30.11.2014 Views

CERAMICA TEVERE s.r.l. - Campo de'fiori

CERAMICA TEVERE s.r.l. - Campo de'fiori

CERAMICA TEVERE s.r.l. - Campo de'fiori

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

L’angolo della<br />

psicologa<br />

Dott.ssa Sara Petrucci<br />

L’importanza<br />

comunicazione<br />

della<br />

L’uomo, per sua natura essere<br />

sociale, è portato ad incontrare e<br />

convivere con l’altro. Le relazioni<br />

che instaura, si stabiliscono principalmente<br />

attraverso la comunicazione<br />

di un’informazione o di un<br />

messaggio, che diviene un aspetto<br />

essenziale dell’interazione umana,<br />

ed assume un ruolo fondamentale<br />

nella determinazione del comportamento.<br />

La comunicazione segue un<br />

processo circolare pertanto non può<br />

essere a senso unico, infatti il comportamento<br />

di un individuo esercita<br />

sempre un effetto sull’altro e viceversa.<br />

La comunicazione può avvenire<br />

con se stessi, come una sorta<br />

di dialogo interiore, caratterizzato<br />

da riflessioni su sé, sugli altri e sull’ambiente<br />

e questa si definisce<br />

comunicazione INTRAPERSONALE,<br />

Dott Maurizio Martini<br />

Il Diabete: una patologia<br />

in preoccupante crescita.<br />

<strong>Campo</strong> de’ fiori<br />

Glossario psicologico<br />

PSICOSOMATICA = disciplina che studia le malattie di origine psichica con sintomi somatici (riferito al<br />

corpo).<br />

AGGRESSIVITA’ = inclinazione della personalità ad aggredire, a dominare, ad emergere, a produrre. E’ una<br />

reazione frequente alla frustrazione.<br />

ANSIA = tensione apprensiva, o irrequietezza, che sorge dal sentire come imminente un pericolo, sia pure vago<br />

e di ordine sconosciuto.<br />

FRUSTRAZIONE = condizione in cui si trova l’individuo quando si imbatte in un ostacolo che non gli permette<br />

