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Il valore aggiunto dei bollini rosa - Fondazione Salvatore Maugeri

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TecHnologie<br />

NOTIZIE FSM<br />

Dispositivi<br />

bio-medici<br />

domiciliari:<br />

la sicurezza<br />

prima di tutto<br />

La nuova norma collaterale EN 60601-1-11, per le apparecchiature destinate<br />

ad essere utilizzate a domicilio, rappresenta un grande passo avanti nella<br />

regolamentazione degli apparecchi domiciliari. L’impiego sempre più ampio<br />

di tali strumenti comporta la necessità di normative atte a garantire<br />

la sicurezza del paziente e la certezza <strong>dei</strong> dati rilevati<br />

<strong>Il</strong> sistema sanitario, supportato dalle innovazioni tecnologiche, si muove<br />

sempre più verso la gestione telematica di numerose attività, con la fi nalità<br />

ultima di rispondere alle nuove esigenze della popolazione. Monitoraggio e<br />

sorveglianza remoti <strong>dei</strong> pazienti prendono sempre più piede al fi ne di garantire<br />

un’assistenza continuativa dopo il ricovero, riuscendo, inoltre, a contenere<br />

le risorse economiche. La Telemedicina rappresenta così una delle maggiori<br />

scommesse in ambito sanitario. Questa grande rivoluzione nei servizi alla<br />

persona malata si avvale dell’appoggio dell’ingegneria clinica, disciplina che<br />

partecipa alla cura della salute garantendo un uso sicuro, appropriato ed<br />

economico delle tecnologie nei servizi sanitari.<br />

La legge ha il compito di stare al passo con la grande evoluzione tecnologicoinformatica<br />

che caratterizza la medicina in questo momento. “Ogni<br />

apparecchiatura deve rispondere ai requisiti di legge e a precise caratteristiche<br />

di prestazione e di sicurezza - spiega l’Ing. Emanuele Carlo Christin dell’Uffi cio<br />

Acquisti, Logistica e Patrimonio di <strong>Fondazione</strong> <strong>Maugeri</strong>, Presidente<br />

dell’Associazione Italiana di Bioingegneria (A.I.B.) -; le strumentazioni adatte<br />

all’utilizzo da parte del paziente o di un suo famigliare, proprio per la loro<br />

particolare destinazione, devono soddisfare anche l’esigenza di semplicità.<br />

Trattandosi comunque di strumenti complessi, il loro corretto funzionamento<br />

deve essere sempre garantito da costanti controlli tecnici”.<br />

Per questo motivo, la nuova norma EN 60601-1-11, pubblicata a livello<br />

europeo il 28/04/2010 e destinata a entrare in vigore entro i prossimi cinque<br />

anni, rappresenta un punto fermo per gli addetti ai lavori. “Le principali novità<br />

relative alla norma collaterale sulle apparecchiature elettromedicali d’uso<br />

domiciliare - afferma l’Ing. Christin - riguardano innanzitutto l’introduzione<br />

del concetto di “operatore domiciliare”, che può coincidere con il parente<br />

del paziente o con personale non adeguatamente preparato. La norma, a<br />

questo proposito, ha defi nitivamente sancito la necessità della completezza,<br />

della comprensibilità e della semplicità della documentazione annessa alle<br />

apparecchiature. I manuali d’uso, in ottemperanza a tale norma, dovranno<br />

essere realizzati tenendo conto della non professionalità dell’utilizzatore,<br />

vale a dire persone anziane o non completamente autosuffi cienti. La legge<br />

sottolinea inoltre quanto la non conformità dell’impianto elettrico possa<br />

rappresentare un pericolo per la sicurezza del paziente e delle apparecchiature<br />

