Gara decisa soltanto ai rigori - serie d news
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30.<br />
LA SICILIA<br />
LUNEDÌ 14 MAGGIO 2007<br />
Calcio ~ Serie D<br />
Siracusa, adesso tocca al Savoia<br />
Gol di D’Aniello, Palumbo e Bonarrigo<br />
Cosenza liquidato nel secondo tempo<br />
«Bene in difesa<br />
attacco super»<br />
SIRACUSA 3<br />
COSENZA 1<br />
SIRACUSA: Casadei, Lieti (80’ Tomacelli), Chiariello, De<br />
Pascale, Perrelli, Iodice, Nuvoli (64’ Dima), Di M<strong>ai</strong>o (73’<br />
Pellegrino), Palumbo, Bonarrigo. IN PANCHINA: Rimi, Bontempo,<br />
Marcosano, Costanzo. ALL. Paolo Lombardo.<br />
COSENZA: Ioime, Tedesco, Giglio (62’ De Pasquale), De<br />
Rose, Bennardo, Scorrano, Orlando, Calascibetta, Prete,<br />
Ferrentino (60’ Gasparini), Di Sabato. IN PANCHINA: Spingola,<br />
Cucinotta, Sanso, Dieni, Maestri. ALL. Lanni/Toni<br />
Lio.<br />
ARBITRO: Cafari Panico di Cassino, assistenti: Belmonte di<br />
Frosinone e Grisci di Tivoli.<br />
RETI: 17’ D’Aniello, 24’ Prete, 58’ Palumbo, 75’ Bonarrigo.<br />
NOTE: Spettatori tremila e cinquecento. Bloccati dalle forze<br />
dell’ordine tre pullman di tifosi cosentini. Angoli: Siracusa<br />
2, Cosenza 2. Recupero: 2’, 4’. Ammoniti: Perrelli<br />
(8’), Bennardo (10’), Calascibetta (30’). Espulso 80’ Di<br />
Sabato. Allontanato al 67’ Lanni.<br />
SIRACUSA. E’ un Siracusa «grandi firme» che gioca<br />
con tutta la consapevolezza del suo valore, mostrando<br />
di avere, a questo punto, già abbondantemente<br />
digerito gli insegnamenti e i suggerimenti di<br />
Paolo Lombardo, poi festeggiato affettuosamente<br />
(era ora!) nella sua città, nonostante la forza morale<br />
dei giocatori cosentini che almeno per un tempo,<br />
di una gara molto spezzettata e necessariamente<br />
nervosa, riescono a tenere testa alle manovre ordinate<br />
e ragionate degli azzurri. Poi, com’era inevitabile,<br />
nel secondo tempo il Cosenza perde di lucidità<br />
e deve cedere il passo al Siracusa, guidato da un Bonarrigo<br />
particolarmente ispirato, ben affiancato<br />
da Di M<strong>ai</strong>o, almeno sino a quando il fiato l’ha sorretto<br />
e con un coppia d’attacco che è riuscita a non<br />
far rimpiangere l’assenza di Gaetano Romano. Vanno<br />
riconosciuti i meriti dei cosentini che inizialmente<br />
hanno fatto «ballare» la difesa azzurra che ha<br />
dovuto superare diversi momenti di sbandamento<br />
soprattutto Chiariello, alle prese con l’irresistibile<br />
furetto Di Sabato, il migliore dei cosentini.<br />
Bella azione volante (3’) di Bonarrigo che scambia<br />
con Di M<strong>ai</strong>o che cerca inutilmente D’Aniello. Al<br />
7’ passaggio azzardato di Iodice che mette fuori<br />
causa De Pascale: è lesto Di Sabato ad approfittarne<br />
ma sua staffilata sibila radente il palo. Punto sul<br />
vivo il Siracusa si rovescia in avanti e Palumbo cerca<br />
di pescare (11’) in area calabra Nuvoli che non ci<br />
arriva. Quattro minuti dopo ci prova Bonarrigo bravo<br />
a coordinarsi su uno sbilenco rinvio di Scorrano.<br />
E’ l’anticamera del gol che arriva al 17’quando Di<br />
M<strong>ai</strong>o sciabola da metà campo in direzione di Bonarrigo<br />
che, sempre al volo, incrocia dalla parte opposta<br />
per D’Aniello. L’attaccante aretuseo non ha titubanze<br />
e ancora al volo, conclude imparabilmente<br />
all’incrocio dei pali.<br />
Palumbo (19’) cerca il raddoppio, dopo aver<br />
scambiato con D’Aniello ma il suo rasoterra è debole.<br />
