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Atmosfere persiane<br />
Dal 27 al Fotomuseo Panini 70 immagini dall’Iran dell’800<br />
Già arrivarci in Persia nell’800<br />
non doveva essere facile e, comunque,<br />
una volta arrivati doveva<br />
essere fonte di grande meraviglia e<br />
stupore essendo le vestigia del passato<br />
di quella terra davvero incredibili.<br />
La Persia doveva essere una vera<br />
“mecca” per i fotografi dell’epoca,<br />
fonte di reale ispirazione. Sarà per<br />
questo, come documenta la mostra<br />
La Persia Qajar 1848-1864. Fotografi<br />
<strong>it</strong>aliani nell’Iran dell’Ottocento<br />
che un gruppo di fotografi <strong>it</strong>aliani là<br />
operò, alla metà del diciannovesimo<br />
secolo, sotto la dinastia Qajar. Quella<br />
produzione, oltre a cost<strong>it</strong>uire la più<br />
precoce documentazione a noi nota,<br />
si caratterizza anche per offrire l’esemplificazione di un caso, significativo per la storiografia<br />
fotografica, delle relazioni che hanno caratterizzato, in particolari amb<strong>it</strong>i produttivi,<br />
la formazione di modelli rappresentativi nati dalla negoziazione tra culture differenti.<br />
Le particolari circostanze che hanno consent<strong>it</strong>o lo sviluppo di questa singolare esperienza<br />
sono da ricercarsi nelle viciss<strong>it</strong>udini pol<strong>it</strong>iche che hanno caratterizzato gli stati <strong>it</strong>aliani<br />
preun<strong>it</strong>ari, a cui sono da associare le vicende diplomatiche poste in essere tra il Regno<br />
di Sardegna prima e il Regno d’Italia poi, con la Persia. Un indubbio rilievo ebbe anche<br />
l’interesse dello Shah Nasr al-Din verso la fotografia. Il ventennio considerato consente<br />
di contemplare, sia sul versante <strong>it</strong>aliano, le vicende comprese nell’arco di tempo tra<br />
la Seconda e la Terza Guerra di indipendenza, inclusa la Missione <strong>it</strong>aliana in Persia del<br />
1862, ma anche sul versante iraniano, la formazione dell’Univers<strong>it</strong>à di Teheran. La<br />
mostra inaugura il 27 novembre al Fotomuseo Giuseppe Panini (via Via Giardini 160),<br />
che ne ha curato la realizzazione insieme all’Ist<strong>it</strong>uto Nazionale per la Grafica, in collaborazione<br />
con la Fondazione Cassa di Risparmio di Modena. La selezione di 70 stampe,<br />
propone le opere più significative dei fotografi Luigi Montabone (1827 ca.- 1877) e<br />
Luigi Pesce (1827-1864). Le immagini provengono dalla Biblioteca Nazionale Marciana<br />
di Venezia e dal Museo di Storia della Fotografia Fratelli Alinari di Firenze.<br />
I m<strong>it</strong>i, le stelle e i destini<br />
al Museo della figurina<br />
Prosegue la mostra Il gioco delle<br />
sorti. M<strong>it</strong>i, astri e figurine curata<br />
da Sonia Cavicchioli, organizzata e<br />
prodotta dal Museo della Figurina<br />
(Palazzo S.Margher<strong>it</strong>a, corso Canalgrande<br />
fino al 20 febbraio) e dalla<br />
Fondazione CRMO che comprende<br />
più di 300 tra figurine, strumenti<br />
astronomici, stampe rare e libri<br />
antichi provenienti da una collezione<br />
privata. La mostra analizza il rapporto<br />
fra gli uomini e gli astri, a cui si lega<br />
la rappresentazione in chiave m<strong>it</strong>ica<br />
di questi ultimi e la necess<strong>it</strong>à di dare<br />
forma e nome a ciò che contrasta o<br />
favorisce la v<strong>it</strong>a di ogni uomo: il destino,<br />
la fortuna. La mostra è articolata<br />
in tre grandi sezioni: Vaghe stelle;<br />
Uomini e dei e Il romanzo del cielo.<br />
Tra i libri esposti, l’Atlante celeste di<br />
Doppelmaier del 1742 e Le sorti, il<br />
libro di cartomanzia e arte divinatoria<br />
del 1540 di Francesco Marcolini.<br />
Info: 059 2033090/2032940<br />
Info: tel. 059 224418 e www.fotomuseo.<strong>it</strong><br />
La Poletti riscopre “il cinema” di Vinicio Vecchi<br />
Nell’amb<strong>it</strong>o del Festival dell’Arch<strong>it</strong>ettura<br />
che ha per tema “i luoghi della comun<strong>it</strong>à”,<br />
il 20 novembre alla Biblioteca<br />
Poletti (Viale V.Veneto 5, lun 14,30 –<br />
19, mart- ven 8,30 – 13 / 14,30 – 19,<br />
sab 8,30 – 13) sarà inaugurata la mostra<br />
Modena: i cinema e il cinema. Le sale<br />
cinematografiche e i progetti di Vinicio<br />
Vecchi. L’arch<strong>it</strong>etto Vinicio Vecchi, grande<br />
protagonista della ricostruzione della c<strong>it</strong>tà<br />
nel secondo dopoguerra, è stato anche un<br />
prolifico progettista di cinema. La mostra<br />
vuole fare il punto sul lavoro di inventariazione<br />
dei materiali dell’archivio donato<br />
dagli eredi, presentando i progetti relativi<br />
ai cinema costru<strong>it</strong>i a Modena e provincia<br />
(tra gli altri il Principe, l’Olimpia, Metropol,<br />
Spendor, Cap<strong>it</strong>ol, Raffaello). Saranno esposti<br />
disegni originali, schizzi, fotografie e altri<br />
materiali presenti nell’archivio. L’intento<br />
della mostra e delle conferenze è offrire<br />
uno sguardo ampio e trasversale, anche<br />
di tipo storico, economico e sociologico,<br />
oltre che arch<strong>it</strong>ettonico, per una conoscenza<br />
più approfond<strong>it</strong>a della storia del<br />
cinema in anni cruciali e di importanti<br />
trasformazioni per il nostro paese e la<br />
nostra c<strong>it</strong>tà.<br />
Il 20 e il 27 alle ore 17 sono in programma,<br />
sempre alla Poletti, due conferenze.<br />
La prima con Carlo Quintelli<br />
direttore del Festival Arch<strong>it</strong>ettura, Maria<br />
Adriana Giusti del Pol<strong>it</strong>ecnico di Torino e<br />
Antonio Costa dell’Iuav di Venezia. Il 27<br />
interverranno invece Susanna Caccia<br />
dell’ Univers<strong>it</strong>à di Pisa e Maurizio Lucat<br />
del Pol<strong>it</strong>ecnico di Torino.<br />
Info: 059 2033372<br />
www.comune.modena.<strong>it</strong>/biblioteche/poletti<br />
arte