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4. Analisi bio-ecologica di foreste e pascoli
Dopo l’inquadramento ambientale si approfondiscono gli aspetti peculiari del piano, analizzando
lo “stato” del sistema silvo-pastorale in termini bio-ecologici ovvero definendo la qualità ed il
tipo del “motore” del sistema in termini di struttura, composizione, attitudine alle perturbazioni
di ordine biotico od abiotico, relazione tra vegetazione reale e potenziale.
L’analisi bio-ecologica evidenzia quindi lo stato di salute e la capacità funzionale degli
ecosistemi boscati, intesa come situazione di efficienza e di equilibrio tra le diverse componenti
ecosistemiche, e nelle principali funzioni biologiche e come premessa necessaria per un
efficace svolgimento delle funzioni dirette di più immediato interesse per l’uomo.
Gli obiettivi di questa sezione sono quindi:
− descrivere e riassumere i principali parametri utili a valutare la stabilità funzionale del
sistema ecologico; stabilità intesa come capacità di garantire copertura continua nel
tempo e nello spazio
− evidenziare aspetti rilevanti/di attenzione per le analisi e per la pianificazione
successive.
L’analisi è strutturata attraverso la considerazione dei seguenti aspetti:
− composizione specifica (tipologica);
− struttura dei soprassuoli forestali;
− provvigioni/biomasse;
− rapporto con la macrofauna (artiodattili e galliformi)
− eventi di natura biotica (parassiti, turismo) ed abiotica (schianti, alluvioni, incendi).
Essa va condotta in base a dati reali esistenti, con integrazioni conseguenti a rilievi in campo,
incontri con tecnici specializzati e con personale forestale.
4.1. Tipi di vegetazione
La cartografia della vegetazione del Trentino è stata realizzata attraverso un sistema esperto
(Odasso M., Carriero A., 2007 - La carta forestale del Trentino, PAT) messo a punto dal
Servizio Foreste e Fauna, che si basa sulle caratterizzazioni dei vari tipi forestali presenti in
Provincia di Trento (Odasso M., 2002 - I tipi forestali del Trentino, Report n.25 del Centro di
Ecologia Alpina) e sui dati della pianificazione assestamentale.
Essa permette di prevedere, con una buona approssimazione, la localizzazione territoriale dei
diversi tipi forestali realmente presenti, e di fare una valutazione del più probabile tipo
forestale potenziale, che ha maggiore probabilità, in base alla combinazione dei parametri
ambientali caratteristici di ogni tipo e i dati compositivi dell’inventario provinciale derivante dai
piani di assestamento,di essere presente in date condizioni climatiche e stazionali.
Si tratta di una carta di base, a carattere “dinamico”, in quanto può essere continuamente
arricchita con nuovi rilievi di campagna che approfondiscano localmente il livello di conoscenza
della vegetazione forestale.
Data l’importanza che tale carta assume nell’ambito dei PFM per una serie di applicazioni
riguardo la funzionalità del bosco, viene realizzato un primo livello di approfondimento rispetto
alla carta base, attraverso rettifiche tramite fotointerpretazione e sopralluoghi sul terreno della
carta dei tipi di vegetazione reale e dei tipi potenziali.
La verifica, della carta della vegetazione forestale è pertanto, analogamente alla verifica
dell’uso del suolo, uno dei prodotti principali del Piano.
Contenuto del capitolo
Analizza i tipi di vegetazione forestale prevalenti e le loro localizzazioni. Evidenzia la presenza
di particolari tipi non rappresentati o poco rappresentati. Valuta il grado di continuità o di
frammentazione dei diversi tipi o categorie forestali, di origine strutturale o antropica.
Evidenzia le anomalie compositive tra tipi forestali reali e tipi forestali potenziali, nonché le
principali dinamiche di successione. Valuta la stabilità delle formazioni vegetali in relazione
all’uso (formazioni erbacee) o all’estensione delle alterazioni compositive. Evidenzia le
localizzazioni delle principali anomalie compositive
Temi informativi per l’analisi
tipi forestali potenziali
Documento metodologico per la redazione dei Piani Forestali e Montani ALLEGATI pag.15 di 79