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Luceto Luceto Da Albisola Superiore ci si inoltra fra le ripide colline dell’entroterra in una valle verdissima; pare impossibile che il mare sia a così breve distanza. La valle Éllera è il serbatoio di aria fresca di Albisola, popolata da alcuni borghi con case in pietra e intonaci colorati, i ponticelli a schiena d’asino, i resti di antichi mulini ad acqua. Sotto la moderna chiesa di Luceto è visitabile fra dicembre e gennaio (o in altri periodi su richiesta) uno dei più interessanti presepi meccanici della Liguria. Lì accanto è sorto il Golf Club La Filanda. Procedendo lungo la valle ecco il miele dell’Apicoltura Gaino, a Carpineto, e i vini di Liguria di Enoturist ä Cantin-ä. Éllera Éllera FRAZIONI DI ALBISOLA SUPERIORE Stretto fra il torrente e la collina, accogliente con le sue piccolissime piazze e i vicoli antichi, Éllera impone una sosta per soddisfare i piaceri della tavola e del buon sonno. Dove? Al Ristorante di Nonna Teresa e alla Trattoria del Mulino (con appartamenti). Genuina cucina casalinga anche alla Trattoria da Marietta, mentre formaggi e salumi locali si trovano nei negozi di alimentari del paese. Gli escursionisti possono percorrere il sentiero che da Éllera conduce a San Bernardo in val Letimbro, dietro Savona. Ad Éllera in località Campanile si può anche pernottare presso il B&B La Collina dei Castagni. Valli Teiro, Sansobbia, Orba, Erro Frazioni di Albisola Superiore Dove, come, quando B&B La Collina dei Castagni località Campanile 3, Éllera tel. 019 40 93 26, 347 418 19 48 Enoturist ä Cantin-ä (vini di Liguria) via R. Poggi 19, località Casino, tel. 019 49 262 Golf Club La Filanda via R. Poggi, località Carpineto tel. 019 499 679, fax 019 40 04 151, 347 29 05 867 Miele Gaino via R. Poggi, località Carpineto, tel. 019 488 141 Presepe meccanico (sotto la chiesa parrocchiale di Luceto) resp. Renato Piccone, tel. 019 487 857 Ristorante La locanda di Nonna Teresa via Rosselli 29, località Éllera, tel. 019 49 009 Trattoria da Marietta via G.B. Schiappapietra 17 loc. Éllera, tel. 019 49 059, 349 289 147 Trattoria del Mulino (con appartamenti) piazza Cairoli 1, località Éllera tel. e fax 019 49 043 143
144 l’altra riviera SASSELLO La prima bandiera arancione d’Italia Meno di duemila abitanti su un territorio di oltre 100 chilometri quadrati, ricco di boschi in cui vivono caprioli, falchi e volpi, tutti individuabili da chi attraversa le faggete e le pinete a piedi, in bicicletta o in auto. Sassello è il primo comune italiano ad avere ottenuto la bandiera arancione del Touring Club Italiano, marchio di qualità turistica e ambientale dell’entroterra. Un nobile borgo feudale Il centro di Sassello è seicentesco e ha palazzi affrescati e chiese barocche. La chiesa tardorinascimentale della Concezione e l’antica San Giovanni custodiscono quadri e sculture di grandi artisti genovesi tra cui Anton Maria Maragliano. La torre dei Saraceni domina Bastia Soprana mentre il borgo quattrocentesco di Bastia Sottana conserva i ruderi di un castello e la chiesa di Sant'Antonio. Patriarchi vegetali Fra gli alberi monumentali della Liguria si annovera il tiglio di Micula, presso Piampaludo, che vanta 200 anni di età. Il monte Beigua Sassello è il capoluogo dello splendido e selvaggio massiccio del monte Beigua, protetto dall’omonimo Parco Naturale Regionale. Dalla vetta del monte (1287 m) si gode un panorama che definire immenso è poco: da Genova alle Alpi Apuane alla Corsica alle Alpi Marittime al Monviso al Monterosa alla Pianura Padana. E il mare è proprio lì sotto. Verso nord la montagna si fa altopiano, percorso dal torrente Erro in un affascinante paesaggio di prati, rocce aspre e freschi laghetti in cui fare il bagno. Fiori per il Signore Sassello A inizio estate le strade di Sassello vengono decorate con fronde e petali di fiori: è l'infiorata del Corpus Domini. Fra libri, quadri e presepi Sassello è un centro culturale tra i più importanti dell’entroterra savonese: il palazzo Perrando ospita la biblioteca, il centro culturale e il museo di archeologia e storia locale voluto dall'ultima discendente della famiglia Perrando. Nel museo si trovano anche dipinti del Piola e del Cambiaso, un presepe ligneo del XVII secolo e una raccolta di ceramiche.
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