
a raggi X.<br />
Fima<br />
www.f imaweb.com
<strong>Il</strong> sito per i professionisti delle tecnologie elettroniche:<br />
le notizie più aggiornate sul mondo dell’elettronica,<br />
i mercati, le aziende, i prodotti e gli eventi di settore<br />
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di Elettronicanews
76 PCB dicembre 20<strong>12</strong><br />
▶ AZIENDE E PRODOTTI - QUALITÀ E AMBIENTE<br />
Tradizione<br />
e innovazione<br />
Produzione 100% italiana, quantità e qualità<br />
in tempi brevi, campionature anche in <strong>24</strong> ore.<br />
Da sempre, alla Lorj, azienda nata negli anni<br />
Settanta da un’idea del fondatore Gianfranco<br />
Rebesco, vi è un occhio particolarmente attento<br />
alla qualità della produzione e un altro a quella<br />
dell’ambiente<br />
di Massimiliano Luce<br />
Lorj opera nel settore del circuito<br />
stampato da più di 40 anni ed è<br />
specializzata nella produzione<br />
civile e professionale di multistrati fino a<br />
28 strati, con consegne brevi e veloci sia<br />
per piccole che per medie produzioni.<br />
L’azienda, situata nell’alto padovano<br />
ai confini con la provincia di Vicenza,<br />
attualmente è composta da 42 persone<br />
preparate e professionali, con una organizzazione<br />
semplice ed efficace che<br />
permette di sfruttare al massimo le do-<br />
La Lorj di Carmignano di Brenta, azienda produttrice di c.s.<br />
ti umane e tecniche di ciascun dipendente,<br />
il quale, affiancato dalle migliori<br />
tecnologie esistenti sul mercato, è<br />
posto nelle condizioni di raggiungere<br />
sempre la massima efficienza e produttività<br />
in ottemperanza ai più elevati<br />
standard qualitativi.<br />
Oggi l’azienda si presenta completamente<br />
rinnovata nella sua veste esterna,<br />
con i nuovi uffici e lo stabilimento<br />
su tre piani, mantenendo la storica<br />
qualità ed efficienza che da sempre l’ha<br />
contraddistinta. Lorj ripone sempre la<br />
massima cura dalla gestione degli ordini,<br />
unitamente alla alta qualità di tutto<br />
il processo produttivo.<br />
Una storia di qualità<br />
Ma quando tutto è cominciato?<br />
L’azienda Lorj nasce nei lontani anni<br />
Settanta da un’idea del fondatore<br />
Gianfranco Rebesco, in un Triveneto<br />
dove le realtà del settore erano molto<br />
rare. Infatti, la produzione dei circuiti<br />
avveniva in modo completamente<br />
manuale e con invenzioni occasionali<br />
frutto più di ingegnose fantasie che<br />
di progetti ben definiti. La personalità<br />
di Gianfranco Rebesco e la sua grande<br />
forza di carattere gli hanno permesso,<br />
nonostante le molte difficoltà, di riuscire<br />
nell’intento di creare un progetto<br />
capace di durare fino ai tempi nostri.<br />
<strong>Il</strong> 1975 è un anno fondamentale per<br />
l’azienda: viene acquistata infatti la foratrice<br />
automatica Posalux, prima e<br />
unica in Italia, e allo stesso tempo viene<br />
inserito in azienda personale qualificato<br />
e affidabile. Tutto ciò ha permesso<br />
di continuare in una ricerca costante<br />
e progressiva della qualità che ha<br />
portato, alla fine degli anni Ottanta, ad<br />
avere il riconoscimento per un prodotto<br />
più affidabile, tale da ricevere l’autorizzazione<br />
all’inserimento del marchio<br />
UL. Oggi, in ottemperanza alla normativa<br />
RoHS, tutto il processo Lorj è<br />
stato rivisto e modificato adeguandolo<br />
all’utilizzo delle leghe Lead Free.<br />
Tecnologia all’avanguardia<br />
L’organizzazione di Lorj, esaltata<br />
dagli importanti strumenti tecnologici<br />
di cui dispone, rende l’azienda particolarmente<br />
dinamica e flessibile, nonché<br />
pronta a soddisfare qualunque tipo<br />
di esigenza: dalle campionature alle<br />
brevi e grandi serie produttive, con la<br />
costante di mantenere sempre qualità e<br />
competitività.
