ADESSO Chianti - Das Herzstueck der Toskana (Vorschau)

Die schönsten Seiten auf Italienisch
11
November
2013
Chianti
Das Herzstück der Toskana
Lingua Da downshifting a showgirl, gli anglicismi nell’italiano di tutti i giorni
L’AMATRICIANA: STORIA E SEGRETI DELLA PASTA ITALIANA PIÙ FAMOSA NEL MONDO
MERAVIGLIA TRA LE ALPI: TRENTO E IL SUO NUOVISSIMO MUSEO DELLE SCIENZE

Gut für
den Kopf!
Besser mit Sprachen. Land und Leute
verstehen – und nebenbei die Sprache
lernen. Jeden Monat neu.
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EDITORIALE
Chianti Classico Il Puro
Riserva 2008 Castello di Volpaia
Erweitern Sie
Ihren Italienisch-
Wortschatz!
Chianti Classico Coltus Boni
2009 Badia a Coltibuono
Chianti Classico Vigneto di Campolungo
Riserva 2008 Lamole di Lamole
Chianti Classico
Riserva 2009 Rocca delle Macie
Chianti Classico Montegiachi
Riserva 2009 Agricoltori
del Chianti Geografico
Chianti Classico
2008 Castell’in Villa
Massimo riconoscimento del “Gambero Rosso” per i vini. Qui sei dei Chianti 2013.
Cari lettori,
in Italia c’è un’altra meraviglia. No, questa volta non è un luogo riconosciuto
dall’Unesco Patrimonio dell’umanità, ma il nuovo Museo delle
Scienze a Trento, il MuSe (vedi pag. 50). Io non ci sono ancora stata,
la meraviglia Wunder
ma a giudicare dal suo slogan – “curiosi
di natura” – è il posto giusto per me.
il patrimonio
Di meraviglia in meraviglia, ci spostiamo
verso sud e arriviamo nella
dell’umanità Weltkulturerbe
a giudicare nach etw.
da qc. zu urteilen “quintessenza del mondo”, come la definì
papa Bonifacio VIII. Siamo in Tosca-
curioso neugierig
il papa Papst
la pieve di
na e questo mese vi parleremo del suo
campagna Landpfarrei giardino dell’Eden, il Chianti (vedi pag.
medievale mittelalterlich 12). Il “regno del Gallo nero”, con le sue
il vigneto Weinberg
pievi di campagna, i borghi medievali,
la collina Hügel
l’ombra Schatten i vigneti che assecondano il dolce profilo
la cantina hier: Weinkeller
delle colline, le case coloniche al-
il frantoio Ölpresse
l’ombra dei cipressi e gli uliveti, comincia
pochi chilometri a nord di Siena e si
la fretta Eile
godersi genießen
estende fino alle porte di Firenze. Andare
nel Chianti significa dunque fare un viaggio fra cantine e frantoi,
botteghe artigianali e vecchie tradizioni, ma soprattutto immergersi
nella natura e nella storia. Lasciate da parte la fretta e godetevi uno dei
paesaggi più belli del mondo!
Rossella Dimola
Caporedattrice
Die ADESSO-App:
Pro Tag ein italienischer Begriff
mit Audio-Datei für das
Aussprache-Training
mit Erklärung und Beispielsatz
auf Italienisch
Übersetzung ins Deutsche
GRATIS!
Über iTunes Store oder Android Market
adesso-online.de/apps
ADESSO NOVEMBRE 2013

SOMMARIO
SERVIZI
12 VIAGGI: CHIANTI
Ein Streifzug durch das Chianti-Gebiet: im herbstlichweichen
Novemberlicht laden Geschichtszeugnisse
und Weingüter zum Staunen und Genießen ein.
26 Intervista: Inge Schönthal Feltrinelli
Einst abenteuerlustige Fotoreporterin, ist die Deutsche
heute die Dame des italienischen Verlagswesens.
50 Fine settimana: Trento
Eine spektakuläre Architektur beherbergt das im Juli
eröffnete Museum für Wissenschaft (MuSe) in Trient.
62 L’Italia a tavola: Amatrice con gusto
Pasta all’amatriciana: Nützliches, Wissenswertes
und Geschichtliches zu diesem Pastagenuss
aus dem Latium.
LINGUA
33 Pagine facili
Italienisch leicht gemacht
37 Le schede di ADESSO
Sammelkarten, u. a. mit Übersetzungen,
Übungen, Alltagsitalienisch
39 Giocando s’impara...
Wortspiele: Spielerisch Italienisch lernen
40 L’italiano per espresso
Verbessern Sie Ihr Italienisch!
I vostri dubbi: Anglizismen
Una parola tira l’altra: La sala
OPINIONI
24 L’Italia in diretta
Das teuflische Gift, von R. Iacona
44 Passaparola
Schreiben als Therapie, von Renata Beltrami
56 Tra le righe
Francesco Totti, von Stefano Vastano
RUBRICHE
03 Editoriale
Von Rossella Dimola
06 Posta prioritaria
Leserbriefe
07 Notizie dall’Italia NOVITÀ
Neues aus Italien
29 Scherzi a parte
Lachen mit Lucrezia
30 I misteri dell’arte: Di chi sarà mai quel volto?
Auch 800 Jahre nach ihrer Entstehung geben diese
Fresken von Giotto in der Basilika in Assisi Experten
wie Laien noch Rätsel auf.
32 Botta e risposta
Frauen in den italienischen Medien – Kleiderständer
oder Meinungsmacherinnen?
46 Grandangolo NOVITÀ
Aktiver Wettkampfsportler – mit 93!
48 Praticamente parlando
Erbe einer bewegten Geschichte: Zwölf sprachliche
Minderheiten leben offiziell in Italien.
55
NOVITÀ
Das leichte Heft im Heft – Marken
58 Libri e letteratura
Büchertipps und Leseprobe
Autor des Monats: Valerio Massimo Manfredi
67 Approfondimento
Was nicht im Wörterbuch steht
70 Anteprima ADESSO 12/13
Vorschau auf die Dezember-Ausgabe 12/13
QUESTO MESE IN REGALO LA GUIDA TASCABILE
“FLORENZ FÜR FEINSCHMECKER”
ZEICHENERKLÄRUNG UND LESER-SERVICE
IN COPERTINA
Badia a Passignano,
in provincia di Firenze,
Toscana.
© HUBER / SIME
Feder
leicht zu lesen
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Hörtext
Tel. (0049) 89-85681-286
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Texte zum Anhören
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Grammatik und Aussprache: CD
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NOVEMBRE 2013
46
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56

BETONUNG
DER WÖRTER
u Sehr geehrte
ADESSO-Redaktion,
ich bin seit langem begeisterter
Leser von ADESSO. Leider
habe ich allerdings bisher
noch nicht verstanden, wann
Sie die Betonung der italienischen
Wörter explizit hervorheben.
Da eine Kennzeichnung
offensichtlich nicht
bei allen Wörtern erforderlich
ist, bitte ich Sie um eine kurze
Erklärung Ihrer Auswahl.
Alexander Schmidt
Sehr geehrter Herr Schmidt,
wir kennzeichnen generell
alle Wörter, die nicht auf der
vorletzten Silbe betont werden
durch eine Unterstreichung
des zu betonenden
Vokals. Zudem heben wir
bei allen Wörtern, die auf
zwei Vokale enden, die
Betonung hervor, auch
wenn diese regelmäßig ist.
Beispiel: la farmacia,
la voglia. Wir hoffen, dass
wir Ihre Unklarheiten beseitigen
konnten und wünschen
Ihnen weiterhin viel Spaß
mit ADESSO!
Die ADESSO-Redaktion
LA VOCE DEI LETTORI Testo e foto: Ulrich Schwendke
UNA BELLA AMICIZIA ITALO-TEDESCA
6
Grazie a Internet ho
conosciuto Paolo
Ferretti di Reggio
Emilia. Dopo poco
tempo siamo diventati
veri amici, e anche le
nostre mogli, così che
Paolo mi ha invitato
insieme a mia moglie
a un compleanno di
sua figlia. Questa festa,
nella trattoria Da
Gianni a Carpineti, in provincia di Reggio Emilia, è stata
meravigliosa. Non ricordo il numero di antipasti, primi e
secondi, i dolci, le bevande, ma tutti erano buonissimi. In
questa occasione ho capito perché sulle tavole degli
italiani, dopo un pasto,
conoscere kennenlernen
la moglie Ehefrau
il compleanno Geburtstag
la figlia Tochter
la bevanda Getränk
il pasto Mahlzeit
la gita Ausflug
l’edificazione f. Bau
la chiesetta kleine Kirche
il castello Burg
settentrionale nördlich
mozzafiato atemberaubend
il caseificio Käserei
Dop (Denominazione di origine
protetta): ital. Siegel für Produkte
mit geschützter Herkunftsbezeichnung
la sigla Abkürzung
acquistare kaufen
la provvista Vorrat
visitare besichtigen
il marchio Markenzeichen
la stagionatura Lagerzeit
pulito sauber
ben arredato gut
ausgestattet
spesso sembra regnare il
caos. Dopo pranzo abbiamo
fatto una gita in montagna,
cioè al castello di
Carpineti, che ha a che fare
con la contessa Matilde
di Canossa. Lei ordinò
l’edificazione della chiesetta
in stile romanico dedicata
a Sant’Andrea, tuttora
ben conservata, come
abbiamo visto. Il castello
invece è in rovina, ma il
panorama dell’Appennino
settentrionale è sorprendente
e mozzafiato. La vista
si estende fino al Monte
Cimone, alto 2.165 m.
Il giorno dopo, Paolo ci ha
guidato a un caseificio a
est di Reggio Emilia dove
si produce il famoso
TRA CASTELLI E
PARMIGIANO,
ALLA SCOPERTA
DELL’EMILIA-ROMAGNA
Da sinistra: il gruppo al
castello di Carpineti, in
provincia di Reggio Emilia;
l’abbazia di Nonantola,
in provincia di Modena;
Paolo Ferretti tra le forme
di Parmigiano Reggiano.
Parmigiano Reggiano
Dop. Questa sigla significa
Denominazione
di origine protetta.
Naturalmente abbiamo
acquistato una
buona provvista di
formaggio, perché lo
usiamo frequentemente
nella nostra
cucina. Abbiamo potuto
anche visitare l’interno del caseificio, dove abbiamo
visto, fra l’altro, grandi forme di Parmigiano Reggiano
che portavano il marchio ovale impresso a fuoco. Tante
avevano una stagionatura di due anni. Dopo la visita del
caseificio, pulito e ben arredato, abbiamo proseguito il
nostro viaggio per conoscere altri luoghi, per esempio
l’abbazia di Nonantola, fondata nel 752. L’Italia è piena
di buona cultura e di bella natura.
Chi vuole raccontare un’esperienza italiana può scrivere* a:
Spotlight Verlag, Redaktion ADESSO, “La voce dei lettori”,
Postfach 1565, D-82144 Planegg, fax +49 89 85681-360, e-mail:
adesso@spotlight-verlag.de. Oggetto: La voce dei lettori
* Der Verlag übernimmt keine Haftung für eingesandte Texte sowie Bildmaterial. Diese
werden nur im Fall einer Veröffentlichung auf Wunsch an den Absender zurückgesandt.
ADESSO NOVEMBRE 2013

prima pagina
NOTIZIE
DALL’ITALIA
di: redazione
Il sindaco di Roma (sopra), Ignazio Marino, ha chiuso
al traffico Via dei Fori Imperiali. Per il momento la zona
è a traffico limitato (vedi cartina sotto), ma in futuro
si potrà percorrerla solo a piedi o in bicicletta.
Guarda uno stralcio di un documentario
dedicato ai Fori Imperiali
www.adesso-online.de/fori
URBANISTICA
ROMA: A PIEDI NEI FORI IMPERIALI
È accaduta una piccola rivoluzione
nel cuore dell’Urbe: dal mese di
agosto, Via dei Fori Imperiali – la strada
che porta dal Colosseo a Piazza
Venezia e attraversa l’area archeologica
dei Fori – è chiusa alle automobili
(è aperta solo a taxi, mezzi pubblici
e d’emergenza).
La stampa, anche internazionale, ha
dato grande spazio a questa pedonalizzazione.
Perché tanto interesse
per la viabilità romana? Ignazio Marino,
il sindaco che ha deciso di chiudere
i Fori alle auto, dice che è solo
l’inizio di un progetto molto ambizioso:
creare il più grande parco archeologico
del mondo, dai Fori Imperiali
ai Fori Traianei, fino alla Via Appia Antica.
In futuro Via dei Fori Imperiali
sarà aperta solo a pedoni e ciclisti,
ma senza l’asfalto, che verrà tolto per
fare posto a nuovi scavi.
È un progetto importante, ma molti
non sono d’accordo. Già la sola pedonalizzazione
ha causato proteste
e polemiche. Si lamentano per esempio
i commercianti e i residenti della
zona per i danni economici e i disagi.
C’è anche chi ha parlato di “antifascismo
urbanistico”. Infatti Via dei
Fori Imperiali ha un forte valore simbolico,
perché è stata fatta costruire
a piedi pl.
accadere
nel cuore di
l’Urbe f., lett.
attraversare
chiuso a
i mezzi pubblici pl.
il mezzo
d’emergenza
la stampa
la pedonalizzazione
il sindaco
chiudere
l’inizio
zu Fuß
sich ereignen
im Herzen von
Rom
queren
gesperrt für
öffentliche
Verkehrsmittel
Einsatzfahrzeug
Presse
Verkehrsberuhigung
Bürgermeister
sperren
Anfang
da Mussolini tra il 1924 e il 1932. Per
collegare il Colosseo a Piazza Venezia,
il centro dell’Impero fascista, è
stato eliminato addirittura un intero
quartiere. Eppure Ignazio Marino
sembra molto deciso. I sindaci di Roma
che in passato hanno parlato della
pedonalizzazione dei Fori sono
molti. Lui è l’unico che l’ha realizzata.
ambizioso
il pedone
il, la ciclista
lo scavo
d’accordo
lamentarsi
il, la residente
il danno
il disagio
costruire
addirittura
il quartiere
deciso
realizzare
ehrgeizig
Fußgänger
Fahrradfahrer, -in
Ausgrabung
einverstanden
sich beklagen
Anwohner, -in
Schaden
Unannehmlichkeit
bauen
sogar
Stadtviertel
entschlossen
verwirklichen
7
© ANSA
BLU:
ZTL allargata
ROSSO:
Tratto per bus e taxi
VERDE:
Viabilità privata
Colosseo

NOTIZIE
DALL’ITALIA
cultura e spettacolo
8
IL CD DEL MESE
SOTTO CASA
di MAX GAZZÈ
Durata complessiva: 37' Discografia recente: Raduni 1995-2005
(2005), Tra l'aratro e la radio (2008), Quando? (2010)
Esce quest’anno l’ottavo disco di
Max Gazzè, intitolato Sotto casa.
L’album è quasi tutto sull’amore,
cantato sotto ogni aspetto. C’è
l’amore che finisce, quello che resiste
nel tempo, quello segnato
dalla gelosia e quello violento.
Uno dei brani più interessanti è proprio Sotto casa, presentato
all’ultima edizione di Sanremo. “L’idea di questo
testo – ha spiegato Max Gazzè – è venuta a me e a mio
fratello pochi minuti dopo aver avuto una lunga conversazione
con due testimoni di Geova venuti a citofonare
a casa nostra. Il testo di questo brano mi piace molto,
perché mette in luce molti tratti caratteriali del
mondo moderno. Uno di essi è proprio la chiusura della
fede e la distanza tra mondo laico e mondo religioso”.
VINCI IL CD DEL MESE
Partecipa all’estrazione [Verlosung] dei CD in palio. Entro il
27 novembre vai alla pagina www.adesso-online.de/gewinnspiel
oppure spedisci una cartolina al seguente indirizzo: Spotlight
Verlag, ADESSO, CD del mese – Max Gazzè, Fraunhoferstr. 22,
D-82152 Planegg. Per chi non vince, il CD è in vendita, insieme a
tanti altri capolavori della musica italiana, da:
MUSIC PARADISE, Rebgasse 49, CH-4058 Basel,
tel. (0041) 61 68192407, fax (0041) 61 6812127.
E-mail imp@musicparadise.ch; www.musicparadise.ch;
Facebook Music Paradise
CERCASI LIBRI A LAMPEDUSA
Difficile da credere, ma sull’isola di Lampedusa non esistono
né biblioteche, né librerie. Eppure parliamo di un’importante
meta turistica, che in estate ha oltre 6.000 abitanti.
I fondi pubblici, come al solito, non ci sono. Il sindaco Giusi
Nicolini ha deciso allora di rivolgersi a tutta l’Italia: “Mandate
i vostri libri a Lampedusa”, ha chiesto a luglio tramite i mezzi
di comunicazione. La risposta è stata straordinaria. A fine
agosto erano arrivate sull’isola più di 400 scatole di libri,
mandate da cittadini, case editrici, comuni e associazioni.
La raccolta è ancora in corso e in inverno aprirà la prima
biblioteca dell’isola.
IL PRINCIPE
COMPIE 500 ANNI
Nel 2013 si festeggiano i 500 anni de Il Principe, l’opera
più famosa di Niccolò Machiavelli. Considerato il testo
fondatore della scienza politica moderna, Il Principe è, con
Pinocchio di Carlo Collodi, il libro italiano più tradotto nel
mondo. Ancora oggi è una lettura straordinaria per la profondità
filosofica e l’acuta capacità di osservazione psicologica
dell’autore. Tra le iniziative per celebrarlo, segnaliamo
la mostra che verrà allestita alla Biblioteca nazionale di Firenze
e che si concentra sulla vita politica della Firenze di
Savonarola e sulla vita di Machiavelli.
La via al Principe, 10 dicembre 2013 - 22 febbraio 2014,
Biblioteca nazionale centrale di Firenze, +39 055 249191.
CD DEL MESE
ottavo achter
il disco Schallplatte
l’amore m. Liebe
cantato besungen
la gelosia Eifersucht
violento gewalttätig
il brano Stück
il fratello Bruder
il, la testimone Zeuge, Zeugin
di Geova Jehovas
mettere
in luce f. beleuchten
laico weltlich
LAMPEDUSA
credere glauben
la libreria Buchhandlung
in estate f. im Sommer
i fondi öffentliche
pubblici pl. Gelder
rivolgersi a sich wenden an
straordinario außerordentlich
la scatola Schachtel
il cittadino Bürger
la casa
editrice Verlag
l’associazione
f. Verein
la raccolta Sammlung
in corso in Gang
MACHIAVELLI
Il Principe “Der Fürst”
l’opera Werk
famoso berühmt
Niccolò
Machiavelli vedi pag. 67
la scienza Politikpolitica
wissenschaft
tradotto übersetzt
la profondità Tiefe
acuto scharf
la capacità di Beobachosservazione
f. tungsgabe
la mostra Ausstellung
allestito ausgerichtet
ADESSO NOVEMBRE 2013

economia
MOLE COLA, LA COLA TUTTA ITALIANA
Una cola tutta italiana è la sfida di due imprenditori piemontesi,
Graziano Scaglia e Francesco Bianco, già famosi
per aver aperto quattro anni fa a Torino il primo fast food
etico e a chilometro zero (www.mbun.it). La nuova cola
prende il nome dal simbolo della città di Torino,
la Mole Antonelliana, e per il momento si trova
solo in Piemonte e Valle d’Aosta. L’obiettivo è raggiungere
tutta l’Italia, con una vera e propria rete di distribuzione.
“Il nostro prodotto – spiegano
Graziano e Francesco – nasce dall’esigenza
filosofica di avere una bevanda italiana,
buona e che fa anche del bene”. Infatti, il
30% degli utili viene donato all’organizzazione
internazionale Sos Villaggio dei
bambini. www.bevimolecola.it
LA PAROLA
DEL MESE
ANGELO
CUSTODE
C’è un angelo custode “tradizionale”, quello
che, secondo la cristianità, protegge ogni
persona, ma da oggi c’è anche l’angelo del
fisco. Sì, proprio così. Si tratta di un funzionario
delle tasse, che, in incognito, passa
tutta la giornata in un esercizio pubblico accanto al cassiere e controlla
gli scontrini. Se, alla fine della giornata, gli scontrini sono molti di più che
nei giorni precedenti, scattano i controlli e le multe. Questi controlli a sorpresa,
i “blitz”, sono iniziati a Cortina nel Natale del 2011, per poi arrivare
nei negozi, negli alberghi e nelle discoteche di tutta Italia. Le polemiche
sono molte, anche se tutti pensano che i
ADESSOaudio
Ascola il reportage
sull’evasione fiscale in Italia.
Ascolta uno stralcio
del reportage
www.adessoonline.de/evasione
controlli sono necessari per ristabilire le
regole. Si discute molto, invece, sulle entrate
spettacolari dei finanzieri nei negozi,
un po’ troppo in stile western.
IL PERCHÉ
POVERO
IN CANNA
Perché si dice “povero in canna”?
Markus Müller
Risponde Anna Bordoni, collaboratrice
dell’Istituto dell’Enciclopedia Italiana.
Questa espressione indica in genere una
persona molto povera,
che non ha i
mezzi sufficienti per
vivere. Le ipotesi sulla
sua origine sono molte. Di
sicuro la canna è utilizzata
come simbolo di fragilità e debolezza
(tremare come una canna
significa “tremare per il freddo o per
la paura”). Secondo alcuni, povero in
canna rimanda ai mendicanti che anticamente
camminavano usando una
canna come bastone per appoggiarsi.
Giuseppe Manuzzi, nel suo Vocabolario
del 1833, paragonava invece la povertà
dell’individuo alla povertà della canna, che
dentro è vuota. Altri citano la descrizione
che l’evangelista Matteo fa di Cristo (Matteo,
27, 27-31), in cui la canna è simbolo
della povertà assoluta.
Nella letteratura italiana l’espressione povero
in canna compare per la prima volta
in Franco Sacchetti, poeta e scrittore popolare
del Trecento: “Tutti quelli che vanno
tralunando, stanno la notte su’ tetti come
le gatte, hanno tanto gli occhi al cielo che
perdono la terra, essendo sempre poveri
in canna”.
Inviate i vostri perché a:
adesso@spotlight-verlag.de
9
MOLE COLA
l’imprenditore m. Unternehmer
l’obiettivo Ziel
raggiungere abdecken
la rete di
distribuzione f. Vertriebsnetz
l’esigenza Anspruch
la bevanda Getränk
l’utile m. Gewinn
donare spenden
ANGELO CUSTODE
l’angelo custode Schutzengel
proteggere beschützen
il fisco Steuerbehörde
il cassiere Kassierer
lo scontrino Kassenzettel
la multa Strafe
il negozio Geschäft
necessario notwendig
l’entrata Einnahme
troppo zu sehr
IL PERCHÉ
povero arm
sufficiente per ausreichend zu
l’origine f. Herkunft
la canna Schilfrohr
la debolezza Schwäche
tremare zittern
la paura Angst
il, la mendicante Bettler, in
il bastone Stock
vuoto leer
la descrizione Beschreibung
tralunare
ant. per
osservare Sterne
gli astri pl. beobachten
il tetto Dach
la gatta Katze
al cielo im Himmel
ADESSO NOVEMBRE 2013

NOTIZIE
DALL’ITALIA
costume e società
10
IL RAGÙ A TEMPO
Siamo nel ristorante Tandem, in Via Giovanni Paladino,
nel centro storico di Napoli. Manuela Mirabile
ha avuto una singolare iniziativa, la pausa ragù a un euro
al minuto. In pratica, funziona così: il cameriere porta in
tavola un’abbondante ciotola di ragù e alcune fette di
pane. Parte il cronometro e il cliente paga un euro per
ogni minuto di “scarpetta”. Fare la scarpetta vuol dire
intingere il pane nel sugo, per pulire bene il piatto senza
lasciare nessuna traccia. “L’idea è nata a tavola con mia
nonna, davanti a un bel piatto di ragù e a una bella bottiglia
di vino”, racconta Manuela. La trovata è originale
e, in tempo di crisi, un’ottima soluzione per un pasto
veloce ed economico. Non tutti però la pensano così.
Per i più tradizionalisti è un oltraggio, un tentativo di fastfoodizzare
un famoso piatto napoletano, che va assaporato
lentamente, anche per rispetto del tempo necessario
per prepararlo (vedi ADESSO 03/12, pag. 62).
Tel. +49 89 85681-286
BUON COMPLEANNO
OMINO CON I BAFFI!
Cosa c’è di più italiano della caffettiera? Nel 2013 uno dei
simboli più famosi del made in Italy compie 80 anni. La
caffettiera, così come la conosciamo oggi, nasce infatti nel
1933 sul lago d’Orta, in Piemonte. La inventa Alfonso Bialetti
nella sua piccola fabbrica di semilavorati in
alluminio. L’idea gli viene guardando le donne
del paese di Omegna lavare i panni sulle rive del
lago. Sotto un contenitore con il fondo bucato,
nel quale ci sono i panni da lavare, le donne
mettono sapone e cenere presa dal focolare.
A contatto con l’acqua, il sapone e
la cenere producono una schiuma che sale
fino al contenitore dei panni. Bialetti
usa lo stesso principio per costruire la
caffettiera. Grazie a questa intuizione,
l’arte di fare il caffè diventa una
semplice pratica quotidiana, alla
portata di ogni famiglia. Merito
dell’ingegno italiano e della sua
creatività. Dalla fine degli anni Cinquanta,
infatti, la Moka Bialetti viene
lanciata nel programma Carosello da
un buffo personaggio creato da Paul
Campani, “l’omino coi baffi”, che
diventa il logo del marchio. Un
successo tutto italiano che oggi,
con 300 milioni di moka vendute,
è entrato nelle case di tutto il
mondo, ma anche in importanti
musei, come la Triennale del Design
di Milano e il Museo di Arte moderna
di New York.
200
litri è il consumo
medio d’acqua al giorno
di un italiano (il consumo
medio giornaliero di un tedesco
è di 122 litri). Di questi 200 litri,
solo il 3,5% serve per bere e cucinare.
L’Italia, infatti, ha il record
poco invidiabile del consumo
d’acqua in bottiglia: 165 litri
pro capite all’anno.
(Dati Istat)
RAGÙ
il ragù Fleischsoße
a tempo auf Zeit
il cameriere Ober
la ciotola Schüssel
la fetta
di pane m. Stück Brot
il cronometro Stoppuhr
il, la cliente Kunde, -in
intingere eintunken
il piatto Teller
la traccia Spur
economico günstig
l’oltraggio hier: Verrat
an der ital.
Esskultur
il tentativo Versuch
assaporare genießen
200
giornaliero Tagescucinare
kochen
la bottiglia Flasche
pro capite pro Kopf
BUON COMPLEANNO
l’omino Männchen
il baffo Schnurrbart
la caffettiera, la moka: einfache
Espressomaschine für zuhause
inventare erfinden
il semilavorato Halbfertigware
lavare Wäsche
i panni pl. waschen
la riva Ufer
il contenitore Behälter
con il fondo mit durchlöbucato
chertem Boden
la cenere Asche
il focolare Feuerstelle
il sapone Seife
la schiuma Schaum
il merito Verdienst
il marchio Marke
il museo Museum
© F.Cirri/PRODIGO
ADESSO NOVEMBRE 2013

NOTIZIE
DALL’ITALIA
scienza
MAR MEDITERRANEO,
UN MARE TROPICALE
Il nostro Mar Mediterraneo diventa sempre
più tropicale. Negli ultimi 20 anni, 98 nuove
specie marine su 100 sono specie tropicali,
arrivate soprattutto dal Mar Rosso e dall’Oceano
Atlantico. Purtroppo sono soprattutto meduse,
pericolose non solo per l’uomo, ma anche
per i pesci, perché mangiano i pesci
appena nati. Le cause sono le temperature
sempre più alte e la pesca, che ha decimato i
pesci predatori più grandi. Gennaro Esposito,
chef del ristorante
Torre del la specie Art
Saracino di Vico purtroppo leider
Equense, in provincia
la medusa Qualle
di Napoli, pericoloso gefährlich
ha approfittato il pesce Fisch
di questo fenomeno
la pesca Fischfang
e ha in-
ventato originali
il pesce
predatore Raubfisch
e gustose ricette
approfittare etw.
a base di me-
di qc. ausnützen
duse.
gustoso schmackhaft
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Un luogo diVino!
CHIANTI
Eine herbstliche Tour durch das besonders reizvolle Herzstück der Toskana
zwischen Florenz und Siena: Die klassische Landschaft des Chianti-Gebiets ist
geprägt von Zeugnissen etruskischer und römischer Geschichte und einer
jahrhundertealten Weinbautradition. Und mit etwas Glück treffen Sie einen
Metzger, der bei der Arbeit Dante rezitiert.
Testo: Francesco De Tomaso
12
È UN LUOGO DIVINO, OLTRE CHE “DI VINO”.
CONCEDETECI IL GIOCO DI PAROLE, VISTO CHE
QUI LO SPLENDORE DEL PAESAGGIO VA A BRAC-
CETTO CON LA PREZIOSA QUALITÀ DEI VITIGNI.
Il Chianti è un minuscolo scrigno di cultura e buona cucina,
dove può capitare di gustare la miglior bistecca del
mondo mentre l’oste recita la Divina Commedia. E succede
davvero, non è uno scherzo! Il Chianti è anche la parte
più bella di una regione che già di per sé è tra le più
belle d’Italia. Chi ama la Toscana non può non amare la
sua parte più intima, più genuina, più apprezzata dal
mondo intero. Chiantishire, la chiamano gli inglesi e gli
americani, che ormai hanno colonizzato questi posti perché
li ritengono “the best in the world”.
Benvenuti nel Chianti, dunque, inteso come territorio,
ma anche come vino, il celeberrimo vino rosso che qui
si produce. Benvenuti in questo itinerario nel cuore d’Italia
che ammalia la vista e delizia il palato, mentre ci si
avventura nella storia vagando di borgo in borgo. Qui
Medioevo e Rinascimento si fondono, sprigionando un
inconfondibile profumo d’antico. E pensare che prima, ai
tempi degli Etruschi e poi dei Romani, il Chianti era quasi
inospitale. C’erano montagne, più che colline, e la limitata
accessibilità lo teneva fuori dalle grandi vie di comunicazione.
Meglio così, visto che ciò ha contribuito a
tenerlo al riparo dalle grandi invasioni barbariche.
göttlich
des Weins,
Wein-
divino
di vino
il gioco
di parole pl.
lo splendore
il paesaggio
andare a
braccetto con
il vitigno
lo scrigno
l’oste m.
davvero
lo scherzo
genuino
apprezzato da
Wortspiel
Schönheit
Landschaft
einhergehen
mit
Rebe
Schatzkiste
Wirt
wirklich
Witz
ursprünglich
geschätzt von
l’inglese m., f.
il territorio
l’itinerario
ammaliare
la vista
deliziare
il palato
vagare
il Medioevo
sprigionare
inconfondibile
il profumo
inospitale
la collina
l’accessibilità
al riparo da
Engländer, -in
Gegend
Route
Augen
verzaubern
Gaumen
erfreuen
ziehen
Mittelalter
verbreiten
unverwechselbar
Duft
unwirtlich
Hügel
Erreichbarkeit
geschützt vor
© Laif, Huber/Sime