di soddisfare una tendenza o di raggiungere una meta.<br />

TABU’ = forma di proibizione sociale associata alla minaccia di punizioni.<br />

oppure può avvenire con altre persone<br />

e questa viene definita comunicazione<br />

INTERPERSONALE.<br />

Esistono due tipi di comunicazione:<br />

una verbale, basata sull’utilizzo<br />

della parola (parlata o scritta, come<br />

ad es. una lettera o un sms) e la<br />

non verbale, che non necessita<br />

dell’uso della parola, che si basa su<br />

modalità espressive, caratterizzate<br />

dai movimenti del corpo, dai gesti,<br />

dall’espressione del viso, l’inflessione<br />

della voce, la cadenza delle<br />

parole (mimica, gestualità e postura<br />

del nostro corpo). Se osserviamo<br />

il modo di parlare di una persona, le<br />

espressioni del viso, la posizione del<br />

corpo, il suo modo di vestire, l’acconciatura,<br />

la scelta di un hobby, gli<br />

interessi, la scelta di letture, l’ascolto<br />

di canzoni, tutto ci comunica<br />

qualcosa di suo. In alcune circostanze<br />

accade che la comunicazione<br />

non sia adeguata, ciò si ripercuote<br />

negativamente nella relazione<br />

in atto: le persone dicono qualcosa<br />

ma in realtà ne vogliono dire<br />

un’altra, oppure dicono una cosa e<br />

ne pensano un’altra o pensano<br />

qualcosa ma non vogliono dirla, o<br />

Il diabete mellito rappresenta una<br />

delle malattie croniche più diffuse<br />

al mondo e purtroppo la sua incidenza,<br />

soprattutto nei paesi sviluppati<br />

o in via di sviluppo è in rapida<br />

crescita. Il diabete è uno stato di<br />

iperglicemia cronica, o meglio, il<br />

paziente che soffre di diabete ha un<br />

cronico aumento della concentrazione<br />

di glucosio nel sangue. Il glucosio<br />

è lo zucchero che le nostre<br />

cellule utilizzano come principale<br />

fonte di energia, ed è fondamentale<br />

per il nostro metabolismo e per<br />

la sopravvivenza del nostro organismo.<br />

Quando mangiamo infatti, il<br />

nostro organismo utilizza o trasforma<br />

gli alimenti in glucosio e trasporta<br />

poi questo zucchero a tutte<br />

le cellule tramite il sangue. La distribuzione,<br />

la concentrazione nel sangue<br />

e il metabolismo di questo zucchero<br />

sono regolati da un preciso<br />

sistema neuroendocrino in cui l’insulina,<br />

ormone prodotto dal pancreas,<br />

ha un ruolo centrale. Dal<br />

punto di vista clinico esistono fondamentalmente<br />

due tipi di diabete:<br />

il diabete insulino dipendente, o<br />

giovanile e il diabete insulino indipendente,<br />

o senile. Il primo tipo di<br />

diabete insorge di solito in giovane<br />

età ed è dovuto alla mancanza o a<br />

bassi livelli di insulina. L’insulina è<br />

fondamentale per le nostre cellule,<br />

che, senza questo ormone, non<br />

sono in grado di assumere il glucosio<br />

che arriva tramite la circolazione.<br />

La mancanza di insulina, prodotta<br />

dal pancreas, è dovuta alla<br />

distruzione di specifiche cellule<br />

(endocrine di tipo beta) presenti in<br />

questo organo ad opera del sistema<br />

immunitario che, con un tipo di<br />

meccanismo autoimmune, non le<br />

riconosce più. In altre parole il<br />

sistema immunitario (che ci difende<br />

dalle infezioni) in questi pazienti<br />

distrugge le cellule del pancreas che<br />

producono insulina, perché pensa<br />

che siano delle cellule estranee.<br />

Questo tipo di diabete presenta una<br />

forte componente ereditaria, per cui<br />

è molto facile trovare intere famiglie<br />

non riescono a dirla. In questo caso<br />

avviene un vero e proprio blocco, la<br />

comunicazione s’inceppa e nascono<br />

l’incomprensione e la chiusura che<br />

creano, nel tempo, distanza tra le<br />

persone, isolamento e solitudine. In<br />

queste situazioni la persona assume<br />

comportamenti che possono<br />

avere, come unico scopo, quello di<br />

evitare o sfuggire un rapporto; in<br />

realtà la persona ci stà comunicando<br />

un suo disagio che non sempre<br />

riusciamo a comprendere chiaramente.<br />

Anche noi possiamo comunicare<br />

qualcosa a parole che poi<br />

contraddiciamo nei fatti, con un<br />

atteggiamento, con uno sguardo.<br />

In quei momenti, forse, non siamo<br />

consapevoli di ciò, ma gli altri, se<br />

sono attenti, riescono a percepire<br />

qualcosa che và oltre alle nostre<br />

parole e i sentimenti che le accompagnano,<br />

e ciò spaventa.<br />