I moderni impianti di Lorj mostrano l’attenzione dell’azienda per l’alta qualità della produzione<br />
La politica del suo fondatore,<br />
Gianfranco Rebesco, era proprio quella<br />
di affiancare a una squadra di tecnici<br />
esperti le tecnologie più all’avanguardia.<br />
Questa strategia continua a<br />
essere a tutt’oggi l’obiettivo principale<br />
dell’azienda. È per questo motivo che<br />
i reparti di Lorj sono in grado di dare<br />
soluzioni tecniche a qualsiasi richiesta.<br />
L’ufficio tecnico è dotato dei migliori<br />
impianti tecnologici di ultimissima<br />
generazione. La produzione spazia<br />
dai circuiti stampati mono faccia, doppia<br />
faccia fori metallizzati e multistrati<br />
ad impedenza controllata, flessibili e su<br />
basi di alluminio.<br />
Nei magazzini sono sempre a disposizione<br />
i seguenti materiali dei maggiori<br />
fornitori mondiali:<br />
FR4 con spessori da 0,15 mm a<br />
3,2 mm e rame 17μm 35 μm<br />
70 μm;<br />
CEM3 con spessori 1,6 mm e rame<br />
35 μm/35 μm;<br />
CEM1 con spessori 1,6 mm e rame<br />
35 μm.<br />
La nuova e moderna foratura a raggi<br />
X completa un reparto già altamente<br />
produttivo con macchine tra le più<br />
affidabili e competitive, che permettono<br />
forature tra le più difficili da realizzare.<br />
Le finiture meccaniche, eseguite<br />
con moderne ultraspeed e lo scoring<br />
automatico, permettono a loro volta finiture<br />
meccaniche di alta precisione ed<br />
elevata produttività.<br />
Soluzioni uniche<br />
I tempi sempre più ridotti, la continua<br />
ricerca della qualità per offrire al<br />
cliente il prodotto più sicuro e affidabile,<br />
hanno spinto l’azienda a investire, negli<br />
ultimi anni, in soluzioni anche uniche,<br />
se vogliamo in controtendenza, per<br />
le realtà europee. È il caso del moderno<br />
impianto DESMEAR in funzione alla<br />
Lorj dal novembre 2004, metallizzazione<br />
con rame chimico LOW BUILD e<br />
Panel Plating in orizzontale. Con questo<br />
impianto è possibile metallizzare piastre<br />
doppia faccia e multistrato con tutti<br />
i materiali di base sul mercato, compresi<br />
i nuovi materiali ad Alta Tg. La tecnologia<br />
di metallizzazione in orizzontale<br />
consente di processare piastre con elevatissimo<br />
ASPECT-RATIO, fori ciechi e<br />
anche forature a Laser. <strong>Il</strong> modulo chimico<br />
high-tech opera con correnti pulsanti<br />
e assicura un deposito a elevata copertura.<br />
Questa linea, con le altre linee umide<br />
presenti Desmearing, Ossidazione,<br />
Microincisione e Passivazione, garantisce<br />
una produzione sempre più professionale,<br />
qualificata e altamente tecnologica.<br />
Finiture ad alta affidabilità<br />
Lorj realizza finiture superficiali<br />
di alta affidabilità con spessori di rame<br />
standard e non standard e dispone<br />
di impianti che, attualmente, risultano<br />
essere tra i più veloci e affidabili nel deporre<br />
con la massima planarità anche<br />
la nuova Lega Lead Free:<br />
- Passivazione;<br />
- H.A.L Lead Free.<br />
Avvalendosi di collaboratori esterni,<br />
Lorj è in grado di soddisfare in breve<br />
tempo qualsiasi richiesta di finitura superficiale:<br />
- Ni/Au Chimico/Elettrolitico;<br />
- Sn Chimico;<br />
- Ag Chimico.<br />
La sala Riston equipaggiata da un<br />
doppio espositore automatico e uno<br />
diretto, permette una produzione veloce<br />
e di altissima qualità di Conduttori<br />
0,06 mm e di Isolamenti 0,07 mm.<br />
Solder fotografico e reparto<br />
controllo<br />
Con la stampa del solder fotografico<br />
e la Sala Serigrafica, Lorj risponde<br />