NEL CUORE DELLA TOSCANA
Nell’altra pagina: il consorzio del
marchio storico del Chianti
Classico a Castellina in Chianti.
Qui: Castellina in Chianti.
13
ADESSO NOVEMBRE 2013

VIAGGI - CHIANTI
14
© Huber/Sime (4)
Il borgo medievale di Certaldo, in provincia di Firenze.
GRANDI VINI,
GRANDI AUTORI
Questa terra di vino e di paesaggi incantevoli non poteva
non ispirare grandi autori e artisti. I rigogliosi
vigneti che circondano i paesini medievali del Chianti hanno
ospitato e affascinato, tra gli altri, due pilastri della letteratura
italiana: Niccolò Machiavelli (pag. 67) e Giovanni
Boccaccio. Niccolò Machiavelli, dopo essere stato
esiliato da Firenze, nel 1512, si ritirò nella casa paterna,
detta l’Alberghaccio, a San Casciano in Val di Pesa, e proprio
qui compose Il Principe, alternando l’attività letteraria
alla cura dei vigneti. La casa, perfettamente ricostruita,
è visitabile (solo di mattina). Su prenotazione è possibile
partecipare a una degustazione dei vini che vengono prodotti
qui (per informazioni: +39 055 828471).
Appena fuori dal territorio del Chianti classico, a pochi chilometri
da Tavarnelle in Val di Pesa, si trova invece l’incantevole
borgo di Certaldo, dove morì Boccaccio, autore
del Decameron. Quest’anno, in occasione del settimo
centenario della sua nascita (1313-2013), sono numerose
le iniziative, tra spettacoli,
ispirare inspirieren letture e istallazioni, organizzate
nei palazzi storici del
rigoglioso üppig
circondare umgeben comune (www.boccaccio2013.it).
È un’ottima oc-
il pilastro Pfeiler
la casa
casione per visitare anche
paterna Vaterhaus
le bellezze di Certaldo alta,
essere besichtigt
come la casa della famiglia
visitabile werden
können
di Boccaccio, il Palazzo
su preno- auf Vorbetazione
f. stellung Tommaso e Prospero e il
Pretorio, la chiesa di San
morire sterben Museo d’Arte sacra, allestito
all’interno di un ex con-
la nascita Geburt
la lettura Lesung vento agostiniano del XV
il convento Kloster secolo.
Più tardi, questo “cuore”
di Toscana divenne il
il campo
di battaglia Schlachtfeld
campo di battaglia in cui si
misuravano le ambizioni
setzung
il potere Macht
lo scontro Auseinander-
innumerevole unzählig
di potere di Siena e Firenze.
Testimoni dei numero-
fortificato befestigter Ort
il borgo
si scontri sono gli innumerevoli
costellare übersäen
castelli e borghi la guida Fahrstil
sinuoso kurvenreich
fortificati che oggi costellano
la pieve Kirche
le campagne. Il resto
rigido streng
il filare Zypressendi
cipressi pl. reihe
del Chianti è fatto di verdi
colline solcate da strade sinuose
l’ulivo Olivenbaum
e mai invadenti, che argentato Schimmern
il bagliore silbriges
invitano a una guida lenta incantevole zauberhaft
e tranquilla. Poi è tutto un esplorare erkunden
la vendemmia Weinlese
trionfo di borghi, case coloniche,
l’odore m. Geruch
pievi, ville rinasci-
mentali, dettagli di un meraviglioso quadro naturale in
cui la rigida geometria dei vigneti è ammorbidita da filari
di cipressi, e gli ulivi mandano bagliori argentati che
rendono ancor più incantevoli i colori dell’autunno.
Da dove cominciare per esplorare il Chianti, in questi
giorni di fine vendemmia, mentre l’odore del mosto an-
Piazza Matteotti
a Greve in Chianti.
ADESSO NOVEMBRE 2013

UNA NATURA OSPITALE
In senso orario: agriturismo
Le Volpaie a Greve in Chianti;
raccolta dell’uva a Panzano in Chianti;
a cavallo a Gaiole in Chianti.
cora pervade i vicoli di paesini che sembrano quelli delle fiabe?
C’è chi dice che la “porta” che dà accesso al paradiso si
trovi più o meno a metà strada tra Firenze e Siena, a Greve
in Chianti. Si tratta di una delle cittadine più vivaci della zona,
celebre per la sua piazza che… spiazza, perché è stranamente
triangolare, con mirabili portici su ogni lato e, al
centro, la statua di Giovanni da Verrazzano, lo scopritore
della baia di New York. Già qui, nella piazza di Greve, il
Chianti tradisce la sua vocazione buongustaia. Il porticato
ADESSOplus
Ascolta un brano
radiofonico sulla zona del Chianti
e sui suoi percorsi in bicicletta.
il vicolo
la fiaba
l’accesso a
spiazzare
mirabile
il portico
lo scopritore
la baia
la trappola
il goloso
la macelleria
la carne
il salume
Gasse
Märchen
Zutritt zu
etwas verwirrend
sein
wundervoll
Bogengang
Entdecker
Bucht
Falle
Genießer
Metzgerei
Fleisch
Wurstwaren
la tentazione
custodire
raffigurante
il trittico
il Palazzo
del Comune
dipendere da
l’altura
nelle vicinanze
pl.
il gioiello
impreziosito
da
la sosta
disseminato
lungo
la torre
campanaria
merlato
Versuchung
bewahren
darstellend
Triptychon
Rathaus
abhängig
sein von
Anhöhe
in der Nähe
hier:
Kostbarkeit
geschmückt
mit
Pause
verstreut
entlang
Glockenturm
mit Zinnen
versehen
è una vera propria trappola per golosi, che senza via di
scampo finiscono dritti dritti nell’Antica Macelleria Falorni,
dal 1729 specializzata in carni e salumi chiantigiani. Per
sfuggire alle tentazioni, si può raggiungere il lato più stretto
del “triangolo” e ammirare la neoclassica chiesa di Santa
Croce, che custodisce tra l’altro un affresco del XIV secolo
raffigurante una Madonna col Bambino e un trittico di Bicci
di Lorenzo, datato 1420. Poco più in là ci sono il Palazzo
del Comune, costruito sui resti del rinascimentale Palazzo
Pretorio, e il Museo di Arte sacra, aperto nell’antico Ospizio
di San Francesco. E pensare che, nel Medioevo, Greve aveva
solo la funzione di mercato e dipendeva dal magnifico
Castello di Montefioralle, che sorge ancora oggi su un’altura
a non più di 2 chilometri dal centro di Greve.
Nelle vicinanze, San Casciano in Val di Pesa e Tavarnelle
in Val di Pesa sono altri due gioielli del Chianti più classico.
Il primo, che oggi è un importante centro commerciale e
agricolo, sorge in collina ed è impreziosito dalla pieve di Santa
Cecilia a Decimo, una delle chiese più antiche del territorio.
Tavarnelle, che deve il suo nome alle antiche taverne di
sosta e ristoro disseminate lungo la strada tra Firenze e Siena,
è invece famosa, tra l’altro, per la chiesa di Santa Lucia al
Borghetto, raro esempio di architettura gotica della zona. A
8 km da qui, circondata da cipressi, la meravigliosa Badia a
Passignano, con la sua torre campanaria merlata, sembra
ADESSO NOVEMBRE 2013

VIAGGI - CHIANTI
17
TRA BORGHI E CAMPAGNE
Da sinistra, in senso orario:
festa dell’uva a Vagliagli, frazione
di Castelnuovo Berardenga,
Siena; uva a Barberino, regione
del Chianti Classico; uno scorcio
di Vertine, frazione di Gaiole in
Chianti; una veduta del Castello
di Brolio, a Gaiole in Chianti.
una visione. All’interno della chiesa, da non perdere il refettorio
affrescato con l’Ultima cena di Domenico e Davide
Ghirlandaio. Da non trascurare è Panzano, sempre a
pochi chilometri da Greve. Dicevamo, all’inizio, che nel
Chianti può capitare di incontrare Dante Alighieri anche
dal macellaio. Succede proprio a Panzano, presso l’Antica
Macelleria Cecchini, dove da anni vige una bizzarra tradizione:
Dario, il macellaio-poeta,
mentre taglia la
il refettorio Speisesaal
affrescato freskengeschmückt
mitica “fiorentina”, recita i
l’Ultima cena das Letze versi della Divina Commedia.
L’esperienza è sugge-
Abendmahl
trascurare vernachlässigestiva,
anche se l’acquolina
incontrare treffen in bocca è garantita e si rischia
di perdere le altre ric-
la (bistecca) T-Bone Steak
fiorentina (Florentiner
chezze del borgo. Tra queste,
il castello, che nel XII
Spezialität)
la ricchezza Schatz
il borgo Dorf
secolo fu un importante
© Illustration: Millenaria/M. Tosi, Laif, I. Pompe/LOOK, Huber/Sime
ADESSO NOVEMBRE 2013

VIAGGI - CHIANTI
QUI, DOVE IL TEMPO SI È FERMATO
Da sinistra: uno scorcio dell’agriturismo
Livernano a Radda in Chianti; Badia a
Coltibuono, Gaiole in Chianti.
18
Lo sapevate che…
Il gallo nero [schwarzer Hahn] è il simbolo dei produttori
[Hersteller] del Chianti Classico. La leggenda racconta che
nel Medioevo [Mittelalter] Firenze e Siena, stanche delle
[müde von] sanguinose battaglie [Kämpfe] per il dominio
[Vorherrschaft] su questa zona, decisero che il confine
[Grenze] dei loro possedimenti sarebbe stato tracciato nel
punto in cui due cavalieri [Reiter], uno senese e uno fiorentino,
si fossero incontrati partendo al canto del gallo dalle
rispettive città. I senesi scelsero un gallo bianco e lo riempirono
di cibo [Futter], sperando così
di farlo cantare più forte; i fiorentini
presero un gallo nero e
non gli diedero da mangiare.
Il gallo digiuno [nüchtern] si svegliò
[svegliarsi: aufwachen] per la
fame [Hunger] prima dell'alba [vor
Sonnenaufgang], con il risultato
[Ergebnis] che il cavaliere fiorentino
incontrò quello senese a soli
12 km da Siena.
il baluardo Bollwerk
a difesa di zur Verteidigung
von
minuscolo sehr klein
gareggiare wetteifern
le macerie pl. Trümmer
le mura pl. Stadtmauern
la pianta Grundriss
longitudinale längs
verlaufend
il paese Dorf, Ort
il susseguirsi Abfolge
la facciata Fassade
ornato con verschönert
mit
lo stemma Wappen
governare regieren
fornito gut ausgestattet
obbligato unumgänglich
la schiacciata: Fladen aus Hefeteig
la puntata Abstecher
baluardo a difesa della Repubblica di Firenze, e la chiesa
di Santa Maria, del 1200 ma ricostruita in stile neoclassico
nell’Ottocento. A poca distanza da Panzano, ecco una delle
chiese più importanti di tutto il Chianti, la minuscola
ma splendida pieve di San Leolino, del X secolo.
Un altro gioiello di questa zona, che gareggia in bellezza
con Tavarnelle e Panzano e forse le supera, è Barberino
di Val d’Elsa. La storia
di questo borgo incantato è
strettamente legata a quella
della città di Semifonte,
rasa al suolo dai Fiorentini
nel 1202. Si narra che le macerie
delle mura siano state
usate per costruire Barberino,
con quella sua inconfondibile
pianta ellittica,
attraversata da due
arterie longitudinali. Entrando
dalla Porta Senese,
eccoci in Via Francesco da
Barberino, il “salotto buono”
del paese, dove è tutto
un susseguirsi di antichi
edifici. Tra gli altri, il Palazzo
del Podestà, con la facciata tutta ornata con gli stemmi
delle famiglie che governarono questi luoghi. In fondo alla
via, dove un tempo c’era la Porta Fiorentina, ecco l’antico
Ospedale dei Pellegrini, fondato nel 1663 e oggi trasformato
in una fornita e moderna biblioteca. Sosta
obbligata per i buongustai, poco più in là, l’Antico Forno,
che da generazioni sforna una delle “schiacciate” più famose
del Chianti e forse dell’intera Toscana. Lasciando il
paese, non senza aver prima visitato la chiesa di San Bartolomeo,
conviene fare una puntata alla splendida pieve
ADESSO NOVEMBRE 2013

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di Sant’Appiano, nonché alla cappella di San Michele Arcangelo,
costruita alla fine del Cinquecento.
Spostandosi verso Siena, un’altra tappa fondamentale
per scoprire il Chianti e i suoi tesori è sicuramente
Castellina in Chianti. Di origine etrusca, questo centro
situato in posizione strategica tra Firenze e Siena fu per
lungo tempo un importante avamposto dei Fiorentini e
per questo fu distrutto e ricostruito diverse volte nel corso
degli anni. Delle antiche mura oggi rimane il camminamento
coperto, chiamato Via delle Volte. Dalle sue feritoie
si gode uno splendido panorama dell’intero Chianti
e c’è chi dice che sia meglio percorrerlo al tramonto, per
apprezzare appieno uno spettacolo davvero incantevole.
spostarsi
il tesoro
l’avamposto
distruggere
ricostruire
il camminamento
coperto
la feritoia
splendido
al tramonto
apprezzare
appieno
avventurarsi
la bottega
la pasticceria
recarsi
weiterfahren
Schatz
Vorposten
zerstören
wieder
aufbauen
Tunnelgang
Schießscharte
wundervoll
bei Sonnenuntergang
in seiner ganzen
Schönheit
genießen
sich
umschauen
Geschäft
Konditorei
sich einfinden
Nell’attesa dell’ora giusta,
conviene avventurarsi lungo
Via Ferruccio, ovvero il
corso principale, su cui si
affacciano Palazzo Bianciardi
e Palazzo Squarcialupi,
appartenuti alle famiglie
più in vista della città,
e molte botteghe tradizionali.
Palazzo Squarcialupi,
tra l’altro, ospita l’Enoteca
Antiquaria, prezioso “archivio”
del Chianti Classico.
Si può poi prendere un gelato
all’Antica Delizia, pasticceria
rinomata, e recarsi
appena fuori dal centro
La pieve di Santa
Maria di Spaltenna,
Gaiole in Chianti.
COME
MUOVERSI
IN AUTO
La piacevolezza delle strade, da percorrere a ritmo lento,
rende forse l’auto il mezzo migliore per esplorare il Chianti.
Partendo da Firenze, si può scegliere fra tre opzioni:
la Superstrada Firenze-Siena, che costeggia il confine
tra il Chianti e la Val d’Elsa, con uscita a Poggibonsi Nord;
la Statale 222 Chiantigiana, che raggiunge tutti i paesi
più significativi e garantisce scenari mozzafiato (per questo
motivo andrebbe percorsa di giorno); la Statale Cassia,
che porta fino a Greve in Chianti, dove incrocia la
Chiantigiana. Una possibilità molto suggestiva è quella
di partecipare a un tour nella campagna toscana a bordo
di un’Alfa Romeo d’epoca. Per maggiori informazioni:
www.nostalgic.de
IN BICI O SCOOTER A NOLEGGIO
Nella bella stagione, o comunque nelle belle giornate, è meraviglioso
visitare il Chianti in bici o in scooter: entrambi si
possono noleggiare a Greve in Chianti, presso il grande negozio
Officina Ramuzzi (www.ramuzzi.com). Tra i tanti itinerari
in bicicletta, ve ne segnaliamo due molto suggestivi e
adatti a tutti. Il percorso che da Castellina in Chianti arriva
a Radda in Chianti e il cosiddetto Castelnuovo Berardenga
Tour. Il primo si snoda per 28 km, con 19 km di
sterrato e panorami mozzafiato sulla Montagnola senese e
la valle dell’Elsa. Il secondo è un percorso ad anello di 30
km che attraversa le incantevoli terre del Chianti senese.
21
la piacevolezza
partire da
scegliere
costeggiare
il confine
la (strada)
statale
incrociare
partecipare a
Freude
aufbrechen
aus
wählen
entlang
verlaufen
Grenze
Staats-
straße
kreuzen
teilnehmen
an
historisc
mit dem
Fahrrad
Miet-
Route
für alle
geeignet
sich
erstrecken
Schotterweg
ringförmig
bezaubernd
d’epoca
in bici f.
a noleggio
l’itinerario
adatto
a tutti pl.
snodarsi
lo sterrato
ad anello
incantevole
© G. Santoni, Huber/Sime (2), Marka
ADESSO NOVEMBRE 2013

VIAGGI - CHIANTI
abitato per ammirare il tumulo etrusco di Montecalvario,
importantissimo esempio di architettura funebre etrusca.
Ed eccoci arrivati a Radda in Chianti e Gaiole in
Chianti, altri due pezzi forti di questo nostro itinerario
novembrino. Radda è forse uno dei centri abitati meglio
conservati, dove il Medioevo si respira ancora appieno
nel dedalo di viuzze concentriche che caratterizza il centro
storico. Tutto si stringe intorno alla piazzetta centrale
con la sue due perle, il Palazzo del Podestà e la chiesa di
San Niccolò, di origine romanica. Non lontano dal paese,
ecco il suggestivo Castello di Volpaia, antica fortificazione
in arenaria, dal caratteristico colore scuro. Da vedere,
nei dintorni, anche la chiesa di Sant’Eufrosino, che oggi
è sconsacrata e, in tributo alle migliori tradizioni dei luoghi,
è diventata un’enoteca. Un vero e proprio inno a Bacco
è poi il paese di Gaiole in Chianti, che, stretto sopra
un colle di cipressi, è famoso per la concentrazione di
aziende vinicole e per gli splendidi paesaggi circostanti.
Nel suo comprensorio sorge tra l’altro il massiccio Castello
di Brolio, di origine longobarda, appartenente fin
dal XII secolo alla famiglia dei Ricasoli, che da allora non
ha mai smesso di produrre qui il suo famoso Chianti Classico.
Gaiole è anche il punto di partenza per meravigliose
escursioni nei territori circostanti. Per esempio si può
visitare la pieve di Spaltenna, con all’interno un prezioso
crocifisso ligneo del Quattrocento; o il Castello di Vertine,
piccolo borgo fortificato dalle incantate atmosfere,
oppure, ancora, Badia a Cotilbuono, un ex monastero risalente
al 1049 diventato oggi una rinomata azienda agricola
che produce olio e altre prelibatezze.
Certo, ci sono decine di altre perle nascoste, nelle campagne
del Chianti, a rendere
ancora più prezioso que-
il tumulo Hügelgrab
funebre Grabsto
piccolo mondo antico
meglio am besten
conservato erhalten che tutto il pianeta ci invidia.
Non abbiamo parlato a
il dedalo Labyrinth
la viuzza Gässchen fondo di delizie come Castelnuovo
Berardenga, ar-
suggestivo eindrucksvoll
in arenaria aus Sandstein
nei dintorni pl. in der roccato su un colle tra
Umgebung l’Ombrone e il torrente Malena,
o del minuscolo borgo
sconsacrato aufgelassen
l’inno Loblied
circostante umliegend di San Gusmè, o ancora di
massiccio massiv Vagliagli, con il vicino castello
di Aiola, o di Ponti-
l’escursione f. Ausflug
il crocifisso Kruzifix
ligneo aus Holz gnano e della sua bellissima
certosa quattrocente-
il monastero Kloster
la prelibatezza Köstlichkeit sca. Nel Chianti c’è una tale
concentrazione di tesori
nascosto verborgen
il pianeta Planet
arroccato su hoch oben che conviene scoprirli “sul
gelegen campo” e non c’è articolo di
il torrente Bach
la certosa Kartäuserklostegrafie
che possa raccontar-
giornale o album di foto-
raccontare erzählen ne tutta la storia.
ADESSO NOVEMBRE 2013

UNA SOSTA TRA LE COLLINE
Nell’altra pagina: Castellina in Chianti. Qui. da sinistra:
un’immagine d’epoca di un trasporto di fiaschi delle Fattorie dei
Marchesi Antinori; la cantina del Castello di Volpaia, a Radda in
Chianti. Sotto: uno scorcio del borgo di Montefioralle.
QUANDO IL VINO NON È UN “FIASCO”!
il fiasco Korbflasche, hier:
Fiasko
astemio abstinent
degustare,
assaggiare probieren
estendersi sich ausdehnen
a seconda delle
stagioni pl. je nach Jahreszeit
dettare vorgeben
percorrere zurücklegen
ghiotto interessant
l’ettaro Hektar
l’annessa angegliedertes
tenuta Weingut
a fiumi pl. im Überfluss
la visita geführte
guidata Besichtigung
dare i natali pl. hervorbringen
il vin santo Dessertwein
il podere Landgut
lo stuzzichino Häppchen
fornitissimo sehr gut bestückt
la cantina Weinkeller
la fiaschetteria Weinhandlung
versare gießen
il crostino: geröstete Weißbrotscheibe mit
unterschiedlichem Belag
il vetro Glas
rivestito di paglia mit Stroh umhüllt
panciuto bauchig
il collo Hals
impilare stapeln
A meno che non siate rigorosamente
astemi, è un delitto visitare il Chianti
senza degustare il prodotto che ha
reso questo territorio famoso in tutto
il mondo. Da queste parti i vigneti sono
la base del paesaggio, si estendono
per chilometri e chilometri, rivestono
ovunque le colline di colori diversi a seconda
delle stagioni e dettano i ritmi delle
attività umane.
Grandi o piccole che siano, create secoli
fa o ieri l’altro, tutte le aziende vinicole
del Chianti offrono la possibilità di
degustare i vini più pregiati, ed è praticamente
impossibile percorrere più di
un chilometro senza trovarne una. Facciamo
qualche esempio: a Greve in
Chianti, l’enoteca Le Cantine offre la
possibilità di assaggiare decine di varietà,
così come la ghiotta opportunità
del Museo del Vino. Tre chilometri più in
là, benvenuti al Castello di Vicchiomaggio,
che propone degustazioni del
Chanti Classico Gallo Nero prodotto nei
130 ettari dell’annessa tenuta. Vino a
fiumi e visite guidate anche al vicino Castello
di Verrazzano, che diede i natali
al navigatore Giovanni da Verrazzano. A
Panzano in Chianti trovate l’Antica
Fattoria Montagliari, che oltre alle degustazioni
di Chianti propone assaggi di
vin santo, grappa, olio e altri prodotti della
zona. Poi, a circa 2 chilometri dal centro,
dal lontano 1427 è in attività il Podere
Panzanello: anche qui, Chianti
Classico a volontà, servito con gustosi
stuzzichini. A fine pasto, tutti a visitare le
fornitissime cantine!
C’è anche un’altra sfiziosa possibilità di
degustare i vini toscani: sedersi in una
delle tante fiaschetterie della zona, ossia
le tipiche enoteche toscane. Qui un
tempo si poteva solo bere vino, che veniva
versato nel bicchiere dai fiaschi, da
cui il nome del locale. Oggi il vino si accompagna
a crostini, taglieri di salumi e
formaggi o piatti della tradizione toscana.
Una curiosità: il famoso fiasco toscano
– in vetro, rivestito di paglia, panciuto
e con il collo allungato – si è diffuso
velocemente, a partire dal XII secolo,
proprio per via della sua forma. Permetteva,
infatti, di impilare i fiaschi sui
carri in maniera stabile. Sembra, inoltre,
che il rivestimento in paglia sia stato inventato
da Leonardo da Vinci.
© Huber/Sime (2)
23
ADESSO NOVEMBRE 2013

L’ITALIA IN DIRETTA
DI RICCARDO IACONA
L’INQUINAMENTO A BRESCIA
Un caso unico in Europa: un’area
di 4 milioni di m 2 contaminata
dalle emissioni altamente
inquinanti di policlorobifenili
(Pcb). A sinistra: un manifesto in
un parco giochi di Brescia
polemizza contro la mancata
bonifica della città. A destra:
Brescia dall’alto. Nell’altra
pagina: manifestanti chiedono la
bonifica della città; un cartello
avverte del pericolo; la fabbrica
Caffaro di Brescia, responsabile
delle emissioni di Pcb.
24
Vietato giocare nell’erba
Leben mit dem Gift im Boden: das Verbotsschild „Rasen betreten verboten“
hat in Brescia eine andere Bedeutung. Das hochgiftige Polychlorbiphenyl
hat die Anzahl von Krebsfällen in die Höhe schnellen lassen.
PCB È L’ACRONIMO DI “POLICLOROBIFENILI”. SI
TRATTA DI UNA MISCELA INQUINANTE, PERSI-
STENTE E ALTAMENTE CANCEROGENA, COME LA
DIOSSINA. Il prodotto venne brevettato nei primi anni del
1900 dalla Monsanto, negli Stati Uniti. Serviva inizialmente
come additivo per gli oli lubrificanti e di raffreddamento,
ma proprio per la sua formula chimica, non infiammabile e
non deteriorabile, è finito un po’ dappertutto, nelle vernici,
negli antiparassitari e persino nella “carta carbone”. In Italia,
il brevetto del Pcb venne comprato negli anni Trenta dalla
fabbrica Caffaro di Brescia, che fino agli anni Ottanta ne
ha prodotte migliaia di tonnellate e ne ha versate 150 nei canali
e nelle falde acquifere della zona. Così il Pcb, a Brescia,
ha viaggiato per decine e decine di chilometri e oggi se ne
trovano tracce persino nei comuni a sud della città. Il primo
a parlarne è stato Marino Ruzzenenti, uno studioso di storia
industriale che nel 2001 pubblicò un libro intitolato Un
secolo di cloro e... Pcb. Da allora tutti sanno che a Brescia è successo
un disastro. Il Pcb ha inquinato in profondità un intero
quartiere in cui vivono 25.000 persone. È arrivato persino
nei campi in cui si coltivavano il grano, la frutta e la
verdura; dove pascolavano le mucche da carne e da latte. È
entrato così nella catena alimentare, al punto che il Pcb si
trova oggi nel sangue dei bresciani in percentuali che superano
di migliaia di volte la soglia di sicurezza.
Quanto è pericoloso, il Pcb, per la salute delle persone
che entrano in contatto con questa sostanza? Philippe
Grandjean, scienziato di fama internazionale, ha cominciato
a studiare il Pcb 20 anni fa. L’ho incontrato a Boston,
negli Stati Uniti, presso l’Università di Harward, dove insegna
e fa ricerca. Ecco cosa mi ha detto: “Il Pcb provoca il
cancro, in particolare il cancro al seno e i tumori del sangue.
Noi pensiamo che sia collegato allo sviluppo del diabete
e, secondo le nostre ricerche, impedisce il corretto sviluppo
del cervello dei bambini. I bambini esposti al Pcb
hanno capacità cognitive ridotte, il loro quoziente di intelligenza
è più basso. Il Pcb si trasmette da madre a figlio anche
con l’allattamento. Studiando i bambini esposti al Pcb
abbiamo visto che attacca anche il sistema immunitario”.
verboten
im Gras
spielen
Polychlor-
biphenyl
Mischung
beständig
krebserregend
patentieren
Zusatzstoff
vietato
giocare
nell’erba
il policlorobifenile
la miscela
persistente
cancerogeno
brevettare
l’additivo
l’olio lubrificante
infiammabile
non deteriorabile
dappertutto
la vernice
la carta
carbone
la tonnellata
Schmieröl
entflammbar
nicht
abbaubar
überall
Lack
Kohlepapier
Tonne
la falda
acquifera
la traccia
inquinare
il quartiere
il grano
pascolare
la catena
alimentare
il sangue
la soglia di
sicurezza
pericoloso
la salute
il cancro
al seno
lo sviluppo
il cervello
l’allattamento
Wasserader
Spur
vergiften
Stadtviertel
Weizen
weiden
Nahrungskette
Blut
Grenzwert
gefährlich
Gesundheit
Brustkrebs
Entstehung
Gehirn
Stillen
ADESSO NOVEMBRE 2013

