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Antonio Sema<br />
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.<br />
Antonio Sema (Pirano, 27 marzo 1949 – Montenars, 31 luglio 2007) è stato uno storico e scrittore italiano. Figlio del senatore comunista Paolo<br />
Sema (1915-2007), partigiano e fondatore dell'istituto "Livio Saranz", e nipote dell'omonimo Antonio Sema, fondatore e preside del liceo italiano di<br />
Pirano, fu un attivista del PCI. Negli anni della "contestazione", fu infermiere e dottore di ricerca in storia nell'università di Milano [1] , nonché<br />
professore di italiano e storia di scuola media e superiore a Paularo, Gemona e a Cividale del Friuli. I suoi studi storico-militari hanno riguardato in<br />
particolare la storia della prima guerra mondiale sul fronte dell'Isonzo, visto anche dalla parte austriaca, e gli aspetti sociali e culturali della vita in<br />
trincea e dell'impatto della guerra sulla popolazione civile, contribuendo ad una profonda revisione degli studi del settore. Ha dato inoltre un<br />
contributo determinante alla revisione dei musei di guerra del Trentino e del Friuli (v. bibliografia), alla catalogazione dei documenti e degli altri<br />
beni culturali del Museo de Henriquez. Personaggio molto noto nella vita culturale di Trieste, è stato ricordato dal 2008 con il premio "Antonio<br />
Sema" dell'associazione "èStoria", che gestisce l'omonimo festival internazionale della storia a Gorizia, un concorso per la scuola con il patrocinio<br />
del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca [2][3] . È stato membro del "Centro interuniversitario di studi e ricerche storico-militari" [4] ed<br />
ha collaborato con diverse musei, centri di ricerca e riviste nell'ambito della storia militare (Museo della grande guerra di Gorizia [5] , Civico museo di<br />
guerra per la pace "Diego de Henriquez" di Trieste [6] , Centro Militare di Studi Strategici ("CeMiSS") del ministero della difesa, "Istituto regionale<br />
per la cultura istriano-fiumano-dalmata" di Trieste ("IRCI") [7] e riviste Qualestoria, Rivista di storia contemporanea, Passato e presente). È stato<br />
inoltre membro del comitato scientifico della rivista di geopolitica Limes (sulla quale ha pubblicato saggi sulle guerre nell'ex-Jugoslavia e in Iraq).<br />
Ha diretto la collana Le guerre. Storie di uomini, armi, atti di forza della Libreria editrice goriziana.<br />
Opere<br />
Monografie<br />
• Caporetto. Il mondo capovolto, Edizioni della Laguna, Monfalcone 1990 (ISBN 88-85296-03-3).<br />
• La grande guerra sul fronte dell'Isonzo. Volume I. Dagli inizi del conflitto alla conquista di Gorizia, Liberia Editrice Goriziana, Gorizia<br />
1995 (ISBN: 88-86928-13-0 scheda sul sito della casa editrice); Volume II - tomo I. Dalla settima all’undicesima offensiva, Liberia<br />
Editrice Goriziana, Gorizia 1997 (ISBN: 88-86928-10-6 scheda sul sito della casa editrice); Volume II - tomo II, La dodicesima offensiva,<br />
Liberia Editrice Goriziana, Gorizia 1997 (ISBN: 88-86928-14-9 scheda sul sito della casa editrice). Dopo questa prima edizione, l'opera è<br />
stata ripubblicata in volume unico dalla medesima casa editrice nel 2009 (ISBN 978-88-6102-031-3 scheda sul sito della casa editrice).<br />
• Piume a Nord Est. I bersaglieri sul fronte dell’Isonzo 1915-1917, Libreria Editrice Goriziana, Gorizia 1997 (ISBN: 88-86928-03-3 scheda<br />
sul sito della casa editrice).<br />
• 'Soldati e prostitute. Il caso della Terza Armata, Rossato editore, Novale 1999 (ISBN 88-8130-067-2);<br />
Articoli su riviste e opere collettive (storia militare)<br />
1982:<br />
• "Enzo Biagi e la seconda guerra mondiale come storia di uomini", in Passato e Presente, n.2, 1982, pp.87-99.<br />
1986:<br />
• "Le celebrazioni della vittoria", in Qualestoria, nn.1-2, 1986, pp.176-188.<br />
1987:<br />
• "Aquile, piccioni e talpe: analogie e metafore del bombardamento aereo con finalità antiterroristiche", in Qualestoria, n.1, 1987, pp.37-59;<br />
• In Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza, La Pietra, Milano, 1987:<br />
o volume V, le voci:<br />
"Resistenza e seconda guerra mondiale", pp.111-115;<br />
"Riparazioni di guerra", pp.187-188;<br />
"Russia, Campagna di", pp.292-295;<br />
"Sabotaggio", pp.300-301;<br />
"Salerno, Sbarco di", pp.315-317;<br />
"San Marco, Divisione", pp.342-343;<br />
"Stalingrado", pp.655-658;<br />
"Strategia", pp.705-705;<br />
o volume VI, le voci:<br />
"Tattica";<br />
"Tojo, Hideki";<br />
"Tobruk".<br />
• "La cultura dell'esercito", in AA.VV., Cultura e società negli anni del fascismo, Cordani, Milano 1987, pp.91-116.<br />
1989:<br />
• "1914-1934: guerra e politica militare secondo Mussolini"' e "Pensiero militare e fascistizzazione delle forze armate", in Virgilio Ilari e<br />
Antonio Sema (a cura di), Marte in orbace. Guerra, esercito e milizia nella concezione fascista della nazione, Casa editrice Nuove<br />
ricerche, Ancona 1989, pp.15-189;