a qualsiasi esigenza e richiesta dei<br />
clienti:<br />
- Solder Verde Probimer;<br />
- Solder Serigrafico Verde;<br />
- Solder Serigrafico Rosso;<br />
- Solder Serigrafico Blu;<br />
- Solder Serigrafico Nero.<br />
Allo stesso tempo, la stampa della<br />
simbologia dei componenti è possibile<br />
nei più svariati colori: Bianco,<br />
Nero, Rosso, Giallo, Stampa Pellabile,<br />
Stampa Graffite. Infine, il reparto controllo<br />
con due Test a sonde mobili<br />
e due Test tradizionali, tra cui uno<br />
con carico e scarico automatico, veloce,<br />
molto competitivo e affidabile, danno<br />
la possibilità di testare il 100 % dei<br />
circuiti che vengono prodotti. Per concludere,<br />
l’elevato standard tecnico degli<br />
impianti, la professionalità dei tecnici,<br />
la ricerca costante e la pluridecennale<br />
esperienza nel settore, Lorj è in grado<br />
di dare le soluzioni migliori alle più<br />
svariate esigenze di mercato.<br />
Lorj<br />
www.lorj.it<br />
PCB dicembre 20<strong>12</strong><br />
77
78 PCB dicembre 20<strong>12</strong><br />
▶ AZIENDA INFORMA - TEST ELETTRICO<br />
Trovare i difetti non basta.<br />
Evitali con SPEA QSoft!<br />
Limitarsi a distinguere tra schede pass e fail<br />
non è più sufficiente. Per avere successo in un<br />
mercato sempre più competitivo, i produttori<br />
di elettronica devono poter scoprire le cause<br />
dell’errore, individuare le criticità del processo<br />
produttivo e intervenire tempestivamente per<br />
migliorarlo. Tutto facile, con SPEA QSoft!<br />
di Umberto Zola, SPEA<br />
<strong>Il</strong> controllo e l’analisi in tempo reale<br />
del processo produttivo è un’esigenza<br />
sempre più sentita dall’industria<br />
elettronica. Soltanto basandosi su dati<br />
certi, reali e puntuali possono infatti<br />
essere attivate ottimizzazioni e azioni<br />
di efficienza capaci di migliorare realmente<br />
il processo produttivo, che consentano<br />
di produrre di più, meglio ed<br />
in minor tempo.<br />
QSoft è il software di controllo<br />
sviluppato da SPEA per monitorare,<br />
analizzare e ottimizzare il processo<br />
produttivo.<br />
QSoft acquisisce ed elabora i dati<br />
rilevati dalle stazioni di collaudo - sia<br />
manuali che automatiche - e ti permette<br />
di correggere il processo produttivo:<br />
in questo modo potrai intervenire<br />
“a monte” sulle cause delle difettosità<br />
ed evitare che queste si verifichino.<br />
Inoltre, con l’esperienza di un<br />
test engineer di lungo corso, QSoft<br />
guida alla riparazione delle schede<br />
fail, suggerendo le migliori modalità<br />
di intervento e riducendo le competenze<br />
richieste e il tempo impiegato<br />
dagli operatori.<br />
Con QSoft<br />
è possibile<br />
monitorare la<br />
produttività e<br />
la qualità dei<br />
prodotti<br />
Controllo automatico e real-time<br />
del processo produttivo, reportistica<br />
puntuale ed immediatamente disponibile<br />
sui difetti e indicazione delle riparazioni<br />
da effettuare per correggerli,<br />
registrazione dei lotti, delle schede<br />
e dei componenti pass/fail. E ancora:<br />
analisi delle difettosità, statistiche sulla<br />
produttività di macchine e operatori,<br />
acquisizione dei dati da postazioni di<br />
collaudo manuali o di altri produttori.<br />
In un’unica interfaccia intuitiva e<br />
facile da usare - disponibile in italiano,<br />
inglese e cinese - QSoft fornisce<br />
un’ampia gamma di programmi che<br />
soddisfano qualsiasi necessità. Vediamo<br />
i principali.<br />
QSoft per automatizzare<br />
la stazione di riparazione<br />
QSoft automatizza la stazione di<br />
