03.01.2015 Views

Domenico A. Nesci, Tommaso A. Poliseno ... - Doppio Sogno

Domenico A. Nesci, Tommaso A. Poliseno ... - Doppio Sogno

Domenico A. Nesci, Tommaso A. Poliseno ... - Doppio Sogno

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

gli oggetti perché non trovava un altro modo per entrare in contatto con lei<br />

quindi ho capito che questa cosa funziona .<br />

e<br />

2<br />

Mi ha colpito molto quello che diceva il professore circa un mondo che nasce oltre<br />

un mondo che va in rovina nella malattia. È una cosa che sposo molto volentieri<br />

anche perché credo che nel film è ampiamente documentato: la malattia può<br />

diventare anche un opportunità per rivedere le cose, gli eventi, le persone, per<br />

rivedere se stessi. Si vede, per esempio, che la malata fuma uno spinello per la<br />

nausea, per i chiari effetti antiemetici della marijuana. Dice: come è strana la vita,<br />

mi viene consentito di fumare uno spinello . Riesce quindi a ridisegnare una certa<br />

scala di valori nella sua esistenza, riesce a vedere le cose positive che ci sono in<br />

ognuno, riabilita appunto l altra donna. Ecco quindi la malattia come opportunità,<br />

perché anche nella malattia c è una crescita. È difficile pensare ad una crescita che<br />

prepara alla morte però, probabilmente, c è questo. Quando confessa a J ulia<br />

Roberts la sua malattia allora stai morendo e lei risponde non oggi . Come se,<br />

appunto, lo dicevamo l altra volta, in un altro incontro, il cancro a differenza di<br />

altre malattie più acute, come diceva Bartoccioni, il cancro è un galantuomo perché<br />

ci conviviamo per un po di tempo, e quindi ti da la possibilità di metabolizzare<br />

questa idea della morte e quindi di rivedere la tua vita.<br />

11<br />

È possibile che io abbia una visione distorta dell esperienza clinica che è quella di<br />

una psichiatra, che nella maggior parte della volte vede persone in cui la malattia<br />

provoca la distruzione anche di quei pochi equilibri che precedentemente c erano. A<br />

me sembra che per l appunto quella situazione sia assolutamente improbabile:<br />

quella in cui la malata di cancro comunica alla nuova fidanzata del marito di essere<br />

ammalata con quelle modalità. Può essere, ripeto, che non appartenga all orizzonte<br />

delle mie esperienze, spero che c è ne siano, mi sembra che siano una visione molto<br />

edulcorata. Personalmente ho anche una difficoltà a pensare, in termini direi quasi<br />

filosofici, alla malattia come un opportunità. Io credo che la malattia sia una<br />

necessità che comporti delle necessità anche di rielaborare cioè la malattia come<br />

Rivista internazionale di psicoterapia e istituzioni numero 7 copyright©2005 2

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!