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gotha primopiano<br />
Cultura, benzina<br />
del nostro Paese<br />
Incontro con il Ministro dei Beni Culturali<br />
Giancarlo Galan<br />
Dall’agricoltura alla cultura, entrambe sue<br />
grandi passioni. Quali sono i principali obiettivi<br />
nel ruolo di Ministro dei Beni Culturali?<br />
“Qual’è l’italiano che non vorrebbe fare il Ministro<br />
dei Beni Culturali? Credo nessuno! Nella mia storia<br />
politica la cultura ha sempre avuto un ruolo<br />
centrale, da Governatore del Veneto avevo mantenuto<br />
la delega alla cultura, da Ministro delle<br />
Politiche Agricole, nonostante il breve tempo<br />
avuto a disposizione, mi sono preoccupato di valorizzare<br />
l’altra grande tradizione italiana, i nostri<br />
pregiati prodotti enogastronomici. Da Ministro<br />
dei Beni Culturali la mia missione non si può riassumere<br />
in poche righe ma in un impegno concreto<br />
e costante: uno su tutti, la valorizzazione<br />
e la salvaguardia della nostra più importante<br />
risorsa”naturale”, il nostro patrimonio artistico.<br />
Nel corso di queste prime settimane del mio<br />
nuovo incarico non mi sono stancato di ripetere<br />
quanto sia convinto delle potenzialità connesse<br />
al nostro patrimonio artistico, la cultura è la benzina<br />
del nostro Paese. Sono appena rientrato da<br />
una importante missione a Mosca, nell’ambito<br />
dell’anno di scambio culturale tra Italia e Russia,<br />
dove ho raccolto dati molto significativi: il<br />
grande riscontro di pubblico a seguito di questa<br />
iniziativa con un aumento del 50% della richiesta<br />
di visti per il nostro Paese; un inversione di<br />
tendenza dell’andamento degli scambi commerciali<br />
tra i due paesi, nuovamente in un crescita da<br />
inizio anno. La cultura è in grado di muovere il<br />
mercato, l’economia, il nostro Paese”.<br />
La sua prima visita da Ministro della Cultura è<br />
stata Pompei, perché questa scelta?<br />
“Pompei è un simbolo, purtroppo spesso non<br />
positivo, della gestione dei nostri beni culturali.<br />
È un sito archeologico di importanza mondiale,<br />
con un valore inestimabile, capace di attrarre<br />
milioni di visitatori ma incapace di accoglierli. È<br />
stato detto e scritto molto, forse troppo, sulla gestione<br />
del sito, con la mia prima uscita pubblica a<br />
Pompei ho voluto comunicare quella che sarà la<br />
mia gestione dei problemi che dovrò affrontare,<br />
concreta”.<br />
Approva la nuova formula della Biennale<br />
d’arte a Venezia di quest’anno, che propone<br />
artisti scelti anche da non esperti del settore?<br />
“È sicuramente una scelta innovativa che rompe<br />
con il passato. Sinceramente non saprei rispondere<br />
adesso, credo sia giusto aspettare di vedere<br />
il risultato del lavoro che hanno realizzato questi<br />
artisti.”<br />
Cosa pensa del ruolo dei privati nel finanziare<br />
la cultura?<br />
“Fino ad oggi in Italia non si è mai affrontata<br />
concretamente la questione della defiscalizzazione<br />
per i privati che investono nella cultura. È<br />
uno degli obiettivi principali che mi sono posto,<br />
stiamo studiando i possibili strumenti legislativi<br />
applicabili in Italia. Credo sia prioritario rispetto<br />
a molte altre cose; in tutti gli altri paesi esiste un<br />
sistema capace di attrarre le risorse dei privati<br />
nella gestione dei beni pubblici, cito ad esempio<br />
gli Stati Uniti dove esiste un sistema estremamente<br />
semplice ma troppo lontano dal nostro<br />
ordinamento che non possiamo ricalcare, o la<br />
Francia dove esiste un sistema più complesso<br />
ma più vicino al nostro sistema normativo, l’Italia<br />
ne è sprovvista e sembra addirittura volere disincentivare!<br />
La nostra cultura è capace di generare<br />
ricchezza se creiamo le giuste condizioni per<br />
poterla rendere volano dell’economia. I privati in<br />
questo saranno fondamentali”.<br />
Si riuscirà a realizzare il nuovo Palacinema al<br />
Lido di Venezia?<br />
“Come ho già avuto modo di ricordare anche<br />
al Festival del Cinema di Cannes c’è bisogno di<br />
un’idea nuova per il Palazzo del Cinema. Quella<br />
intrapresa per i lavori è una strada morta per un<br />
problema che è sorto e tutti conoscono, dallo<br />
scavo per la nuova struttura è emerso l’amianto.<br />
Nessuno ha mai detto che non si deve più realizzare<br />
l’opera ma senz’altro c’è la necessità di rivisitare<br />
il progetto per superare lo stallo. Venezia si<br />
merita ed ha bisogno di una struttura adeguata<br />
al rilancio della Mostra del Cinema, dopo aver<br />
visto personalmente le condizioni logistiche in<br />
cui si svolge il Festival di Cannes, ne sono ancor<br />
più convinto”.<br />
Silvia Carraro<br />
gotha i nte r v i e w<br />
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