Sempre il centravanti azzurro viene cercato (20’)<br />
da Bonarrigo ma è anticipato secco da Bennardo.<br />
Sulla prima azione d’alleggerimento del Cosenza<br />
(24’) arriva come una doccia fredda il pareggio. Di<br />
Sabato salta Chiariello e crossa per Prete, bravo a<br />
nascondere il pallone a Lieti e girare in rete. Il Cosenza<br />
ringalluzzito prova a raddoppiare al 26’ quando<br />
ancora l’ex Di Sabato, approfittando di un corto<br />
PALUMBO REALIZZA LA RETE DEL 2-1, TRASCINANDO IL SIRACUSA ALLA SFIDA CONTRO IL SAVOIA.<br />
[FOTO SIGNORELLI]<br />
rinvio di De Pascale, conclude a volo di poco a lato.<br />
Gli aretusei rispondono (36’) con un conclusione al<br />
volo altrettanto pericolosa di Bonarrigo, lanciato di<br />
precisione da Chiariello. Ancora Cosenza al 44’ con<br />
Prete che sugli sviluppi di un corner, in girata sfiora<br />
il palo e al 46’ c’è la bella conclusione di Di M<strong>ai</strong>o<br />
a sfiorare l’incrocio dei pali.<br />
Ancora pericoloso (54’) il Cosenza con un tiro all’incrocio<br />
dei pali di Orlando che costringe Casadei<br />
ad una difficile intervento. Tre minuti dopo Palumbo<br />
con un piede sulla linea della porta calabra<br />
spreca il possibile raddoppio. Il centravanti si riscatta<br />
dopo un minuto. Si smarca in area per insaccare<br />
di precisione, alla sinistra di Ioime, concludendo<br />
l’azione innescata da Bonarrigo per Di M<strong>ai</strong>o. Il<br />
Cosenza accusa il colpo e stenta a riorganizzarsi. Il<br />
gioco ristagna a centrocampo sino a quando gli<br />
aretusei confezionano il terzo gol (75’) con Bonarrigo<br />
che raccoglie il rinvio della difesa calabra e sfodera<br />
un’altra imprendibile conclusione al volo. Cresce<br />
il nervosismo nelle file cosentine e ne fa le spese<br />
Di Sabato ma gli aretusei controllano sino alla fine<br />
senza difficoltà. E adesso domenica al De Simone<br />
arriva il Savoia di Agovino che ha superato in<br />
trasferta l’accreditato Angri di mister Di Nola.<br />
GIUSEPPE BENANTI<br />
SIRACUSA. Rammarico di Lio e del diesse<br />
Maglie per essere arrivati a ranghi<br />
ridotti a questa sfida mentre Lombardo<br />
si gode la vittoria. «Giusto che vada<br />
avanti il Siracusa - ha commentato<br />
Lio- perché è una società organizzata<br />
sicuramente meglio del Cosenza che è<br />
allo sbando. Peccato che non abbiamo<br />
potuto avere il sostegno dei nostri<br />
tifosi». «Il Cosenza ha giocato - aggiunge<br />
il diesse del Cosenza, Fabrizio<br />
Maglie - sicuramente meglio del Siracusa,<br />
ma hanno fatto la differenza le<br />
assenze della nostra squadra e gli uomini<br />
di qualità della formazione aretusea.»<br />
«Innanzitutto - dice Lombardo che<br />
sprizza gioia, soddisfatto per le acclamazioni<br />
ricevute dei tifosi della sua<br />
città - voglio rendere merito a una<br />
squadra che ha giocato al meglio delle<br />
sue possibilità, soprattutto sotto il<br />
profilo caratteriale. La migliore squadra,<br />
quella cosentina, vista all’opera al<br />
De Simone. Noi abbiamo recitato bene<br />
la nostra parte, nonostante qualche<br />
problema a centrocampo dove gli innesti<br />
di Dima e Perrelli, che non giocavano<br />
da diverso tempo, ci ha creato<br />
difficoltà sulla tenuta atletica. Abbiamo<br />
tenuto bene in difesa e la differenza<br />
sostanzialmente l’hanno fatta i nostri<br />
attaccanti».<br />
GI. BE.<br />
Licata, infermeria vuota L’Acicatena ci crede<br />
LICATA. Anche ieri mattina i giocatori del<br />
Licata si sono regolarmente allenati. Con<br />
