30.11.2014 Views

Untitled - Caramella, Alberto

Untitled - Caramella, Alberto

Untitled - Caramella, Alberto

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

DESTINI<br />

Inondato d’amore il dolce flauto<br />

quanto bramavo che molle discendeva<br />

grazie dal seno, e come pervolevo<br />

come piegavo ogni forza infantile<br />

a rendermi più grande della minima età! 5<br />

Ed ora il dono necessariamente<br />

è mio senza più guerra e sono e fui,<br />

bravalbertino.<br />

METRO: strofe libere di versi liberi, prevale l’uso dell’endecasillabo. Rima imperfetta ai vv.<br />

2-3. Si noti ai vv. 3-4 l’allitterazione della p («pervolevo… piegavo») e la ripetizione di «come»<br />

con valore enfatico.<br />

La poesia verte ancora sul rapporto madre-figlio (per cui cfr. Sono stato un postino diligente,<br />

Il capo del filo, ecc.). È legata alla successiva, Destini.<br />

Come commento, riporto una breve pagina di FVMM, p. 28: «Celebre, si fa per dire, un<br />

episodio. Tornava [= l’autore] dal primo giorno di scuola, portando con sé un quadernuccio nero sul<br />

quale una generosa maestrina (che altra volta severa ne serrò la riluttante mano, tarpando rudemente<br />

i tentativi di fuga, per accompagnarlo alla madre in castigo di chissà cosa) aveva segnato il massimo<br />

dell’apprezzamento (del tutto visionario) sull’opera prima del bambinetto. Insomma un bel dieci!<br />

Guardando il quale la madre, con un tono di voce del tutto normale, e soddisfatto, pronunziò con<br />

fiducia assoluta ancor più visionaria un commento semplice e terribile insieme: “bravo albertino”<br />

(bravalbertino) “fai sempre così”. La dolce voce, il tono di totale benedizione e di gratificato amore<br />

udito allora, anche se fu ripetuto, non fu udito mai più, ma risuonò e penetrò inestinguibilmente<br />

dall’alto per ogni anfratto pertugio o zolla di quella fervida fertile giovanissima terra». Fa parte<br />

della sezione Passo di donna.<br />

1-2. Inondato… bramavo: i due versi sono costruiti su di un’anastrofe. Inondato d’amore:<br />

il soggetto è il poeta fanciullo. flauto: è simbolo della madre piena d’amore.<br />

2. molle discendeva: ‘dolcemente calava’. Si noti l’uso transitivo del verbo “discendere”.<br />

3. grazie dal seno: simbolo della dipendenza materna. Cfr. Volto senza volto (Monna Lisa a<br />

Milo), 2-3: «si confonde / di grazia piena che dal seno scende». pervolevo: neologismo sul latino<br />

“pervolo”, ‘volere fortemente, bramare’.<br />

7. sono e fui: cfr. ANGIOLIERI, S’i’ fosse fuoco, 12: «S’i’ fosse Cecco, com’i’ sono e fui».<br />

Si noti che il sintagma è posto, come nell’Angiolieri, in fine di verso, ma mentre la chiusa<br />

dell’Angiolieri è furbesca e irriverente («torrei le donne giovani e leggiadre: / le zoppe e vecchie<br />

lasserei altrui»), di un’ironia tragica quella di C. («bravalbertino»).<br />

8. bravalbertino: cfr. supra. È il «bravo / bravo bambino» (vv. 26-27) di Il capo del filo.

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!