Spesso ci sentiamo inadeguati a<br />

dialogare con l’altro in maniera efficace,<br />

eppure il bisogno di raccontarsi<br />

di condividere le proprie esperienze<br />

e soprattutto trovare delle<br />

risposte coerenti ai dubbi quotidiani<br />

, è grande e grida forte…ma pochi<br />

lo sanno e, se lo sanno, non lo<br />

ammettono con facilità! In realtà, il<br />

confronto comunicativo con se stessi,<br />

consente di acquisire una maggiore<br />

sicurezza personale, grazie<br />

alla comprensione ed elaborazione<br />

delle proprie idee, delle emozioni e<br />

dei desideri; ciò facilita il confronto<br />

con gli altri e quindi, un dialogo più<br />

adeguato. Esiste un modo corretto<br />

di comunicare?<br />

Tutti abbiamo il diritto di esprimere<br />

le proprie emozioni, le nostre idee,<br />

in maniera decisa e chiara, ma<br />

abbiamo la responsabilità di farlo<br />

senza offendere gli altri, senza<br />

adottare un comportamento<br />

aggressivo che denota semplicemente<br />

una forte insicurezza, debolezza.<br />

Allora sforziamoci, proviamo<br />

a dire le cose che sono nascoste<br />

dentro di noi, che spesso, anche se<br />

belle, non abbiamo il coraggio di<br />

dire: il rischio è che se non lo facciamo<br />

al momento giusto, potremmo<br />

non avere più l’opportunità di<br />

farlo e potrebbe risultare troppo<br />

tardi… qualcuno ha suggerito<br />

“Carpe diem” ovvero “cogli l’attimo!”.<br />

che presentano questa malattia. Il<br />

diabete insulino indipendente insorge<br />

invece in età avanzata. Diciamo<br />

subito però che questa soglia di età<br />

negli ultimi decenni si è abbassata<br />

sensibilmente, per cui non è difficile,<br />

specie nelle società più industrializzate<br />

trovare persone intorno<br />

ai trenta, quaranta anni che soffrono<br />

di questa patologia. Nel diabete<br />

di tipo insulino indipendente, l’iperglicemia<br />

non è causata dalla mancanza<br />

dell’ormone dell’insulina che<br />

di solito è presente, addirittura ad<br />

alti livelli, ma dalla resistenza che le<br />

cellule offrono a questo ormone.<br />

Abbiamo detto prima che l’insulina<br />

è fondamentale affinché le cellule<br />

del nostro organismo siano in grado<br />

di assumere glucosio. Ebbene nei<br />

soggetti con diabete di tipo insulino<br />

indipendente le cellule non sono in<br />

grado di rispondere all’insulina e<br />

quindi il glucosio rimane ad alte<br />

concentrazioni nel sangue. Questo<br />

tipo di diabete presenta una componente<br />

ereditaria, ma molto minore<br />

di quella presente nel diabete<br />

giovanile. Inoltre esso si associa frequentemente<br />

all’obesità, che con<br />

meccanismi ancora non del tutto<br />

chiari è in grado di predisporre l’organismo<br />

alla iperglicemia e quindi al<br />

diabete. Proprio l’aumento di questa<br />

patologia, l’obesità, sembra<br />

essere all’origine dell’aumento dell’incidenza<br />

del diabete nei paesi sviluppati<br />

o in via di sviluppo. Ma<br />

anche la dieta, o meglio il sempre<br />

maggiore consumo di dolciumi conteneti<br />

zuccheri a rapida assimilazione,<br />

come appunto il glucosio, fin<br />

dalla prima infanzia, sembra poter<br />

influire nel determinare una più<br />

rapida e precoce insorgenza di questo<br />

tipo di patologia. Dal punto di<br />

vista clinico il diabete è una malattia<br />

silente, che si presenta con una<br />

serie di manifestazioni cliniche<br />

dovute alle alterazioni metaboliche<br />

causate dall’iperglicemia e con vere<br />

e proprie lesioni patologiche gravi e<br />

irreversibili che colpiscono diversi<br />

organi, ma che si osservano solo<br />

dopo molti anni di malattia. Le alterazioni<br />

metaboliche si osservano<br />

principalmente nei soggetti affetti<br />

da diabete di tipo giovanile e sono<br />

dovute alla mancanza di zucchero<br />

nelle cellule, che provoca nell’organismo<br />

uno stato di chetoacidosi che<br />

se non scoperto immediatamente,<br />

può condurre al coma e alla morte.<br />

Le lesioni patologiche in diversi<br />

organi, sono invece correlate alla<br />

precoce aterosclerosi che si osserva<br />

nei soggetti con alti tassi di glicemia<br />

nel sangue. L’aterosclerosi è una<br />

patologia del sistema vascolare che<br />

provoca una diminuzione della elasticità<br />

e una riduzione del calibro dei<br />

vasi arteriosi.<br />

...Continua a Pag. 21<br />

Pag.9

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!