quale spirito si apprestano a disputare la<br />
gara d’andata dei play out di <strong>serie</strong> D con<br />
l’Acicatena? «Siamo consapevoli dell’importanza<br />
della sfida - risponde Angelo<br />
Consagra, tecnico del Licata - ma nello<br />
stesso fiduciosi, perché dimostreremo<br />
sul campo di essere più forti e di meritare<br />
la salvezza. Dovremo vincere con un<br />
risultato pieno, aggredire sin da subito<br />
l’avversario e cancellare il ricordo delle<br />
precedenti gare. I miei ragazzi stanno<br />
lavorando sodo e sono molto carichi».<br />
Nessuno all’inizio del campionato<br />
avrebbe immaginato che il Licata, ritornato<br />
dopo tanti anni di assenza in <strong>serie</strong><br />
D, dovesse disputare i play out. Diverse<br />
scelte societarie hanno portato al cambio<br />
di tecnici (Capodicasa e Vassallo) e di<br />
diversi giocatori, smembrando quel<br />
gruppo che aveva vinto meritatamente e<br />
con largo anticipo il campionato d’Eccellenza.<br />
Di quel gruppo, orm<strong>ai</strong>, è rimasto<br />
ben poco, e Consagra avrà il compito di<br />
guidarlo alla conquista della salvezza.<br />
Il Licata si giocherà la permanenza in<br />
<strong>serie</strong> D contro l’Acicatena nell’arco di<br />
due gare. In 180 minuti chi vince rimane<br />
in <strong>serie</strong> D e chi perde scivola in Eccellenza.<br />
Nel corso del campionato le due<br />
squadre hanno pareggiato 1 a 1 a Caltanissetta,<br />
per la squalifica del campo dei<br />
catanesi, mentre nella gara di ritorno a<br />
Licata, l’Acicatena ha conquistato l’intera<br />
posta in palio grazie ad un rigore negli<br />
ultimi secondi di gara. C’è quindi più di<br />
un motivo affinché i gialloblù del presidente<br />
Santamaria dimostrino tutto il loro<br />
valore con una vittoria convincente.<br />
In questi giorni i giocatori stanno lavorando<br />
con molto impegno, svolgendo un<br />
programma atletico specifico. C’è quindi<br />
molto ottimismo nell’ambiente, per recuperare<br />
una stagione travagliata, avara<br />
di soddisfazioni. La squadra, nel corso<br />
delle ultime giornate di campionato, ha<br />
mostrato incoraggianti segnali di ripresa,<br />
sia sul piano del gioco sia sotto l’aspetto<br />
psicologico. A tutto ciò aggiungiamo che<br />
per la prima volta nel corso della stagione<br />
Consagra avrà a disposizione tutti i<br />
giocatori, ad iniziare dagli attaccanti Zalla<br />
e Lasmè, tenuti precauzionalmente a<br />
riposo nelle ultime gare di campionato,<br />
per continuare con Fabio Consagra che<br />
ha giocato per la prima volta nella stagione<br />
alcuni minuti nell’ultima gara di campionato,<br />
e finire con Marco Semprevivo;<br />
c’è più di un motivo quindi per indurre<br />
l’ambiente sportivo licatese a mostrarsi<br />
fiducioso sull’esito del doppio confronto.<br />
Consagra avrà l’imbarazzo della scelta<br />
ma chi andrà in campo darà il massimo.<br />
Anche gli ultras, che da sempre rappresentano<br />
un valore aggiunto, non faranno<br />
mancare il loro contributo di presenze,<br />
cori e coreografie.<br />
GAETANO LICATA<br />
FRANCO SICLARI<br />
ACICATENA. Una cena goliardica, quella<br />
organizzata dal presidente Strano per<br />
la squadra biancorossa, l’altra sera. Ovvio<br />
che il tema della conversazione intessuta<br />
alla fine fosse improntata sui<br />
play out, che impegneranno l’Acicatena<br />
domenica prossima a Licata, con il<br />
ritorno al Polivalente, la domenica successiva.<br />
