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Edizione 11 - Giugno 2006 - Nobile Collegio Mondragone

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ll <strong>Mondragone</strong><br />

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L'epopea missionaria della Compagnia di Gesù fu<br />

iniziata il 7 aprile 1541 da San Francesco<br />

Saverio: partito da Lisbona con la qualifica di<br />

nunzio apostolico, dopo avere circumnavigato<br />

l'Africa, raggiunse Goa, in India nel 1542, dopo<br />

13 mesi di navigazione, e per due anni lavorò<br />

infaticabilmente per la conversione degli indiani<br />

della Pescheria; nel 1544 si spinse nella penisola<br />

di Malacca, di là raggiunse le Molucche (l'attuale<br />

Indonesia) e poi nel 1549 approdò nel Giappone,<br />

dove rimase oltre due anni. Nel 1552 volle partire<br />

per la Cina per aprire al Vangelo l'"impero di<br />

mezzo", ma morì il 3 dicembre 1552 alle porte<br />

della Cina, nell'isola di Sancian. Con le sue lettere<br />

inviate dall'Oriente egli creò tra i giovani gesuiti<br />

dell'Europa un incredibile entusiasmo per le<br />

missioni in Asia. Per oltre due secoli un gran<br />

numero di gesuiti si sparse per tutti i Paesi del<br />

continente asiatico: ricordiamo soltanto i nomi di<br />

Alessandro Valignano, Roberto de' Nobili,<br />

Rodolfo Acquaviva, Matteo Ricci, Alessandro de<br />

Rhodes, Adamo Schall, Ferdinando Verbiest,<br />

Costanzo.Beschi.<br />

Se ora dall'Asia passiamo all'America, rileviamo<br />

che lo stesso ardore missionario spinse i gesuiti a<br />

evangelizzare quasi tutti i Paesi di quel continente,<br />

cominciando dal Brasile col padre Emmanuele<br />

I gesuiti "missionari"<br />

da: www.gesuiti.it<br />

***<br />

Nobrega nel 1549, per giungere nella Florida<br />

(1566), passando per il Perù (1568), il Messico<br />

(1572), il Tucumàn (1586), il Paraguay (1588), il<br />

Cile (1592), l'Ecuador (1592). L'opera più nota dei<br />

gesuiti nell'America Latina fu la costituzione delle<br />

"Riduzioni" (Reducciones), le quali consistevano<br />

nel raccogliere gli indigeni, in particolare i guaraní<br />

(abitanti nelle foreste come nomadi) in villaggi nei<br />

quali i gesuiti insegnavano loro sia le verità della<br />

fede cristiana, sia le norme di una vita più civile, sia<br />

la coltivazione di piante più produttive. Erano<br />

perciò centri di civilizzazione e anche di difesa<br />

contro le razzie dei coloni spagnoli e portoghesi. Le<br />

Reducciones si svilupparono in tale maniera da<br />

suscitare l'invidia e la sordida cupidigia dei coloni e<br />

poi delle autorità politiche spagnole e portoghesi,<br />

tanto da essere una delle cause della soppressione<br />

della Compagnia di Gesù, avvenuta nel 1773, con<br />

l'accusa che i gesuiti avevano formato una specie di<br />

regno nel Paraguay, nemico dei regni della Spagna<br />

e del Portogallo, e dalle Reducciones avevano<br />

ricavato grandi ricchezze, sfruttando i fedeli sudditi<br />

dei Re cattolici. In realtà, i gesuiti erano colpevoli<br />

soltanto di aver portato la fede e la civiltà a tribù<br />

poverissime e sfruttate e di averle difese dalla<br />

crudeltà dei coloni europei, talvolta anche con l'uso<br />

delle armi.<br />

I Gesuiti e le Missioni<br />

Articolo tratto da MONDO E MISSIONE di<br />

Piero Gheddo Il Pime ( Pontificio Istituto Missioni Estere)<br />

Nel novembre dell'anno 1609, sei gesuiti partono<br />

da Asunciòn, dividendosi in tre gruppi e<br />

dirigendosi verso la regione abitata dagli indios<br />

Guaranì, le foreste di cui era circondato il Rio<br />

Paranà, vera spina dorsale del Sud America.<br />

Dieci anni prima, altri missionari avevano portato<br />

ad Asunciòn la notizia di una straordinaria<br />

scoperta: nelle selve tra il Rio Paranà e il Rio<br />

Uruguay viveva una razza di indios valorosi, fieri<br />

della loro lingua e cultura, i Guaranì, un<br />

materiale umano ben più prezioso, per i<br />

missionari, che gli abbaglianti sogni delle miniere<br />

d'oro e di pietre preziose che stimolavano i<br />

"conquistadores" spagnoli.<br />

Studiata l'impresa, la Compagnia di Gesù aveva<br />

chiesto alla Corona di Spagna il permesso di<br />

lavorare fra quegli indios, riservandoli alle loro<br />

cure, per farne cittadini dell'Impero spagnolo e<br />

buoni cristiani. Il 26 novembre 1609, data che è<br />

considerata l'inizio di questa esperienza, il<br />

luogotenente generale del governatore del<br />

Paraguay e del Rio de la Plata, emanò un'ordinanza<br />

con la quale proibiva agli spagnoli di entrare nella<br />

zona del Rio Paranapanema (in lingua Guaranì)<br />

per reclutarvi indios per il servizio personale; gli<br />

indigeni erano affidati alla sola Compagnia di<br />

Gesù.<br />

Lo stesso Re di Spagna pubblica numerose leggi e<br />

decreti per condannare la schiavitù e i cattivi<br />

trattamenti a cui gli indios erano sottoposti. Ma i<br />

pregiudizi sono duri a morire, specie quando c'è<br />

sotto un grosso interesse economico.<br />

Nel diritto coloniale spagnolo (e portoghese) gli<br />

indios erano equiparati a minori bisognosi di<br />

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N° <strong>11</strong> – <strong>Giugno</strong> <strong>2006</strong> pag.16 di 32

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