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L'economia cognitiva di Alessandro Innocenti Carocci ... - LabSi

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tornare al suo livello originale, l’in<strong>di</strong>viduo non ritornerà altrettanto velocemente alle abitu<strong>di</strong>ni<br />

<strong>di</strong> consumo precedenti.<br />

Anche un secondo importante elemento della teoria dei prospetti, la <strong>di</strong>fferente attitu<strong>di</strong>ne degli<br />

in<strong>di</strong>vidui ai guadagni e alle per<strong>di</strong>te, è in chiara contrad<strong>di</strong>zione con la teoria della scelta<br />

razionale. L’evidenza empirica mostra che la prospettiva <strong>di</strong> subire per<strong>di</strong>te monetarie innesca<br />

negli in<strong>di</strong>vidui reazioni proporzionalmente più intense rispetto alla possibilità <strong>di</strong> ottenere<br />

guadagni <strong>di</strong> pari <strong>di</strong>mensioni. L’utilità in<strong>di</strong>viduale non sembra quin<strong>di</strong> rispondere in modo<br />

matematicamente corretto a opzioni <strong>di</strong> uguale grandezza ma <strong>di</strong> segno opposto, che vengono<br />

invece valutate come se fossero qualitativamente <strong>di</strong>fferenti.<br />

Sulla base <strong>di</strong> queste osservazioni, Kahneman e Tversky costruiscono una nuova funzione<br />

decisionale, che ha appunto il fine <strong>di</strong> offrire una rappresentazione induttiva dei processi<br />

cognitivi che determinano le scelte economiche. In questo senso, la teoria dei prospetti può<br />

essere considerata un modello descrittivo, senza implicazioni <strong>di</strong> tipo normativo o prescrittivo.<br />

La funzione decisionale ha due componenti principali: la prima è una funzione <strong>di</strong><br />

ponderazione delle decisioni π (p), che trasforma le probabilità assegnate da ogni agente agli<br />

eventi possibili in pesi decisionali; la seconda è una funzione <strong>di</strong> valore v, che sostituisce la<br />

funzione <strong>di</strong> utilità della teoria della scelta razionale. Nel modello <strong>di</strong> Kahneman e Tversky, la<br />

combinazione <strong>di</strong> questi due valori permette <strong>di</strong> rappresentare correttamente gran parte delle<br />

anomalie decisionali evidenziate dai risultati sperimentali.<br />

La funzione <strong>di</strong> ponderazione π (p) ha la forma in<strong>di</strong>cata dalla curva in grassetto nella figura 1.<br />

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