L’ITALIA IN DIRETTA
Negli Stati Uniti, in Alabama, c’è una piccola città che è
stata esposta per 60 anni, come Brescia, al Pcb, perché lì c’era
una delle fabbriche della Monsanto che producevano
questa sostanza. Ci sono andato di persona e quello che ho
visto ce l’ho ancora negli occhi: un’intera comunità letteralmente
distrutta. Le case nelle quali la gente abitava sono
state abbattute, le scuole chiuse. Angela Martin, pediatra
di una clinica specializzata nella cura dei bambini di
Anniston esposti al Pcb, ha studiato centinaia di cartelle cliniche.
Questo è quello che ha scoperto: “Il Pcb entra nella
tiroide, nel pancreas, nel sistema linfatico. Noi abbiamo tantissimi
bambini con la pressione alta, tanti con l’insulina a
400, quando dovrebbe essere a 10, e tantissimi casi di asma,
di eczemi e di altre malattie della pelle. Qui a Anniston c’è
il più alto numero di malattie della pelle di tutto lo stato
dell’Alabama. Qui abbiamo tanti casi di Rabdomiosarcoma,
un tumore raro ma molto aggressivo. Tutto per colpa della
forza distruttiva che il Pcb esercita sul nostro organismo”.
La dimensione clinica del disastro è tale che a Anniston
è intervenuta l’Agenzia per l’Ambiente e la Monsanto
è stata condannata da un tribunale a risarcire gli abitanti
e ad accollarsi le spese di bonifica. Una bonifica molto
complicata, che va avanti ormai da quasi 10 anni, perché
bisogna prelevare e distruggere tutta la terra, per chilometri
e chilometri, e fino a una profondità di almeno 60
centimetri. Inoltre bisogna bonificare ruscelli, canali e fiumi
fino a 50 miglia dall’epicentro dell’inquinamento. E da
noi? Non è successo niente
ADESSOaudio
Ascolta la mini-inchiesta
sul tema “Come percepite l’inquinamento
in Italia?”
ADESSOplus
Fai l’esercizio sull’inquinamento
a Brescia nella Grammatica.
per 10 anni. Dopo l’uscita
del libro di Ruzzenenti, a
dire il vero, anche il ministero
dell’Ambiente era venuto
a verificare la situazione
di Brescia e i tecnici
dell’Istituto superiore di sanità
avevano certificato che
abbattere
il, la pediatra
la cartella
clinica
la tiroide
il pancreas
la pressione
alta
l’asma
la malattia
della pelle
raro
esercitare
condannare a
risarcire
l’abitante m., f.
abreißen
Kinderarzt,
-ärztin
Hautkrankheit
selten
ausüben
verurteilen zu
entschädigen
Einwohner, -in
Sanierungs-
kosten
abtragen
Tiefe
Bach
Erscheinen
in Konkurs
gehen
le spese
di bonifica
prelevare
la profondità
il ruscello
l’uscita
fallire
il provvedimento
il divieto
lanciare
l’allarme m.
l’incidenza
il fegato
l’occasione f.
fittamente
abitato
Patientenakte
Schilddrüse
Bauchspeicheldrüse
hoher
Blutdruck
Asthma
Maßnahme
Verbot
Alarm
schlagen
Häufigkeit
Leber
Gelegenheit
dicht besiedelt
le cose scritte nel libro erano tutte vere. Tuttavia, poiché la
Caffaro era nel frattempo “opportunamente” fallita, non
si sono trovati i soldi per la bonifica. Da più di 10 anni i
bresciani continuano dunque a vivere a contatto con il
Pcb. Gli unici provvedimenti presi sono stati il divieto di
camminare e giocare nei parchi. Brescia è diventata così
“la città dove ai bambini è vietato giocare nell’erba”.
Intanto, gli ultimi studi epidemiologici continuano a lanciare
l’allarme: l’incidenza del tumore maligno della tiroide
a Brescia è del 49% superiore rispetto alle altre città del Centro-Nord;
+58% per il tumore al fegato; +20% per il linfoma
Non-Hodgkin; +26% per il tumore al seno. Quando comincerà
la bonifica? Tra l’altro, si tratterebbe di una
straordinaria occasione di ricerca, perché non esiste un’altra
città in Europa nella quale l’inquinamento e la relativa
bonifica riguardino un’area di 4 milioni di metri quadri, con
interi quartieri fittamente abitati, case, ospedali e scuole.
Riccardo Iacona: Reporter, berichtet über Leben und
Politik in Italien. Seit 2009 ist er Autor und Moderator
der Fernsehsendung Presa diretta auf RAI 3.
25
ADESSO NOVEMBRE 2013

INTERVISTA
Una vita da
ROMANZO
Testo: Cristina Giordano
26
Als Fotoreporterin war ihr Leben in
den 1950er-Jahren ein einziges Abenteuer.
1958 hat Inge Schönthal den Linksaktivisten
und Verleger Giangiacomo Feltrinelli
geheiratet und gilt heute als die Grande
Dame des italienischen Verlagswesens.
SIGNORA DELL’EDITORIA ITALIANA E, PRIMA, FO-
TOREPORTER DI TALENTO, A 83 ANNI INGE SCHÖN-
THAL FELTRINELLI CONTINUA A ESSERE UN PUNTO
DI RIFERIMENTO NEL PANORAMA CULTURALE ITA-
LIANO E INTERNAZIONALE. In Germania, la sua vita e
la sua carriera vengono ora celebrate dal volume Fotografien,
uscito a settembre per la casa editrice Steidl di Gottinga.
La incontro nel suo studio milanese, a pochi passi dal
Duomo. In questa piccola stanza, il tempo sembra essersi
fermato: alle pareti, fotografie di grandi letterati, attori e
personaggi politici che hanno fatto la storia. Tra pile di libri,
giornali e riviste, c’è una macchina da scrivere con la
tastiera tedesca, un regalo di Roberto Olivetti, come mi
Bezugspunkt
jdn. treffen
Arbeitszimmer
Wand
Schauspieler
Stoß
Zeitschrift
Schreib-
maschine
Tastatur
Geschenk von
anvertrauen
lächeln
Farbband
nicht zu
bekommen
Vorrat
hand-
geschrieben
il romanzo
l’editoria
di talento
il punto di
riferimento
incontrare qcn.
la stanza
la parete
l’attore
la pila
la rivista
la macchina
da scrivere
la tastiera
il regalo di
confidare
sorridere
il nastro
introvabile
la scorta
vergato
a mano
Roman
Verlagswesen
talentiert
l’onorificenza
insignire
la stima
straordinario
l’impegno
il dopoguerra
il patrigno
il figlio
la pubblicità
inizialmente
la nave
l’inviata
scattare
una foto
lo scoop
pesante
lento
il flash
avere buon
occhio
al semaforo
Ehrung
auszeichnen
Wertschätzung
außergewöhnlich
Verpflichtung
Nachkriegszeit
Stiefvater
Kind
Werbung
am Anfang
Schiff
Berichterstatterin
ein Foto
machen
Knüller
schwer
langsam
Blitz
einen guten
Blick für etw.
haben
an einer Ampel
confida lei stessa. La presidente della
Giangiacomo Feltrinelli Editore non
ama i computer e sorride quando mi
confessa che i nastri per la macchina
da scrivere sono ormai introvabili,
ma fortunatamente ne ha ancora
una piccola scorta nascosta da qualche
parte. Con orgoglio mi mostra
una lettera vergata a mano dalla
scrittrice sudafricana Nadine Gordimer,
sua amica e Premio Nobel, e il
Fotografien, Inge
Feltrinelli, Steidl,
280 pagine, € 30.
telegramma con l’annuncio dell’onorificenza di cui è
stata insignita da Giorgio Napolitano. Segni di stima per
una donna straordinaria, che tra i suoi mille impegni mi
dedica un pezzetto della sua giornata.
Com’è iniziata la sua straordinaria carriera di fotoreporter?
Nel dopoguerra il mio patrigno (i miei genitori si
erano separati, mia madre si era risposata e mio padre era
emigrato in America) si ritrovò senza lavoro e qualche
tempo dopo morì, lasciando mia madre sola con tre figli.
Viste le difficoltà economiche, non potevo studiare e dovevo
aiutare finanziariamente la mia famiglia. Una fotografa
di Gottinga, che successivamente divenne molto famosa
nel campo della pubblicità, cercava un’assistente.
L’ho seguita ad Amburgo e così è iniziata la mia carriera
di fotoreporter.
Cosa fotografava inizialmente? Stupidamente, all’inizio
fotografavo le navi di Amburgo (ride), poi cominciai a
collaborare con alcune riviste femminili. Come inviata,
iniziai a scrivere le cosiddette human interest stories, raccontando
e fotografando soprattutto le donne. Qualche
tempo dopo, partii per l’America e iniziai a realizzare i
primi reportage.
Nelle strade di New York, lei scattò una meravigliosa
foto a Greta Garbo. Mi racconta la storia di quella fotografia?
Fu il mio primo scoop. La tecnica non era il mio
forte; le macchine fotografiche a quei tempi erano molto
pesanti, lente e il flash pesava un paio di chili. Ma avevo
buon occhio. Al semaforo vidi questo bellissimo profilo,
© Effigie
ADESSO NOVEMBRE 2013

INTERVISTA
riconobbi immediatamente Greta Garbo e, in un paio di secondi,
scattai la foto. Fu il famoso “momento decisivo”, come
diceva il famoso fotografo Henri Cartier-Bresson. Poi mi
rivolsi a un’agenzia e la rivista Life comprò la mia foto per
50 dollari. I primi 50 dollari della mia vita guadagnati con
la fotografia. Una foto che oggi è diventata molto celebre.
Tra i suoi scatti più conosciuti c’è la foto in cui è ritratta
vicino a Ernest Hemingway. Dove fu scattata? A Cuba. È
una storia lunghissima... Hemingway non amava incontrare
fotografi o giornalisti. Il suo editore tedesco Rowohlt aveva
intenzione di pubblicare una riedizione dei suoi romanzi,
proibiti in Germania durante il nazismo. Ma Hemingway
non rispondeva mai al telefono – stiamo parlando di tempi
in cui l’unico mezzo tecnologico che esisteva, oltre al telefono,
era il telex, ed Hemingway non lo aveva –; Rowohlt,
quindi, mi chiese di incontrarlo personalmente. Ma andare
riconoscere
guadagnato
il, la giornalista
l’editore m.
la riedizione
l’annuncio
erkennen
verdient
Journalist, -in
Verleger
Neuauflage
Anzeige
l’autista m., f.
alternarsi
al volante
il soggiorno
la rete
di amicizie pl.
Fahrer, -in
sich am Steuer
abwechseln
Aufenthalt
Freundeskreis
a Cuba non fu facile. In un annuncio lessi che cercavano un
autista per portare un’auto da New York a Miami. Mi presero!
Eravamo in tre, io e altri due uomini, costretti ad alternarci
al volante ogni 500 chilometri. Arrivata a Key West, raggiunsi
Cuba. Poi Hemingway mi chiese di rimanere da lui e
ci restai per due settimane. Fu un soggiorno fantastico!
Lei fotografò i personaggi più famosi di quegli anni.
Come riuscì a fotografare Picasso? Anche Picasso non
amava né i giornalisti, né i fotografi. Grazie alla mia rete
di amicizie, riuscii a contattare Daniel-Henry Kahnweiler,
Nata a Essen nel 1930 e cresciuta [aufgewachsen] a Gottinga, Inge
CHI È
Schönthal Feltrinelli intraprende ad Amburgo la carriera di fotografa.
Nel 1952 trascorre un lungo periodo a New York. Nella Grande mela fotografa,
tra gli altri, Greta Garbo, John Fitzgerald Kennedy, Winston Churchill. Dopo aver
conosciuto e sposato l’editore e intellettuale di sinistra Giangiacomo Feltrinelli,
si trasferisce a Milano. Nel 1972 Giangiacomo viene trovato morto, dilaniato
[zerfetzt] da un’esplosione, a Segrate, vicino a Milano. Le cause precise del decesso
non sono mai state chiarite, ma l’episodio è da ricondursi alla sua militanza
politica [politische Aktivität]. Inge Feltrinelli diventa presidente dell’omonima
[gleichnamig] casa editrice. Ha ricevuto innumerevoli [unzählige] riconoscimenti
[Auszeichnungen] ed è stata tra l’altro insignita da Giorgio Napolitano dell’onorificenza
di Grande Ufficiale della Repubblica.
27
Inge Schönthal
Feltrinelli (83), editrice
e fotografa.
ADESSO NOVEMBRE 2013

INTERVISTA
Mi piace
vestirmi di colori vivaci [lebhafte], amo
soprattutto l’arancione [Orange]
rileggere [wiederlesen] Il Gattopardo, o i libri
di Nadine Gordimer
le donne che ricoprono incarichi dirigenziali
[Führungspositionen]
Non mi piace
la minestra di piselli [Erbsensuppe] servita dagli
inglesi a Gottinga nel dopoguerra
la situazione politica italiana di oggi
scrivere al computer
28
il suo mercante d’arte, una persona molto antipatica. Picasso,
invece, fu molto gentile e simpatico con me. Si mise
addirittura a fare il clown per le mie foto. Una delizia!
Tra tutte le persone che ha fotografato e intervistato, ci
sono le attrici Sofia Loren, Anna Magnani, Kim Novak,
solo per citarne alcune... Di quale ha il ricordo più bello?
Tra le attrici, la più piacevole fu Anna Magnani. Prima di
andare da lei, mi dissero che la Magnani odiava le donne
giovani e carine come me, e che si circondava solo di uomini.
Ma si sbagliavano. Anna Magnani nei miei confronti si
comportò come una mamma. Volle conoscere la mia storia
e sapere da dove arrivavo. Fu davvero molto premurosa.
A un certo punto della sua vita, incontrò quello che
divenne suo marito: Giangiacomo Feltrinelli (vedi ADES-
SO 11/05, pag. 70). Fu nel 1958 da Rowohlt, la casa editrice
di Hemingway, una sera durante una festa ad Amburgo.
Io arrivavo dal Ghana e non avevo nemmeno un vestito
pulito. Passai velocemente dalla tintoria e arrivai alla festa
il mercante
d’arte f.
invece
gentile
la delizia
l’attrice f.
il ricordo
piacevole
odiare
sbagliarsi
nei miei
confronti pl.
premuroso
incontrare
il marito
il vestito
pulito
la tintoria
in ritardo
il divorzio
la moglie
il frigo
Kunsthändler
hingegen
freundlich
Vergnügen
Schauspielerin
Erinnerung
angenehm
hassen
sich irren
mir gegenüber
aufmerksam
treffen
Ehemann
sauberes
Kleid
Reinigung
verspätet
Scheidung
Ehefrau
Kühlschrank
la vivacità
l’artista m., f.
difficile
l’avvento
pubblicare
il lettore
il peccato
arrangiarsi
tirarsi su
le maniche pl.
al contrario di
la busta paga
preoccupato
Lebendigkeit
Künstler, -in
schwierig
Aufkommen
veröffentlichen
Leser
Schande
sich arrangieren
sich die Ärmel
hochkrempeln
im Gegensatz
zu
Lohntüte
besorgt
ADESSOplus
Fai l’esercizio sulla biografia
di Inge Feltrinelli nella rubrica
Grammatica.
in ritardo. Quella sera conobbi Giangiacomo Feltrinelli.
Nel 1960 vi siete sposati in Messico. Perché in Messico?
Giangiacomo era già stato sposato. Quando l’ho conosciuto,
si era appena separato. In Italia, allora, non esisteva
il divorzio. Io ero la seconda moglie (sorride).
Con Giangiacomo Feltrinelli si trasferì in Italia.
Com’era l’Italia di allora? Per me era paradisiaca. Milano
era una città molto europea. In Germania cominciava il
famoso Wirtschaftswunder, il boom economico. I tedeschi
erano solo interessati a comprare un frigo nuovo o una
macchina nuova. Milano invece era piena di gallerie d’arte,
teatri, c’era il Piccolo Teatro di Giorgio Strehler, c’era la
Scala. C’era una grande vivacità intellettuale. Tutti gli artisti
vivevano o passavano da Milano. E Giangiacomo mi
diede una grande chance. Imparai a tenere la casa aperta
per tutti coloro che volevano lasciare un’idea, un manoscritto.
C’era sempre qualche scrittore che si fermava a
dormire da noi. Così conobbi il poeta Eugenio Montale o
Marguerite Duras e tanti altri scrittori, curiosi di conoscere
una tedesca che non fosse nazista.
Quanto è difficile oggi fare l’editore? Con l’avvento
di Amazon e dell’e-book è davvero molto difficile. Ci sono
troppi editori che pubblicano troppi libri. Ma la verità è
che abbiamo pochi lettori. L’Italia è un paese dove il 50%
degli italiani non legge un libro. Abbiamo gli stessi livelli
di Grecia e Portogallo. E questo è il nostro dramma. I famosi
hot readers, i lettori forti, sono solo l’11%. È un gran
peccato, per un paese ricco di cultura come l’Italia.
Dal punto di vista politico, come le sembra l’Italia di
oggi? Pessima! Stiamo vivendo il momento più brutto
della nostra storia. Gli italiani in genere creano sempre
dal caos, sono molto bravi ad arrangiarsi e a tirarsi su le
maniche, al contrario dei tedeschi, i quali se hanno 5 euro
in meno nella busta paga diventano subito nevrotici. Ma
nonostante sia una grande ottimista, sono sinceramente
molto preoccupata.
ADESSO NOVEMBRE 2013

SCHERZI A PARTE
DI SILVIA ZICHE
29
prossimo
sperare di
nächster
hoffen zu
ADESSO NOVEMBRE 2013

DIE GEHEIMNISSE DER KUNST
Jeden Monat: Die großen Geheimnisse und
Rätsel der italienischen Kunstgeschichte.
I MISTERI DELL’ARTE
DI DANIELA MANGIONE
30
GIOTTO
Nasce nel 1267 a Colle di
Vespignano, vicino a Firenze,
da una famiglia contadina.
Cimabue – si racconta
– lo vede disegnare su
un sasso le pecore del suo
gregge e lo invita subito
nella propria bottega. Secondo
la leggenda, Giotto
è capace di tracciare cerchi
perfetti senza bisogno
del compasso. Fa velocemente
carriera: tra i 20 e i
30 anni dipinge gli affreschi
della basilica di San
Francesco ad Assisi. Poi
lavora a Roma, a Padova,
a Firenze, a Napoli; diffonde
nella Penisola il rinnovamento
dell’arte italiana,
eclissando l’astrazione bizantina
che dominava fino
a quel momento. Muore
nel 1337, a 70 anni, quando
ha da poco iniziato a
dipingere il campanile del
Duomo di Firenze.
contadino
disegnare
il sasso
la pecora
il gregge
la bottega
tracciare
un cerchio
il compasso
dipingere
l’affresco
diffondere
l’arte f.
eclissare
dominare
morire
il campanile
bäuerlich
zeichnen
Stein
Schaf
Herde
Werkstatt
Kreis
zeichnen
Zirkel
malen
Freske
verbreiten
Kunst
ablösen
vorherrschen
sterben
Glockenturm
DI CHI SARÀ MAI
Das Gesicht in den Wolken
– gut 800 Jahre mussten
seit der Entstehung
dieses Kunstwerks vergehen,
ehe eine Historikerin
das Gesicht entdeckte.
Seitdem rätselt die Fachwelt
über Bedeutung und
Absicht dieser Einfügung.
Il volto nascosto tra le nuvole nella
scena della morte di San Francesco,
nella Basilica superiore di San
Francesco ad Assisi.
LA VIVACITÀ DEI COLORI E GLI SPLENDIDI PARTICOLARI DE-
GLI AFFRESCHI DI GIOTTO NELLA BASILICA SUPERIORE DI AS-
SISI SONO RIUSCITI A DISTRARRE PER SECOLI L’ATTENZIONE
DI MIGLIAIA DI VISITATORI ED ESPERTI. Per oltre 800 anni, infatti,
nessuno si è accorto di un piccolo, interessante
e sorprendente particolare presen-
il volto Gesicht
la vivacità Lebendigkeit te nel mistico cielo nella scena della morte di
il particolare Detail
distrarre Aufmerkl’attenzione
f. samkeit angelo, Giotto avrebbe dipinto, ben nasco-
San Francesco. In alto a destra, vicino a un
ablenken
sto fra le nuvole (ma ora assai chiaro), un
il visitatore Besucher
sorprendente überraschend volto . Il merito della scoperta va a una medievista,
Chiara Frugoni, che è stata la sola,
l’angelo Engel
ben nascosto gut versteckt
la nuvola Wolke negli 800 anni di vita di questi affreschi, ad
assai sehr
accorgersi del particolare. Si tratterebbe, per
il merito Verdienst la precisione, di un demone, ma a quale scopo,
per dire cosa Giotto lo avrebbe inserito
il, la medie- Mittelaltervista
spezialist, -in
accorgersi etw.
fra le nuvole? Uno scherzo, un’impertinenza,
un messaggio? Per Chiara Frugoni po-
di qc. bemerken
a quale zu welchem
scopo Zweck trebbe trattarsi di uno di quei demoni che, si
inserire einfügen credeva, ostacolavano l’ascesa al cielo delle
il messaggio Botschaft
l’ascesa Aufstieg anime dopo la morte. C’è chi ha parlato di
al cielo zum Himmel un segnale più direttamente diabolico, poiché
sopra la fronte del demone c’è un’ombra
la morte Tod
la fronte Stirn
l’ombra Schatten netta , che ricorda chiaramente un paio di
le corna
corna scure. Altri storici dell’arte ricordano
scure pl. dunkle Hörner
che l’inserimento di particolari misteriosi era
l’inserimento Einfügen
ricorrente verbreitet ricorrente, un sistema utilizzato dai pittori
il pittore Maler antichi per comunicare un messaggio a una

QUEL VOLTO?
23° PUNTATA
CHI FU IL PRIMO?
VOLTI TRA
LE NUVOLE
Fino al 2011 si riteneva che il primato della
cosiddetta “manipolazione delle nuvole”
spettasse, nell’arte antica, ad Andrea Mantegna,
che nel suo San Sebastiano dipinto
del 1460, faceva sbucare dalla vaporosità delle
nubi una suggestiva figura di uomo a cavallo
. Il demone di Giotto retrodaterebbe tale
pratica alla fine del 1200. C’è tuttavia chi non
esclude che lo stesso
ritenere annehmen
intento possa es-
il primato Vorreiterstellunsere
rintracciato in
altre nuvole di Giotto:
come si fa, infat-
spettare zustehen
la vaporosità
a cavallo
Leichtigkeit
auf einem
ti, a essere certi che
nelle nuvole della
Pferd scena dell’estasi di
retrodatare zurückdatieren
Francesco, sempre
escludere ausschließen nella Basilica superiore,
rintracciare
certo
entdecken
sicher non siano pre-
senti altri profili?
31
cerchia di iniziati. C’è chi, però, la cerchia Kreis
confrontando il profilo del volto
fra le nuvole con la raffigu-
confrontare vergleichen
di iniziati pl. Eingeweihter
la raffigurazione
Darstellung
razione della Prudenza , nell’Allegoria
dell’Obbedienza, nel la prudenza Klugheit
ciclo pittorico della Basilica inferiore,
ha ipotizzato che il profi-
la vecchiaia Alter
il protettore Förderer
arcigno mürrisch
lo non volesse evocare altro che
lieve sanft
la vecchiaia e che si trattasse del
viso di qualche vecchio protettore di San Francesco. Certo, il
profilo un po’ arcigno, anche se reso lieve e leggero dalla materia
– le nuvole – in cui è disegnato, collocato in una scena così
importante come quella della morte del Santo, apre a nuove
riflessioni e ipotesi sull’intero ciclo pittorico.
San Sebastiano di Andrea Mantegna,
conservato nel Kunsthistorisches Museum di Vienna.
San Francesco in estasi,
Basilica superiore di San
Francesco ad Assisi.
ADESSO NOVEMBRE 2013

BOTTA E RISPOSTA
DI MARINA COLLACI
32
IN UN POMERIGGIO D’ESTATE,
SU UNA SPIAGGIA TUNISINA
STO LEGGENDO UNA RIVISTA
ITALIANA DI POLITICA QUAN-
DO, ALL’IMPROVVISO, MI SEN-
TO OSSERVATA. Alzo gli occhi e vedo
una fila di ragazzi che guardano
turbati la copertina della mia rivista.
Io non me n’ero neanche accorta, ma
in bella vista c’è una donna nuda,
usata per illustrare un reportage che
con il corpo delle donne non ha proprio
nulla a che fare. I ragazzi pensano
di sicuro che io stia leggendo una
rivista pornografica in un luogo pubblico.
Me ne vado, vergognandomi
un po’. In Italia siamo oramai assuefatti
a questo genere di pubblicità e il
la bella
statuina
la spiaggia
la rivista
all’improvviso
la copertina
nudo
vergognarsi
assuefatto a
la pubblicità
hier: Frau, die nur als
Dekoration dient
Strand
Zeitschrift
plötzlich
Titelseite
nackt
sich schämen
gewöhnt an
Werbung
fenomeno, anziché diminuire, negli
ultimi anni è cresciuto. Tuttavia, nel
deserto si è levata una voce, anzi due.
Prima quella della blogger e attivista
per i diritti delle donne Lorella Zanardo
(vedi ADESSO 04/13, pag. 24),
poi quella della neopresidente della
Camera Laura Boldrini, che ha detto:
“È inaccettabile che in questo paese
diminuire
il deserto
il dentifricio
veicolare qc.
attraverso qc.
esprimere
un parere
muto
svestito
rinunciare a
zurückgehen
Wüste
Zahnpasta
hier: etw. mit Hilfe
von etw. verkaufen
eine Meinung
ausdrücken
stumm
ausgezogen
verzichten auf
ogni prodotto, dallo yogurt al dentifricio,
sia veicolato attraverso il corpo
della donna”. Poi ha aggiunto: “Solo
il 2% delle donne in tivù esprime pareri.
Il resto è muto, a volte svestito”.
La Rai ha scelto allora di rinunciare a
Miss Italia (vedi ADESSO 08/13, pag. 8)
e questo potrebbe essere l’inizio di
una nuova èra.
Donne in TV: solo belle statuine?
Nur dekoratives Beiwerk oder Persönlichkeiten mit eigener Meinung – welche Rolle
sollen Frauen in den italienischen Medien spielen?
Le piaceva vedere Miss Italia in
TV?
La guardavo volentieri quando
ero piccola.
Come commenta la decisione
della Rai di non trasmettere più
il concorso?
Giusto! Un tempo era un programma
divertente. Le ragazze
facevano delle gare. Oggi è monotono:
le ragazze sfilano con
un numero.
Trova piacevole vedere un corpo
femminile sui media?
Non mi piace affatto vedere una
donna che si mette completamente
in mostra. È chiaro che così la sua intelligenza passa
in secondo piano.
Secondo la presidente della
la decisione
trasmettere
il concorso
divertente
la gara
sfilare
passare in
secondo piano
apparire
roseo
Entscheidung
übertragen
Wettbewerb
unterhaltsam
Wettbewerb
über den Laufsteg
gehen
an zweiter
Stelle stehen
erscheinen
rosig
Stefania Creo, di Minturno (Latina), 29 anni, fisioterapista
(a sinistra) e Francesco Pannocchi, di Roma, 53 anni,
disoccupato [arbeitslos].
Camera, il 98% delle donne
che appaiono in TV non
esprime un parere. Lei lo
aveva notato?
Sì, e non vedo un futuro più
roseo. Qualcuno prova a
cambiare qualcosa, ma non
c’è nulla di concreto.
Le piaceva vedere Miss Italia in
TV?
Fa parte del nostro folklore.
Come commenta la decisione
della Rai di non trasmettere più
il concorso?
Negli anni Cinquanta era un modo,
per le donne belle, di salire
alla ribalta. Oggi ha perso la sua
importanza.
Trova piacevole vedere un corpo
femminile sui media?
Come uomo, con l’educazione
che ho avuto e che mi porto dietro,
mi fa sempre piacere vedere
un bel corpo femminile coperto
o scoperto. Anche se in alcuni contesti lo trovo fuori luogo.
Secondo la presidente
della Camera, il 98% delle
donne che appaiono in
TV non esprime un parere.
Lei lo aveva notato?
A pensarci bene, le conduttrici
televisive sono
poche. Il resto, è vero, fa
la bella statuina! E persino
le donne della mia generazione
hanno spesso
un atteggiamento di sottomissione.
groß heraus-
kommen
Zusammenhang
unangemessen
Fernseh-
moderatorin
sogar
salire
alla ribalta
il contesto
fuori luogo
la conduttrice
televisiva
persino
l’atteggiamento
di sot-
tomissione f.
unterwürfiges
Verhalten
ADESSO NOVEMBRE 2013

PAGINE FACILI
il tubetto di
dentifricio
DI MARCO MONTEMARANO
LE CONFEZIONI
il carrello della
spesa
il supermercato
il cartone
di latte
il panetto
di burro
lo scaffale
il vasetto di
yogurt
la scatoletta
di tonno
il barattolo di
Nutella
i pomodori in
scatola
il pacco di
biscotti
© Illustration: Georg Lechner, BfGuK
la borsa della
spesa
QUANDO SIETE IN VACANZA, O MAGARI PASSA-
TE UN PERIODO NELLA VOSTRA CASA IN ITALIA,
OVVIAMENTE DOVETE ANDARE A FARE LA SPE-
SA. Non si può mangiare sempre al ristorante e cucinare
in Italia, con i prodotti tipici del posto, è bello ed è anche
un’esperienza “culturale”. Andiamo subito al supermercato
oppure in un negozio. Sì, ma siamo capaci di nominare
i vari tipi di confezione che vediamo sugli scaffali?
L’italiano, come quasi tutte le lingue, segue regole particolari
e a volte due confezioni che sembrano identiche
hanno nomi diversi. La birra e le altre bibite, ad esempio,
si vendono in bottiglia o in lattina, ma i pomodori pelati,
quelli per fare il sugo, si chiamano pomodori in scatola.
la confezione
ovviamente
fare la spesa
lo scaffale
seguire
la bibita
la bottiglia
la lattina
i pomodori
pelati pl.
la lattina
di birra
la bottiglia
la scatola,
Konservenla
scatoletta
il contenitore
il barattolo
il pacco
il pacchetto
brevettato
il salume
il prodotto
alimentare
preparato
Verpackung
natürlich
einkaufen
Regal
folgen
Erfrischungsgetränk
Flasche
Getränkedose
geschälte
Tomaten
dose
Behälter
Glas
Packung
Schachtel
patentiert
Wurst
il pacchetto
di sigarette
Lebensmittel
vorbereitet
il fustino
di detersivo
il sacchetto
di patatine
Anche il contenitore di metallo che contiene il tonno all’olio
d’oliva si chiama scatola o scatoletta. Volete la Nutella,
la crema alla nocciola famosa nel mondo che piace ai grandi
e ai bambini? Il suo contenitore si chiama barattolo. La
pasta, avvolta nel cellophane, è venduta a pacchi. Invece
le sigarette sono in un pacchetto. Il latte è venduto in bottiglie
di plastica o di vetro, oppure, più spesso, in contenitori
brevettati e usati in tutto il mondo, chiamati tetrapak.
In questo caso si parla di cartone di latte, anche se di solito
si dice, ad esempio, “Puoi comprare un litro di latte?”
Quando non si sa bene come chiamare un prodotto confezionato
(ad esempio nel caso di formaggi e salumi) si
dice “una confezione”. Insomma, i nomi delle confezioni
per prodotti alimentari sono tanti e a volte non sono proprio
quelli che ci aspettiamo. Per fortuna al supermercato,
in genere, non si deve parlare. Ma in Italia esistono ancora
molti negozi piccoli e “familiari”. E allora si deve essere
preparati a parlare con il personale!
Marco Montemarano: Dozent für Italienisch,
Übersetzer, Sprecher, lebt in Deutschland
(München) seit über 20 Jahren.
Seit 1996 schreibt er die Pagine facili.
il pacco
di pasta
33
ADESSO NOVEMBRE 2013