riparazione e guida l’utente verso una<br />
rapida ed efficace riparazione delle<br />
schede fail. Per ogni unità da riparare,<br />
QSoft Repair Pack presenta all’operatore<br />
l’elenco dei guasti individuati durante<br />
il collaudo, ne facilita la localizzazione<br />
visualizzando a monitor la<br />
posizione dei fail sulla scheda, e suggerisce<br />
le probabili cause e le migliori<br />
modalità di riparazione. In seguito,<br />
QSoft acquisisce i dati relativi alle<br />
parti riparate ed al processo che ha<br />
originato il difetto. <strong>Il</strong> sistema esperto<br />
in questo modo aggiorna automaticamente<br />
la propria conoscenza, arricchendola<br />
con l’esperienza derivante<br />
dalle azioni di riparazione effettuate -<br />
sia con successo sia con insuccesso - e<br />
dalla memorizzazione di ogni guasto.
QSoft automatizza la stazione di riparazione e guida l’utente<br />
verso una rapida ed efficace riparazione delle schede<br />
QSoft per monitorare<br />
la qualità<br />
QSoft permette di monitorare in<br />
tempo reale i processi e la produzione.<br />
Con QSoft è possibile visualizzare<br />
su un unico monitor - sotto forma<br />
di grafici a torta, istogrammi, tachimetri<br />
e molto altro - vari indicatori<br />
sulla produttività e sulla qualità<br />
dei prodotti, tarati in base alle proprie<br />
necessità.<br />
La soluzione ideale per il Reparto<br />
Qualità aziendale.<br />
QSoft per tenere<br />
sotto controllo<br />
il reparto produttivo<br />
Con QSoft è possibile tenere sotto<br />
controllo il reparto produttivo, rilevando<br />
la produttività delle macchine<br />
e l’efficienza degli operatori.<br />
Strumento ideale per i direttori di<br />
produzione, QSoft consente di intervenire<br />
tempestivamente sul processo<br />
produttivo, fornendo una serie<br />
di dati utili: dalla data dell’ultimo<br />
collaudo eseguito al prodotto<br />
attualmente testato, dallo Yield alla<br />
quantità di re-test effettuati e molto<br />
altro ancora.<br />
QSoft<br />
automatizza<br />
le operazioni<br />
di carico/<br />
scarico delle<br />
schede, anche<br />
se sprovviste di<br />
serial number<br />
QSoft per eseguire re-test<br />
Con QSoft è sempre possibile conoscere<br />
lo status di ogni test eseguito<br />
in precedenza. Capace di recuperare<br />
e gestire ogni informazione sul<br />
passato della scheda, QSoft consente<br />
di eseguire il re-test delle sole schede<br />
Fail all’interno di un pannello oppure<br />
di eseguire nuovamente un singolo<br />
task, ma permette anche di autorizzare<br />
ad eseguire un processo in uno stadio<br />
successivo della linea produttiva.<br />
QSoft per chi ha schede prive<br />
di serial number<br />
QSoft automatizza le operazio-<br />
ni di carico/scarico schede, sen-<br />
Con QSoft è sempre possibile tenere sotto controllo il<br />
reparto produttivo<br />
za richiedere la presenza dell’operatore<br />
nemmeno nel caso di sche-<br />
de sprovviste del codice identi-<br />
ficativo.<br />
Ci pensa QSoft a generare automaticamente<br />
il serial number, rendendo<br />
possibile l’immediata identificazione<br />
delle schede e l’utilizzo<br />
dei risultati del test nella stazione<br />
di riparazione.<br />
SPEA Spa<br />
Via Torino, 16<br />
10088 Volpiano (TO) – ITALY<br />
Phone: +39 011 98 25 400<br />
Fax: +39 011 98 25 405<br />
Email: info@spea.com<br />
Web: www.spea.com<br />
PCB dicembre 20<strong>12</strong><br />
79
<strong>Il</strong> sito per tutti i professionisti dell’automazione<br />
notizie sui prodotti, le tecnologie e gli eventi del settore<br />
automazioneindustriale.com<br />
