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Luglio / Agosto - Sardinews

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Studi<br />

Il sistema bancario provinciale ha riportato<br />

una significativa riduzione delle<br />

sofferenze (oltre il 30%), dinamica influenzata<br />

dall’avvenuta cessione di crediti<br />

non esigibili da parte di una primaria<br />

banca presente nell’Isola; al netto della<br />

cessione, la consistenza delle sofferenze<br />

si è mantenuta sui livelli del 2004,<br />

mentre l’indicatore sofferenze/impieghi<br />

è comunque sceso al 10,3%. Il tasso di<br />

decadimento si è ulteriormente ridotto<br />

attestandosi all’1,08%, segno del miglioramento<br />

del sistema di selezione dei crediti<br />

da parte delle imprese bancarie che si<br />

stanno preparando all’avvio di Basilea 2.<br />

I default dei crediti alle imprese oristanesi<br />

e sarde risultano sensibilmente più alti<br />

rispetto alle aree virtuose del paese.<br />

La raccolta bancaria in Sardegna è stata<br />

influenzata positivamente, dal progressivo<br />

innalzamento della propensione al<br />

risparmio delle famiglie e dalla volatilità<br />

dei rendimenti che ha indotto privati e<br />

imprese ad ampliare la richiesta di conti<br />

correnti e altri strumenti poco rischiosi.<br />

Anche nell’Oristanese, i risparmiatori<br />

hanno preferito ridurre le componenti<br />

più rischiose e a tenersi liquidi. In particolare,<br />

l’insieme dei depositi ha dato un<br />

apporto negativo alla raccolta diretta: la<br />

buona dinamica dei conti correnti è stata<br />

assorbita dalla contrazione dei depositi a<br />

risparmio, dalla forte flessione dei certificati<br />

di deposito e delle obbligazioni. Positiva<br />

invece l’evoluzione della raccolta<br />

indiretta, soprattutto nella componente<br />

titoli a custodia e in amministrazione; il<br />

risparmio gestito dalle banche si è riportato<br />

su terreno positivo con una crescita<br />

dell’8,3%, mentre la componente fondi<br />

comuni si è mossa su terreno negativo.<br />

Il Leasing<br />

In Italia, il 2005 rappresenta per il settore<br />

del leasing un anno in chiaroscuro.<br />

Se da un lato l’incremento dei volumi di<br />

stipulato permane elevato (+16% contro<br />

il +19% del 2004), il numero dei contratti<br />

è rimasto fermo al dato dell’anno precedente<br />

(-0,3%), specie con riferimento<br />

alla componente mobiliare. Lo stipulato<br />

nell’anno si attesta, comunque, oltre i 44<br />

miliardi di euro, massimo storico per il<br />

settore.<br />

Con riferimento al 2006, le stime dell’associazione<br />

di categoria Assilea per<br />

lo stipulato conducono ad un’ipotesi di<br />

crescita di circa l’8%.<br />

Il mercato del leasing in Sardegna, dopo<br />

il brillante risultato del 2004 (+25%),<br />

superiore di circa 6 punti percentuali rispetto<br />

al dato nazionale, nel 2005 (dati<br />

Assilea) evidenzia un rallentamento del<br />

ritmo di crescita (+7,6% nei volumi e<br />

+2,2% nel numero dei contratti), decisamente<br />

più pronunciato di quello nazionale,<br />

sebbene sia replicato il medesimo<br />

trend in discesa. Gli impieghi leasing in<br />

regione nel 2005 ammontano ad oltre<br />

511 milioni di euro.<br />

La provincia di Oristano ha registrato<br />

un aumento dei volumi (+19%), ma sostanzialmente<br />

ha mantenuto fermo il suo<br />

peso nell’ambito regionale.<br />

Per il 2006 si ipotizza la prosecuzione<br />

del trend di crescita del leasing in Sardegna,<br />

quantificato nell’ordine del 7%,<br />

anche per effetto del consolidamento di<br />

alcuni segmenti di mercato quali il nautico<br />