PAGINE FACILI
DIALOGO
HERMANN E CONCETTA
AL SUPERMERCATO
avanzare
accidenti!
il lupo
stare bene con
il vicino di casa
übrig bleiben
verdammt!
Wolf
gut zusammenpassen
Nachbar
HERMANN: Ma quanti pacchi di
pasta prendi?
CONCETTA: Sono 12, quattro
di spaghetti, quattro di rigatoni
e quattro di penne. Perché?
HERMANN: Ma sono troppi.
CONCETTA: Sei chili. Ti ricordo
che siamo in sei in famiglia e io
preparo quasi un chilo di pasta
al giorno. E poi ci fermiamo una
settimana. Se avanza, la mangeremo
quando torneremo in
primavera.
HERMANN: Accidenti! Mangiamo
così tanto?
CONCETTA: I ragazzi mangiano
come lupi! Sono giovani e
fanno tanto sport! E tu vuoi
sempre doppia porzione!
HERMANN: Hai ragione. Senti,
che ne dici se prendo questa
confezione da sei lattine di birra?
CONCETTA: No, dai, la birra
sta bene con la pizza, non
con la pasta.
HERMANN: Per me non c’è differenza...
ma va be’, lasciamo stare...
Allora prendiamo il vino?
CONCETTA: Sì, prendiamo il vino
rosso. Che ne dici del Primitivo?
È proprio di queste zone.
HERMANN: Ottimo! È il mio
preferito. Tre bottiglie?
CONCETTA: Facciamo quattro,
stasera vengono i vicini di casa
a cena.
34
Esercizio 1*:
1. La famiglia di Hermann e Concetta è composta
di _______________ persone.
2. Secondo Concetta i ragazzi mangiano come
_______________.
3. I ragazzi fanno tanto _______________.
4. Hermann vuole sempre doppia _______________.
5. La birra sta bene con la ____________________.
Esercizio 2*:
1. Che tipi di pasta compra Concetta?
2. Quanta pasta compra Concetta?
3. Quando torneranno in Italia?
4. Quante lattine di birra vuole prendere Hermann?
5. Quante bottiglie di vino prendono?
ALCUNI VERBI
DI MOVIMENTO
Conosciamo di sicuro i verbi di
movimento più importanti, come andare,
venire, camminare. Ce ne sono altri che
sono forse meno usati, ma che è bene
sapere. Nell’esercizio a scelta multipla
che segue, trovate il verbo corretto.
Prima di guardare le nostre soluzioni,
chiedete aiuto a un amico italiano.
Buon lavoro!
* SOLUZIONI A PAGINA 36
ADESSO NOVEMBRE 2013

PAGINE FACILI
CRUCIVERBA
Tutte le parole di questo cruciverba sono contenute nelle
Pagine facili. Leggetele attentamente prima di iniziare!
Buon divertimento!
1 2
Orizzontali:
1. Il contenitore del latte si
chiama ...
3. Camminare con una gamba
infortunata si dice “...”.
8. Compro una ... di birra.
9. Compro una ... di vino.
10. Compro un ... di pasta.
11. Il primo testo parla dei
diversi tipi di ...
3
6
8
7
5
4
Verticali:
2. Compro un ... di sigarette.
4. Cadere su un ostacolo si
dice “...”.
5. Saltare su un muro per
atterrare dall’altra parte si
dice “...”.
6. La Nutella è venduta
in un ...
7. Mio figlio non sa camminare
ma sa già ...
35
9
10
11
SOLUZIONI 10.2013
Esercizio 3*:
1. Il papa si è recato/buttato in visita in Germania.
2. Prima di inserirmi/imbarcarmi sull’aereo sono andato
al duty free.
3. Da quando ha avuto l’incidente, Luca zoppica / complica
vistosamente.
4. Mio figlio è incappato/inciampato in una radice ed è caduto.
5. Non abbiamo trovato il cancello e abbiamo
scavalcato/scalcagnato il recinto.
6. La bambina non cammina ancora, ma è molto veloce a
gattonare / gettonare.
1
2
U C C E L L I
3
B M
4
P
E T
6
P E S C I
9
O
5
A P I N G U I N O
L I R
7
A N F I B I
E
A
L
8
R
L
V E R T E B R A T I
T
N
10
P I P I S T R E L L O
I
L
11
M A M M I F E R I
ADESSO NOVEMBRE 2013

chiedi?
2010 13
2
C
Spielend Rom
entdecken und
Italienisch lernen!
DOMANDA
Hai chiesto indicazioni stradali (Wegbeschreibung)
pe raggiungere (e reichen)
i Musei Capitolini, ma il passante (Fußgänger
) ha parlato troppo velocemente
(schne l ) e non hai capito. Che cosa gli
chiedi?
a) Può ripetere, grazie?
b) Può ripetere, per favore?
c) Può ripetere, prego?
DOMANDA
D
DOMANDA
Hai chiesto indicazioni stradali (Wegbeschreibung)
per raggiungere (e reichen)
i Musei Capitolini, ma il passante (Fußgänger
) ha parlato troppo velocemente
(schne l ) e non hai capito. Che cosa gli
a) Può ripetere, grazie?
b) Può ripetere, per favore?
c) Può ripetere, prego?
Hai chiesto indicazioni stradali (Wegbeschreibung)
per raggiungere (e reichen)
i Musei Capitolini, ma il passante (Fußgänger
) ha parlato troppo velocemente
(schnell) e non hai capito. Che cosa gli
chiedi?
a) Può ripetere, grazie?
b) Può ripetere, per favore?
c) Può ripetere, prego?
Il tuo albergatore (Hotelier) parla del
turismo “mordi e fuggi”. Che cosa
intende (intendere: meinen)?
a) turismo di tipo enogastronomico
b) turismo religioso
c) turismo di massimo tre giorni
nelle ci tà d’arte
Il tuo albergatore (Hotelier ) parla del
turismo “mordi e fuggi”. Che cosa
intende (intendere: meinen)?
a) turismo di tipo enogastronomico
b) turismo religioso
c) turismo di massimo tre giorni
ne le ci tà d’arte
Il tuo albergatore (Hotelier) parla del
turismo “mordi e fuggi”. Che cosa
intende (intendere: meinen)?
a) turismo di tipo enogastronomico
b) turismo religioso
c) turismo di massimo tre giorni
ne le città d’arte
E
RISPOSTA
b) Può ripetere, per favore?
“Per favore”, abbreviato p.f., si usa
quando vuoi chiedere qualcosa in modo
gentile (freundlich). “Prego” si usa
come risposta a chi ringrazia o si scusa:
“Grazie!” “Prego”. “Mi scusi per il
ritardo”. “Prego, non si preoccupi”.
c) turismo di massimo tre giorni
(Kurzurlaub) ne le ci tà d’arte
“Mordi e fuggi” (wörtlich: beiß und
flüchte) indica un’azione compiuta
(vollzogen) con estrema fre ta
(in größter Eile): Mi ha fa to una visita
mordi e fuggi.
F
G
H
I
J
K
L
M
1
3
4
5
6
7
8
M
9
PAGINE FACILI
IL VALZER DEI
FONDI EUROPEI
Questo mese:
ESERCIZIO
SUL
FUTURO
LA STORIA NON È NUOVA. Ma leggendo i nuovi dati relativi all’uso dei
fondi europei da parte dell’Italia viene una grande rabbia. I soldi ci sono. Sono
lì a portata di mano. È sufficiente usare le procedure corrette e questi fondi
dell’Unione europea, chiamati “fondi strutturali”, creati per finanziare progetti
all’interno della stessa Ue, vengono erogati. Solo che in Italia, per un misto di
pigrizia, incompetenza e burocrazia eccessiva, i fondi vengono utilizzati solo
in piccola parte. Certo, l’Italia non è sola in questa triste statistica. Ma non è
una consolazione! Diamo un’occhiata ai dati. I fondi stanziati dall’Ue tra il
2007 e il 2013 sono stati utilizzati per oltre il 70% dal Portogallo e per oltre il
60% dalla Germania, dalla Grecia e dalla Polonia. Paesi che hanno saputo, in
buona parte, usare le procedure europee per avere i finanziamenti. Anche
l’Austria, il Belgio e l’Olanda si avvicinano al 60% di utilizzo dei fondi strutturali.
E l’Italia? È tra gli ultimi in classifica, con il 42,8%. Solo la Repubblica
Ceca, la Romania e la Bulgaria hanno fatto peggio di noi. Peccato! Proprio per
uscire dalla crisi alcuni finanziamenti mirati, in settori-chiave dell’economia,
sono importantissimi!
L
7
8
9
A
© 2010 Grubbe Media GmbH
©
Altare della Patria
Fu eretto (erigere: erbauen) per
celebrare re Vittorio Emanuele I
(1820-1878) e l‘Unità d‘Italia. Si
trova in Piazza Venezia. Iniziato
nel 1885, fu inaugurato (inaugurare:
einweihen) nel 1911. Nel
1921 venne co locata ne la cripta,
situata nel nucleo centrale, la salma
(Leichnam) del Milite Ignoto
(Unbekannter Soldat), un soldato
sconosciuto caduto (gefa len)
durante la prima guerra mondiale.
I romani lo chiamano “macchina
da scrivere” (Schreibmaschine),
perché ne ricorda la forma. Da la
sua terrazza si ha una splendida
visuale (Aussicht) su Roma.
B
G
5
F
3
2 | Altare
de la Patria
Ebenfalls lieferbar:
C
D
E
F
G
Atterri a l’aeroporto di
Ciampino e prendi un taxi
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Hotel de Russie.
F
2
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ARRIVO
H
I
J
K
Trost
zur Verfügung
stellen
schade!
gezielt
Schlüssel-
sektor
peccato!
mirato
il settorechiave
Wut
Geld
in Reichweite
ausreichend
Strukturfond
auszahlen
Faulheit
la rabbia
i soldi pl.
a portata
di mano f.
sufficiente
il fondo
strutturale
erogare
la pigrizia
la consolazione
stanziare
Esercizio 4:
Formate il futuro indicativo dei seguenti verbi presenti nel testo, come
nell’esempio.
stanzierò
➔ io - stanziare _________________
1. noi - essere ___________________
2. voi - venire ___________________
3. loro - erogare _________________
4. io - creare ____________________
5. lui - utilizzare _________________
6. lei - uscire ____________________
7. tu - fare ______________________
SOLUZIONI: ESERCIZIO 1: 1. sei; 2. lupi; 3. sport; 4. porzione; 5. pizza.
ESERCIZIO 2: 1. spaghetti, rigatoni, penne; 2. 12 (dodici) pacchi, sei chili; 3. in primavera;
4. sei; 5. quattro.
ESERCIZIO 3: 1. recato; 2. imbarcarmi; 3. zoppica; 4. inciampato; 5. scavalcato; 5. gattonare.
ESERCIZIO 4: 1. saremo; 2. verrete; 3. erogheranno; 4. creerò; 5. utilizzerà; 6. uscirà; 7. farai.
ADESSO NOVEMBRE 2013

IL PROVERBIO DEL MESE
ÜBERSETZUNG
37 ADESSO 11.2013 LE SCHEDE DI ADESSO LINGUA
Mors tua, vita mea
(Morte tua, vita mia)
1) _________________
VERBI IRREGOLARI
Coniuga il verbo al passato remoto e
al participio passato
appendere
(aufhängen)
sc___enziato
cosc___enza
convalesc___enza
adolesc___ente
LE FOTOPAROLE
ESERCIZIO
2) _________________
Aggiungi la “i” quando è necessaria.
usc___ere
apparisc___ente
fantasc___enza
riconosc___enza
sc___ettico
1. Die Treppe hat zwölf Stufen.
2. Ich habe die erste Stufe meines
Sprachkurses absolviert.
1. l’autobus m.
2. il tram
3. la metropolitana
4. l’obliteratrice f.
5. il, la conducente
VOCABOLARIO
I mezzi pubblici
fare l’indiano
6. il passeggero
7. la fermata
8. il posto a sedere
9. il biglietto
10. la multa
ITALIANO COLLOQUIALE
Gliel'ho già detto mille volte che deve andare
al supermercato, ma continua a fare l'indiano.
Questa sera non si mangia!
espressione colloquiale
ATTENTI ALLE DOPPIE!
bara / barra
La ____________ è anche detta feretro o,
in maniera colloquiale, cassa da morto.

TRADUZIONE
SPRICHWORT DES MONATS
1. La scala è formata da 12 scalini/gradini.
2. Ho terminato il primo livello
del mio corso di lingua.
WORTSCHATZ
Öffentliche Verkehrsmittel
1. Bus
2. Straßenbahn
3. U-Bahn
4. Fahrkartenentwerter
5. Fahrer, -in
ALLTAGSITALIENISCH
sich dumm stellen
Ich habe ihm schon tausend Mal gesagt, dass
er einkaufen gehen soll, aber er stellt sich
weiterhin dumm. Heute Abend gibt es nichts
zu essen!
ACHTUNG DOPPELKONSONANTEN!
la bara
6. Fahrgast
7. Haltestelle
8. Sitzplatz
9. Fahrkarte
10. Strafe
la barra
La bara [Sarg] è anche detta feretro o,
in maniera colloquiale, cassa da morto.
la penna
le penne
Des einen Tod ist
des anderen Brot
LE FOTOPAROLE
VERBI IRREGOLARI
Passato remoto
appesi
appendesti
appese
appendemmo
appendeste
appesero
ÜBUNG
il coltello
i coltelli
Participio passato
appeso
Verbo ausiliare:
avere
Soluzioni: scienziato; coscienza; convalescenza;
adolescente; usciere; appariscente;
fantascienza; riconoscenza; scettico.
“Sce” si scrive sempre senza la “i”, tranne che
nelle parole scienza e coscienza e nei loro
derivati (scientifico, coscienzioso, cosciente,
incosciente, coscientemente) e in usciere,
perché la parola si forma con il suffisso -iere.
38 ADESSO 11.2013 SAMMELKARTEN SPRACHE

GIOCANDO S’IMPARA...
DI GIOVANNA IACONO
...DALLA CUCINA ALLE CITTÀ
NOVITÀ
MEDIO
1 SOTTRAZIONE
ILLUSTRATA IN CUCINA *
Cancella nell’ordine le lettere che servono
per scrivere il nome di un utensile [Gerät] usato
in cucina. Quelle che rimangono, lette di
seguito, formano un proverbio [Sprichwort].
1. P I A L D D E L L I A
2. A I V O M B L U T O O
3. F A T A L G E L I E P E R E
DIFFICILE
2
DI DOVE SONO? *
Risolvi i piccoli rebus per scoprire da quale
città vengono le persone.
1. Domenico è di: TRE
(7) _ _ _ _ _ _ _
2. Sonia è di: CU
(5) _ _ _ _ _
3. Gigi è di: RMO
(7) _ _ _ _ _ _ _
4. N T C I O O T L O L A E
5. M C O A N L O N I N O I C
6. O P E R O C S H A I T E
4. Claudia è di: P
(5) _ _ _ _ _
5. Biagio è di: S
(5) _ _ _ _ _
39
Il proverbio è (2, 7, 2 , 2, 7, 2, 3, 1, 8):
______________________________________________
6. Paola è di: PA
(5) _ _ _ _ _
8
6
10
9
12
13
16
MEDIO
3
UNISCI I PUNTINI *
Trova le parole che indicano parti del corpo umano
[menschlicher Körper] e unisci i numeri corrispondenti.
Comparirà il disegno di un’altra parte del corpo. Quale?
3
4
5
1
18
7
15
2
11
14
17
1. piede
2. calza
3. ginocchio
4. zucca
5. testa
6. dito
7. orecchio
8. cappello
9. manica
10. bocca
11. braccio
12. occhio
13. gambero
14. viso
15. collana
16. spalla
17. pancia
18. luna
MEHR ÜBUNGEN FINDEN SIE IM ADESSOplus 11.2013
* SOLUZIONI A PAGINA 55
ADESSO NOVEMBRE 2013

L’ITALIANO PER ESPRESSO
DI ANNA MANDELLI
40
Anna Mandelli: Lehrerin für Italienisch als
Fremdsprache, Lehrbuchautorin, didaktische
Beraterin, Lehrerfortbildnerin und CELI-Prüferin
beantwortet Ihre Fragen und klärt Zweifelsfälle der
Grammatik und Linguistik.
REGOLA GENERALE
Le parole straniere non hanno il plurale:
➔ il putsch - i putsch
➔ il manager - i manager
➔ la brioche - le brioche
➔ il golpe - i golpe
APPROFONDIMENTO
I sostantivi tedeschi, spagnoli e francesi
generalmente mantengono il genere della lingua di
origine (il neutro tedesco diventa maschile):
➔ il lager, la pelota, la boutique.
Per quanto riguarda l’inglese, che non ha
distinzioni di genere, le parole generalmente si
orientano al corrispondente vocabolo italiano:
➔ il relax (= il riposo, maschile), la star (= la
stella, femminile).
LESSICO
In italiano gli anglicismi si trovano soprattutto
nel linguaggio giornalistico, sportivo, economico,
informatico e scientifico:
➔ summit, leader, premier, doping, dribbling,
pressing, broker, know-how, lobby, marketing,
network, web, day hospital, shock.
DENGLISCH E ITINGLESE
I VOSTRI DUBBI
GLI ANGLICISMI
NELL’ITALIANO
Kompetente Sprachverwendung
Complimenti per ADESSO 06/13. Secondo me è il migliore numero
degli ultimi anni. Purtroppo vengono usate troppe parole Denglisch
o meglio ITINGLESE, come spending review o live per
“in diretta” (pagina 28). Sarebbe facile tradurre queste parole in
italiano o in tedesco. Secondo uno studio tedesco, il 60% dei tedeschi
non sa l’inglese. In Italia penso che siano di più. Benché io
abbia vissuto in Australia per tanti anni e sappia l’inglese, non
capisco l’espressione down-shifting (pagina 25), mentre spending
review significa “controllo delle spese”.
J. Brandt, München
La scelta tra l’espressione italiana
e quella inglese non può es-
zwischen
la scelta tra Entscheidung
sere dettata solo dalla “traducibilità”,
dettare bestimmen
ma dalla funzione che di
la traducibilità Übersetzbarkeit
di volta in volta von Mal zu Mal
volta in volta l’espressione ha
il contesto Zusammenhang
nel contesto. Per esempio,
l’espressione f.,
il termine Begriff
showgirl è preferibile alla sua
sostituire ersetzen
traduzione, ballerina di varietà, sovrapponibile austauschbar
che richiama subito un contesto letteralmente wörtlich
d’altri tempi; look e aspetto, in scalare di marcia einen Gang
zurückschalten
un testo sulla moda, non sono
rallentare verlangsamen
sovrapponibili. Spending review
la spesa Ausgabe
è un’espressione giornalistica il punto di vista Gesichtspunkt
la certezza Sicherheit
diffusa nei media italiani solo
la scalata Machtübernahme
nella versione in lingua inglese.
prestigioso prestigeträchtig
Si riferisce non a un generico
“controllo della spesa”, ma alla
prendersi cura di sich kümmern um
“revisione della spesa pubblica statale, in particolare a quella avviata
dal governo Monti”. Down-shifting letteralmente significa “scalare di
marcia”; in senso metaforico vuol dire rallentare, ripensare le spese;
da un punto di vista più esistenziale chi sceglie il down-shifting decide,
dopo aver tentato per anni la scalata economica, sociale o lavorativa,
di dedicarsi ad attività meno prestigiose, ma che gli permettono
di prendersi cura di sé e della famiglia.
FACILE
ESERCIZIO A
Come si traduce in italiano?
PER SAPERNE DI PIÙ
vedi anche ADESSO 11/07 e 12/07.
1) Hobby P _ _ _ _ _ _ _ _ _
2) Slow L _ _ _ _
3) Make up T _ _ _ _ _
4) Teenager A _ _ _ _ _ _ _ _ _ _
5) T-shirt M _ _ _ _ _ _ _ _
ADESSO NOVEMBRE 2013

L’ITALIANO PER ESPRESSO
FACILE
ESERCIZIO B
Come si dice in italiano? Collega le parole inglesi con i loro
corrispettivi italiani.
1) lo skilift a) la giacca sportiva
2) il check-up b) il dirigente d’azienda
3) il killer c) lo spuntino
4) il blazer d) l'allenatore
5) il trainer e) il malvivente
6) il goal f) la sciovia
7) il gossip g) il sicario
8) il gangster h) l'ammiratore, il tifoso
9) lo snack i) il pirata informatico
10) il manager l) la rete
11) l’hacker m) il controllo medico generale
12) il fan n) il pettegolezzo
MEDIO
ESERCIZIO C
Sottolinea le parole straniere presenti nel testo e scrivi i corrispondenti
termini italiani. Vedrai che in alcuni casi ciò è possibile,
in altri casi viene meno la sinteticità.
In vacanza, quando sono arrivato nell’hotel dove avevo mandato un fax
per prenotare la suite, la signorina della reception mi ha detto che a
causa di [wegen] un black-out alcuni fax non erano arrivati e quindi la
mia suite era occupata [belegt]. Ho chiesto una stanza, ma tutto l’hotel
era pieno per un meeting internazionale di business men che partecipavano
a un workshop. Ho passato perciò le mie vacanze in un residence,
ma in realtà avevo a disposizione solo un bungalow senza particolari
comfort. Le uniche attrazioni del residence erano un pub e un bowling
e non c’era neanche la possibilità di farmi portare in camera un drink o
un cocktail. Il ristorante non era buono e ho preferito mangiare in un
fast-food. Per fortuna l’altra sera ho conosciuto una ragazza piena di
humour che lavora part-time come cameriera. Abbiamo flirtato un po’,
ma lei non cercava un boyfriend per il weekend. Cercava un partner per
la vita! In questo periodo ho proprio il record della sfortuna [Pech].
Ho bisogno di un break, di qualche giorno di relax. Ma il mio boss mi
ha detto che se non torno subito al lavoro mi dice bye-bye...
SOLUZIONI:
ESERCIZIO A: 1) passatempo; 2) lento;
3) trucco; 4) adolescente; 5) maglietta.
ESERCIZIO B: 1) f; 2) m; 3) g; 4) a; 5) d; 6) l;
7) n; 8) e; 9) c; 10) b; 11) i; 12) h.
ESERCIZIO C: hotel = albergo; fax = non ha
traduzione; suite = camera grande e lussuosa
di un grande albergo; reception = ufficio
accoglienza clienti; black-out = improvvisa
interruzione totale di energia elettrica;
meeting = congresso, convegno, riunione;
business men = uomini d’affari; workshop =
corso, laboratorio, gruppo di lavoro; residence
= albergo composto da appartamenti
arredati, con bagno e cucina, che si possono
affittare per lunghi periodi; bungalow =
casetta monofamiliare per turisti, in villaggi
di vacanze o camping; comfort = comodità,
agio; pub = birreria; bowling = non ha traduzione;
drink = bevanda; cocktail = bevanda
alcolica; fast-food = locale che serve pasti
rapidi; humour = umorismo; part-time =
a tempo parziale; boyfriend = ragazzo,
fidanzato; weekend = fine settimana;
partner = compagno; record = primato;
break = pausa; relax = riposo totale;
boss = capo; bye-bye = addio, ciao.
ESERCIZIO 1: 1) d’aspetto/d’attesa;
2) da pranzo; 3) di lettura, di consultazione;
4) operatoria, parto; 5) professori/insegnanti;
6) macchine; 7) riunioni; 8) stampa; 9) da tè;
10) d’armi; 11) operativa; 12) lauree; 13) di
registrazione; 14) di montaggio.
ESERCIZIO 2: 1) caposala; 2) sala giochi;
3) saletta; 4) multisala; 5) sala d’aspetto;
6) sala macchine; 7) sala professori.
ESERCIZIO 3: 1) a; 2) b; 3) b.
41
ADESSO NOVEMBRE 2013

UNA PAROLA TIRA L’ALTRA
PAROLE COMPOSTE
• caposala [Stationspfleger]
• multisala [Multiplex-Kino]
PAROLE DERIVATE
• saletta [kleiner Saal, Gaststube]
• salone [Wohnzimmer, Halle]
VERBI
• accomodarsi in …
[Platz nehmen]
• sedersi in …
SALA
42
ESPRESSIONI
• … da pranzo [Esszimmer]
• … da ballo [Tanzsaal]
• … da concerto [Konzertsaal]
• … da tè [Teestube]
• … d’attesa/d’aspetto [Wartesaal]
• … d’armi [Waffenkammer]
• … di lettura [Lesesaal]
• … di consultazione [Lesesaal]
• … di registrazione [Aufnahmeraum]
• … di montaggio [Schneideraum]
• … di proiezione [Vorführraum]
TIPOLOGIA
• … riunioni [Sitzungssaal]
• … professori / insegnanti [Lehrerzimmer]
• … giochi [Spielhalle]
• … operatoria [Operationssaal]
• … parto [Kreißsaal]
• … stampa [Pressezentrum]
• … macchine [Maschinenraum]
• … cinematografica [Kinosaal]
FACILE
ESERCIZIO 1*
Di quale sala si tratta? Completa le frasi.
1) In uno studio medico [Arztpraxis] c’è la
sala _______________________.
2) In un appartamento c’è la sala _____________.
3) In una biblioteca ci sono la sala ___________ e
la sala _____________________.
4) In un ospedale [Krankenhaus] ci sono la sala
________________ e la sala _________________.
5) In una scuola c’è la sala ___________________.
6) In una nave c’è la sala _____________________.
7) In una grande ditta [Firma] c’è la sala
____________________________.
8) Nel parlamento c’è la sala _________________.
9) In una pasticceria [Konditorei ] c’è la
sala ___________________________.
10) In una palestra dove si pratica la scherma
[Fechten] c’è la sala ________________________.
11) Nelle centrali elettriche [Elektrizitätswerke] c’è la
sala ___________________________.
12) In un’università c’è la sala ___________________.
13) In una casa discografica [Schallplattenfirma] c’è
la sala _________________________.
14) In uno studio televisivo [Fernsehstudio] c’è la
sala ___________________________.
* SOLUZIONI A PAGINA 41
ADESSO NOVEMBRE 2013

UNA PAROLA TIRA L’ALTRA
MEDIO
ESERCIZIO 2*
Completa le frasi inserendo le parole elencate
qui di seguito:
sala professori • caposala • sala macchine
saletta • sala giochi • sala da ballo
multisala • sala d’aspetto
1) Sono appena stato operato e non sto bene. Per favore
mi chiami la _______________________________________.
2) Ragazzi, prima fate i compiti [Hausaufgaben] e poi, se
volete, potete andare in ___________________________.
3) Deborah festeggerà il suo compleanno in una
_________________________ di un locale chic di Roma.
4) Il vecchio cinema è stato sostituito [ersetzt] da un anonimo
____________________________________________.
5) La ________________________ del pediatra [Kinderarzt]
è sempre piena di giochi.
6) Durante la visita della nave ci hanno portato anche in
_________________________________________________.
7) Scusi, ho un colloquio [Gespräch] con l’insegnante di
filosofia di mia figlia. Lo trovo in __________________?
DIFFICILE
ESERCIZIO 3*
Qual è il significato dei tre proverbi?
1) Nelle sale degli altri si balla meglio che nella propria
a. È più bello essere invitati che invitare.
b. È più bello organizzare feste danzanti [Tanzfeste].
2) Se porti l’asino in sala ti caccerà dalla sala e dalla
camera
a. È meglio tenere gli animali domestici [Haustiere]
lontani dalla sala da pranzo.
b. È meglio non far entrare persone rozze [grob] e poco
discrete in casa propria.
3) Fatta la festa non si trova chi spazzi la sala
a. Non organizzare feste se non hai la colf [Haushaltshilfe]
che ti aiuta.
b. Tutti preferiscono divertirsi, pochi si accollano gli
incomodi [Mühe auf sich nehmen].
43
SUL NOSTRO SITO
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ESERCIZI
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modi di dire legati agli stati d’animo,
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CULTURA
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di ADESSO ti aspetta sul nostro sito.
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SONDAGGIO
QUAL È IL TUO MARE
PREFERITO?
Risultati del sondaggio pubblicato su
ADESSO-online dal 05/08 al 09/09/2013
Mar Ligure
27%
Mar Adriatico
26%
• Nella sala lauree si svolge l’esame finale del percorso universitario;
nella sala operativa sono riuniti i dispositivi di controllo e
di comando a distanza di operazioni di ordine pubblico; nella sala
corse degli ippodromi si accettano le scommesse sui cavalli.
Mar Tirreno
10%
Mar Ionio
12%
Mar
di Sardegna
25%
ADESSO NOVEMBRE 2013

