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Padova<br />
26<br />
Angeli, dal 300<br />
ai Vicenza giorni nostri<br />
Fino al 31 luglio “Guariento e la Padova Carrarese”,<br />
quella mostra plurima che sembrava impossibile da realizzare,<br />
interamente dedicata agli Angeli, un eccezionale <strong>event</strong>o culturale,<br />
suddiviso Treviso<br />
in dieci sezioni e quattro sedi espositive, per far rivivere<br />
il “Secolo d’oro” di Padova, grande capitale del Trecento. Inoltre<br />
un omaggio al maestro Omar Galliani intitolato “Il Codice degli<br />
Angeli”, allestita nel Salone dei Vescovi al Museo Diocesano.<br />
Venezia<br />
Una vera e propria “operazione culturale”: così è<br />
stata definita la mostra “Guariento e la Padova<br />
Carrarese”, inaugurata lo scorso 16 aprile e in<br />
esposizione fino al 31 luglio. Articolato in dieci differenti<br />
sezioni ospitate in quattro sedi espositive<br />
(Palazzo del Monte di Pietà, Museo Diocesano,<br />
Civici Musei agli Eremitani, Palazzo Zuckermann)<br />
alle quali si aggiunge la casa del Petrarca ad<br />
Arquà - l’<strong>event</strong>o si propone di rappresentare attraverso<br />
le arti, le scienze, l’artigianato e persino<br />
la moda, la vita di Corte e dell’intera città nel Trecento,<br />
divenuto il “Secolo d’oro” di Padova grazie<br />
alla Signoria dei Carraresi. Tutto l’impianto espositivo<br />
fa da contorno alla mostra principale dedicata<br />
al Guariento, allestita nel quattrocentesco<br />
Palazzo del Monte. Decine di preziosissime tavole<br />
e affreschi staccati documenteranno finalmente<br />
la grandezza assoluta di un artista che ha saputo<br />
precorrere l’eleganza del gotico internazionale.<br />
I suoi meravigliosi Angeli, Arcangeli, Cherubini<br />
sono affiancati alle altre mirabili opere a tema<br />
sacro e profano del Maestro. Accanto a questi capolavori<br />
la mostra propone opere di Giotto, Pietro<br />
e Giuliano da Rimini, Vitale da Bologna, Paolo e<br />
Lorenzo Veneziano, Giusto Menabuoi, Altichiero,<br />
Vivarini, Nicolò di Pietro, Giambono. Dagli angeli<br />
del ‘300 a quelli contemporanei, della mostrainstallazione<br />
di Omar Galliani “Il Codice degli<br />
Angeli”, allestita in contemporanea - una sorta<br />
di omaggio al Maestro nel magnifico Salone dei<br />
Vescovi al Museo Diocesano. “La mostra di Galliani<br />
– ha spiegato il direttore del Museo, Andrea<br />
Nante – pur mantenendo la propria autonomia<br />
espositiva, affianca con le sue opere la mostra del<br />
Guariento in una specie di dialogo. Dialogo che si<br />
fa particolarmente serrato con le figure di angeli<br />
e le immagini dei Vescovi sulle pareti e sul tetto<br />
della sala espositiva”. La mostra, curata da Davide<br />
Banzato, Francesca Flores d’Arcais e Anna Maria<br />
Spiazzi, è promossa dalla Fondazione Cassa di<br />
Risparmio di Padova e Rovigo e dall’Assessorato<br />
alla Cultura – Musei Civici del Comune di Padova<br />
e Diocesi di Padova.<br />
Silvia Carraro<br />
3650 Feminine<br />
at Dawn<br />
Le artiste Eva Franceschini,<br />
Martina Zancan e Carolina<br />
Cloos raccontano l’adolescenza<br />
vista dalle donne.<br />
Come tutte le storie, questa inizia nel giorno<br />
3560, momento in cui una ragazza compie<br />
i dieci anni e in cui ha inizio l’adolescenza,<br />
per proseguire poi in senso cronologico<br />
fino alla maturità. Attraverso tre linguaggi<br />
artistici diversi, tre giovani artiste venete<br />
raccontano il periodo di cambiamento, di<br />
scoperta e di affermazione di sé, dell’adolescenza,<br />
età ricca di stimoli e sogni, ma<br />
anche d’insicurezze e difficoltà. Le misteriose<br />
e accattivanti fotografie di Martina<br />
Zancan, la fisicità dei materiali dei gioielli<br />
di Eva Franceschini e il suggestivo allestimento<br />
di Carolina Cloos, sono stati i protagonisti<br />
di un emozionante mostra realizzata<br />
presso la Sala della Gran Guardia nel mese<br />
di maggio, promossa dalla Commissione<br />
Pari Opportunità del Comune di Padova<br />
in collaborazione all’Associazione “Volontà<br />
di Vivere - Noi e il Cancro - onlus”. La realizzazione<br />
di questo percorso è stato il frutto<br />
di un ampio coinvolgimento e ricerca tra<br />
donne. Grazie infatti al coordinamento di<br />
Sara Busato, alle modelle Martina ed Erica,<br />
a Letizia Leguti che ha curato il make up, a<br />
Paola Pizzi che ha concesso il laboratorio<br />
del Museo della Maschera, è stato possibile<br />
raccontare la figura della donna e diventare<br />
così un momento di riflessione e di sensibilizzazione<br />
della figura femminile.<br />
Katia Rossi<br />
Le ”Cafe Litteraire”<br />
Il fotografo e viaggiatore Stefano Zardini racconta, nel negozio Louis Vuitton,<br />
con le proprie immagini le suggestioni del viaggio contemporaneo<br />
Ispirata al celebre Café Procope di Parigi, la boutique<br />
Louis Vuitton di Padova, per una sera, si è immersa<br />
in un’atmosfera d’altri tempi tra i racconti<br />
dell’artista Stefano Zardini e poetici taccuini. Gli<br />
illustri ospiti si sono ritrovati tra mobili d’epoca<br />
e libri, in un luogo conviviale in cui parlare di<br />
letteratura, arte, conversare con artisti e poeti<br />
sorseggiando una tazza di caffè o una bevanda.<br />
Il viaggio è stato da sempre fonte d’ispirazione<br />
per gli scrittori e artisti e Louis Vuitton vanta una<br />
lunga tradizione nella letteratura di viaggio. Originale<br />
la selezione di cartoline, personalizzate da<br />
una calligrafa, messe a disposizione degli ospiti<br />
per essere decorate e spedite ad amici come ricordo<br />
della serata.<br />
Katia Rossi<br />
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