elettromedicali stesse”.<br />

Per entrare nello specifi co, questa nuova normativa prescrive l’uso di<br />

apparecchiature di classe elettrica II, ovvero senza messa a<br />

terra, determinando il divieto di utilizzo di apparecchiature<br />

di classe I, con messa a terra. Questo accorgimento di<br />

fatto tende a eliminare eventuali problemi derivanti da<br />

impianti elettrici casalinghi non a norma o vetusti. Sul<br />

fronte della sicurezza del paziente, questa norma impone<br />

la presenza di fonti di energia addizionali qualora a<br />

causa del malfunzionamento dell’apparecchiatura possa<br />

derivare un serio danno al paziente. La stessa introduce<br />

la necessità di un allarme a distanza affi nché l’assistente<br />

domiciliare possa essere tempestivamente avvisato di<br />

eventuali malfunzionamenti.<br />

<strong>Fondazione</strong> <strong>Maugeri</strong>, a livello ambulatoriale e nelle<br />

applicazioni di Telemedicina, particolarmente in<br />

ambito cardiologico e pneumologico, si avvale di<br />

differenti dispositivi per il monitoraggio domiciliare o la<br />

domiciliazione dell’assistenza; vi sono apparecchi per la<br />

diagnosi, come holter e polisonnigrafi , e apparecchiature<br />

per il monitoraggio telemetrico quali ecg monoderivazione,<br />

pulsossimetri e misuratori di pressione non invasivi.<br />

“Le apparecchiature elettromedicali necessitano di<br />

particolari attenzioni in tutte le fasi del processo di<br />

acquisto per assicurarne uno stato ottimale nel corso del<br />

loro utilizzo” continua l’Ing. Christin.<br />

Per quanto riguarda la sicurezza delle apparecchiature,<br />

esistono direttive, norme tecniche e severi standard<br />

di prestazione. “È obbligatorio immettere sul mercato<br />

esclusivamente apparecchiature che possiedono il<br />

certifi cato di conformità alla direttiva europea Dispositivi<br />

Medici (CEE 2007/47)” conclude l’ingegnere. Questa<br />

direttiva, recepita in Italia da un recente decreto legge,<br />

ha introdotto alcune novità che riguardano anche le<br />

apparecchiature ad uso domiciliare: per la prima volta<br />

anche il software utilizzato per il funzionamento delle<br />

macchine è considerato un dispositivo medico al pari<br />

delle componenti hardware.<br />

I NUMERI<br />

aApparecchiature elettromedicali: 13.000<br />

aContratti di manutenzione attivi per 4,5<br />

milioni di euro<br />

aOltre 20.000 attività annuali<br />

Verifi che di Sicurezza elettriche<br />

Controlli di Qualità<br />

Tarature<br />

Manutenzioni preventive<br />

Collaudi di accettazione<br />

aApparecchiature acquistate fra il 2009<br />

e il 2010: 1.400 per un <strong>valore</strong> di oltre<br />

15 milioni di euro<br />

aPiano di manutenzione personalizzato per<br />

ogni singolo apparecchio<br />

Ing. Emanuele Carlo Christin dell’Uffi cio Acquisti, Logistica e<br />

Patrimonio di <strong>Fondazione</strong> <strong>Maugeri</strong>; Presidente dell’Associazione<br />

Italiana di Bioingegneria<br />

EXPOSANITÀ 2010<br />

IL TEMA DELLA SICUREZZA DI QUESTE<br />

APPARECCHIATURE È MOLTO SENTITO NEL<br />

MONDO DELLA SANITÀ: PER UN CORRETTO<br />

UTILIZZO E PER OTTENERE DATI CERTI,<br />

LE APPARECCHIATURE DEVONO ESSERE<br />

ASSOLUTAMENTE CONFORMI. DI QUESTO<br />

SI È OCCUPATO UN CONVEGNO DAL TITOLO<br />

“LA SICUREZZA DEI DISPOSITIVI MEDICI<br />

ELETTROMEDICALI NELLE INSTALLAZIONI<br />

DOMICILIARI” TENUTO LO SCORSO MAGGIO<br />

DALL’ING. CHRISTIN NEL CORSO DELLA<br />

MANIFESTAZIONE EXPOSANITÀ DI BOLOGNA.<br />

ULTERIORE TESTIMONIANZA DELLA GRANDE<br />

ATTENZIONE PRESTATA ATTUALMENTE A<br />

QUESTA MATERIA.<br />

NOTIZIE FSM<br />

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