PASSAPAROLA
DI RENATA BELTRAMI
La fabbrica delle parole
44
Wenn Kinder und Jugendliche
schreibend ihrer Fantasie freien Lauf
lassen dürfen, entstehen wunderbare
Geschichten: Schreibwerkstätten als
praktische Lebenshilfe und Bereicherung
für alle Beteiligten.
CHIUDIAMO IL CICLO DI RIFLESSIONI SULLE PA-
ROLE (vedi ADESSO 09/13 e 10/13) DANDO LA PAROLA
AI BAMBINI. In molti paesi si moltiplicano i progetti non
profit che utilizzano una formula di respiro internazionale
basata sul mix potentissimo di tre elementi: la scrittura
creativa, i bambini e i ragazzi in età scolare e i tutor volontari.
Dopo Stati Uniti, Inghilterra, Irlanda e Spagna, è
nata a Milano La Grande Fabbrica delle Parole. Il procedimento
è sempre lo stesso, offrire ai bambini la possibilità
di esprimersi e di liberarsi degli stereotipi dai quali vengono
quotidianamente bombardati. In famiglia non sempre
c’è la possibilità o il tempo per decostruire i messaggi
trasmessi dai media, che implicano violenza, razzismo e
discriminazione striscianti, supereroi troppo perfetti.
“La scrittura è la prima cosa che ci rende liberi”, dice
Dave Eggers, il fondatore della scuola 826 Valencia di San
dare la parola
a qcn.
il bambino
potentissimo
il messaggio
la violenza
strisciante
il supereroe
il fondatore
l’infanzia
imparare
l’adulto
raramente
la pagina
bianca
fare una
passeggiata
il tema
prestabilito
la storia
fantasmagorico
indimenticabile
weiße Seite
Spaziergang
machen
vorgegebenes
Thema
Geschichte
zauberhaft
unvergesslich
il libro
stampato
in copertina
gedrucktes
Buch
auf der
Titelseite
abstrakt
wahrnehmen
quälen
jdm. das
Wort erteilen
Kind
sehr wirkungsvoll
kreatives
Schreiben
im Schulalter
ehrenamtlich
Vorgehens-
weise
sich
ausdrücken
Botschaft
Gewalt
unterschwellig
Superheld
Gründer
hier: Kinder
lernen
Erwachsener
selten
la scrittura
creativa
in età scolare
volontario
il procedimento
esprimersi
astratto
percepire
martellare
quotidianamente
täglich
la crisi della
spazzatura Müllkrise
la fatina kleine Fee
discinto freizügig
la timidezza Schüchternheit
lo scrittore Schriftsteller
scatenarsi loslegen
il sogno Traum
l’associazione
f. Verein
l’incontro Treffen
il fanciullino: Bezug auf das
Werk „Das Knäblein“ des Dichters
Giovanni Pascoli
l’immaginazione
f.
il raziocinio
petulante
smemorato
meraviglioso
chissà
Vorstellung
Vernunft
lästig
schusselig
wunderschön
wer weiß
Francisco. “E non si tratta
solo di un servizio che si offre
all’infanzia”, continua.
“Anche noi abbiamo molto
da imparare da loro, che a
differenza di tanti adulti,
raramente hanno il panico
della pagina bianca”.
Ci sono tanti modi per
dare la parola ai bambini. Si può partire dall’incipit o proporre
già un finale, come fa Vox Prima in Spagna, o fare
una passeggiata in città, come propone la Ong milanese,
in cerca di “indizi di storie”. Senza regole di stile o temi
prestabiliti, si tratta di offrire ogni volta contenitori diversi
in cui riversare liberamente i contenuti. Per produrre
storie fantasmagoriche o avventure indimenticabili bastano
le due ore dei laboratori creativi. Alla fine, i bambini
tornano a casa con un libro stampato, che riporta il loro
nome e la foto in copertina, un simbolo fortissimo per fare
capire che la cultura non è un valore astratto. Inoltre i
laboratori creativi aiutano a capire come i bambini percepiscono
ed elaborano, nella loro fantasia, il flusso di notizie
che li martella quotidianamente. Ad esempio, nel periodo
della crisi della spazzatura a Napoli, le storie dei
bambini milanesi erano piene di spazzatura. Dopo lo scandalo
di Vallettopoli (vedi ADESSO 08/07, pag. 20), le fatine
nei racconti delle bimbe sono diventate più discinte.
All’inizio c’è una forma di timidezza, raccontano i volontari
dell’associazione milanese, ma poi, non appena i
piccoli scrittori capiscono di avere campo libero, si scatenano
e parlano dei loro sogni e della loro esperienza diretta,
seppure alternata alla fantasia. I numeri parlano
chiaro: sono più di 3.000 i bambini che hanno frequentato
l’associazione e oltre 120 i maestri volontari, oltre agli
incontri con scrittori professionisti.
Come diceva Pascoli, la voce del fanciullino che c’è in
noi si pone in contatto con il mondo attraverso l’immaginazione
e la sensibilità e dà vita alla poesia meglio di
quanto possa fare l’uomo adulto con il raziocinio.
Intanto, la fanciullina petulante e un po’ smemorata che
c’è in me corre a cercare su Internet le parole di quel meraviglioso
vecchio pezzo dei Deep Purple, Child in Time.
Chissà, forse avevano letto il nostro grande poeta...
Renata Beltrami: Buchautorin und unermüdliche
Beobachterin von Trends im Alltagsleben, liefert
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NOVITÀ
GRANDANGOLO
EIN BLICK AUF BESONDERE ITALIENER
46
IO SONO LEGGENDA
Sport als Lebenselixier –
Ugo Sansonetti ist mit
93 Jahren noch ganz
vorne dabei.
Testo: I. Bernardin
Foto: Parallelo Zero / A. Faccilongo
Roma. È una vita da record,
quella di Ugo Sansonetti.
Romano, classe 1919, dopo
una carriera lavorativa piena
di soddisfazioni, all’età di
75 anni si è detto: “Torno a
divertirmi!” Detto fatto!
Da sempre appassionato di
sport, negli anni Novanta ha
iniziato la sua carriera nell’atletica
leggera, categoria
Master (riservata agli atleti
dai 35 anni in su e divisi in
gruppi per età). Da allora ha
partecipato a 85 gare, collezionato
oltre 100 medaglie
d’oro tra titoli nazionali e
locali, stabilito record.
E non si è fermato qui. Da
qualche anno ha cominciato
anche a tuffarsi e, nel 2012,
ha partecipato ai Mondiali
Master di Riccione, solo qualche
mese dopo essersi rotto
il femore. “Lo sport – dice
Sansonetti – educa la volontà”.
Il suo motto, “Non fermarsi
mai”, nel 2003 è diventato
anche un libro, dedicato a tutti
gli over “anta”, affinché non
rinuncino alla gioia di praticare
sport. Un’energia e un successo
atletico che gli sono
valsi il soprannome di “Matusalesto”.
Ecco come avere 93
anni e non sentirli.
la classe Jahrgang
divertirsi Spaß haben
detto fatto! gesagt getan!
appassionato sportdi
sport begeistert
la gara Wettkampf
tuffarsi hier: Wassersport
betreiben
i Mondiali (pl.) Schwimm- und
Master Wasserball-Weltmeisterschaften
il femore Oberschenkel
dedicato a gewidmet
rinunciare a verzichten auf
il successo sportlicher
atletico Erfolg
il soprannome Beiname
Matusalesto: Verbindung aus Methusalem
und „lesto“ (flink).
ADESSO NOVEMBRE 2013

GRANDANGOLO
Ugo Sansonetti (93) si
allena al complesso natatorio
del Foro Italico, Roma.
ADESSO NOVEMBRE 2013

PRATICAMENTE PARLANDO
SOCIETÀ
Le minoranze linguistiche
In Italien hat die Geschichte auch auf Sprachebene viele Spuren
hinterlassen: zwölf offiziell anerkannte sprachliche Minderheiten
werden zwar von einem Artikel der Verfassung geschützt, müssen
jedoch im Alltag um Rechte und Anerkennung kämpfen.
Testo: Carlo Tomaso Parmigiani
48
IL BELPAESE, NEI SECOLI, È STATO PERCORSO DA
MIGRAZIONI E INVASIONI PROVENIENTI DA
LUOGHI MOLTO DIVERSI. Nella sua complessa storia,
inoltre, è stato oggetto di numerose dominazioni straniere.
Tutto ciò ha lasciato in eredità una nutrita schiera
di minoranze linguistiche, che ancora oggi risiedono, con
le proprie lingue, i propri costumi e le proprie tradizioni,
in molte regioni d’Italia.
La presenza di tante minoranze e la necessità di tutelarne
la sopravvivenza creano non pochi problemi, che i
padri costituenti avevano previsto inserendo nella Costituzione
(del 1947) l’articolo 6, che recita: “La Repubblica
tutela con apposite norme le minoranze linguistiche”.
Affinché si arrivasse, però, a una vera e propria legge
di tutela ci sono voluti oltre 40 anni. Solo sotto la spinta
dell’Europa e delle molte associazioni di rappresentanza
delle minoranze linguistiche, nel 1999 il parlamento ha
la minoranza
linguistica
nei secoli pl.
la migrazione
sprachliche
Minderheit
im Lauf der
Jahrhunderte
Migrationsstrom
Ort
Fremd-
herrschaft
als Erbe
hinterlassen
ansässig sein
Sitte
schützen
il luogo
la dominazione
straniera
lasciare
in eredità
risiedere
il costume
tutelare
la sopravvivenza
i padri
costituenti pl.
apposito
la legge
sotto la
spinta di
l’associazione
f.
riconoscere
parlante
Überleben
Väter der
Verfassung
geeignet
Gesetz
aufgrund des
Drucks von
Verband,
Verein
anerkennen
sprechend
il ladino Ladinisch
l’occitano Okzitanisch
diseguale ungleich
la lingua Minderheitenminoritaria
sprache
il riferimento Beziehung
estero ausländisch
l’accordo Abkommen
l’albanese
parlato nel
Sud Italia vedi pag. 67
suscitare hervorrufen
l’esclusione f. Ausschluss
il, la Rom Rom
la comunità sesshafte
stanziale Gemeinschaft
ciò nonostante dennoch
il fondatore Gründer
affermare behaupten
migliorabile optimierbar
peccato schade
esaurirsi zu Ende gehen
articolarsi sich gliedern
notevole beträchtlich
il, la parlante Sprecher, -in
l’appoggio Unterstützung
riconosciuto l’esistenza di 12 minoranze linguistiche
“storiche” con una norma che dice: “... la Repubblica
tutela la lingua e la cultura delle popolazioni albanesi,
catalane, germaniche, greche, slovene e croate, e di
quelle parlanti il francese, il franco-provenzale, il friulano,
il ladino, l’occitano e il sardo” (Legge 482/99).
UNA TUTELA DISEGUALE
La tutela della gran parte delle lingue minoritarie è arrivata,
come detto, solo nel 1999. Tuttavia alcune lingue,
in particolare quelle che hanno riferimenti forti in nazioni
estere, avevano già ricevuto tutela con alcune leggi
statali precedenti, anche a seguito di accordi bilaterali.
Sono il tedesco e il ladino in Trentino-Alto Adige; lo
sloveno in Friuli-Venezia Giulia; il francese in Valle d’Aosta;
l’albanese parlato nel Sud Italia. Inoltre, il Friuli-Venezia
Giulia aveva già una legge di tutela del friulano e
la Sardegna una per il sardo.
La formulazione della legge del 1999, inoltre, ha suscitato
non poche polemiche, soprattutto per l’esclusione
del “romanì”, la lingua dei Rom e dei Sinti, che hanno
da secoli comunità ormai stanziali presenti in
numerose città italiane, e per l’esclusione dei galloitalici
di Sicilia. Ciò nonostante, un esperto come il sociolinguista
Giovanni Agresti, fondatore e vicepresidente
dell’associazione Lem Italia (Lingue d’Europa e del Mediterraneo),
afferma convinto che “la normativa italiana
è migliorabile, ma se si guarda a quello che succede
all’estero, è sicuramente una delle norme migliori esistenti.
Peccato, piuttosto, che si stiano esaurendo i finanziamenti
previsti per la tutela delle diverse minoranze
linguistiche”.
A ben guardare, la tutela delle minoranze linguistiche
si articola, nei fatti, ad almeno tre livelli. Più
“fortunate” sono le tre lingue (francese, sloveno e tedesco-sudtirolese)
che hanno un notevole numero di
parlanti, una netta identità nazionale e l’appoggio forte
dei paesi di riferimento (Francia, Austria e Iugosla-
ADESSO NOVEMBRE 2013

circolo di cultura greca Apodiafazzi di Bova (in provincia di Reggio
Calabria), Carmelo Giuseppe Nucera, secondo il quale: “Anche
per le minoranze linguistiche e per la cultura, come per l’economia,
continua a esistere una ‘questione meridionale’. Le
minoranze, infatti, potrebbero costituire una risorsa per il Mezzogiorno,
ma invece di valorizzarle, si sfrutta spesso il loro nome per
fare cose che nulla hanno a che vedere con la salvaguardia”. Da
qualche tempo, però, nei comuni della Grecìa salentina, nella
provincia di Lecce, il griko viene insegnato nelle
scuole, dove i bambini, per almeno un’ora alla
settimana, imparano a scrivere, parlare e
cantare in questa antica lingua che
stava rischiando di scomparire.
Guarda il video sull’insegnamento
del griko a scuola.
www.adesso-online.de/griko
via prima, Slovenia poi). A un livello intermedio
ci sono, da un lato il friulano, il ladino e il sardo, che hanno
potuto contare su comunità di parlanti numerose e sul
fatto di essere parlate prevalentemente in regioni a statuto
speciale (o autonome) che ne hanno garantito la tutela;
dall’altro il franco-provenzale, l’occitano e le lingue
germaniche, che almeno al Nord, e in particolare nelle regioni
autonome, hanno avuto un buon livello di tutela.
Più problematica appare la situazione nel Meridione, dove
se l’arbëreshë può contare su un numero di parlanti
notevole, su recenti leggi di tutela a livello regionale e,
negli ultimi anni, sull’appoggio dell’Albania, maggiori
difficoltà esistono sia per il greco (o griko), per i pochi
croatofoni del Molise, per gli occitani di Calabria e i franco-provenzali
di Puglia. A confermarlo è il presidente del
prevalentemente
il Meridione
la difficoltà
costituire
una risorsa
la salvaguardia
insegnare
rischiare di
vor allem
Süditalien
Schwierigkeit
Ressource
bilden
Schutz
lehren
Gefahr laufen
scomparire
la dislocazione
il comune
il dialetto
il mocheno
il cimbro
l’altopiano
verschwinden
Verteilung
Gemeinde
Dialekt
Mòchener,
Fersentaler
Zimber
Hochebene
DA NORD A SUD,
MINORANZE
PICCOLE
E GRANDI
La dislocazione geografica
delle minoranze riguarda
buona parte del territorio italiano e
coinvolge circa 2 milioni e 400.000
cittadini. Sono coloro che parlano:
ARBËRESHË (ALBANESE ANTI-
CO): 80.000 persone in 50 comuni fra
Abruzzo, Basilicata, Campania, Molise, Puglia
e Sicilia;
CATALANO: 20.000 ad Alghero (Sardegna);
CROATO: 2.100 in tre comuni del Molise;
FRANCESE: 20.000 in 20 comuni della Valle
d’Aosta e in 74 comuni del Piemonte;
FRANCO-PROVENZALE: 90.000 in 119 comuni fra
Piemonte, Puglia e Valle d’Aosta;
FRIULANO: 430.000 in 184 comuni, prevalentemente
in Friuli-Venezia Giulia e in minima parte in Veneto;
LINGUE GERMANICHE: 293.400 in 159
comuni tra Friuli-Venezia Giulia (dialetti bavaro-carinziani),
Piemonte e Valle d’Aosta (dialetti alemanni dei
Walser), Trentino-Alto Adige (dialetti sudtirolesi in tutta
la provincia di Bolzano; mocheni del Trentino, che parlano
un dialetto derivato dall’Alto tedesco antico parlato
nel Medioevo; cimbri di Luserna), Veneto (cimbri dell’altopiano
dei sette comuni);
GRECO (DIALETTI NEOGRECI): 12.000 in 25
comuni in Puglia, Calabria e Sicilia;
LADINO: 55.000 in 55 comuni fra Trentino-Alto
Adige e Veneto;
OCCITANO: 40.000 in 110 comuni fra
Calabria, Liguria e Piemonte;
SARDO: 1 milione e 269.000 in 365 comuni della
Sardegna;
SLOVENO: 70.000 in 32 comuni del Friuli-Venezia
Giulia.
49
ADESSO NOVEMBRE 2013

50
Curiosi di natura
TRENTO
Trient ist um eine Attraktion reicher: Der Stararchitekt Renzo Piano
plante das neue MuSe, das Museum für Wissenschaft. In einem
spannenden interaktiven Ausstellungsparcour zeigt das Naturkundemuseum
Entstehung und Entwicklung der alpinen Umwelt.
Testo: Francesco De Tomaso
A TRENTO L’HANNO INCLUSO TRA LE MERAVI-
GLIE, NEANCHE FOSSE UN MONUMENTO STORICO
O UNA CHIESA. Lo considerano un gioiello da non perdere,
come la Fontana del Nettuno, gli incredibili affreschi
Wunder
Kirche
Kostbarkeit
Neptun-
brunnen
unglaublich
schön
Mauern
Museum für
Wissenschaft
entkräften
la meraviglia
la chiesa
il gioiello
la Fontana
del Nettuno
incredibile
le mura pl.
il Museo
delle Scienze
sfatare
il luogo
comune
diffuso
polveroso
lo sbadiglio
in fretta
Gemeinplatz
verbreitet
verstaubt
Gähnen
schnell
a caccia di
la creatura
il genio
inaugurato
l’uragano
inclinato
ricordare
l’edificio
galleggiare
lo specchio
d’acqua
concepito per
raccontare
il pianeta
le Alpi pl.
il paesaggio
auf der
Suche nach
Werk
Genie
eröffnet
Orkan
geneigt
erinnern an
Gebäude
schwimmen
Wasserspiegel
geplant, um zu
erzählen
Planet
Alpen
Landschaft
delle cinquecentesche Case Cazuffi-Rella e le gigantesche
mura del Castello del Buonconsiglio. Del resto il MuSe, il
Museo delle Scienze, è una meraviglia se non altro perché
sfata uno dei luoghi comuni più diffusi, secondo cui un museo
è per definizione un luogo polveroso e un po’ antiquato,
dove lo sbadiglio arriva in fretta, soprattutto per i
giovani sempre a caccia di emozioni. La geniale creatura
del genio Renzo Piano, inaugurata lo scorso luglio nel capoluogo
trentino, ribalta invece la tradizione museale con
la forza di un uragano. A cominciare dalla struttura esterna
che, con i suoi piani inclinati e irregolari, ricorda più una
montagna che un edificio e sembra letteralmente galleggiare
sullo specchio d’acqua che la circonda.
Museo delle Scienze è un nome forse un po’ riduttivo
per questo palazzetto altamente tecnologico, concepito
per raccontare la storia del nostro pianeta. Si parte dalle
Alpi, dove nel corso delle ere geologiche i climi e i
paesaggi hanno conosciuto un’evoluzione continua, tan-
ADESSO NOVEMBRE 2013

IL MUSE DI TRENTO
Da sinistra, in senso orario:
backstage degli allestimenti al
Museo delle Scienze di Trento;
panorama dal Castello del
Buonconsiglio; un particolare del
Big Void, lo spazio vuoto al centro
del museo che dalla terrazza
arriva al seminterrato; mercatino
di Natale in Piazza Fiera;
il Big Void visto dal basso;
ricostruzione dei nostri antenati
preistorici; l’esterno del MuSe.
51
la neve
il regno
il tributo a
vegliare
su qc.
la visita
l’osservatorio
l’assaggio
con stupore m.
la discesa
il viaggio a
il piano
l’aquila
Schnee
Reich
Tribut an
über etw.
wachen
Besuch
Aussichtspunkt
Vorgeschmack
staunend
Abfahrt
Reise zu
Stockwerk
Adler
to che oggi fiocca la neve in
quello che un tempo era il
regno degli oceani tropicali.
Non poteva essere altrimenti,
perché Il MuSe di
Trento è un tributo alle Alpi
e, in particolare, alle Dolomiti
che vegliano sulla
città. La visita inizia proprio
dalla terrazza, il primo grande osservatorio sulle
grandi montagne, dove lo sguardo può spaziare tutto intorno
per un “assaggio” di quello che vedremo con stupore
all’interno, in una discesa fino ai sotterranei, come
in un viaggio al centro della Terra.
Per cominciare, si scende al quarto piano e ci si sente
già un po’ “aquila”. Già, perché il MuSe offre l’opportu-
© C Corrent/Arch. MUSE (2), Huber/Sime (2), M. De Stefano /Arch. MUSE, A. Gadotti/ Arch. Trento Futura
ADESSO NOVEMBRE 2013

FINE SETTIMANA
Lo sapevate che...
Proprio accanto al santuario [Wallfahrtskirche] di San Romedio, vicino al paese di Sanzeno, a pochi chilometri da Trento,
vive un orso bruno [Braunbär] in carne e ossa. È il simbolo di un’antica leggenda. Si racconta, infatti, che sulla rocca [Fels]
dove oggi sorge il santuario, verso la fine del X secolo si ritirò Romedio di Thaur, un nobile bavarese che aveva scelto di
rinunciare a tutte le sue ricchezze per trascorrere la vita in eremitaggio [Einsiedelei]. Da qui, un giorno, raggiunse Trento
in groppa a un orso bruno ammansito [gezähmt]. Il luogo divenne meta di pellegrinaggio e l'episodio contribuì alla
canonizzazione [Heiligsprechung] di Romedio. Il 15 gennaio il santo viene festeggiato con una messa e il tradizionale piatto
[Gericht] del pellegrino a base di trippa [Kutteln].
nità di indossare (virtualmente) un paio di ali e di fare la conoscenza
delle vette dal cielo, attraverso un incredibile susseguirsi
di filmati e diorami che raccontano l’alta montagna
come potrebbe vederla, appunto, un grande rapace. Dentro
un tunnel ipertecnologico lungo 10 m, chiamato Esperienza
glaciale, il visitatore prova il brivido delle pareti a picco
e sente arrivare d’improvviso l’agghiacciante rombo della
valanga, che fa scappar via d’istinto. L’emozione continua
all’esterno, nel passaggio attrezzato lungo 23 m che solo chi
soffre di vertigini ha il diritto di non percorrere.
Il terzo piano è dedicato all’esplorazione della biodiversità,
ovvero alla grande varietà della vita alpina.
Immaginando di percorrere in discesa un tortuoso sentiero
di montagna, si passa attraverso 26 diversi ambienti,
arricchiti da due acquari. Verrebbe da dire di portarsi
un giaccone e tutta l’attrezzatura, perché si tratta
di un’avventura vera. Sbuca lo stambecco, che è impagliato
ma sembra vivo grazie a diavolerie interattive;
52
anlegen
Paar Flügel
Gipfel
vom Himmel
aus
Abfolge
Greifvogel
Besucher
Schauder
Steilwand
grauenvoll
Dröhnen
Lawine
flüchten
nicht schwin-
delfrei sein
indossare
il paio di ali pl.
la vetta
dal cielo
il susseguirsi
il rapace
il visitatore
il brivido
la parete
a picco
agghiacciante
il rombo
la valanga
scappare via
soffrire
di vertigini pl.
percorrere
dedicare
l’esplorazione f.
tortuoso
il sentiero
di montagna
l’acquario
il giaccone
l’attrezzatura
vero
sbucare
lo stambecco
impagliato
la diavoleria
interattiva
durchlaufen
widmen
Erkundung
gewunden
Gebirgspfad
Aquarium
Windjacke,
Anorak
Ausrüstung
echt
plötzlich
auftauchen
Steinbock
präpariert
interaktives
Wunderwerk
SOGNARE, DIVERTIRSI, IMPARARE
Qui, dall’alto: una delle ricostruzioni umane in silicone
esposte al MuSe. Per ottenere questo risultato iperrealista, il
museo si è affidato a veri e propri artisti, detti “paleoartisti”;
il Maxi Ooh!, lo spazio del museo dedicato ai bambini da zero a
5 anni; una sezione del museo. Nell’altra pagina, dall’alto:
Palazzo Alberti Colico a Trento; la serra tropicale montana del
MuSe, che occupa una superficie di 600 m 2 ;
uno scorcio di Trento con il Castello del Buonconsiglio.
ADESSO NOVEMBRE 2013

BOLZANO
TRENTINO-
ALTO
ADIGE
Trento
la predazione
sognare
divertirsi
imparare
il tempio
al servizio di
formarsi
i sensi pl.
allertare
stuzzicare
il fondale
marino
immane
il rilievo
la storia
della vita
la molecola
curioso
ragionevole
accattivante
la Terra
gli artropodi pl.
la fattezza
fiabesca
il pesce
corazzato
il periodo
Devoniano
la mascella
il Siluriano
spaventarsi
in agguato
Beutefang
träumen
Spaß haben
lernen
Tempel
im Dienste von
sich bilden
Sinne
schärfen
anregen
Meeresboden
unermesslich
Berg
Geschichte
des Lebens
Molekül
neugierig
angemessen
fesselnd
Erde
Gliederfüßer
phantastischer
Ausdruck
Panzerfisch
Devon
Kieferknochen
Silur
erschrecken
auf der Lauer
ascolti i rumori dei boschi e
assisti a scene di predazione
che non potresti mai vedere
in natura. Poco importa se a
dare vita alla meraviglia è la
più moderna tecnologia;
l’importante è sognare, divertirsi,
imparare.
Incomparabile, a questo
proposito, è il secondo
piano, tempio della multimedialità
al servizio della
scienza, dove in mezz’ora impari divertendoti come si sono
formate le Alpi. Tutti e cinque i sensi sono allertati e
stuzzicati tramite illusioni ottiche, rappresentazioni virtuali
e diorami, quanto basta per capire i meccanismi che
hanno portato gli antichi fondali marini a innalzarsi fino
a modellare gli immani rilievi che conosciamo oggi.
Ed eccoci al primo piano, dove il tema è la storia della
vita, dalla prima molecola all’Homo sapiens. Curiosi di sapere
come si fa a raccontarla tutta in un tempo ragionevole?
Ci sono le accattivanti rappresentazioni di come si formò la
Terra. Ecco, poi, le primordiali forme di vita: artropodi antichissimi
dalle fattezze fiabesche e creature quasi aliene, come
i pesci corazzati del periodo Devoniano o quelli senza
mascelle del Siluriano. In alcuni momenti quasi ci si spaventa,
al MuSe, e allora conviene cambiare ambiente, ma
una cosa è certa: l’emozione è sempre in agguato!
© S. Goldberg/Publifoto/Arch. R.P.B.W., C. Corrent/Arch. MUSE, Huber/Sime (2), M. De Stefano /Arch. MUSE (2)
53
ADESSO NOVEMBRE 2013

LA NUOVA
MERAVIGLIA
DI TRENTO
L’architetto Renzo Piano,
che ha firmato il progetto
del museo; Piazza del
Duomo e la Fontana
del Nettuno; la sfera
interattiva realizzata dai
ricercatori NOAA, che
illustra la scienza del
sistema Terra ai visitatori
di tutte le età; visitatori
al primo piano del MuSe,
dedicato alla nascita
della vita.
scorgendo qua e là creature
vive, come i camaleonti pigmei
o il turaco di Livingstone,
il meraviglioso e variopinto
uccello africano. Ci si
dimentica quasi di essere in
Trentino, anche perché, appena
usciti dalla serra del
MuSe, vediamo due enormi acquari con giganteschi pesci
tropicali. Per la gioia dei bambini, che termineranno la visita
di questo straordinario museo – esattamente come gli
adulti, del resto – con gli occhi lucidi di meraviglia.
© M. Zarucco, Arch. Uff. St. PAT, Huber/Sime, L. Liandru/Arch. MUSE, C. Corrent/Arch. MUSE
Per esempio, scendendo al pianterreno conviene prepararsi
a un vero e proprio raid nella giungla. La serra tropicale
del MuSe riproduce infatti l’ambiente misterioso e
suggestivo della foresta pluviale africana. Per la precisione,
ci troviamo sui Monti Udzungwa, in Tanzania, e camminiamo
facendoci strada tra la vegetazione fitta e umida,
Erdgeschoss
Dschungel
Tropenhaus
Regenwald
dicht
erblicken
Zwerg-
chamäleon
Turako
Freude
Erwachsener
glänzend
Verkehr
Grün
il pianterreno
la giungla
la serra
tropicale
la foresta
pluviale
fitto
scorgere
il camaleonte
pigmeo
il turaco
la gioia
l’adulto
lucido
il traffico
il verde
a misura
d’uomo
entusiasmante
il punto
di partenza
meritare
una visita
lebenswert
begeisternd
Ausgangs-
punkt
einen Besuch
wert sein
auf der ge-
genüberliegenden
Seite
Wand
Freske
vor dem Hin-
tergrund von
sich
abzeichnen
riesiges
Bauwerk
Bischof
verkehrsbe-
ruhigte Gasse
Aussicht
wunderschön
über
Jahrzehnte
Sitz
zeitgenös-
sisch
dalla parte
opposta
la parete
l’affresco
sullo
sfondo di
stagliarsi
la mole
il vescovo
la viuzza
pedonale
la visuale
splendido
per
decenni pl.
la sede
contemporaneo
LE ALTRE MERAVIGLIE DI TRENTO
Né troppo piccola, né troppo grande, con poco traffico e
tanto verde, Trento è sicuramente una delle cittadine italiane
più “a misura d’uomo”, dove è possibile vivere una
mezza giornata di visita davvero entusiasmante. Un buon
punto di partenza è Piazza del Duomo, al centro della
quale c’è la Fontana del Nettuno, considerata il più importante
monumento della città e vero e proprio simbolo
di Trento. A sud della piazza, merita una visita la cattedrale
di San Vigilio, mentre dalla parte opposta non bisogna
assolutamente perdere le case Cazuffi-Rella, con le
pareti ricoperte di affreschi del 1500. Non lontana da Piazza
del Duomo sorge la chiesa di Santa Maria Maggiore,
del XIV secolo, sullo sfondo di Torre Vanga e Torre Verde.
Poco più in là, si staglia la mole imponente del Castello del
Buonconsiglio, del 1200, che per secoli ha ospitato i vescovi
della città. Addentrandosi nel centro storico ci si può
perdere nelle viuzze pedonali, arrivando fino a Piazza Fiera,
da dove la visuale sulle antiche mura trentine è splendida.
Se si seguono le indicazioni per Palazzo delle Albere,
si raggiunge invece una struttura rinascimentale voluta
dalla potente famiglia Madruzzo, che per decenni resse il
Principato di Trento. Oggi l’edificio è sede del Museo di
Arte moderna e contemporanea, il complemento ideale al
MuSe nella Trento che diverte e istruisce.
IL SITO DEL MUSEO: www.muse.it
ADESSO NOVEMBRE 2013