Ed è su questa atmosfera - un<br />
po’ familiare e un po’ tecnico-caratteriale,<br />
comunque serena e positiva -<br />
che il patron si attarda quando gli chiediamo<br />
come, la squadra, stia vivendo la<br />
vigilia di questo vitale minitorneo:<br />
«Ci ritroviamo ancora una volta in questa<br />
realtà fatta di fiduciosa speranza -<br />
ha detto il prof. Strano - perché non è la<br />
prima volta che la società si trova ad<br />
affrontare esami di questo genere. I<br />
ragazzi dimostrano sufficientemente<br />
volontà e determinazione, coscienti<br />
che si tratta di dare un senso a tutto il<br />
campionato nel breve volgere di centottanta<br />
minuti ed io sono certo della<br />
loro disponibilità a dare il massimo<br />
per la sopravvivenza dell’Acicatena<br />
nella categoria».<br />
Qualcosa di errato, nella conduzione?<br />
«Peccati di inesperienza, forse. Delle<br />
partite che avremmo dovuto vincere e<br />
il cui risultato negativo ha avuto un peso<br />
eccessivo nel bilancio finale. Ma anche<br />
qualche aspetto poco chiaro nella<br />
generalità del campionato, per la strana<br />
metamorfosi di formazioni già condannate<br />
e miracolosamente risorte.<br />
Piuttosto, ho avuto la sensazione di<br />
una squadra, l’Acicatena, composta di<br />
oper<strong>ai</strong> con grande trasporto e volontà,<br />
ma senza un cervello al centro della<br />
formazione che ne sapesse sfruttare<br />
queste loro peculiarità. E, in verità, ho<br />
cercato un "maestro" che avesse tali<br />
potenzialità, ma senza fortuna».<br />
Direzioni tecniche sofferte: perché?<br />
«Obbligate, direi. L’ultima con il prof.<br />
Giuseppe Strano è stata una separazione<br />
dovuta a dei malintesi che avrebbero<br />
potuto, magari, essere chiarite. Ma il<br />
tecnico ha voluto separarsi ed ecco la<br />
necessità di affidare a Cataldi e Stoppa<br />
la conduzione della squadra in questa<br />
vigilia. D’altronde, Cataldi ha sufficiente<br />
esperienza agonistica per caricare a<br />
dovere i ragazzi, mentre Stoppa può<br />
dirigere i lavori con maggiore apporto<br />
di responsabilità».<br />
Cosa, o chi, del Licata, teme in misura<br />
maggiore?<br />
«L’ambiente. Si tratta di un club che ha<br />
conosciuto ben altri palcoscenici che<br />
questo dei dilettanti. Ed è ovvio che i<br />
tifosi aspirino a riconquistare quanto<br />
perduto. Comunque, la nostra stima<br />
per l’avversario ci spinge a dare il massimo<br />
fin dal fischio d’inizio, senza pensare<br />
alla gara di ritorno al Polivalente».<br />
Giarre, si giocherà per vincere Campobello, bruciano 2 sconfitte<br />
GIARRE. Prosegue senza particolari intoppi<br />
la marcia d’avvicinamento del<br />
Giarre alla doppia sfida salvezza con il<br />
Campobello di Mazara che, dopo un<br />
campionato oltremodo sofferto e travagliato<br />
ma tuttavia concluso con tre<br />
vittorie consecutive, vale l’importantissima<br />
permanenza in Serie D. Il tecnico<br />
gialloblù, Rosario Picone, principale<br />
artefice della risalita del Giarre nella<br />
griglia dei play out, sta recuperando<br />
quasi tutti gli infortunati e spera quindi<br />
di poter schierare la formazione<br />
ideale nella gara d’andata, in programma<br />
domenica 20 maggio, a Castelvetrano.<br />
Il trequartista Carmelo Puglisi, ad<br />
esempio, risparmiato negli ultimi turni<br />
di campionato, s’è nettamente ripreso<br />
dagli acciacchi fisici, mentre Fabrizio<br />
Filistad, difensore centrale di grande<br />
personalità e affidamento, ha saltato<br />
