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cinema<br />
>cinema<br />
Di alberto morsiani<br />
Ghirri secondo<br />
Elisabetta Sgarbi<br />
Proiezione di Deserto Rosa<br />
alla presenza dell’autrice<br />
Serata speciale da non perdere il<br />
4/11 alla sala Truffaut: viene infatti<br />
proposto (ingresso gratu<strong>it</strong>o con<br />
tessera), alla presenza dell’autrice,<br />
l’ined<strong>it</strong>o film che Elisabetta Sgarbi<br />
ha dedicato al grande fotografo Luigi<br />
Ghirri. In “Deserto Rosa” (2009)<br />
viene ricostru<strong>it</strong>o l’estremo progetto<br />
di Ghirri, la “casa delle stagioni”: acquistare<br />
un casolare, che compare<br />
nelle ultime opere del fotografo, nei<br />
pressi di Roncocesi, e allestirvi mostre<br />
legate, ciascuna, alla stagione<br />
corrente, per creare una stretta<br />
relazione tra tempo naturale, tempo<br />
dell’arte, tempo dell’uomo. Il film rievoca<br />
e anima i paesaggi del fotografo.<br />
Con la voce narrante di Aleksandr<br />
Sokurov/Toni Servillo, V<strong>it</strong>torio Sgarbi,<br />
Diego Marani e Antonio Scurati e le<br />
musiche di Franco Battiato. Elisabetta<br />
Sgarbi, che incontra il pubblico al<br />
termine della proiezione, è direttore<br />
ed<strong>it</strong>oriale Bompiani e direttore de La<br />
Milanesiana, e dal 1999 ha diretto<br />
numerosi documentari.<br />
Africa: immagini<br />
da un altro cinema<br />
In occasione della mostra Breaking News la Truffaut propone una<br />
rassegna con film ined<strong>it</strong>i provenienti da Senegal, Mali, Angola...<br />
IInizia nel mese di novembre alla sala<br />
Truffaut una grande rassegna di cinema<br />
africano che accompagnerà sino a marzo<br />
2011 la mostra “Breaking News – Fotografia<br />
contemporanea da Medio Oriente e<br />
Africa” curata da Filippo Maggia ed allest<strong>it</strong>a<br />
negli spazi dell’ex Ospedale Sant’Agostino.<br />
La rassegna è divisa in due parti. Nei mesi<br />
di novembre e dicembre viene offerta una<br />
panoramica sulla produzione dei paesi del<br />
Maghreb: Tunisia, Algeria, Marocco. Da<br />
gennaio a febbraio, verrà proposto un ricco<br />
menu di recentissimi film ined<strong>it</strong>i provenienti<br />
dai paesi dell’Africa sub sahariana: Senegal,<br />
Camerun, Nigeria, Mozambico, Ciad, Angola,<br />
Mali, Sudafrica, Burkina Faso, ecc. ,<br />
appos<strong>it</strong>amente sottot<strong>it</strong>olati e in anteprima<br />
nazionale. La prima parte dell’evento inizia<br />
martedì 23/11 con la proiezione di “A la<br />
recherche du mari de ma femme” (1993)<br />
del marocchino Tazi. Il non più giovane gioielliere<br />
Ben Moussa vanta un harem di tre<br />
mogli. La terza è bella, giovane e sensuale.<br />
Con il suo atteggiamento spigliato e informale<br />
susc<strong>it</strong>a spesso le gelosie del mar<strong>it</strong>o,<br />
che l’ha già ripudiata due volte. Ma dopo il<br />
terzo ripudio Hadj dovrà sottostare agli intricati<br />
codici islamici. Un divertente affresco<br />
sulla poligamia. Il 24/11 è proposto “Les<br />
silences du palais” (1994) del tunisino Tlatli.<br />
Una storia di donne nel palazzo dei Bey,<br />
gli ultimi re tunisini. Alia, che da bambina<br />
viveva a palazzo con la mamma domestica,<br />
ricorda la sua infanzia di ingiustizie e<br />
violenze. Solo grazie alla sua incantevole<br />
voce Alia è riusc<strong>it</strong>a a riscattarsi dalla sua<br />
condizione di sottomissione. Ma ha veramente<br />
guadagnato la libertà? Il 25/11 è la<br />
volta di “Waalo Fendo” (1997) dell’algerino<br />
Soudani. Milano, come Parigi e come tante<br />
Il belpaese attraverso<br />
le pellicole di Benvenuti<br />
Prosegue in novembre alla sala Truffaut la grande rassegna<br />
Le maschere della storia – Il cinema di Paolo Benvenuti.<br />
Il 5/11 si vedrà il capolavoro “Confortorio” (1992). Nella<br />
Roma pontificia del ‘700 due ragazzi ebrei condannati a morte<br />
per furto devono lottare per non accettare la conversione<br />
in extremis che gli vorrebbero imporre. L’ 11/11 è la volta<br />
del corto “Il giorno della regata” (1983), che descrive una<br />
regata storica sull’Arno a Pisa, e del lungo “Tiburzi” (1996),<br />
in cui il regista ricostruisce gesta e leggenda di un brigante<br />
della Maremma di fine ‘800 e il modo in cui ha informato<br />
del suo m<strong>it</strong>o modi di pensare e di vivere. Si prosegue il<br />
12/11 con lo splendido “Gostanza da Libbiano” (2000).<br />
Nella Toscana di fine ‘500 la contadina Gostanza, accusata<br />
di pratiche diaboliche e fiaccata dalle torture, ribalta la sua<br />
[28] - il mese novembre \2010