FEMP_Ottobre2011 - Comune di Faenza

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uno sviluppo sostenibile”. Cos’è stato fatto
in ottica di sostenibilità in quest’anno e
mezzo? La costruzione o l’allargamento di
centri commerciali? In centro si sono moltiplicate
le impalcature attorno ai vecchi ed
illustri edifici di cui si era promesso il recupero,
ma solo per proteggere i passanti
dalla caduta di frammenti dei medesimi
(sic!). Se mancano, come mancano, i soldi
per un recupero, a causa dei tagli ai fondi
per gli Enti locali, occorre trovare formule
d’intervento diverse, ma non possiamo
lasciarli andare in malora. I soldi “maledetti”
che verranno dalle concessioni al nuovo
maxi centro commerciale, vadano prioritariamente
al recupero degli edifici, all’armonizzazione
degli arredi ed al miglioramento
della vivibilità del nostro prezioso centro
storico. Dobbiamo portare in centro le persone,
non le macchine.
Maurizio Montanari
PRIORITÀ URBANISTICHE
PER LA CITTÀ
Sostengo che l’Amministrazione
comunale debba perseguire
la possibilità di offrire
nuove aree edificabili industriali,
affinché si possano intercettare
ed attrarre nuove realtà produttive.
Quindi, ben venga la realizzazione di un
POC (Piano Operativo Comunale) produtti-
La rotonda di via Corgin nella nuova area produttiva limitrofa al casello della A14.
vo, contestualmente o immediatamente
dopo l’approvazione del RUE (Regolamento
Urbano Edilizio). Nella stesura del RUE
stesso, pertanto, bisognerebbe predisporre
uno strumento che sappia garantire la flessibilità
necessaria alle imprese che intendono
svilupparsi e consolidarsi, ovviamente
rispettando il quadro normativo nazionale
e regionale.
Ulteriori interventi della nostra Amministrazione
devono essere rivolti ad aiutare le
famiglie in difficoltà nel pagare il canone di
locazione o la rata del mutuo, emergenza
di oggigiorno aggravata dalla crisi. Sarebbe,
quindi, utile individuare le condizioni
per aumentare il patrimonio di appartamenti
pubblici o a prezzi convenzionati, da
destinare alle famiglie più in difficoltà.
Ben venga la realizzazione di nuovi parcheggi
in favore del centro storico, problema
che dopo decenni pare in via di risoluzione.
Sarà, invece, di difficile realizzazione in
tempi brevi, per carenza di fondi, un asse
viario che colleghi direttamente il casello
dell’autostrada alla via Emilia direzione
Forlì, al fine di evitare di dover passare
necessariamente sul cavalcaferrovia. Speriamo
si trovino un giorno le risorse e si
possa togliere dal libro dei sogni questa
importante arteria stradale.
Domizio Piroddi