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Il valore aggiunto dei bollini rosa - Fondazione Salvatore Maugeri

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22<br />

Lo studio grafi co<br />

NOTIZIE FSM<br />

Telemonitoraggio:<br />

il futuro per le<br />

patologie croniche<br />

I malati di scompenso cardiaco cronico si controllano meglio da casa o in<br />

ospedale? Quali vantaggi derivano da un monitoraggio a distanza e quali sono i<br />

possibili impedimenti? Uno studio, fi nanziato dalla Comunità Europea, organizzato<br />

e diretto dai ricercatori dell’Istituto Scientifi co di Montescano della <strong>Fondazione</strong><br />

<strong>Maugeri</strong>, ha dimostrato che le applicazioni di telemedicina, se attuate con sistemi<br />

di trasmissione semplici, sono ben accettate e utilizzate dai pazienti, e possono<br />

dare risultati interessanti in termini di affi dabilità e osservazione del malato<br />

Oggi, in tutto il mondo occidentale, lo scompenso cardiaco costituisce<br />

uno <strong>dei</strong> principali problemi di salute pubblica poiché interessa l’1-2% della<br />

popolazione ed il 5-10% <strong>dei</strong> soggetti di età avanzata ed è caratterizzato dalla<br />

necessità di frequenti ricoveri in ospedale che rappresentano un costo molto<br />

elevato per il sistema sanitario. Dopo la dimissione dall’ospedale a seguito di<br />

un episodio di scompenso acuto, infatti, il 20% <strong>dei</strong> pazienti viene nuovamente<br />

ospedalizzato a 30 giorni e il 50% a sei mesi. <strong>Il</strong> problema è quindi quello di<br />

prevenire gli episodi acuti che comportano disagi ai pazienti e alle proprie<br />

famiglie e nello stesso tempo determinano un notevole assorbimento di<br />

risorse.<br />

Una soluzione è rappresentata dalla continuità assistenziale: una forma di<br />

assistenza che prosegue, dopo l’ospedale, al domicilio del paziente, in stretta<br />

collaborazione con il Medico di Medicina Generale, per cogliere precocemente<br />

ogni condizione di instabilità evitando che la situazione diventi così severa da<br />

portare il paziente al Pronto Soccorso.<br />

Lo studio HHH – Home or Hospital in Heart failure, fi nanziato dalla Comunità<br />

Europea e svolto in Italia, Inghilterra e Polonia, ha voluto indagare la fattibilità<br />

del monitoraggio <strong>dei</strong> pazienti dal proprio domicilio attraverso sistemi<br />

telematici e gli effetti positivi sulla riduzione delle ospedalizzazioni. In Italia,<br />

lo studio è stato condotto dalle Divisioni di Cardiologia dell’Istituto Scientifi co<br />

di Montescano e del Policlinico di Monza. L’impianto tecnologico-strumentale<br />

del progetto è stato ideato e messo a punto dall’Ing. Gian Domenico Pinna e<br />

dall’Ing. Roberto Maestri del Servizio di Bioingegneria dell’Istituto scientifi co<br />

di Montescano. A un gruppo di 300 malati di scompenso cardiaco cronico<br />

è stato richiesto di inviare periodicamente informazioni da casa sul proprio<br />

stato di salute, parametri vitali ed eventuali problematiche connesse al<br />

trattamento farmacologico e non farmacologico, direttamente all’ospedale di<br />

riferimento.<br />

I risultati sono interessanti da più punti di vista. Innanzitutto, si è constatato<br />

che i pazienti, anche se anziani, sono in grado di trasmettere le informazioni<br />

sul proprio stato di salute; vi è quindi un elevato adattamento alla tecnologia,<br />

se semplice da utilizzare. In secondo luogo è emerso il punto critico del<br />

monitoraggio a distanza: da una attenta analisi della gestione <strong>dei</strong> dati da<br />

parte <strong>dei</strong> centri delle tre nazioni coinvolte, è risultato evidente che solo nei<br />

centri con maggiore competenza e motivazione all’uso della telemedicina,<br />

come accade per i centri di <strong>Fondazione</strong> <strong>Maugeri</strong>, i dati trasmessi dai pazienti<br />

sono stati effi cacemente utilizzati per la gestione domiciliare. Ciò signifi ca<br />

che la tecnologia è alla portata <strong>dei</strong> pazienti, ma, al contrario, il personale<br />

medico e paramedico all’interno degli ospedali deve essere meglio formato e<br />

motivato ad attuare strategie effi cienti di tele-gestione <strong>dei</strong> pazienti.<br />

LO STUDIO: Home or Hospital in Heart failure<br />

OVVERO: verifi care la fattibilità del controllo domiciliare <strong>dei</strong> pazienti affetti da<br />

scompenso cardiaco cronico con un nuovo sistema di telemonitoraggio e testarne<br />

l’effi cacia nella riduzione delle reospedalizzazioni e morte cardiaca<br />

215ITALIA<br />

72 Usual Care<br />

143 Telemonitoraggio domiciliare<br />

187POLONIA<br />

67 Usual Care<br />

120 Telemonitoraggio domiciliare<br />

METODO<br />

Suddivisione <strong>dei</strong> pazienti telemonitorati<br />

in 3 gruppi in base alla complessità della<br />

strumentazione di telemonitoraggio assegnata:<br />

strategia 1 (104 pz) contatto telefonico mensile<br />

con infermiere, segreteria telefonica 24 ore<br />

strategia 2 (94 pz) come 1 + trasferimento<br />

settimanale <strong>dei</strong> parametri vitali<br />

strategia 3 (101 pz) come 2 + esecuzione<br />

e invio mensile registrazione cardiorespiratoria<br />

RISULTATI<br />

Sebbene lo studio, nel suo complesso, abbia<br />

prodotto un risultato neutro a seguito di alcune<br />

criticità nell’arruolamento <strong>dei</strong> pazienti in Polonia,<br />

quando i dati sono stati analizzati per i soli centri<br />

italiani - che comunque comprendevano metà<br />

della popolazione dello studio - si è osservata una<br />

signifi cativa riduzione delle reospedalizzazioni e<br />

morte cardiaca dal 25% al 12%<br />

11ospedali coinvolti<br />

in 3 nazioni europee: ITALIA,<br />

POLONIA, INGHILTERRA<br />

12 mesi<br />

Tempo di osservazione<br />

CAMPIONE<br />

arruolati 461 pazienti<br />

con scompenso cardiaco<br />

cronico, età compresa<br />

tra 18 e 85 anni<br />

59INGHILTERRA<br />

21 Usual Care<br />

38 Telemonitoraggio domiciliare<br />

CONCLUSIONI<br />

IL RICORSO A STRUMENTI SEMPLICI,<br />

AUTOGESTITI DAL PAZIENTE, E<br />

OPPORTUNAMENTE VAGLIATI, PUÒ<br />

FACILITARE LA MESSA IN ATTO DI TERAPIE<br />

E IL LORO ASSIDUO CONTROLLO IN CASO<br />

DI PATOLOGIE CRONICHE, QUALI LO<br />

SCOMPENSO CARDIACO, CON BENEFICI<br />

EFFETTI SUL NUMERO DEI RICOVERI<br />

OSPEDALIERI E SULLA MORTALITÀ<br />

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