precauzionalmente un p<strong>ai</strong>o di allenamenti<br />
la scorsa settimana, ma dovrebbe<br />
recuperare in vista del match di<br />
domenica contro i canarini di Bucaro.<br />
L’unico dubbio è legato alle condizioni<br />
del centravanti Roberto Cortese, che<br />
saranno valutate attentamente durante<br />
la settimana appena iniziata. Picone,<br />
però, dal canto suo ha ritrovato i gol<br />
pesanti di Giuseppe Domicoli (ben<br />
quattro nelle ultime due partite), e<br />
punta tutto sulla rinnovata vena del<br />
bomber gelese.<br />
Il Giarre, è bene ricordarlo anche se<br />
non bisognerà ovviamente cullarsi su<br />
questo aspetto, godrà del vantaggio<br />
BRUNO E CORTESE, GIOCATORI DEL GIARRE<br />
del miglior piazzamento, che gli consentirebbe,<br />
in caso di parità di reti al<br />
termine della doppia sfida, di salvarsi<br />
proprio <strong>ai</strong> danni del Campobello. Federico<br />
Spampinato, presidente giarrese,<br />
ha messo però subito in guardia i suoi,<br />
sottolineando le qualità della formazione<br />
campobellese e la massima considerazione<br />
nutrita, quindi, nei confronti<br />
della compagine di Bucaro. «La<br />
nostra squadra è cresciuta parecchio<br />
nelle ultime giornate di campionato -<br />
ha spiegato il massimo dirigente del<br />
Giarre - sotto il profilo dei risultati abbiamo<br />
raccolto vittorie importanti, che<br />
ci hanno fatto scalare diverse posizioni<br />
in classifica. Ora, però, la concentrazione<br />
e la determinazione dei ragazzi<br />
dovranno restare elevatissime, poiché<br />
il Campobello è una squadra ostica. Il<br />
vantaggio di potersi salvare con due<br />
pareggi? Sbagliamo di grosso se facciamo<br />
calcoli del genere - ha ammonito il<br />
presidente Spampinato - bisognerà<br />
andare a Castelvetrano, domenica<br />
prossima, a giocare a viso aperto con<br />
l’intento di vincere, non possiamo assolutamente<br />
rischiare di cullarci su<br />
questo minimo vantaggio. Sarebbe un<br />
errore gravissimo, ma questo mister<br />
Picone e i ragazzi lo sanno bene, quindi<br />
sono convinto che l’atteggiamento<br />
del Giarre sarà positivo e vincente».<br />
Sabato scorso, intanto, amichevole,<br />
allo stadio Regionale di Giarre, tra la locale<br />
formazione di Picone e la Primavera<br />
del Catania allenata dall’ex giocatore<br />
del Giarre, Pino Irrera, vinta d<strong>ai</strong><br />
gialloblù 1-0. L’impianto di via Olimpia<br />
è stato ieri, inoltre, teatro di un incontro<br />
di beneficenza, organizzato proprio<br />
dalla società di Federico Spampinato,<br />
che ha raccolto con slancio, nonostante<br />
l’imminente impegno dei<br />
play out, l’iniziativa di sensibilizzare<br />
sul tema della donazione degli organi<br />
e dei tessuti. Sono scese in campo due<br />
rappresentative, una composta d<strong>ai</strong><br />
giocatori delle giovanili del Giarre, l’altra,<br />
denominata All Stars Sicilia, formata<br />
da vecchie glorie del calcio professionistico<br />
siciliano. Hanno contribuito<br />
alla realizzazione dell’evento la Usl 3 di<br />
Catania e il Centro regionale trapianti.<br />
FABIO BONANNO<br />
PANATTERI: LA SALVEZZA NEI SUOI GOL<br />
varsi sarà il Giarre per via del miglior<br />
piazzamento in classifica.<br />
«Non vendiamo la pelle dell’orso<br />
prima di averlo abbattuto - afferma<br />
Bucaro -. Sono convinto che i miei<br />
giocatori sono in grado di "vendicare"<br />
le sconfitte subite contro i gialloblù e<br />
festeggiare la salvezza. Ma dobbiamo<br />
