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Untitled - Caramella, Alberto

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creare, come se fosse un altro a dettare: che poi sei Tu. Oh deliziosa virtù del creato seguire senza<br />

paura questo dettato. E lavorarci su».<br />

2. come… campo: allitterazione marginale.<br />

2-3. reso…tempo: si noti il bisticcio reso-roso e si presti attenzione alla paronomasia campotempo.<br />

rugginosa: allitterante con «reso» e «roso».<br />

4. lavorando: a forza di lavorare, allude al labor limae. Si noti il gerundio, con valore<br />

modale.<br />

È PRESENTE ANCHE IN IP, P. 21<br />

È questo un canto ad una voce sola,<br />

il taglio sulla tela.<br />

METRO: un distico formato da un endecasillabo e un settenario collegati da una rima<br />

imperfetta.<br />

Il primo verso è una citazione da Purg., II 47: «cantavan tutti insieme ad una voce», verso<br />

che si riferisce alle anime purganti che intonano, sull’imbarcazione dell’angelo nocchiero, un<br />

salmo. Tale coralità esprime il procedere concorde delle anime e il ripudio dei caratteri egoistici<br />

(limite storico della socialità umana). Anche in C. il «canto ad una voce» (cioè ‘all’unisono’)<br />

esprime l’accordo raggiunto, con la differenza che le anime sono nel poeta, essendo le molteplici<br />

voci dell’Io. La ricomposizione di queste anime diffrante (per cui cfr. Il capo del filo, 54-63), può<br />

avvenire grazie alla poesia che ridona consistenza all’Io. Il «taglio sulla tela» è una chiara allusione<br />

ai tagli del pittore-scultore argentino Lucio Fontana che dagli anni ’60 ferì la superficie dei propri<br />

quadri con tagli e fori. Insomma: così come il taglio di Fontana è la penetrazione oltre la superficie<br />

della tela fino allora limite invalicabile, il «canto ad una voce sola», raggiunto attraverso la<br />

composizione poetica, è il varco verso la ricomposizione dell’Io, verso il raggiungimento<br />

dell’armonia e della pacificazione. Ma ancora una volta la pacificazione resta un anelito: specchio<br />

di questo è la rima dei due versi, non identica (così da ricomporre le alterità in un Io), ma<br />

imperfetta. Per il tema di un varco verso l’armonia, cfr. Il passaggio di Hulot. Fa parte della sezione<br />

Riposi in pace la cara poesia.<br />

MILLE SCUSE PER ESISTERE<br />

Infanzia. E poi?<br />

Tutta la vita<br />

seguendo i sogni miei<br />

ricalco i sogni tuoi.<br />

Puerizia. E poi? 5<br />

I lunghi pomeriggi sotto i tigli<br />

i giochi sciatti tra macchie di sole.<br />

E poi?<br />

Guardo la mano che scrive per gioco <br />

Il cuore pulsa, e ripulsa, nel vuoto. 10<br />

L’io<br />

che sa di non essere<br />

s’inventa mille scuse per esistere.

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