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notizie_online_avigliana6.pdf - Comune di Avigliana

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24<br />

IL COMUNE<br />

luglio 2011<br />

@<br />

AVIGLIANA<strong>notizie</strong><br />

Perio<strong>di</strong>co d’informazione dell’Amministrazione comunale<br />

CULTURA<br />

Uscito il libro sulla chiesa <strong>di</strong> San Giovanni<br />

Una ricerca dotta e scrupolosa durata<br />

circa 20 anni ha prodotto il terzo volume<br />

della collana “Monumenti aviglianesi”<br />

de<strong>di</strong>cata alla chiesa <strong>di</strong> San Giovanni. Un<br />

testo ricco anche <strong>di</strong> alcune scoperte ed<br />

intuizioni che il professor Paolo Nesta e<br />

la sua equipe ha pubblicato per conto<br />

dell’amministrazione comunale. Dopo<br />

“la chiesa <strong>di</strong> San Pietro” e “La cappella<br />

della Madonna delle Grazie” ecco il più<br />

corposo ed importante lavoro su carta<br />

per una più approfon<strong>di</strong>ta conoscenza<br />

del Duomo citta<strong>di</strong>no. «La conoscenza<br />

dovrebbe essere alla base <strong>di</strong> ogni politica,<br />

sicuramente lo è della nostra amministrazione<br />

– ha <strong>di</strong>chiarato il sindaco<br />

Carla Mattioli – così mentre da un lato ci<br />

occupiamo da anni <strong>di</strong> salvaguardare il<br />

patrimonio architettonico e storico della<br />

nostra città con interventi <strong>di</strong> recupero e<br />

ristrutturazione, dall’altra mettiamo su<br />

carta la storia <strong>di</strong> ciascun monumento.<br />

Conservare il patrimonio <strong>di</strong> un territorio,<br />

sia attraverso interventi strutturali sia<br />

attraverso i documenti scritti, significa<br />

salvaguardare le nostre ra<strong>di</strong>ci e la nostra<br />

identità <strong>di</strong> popolo e <strong>di</strong> nazione che passa<br />