LE REGIONI
D’ITALIA
LOMBARDIA 09.2013
EMILIA-ROMAGNA 10.2013
MARCHE 11.2013
Piemonte 12.2013
Sicilia 01.2014
Friuli-Venezia Giulia 02.2014
Lazio 03.2014
Basilicata 04.2014
Valle d’Aosta 05.2014
Campania 06.2014
Molise 07.2014
Trentino-Alto Adige 08.2014
Toscana 09.2014
Sardegna 10.2014
Umbria 11.2014
Liguria 12.2014
Calabria 01.2015
Veneto 02.2015
Abruzzo 03.2015
Puglia 04.2015
ITALIENISCH
LEICHT GEMACHT
JEDEN
MONAT
IM HEFT
55
Zusätzliche sowie zurückliegende
Ausgaben von können
Sie zusammen mit dem Sprachmagazin
ADESSO nachbestellen:
Tel. +49(o)89/85681-16;
E-Mail: abo@spotlight-verlag.de
* SOLUZIONI DELLA RUBRICA
“GIOCANDO S’IMPARA” (PAG. 39):
1. P I A L D D E L L I A (padella)
2. A I V O M B L U T O O (imbuto)
3. F A T A L G E L I E P E R E (tagliere)
4. N T C I O O T L O L A E (ciotola)
5. M C O A N L O N I N O I C (colino)
6. O P P E R O C S H A I T E (posate)
Il proverbio :
Il diavolo fa le pentole ma non i coperchi.
➋ 1. Treviso 2. Cuneo 3. Palermo 4. Parma
5. Siena 6. Pavia
➌ Parole che indicano parti del corpo :
1. piede [Fuß ] 3. ginocchio [Knie] 5. testa
[Kopf] 6. dito [Finger ] 7. orecchio [Ohr ]
10. bocca [Mund] 11. braccio [Arm]
12. occhio [Auge] 14. viso [Gesicht]
16. spalla [Schulter] 17. pancia [Bauch]
Disegno:
la mano [Hand ] (siehe rechts)
ADESSO NOVEMBRE 2013

TRA LE RIGHE
DI STEFANO VASTANO
Francesco
TOTTI
LUOGO E DATA DI NASCITA: Roma, 27 settembre 1976. STATO CIVILE: sposato dal 2005 con Ilary Blasi, è il papà di
Christian e Chanel. SEGNI PARTICOLARI: oltre a magnifici gol, scudetti e coppe, er Pupone vanta diversi titoli (di volumi di
barzellette, ma non solo) in libreria, oltre a riconoscimenti per meriti sportivi e opere sociali.
56
„Großes Kind“ wird er von seinen
Fans liebevoll genannt. Seinem Verein,
dem AS Rom, hält der gebürtige Römer
schon seine ganze Karriere lang die
Treue. Aus den zahlreichen Witzen über
sich selbst hat Totti ein Buch gemacht
– und einen Bestseller gelandet.
È ALTO 1 METRO E 80 PER 80 CHILI ESATTI, NON
UN GRAMMO DI PIÙ. Indossa la maglia numero 10,
quella del regista in campo. Al braccio, porta la fascetta
bianca del capitano. “Milita” – come si dice nel gergo (un
po’ da caserma) del calcio – nella Roma da sempre, ossia
dal 1992. Da allora è sceso in campo con la maglia giallorossa
qualcosa come 535 volte. Nella storia della serie A,
nessun altro attaccante ha segnato per la stessa squadra
più di lui: l’avrete capito, stiamo parlando di Francesco
Totti, meglio noto a Roma e dintorni come er Pupone. Il
nomignolo non è un dispregiativo, ma al contrario il segno
dell’affetto vero dei suoi tifosi, innamorati delle clamorose
gesta del loro campione.
Con quel suo scarpino magico, Totti ha infilato ben 287
reti, per la gioia dei tifosi romanisti. Sì, ci sono capicannonieri
che hanno segnato più di lui, come Alessandro Del
Piero o Pippo Inzaghi, ma non è solo la quantità dei gol
o delle partite disputate a trasformare un bravo calciatore
in una specie di eroe. Totti, nel cuore dei romanisti, è una
leggenda. “Lui è un simbolo, una bandiera”, così lo definì
un allenatore intelligente come Fabio Capello nel 1999.
Di fatto, da quell’anno a oggi, er Pupone ha accumulato
tanti altri record. Eravate a Roma nell’estate del 2000? Allora
ricorderete i muri della Capitale verniciati di giallorosso
per lo scudetto (il terzo) vinto dalla Roma grazie,
per l’appunto, al genio del capitano Totti. Nel 2006 e poi
nel 2008, dopo un memorabile 2 a 1 contro l’Inter, ecco
per due volte anche la Coppa Italia. E quanti di voi lo ricordano
ai Mondiali del 2006 in Germania? Il 9 luglio di
quella fantastica estate Totti diventa, nella finale contro la
Francia, disputata all’Olympiastadion di Berlino, campione
del mondo. Per i giudici della Fifa, è tra i migliori giocatori
del torneo.
Eppure non bastano le coppe e la gloria a fare di quel
simpatico campione, anche fuori degli stadi, un Pupone
amato e stimato da tanti italiani. Da dieci anni in qua –
il gol Tor
lo scudetto Meistertitel
“er Pupone”: dial., das große
Kind, Tottis Spitzname
la barzelletta Witz
il riconoscimento
Auszeichnung
il merito Verdienst
indossare tragen
la maglia Trikot
il, la regista Mittelfeldin
campo regisseur, -in
al braccio am Arm
la fascetta weiße
bianca del Kapitänscapitano
binde
il gergo Fachsprache
scendere aufs Spielfeld
in campo gehen
giallorosso gelbrot
l’attaccante
m., f. Stürmer, -in
segnare treffen
la squadra Mannschaft
meglio noto
e dintorni pl.
il nomignolo
il dispregiativo
besser
bekannt
und
Umgebung
Spitzname
verächtlicher
Ausdruck
Zeichen der
Zuneigung
Fussballschuh
Tor
Torschützen-
könig
Spiel
Fußballspieler
Herz
Aushängeschild
Trainer
anhäufen
anstreichen
denkwürdig
ausgetragen
Schiedsrichter,
-in
Turnier
geschätzt
il segno
d’affetto
lo scarpino
la rete
il capocannoniere
la partita
il calciatore
il cuore
la bandiera
l’allenatore m.
accumulare
verniciare
memorabile
disputato
il, la giudice
il torneo
stimato
ADESSO NOVEMBRE 2013

Il calciatore della
Roma Francesco
Totti (37).
, 21 agosto 2013
Totti e i suoi fan,
le vacanze sotto assedio
di Francesco e Ilary
sotto assedio: im Belagerungszustand
© ANSA
L’articolo…
Francesco Totti è un
calciatore italiano, nato
FACILE E IN BREVE
a Roma nel 1976. Sin da piccolo dimostra il suo talento
per il calcio. A 13 anni inizia la sua avventura nel settore
giovanile della AS Roma, la squadra a cui Totti ha legato
il suo nome e la sua carriera. Dal 1993 Totti gioca
nella stessa squadra. Ha il ruolo di attaccante e indossa
la maglia numero 10, quella del regista in campo.
Totti, per i successi conseguiti finora, per i tanti gol segnati
nella Roma e nella Nazionale, è diventato un vero
eroe per i suoi tifosi, che gli hanno dato il soprannome
scherzoso di Pupone. Totti è un’icona del calcio italiano
anche per il suo carattere spontaneo, sincero
e giocoso, di chi non ama prendersi troppo sul serio.
La sua autoironia trova spazio nei libri – tra cui la celebre
raccolta di barzellette
su se stesso – che
il settore Jugendgiovanile
abteilung Totti ha scritto e che
il successo Erfolg sono diventati veri e
il tifoso Fan, Anhänger
propri bestseller. Dal
il soprannome Beiname
sincero aufrichtig
2005 è felicemente sposato
con la presentatri-
giocoso heiter, vergnügt
prendersi sich ernst ce TV Ilary Blasi, da cui
sul serio nehmen ha avuto due figli.
fenomeno più che raro nel nostro paese di Pinocchi – Totti
riesce a vendere i suoi libri più di certi affermati scrittori.
Non stiamo certo parlando di opere da Premio Nobel,
visto che sin dal titolo – Tutte le barzellette su Totti
(raccolte da me) – il calciatore riesce a prendersi amabilmente
in giro. Sarà anche per questa sua candida modestia,
una dote rarissima tra le esaltate superstar dello
, 24 agosto 2013
Roma. Il dg Baldissoni:
“Totti giocherà con
noi finché vorrà”
sport, che i suoi libri diventano
bestseller. Testi amabilmente liebevoll
lo scrittore Schriftsteller
la modestia Bescheidenheit
che in qualche modo – come
quell’altra sua fatica in-
fare il Löffel, Lupfer
esaltato überspannt
titolata Mo je faccio er cucchiajo
(ora gli faccio il
cucchiaio machen
il marito Ehemann
la conduttrice Fernsehtelevisiva
moderatorin
cucchiaio) – avvicinano lo
sport anche ai meno sportivi.
la vacanza Sommerestiva
urlaub
immortalare verewigen
Alle italiane, in ogni caso,
quel bel fusto romano
giocare spielen
il segreto Geheimnis
di 1 metro e 80 continua a
la virtù Tugend
piacere, e di anno in anno
sempre di più. Già, perché il cosiddetto pupone, oltre ai
muscoli e ai trofei, si sta dimostrando pure un bravo marito
e un buon padre di famiglia. Sposato dal 19 giugno
2005 con la conduttrice televisiva Ilary Blasi, una donna
di spettacolo che non si dà molte arie, ha due stupendi pupetti
dai nomi un po’ stravaganti, Christian e Chanel. Le
vacanze estive dei “Fantastici 4” vengono regolarmente
immortalate su tutte le riviste illustrate del paese. Il segreto
del magico Pupone, però, è che, nonostante i successi in
campo o nella vita, è rimasto quel semplice, cordiale ragazzino
che era quando giocava alla Lodigiani e nemmeno
si sognava che, da grande, sarebbe diventato l’eroe che
oggi è. Rispetto per questa virtù da vero campione.
Stefano Vastano: Deutschlandkorrespondent der
Wochenzeitschrift l’Espresso, kommentiert aktuelle
Themen aus der italienischen Presse.
57
ADESSO NOVEMBRE 2013

LIBRI E LETTERATURA
DI LUCA VITALI
58
L’INCREDIBILE
VITA DI NESTO
Sauro è uno dei tanti giovani italiani alla
deriva per il mondo. Rimasto senza
soldi, tira a campare in un villaggio uruguaiano
al limitare della foresta, dove
passa le sue giornate a bere birra e a
chiedersi come tornerà a casa. Per caso
incontra un vecchio ubriacone che
gli fa un racconto incredibile. Si tratta
niente meno che di Nesto Bodensante, figlio di nessuno,
cresciuto negli allevamenti di bovini delle grandi società
straniere e poi grande calciatore e mito dell’Italia fascista.
È stato dato per morto, ma in realtà ha vissuto una seconda
vita ai margini della società. Nel giro di poche sere, il vecchio
trasmette al giovane i ricordi di un’epoca lontana, nella
quale ha vissuto una vita degna di un film di Kusturica.
Opera prima di notevole originalità,
ha avuto critiche
molto positive: divertente,
originale e ben scritto, il romanzo
si legge d’un fiato e
offre al povero lettore italiano
la possibilità di rifugiarsi
in una realtà distante che,
per quanto assediata da
belve e serpenti, per qualche
ora lo tiene lontano dai
dolori dell’Italia presente.
Lingua: abbastanza
facile. Genere: romanzo
calcistico. Stefano Marelli,
Altre stelle uruguayane,
Rubbettino, 226 pagine.
alla deriva
al limitare
della foresta
per caso
l’ubriacone m.
il racconto
l’allevamento
di bovini pl.
il calciatore
ai margini pl.
divertente
d’un fiato
la belva
il serpente
lontano da
der sich treiben
lässt
am Waldrand
zufällig
Säufer
Erzählung
Rinderzucht
Fußballspieler
am Rand
unterhaltsam
in einem Zug
Raubtier
Schlange
weit weg von
EROTISMO
ALL’ITALIANA
Nato da un’operazione di marketing
diretta a sfruttare il successo delle “tre
sfumature” di E. L. James, tanto piaciute
agli italiani, questa “prima trilogia
erotica italiana” presenta la spirale
erotica di una giovane restauratrice
veneziana, sedotta da un sensuale
cuoco siciliano, misterioso e senza inibizioni.
Il volume ci presenta Elena, quasi fidanzata con Filippo,
in preda ai dubbi: lui è dovuto correre a Roma per lavoro,
mentre Leonardo, chef di fama internazionale, la invita all’inaugurazione
del suo ristorante esclusivo. Elena, seguendo
l’esempio dell’amica Gaia, si lascia tentare, e Venezia, con tutte
le sue seduzioni, fa da scenario a una vicenda poco originale,
ma comunque ben confezionata. Gli ingredienti ci sono
tutti, sono usati in maniera coerente e le pagine scorrono veloci.
Le scene di sesso sono
un po’ da romanzetto rosa, e la sfumatura Abstufung
certo, il valore letterario dell’opera
non è dei più eleva-
sensuale sinnlich
sedotto da verführt von
ti. La lettura va raccomandata
agli appassionati del inibizione f. Hemmung
senza ohne
genere, che sapranno anche fidanzato verlobt
in preda von Zweifeln
sorridere di fronte ai limiti di
ai dubbi pl. gequält
un prodotto più interessante
per la sociologia del corazione
f. Eröffnung
l’inaugustume
che per la critica letteraria.
führen
tentare in Versuchung
Lingua: facile.
l’ingrediente m. Zutat
Genere: romanzo erotico.
elevato hoch
Irene Cao, Io ti guardo,
sorridere lächeln
Rizzoli, 350 pagine.
il limite Grenze
IL QUARTO LIBRO
DESIGNER AI FORNELLI
Che circostanza insolita, 130 designer che si cimentano ai fornelli! Non meno insoliti
sono i risultati del loro lavoro: 70 piatti, tutti antipasti e stuzzichini, originali
per concezione e forme. Parole d’ordine: “divertimento” e “sperimentazione senza
barriere”, alla ricerca della semplificazione e dell’ergonomia. Cucinare non è
più solo abbinare ingredienti e sapori, ma immaginare piccole architetture, creare
“mondi in miniatura in un piatto”. Veniamo a qualche esempio concreto. All’insegna
della semplicità è la Millefoglie 3P del collettivo Altrosguardo Design. “3P” sta per pera, provola e prosciutto,
che si alternano in strati sovrapposti. C’è poi Sorridi è pronto di Angeletti Ruzza Design, un aperitivo di dischetti di polenta
guarniti da una sorridente faccina di salsa tartufata.
L’aperitivo può diventare un momento per attivare la propria
cimentarsi sich messen il dischetto kleine Scheibe
creatività con Create your taste, di Isabella Taddeo. I com-
ai fornelli pl. am Herd
il, la com- Tischgenosse,
mensali possono “dipingere” le “tele” di pancarrè con salse
insolito ungewöhnlich mensale -genossin
e marmellate colorate disposte sul piatto-tavolozza. Se poi
dipingere malen
il risultato Ergebnis
lo stuzzichino Häppchen
il piatto non dovesse riuscire come voluto, non disperate.
la salsa Sauce
abbinare kombinieren
Ciascun designer, a piè di pagina, consiglia il suo ristorante
il piatto- Teller, der auch
all’insegna di im Zeichen von
preferito dove cenare in alternativa. Isabella Bernardin
la pera Birne
tavolozza als Palette dient
Stuzzicati dal design. Le ricette dei designer, Editrice in strati so- aufeinander non disperare nicht
Compositori, 161 pagine, € 19.
vrapposti pl. geschichtet
verzweifeln
ADESSO NOVEMBRE 2013

LIBRI E LETTERATURA
IL LIBRO DELL’AUTORE
ALÈXANDROS.
IL FIGLIO DEL SOGNO
Pubblicato nel 1998, è il primo della trilogia dedicata ad Alessandro
Magno, uno dei maggiori longseller italiani. La trilogia
ripercorre la breve vita del re macedone che, incoronato a 17
anni, conquista tutto il mondo antico e si spinge addirittura
in India, con una campagna che non avrà eguali. Ne Il figlio
del sogno, l’autore narra l’infanzia e la giovinezza di Alessandro
fino alla sua partenza
alla conquista dell’Asia. Manfredi,
attingendo alle ricche
breve kurz
il sogno Traum
fonti antiche, riesce a ricostruire
il re König
una figura viva, irre-
quieta e solare, del tutto attendibile.
Lingua: facile.
Genere: romanzo storico.
incoronato
conquistare
irrequieto
solare
attendibile
gekrönt
erobern
ruhelos
sonnig
glaubwürdig
DAL LIBRO:
L’AUTORE DEL MESE
VALERIO
MASSIMO
MANFREDI
Nato nel 1943 in un paese dell’Emilia, studia archeologia a
Bologna, specializzandosi poi in topologia del mondo antico
a Milano. Insegna in diversi atenei, in Italia e all’estero.
Collaboratore e direttore di numerose e importanti campagne
di scavo italiane e straniere in tutto il mondo, ma soprattutto
in Medio Oriente, pubblica numerosi studi e articoli
scientifici e tiene conferenze in grandi università. Negli
anni Settanta, progetta e realizza le spedizioni “Anabasi”,
allo scopo di ricostruire la ritirata dei Diecimila attraverso
la Turchia raccontata da Senofonte. La sua carriera di
scrittore di romanzi storici inizia con la trilogia Alèxandros,
a cui seguono, in 15 anni, più di 20 titoli, prevalentemente
sul mondo antico greco e
romano, ma non soltanto.
Manfredi ha ricevuto numerosi
premi e onorificenze
internazionali, i suoi romanzi
sono tradotti in
tutto il mondo e hanno superato
i 12 milioni di copie
vendute. Autore di soggetti
e sceneggiature per il cinema,
collabora con diversi
giornali e periodici
scrivendo articoli di argomento
archeologico. Ha
condotto trasmissioni televisive
di divulgazione e
approfondimento storico.
Universität
im Ausland
Mitarbeiter
Ausgrabungs-
projekt
wissenschaftlich
l’ateneo
all’estero
il collaboratore
la campagna
di scavo
scientifico
tenere una
conferenza
la ritirata
il romanzo
storico
il premio
l’onorificenza
il periodico
la divulgazione
Vortrag halten
Rückzug
historischer
Roman
Preis
Ehrung
Zeitschrift
Verbreitung
Olympias aveva voluto recarsi al santuario di Dodona per
una strana ispirazione, per un presagio che l’aveva visitata
nel sonno mentre dormiva accanto a Filippo, re dei Macedoni,
pieno di vino e di cibo.
Aveva sognato che un serpente strisciava lentamente lungo
il corridoio e poi entrava silenzioso nella camera da letto.
Lei lo vedeva ma non poteva muoversi, non poteva gridare
né fuggire. Le spire del grande rettile scivolavano sul
pavimento di pietra e le scaglie luccicavano con riflessi di
rame e di bronzo, sotto i raggi della luna che penetravano
dalla finestra.
Per un momento aveva desiderato che Filippo si destasse e
la prendesse fra le braccia, la riscaldasse contro il petto
muscoloso, l’accarezzasse
con le sue grandi mani da il santuario Orakelstätte
guerriero, ma subito il suo il presagio Vorahnung
sguardo era tornato a posarsi
nel sonno im Schlaf
su quel drakon, su
mentre während
sognare träumen
quell’animale portentoso
il serpente Schlange
che si muoveva come un
gridare schreien
fantasma, come una creatura
magica, di quelle che gli
il pavimento
di pietra Steinboden
la scaglia Schuppe
dei suscitano a loro piacimento
dalle viscere della
il rame Kupfer
il raggio Strahl
terra.
destarsi aufwachen
Ora, stranamente, non le riscaldare qcn. jdn. wärmen
faceva più paura, non provava
accarezzare jdn. streicheln,
alcun ribrezzo, anzi
qcn. liebkosen
il guerriero Krieger
si sentiva sempre più attratta
e quasi affascinata da
portentoso fantastisch
il fantasma Gespenst
quelle movenze sinuose, da il ribrezzo Abscheu
quella potenza aggraziata la movenza gewundene
e silente.
sinuosa Bewegung
59
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L’ITALIA A TAVOLA
AMATRICE
CON GUSTO
Die Pasta mit den fünf P: In Sachen Spaghetti all’amatriciana, einem
Klassiker der italienischen Küche aus dem Herzen des Belpaese, haben
Köche und Feinschmecker in Amatrice ihre ganz eigenen Vorstellungen.
Testo: Giusy Cinardi Foto: Franco Cogoli
62
NON C’È DUBBIO, GLI SPAGHETTI ALL’AMATRI-
CIANA, O “ALLA MATRICIANA”, COME VENGONO
ANCHE POPOLARMENTE DETTI, SONO FAMOSI IN
TUTTO IL MONDO. Eppure sulle origini e la storia di
questo piatto squisito, che si prepara con spaghetti, guanciale,
pomodoro e pecorino, non c’è mai stato accordo.
La pancetta è usata
al posto del guanciale
come ingrediente
base della pasta
all’amatriciana.
È certo – il nome parla
chiaro – che vengono da
il dubbio
famoso
Zweifel
bekannt
Amatrice, un comune di
quasi 3.000 abitanti in provincia
il guanciale: Speck zum Kochen
l’origine f. Herkunft
squisito köstlich
di Rieti, a meno di
aus Backe oder Nacken
il pomodoro Tomate
due ore da Roma, che fa l’accordo Einigkeit
parte del Lazio ed è proprio
l’abitante m., f. Einwohner, -in
al confine con le tre re-
al confine con an der Grenze
gioni vicine, Abruzzo, Marche
zu
e Umbria. Si discute la paternità Urheberschaft
la ricetta Rezept
invece sulla regione che ha l’inventore Erfinder
la paternità della ricetta. l’oste m. Wirt
originario di ursprünglich
Per alcuni l’amatriciana è
aus
abruzzese, perché un tempo
residente a ansässig in
Amatrice era in provin-
affermare behaupten
il buongustaio Feinschmecker
cia dell’Aquila; per altri
la tesi Version
l’inventore fu un oste solo il cuoco Koch
in onore (m.) di zu Ehren von
originario di Amatrice, ma
il paese
residente a Roma e quindi di origine f. Heimatdorf
affermano che l’amatriciana
riguardare betreffen
è romana. Questo buon-
la preparazione Zubereitung
agrodolce süßsauer
gustaio aggiunse i pomodori
agli spaghetti che mangiava al suo paese, preparati
con guanciale e pecorino e conosciuti come “pasta alla Gricia”,
da Grisciano, un piccolo borgo vicino ad Amatrice.
Se si crede a questa tesi, “all’amatriciana” non significa
“come si fanno ad Amatrice”, ma è un nome inventato dal
cuoco in onore del suo paese di origine.
Le discussioni non riguardano solo la storia, ma anche
la preparazione del piatto (vedi box pag. 65). Quale pomodoro
bisogna usare? La varietà migliore sembra essere
quella agrodolce chiamata a Roma “casalino”, ideale
ADESSO NOVEMBRE 2013

PASTA ALL’AMATRICIANA
Ingredienti per 4 persone:
400 g di spaghetti (o bucatini)
125 g di guanciale di maiale
2 cucchiai di olio extravergine
d’oliva
1 bicchiere di vino bianco
secco
500 g di polpa di pomodoro
a pezzi (meglio se di pomodori
freschi e maturi)
una punta di peperoncino
rosso
100 g di formaggio pecorino
grattugiato
Preparazione. Tagliate il
guanciale a listarelle piuttosto
spesse e mettetele a
rosolare a fuoco dolce in
una pentola con l’olio.
Aggiungete il vino, fate sfumare
e poi versate la polpa
di pomodoro, mescolando
bene. Aggiustate di sale e
aggiungete il peperoncino
tagliato finemente. Lasciate
cuocere per almeno 15 minuti,
mescolando ogni tanto.
Intanto mettete l’acqua sul
fuoco per la pasta. Quando
bolle, aggiungete un po’ di
sale grosso e buttate la pasta.
Una volta cotta al dente,
scolate la pasta, mettetela in
un piatto grande e concavo
e ricopritela di salsa e pecorino
grattugiato. Mescolate
e servite.
il guanciale di maiale: Speck
zum Kochen aus Backe oder
Nacken
a pezzi gestückelt
grattugiato gerieben
rosolare anbraten
la pentola Topf
finemente fein
mescolare umrühren
bollire kochen
scolare abgießen
il piatto
concavo tiefer Teller
ADESSO NOVEMBRE 2013

L’ITALIA A TAVOLA
64
I TANTI SAPORI DI AMATRICE
Da sopra: pasta alla Gricia all’agriturismo Piccolo
Lago; pancetta arrotolata; Miriam e Laura Battistelli
del ristorante Lo Scoiattolo; stracchino stagionato,
uno dei tanti prodotti tipici di Amatrice.
la cipolla
il ricettario
assente
talvolta
rinunciare a
la pancetta
gestire
lo scoiattolo
festeggiare
durante
la sagra
la manifestazione
Zwiebel
Rezeptbuch
nicht vorhanden
manchmal
verzichten auf
Bauchspeck
führen
Eichhörnchen
feiern
während
kulinarisches
Volksfest
Veranstaltung
con il pecorino romano.
E qui si apre una seconda
diatriba, quella tra i
sostenitori del pecorino
romano da un lato e
quelli del parmigiano
dall’altro. Infine, c’è la
“questione cipolla”: ci
vuole o non ci vuole?
Quasi tutti i ricettari la
prevedono, ma è assente
nella cucina familiare,
che talvolta rinuncia anche al guanciale e utilizza
la più diffusa pancetta, tanto che oggi l’amatriciana è
nota come la “pasta delle cinque p”: pasta, pancetta,
pomodoro, peperoncino, pecorino.
Noi l’abbiamo vista cucinare da Miriam Battistelli
(vedi box pag. 63), che gestisce da 40 anni il ristorante Lo
Scoiattolo (www.villaggioloscoiattolo.it), ad Amatrice, e da
allora prepara e serve la vera pasta all’amatriciana. Tutto
il paese ha festeggiato questa squisitezza
durante l’ultimo fine settimana di
agosto, con la Sagra dell’amatriciana,
manifestazione arrivata alla 47 a edizione
e alla quale vale la pena di partecipare.
ADESSO NOVEMBRE 2013