giocare come sappiamo perché la<br />
squadra di Saro Picone, nelle ultime<br />
domeniche, ha dimostrato di essere in<br />
gran forma, vincendo tre partite di fila».<br />
Bucaro, che domenica scorsa ha<br />
mandato in campo una formazione<br />
imbottita di under 20, spera di recuperare<br />
Luca Faraone, il cui apporto, a<br />
CAMPOBELLO. «Abbiamo raggiunto l’obiettivo<br />
minimo della stagione; adesso,<br />
però, dobbiamo completare l’opera».<br />
Giovanni Bucaro, tecnico del Campobello<br />
che domenica scorsa, battendo<br />
il Ragusa, ha ottenuto l’accesso <strong>ai</strong><br />
play out, guarda al doppio confronto<br />
che vedrà i canarini opposti al Giarre<br />
di Rosario Picone.<br />
La gara d’andata si giocherà domenica<br />
al «Paolo Marino» di Castelvetrano,<br />
uno dei tre impianti (gli altri sono<br />
quelli di Mazara e di Alcamo) che in<br />
questa stagione hanno ospitato le partite<br />
casalinghe del Campobello a causa<br />
dell’indisponibilità dello «Stallone<br />
Castro».<br />
«Se l’approccio mentale sarà quello<br />
della partita con il Ragusa - prosegue<br />
il giovane allenatore - allora abbiamo<br />
buone possibilità di spuntarla. Contro<br />
gli azzurri abbiamo dimostrato di avere<br />
tutte le carte in regola per continuare<br />
la nostra avventura in Serie D».<br />
Bucaro non ha dimenticato le due<br />
sconfitte patite in campionato con la<br />
squadra etnea, in particolare quella<br />
casalinga subìta nel match di ritorno:<br />
una battuta d’arresto che ha complicato<br />
enormemente i piani-salvezza<br />
del Campobello, costretto, alla fine, a<br />
doversi accontentare del peggior piazzamento<br />
nella griglia play out. E quindi<br />
ad affrontare lo spareggio dovendo<br />
giocare in casa la prima partita e potendo<br />
contare su un solo risultato, dal<br />
momento che in caso di parità di reti<br />
segnate nel doppio confronto, a salcentrocampo,<br />
può risultare determinante.<br />
Per il resto rientreranno dalla<br />
squalifica il difensore esterno Andrea<br />
Ferdico e i centrocampisti Gianluca<br />
Vasile e Salvatore Bellavia. Ma c’è aria<br />
di conferma per Fedele, in difesa, e<br />
per Carollo come esterno offensivo.<br />
Così come è probabile che Bucaro decida<br />
di schierare nuovamente, sulla<br />
fascia sinistra, il giovanissimo Rosario<br />
Licata, autore di una prestazione<br />
m<strong>ai</strong>uscola e di un gran gol su punizione<br />
contro gli iblei.<br />
Licata, che è un centrocampista<br />
esterno, è stato utilizzato prevalentemente<br />
come laterale difensivo, ma nel<br />
match con il Ragusa è stato riproposto,<br />
con eccellenti risultati, nel suo<br />
ruolo naturale. Il contestuale impiego<br />
di Carollo e Licata potrebbe sbarrare la<br />
strada a Comparato, le cui condizioni<br />
fisiche, però, devono essere adeguatamente<br />
valutate.<br />
Nessun dubbio per quanto concerne<br />
il pacchetto di retroguardia, con la<br />
coppia centrale formata dagli inamovibili<br />
Perricone e Colletto e con Ulma<br />
a completare il reparto. In mediana,<br />
qualora non recuperasse Faraone, spazio<br />
ad uno tra Sanseverino e Trovato;<br />
le altre maglie saranno appannaggio<br />
di Taormina e Mossa.<br />
Il peso dell’attacco, infine, graverà<br />
quasi per intero su Ignazio Panatteri,<br />
capocannoniere della squadra con 14<br />
reti. L’attaccante in vena di grazia è capace<br />
di vincere fa solo in Serie D»<br />
VINCENZO DI STEFANO