attraverso la storia».<br />

«La chiesa <strong>di</strong> San Giovanni è il cuore <strong>di</strong><br />

<strong>Avigliana</strong> – aggiunge l’assessore alla cultura<br />

Angela Bracco – in questi quasi 10<br />

anni in cui amministriamo la città, abbiamo<br />

sempre cercato <strong>di</strong> far rivivere il nostro<br />

centro storico aprendolo ai citta<strong>di</strong>ni<br />

attraverso numerose iniziative perché<br />

questi luoghi appartengono alla comunità<br />

ed è compito nostro mantenerle vive».<br />

Oltre all’impegno finanziario del <strong>Comune</strong>,<br />

il volume ha potuto contare sull’intervento<br />

<strong>di</strong> alcuni sponsor rintracciati dal<br />

consigliere Silvio Amprino: Cna, Flenco<br />

group e Ilmed group: «Senza i quali non<br />

avremmo potuto strutturare una ricerca<br />

così approfon<strong>di</strong>ta» sottolinea Nesta.<br />

Il volume è sud<strong>di</strong>viso in sezioni: nella prima<br />

parte si occupa delle vicende storiche<br />

legate all’istituzione religiosa, la seconda,<br />

più corposa ed articolata, tratta<br />

delle indagini sull’e<strong>di</strong>ficio, nella terza si<br />

procede alla <strong>di</strong>samina dell’interno della<br />

chiesa seguendo idealmente il percorso<br />

delle visite pastorali, per concludere con<br />

i paramenti e i vasi sacri.<br />

Di notevole rilevanza l’approfon<strong>di</strong>mento<br />

<strong>di</strong> alcuni documenti che hanno messo<br />

in luce, ad esempio, l’esistenza <strong>di</strong> una<br />

preesistente chiesetta de<strong>di</strong>cata a San<br />

Nicola risalente al 1300 e l’antica base<br />

del campanile suscettibile <strong>di</strong> una eventuale<br />

indagine archeologica. Ed ancora<br />

l’aver in<strong>di</strong>viduato la data certa, 3 novembre<br />

1447, in cui sono iniziati i lavori per<br />

l’attuale atrio con il conseguente spostamento<br />

della facciata: una scoperta<br />

fondamentale per la datazione <strong>di</strong> tutte le<br />

opere successive.<br />

Un altro capitolo interessante è offerto<br />

dallo stu<strong>di</strong>o e dalla pubblicazione sistematica,<br />

(per la prima volta a colori), a<br />

cura dell’archeologo me<strong>di</strong>evista Mauro<br />

Cortelazzo, dell’intera serie <strong>di</strong> piatti in ceramica<br />

<strong>di</strong> primo Trecento che adornano il<br />

campanile: 40 bacini <strong>di</strong>fficili da ammirare<br />

da vicino.<br />

Da sottolineare anche il capitolo a cura<br />

<strong>di</strong> Fabrizio Fantino sui <strong>di</strong>pinti cinquecenteschi<br />

per la puntuale e accuratissima<br />

sistemazione delle opere presenti in San<br />

Giovanni, <strong>di</strong> Defendente Ferrari e bottega,<br />

<strong>di</strong> Gerolamo Giovenone e del cosiddetto<br />

pseudo Giavenone.<br />

Anche la tecnologia entra in questo volume<br />

attraverso lo stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> Paolo Triolo<br />

con il ricorso alle riflettografie su alcuni<br />

<strong>di</strong>pinti ospiti in San Giovanni. È la prima<br />

volta in cui queste opere sono sottoposte<br />

a tale indagine, indagine dagli esiti sorprendenti<br />

per determinare la correttezza<br />

della datazione ed in particolare in<strong>di</strong>viduare<br />

il tratto <strong>di</strong>segnativo dell’autore.<br />

Un capitolo è de<strong>di</strong>cato alla Cappella<br />

del Beato Cherubino Testa, la cui testimonianza<br />

spirituale rimane viva nella<br />

memoria devozionale aviglianese, è<br />

corredato <strong>di</strong> una scheda in cui si ricostruiscono<br />

le tappe, a partire dal 1609, della<br />

lunga pratica <strong>di</strong> beatificazione, giunta a<br />

conclusione nel 1865.<br />

Lo stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> Maria Paola Ruffino fa il punto<br />

sulle testimonianze conservate nel superstite<br />

fondo <strong>di</strong> paramenti sacri, <strong>di</strong> cui<br />

evidenzia la consistenza quantitativa e la<br />

particolare natura qualitativa, <strong>di</strong>stribuita<br />

La Chiesa <strong>di</strong> San Giovanni <strong>di</strong> <strong>Avigliana</strong><br />

<strong>di</strong> Paolo Nesta ed il gruppo <strong>di</strong> lavoro<br />

composto da: Maria Paola Ruffino,<br />

Mauro Cortellazzo, Fabrizio Fantino,<br />

Paolo Triolo<br />

e<strong>di</strong>zioni del Graffio – Borgone <strong>di</strong> Susa<br />

400 pagine.<br />

Nella foto in alto la presentazione del<br />

libro con il sindaco Carla Mattioli, l’assessore<br />

Angela Bracco, Paolo Nesta e i<br />

suoi collaboratori.<br />

tra il XVII e il XIX secolo<br />

Lo stu<strong>di</strong>o della chiesa <strong>di</strong> San Giovanni <strong>di</strong><br />

<strong>Avigliana</strong> si conclude con un escursus sul<br />

fondo dei vasi sacri, in cui sono raccolti<br />

argenti e manufatti <strong>di</strong>stribuiti tra il XVI e<br />

la prima metà del XX secolo<br />

Il volume, <strong>di</strong> complessive quattrocento<br />

pagine, è completato dalla bibliografia e<br />

da una appen<strong>di</strong>ce documentaria, in cui<br />

alle trascrizioni delle visite pastorali segue<br />

una selezione <strong>di</strong> atti, considerati tra i<br />

più significativi, provenienti da numerosi<br />

fon<strong>di</strong> archivistici, tra i quali l’Archivio <strong>di</strong><br />

Stato <strong>di</strong> Torino, l’Archivio Arcivescovile<br />

<strong>di</strong> Torino, l’Archivio Storico Comunale <strong>di</strong><br />

<strong>Avigliana</strong> e l’Archivio Parrocchiale <strong>di</strong> San<br />

Giovanni.

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