Se la reale origine o la ricetta autentica non si conoscono,
certo è che un semplice piatto di pasta ha reso
Amatrice famosa in tutto il mondo. Questo piccolo paese
ha però tante altre cose da offrire: si trova alle porte del
Parco nazionale del Gran Sasso, è circondato dai Monti
della Laga e da paesaggi meravigliosi. A due passi c’è il
lago Scandarello, che ha una storia particolare. Ce la racconta
Chiara Buffa, proprietaria dell’agriturismo Piccolo
Lago (www.agriturismopiccololago.it): “È un lago artificiale,
creato con una diga tra la prima e la seconda guerra mondiale.
Nel 1944, la diga rischia di saltare in aria perché minata.
Si evita una catastrofe solo grazie all’eroismo di alcuni
partigiani, che svuotano il bacino e salvano tutti i
paesi vicini. È un fatto da ricordare”.
Amatrice è bella da visitare, storicamente interessante,
ma soprattutto “buona da mangiare”: sono eccellenti i
salumi, le salsicce, lo stracchino stagionato, il prosciutto
Igp e tante altre squisitezze, come gli “gnocchi ricci”, una
pasta fatta a mano, più antica dell’amatriciana. Intanto,
anche se la paternità della ricetta dell’amatriciana non è
ancora stata trovata, i romani, riconoscenti per l’invenzione
di un piatto così gustoso, hanno dedicato ad Amatrice
una strada in uno dei quartieri più antichi della città,
il Rione Ponte. Una bella soddisfazione, no?
ADESSOplus
Fai l’esercizio sugli ingredienti
della pasta all’amatriciana
nella rubrica Grammatica.
reale
circondato da
il paesaggio
la storia
la proprietaria
il lago
artificiale
Fai l’esercizio dedicato
alla pasta all’amatriciana.
www.adesso-online.de/amatriciana
wirklich
umgeben von
Landschaft
Geschichte
Eigentümerin
künstlicher
See
la diga
saltare in aria
minato
svuotare
il bacino
salvare
i salumi pl.
stagionato
riconoscente
per
dedicare
il quartiere
Il salame di Amatrice,
una delle tante bontà
del paese.
Staudamm
in die Luft
fliegen
vermint
leeren
Becken
retten
Wurstwaren
gereift
dankbar für
widmen
Stadtviertel
NON È LO
STESSO SE USI
LA PANCETTA!
O FORSE SÌ?
Se vi mettete a cercare, trovate tante
ricette per la pasta all’amatriciana.
Qual è quella giusta? Inutile pretendere
di stabilire una regola esatta. Ecco
però alcuni consigli che vi aiuteranno
a cucinare la vostra amatriciana.
GUANCIALE O PANCETTA?
Non sono la stessa cosa! Trovare il guanciale a
volte è difficile e allora si usa la pancetta.
Il guanciale si ricava dalla guancia e dal collo del
maiale, spesso è condito con sale, pepe, aglio,
salvia e rosmarino ed è fatto stagionare per tre
mesi. La pancetta, invece, si ottiene dal grasso
sotto la pelle della pancia ed è venduta stagionata
(tesa), arrotolata e condita con spezie
(arrotolata), aromatizzata e affumicata (bacon).
BUCATINI O SPAGHETTI?
È solo questione di gusti! Sono entrambe paste
di semola di grano duro. I bucatini sono lunghi
come spaghetti, ma più grossi e bucati: la cottura
è un po’ più veloce perché l’acqua passa
anche dal foro centrale.
PARMIGIANO O PECORINO?
La differenza tra questi due formaggi è nel
latte con cui vengono prodotti: rigorosamente
di mucca il parmigiano; di pecora il pecorino,
che quindi ha un sapore più intenso.
CONSERVA O POMODORI?
Va bene anche la conserva, ma le ricette più
antiche parlano di un pomodoro tipico del Lazio.
Piccolo, rosso e con venature profonde, dal sapore
acre e delicato, è noto come “spagnoletta”,
ma a Roma è chiamato “casalino”.
giusto richtig
il consiglio Rat
il guanciale: Speck zum
Kochen aus Backe oder
Nacken
la guancia Wange
il collo Nacken
il maiale Schwein
condito con gewürzt mit
l’aglio Knoblauch
la salvia Salbei
stagionare lagern
il grasso Fett
Bauch
gerollt
geräuchert
Ge-
schmacks-
sache
Milch
Kuh
Schaf
Geschmack
hier: Tomaten
aus der
Dose
herb
la pancia
arrotolato
affumicato
la questiondi
gusti
il latte
la mucca
la pecora
il sapore
la conserva
acre
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APPROFONDIMENTO
DI MARCO MONTEMARANO
Una rielaborazione grafica del ritratto di Niccolò Machiavelli eseguito
da Santi di Tito e conservato a Palazzo Vecchio, Firenze.
DA NOTIZIE DALL’ITALIA (PAG. 8)
NICCOLÒ
MACHIAVELLI
MACHIAVELLICO. Questo aggettivo della lingua italiana,
che se riferito a un piano significa “spregiudicato”
o addirittura “diabolico”, viene dal nome di Niccolò
Machiavelli (quando lo scrivete, state attenti al numero
delle “c” nel nome e nel cognome!). Machiavelli, nato
e morto a Firenze (1469-1527) è infatti l’autore de Il
Principe. Di quest’opera, quasi tutti conoscono la formula
semplificata: “Il fine giustifica i mezzi”, che è quasi
un manifesto dell’opportunismo in politica. L’importanza
di Machiavelli, però, va molto al di là di questo.
Attivo in politica nella sua città in un’epoca di grandi
cambiamenti, è uno degli
riferito a bezogen auf autori che più di tutti
spregiudicato skrupellos
hanno influenzato lo sviluppo
della lingua italia-
addirittura sogar
diabolico teuflisch
stare attento a achten auf na. Oltre a Il Principe, sono
da ricordare le sue
il nome Vorname
il cognome Nachname
l’autore Autor opere Discorso sopra la prima
deca di Tito Livio, in cui
l’opera Werk
semplificato vereinfacht Machiavelli tenta di fondare
una prassi politica
Il fine giusti- Der Zweck heifica
i mezzi pl. ligt die Mittel
l’importanza Bedeutung moderna sul modello dell’antica
Roma, e La Man-
il cambiamento Veränderung
influenzare beeinflussen
lo sviluppo Entwicklung dragola, uno dei capolavori
del teatro italiano del
fondare begründen
il capolavoro Meisterwerk Cinquecento.
DA (PAG. 7)
IL CORTEGIANO DI BAL-
DASSARRE CASTIGLIONE
È una delle più importanti opere letterarie del Rinascimento
italiano. Scritta tra il 1513 e il 1524 da Baldassarre Castiglione,
descrive come deve comportarsi e vivere un perfetto cortigiano
(o una perfetta cortigiana, dato che il terzo dei quattro
libri che formano l’opera è dedicato interamente alle
signore). Ancora oggi, quest’opera
si legge come una
scritto geschrieben
sorta di elogio del potere. La
descrivere beschreiben
corte è vista al tempo stesso
come luogo segreto, in il cortigiano Höfling
comportarsi sich benehmen
cui il potere viene gestito, e dedicare jdm. etw.
come luogo in cui il potere qc. a qcn. widmen
viene messo in mostra. Castiglione,
nato a Casatico una sorta di eine Art
ancora oggi noch heute
(oggi in provincia di Mantova)
l’elogio Lob der
nel 1478 e morto a Tole-
del potere Macht
do nel 1529, aveva soggiornato
segreto geheim
in molte corti, tra cui mettere zur Schau
quelle di Mantova, di Urbino in mostra stellen
e di Milano. La sua opera soggiornare sich aufhalten
dunque è una testimonianza
storica particolarmente
la testimonianza
Zeugnis
attendibile.
attendibile glaubwürdig
DA PRATICAMENTE
PARLANDO (PAG. 48)
LA LINGUA
ALBANESE
NEL SUD ITALIA
La minoranza albanese presente in molte zone del Sud Italia
è storicamente una delle minoranze più importanti della Penisola.
E non per la presenza dei tanti migranti albanesi che
sono arrivati nel nostro paese a partire dagli anni Ottanta.
L’albanese parlato dalle minoranze chiamate arbërëshe, infatti,
ha poco a che fare con l’albanese moderno. La storia
degli albanesi in Italia inizia nel XV e dura fino al XVIII secolo.
Nell’arco di 300 anni, molti albanesi hanno lasciato il loro
paese e si sono stabiliti nel
Sud Italia in seguito alla conquista
la minoranza Minderheit
ottomana. Secondo
per la aufgrund der
le statistiche, appartengono
oggi a questo gruppo circa
presenza di Anwesenheit
von
100.000 persone che vivono la storia Geschichte
in 100 comuni italiani, distribuiti
il secolo Jahrhundert
tra le regioni Calabria
nell’arco di innerhalb von
lasciare verlassen
(dove si trova la maggior
stabilirsi sich niederlassen
parte dei comuni), Sicilia,
Puglia, Basilicata, Campania,
Abruzzo e Molise. Que-
secondo nach
la conquista Eroberung
sti comuni sono definiti “Comuni
appartenere a angehören
dell’Arberia” da una il comune Gemeinde
legge del 1999 che tutela le distribuito tra verteilt auf
minoranze linguistiche. In la legge Gesetz
molti di questi centri l’albanese
tutelare schützen
è ormai scomparso. scomparso
verschwunden
67
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IRO D’ITALIA
MARKEN
Wie gut kennen Sie den ”
Stiefel“?
Eine Reise durch Landeskunde,
Kultur und Traditionen
der italienischen Regionen.

Marche
MARCHE
IN BREVE
Le Marche sono l’unica regione
d’Italia con il nome al plurale.
Marche viene da mark, che in alto
tedesco significava “confine”.
Infatti questa zona confinava con il
Sacro Romano Impero ed era divisa
in marche, ossia in feudi, poi riuniti
sotto un potere solo, la Marca di
Ancona. Forse proprio per la sua
storia, la principale caratteristica della
regione è ancora oggi la pluralità.
Ci sono tre gruppi linguistici, che
derivano dalle lingue romanze del
Nord, del Centro e del Sud Italia.
Il territorio delle Marche è prevalentemente
collinare. Il litorale si affaccia
sul Mar Adriatico, è diviso in due
parti dal promontorio del Monte
Conero ed è sabbioso. Vi si trovano
alcune importanti località balneari
come Portorecanati e San Benedetto
del Tronto.
POPOLAZIONE
1.565.335 abitanti
805.938 donne
759.397 uomini
146.368 stranieri
DENSITÀ
ABITATIVA
165 abitanti
per km²
FAMIGLIA
637.079 famiglie
2,5 componenti
in media
TURISMO
2.260.569 turisti
15,8% stranieri
SUPERFICIE
9.366 km²
PAESAGGIO
53% collina
36% montagna
11% pianura
CLIMA
12° temperatura
media annua
LAVORO
646.000 occupati
16.000 agricoltura
232.000 industria
398.000 servizi
EMILIA
ROMAGNA
SAN
MARINO
TOSCANA
UMBRIA
Gradara
Urbino
Gola del
Furlo
APPENNINO
UMBRO-MARCHIGIANO
1. In quale città,
secondo Johann
Caspar Goethe, si
può ammirare
“il più bel tramonto
del mondo”?
a) Pesaro
b) Ancona
c) Fermo
Pesaro
Fano
Frasassi
MAR
ADRIATICO
Monti Sibillini
LAZIO
1831
Sirolo
Porto
Recanati
Macerata
ANCONA
Fermo
San Benedetto
del Tronto
Ascoli Piceno
santuari
ABRUZZO
sito Unesco:
il centro storico
di Urbino
parchi (il 10% della superficie
regionale è tutelata), di cui:
2 parchi nazionali
(Monti Sibillini, Gran Sasso
e Monti della Laga);
4 parchi regionali
(Sasso Simone e Simoncello,
Gola della Rossa e di Frasassi,
Monte San Bartolo, Monte Conero);
6 riserve naturali
(Abbadia di Fiastra, Montagna di
Torricchio, Gola del Furlo, Oasi
10Wwf Ripa Bianca, Sentina).
42
11/2013 - eine Beilage von ADESSO

Marche
PERSONAGGI
FAMOSI
Fra i molti personaggi delle Marche,
il primo da ricordare è Giacomo
Leopardi, forse il più grande
poeta italiano dell’Ottocento. Nato
nel 1789 a Recanati, dove ancora
si può visitare la sua casa natale,
Leopardi parla nelle sue opere dei
sentimenti e della condizione umana.
In due famose poesie, A Silvia
e l’Infinito, descrive anche il paesaggio
marchigiano. Non si possono
non citare, poi, la schermitrice
Valentina Vezzali (tre ori olimpici);
il pilota motociclistico Valentino
Rossi, la pedagogista Maria Montessori
(vedi pag. 5), lo chef 2 stelle
Michelin Moreno Cedroni. Sono
ancora da ricordare Federico II,
nato a Jesi nel 1194, e partorito, secondo
la leggenda, nella piazza
principale della città, e gli artisti rinascimentali
Bramante, Raffaello
Sanzio e Piero della Francesca.
ANCONA
Il capoluogo delle Marche è Ancona.
I Greci fondano la città nel IV secolo
a.C. su un promontorio a forma di gomito
e la chiamano Ankon, che vuol
dire appunto “gomito”. Oggi Ancona
ha uno dei porti più grandi d’Italia ed
è anche una città d’arte. Il suo centro
storico conserva architetture romane,
bizantine e veneziane. Da vedere
il Duomo di San Ciriaco e l’importante
Museo archeologico nazionale
delle Marche.
IL CONSIGLIO DI
LUIGI MARIA
Nel centro di Fabriano si trova una delle
farmacie storiche più importantid’Italia,
la Mazzolini Giuseppucci
(Corso della Repubblica 33). Oggi è
un museo e conserva l’arredamento
in legno, realizzato da Adolfo Ricci alla
fine del 1800. La volta e le pareti sono
intagliate e raccontano, attraverso i ritratti
di 25 scienziati, tra cui Wilhelm
Konrad Röntgen, le più importanti scoperte
chimiche, fisiche e mediche.
2. Dov’è ambientato
il film di Nanni
Moretti La stanza
del figlio?
a) Ancona
b) Ascoli Piceno
b) Pesaro
MARCHE IN BREVE
significare bedeuten
il confine Grenze
il Sacro Heiliges
Romano Römisches
Impero Reich
dividere unterteilen
ossia oder besser
gesagt
il feudo Lehen
riunito geeint
il potere Macht
principale hauptil
territorio Gebiet
prevalen- vorwiegend
temente
collinare hügelig
il litorale Küste
il promontorio
Vorgebirge
la località
balneare Badeort
la popola- Bevölkezione
rung
l’abitante Einwohner,
m., f. -in
la densità Bevölkeabitativa
rungsdichte
il componente
Mitglied
in media durchschnittlich
la superficie Fläche
il santuario Wallfahrtsort
PERSONAGGI
il poeta Dichter
la casa Geburtsnatale
haus
l’opera Werk
il sentimento Gefühl
la poesia Gedicht
il paesaggio Landschaft
la schermitrice
Fechterin
l’oro olympische
olimpico
il compositore
Komponist
partorire gebären
l’artista (m., Renais
f.) rinasci- sancementale
Künstler, -in
ANCONA
Goldmedaille
il capoluogo Hauptstadt
fondare gründen
il gomito Ellbogen
chiamare nennen
il porto Hafen
la città
d’arte f. Kunststadt
il centro
storico Altstadt
IL CONSIGLIO
la farmacia historische
storica Apotheke
conservare erhalten
l’arredamento
Einrichtung
in legno aus Holz
la volta Gewölbe
la parete Wand
lo scienziato Wissenschaftler
la scoperta Entdeckung
3
© Huber/Sime, ANSA

Marche
MADE IN MARCHE
Nelle Marche si trovano aziende importanti che producono oggetti molto pregiati. I due principali settori di
attività sono quello tessile, nella zona di Ancona, e quello delle scarpe, tra le province di Ascoli Piceno, Fermo
e Macerata. Tra i marchi del settore tessile c’è, per esempio, Genny. Il marchio è conosciuto soprattutto per la
sua linea giovane, Byblos, e oggi fa parte del gruppo Prada. Tra i marchi di scarpe più conosciuti ricordiamo
Calzaturificio Rossi, Nero Giardini, Cesare Paciotti e Tod’s.
7.000.000.000
Fatturato annuo in euro
240.000.000
Paia di scarpe
prodotte all’anno
29.931
Numero di addetti. È la
prima regione italiana per
numero di addetti, il
31,2% del totale nazionale
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bambino.
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IL SETTORE
CALZATURIERO
3.799 aziende
32,5%
del totale nazionale
di aziende calzaturiere.
È la prima regione italiana
per numero di calzaturifici.
Piedi famosi
Papa Ratzinger, l’ex presidente americano George H.
W. Bush, la cantante Rihanna, Arnold Schwarzenegger
sono solo alcune delle personalità che portano le
scarpe prodotte dai maestri calzaturieri delle Marche
POLTRONA FRAU
Non fatevi ingannare dal nome: Poltrona Frau è un
marchio tutto italiano! L'azienda nasce a Torino nel
1912 e il suo fondatore, Renzo Frau, è di origini sarde.
La produzione avviene nelle Marche, tra le dolci colline
della provincia di Macerata. A Tolentino c'è anche lo
spaccio aziendale (SS 77 km 74.500), dove si possono
acquistare pezzi di culto con sconti
fino al 30%. Per esempio la poltrona
Vanity Fair (nella foto), che è stata
creata nel 1930 con il nome
Frau 904 e oggi è uno dei simboli
del design italiano.
4

Marche
Souvenir
LA CARTA
Fabriano è la città della carta. Qui le cartiere sono un’antica
tradizione. Già nel 1436, lo Statuto comunale vietava
di insegnare i segreti dell’arte della carta ai non residenti
e di costruire in un raggio di 50 miglia da Fabriano edifici
per fabbricarla. Ancora oggi esistono in città laboratori
che producono la carta a mano, come Bartolini Carta a
Mano, in Largo Bartolo da Sassoferrato 7, dove è possibile
acquistare anche prodotti in carta, tra cui cornici, agende
e album fotografici. La cartiera industriale più famosa nel
mondo è, invece, la Fabriano (www.fabriano.com), fondata
nel 1782. Da non perdere il Museo della Carta e
della Filigrana (www.museodellacarta.com).
LO SAPEVATE?
A Loreto, nella Basilica della Santa
Casa, è custodita la Santa Casa di
Nazareth, ossia la casa nella quale
l’arcangelo Gabriele annuncia a Maria
che avrà un figlio, Gesù. Secondo
una leggenda cattolica, quando nel
1291 la zona di Nazareth è invasa dai
Turchi, gli angeli sollevano la casa e
la portano al sicuro a Loreto. L’edificio
ha proprio le caratteristiche delle
costruzioni palestinesi dell’epoca.
In tutta la regione è tradizione accendere
grandi fuochi, nella notte
tra il 9 e il 10 dicembre, per “rischiarare
il cammino alla Santa Casa”.
CURIOSITA
La vecchia banconota da 1.000 Lire
aveva sul retro il ritratto di Maria
Montessori, preso dal quadro Bambini
allo studio di Armando Spadini.
La grande scienziata e pedagogista,
nata nel 1870 a Chiaravalle, in provincia
di Ancona, è l’inventrice di
un metodo educativo basato sull’indipendenza
del bambino. Il “metodo
Montessori” è applicato oggi in oltre
20.000 scuole in tutto il mondo.
3. Dove si può
assaggiare il
famoso tartufo
delle Marche?
a) Acqualagna
b) Gradara
c) Jesi
A TAVOLA
Tra i piatti più apprezzati in tutta la regione
c’è il fritto all’ascolana, fatto di
olive all’ascolana (nella foto), cioè ripiene
di carne, impanate e fritte, e da
cremini, preparati con la crema pasticciera,
impanati e fritti. Altri piatti importanti
sono i Vincisgrassi, una variante
delle lasagne al forno, e poi, soprattutto
nel capoluogo, lo stoccafisso all’anconetana,
con pomodoro e acciughe, e il
brodetto di pesce. Per un pasto veloce,
l’ideale è una crescia sfogliata. Simile
alla piadina romagnola, può essere farcita
con gli ingredienti più vari, come
formaggio, prosciutto, rucola, salsiccia.
L’importante è mangiarla calda.
Trovi la ricetta delle olive
all’ascolana su:
www.adesso-online.de/olive
MADE IN MARCHE
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branche
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la scienziata Wissenschaftlerin
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gigkeit
applicare anwenden
A TAVOLA
ripieno gefüllt
impanato paniert
la crema
pasticciera Tortencreme
il piatto Gericht
lo stoccafisso
Stockfisch
l’acciuga Sardelle
il brodetto reichhaltige
di pesce m. Fischsuppe
il pasto schnelle
veloce Mahlzeit
farcito gefüllt
la salsiccia Bratwurst
4. Qual è un
vino tipico delle
Marche?
a) Primitivo
b) Verdicchio
c) Barbera
11/2013 - eine Beilage von ADESSO 5

Marche
DA FARE
PRIMATO
Castelfidardo, in provincia di
Ancona, è la patria della fisarmonica.
Qui, nel 1864, il
musicista Paolo Soprani e la
sua famiglia producono per
la prima volta in Italia quella
che oggi conosciamo tutti
come fisarmonica.
Museo internazionale della
Fisarmonica, Via Mordini,
Castelfidardo.
6. A chi è dedicato
il festival lirico di
Pesaro?
a) Giuseppe Verdi
b) Beniamino Gigli
c) Gioacchino Rossini
Prendete un caffè da Meletti, in Piazza del Popolo,
ad Ascoli Piceno. Fondato nel 1907, è un elegante
locale in stile liberty con decorazioni floreali e arredi
originali. Lo chiamano anche “il Senato” perché è
stato, e per molti rimane, il centro della vita socioculturale
della città. Tra gli altri, vi sono passati
Ernest Hemingway, Jean-Paul Sartre e Renato Guttuso.
Dopo il caffè, provate la specialità della casa:
l’Anisetta con la mosca. La mosca è un chicco di
caffè che arricchisce il liquore a base di anice, prodotto
dalla ditta Meletti.
MUSICA MAESTRO!
Le Marche hanno la particolarità di avere tanti teatri, circa
1 ogni 15.000 abitanti, una concentrazione forse unica in
Europa! Molti sono stati costruiti fra il XVIII e il XIX secolo,
quando quasi tutti i comuni, anche i più piccoli, volevano
avere un teatro. Circa 100 teatri storici sono ancora in
attività. Per fare due esempi: lo Sferisterio di Macerata,
dall’acustica perfetta, è un affascinante
esempio di architettura tardo-neoclassica europea
all’aperto; il Teatro della Concordia a
Jesi presenta sul sipario la leggendaria storia
della nascita di Federico II (vedi pag. 3, Personaggi
famosi). Le Marche hanno anche
una grande tradizione musicale: erano
marchigiani il tenore Beniamino Gigli, uno
dei più grandi cantanti d’opera del XX secolo,
e due dei più importanti compositori
italiani, Giovanni Battista Pergolesi e
Gioacchino Rossini (nella foto).
5. In quale museo
si trova il ritratto
di Federico da Montefeltro
di Piero
della Francesca
(vedi foto pag. 7)?
a) Musei Vaticani
b) Galleria degli Uffizi
c) Pinacoteca di Brera
COSE DA
VEDERE
URBINO
Il suo centro storico
è Patrimonio
dell’Umanità Unesco.
Da non perdere
il Palazzo Ducale,
voluto da Federico
da Montefeltro, e
la casa natale di
Raffaello.
PARCO
NAZIONALE DEI
MONTI SIBILLINI
ll parco è diviso
tra Marche e
Umbria. A circa
1.940 m c’è il suggestivo
Lago di
Pilato, il più alto
dell’Appennino.
GRADARA
Il bel castello
medievale è famoso
per essere stato
lo scenario dell’amore
di Paolo e
Francesca, cantato
nella Divina Commedia
di Dante
Alighieri.
GROTTE DI
FRASASSI
Sono le grotte più
grandi d’Italia.
L’itinerario aperto
al pubblico è lungo
700 metri e si
snoda fra stalattiti,
stalagmiti e
piccoli laghi.
6
11/2013 - eine Beilage von ADESSO

Marche
IL PERSONAGGIO STORICO
FEDERICO DA MONTEFELTRO
Federico da Montefeltro (1422-1482) è una figura centrale
del Rinascimento italiano. Diventa signore di Urbino
a 22 anni e, in 30 anni, riesce a rendere il suo territorio
tre volte più grande. Nel 1474 ottiene addirittura il titolo
di duca. Federico è famoso per il suo mecenatismo. La
sua corte è ricca, frequentata da uomini di cultura e
da artisti molto importanti. Piero della Francesca, per
esempio, gli fa un ritratto molto famoso (nella foto).
Lo splendore della corte viene mantenuto anche dal figlio
di Federico, Guidobaldo, ed è qui che è ambientato
Il Cortegiano, il trattato di Baldassarre Castiglione
con il quale nasce la figura del gentiluomo di corte.
SANTUARIO DI
SAN NICOLA DA
TOLENTINO
A Tolentino si trova uno
dei santuari più importanti
d’Italia. Bellissimo
il ciclo di affreschi di
scuola giottesca, contenuto
nel cosiddetto Cappellone
di San Nicola.
FESTE
SPIAGGIA
DI SIROLO
Questa bella spiaggia
di sassi bianchi è
caratterizzata da due
faraglioni di pietra
calcarea (“Le due
sorelle”). Si può
raggiungere solo
via mare.
LEGGENDA
La Sibilla, secondo la leggenda,
era una famosa
veggente che viveva in
una grotta tra i monti che
oggi si chiamano, appunto,
Sibillini. Per alcuni la
Sibilla era buona e bella
e viveva insieme alle fate;
per altri, invece, era
cattiva e viveva isolata su
un monte. Oggi nella
grotta non si può più entrare,
ma si può visitare
il Museo della Sibilla, nel
paese di Montemonaco.
CARNEVALE DI FANO
È il Carnevale più antico d’Italia. I primi documenti
che ne parlano sono del 1347. È famoso
per la sfilata dei carri allegorici, opera dei maestri
della cartapesta, e per il “getto”, il lancio
sul pubblico di una grande quantità di dolci.
GIOSTRA DELLA QUINTANA
È un antico torneo cavalleresco che si svolge
ad Ascoli Piceno la prima domenica di agosto.
I cavalieri sono armati di una lunga lancia. Fanno
tre giri di pista e poi devono colpire con
precisione l’anello attaccato alla mano di un
grosso fantoccio, detto il Moro. Da non perdere
lo sfarzoso corteo storico della giostra,
con circa 1.400 persone vestite con costumi
ispirati al XV secolo.
GOLA DEL FURLO
È un’importante
riserva naturale con
belle pareti rocciose,
molte specie protette
e resti archeologici.
Tra questi ultimi, ci
sono, per esempio, la
Galleria di Vespasiano
e il viadotto romano.
PRIMATO
la patria Heimat
la fisar- Ziehmonica
harmonika
produrre fertigen
DA FARE
fondato gegründet
in stile (m.) im
liberty Jugendstil
l’arredo Einrichtung
la mosca Fliege
il chicco
di caffè Kaffeebohne
l’anice m. Anis
MUSICA MAESTRO
l’abitante Einwohner,
m., f. -in
unico einmalig
il comune Gemeinde
il sipario Vorhang
il, la cantan- Opernte
d’opera sänger, -in
il compositore
Komponist
7 COSE DA VEDERE
il Patrimonio Weltkulturdell’Umanità
erbe
la grotta Höhle
l’itinerario Route
il santuario Wallfahrtsort
l’affresco Fresko
la spiaggia Strand
il faraglione Klippe
la pietra
calcarea Kalkstein
raggiungere erreichen
la riserva Naturnaturale
schutzgebiet
roccioso Felsla
specie geschützte
protetta Art
PERSONAGGIO STORICO
ottenere erhalten
il duca Herzog
il mecena- Mäzenatentismo
tum
la corte Hof
il ritratto Portrait
Il Cortegiano vedi ADES-
SO pag. 67
il gentiluomo höfischer
di corte f. Edelmann
LEGGENDA
il, la veg- Wahrsager,
gente -in
la grotta Höhle
il monte Berg
la fata Fee
visitare besichtigen
FESTE
la sfilata Umzug
la carta- Papppesta
maschee
il lancio Werfen
i dolci pl. Süßigkeiten
la lancia Lanze
l’anello Ring
il fantoccio Puppe
11/2013 - eine Beilage von ADESSO 7

Marche
SUPER QUIZ
Hai letto tutto l’ ? Adesso mettiti alla prova!
1. Perché l'antico nome greco di Ancona
era Ankon (gomito [Ellbogen])?
a. per la forma del promontorio su cui sorge
b. per le sue colline
c. per il suo fiume [Fluss] principale
2. Cos’è il brodetto?
a. una zuppa di patate
b. una zuppa di pesce [Fisch]
c. una zuppa di pomodoro
3. Chi era il marchigiano
Giacomo Leopardi?
a. un letterato, poeta e scrittore
b. uno scienziato
c. un compositore [Komponist]
4. Quale di questi compositori
non è marchigiano?
a. Giuseppe Verdi
b. Gioacchino Rossini
c. Giovanni Battista Pergolesi
5. Dove si trova
la Santa Casa di Nazareth?
a. ad Ancona
b. a Pesaro
c. a Loreto
6. Dove si svolge
il più antico Carnevale d’Italia?
a. a Venezia
b. a Viareggio
c. a Fano
7. Quale strumento è stato fabbricato
a Castelfidardo, nel 1864, per la
prima volta in Italia?
a. un violino
b. una fisarmonica
c. una tromba [Trompete]
8. È una famosa spiaggia
delle Marche:
a. Cala Luna
b. Le due sorelle
c. Scala dei Turchi
9. Quali grotte sono nelle Marche?
a. Grotte di Castelcivita
b. Grotte di Toirano
c. Grotte di Frasassi
10. Quale famosa scienziata [Wissenschaftlerin]
è ritratta sul retro delle
vecchie 1.000 lire?
a. Rita Levi Montalcini
b. Maria Montessori
c. Margherita Hack
11. Come si chiama il duca [Herzog] e
mecenate di Urbino ritratto da Piero
della Francesca?
a. Federico da Montefeltro
b. Giuliano de’ Medici
c. Sigismondo Malatesta
12. Quale parco è nelle Marche?
a. Parco nazionale dei Monti Sibillini
b. Parco nazionale della Majella
c. Parco nazionale del Gran Paradiso
SOLUZIONI SUPER QUIZ: 1. a; 2. b; 3. a; 4. a; 5. c; 6. c; 7. b; 8. b; 9. c; 10. b; 11. a; 12. a.
SOLUZIONI
1. b
2. a
3. a
4. b
5. b
6. c
IMPRESSUM: Herausgeber und Verlagsleiter: Dr. Wolfgang Stock Chefredakteurin:
Rossella Dimola Chef vom Dienst: Salvatore Viola Autoren und Redaktion:
I. Bernardin, C. Carniani, M. Guerra, G. Iacono, I. Mancusi, C. Schubert, S. Viola
Gestaltung: www.prodigo.de Druck: Medienhaus Ortmeier GmbH, 48369 Saerbeck
Gesamt-Anzeigenleitung: Axel Zettler, Tel. +49 (0)89/8 56 81-130 Verlag und
Redaktion Spotlight Verlag GmbH, Fraunhoferstr. 22, 82152 Planegg Tel: +49 (0)89
8 56 81-0, www.evviva-online.de; www.adesso-online.de. © 2013 Spotlight Verlag,
auch für alle genannten Autoren, Fotografen und Mitarbeiter.
8
11/2013 - eine Beilage von ADESSO

ADRESSEN,
TIPPS UND
TRADITIONELLE
REZEPTE
ADESSO

…dove si mangia bene a Firenze?
Questa domanda mi è stata
fatta tantissime volte. Sì, ne conosco
molti, e qui ve ne consiglio
14. Sono i miei preferiti sia per il
cibo, sia per l’atmosfera che si respira.
In alcuni mi sento veramente
a casa! A voi che siete di passaggio,
mi sento di dire che non
si può affermare di essere stati a
Firenze se non si sono provate
le specialità della sua cucina:
ribollita, crostini, bistecca, cantuccini
e vin santo… Ma prima di
“metterci a tavola”, ci sono quattro
cose che dovete sapere.
La cucina fiorentina è semplice,
genuina e senza fronzoli,
proprio come il carattere dei
fiorentini: diretti, con la battuta
sempre pronta e di una sobria
gentilezza. Dunque, niente salse,
salsine e mousse!
➋ Il pane, a Firenze, è senza
il posticino: nettes kleines
Lokal
consigliare empfehlen
di pas- für wenige
saggio Tage
la ribollita: Gemüsesuppe
aus Palmkohl, Bohnen und
Brot
il cantuccino: knuspriges
Mandelgebäck
il vin santo: Dessertwein
genuino ursprünglich
senza fron- ohne
zoli pl. Schnickschnack
la battuta witzige Bemerkung
sobrio hier: nicht
übertrieben
sciocco doof, hier:
ohne Salz
il legume Hülsenfrucht
mancare fehlen
sale: è sciocco e si ritrova in molti piatti, come la ribollita.
➌ Le zuppe e le minestre a base di legumi e verdure
sono un must.
➍ Un fiasco di Chianti o un buon
vino rosso toscano non devono
mai mancare.
Pont
Fiasch
pag. 2
Porta S
Io Osteri
pag. 21
Bellosguardo
2
Lucilla Dimola, fiorentina doc, per lavoro
pranza fuori 350 giorni all’anno… ma
solo dove si mangia davvero bene!
200 m
Luoghi d

la Vittoria
Stazione
Mercato di San Lorenzo
pag. 10
Da Mario
ria di pesce
diano
rsonale
Trattoria del Carmine
pag. 9
Alla Vecchia Bettola
pag. 14
Duomo
pag. 5
Vini & Vecchi Sapori
pag. 6
Caciovino Trallallà
Le Mossacce
pag. 8
Piazza della Signoria
Fagioli
Ponte Vecchio
pag. 18
La Buca dell’Orafo
pag. 12
pag. 16
Le Volpi e l’Uva
Palazzo Pitti
orta Romana
Fiesole
dere
pag. 13
Piatti e Fagotti
Da Ruggero
Enoteca 7 Rosso
pag. 4 pag. 17
400 m