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Automazione Industriale
Fabbricanti<br />
di circuiti stampati<br />
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Rubrica dedicata ai più importanti costruttori di PCB,<br />
provvista di singole schede personalizzate e descrizioni<br />
dettagliate delle attività di ogni produttore di circuiti<br />
stampati. Vengono raccolte in questa sezione<br />
aziende che operano su diverse tipologie di<br />
prodotti: dai monofaccia ai doppio strato, dai<br />
multistrato ai fessibili, dai rigidi-fl essibili ai più<br />
avanzati prodotti della printed electronics.<br />
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PCB dicembre 20<strong>12</strong><br />
81
Produttori di circuiti stampati<br />
pubblicati in base al logo di fabbricazione<br />
Nel corso di tutto il 20<strong>12</strong> questa sezione dedicata ai fabbricanti di circuiti stampati verrà aggiornata mensilmente.<br />
Se siete interessati a comparire su queste pagine per ulteriori informazioni contattare il numero 02 30.22.60.60<br />
Informativa ex D. Lgs 196/3 (tutela della privacy).<br />
<strong>Il</strong> <strong>Sole</strong> <strong>24</strong> ORE S.p.A., Titolare del trattamento, tratta, con modalità connesse ai fini, i Suoi dati personali, liberamente<br />
conferiti al momento della sottoscrizione dell’abbonamento od acquisiti da elenchi contenenti dati personali<br />
relativi allo svolgimento di attività economiche ed equiparate per i quali si applica l’art. <strong>24</strong>, comma 1, lett. d del<br />
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Responsabile del trattamento, che è il Direttore Generale dell’Area Professionale, presso <strong>Il</strong> <strong>Sole</strong> <strong>24</strong> ORE S.p.A.,<br />
l’Ufficio Diffusione c/o la sede di via Carlo Pisacane, 1 - 20016 PERO (Milano).<br />
Cognome___________________________________________________________________________________<br />
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Professione _________________________________________________________________________________<br />
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e potranno essere comunicati alle società di Gruppo <strong>24</strong> ORE per il perseguimento delle medesime finalità<br />
della raccolta, a società esterne per la spedizione della Rivista e per l’invio di nostro materiale promozionale.<br />
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per fi nalità di informazione e promozione commerciale nel rispetto delle disposizioni della vigente normativa.<br />
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Sono interessato a conoscere i costi<br />
della seguente offerta:<br />
1 spazio (3 x 17,5 cm) per 11 uscite<br />
A <strong>Il</strong> Nostro logo in b/n visibile nella tabella<br />
descrittiva oltre a un breve testo di<br />
180 caratteri (spazi inclusi) nella colonna<br />
“tipologia di prodotto”.<br />
1 spazio (6 x 17,5 cm) per 11 uscite<br />
<strong>Il</strong> Nostro logo a colori in evidenza nel box<br />
oltre a un testo di 420/450 caratteri<br />
(spazi inclusi) con più eventuali altri loghi (es.<br />
omologazione, CSQ, UNI, ecc.).<br />
1 spazio (6 x 17,5 cm) per 11 uscite in<br />
contemporarea sia sulla rivista sia su web<br />
<strong>Il</strong> Nostro logo a colori in evidenza nel box<br />
(offerta B) così come appare sulla rivista, per<br />
avere una maggiore visibilità, così apparirà<br />
anche su web con rimando al Nostro sito<br />
internet.<br />
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82 PCB dicembre 20<strong>12</strong><br />
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