DOCUMENTO DI REGISTRAZIONE - UniCredit
DOCUMENTO DI REGISTRAZIONE - UniCredit
DOCUMENTO DI REGISTRAZIONE - UniCredit
Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
FATTORI <strong>DI</strong> RISCHIO<br />
3.1.3 Rischi derivanti dalla crisi dei mercati finanziari e dalla crisi economica globale<br />
La divisione Corporate & Investment Banking (CIB) 1 ha sofferto delle flessioni o delle perdite in<br />
particolare dei finanziamenti strutturati registrate nei ricavi netti da attività di trading dal terzo<br />
trimestre del 2007 al primo trimestre del 2009.<br />
La crisi dei mutui “sub-prime” è originata negli Stati Uniti ed è iniziata nella seconda metà del 2007.<br />
La perdita di valore di strumenti asset-backed basati sui mutui sub-prime negli Stati Uniti ha<br />
provocato una notevole contrazione della propensione al rischio degli investitori, che è risultata in una<br />
riduzione della liquidità sul mercato monetario, accompagnato da una significativa espansione degli<br />
spread di credito. Al pari dell’intero Gruppo <strong>UniCredit</strong>, il Gruppo HVB ha avuto soltanto una leggera<br />
esposizione alla crisi del sottostante mercato immobiliare statunitense.<br />
La conseguente turbolenza del mercato finanziario ha inoltre influenzato i mercati finanziari europei e<br />
l’economia globale. Parecchi paesi e parecchi settori di attività versano in gravi difficoltà economiche.<br />
Naturalmente, questo ha anche inciso, in varia misura, sulle attività aziendali e sulla redditività del<br />
Gruppo HVB, in particolare nel 2007 e nel 2008. Tali effetti sono stati particolarmente evidenti nei<br />
prodotti del credito strutturato detenuti a fini di negoziazione (held for trading) e nel mercato della<br />
finanza sindacata.<br />
Sia i mercati finanziari, sia le economie reali hanno conosciuto una ripresa nel corso del 2009 e, di<br />
conseguenza, la divisione CIB del Gruppo HVB ha registrato utili nel 2009.<br />
Mentre molte economie reali hanno continuato la ripresa nel 2010, la crisi dei mercati finanziari si è<br />
estesa al rischio sovrano e ha portato ad una crisi di fiducia per certi paesi dell’Unione Economica e<br />
Monetaria (UEM) nella primavera del 2010, in particolare per i cosiddetti PIIGS (Portogallo, Italia,<br />
Irlanda, Grecia, Spagna). Questo ha portato ad un aumento dei loro CDS sovrani e ad un aumento<br />
generale degli spread nei mercati del credito. L’UE ha architettato un piano di parecchi miliardi di<br />
euro per aiutare i paesi potenzialmente in difficoltà e ha concesso, unitamente al FMI, un pacchetto di<br />
salvataggio per la Grecia. Questo ha riportato la fiducia nel mercato e gli spread di credito sono<br />
diminuiti. Tuttavia, la volatilità continua ad essere alta e la circolazione di voci, anche insignificanti,<br />
di problemi in certi paesi (ad esempio l’Irlanda) può comportare un nuovo aumento degli spread.<br />
Pertanto, il contesto dei mercati dei capitali resta difficile.<br />
In termini generali, esiste il rischio che la ripresa economica iniziata nella seconda metà del 2009, che<br />
sta proseguendo nel 2010, non continui allo stesso ritmo e che la situazione economica resti difficile a<br />
livello globale ed in Germania. Tale scenario di “doppia recessione”, ad esempio una tendenza<br />
all’indebolimento di certi importanti settori, quali quello automobilistico e delle forniture per auto,<br />
quello dell’ingegneria e quello dell’immobiliare commerciale, unito a un aumento del tasso di<br />
disoccupazione, potrebbe avere un effetto pregiudizievole sugli accantonamenti per perdite su crediti.<br />
Inoltre, un ritorno di una più alta volatilità dei mercati dovuta a una nuova crisi di fiducia, determinata<br />
ad esempio dalle preoccupazioni per il debito sovrano, potrebbe avere un effetto pregiudizievole sul<br />
contesto di mercato generale per le banche. La diminuzione della liquidità delle banche centrali e una<br />
curva dei rendimenti piatta potrebbero avere un impatto negativo sui mercati dei capitali e quindi,<br />
indirettamente, sui ricavi totali di HVB. Inoltre, i complessivi bassi tassi di interesse potrebbero<br />
perdurare più a lungo, pregiudicando il margine di interesse di HVB.<br />
In generale, l'ambiente economico complessivo sarà soggetto a numerose fonti di incertezza nel 2011<br />
e il settore finanziario continuerà ad affrontare rilevanti sfide durante l'anno. Ad esempio, se il Gruppo<br />
HVB dovesse incontrare rinnovate turbolenze sui mercati finanziari, come insolvenze nel settore<br />
finanziario o fallimenti di enti sovrani, questo potrebbe avere un effetto negativo su attività, passività,<br />
posizione finanziaria e su profitti o perdite del Gruppo HVB.<br />
3.1.4 Implicazioni fiscali - Riporti a nuovo di perdite<br />
1 Dalla metà del 2009, le precedenti divisioni Corporate & Commercial Real Estate Financing e Markets and Investment Banking (MIB)<br />
sono state formalmente fuse per dare vita in HVB alla nuova divisione Corporate and Investment Banking (CIB).<br />
6