ed il leasing pubblico.<br />

Con riferimento specifico all’area centro<br />

occidentale, si è esaminato un campione<br />

di contratti di leasing in essere al<br />

31/12/2005 per individuare in che termini<br />

i diversi settori produttivi manifestino<br />

interesse per l’utilizzo della locazione<br />

finanziaria. In termini di volumi emerge<br />

che i settori di maggiore penetrazione<br />

sono il commercio e i servizi, che, insieme<br />

superano il 60% del totale. Una nota<br />

di particolare interesse arriva dal settore<br />

dei trasporti, in cui la quasi totalità dei<br />

contratti è rappresentata da automezzi<br />

per il trasporto terrestre e che copre, da<br />

solo, il 10% dei contratti di leasing a fine<br />

2005 in termini di volumi e il 12% in termini<br />

di numero di contratti.<br />

La tutela del risparmio<br />

e la disciplina<br />

dei mercati finanziari<br />

Alla fine del 2005 è stata definitivamente<br />

approvata la legge 262/05 meglio conosciuta<br />

come “Riforma del risparmio”. Si<br />

tratta di una riforma richiesta da molti<br />

dopo gli scandali di Cirio, di Parmalat e<br />

dei Tango Bond e il cui scopo è rafforzare<br />

la protezione del risparmio. Negli ultimi<br />

decenni l’ordinamento finanziario è stato<br />

sottoposto a un continuo processo di revisione,<br />

soprattutto di matrice comunitaria,<br />

con l’obiettivo di creare un mercato<br />

luglio - agosto 2006<br />

dei capitali integrato a livello internazionale,<br />

stabile, concorrenziale, trasparente<br />

e sicuro per i risparmiatori. L’esistenza<br />

di un quadro normativo e di controlli<br />

considerati nel complesso adeguati non<br />

ha impedito il verificarsi delle gravi crisi<br />

degli ultimi anni che hanno scosso la<br />

fiducia del pubblico nei confronti del sistema<br />

finanziario. L’analisi presupposta<br />

dal legislatore della legge 262 si fonda<br />

sulla convinzione dell’insufficienza dei<br />

presidi esistenti a difesa dei risparmiatori/investitori,<br />

sia con riguardo al funzionamento<br />

dei mercati e dei controlli, sia<br />

con riferimento ai rapporti tra intermediari<br />

e clienti.<br />

Le disposizioni previste dalla legge sulla<br />

tutela del risparmio, composta da 44<br />

articoli, riguardano molti aspetti della<br />

legislazione sui mercati che vanno dalle<br />

modifiche alla disciplina degli organi di<br />

amministrazione e controllo delle società<br />

per azioni, alle modifiche alla disciplina<br />

dei conflitti di interesse in merito alle attività<br />

finanziarie, alle modifiche alle disposizioni<br />

in materia di revisione dei conti.<br />

Ancora, dalle modifiche alle disposizioni<br />

sulle autorità di vigilanza, fino ad arrivare<br />

alle modifiche alla disciplina in materia di<br />

sanzioni penali e amministrative. Inoltre,<br />

la parte riguardante le società quotate, tra<br />

le altre, stabilisce che è obbligatoria la<br />

partecipazione di almeno un rappresentante<br />

dei soci di minoranza negli organi di<br />

amministrazione e controllo delle società<br />

quotate. Di non minore importanza sono<br />

le disposizioni relative ad assicurare la conoscenza<br />

dei legami tra le società quotate<br />

e le società estere residenti in stati che non<br />

garantiscono la dovuta trasparenza (società<br />

offshore) e le norme che, modificando<br />

le modalità della concessione del credito<br />

tra banche e propri azionisti, cercano di<br />

prevenire il conflitto di interessi tra questi<br />

soggetti.<br />

Anna Addis<br />

Paola Costaglioli<br />

Andrea Peluccelli<br />

Renzo Usai<br />

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