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L'economia cognitiva di Alessandro Innocenti Carocci ... - LabSi

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impressi gli stati corporali presenti e futuri. L’utilizzo <strong>di</strong> questi ricor<strong>di</strong> per costruire le<br />

valutazioni che precedono le scelte viene definito da Slovic et al. (2002) con il termine <strong>di</strong><br />

affect heuristic. Secondo questo modello, i giu<strong>di</strong>zi sono guidati da “immagini”, marcate in<br />

modo positivo o negativo. Questo contrassegno <strong>di</strong>pende dalle esperienze passate, che<br />

vengono immagazzinate dal cervello in una sorta <strong>di</strong> serbatoio, a cui si attinge sulla base del<br />

potere evocativo o della similarità degli stimoli esterni osservati.<br />

Il processo automatico dei marcatori somatici è quin<strong>di</strong> prevalentemente, anche se non<br />

esclusivamente, il risultato delle esperienze personali e, in particolare, del processo<br />

d’istruzione e <strong>di</strong> socializzazione. La conseguenza più importante è che i processi cognitivi<br />

<strong>di</strong>ventano funzionalmente <strong>di</strong>pendenti dai processi emotivi. Infatti, quando la rete <strong>di</strong> neuroni<br />

che sostiene il funzionamento dei marcatori somatici viene danneggiata o menomata, il<br />

comportamento si mo<strong>di</strong>fica non solo dal punto <strong>di</strong> vista delle manifestazioni emotive, ma<br />

anche rispetto alla capacità <strong>di</strong> raccogliere informazioni e prendere decisioni coerenti in<br />

situazioni <strong>di</strong> scelta anche non complesse. È stata proprio l’osservazione <strong>di</strong> pazienti affetti da<br />

menomazioni delle aree del cervello attive nei processi emotivi a convincere Damasio della<br />

vali<strong>di</strong>tà della sua teoria. E proprio all’investigazione del funzionamento <strong>di</strong> aree come queste è<br />

finalizzato lo sviluppo più recente dell’economia <strong>cognitiva</strong>, la neuroeconomia.<br />

3.3. La neuroeconomia Il termine neuroeconomia identifica quel settore dell’economia<br />

<strong>cognitiva</strong> che indaga quali meccanismi neuronali si attivano nel cervello quando gli in<strong>di</strong>vidui<br />

prendono decisioni <strong>di</strong> tipo economico. La fondazione <strong>di</strong> questa <strong>di</strong>sciplina è dovuta alla<br />

recente messa a punto <strong>di</strong> alcune tecniche delle neuroscienze che permettono <strong>di</strong> rilevare in<br />

laboratorio, me<strong>di</strong>ante procedure <strong>di</strong> scansione cerebrale, le reazioni delle aree del cervello agli<br />

stimoli esterni. Nell’ambito dell’economia <strong>cognitiva</strong>, questi nuovi strumenti <strong>di</strong> indagine<br />

consentono <strong>di</strong> compiere ulteriori progressi nel processo <strong>di</strong> apertura della scatola nera delle<br />

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