La vera cucina fiorentina
È un ristorante dove le famiglie fiorentine vanno
da sempre. Io ci venivo con i nonni, la domenica
a pranzo, per mangiare l’arista al forno cotta con
l’osso. Da allora, per fortuna, non è cambiato
niente! Tutto è in nome della tradizione fiorentina,
con attenzione alla qualità degli ingredienti e alle
ricette casalinghe. L’arista è divina e, quando è
stagione, sono da provare i carciofini sott’olio fatti
in casa. Altri due classici da assaggiare sono il
roastbeef e le cappelle di porcini alla griglia. Nei
mesi invernali poi, provate le pere caramellate al
forno, che sono sempre in bella mostra nella loro
teglia all’entrata e non sono solo belle a vedersi...
PS: È un locale un
i nonni pl. Großeltern po’ fuori dal centro.
l’arista f.: Schweinebraten
aus der Lende prenota, è molto
Eppure, se non si
l’osso Knochen difficile trovare posto.
l’ingrediente
m. Zutat +39 055 220542.
Via Senese 89
assaggiare probieren Chiuso martedì e mercoledì.
il porcino Steinpilz
la pera karamellicaramellata
sierte Birne
al forno aus dem
Ofen
la teglia Auflaufform
prenotare reservieren
Qui, dall’alto: la ribollita,
la tipica zuppa toscana
a base di pane e verdure;
carciofi fritti e arista.
4

Sopra: lo staff
di Vini & Vecchi
Sapori.
A sinistra:
pappardelle al
sugo di anatra.
la botte
il buchetto
Fass
hier: ganz
kleines
Lokal
ohne Re-
servierung
Unbe-
kannter
Haus-
manskost
Kaninchen
Ente
Hack-
braten
gefüllt
Kutteln
senza prenotazione
f.
lo sconosciuto
la cucina
casalinga
il coniglio
l’anatra
il polpettone
farcito
la trippa
Nella botte piccola c’è il vino buono
In questo buchetto all’ombra di Palazzo Vecchio trovare posto senza
prenotazione è quasi impossibile. Ovviamente si condivide il tavolo con
altri sconosciuti (fino a quel momento), che all’ora di pranzo sono quasi
tutti “del posto”! La cucina è toscana, casalinga, il servizio informale e
piacevole. Qualche piatto: pappardelle sul coniglio o sull’anatra, polpettone
di carne farcito, trippa alla fiorentina e tortino di carciofi, quando è stagione!
Buono il vino rosso della casa.
PS: Il caffè viene servito direttamente dalla moka
napoletana di latta, proprio come quella della nonna!
Via dei Magazzini 3, Zona Piazza Signoria, +39 055 293045.
Chiuso la domenica e il lunedì a pranzo.
ADESSO www.adesso-online.de 5

Come dalla mamma!
È un posto mitico, imperdibile... ed è anche il mio
rifugio quotidiano. Di solito lo frequento a pranzo,
perché qui mi sento in famiglia e, soprattutto, si
mangia come dalla mamma. Per intenderci, c’è
anche la classicissima pastina in brodo! Tutto è
ottimo: la ribollita, gli involtini con i carciofi, il
bollito con la salsa verde, i fagioli all’uccelletto
[vedi ricetta pag. 23]. I crostini “neri” (solo a
cena) sono tra i più buoni di Firenze, l’hamburger
è fatto a mano con la “ciccia” buona e qualche
piatto di pesce, il venerdì, è accompagnato con
una maionese fatta in casa a dir poco divina.
Dovete sapere, però,
imperdibile nicht zu che si mangia gomito
versäumen a gomito con gli ospiti
il rifugio täglicher di turno – studenti,
quotidiano Rückzugsort
la pastina Nudelin
brodo suppe
la ribollita: Gemüsesuppe
aus Palmkohl, Bohnen und
Brot
gli involtini Kalbscon
i carciofi
pl.
röllchen
mit Artischocken
il bollito: mit Stangensellerie,
Möhren, Zwiebeln und
Salz gekochtes Rindfleisch
il crostino “nero”: geröstete
Weißbrotscheibe mit
einer Creme aus Hühnerleber
la ciccia
(dial.)
gomito a
gomito
Fleisch
Ellbogen an
Ellbogen
6
www.adesso-online.de ADESSO

Nell’altra pagina: i crostini
“neri”; cantucci e vin
santo; Giovanni, uno dei
proprietari, con il cameriere
Davide fra i tavoli.
Qui: il cuoco Matteo in
cucina; pappa al pomodoro;
schiacciata con l’uva.
avvocati, turisti – e
molto, molto velocemente.
Non si fa in
tempo a ordinare che
la pietanza è già in
tavola e non è consentito
perdersi in
chiacchiere. Dopo il
caffè, se non si lascia il posto agli altri, il personale
vi fa appunto delle simpatiche “mossacce”.
PS: Matteo più che un cuoco è un acrobata.
Nella piccolissima cucina a vista, si muove
abilmente fra pile di pentole e padelle, cui si
aggiungono, a seconda della stagione, castagnaccio,
fiori di zucca ripieni, schiacciata con
l’uva e piselli freschi in umido.
Via del Proconsolo 55r, +39 055 294361.
Chiuso sabato e festivi.
www.trattorialemossacce.it
l’avvocato
ordinare
la chiacchiera
la mossaccia
il cuoco
la cucina
a vista
la pila
il castagnaccio
il fiore
di zucca
ripieno
l’uva
Rechtsanwalt
bestellen
Plauderei
eindeutige
Geste
Koch
einsehbare
Küche
Stoß
Kastanien-
kuchen
gefüllte
Zucchini-
blüte
Traube
ADESSO www.adesso-online.de 7

Qui: tagliere di
formaggi e salumi;
l’interno di
Caciovino Trallallà.
Punto d’incontro
per menti aperte
e palati curiosi.
Caciovino Trallallà è un localino delizioso, con tre
tavolini di numero, per due persone (magre) ciascuno,
più due sgabelli al bancone. Romantico e
accogliente, è un piccolo laboratorio del gusto
grazie alla passione di Ermanno e Nunzia che,
nel mezzo del cammin di loro vita hanno deciso
di lasciare il lavoro a Roma per dedicarsi a qualcosa
che amano davvero, il cibo. La loro passione
si ritrova nella scelta dei prodotti, che sono
quasi tutti a chilometro zero: vini locali, birre artigianali
e formaggi accompagnati da gelatina alla
birra, salumi di cinta e crostini con salsiccia freschissima,
proprio gustosi... E tutto questo, a
due passi da Ponte Vecchio.
Borgo SS. Apostoli 29r, +39 055 215558.
Venerdì e sabato aperto
anche a pranzo.
Chiuso la domenica.
www.caciovino.it
la mente
aperta
il palato
curioso
lo sgabello
la passione
nel mezzo del cammin di
loro vita: im besten Alter
(Anspielung al v. 1 della
„Divina commedia“ wo
steht „di nostra vita“)
handwerk-
lich gebrautes
Bier
la birra
artigianale
offener
Geist
neugieriger
Gaumen
Hocker
Leidenschaft
il salume di cinta: Wurstwaren
vom Sieneser Streifenschwein
la salsiccia
a due passi
(pl.) da
Bratwurst
unweit von
8
www.adesso-online.de ADESSO

Diladdarno con gusto
Siamo diladdarno, come si dice a Firenze, cioè
“al di là del fiume Arno”, in una zona molto vivace
sopratutto la sera. Se la stagione è bella, adoro
mangiare ai tavolini all’aperto, dove non è raro
fare amicizia con i vicini. Qui il menu non è solo toscano,
c’è sempre una selezione di piatti semplici
molto buoni. Per esempio a me piace moltissimo il
loro modo di preparare il vitello tonnato. E poi qui
ho ritrovato i tortellini panna e prosciutto, un piatto
degli anni Ottanta, ma che è sempre un piacere
riassaporare quando è cucinato come si deve.
Piazza del Carmine 18, +39 055 218601.
Chiuso la domenica a luglio, agosto e settembre.
In alto: il cuoco della
Trattoria del Carmine.
Qui: vitello tonnato;
l’interno del locale e
il menu.
al di là
il fiume
vivace
adorare
all’aperto
raro
il vicino
semplice
preparare
ritrovare
panna e
prosciutto
jenseits
Fluss
lebendig
lieben
im Freien
selten
Nachbar
einfach
zubereiten
wieder
entdecken
mit Sahne
und
Schinken
9

a mezzogiorno
la partita
(di calcio)
la Fiorentina
sacro
la fila
attendere
il proprio
turno
la caciara
il cartello
appeso
la vetrata
il leggio
10
mittags
Fußballspiel
AC Florenz
heilig
Schlange
warten, bis
man dran
ist
Durcheinander
Schild
aufgehängt
Glasscheibe
Pult
Qui si mangia insieme...
...e si respira pura fiorentinità. Mario è aperto solo
a mezzogiorno e chiuso la domenica perché...
la partita della Fiorentina è SACRA! L’ambiente è
spartano, ma l’abito non fa il monaco, vista la fila
che si forma all’ingresso. Bisogna attendere pazientemente
il proprio turno, tra camerieri che fanno
acrobazie fra i tavoli e commensali che vanno e
vengono. Insomma, una vera e propria caciara alla
toscana… Ma ne vale la pena! È arrivato il vostro
turno? Non immaginatevi un tavolino tutto per voi
perché, come si legge su un cartello
appeso sulla vetrata della cucina:
“Qui si mangia insieme agli altri
dal 1953”. Il menu varia di giorno in
giorno ed è scritto su un piccolo
leggio fuori del locale. Nell’attesa,
quindi, lo si può già “studiare”.
Tra le proposte: filetto di maiale al
forno con fagioli zolfini e olio novo
www.adesso-online.de ADESSO

Nell’altra pagina:
il proprietario Fabio;
ossobuco; fagioli zolfini.
Qui: l’ingresso
della fiaschetteria;
il classico pane toscano
senza sale; il cuoco
Andrea con un taglio di
carne per la bistecca
alla fiorentina.
(“nuovo”), tagliatelle sul fagiano, ossobuco.
Le porzioni sono abbondanti e i prezzi ragionevoli.
PS: Attenzione a parlare di calcio! I proprietari,
i cuochi e i camerieri sono tutti viola,
ovvero tifosi sfegatati della Fiorentina.
All’ingresso è ben visibile la targa con su
scritto “locale degobbizzato”. I gobbi sono i
tifosi della Juventus, acerrimi avversari di
quelli della Fiorentina.
Via Rosina 2, +39 055 218550.
Aperto solo a pranzo. Chiuso la domenica.
www.trattoria-mario.com
Fasan
Kalbs-
haxe
reichlich
angemes-
sener Preis
Fußball
Eigentümer
eingefleisch-
ter Fan
Schild
Buckeliger
erbittert
Gegner
il fagiano
l’ossobuco
abbondante
il prezzo ragionevole
il calcio
il proprietario
il tifoso
sfegatato
la targa
il gobbo
acerrimo
l’avversario
ADESSO www.adesso-online.de 11

A cena da un sommelier
Sosta imperdibile per gli amanti del vino e per
chi è alla ricerca di prodotti di qualità. Nascosta
tra Ponte Vecchio e Palazzo Pitti, questa piccola
enoteca è diventata un punto di riferimento per i
fiorentini e per i turisti più attenti. Gestita da un
gruppo di enologi e sommelier, tutti molto competenti
e simpatici, propone oltre 400 etichette,
fra cui molte di piccoli produttori sconosciuti alla
massa, ma di alto livello e con un buon rapporto
qualità prezzo. Il vino
la sosta
l’amante
m., f.
alla
ricerca di
nascosto
gestito
proporre
sconosciuto
il rapporto
qualità
prezzo
abbinare a
la salsiccia
al tartufo
optare per
l’acciuga
Pause
Liebhaber,
-in
auf der Su-
che nach
versteckt
betrieben
anbieten
unbekannt
Preis-Leis-
tungs-Ver-
hältnis
kombinieren
mit
Bratwurst
mit Trüffel
sich entscheiden
für
Sardelle
può essere abbinato
a fantastici crostoni
caldi gratinati in forno
con asiago e speck, o
alla salsiccia al tartufo.
In alternativa, si può
optare per una selezione
di formaggi italiani
o francesi, oppure per
piccoli sandwich con
burro bretone e
acciuga, salsa di
tonno al cognac e
cipolline... Fatevi
consigliare dal buon
Ciro & company.
Piazza dei Rossi 1
+39 055 239 8132.
Chiuso la domenica.
www.levolpieluva.com
Sopra: Ciro
(in piedi) e
Riccardo,
proprietari
dell’enoteca
Le Volpi e
l’Uva.
12

Un locale particolare,
in un luogo particolare.
Siamo a San Domenico, sulle colline di Firenze,
andando verso Fiesole. Qui c’è Piatti e Fagotti,
una bottega di alimentari con una saletta adibita
a ristorantino. I proprietari, Tommaso & Tommaso,
sono due veri toscanacci, cordiali, sorridenti
e con la battuta sempre pronta. Propongono
piatti tipici, come pasta e fagioli o pappardelle al
cinghiale, ma non solo. Ottimo, per esempio, il
carpaccio di prosciutto al forno su letto di finocchi.
Prima di ordinare, studiate attentamente la
lavagna. E appena entrati, date un’occhiata al
bancone, che è appetitoso come un quadro di
Arcimboldo e ricorda le botteghe di una volta!
PS: Se dovete attendere un po’ prima di essere
serviti, prendete un bicchiere di vino e qualche
crostino, andate a sedervi sul muretto davanti
al locale e godetevi il bellissimo panorama!
Via delle Fontanelle 3/9/11, San Domenico (Fiesole).
+39 055 5276764. Giovedì, venerdì e sabato aperto anche
a cena. Chiuso la domenica. www.piattiefagotti.com
Hügel
Lebens-
mittel-
geschäft
kleines Nebenzimmer
waschech-
ter Toskaner
lachend
witzige
Bemerkung
Wildschwein
Fenchel-
bett
Tafel
einen Blick
werfen auf
Theke
Bild
warten
Mäuerchen
la collina
la bottega
di alimentari
pl.
la saletta
il toscanaccio
sorridente
la battuta
il cinghiale
il letto di
finocchi pl.
la lavagna
dare un’occhiata
a
il bancone
il quadro
attendere
il muretto
In alto: pere caramellate
di Piatti e Fagotti;
il bancone della bottega.
ADESSO www.adesso-online.de 13

ono
(dial.)
la ricetta
segreto
ripassare
esaltare
la milza
il sugo
di coniglio
il fungo
la lombatina
di
vitella
le frattaglie
pl.
il cervello
fritto
la torta di
mele pl.
la pasta
tiepido
conviviale
il cameriere
l’attesa
14
buono
Rezept
geheim
erhitzen
zur Geltung
bringen
Milz
Kaninchen-
sauce
Pilz
Lenden-
braten
vom Kalb
Innereien
frittiertes
Hirn
Apfel-
kuchen
Teig
lauwarm
gesellig
Kellner
Wartezeit
Qui è tutto bono!
Cominciamo dalle penne “alla Vecchia Bettola”.
La ricetta è segreta. Vengono ripassate in padella
e condite con pomodoro e quel certo non so
che capace di esaltarne il condimento... Provatele
e poi mi direte! Per il resto, tutto è ottimo: i
crostini di milza, i tortelli di patate al sugo di
coniglio, i piatti a base di funghi del Mugello in
autunno e anche la semplicissima lombatina di
vitella alla griglia, perché le carni utilizzate sono
locali e selezionate. Se poi vi piacciono le frattaglie,
questo è il posto giusto per assaggiare una
vera specialità della cucina fiorentina: il cervello
fritto. Io preferisco di gran lunga i fritti misti di
pollo, coniglio e verdure, oppure la torta di mele
(quasi tutta mele e poca pasta) servita tiepida.
Il posto è molto conviviale, grazie a Massimiliano
e ai camerieri, che sono gli stessi da sempre...
e così l’attesa per il tavolo diventa divertente,
non solo per me che ci ritorno spesso!
Viale Ariosto 34r, +39 055 224158.
Aperto a pranzo e a cena. Chiuso domenica e lunedì.
www.florence.ala.it/bettola
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Da sinistra: penne “alla
Vecchia Bettola”; l’interno
della trattoria; antipasto
toscano; il tipico fiasco di
vino rosso; frittatina di patate;
Luigi con la schiacciata
con l’uva; il proprietario,
Massimiliano Stagi,
al lavoro nell’ora di punta;
finocchiona toscana.

A due passi da Ponte
Vecchio...
È a due passi da Ponte Vecchio,
ma non è un locale da turisti. È un
posto con una lunga storia di famiglia,
iniziata 30 anni fa. Qui si mangiano
sia i classici della cucina fiorentina,
come la pappa al
pomodoro, l’ossobuco, la panzanella
(solo d’estate!), le fave con il
pecorino (solo in
primavera!), sia le
“specialità di
Giordano”, come
i gamberoni al curry e la pasta
fatta in casa. I miei piatti preferiti?
Le chitarrine con calamaretti e
salvia, oppure, in primavera, con
i pisellini freschi; la bistecca alla
fiorentina (tra le più buone di Firenze)
e il tortino di carciofi.
PS: Nel palazzo che la
ospita, già nel 1200 c’erano
le botteghe degli orafi.
Via dei Girolami 28r,
+39 055 21 36 19.
Chiuso la domenica e il lunedì a
pranzo. www.bucadellorafo.com
l’orafo Goldschmied
la pappa al pomodoro:
Tomatensuppe mit Broteinlage
l’osso- Kalbsbuco
haxe
la panzanella: Brotsalat
mit Zwiebel, Tomate,
Gurke und Basilikum
il piatto Lieblingspreferito
gericht
i pisellini frische
freschi pl. Erbsen
la bistecca alla fiorentina:
T-Bone-Steak vom Chianina-Rind
la bottega Werkstatt
Sopra: l’entrata del ristorante. A destra:
melanzane alla griglia; panzanella.
16

Qui: tartare di
manzo; l’esterno
del locale;
crema catalana.
l’artigia- Hanwerksnalità
kunst
incan- bezautevole
bernd
L’artigianalità in cucina
la vista Aussicht
Se decidete di andare a Fiesole – e ve lo consiglio,
il colle Hügel
anche per l’incantevole vista sui colli di Firen-
fare una Pause
ze – l’Enoteca 7 Rosso è il posto ideale dove fare sosta machen
una sosta, perché si trova proprio sulla strada che gestire betreiben
porta a San Domenico. A gestirla sono due ragazzi,
faticare schuften
Lorenzo in sala e Veronica in cucina. Preparano la tavolozza Malerpalette
piatti con prodotti artigianali, “per lasciare spazio l’artista Künstler,
alle capacità di uomini e donne che tutti i giorni
m., f. -in
faticano per mantenere indimen- unvergessticabile
intatte le antiche tradizioni
lich
culinarie d’Italia”. I crostoni
sono eccellenti. Assolutamente
in estate f. im Sommer
da provare è l’assortimento di
formaggi, non solo per la presentazione, che ricorda
la tavolozza di un artista, ma anche per la selezione
di qualità e mai banale. Tra i piatti cucinati, sono indimenticabili
le pappardelle al ragù con fegatini di
pollo, cacao e pepe indonesiano.
PS: In estate si mangia in giardino!
Via San Domenico 103, +39 055 580812.
Aperto solo a cena. Chiuso domenica (in inverno) e lunedì.
www.7rossovini.it
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la pietanza
ad arte f.
Gericht
nach den
Regeln der
Kunst
jahres-
zeitlich
verwöhnen
langweilen
aus einem
anderen Ort
Fleisch-
klößchen
di stagione
f.
coccolare
stancare
da fuori
la polpettina
18
È sempre un piacere!
Un posticino che adoro. In una sola frase, è
come mangiare a casa. Pietanze semplici, realizzate
ad arte e solo con prodotti di stagione, una
cucina che ti coccola e che non ti stanca mai.
È il primo posto a cui penso quando qualcuno mi
viene a trovare da fuori, per l’accoglienza di Antonio,
Simone e Maurizio. Non saprei consigliare
un piatto in particolare. Tutto è speciale: i crostini
toscani, il prosciutto del Casentino, le polpettine,
i tortelli fatti in casa con ricotta e limone, gli
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la zucca Kürbis
la pappa al pomodoro:
Tomatensuppe mit Broteinlage
la cucina einsehbare
a vista Küche
conferire verleihen
il cuoco Koch
mettere einer
d’accordo Meinung
sein lassen
gnocchetti di zucca,
l’arista, la ribollita e la
pappa al pomodoro (le
più buone di Firenze!)
e i dolci fatti in casa. Il
vino della casa (Chianti)
viene servito con il
metodo del “fiasco a
consumo”, ovvero si
paga quel che si beve.
La cucina a vista, all’ingresso,
e alcune pietanze già pronte in bella
mostra conferiscono al locale un’atmosfera casalinga.
Se capita di dover aspettare per avere
un tavolo, è un piacere fare due chiacchiere con i
cuochi. Incredibile ma vero: questo locale mette
d’accordo proprio tutti, anche i fiorentini doc.
PS: Come dolce c’è anche il “gelatino bono”,
che non è una marca
di gelati. Bono, a Firenze,
significa semplicemente
“buono”,
quindi non si sta parlando
di un gelato
qualsiasi.
Corso dei Tintori 47r,
Zona Santa Croce
+39 055 244285.
Chiuso sabato e domenica.
Nell’altra pagina:
fagioli all’uccelletto;
menu del giorno.
Qui, da sopra: l’interno
del locale; involtino di
Gigi; la cucina a vista
all’entrata del ristorante.
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Oggi, pesce fresco!
Immaginate di entrare in una pescheria,
di comprare del pesce freschissimo e, se ne
avete voglia, di farvelo cucinare al momento
dal proprietario. Questo posticino è un’elaborazione
della classica fiaschetteria fiorentina
dove, al posto del crostino toscano,
potete trovare varie insalatine (per esempio
polpo e patate, gamberi e carciofi), acciughe
ripiene e marinate, fritture di ogni genere.
Meraviglioso il crudo, che si sceglie direttamente
dal banco. Inoltre sono sempre
disponibili due primi preparati al momento.
È una soluzione informale e divertente per
mangiare pesce di qualità e a buon prezzo.
PS: Si mangia seduti su sgabelli, quindi
lo consiglio per un aperitivo, per un pranzo
o una cena veloci.
Piazza Taddeo Gaddi 5r, +39 055 706492.
Chiuso domenica e lunedì.
Qui: frittura mista di
pesce. Sotto: l’esterno
della fiaschetteria.
la fiaschet- Weinhandteria
lung
la pe- Fischscheria
geschäft
la voglia Lust
il proprietario
Eigentümer
il posticino: nettes kleines
Lokal
il polpo
il carciofo
l’acciuga
il banco
divertente
a buon
prezzo
lo sgabello
Tintenfisch
Artischocke
Sardelle
Theke
amüsant
günstig
Hocker
20

Qui: tartare
di manzo con
puntarelle,
maionese alle
alici e gelatina
alle arance;
l’interno del
locale; i cuochi
al lavoro.
La cucina? Arte, piacere e passione.
Quando ho voglia di qualcosa di raffinato, originale e di buon gusto,
vado da Io Osteria Personale, che è l’espressione di un’idea di cucina
raccontata “a modo mio”, come dice Matteo, il proprietario. Il menu è
stagionale ed è suddiviso in portate di pesce, carne e verdure.
Quindi… niente pasta! Non vi aspettate di trovare la classica catalogazione
in antipasti, primi e secondi. Potete
scegliere tra i “menu degustazione” o “alla
carta”. Le portate sono tutte sorprendenti,
anche se qualcuno potrebbe trovare che le
raffinato
a modo
mio
fein
auf meine
Art
quantità sono un po’ piccole. Qualche esempio:
la tartare di carne Chinina con barbe
stagionale jahreszeitlich
la portata Gang
rosse e gelato al pecorino; la purea di patate e scegliere auswählen
olio nuovo con cuore di caprino; i nastrini di la barba rote
calamari in crema di ceci alla salvia. Un bistrot
dal gusto internazionale, che porta una ventata
rossa
la purea di
Beete
Kartoffelpatate
di novità a Firenze.
pl. püree
il caprino Ziegenkäse
PS: L’osteria si trova nel quartiere di San
i ceci pl. Kichererbsen
Frediano, dove ancora si respira l’aria della
“vecchia Firenze”, fra botteghe artigiane e la salvia Salbei
mercati.
Borgo San Frediano 167r, +39 055 933 1341.
www.io-osteriapersonale.it
la ventata
di novità
il quartiere
frischer
Wind
Stadtviertel
21

Ingredienti per 6 persone:
2 cavoli neri,1 cipolla, 2 carote,
1 gambo di sedano, 2 pomodori
maturi,1 patata, 80 g di fagioli borlotti
secchi, 5 cucchiai di olio extravergine
di oliva, sale, pepe, 4 fette
di pane casalingo toscano raffermo
Preparazione:
Fate un battuto con sedano, carota
e cipolla e fatelo rosolare in una
pentola con l’olio. Poi aggiungete i
pomodori pelati e la patata sbucciata
e tagliata a pezzi grossi. Lasciate
insaporire un po’, poi unite le foglie
di cavolo nero tagliate a listarelle,
i fagioli già ammorbiditi in acqua e
2 litri di acqua fredda. Salate e cuocete
a pentola coperta per circa
2 ore, finché i fagioli non siano ben
cotti. Servite la zuppa su uno strato
di pane tagliato a fette, con olio a
crudo e pepe appena macinato.
Un piatto di
peposo
dell’Impruneta.
il cavolo nero
la cipolla
il sedano
la patata
raffermo
il battuto
sbucciato
tagliato a
listarelle pl.
a pentola coperta
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Palmkohl
Zwiebel
Stangensellerie
Kartoffel
altbacken
fein gehacktes
Gemüse
geschält
in Streifen
geschnitten
bei geschlossenem
Topf
IMPRESSUM Herausgeber und Verlagsleiter:
Dr. Wolfgang Stock Chefredakteurin: Rossella
Dimola Chef vom Dienst: Salvatore Viola Autorin:
Lucilla Dimola Redaktion: Isabella Bernardin,
Monica Guerra, Cornelia Schubert, Salvatore Viola
Bildredaktion: Isadora Mancusi Gestaltung:
www.prodigo.de Verlag: Spotlight Verlag GmbH,
Fraunhoferstr. 22, 82152 Planegg Tel: (0049)
89-85681-0, www.spotlight-verlag.de Bilder:
Prodigo/F. Cirri; Huber/Sime; Cubo; Stockfood;
S. Scatà; Atlantide; Sintesi.
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Ingredienti per 6 persone:
1 kg di muscolo di vitellone, 8 spicchi
d’aglio, 2 bicchieri di Chianti, sale,
pepe nero
Preparazione:
Tagliate il muscolo in pezzi non
troppo piccoli. Metteteli in una pirofila
a bordi alti o in una teglia, insieme
con gli spicchi d’aglio sbucciati
e interi, il vino e 2 cucchiai di pepe
nero macinato. Aggiustate di sale.
Aggiungete acqua calda in modo
da coprire a filo la carne e mettetela
in forno a 140 °C. Fate cuocere mescolando
ogni tanto, per circa 3 ore.
Quindi, se necessario, aggiungete
altra acqua calda. Alla fine, il peposo
dovrà risultare ben ritirato, cremoso
e morbidissimo; gustatelo
con altro pepe appena macinato e,
volendo, su fette di pane bianco
casalingo abbrustolite.
il vitellone
il bicchiere
tagliare
la pirofila a
bordi alti pl.
la teglia
sbucciato
aggiustare
aggiungere
macinato
abbrustolito
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Jungrind
Glas
schneiden
feuerfeste Form
mit hohem Rand
Auflaufform
geschält
hier: abschmecken
hinzufügen
gemahlen
geröstet
Ingredienti per 4 persone:
250 g di fagioli cannellini secchi
(o 700 g freschi), 300 g di pomodori
pelati (o un cucchiaio di conserva),
2 spicchi d’aglio, qualche fogliolina
di salvia, 6 cucchiai di olio
extravergine d’oliva, sale, pepe
Preparazione:
Cuocete i fagioli (se usate quelli
secchi, metteteli in ammollo per una
notte) a fuoco bassissimo. Schiacciate
i due spicchi di aglio e rosolateli in
padella con l’olio e la salvia. Prima
che l’aglio prenda colore, aggiungete
i pomodori o la conserva sciolta in
una tazza d’acqua calda, salate, pepate
e fate cuocere per un quarto
d’ora. Unite i fagioli scolati e ancora
tiepidi e fateli insaporire per un altro
quarto d’ora. Alla fine, i fagioli dovranno
essere densi, ma non sfatti.
il fagiolo
i pomodori
pelati pl.
la conserva
(di pomodoro)
lo spicchio d’aglio
la salvia
mettere in ammollo
schiacciare
rosolare
la padella
scolato
tiepido
sfatto
Bohne
geschälte
Tomaten
Tomatenmark
Knoblauchzehe
Salbei
einweichen
zerdrücken
anbraten
Pfanne
abgegossen
lauwarm
zerkocht
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Gut für
den Kopf!
Besser mit Sprachen. Land und Leute
verstehen – und nebenbei die Sprache
lernen. Jeden Monat neu.
4
Ausgaben
zum Preis
von 3!
www.spotlight-verlag.de/4fuer3